Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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view post Posted on 19/10/2013, 22:49

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Prenotazioni per la 41a settimana di Sorrisi per Severus:

Domenica 20: Monica (39)
Lunedì 21: Leonora (ultimo)
Martedì 22: Sara


Prenotazioni per la 42a settimana di Sorrisi per Severus:

Mercoledì 23: Ida/Leonora (42)
Giovedì 24: Ida/Leonora (42)
Venerdì 25: Anastasia (3 di 13)
Sabato 26: Anastasia (4 di 13)
Domenica 27: Monica (40)
Lunedì 28: Ale
Martedì 29: Elly (1 di 16)


Prenotazioni per la 43a settimana di Sorrisi per Severus:

Mercoledì 30: Ida/Leonora (43)
Giovedì 31: Ida/Leonora (43)
Venerdì 1 Novembre: Anastasia (5 di 13)
Sabato 2 Novembre: Anastasia (6 di 13)
Domenica 3 Novembre: Monica (41)
Lunedì 4: Elly (2 di 16)
Martedì 5: Elly (3 di 16)


Prenotazioni per la 44a settimana di Sorrisi per Severus:

Mercoledì 6: Ida/Leonora (44)
Giovedì 7: Ida/Leonora (44)
Venerdì 8: Anastasia (7 di 13)
Sabato 9: Anastasia (8 di 13)
Domenica 10: Monica (42)
Lunedì 11: Elly (4 di 16)
Martedì 12: Elly (5 di 16)



Qualora Monica o Ellyson abbiano storie arretrate della sfida settimanale da inserire hanno la precedenza in ogni buco vuoto. Subito dopo segue Anastasia con il diritto di due giorni a settimana.
E con questo, se tutti rispettano il loro impegno, di buchi vuoti non ce ne saranno finchè Anastasia non avrà terminato i suoi sorrisi.
Se altri hanno lavori da inserire, comunicatelo e verrete inseriti in lista d'attesa. ;)


Lista d'attesa

Monica, da inserire nei primi due sabati liberi.
Angela/Yana96
pingui79



Riponete il Dolorimetro e sfoderate un bel sorriso!



Edited by Ida59 - 20/8/2015, 23:11
 
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kijoka
view post Posted on 20/10/2013, 16:38




Nr. 39

Autore/data: Kijoka – 30 settembre 2013
Beta-reader: nessuno
Tipologia: One shot
Rating: per tutti
Genere: introspettivo
Personaggi: Severus Piton
Pairing: nessuno
Epoca: Post HP7
Avvertimenti: AU
Riassunto: La fine prima del nuovo inizio
Parole/pagine: 1.338/3.




Fine

La luce verde si è spenta solo poco fa.
Giro su me stesso per capire. Dove sono?
Tutto è buio e sembra che non ci siano né pareti, né soffitto.
Avrei giurato non ci fosse nemmeno il pavimento, ma percepisco i piedi poggiare su qualcosa...
Il piano è incorporeo, ma la sensazione è quella di essere dentro un tunnel buio.
Volto la testa in tutte le direzioni, frugando le tenebre con gli occhi, ma nulla è in grado di darmi una sensazione di spazio definito, una qualche impressione tattile o una luce, che mi guidi.
Prima del ragionamento il cuore comprende e prende a battere più forte, sempre più forte!
Lo so, ora lo so.
Quella luce, era la luce della vita.
Si è spenta...
Si è spenta poco fa.
D'istinto alzo la mano e mi tocco il collo, che trovo integro e asciutto.
Eppure... eppure ricordo!
Il morso... il serpente... io, io mi stavo dissanguando...
Perché non provo dolore? Dov'è il sangue? La Stamberga?
Dove sono?
Il buio sembra sempre più fitto, anche se non so come questa sensazione possa essere reale...
Il fiato corto mi costringe ad ansimare, quasi fossi chiuso in una scatola che mi porta via ogni attimo sempre più ossigeno.
La mente sembra funzionare nel modo cui sono abituato perché continuo a dare spiegazioni a me stesso.
Ora, senza preavviso, mi tornano alla mente attimi di vita, momenti mai dimenticati e secondi mai vissuti.
Tutto vortica davanti ai miei occhi, ma è l'immaginazione che porta via gli ultimi spazzi di logica. Tutto è creato dalla mia mente!
Trattengo il fiato. Gli occhi lacrimano. Lo stomaco si stringe in un nodo serrato e comincio a tremare, senza volerlo, mentre i ricordi si mischiano ai rimpianti e ai rimorsi.
Sentimenti noti e temuti m'inondano il cuore facendomi tornare negli incubi conosciuti che immancabilmente arrivano ogni notte.
Questa è la notte della mia ragione, questa è la notte della mia morte.
Il peso sul torace si intensifica sempre più e sembra voglia portarmi via. Trascinarmi a fondo, in una palude nera.
D'un tratto ho l'impressione che il pavimento invisibile, sul quale sono poggiato, si stia inclinando, lentamente ma inesorabilmente.
Me ne accorgo appena, perché il movimento è impercettibile o forse ero solo concentrato ad analizzare ciò che il mio intelletto mi sta proponendo e ciò che il mio corpo mi trasmette.
Sono confuso.
Non capisco, non riesco a spiegare... ma com'è possibile farlo?
Il corpo continua ad inviarmi convulsi segnali d'allarme disperati e realizzo, in un attimo, che tutto si sta invece svolgendo in modo frenetico.
Il pavimento inesistente si inclina sempre di più e tra poco cadrò.
Il respiro si blocca e l'ansia mi attanaglia. Istintivamente cerco un appiglio.
Ma cosa posso trovare al buio? Come posso salvarmi, come?
Cadrò, sì, cadrò, ma dove?
Non vedo nulla e la mia immaginazione mi costruisce sotto i piedi un gorgo senza fine.
Il cuore batte furiosamente in gola e io cerco di calmarmi.
E' dunque questa la morte?
Non riesco subito a riconoscere il sentimento che mi scoppia dentro: paura, terrore, panico.
Sono sentimenti che non avevo mai accolto in maniera così totale: in qualche modo conoscevo ciò che affrontavo e lo facevo con sicurezza, certo che il peggio fosse al di là.
Ora sono qui e, contro ogni mia previsione, devo fronteggiare una situazione cui non sono preparato.
Ho sempre pensato che la morte fosse più semplice: una volta che mi avesse raggiunto, semplicemente non ci sarei più stato.
Ma questo... questo è qualcosa di diverso!
Dove sono?
Di colpo il pavimento non esiste più e io precipito.
Continuo a cadere, giù, sempre più giù.
I capelli si muovono convulsamente al vento della caduta e mi frustano con violenza il viso.
Continuo a precipitare, sembra non ci sia mai fine...
Il cuore mi batte in gola e il mio corpo, con il suo istinto di sopravvivenza, cerca disperatamente di aggrapparsi a qualcosa. Qualcosa che non esiste.
Incredibilmente la ragione continua a macinare ragionamenti.
Questa sarà la mia pena eterna? Precipitare all'infinito, provando angoscia e panico, per l'eternità?
Il sudore freddo che mi inonda il corpo viene asciugato immediatamente dal vento della discesa.
Il mio castigo per ogni dolore causato, ogni morte non evitata, ogni parola non detta, ogni aiuto non elargito?
I piedi non incontrano nulla e io continuo a precipitare.
La mia condanna per le morti causate e per gli errori commessi?
Le immagini nella mia testa riprendono, mentre la speranza di atterrare da qualche parte si affievolisce, pian piano, mentre il panico sta per impossessarsi completamente di me.
Non riesco a dominarmi, non riesco a controllarmi.
Dunque è questo, questo mi libererà dai rimorsi e dai rimpianti! Deve farlo!
E allora è così: con questa sofferenza dell'anima senza termine ho raggiunto il mio scopo e cioè ho pagato la vita con la vita!
Ne ho solo una da perdere, ma questo supplizio infinito mi porterà a pagare i miei errori.
La mia vita è dietro di me e con essa i miei errori!
Di colpo un raggio di luce buca l'oscurità, come un raggio di sole tra le nubi di tempesta.
Non so come la mia mano si aggrappa ad esso.
Lo strappo è violento, ma la presa blocca la caduta.
Resto qui: appeso ad un piolo di luce, con sotto i piedi l'abisso.
Come è possibile?
Cosa ha fatto nascere questo appiglio di fortuna?
Può essere già terminata la mia punizione? Quelli che a me sono sembrati attimi è stato l'infinito tempo?
Il cuore rallenta la sua corsa e le immagini nella mia testa cambiano.
Con questo ho già espiato ogni mia colpa?
Una strana sensazione di riscatto mi riempie il cuore. E comincio a sognare, senza logica alcuna, immagini di un'esistenza tranquilla, piena d'amore e di felicità.
Lo spiraglio di luce si fa sempre più intensa...
Ora il raggio è quasi grande come il mio braccio. Continuo a tenermi aggrappato con tutte le mie forze a questo appiglio impalpabile.
Se riesco a fare forza sul braccio riuscirò ad arrivare a guardare dentro il fascio di luce per vedere come posso superare questo momento.
Non può essere la fine: dovevo fare ancora così tante cose!
Dovevo spiegare a Minerva ogni cosa.
Il bagliore è più forte e intenso ora, forse riesco a aggrapparmi al suo bordo inferiore anche con l'altra mano.
Dovevo cercare di far capire a Potter che non era mia intenzione sacrificarlo, volevo solo aiutarlo... spero si sia salvato, spero che la profezia non fosse esatta.
Riesco a far forza con entrambe le braccia, tremano forte, ma ancora non avverto alcun tipo di dolore. Sono spossato e debole, non mi riconosco più...
Con un ultimo sforzo mi porto con gli occhi all'altezza del raggio.
Vorrei riprendere a sperare, ricominciare ad amare ciò che volevo perdere...
La mia morte ha lavato via ogni impegno preso con me stesso. Forse ho pagato, ho riscattato la mia vita con la mia morte.
Il raggio è cresciuto di nuovo d'intensità. Ora forse riesco addirittura a passarci e a lasciare questo posto buio e senza speranza.
Raccolgo le ultime energie e mi isso verso l'alto fino ad essere completamente inondato dalla luce.
All'improvviso è come fare una capriola dentro il nulla, attirato e fagocitato dalla luce.
Una stanza grande e chiara, la luce mi acceca e non vedo nulla, solo una luce abbagliante.
Poi una voce, lieve e dolcissima, mi accarezza:
- Bentornato... ho temuto che non volessi farlo, ma alla fine hai combattuto per la tua vita. Ora tutto è compiuto. Seguimi e torneremo a vivere, insieme. Ti farò da guida e potrai ritrovare ciò che hai fatto, per te e per gli altri. E anche l'ultimo scalino sarà superato.
Un tocco gentile sembra dare sollievo all'atroce dolore che mi arde la gola. Il mio corpo si rilassa e sento dentro di me un'infinita pace.
Prima di cadere nell'incoscienza odo un sorriso nella voce che sussurra:
- Sapevo che l'avresti fatto, Severus Piton, tu sei sempre stato un guerriero. Ora continua, combatti l'ultima battaglia per te stesso!





Approfitto del mio spazio odierno per anticipare la possibilità, visto che le settimane sono così affollate, di utilizzare un prossimo sabato o domenica per inserire le mie 2 storie arretrate.
Non chiedo le prossime settimane, ho già visto che sono complete, ma per me andrebbe bene anche dopo la metà o fine di novembre... senza problemi. Ditemi voi come possiamo fare: così mi rimetto in pari. Grazie in anticipo.
Ki

Edited by Ida59 - 20/8/2015, 23:12
 
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view post Posted on 20/10/2013, 17:25
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Interludio, di Ele Snapey

Una bella storia, dolce e delicata come sempre sai fare tu, e questa volta anche con una bella sorpresa architettata da un Silente impiccione. Ma il regalo è davvero bello, così, al diavolo anche quell’impiccione di Silente.
Sempre molto gradevole ritrovare Lavinia.



Las Vegas, di Fri rapace (ricordati di mandarla a MSStorie)

Hihihi… una storia divertentissima, ben architettata e con la spiegazione finale che chiarisce bene tutto… regalando l’ultima sorpresa finale!
Davvero brava!




Un sorriso da sogno, di Yana96

Per prima cosa, i miei complimenti: hai un anno in meno di mia figlia ma scrivi davvero bene e la tua storia è proprio carina e ben costruita, un vero sogno di una giovane studente con la cotta per il suo professore.
Poi, sapendo come si sono svolte le cose e come la storia si è evoluta, iìun doveroso ringraziamento anche alla tua beta per i preziosi suggerimenti che hanno permesso il rispetto del canone.


Scontro, di Yana96

Una storiella veramente carina e gradevole, con una conclusione più che appropriata ed un bel modo per far sorridere Severus.

Dalle tue fic (anche la prima che hai pubblicato qui) traspare in modo evidente l’amore della ragazza per il disegno, così mi chiedo se anche tu ami disegnare Piton. Se così fosse, lo sai, vero, che abbiamo una sezione su Severus Piton Forum (QUI) dove puoi inserire i tuoi disegni e condividerli con noi?


In punizione, di Yana96

Un’altra bella storiella della tua collana.
Una punizione faticosa e dalla lunga durata: il professore sembra esserne rassegnatamente consapevole… ma in fin dei conti, per la giovane allieva è sempre bello (quasi un sogno…) passare del tempo da sola con lui, soprattutto perché ha la possibilità di scoprire nuove espressioni sul suo volto.




Una giornata ideale, di Severus Ikari

Una storia davvero gradevole, ben costruita e ben scritta. La telecronaca della giornata a cura del personaggio sorpresa (che però ho indovinato quasi subito; del resto, tu certo non sei stata avara con la fornitura di indizi molto precisi) è davvero divertente e piacevolissima, così come questo personaggio si dimostra davvero molto dolce, in generale e soprattutto nel finale. Davvero bella l’aria di serena felicità che, tramite il racconto visto dagli occhi del personaggio sorpresa, hai saputo infondere alla storia: brava!
Hihihi… però ho indovinato subito anche il pairing! E quel nome, per il figlio, davvero non potrebbe essere più adatto: altro che la Rowling!


_____________________

Riassumendo, a parte le ultime due storie di Kià e Anastasia (che ancora non ho letto) e tutte quelle di Leonora (Klavierstucke, che cercherò di fare al più presto tutte insieme), dovrei aver commentato tutto, spero, salvo la seconda parte di Carezze di luna che mi è piaciuta molto e volevo fare una cosina un po' più lunga, ma mi ci vuole tempo.


Edited by Ida59 - 20/8/2015, 23:12
 
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CITAZIONE (kijoka @ 20/10/2013, 17:38) 
Approfitto del mio spazio odierno per anticipare la possibilità, visto che le settimane sono così affollate, di utilizzare un prossimo sabato o domenica per inserire le mie 2 storie arretrate.
Non chiedo le prossime settimane, ho già visto che sono complete, ma per me andrebbe bene anche dopo la metà o fine di novembre... senza problemi. Ditemi voi come possiamo fare: così mi rimetto in pari. Grazie in anticipo.
Ki

Ok, ti inserisco nei primi sabati liberi.

Edited by Ida59 - 20/8/2015, 23:13
 
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CITAZIONE (kijoka @ 20/10/2013, 17:38) 
Fine

Meraviglioso ed angosciante.
Tutto è perfetto, tutto.
Il buio vellutato e la sensazione che porta con sé, la consapevolezza della morte e con essa la consapevolezza di ancora tanto da spiegare, da chiarire.
Quel precipitare è incredibilmente realistico e la narrazione che fai di esso è splendida, una vera cascata di parole che fanno immedesimare il lettore che, con il cuore in gola anch'egli, spera che tutto finisca.
Il raggio di luce è un sollievo, per noi e per lui ed alla fine chi legge quasi si trova a fare il tifo: forza, Severus, puoi farcela, lotta e questa volta per te stesso e non per gli altri!
Il momento finale è quello del respiro di sollievo, per noi e per lui.
Complimenti. :)
 
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Klavierstucke, di Alaide


1 Un incontro

Una nuova storia, e ancora ritroviamo delle bimbe che interagiscono con Severus, per fortuna un Severus parecchio diverso da quello di Tetralogia, e la cosa è in sé rincuorante. Un Severus attento a capire e intuire le cose. Un Severus che pensa molto e ricorda il passato, ma che non ne è prigioniero.
L’ambiente è sempre Parigi e devo dire che il tuo stage là deve averti davvero colpito molto a fondo.
Sorriso e fiducia, questi sono i temi trainanti di questo primo capitolo, oltre alla disponibilità di Severus di aiutare le due sorelline.


2 Conversazioni notturne

La domanda iniziale di Heloise fa quasi paura. Del resto, è evidente che è disperata e che ha perso la fiducia nel mondo. Per fortuna so chi è Severus e che non vorrà nulla in cambio che la ragazzina non voglia dare. Però il mago continua ad osservare tutto con molta attenzione e tramite i suoi occhi riceviamo molte informazioni. Anche se, in qualche modo, il povero Severus riesce sempre a soffrire, quasi riconoscendo nella disperazione che vede sul volto della sorella più grande e nella malattia della piccola ed innocente Anna, un monito per le sue vecchie colpe. E già si sente colpevole se con le sue pozioni non riuscirà a salvarla, giusto per non farsi mancare nulla.
Riuscirà a trovare la cura e salvarla? Sarebbe uno splendido “lieto fine”. Ma se anche solo cerca di salvarla, sarà sempre una storia dolce e piena d’amore, a vedere da come è iniziata.


3 Mattina

Sorriso, innocenza e fiducia per Anne. Mistero e paura per Heloise. Le due sorelle non potrebbero essere più diverse.
Severus fa ricerche proprio su quella malattia. E non esclude di poterla salvare. Però, vista la conclusione di Tetralogia e come è iniziata Sinfonie, non oso neppure cominciare ad illudermi, figurarsi sperare…


4 Domande

Sempre terribili i pensieri di Heloise quasi quindicenne sul prezzo che Piton potrebbe pretende dav lei. Io so che non lo pretenderà, ma la ragazzina sembra davvero spaventata.
O mamma mia… è cieca! No, non lo avevo capito, anche se, rileggendo, è vero, gli indizi c’erano.
Non avevo minimamente immaginato nulla, così sono rimasta tutto il tempo con gli occhi fissi sul foglio a divorare le parole piena di curiosità. Ed anche una magonò… ecco cosa capita ai personaggi che finiscono nelle grinfie di una sadicissima Fanwriter!
Ed ora è così terrorizzata che sembra disposta a qualsiasi cosa e per Severus è facile lasciarsi andare a tristi pensieri che gli ricordano i suoi errori.
Paura, addirittura terrore (che rinnova terribili ricordi per Piton), e una completa mancanza di fiducia. Cosa le è successo di così terribile per togliere la fiducia nelle persone?


5 Sollievo

Severus che già si sente colpevole per la morte di Anne non depone molto a favore del mio “personale” sollievo. No, proprio no.
Heloise continua ad aver paura che Piton pretenda il suo prezzo e non riesce a credere che voglia solo risposte alle sue domande. Che già quelle sembrano comunque molto difficili da dare…
Il sorriso disperato di Heloise ancora una volta innesca terribili ricordi in Severus, povero amore mio…
Però, forse, Heloise sta cominciando a pensare che di Piton può fidarsi, perché lui non le mente… e lui capisce bene la sua sofferenza, fin troppo bene.
Fiducia e protezione che per un attimo scacciano la paura.


6 Conforto

La fiducia di Heloise in Piton cresce, nella speranza che trovi una cura per la sorella. E lui non dorme la notte per riuscire a farlo. Però non illude la ragazza, non le mente, anche se sarebbe così facile farlo…
Già, che cosa differenzia cosa tanto le due sorelle?
E, incredibile ma vero, il fatto che Piton non le dia risposte rassicuranti… rassicura Heloise, proprio perché in tal modo lei comprende che lui non le mente, non le ha mai mentito.
Ed ecco di nuovo quel senso di protezione, da tanto tempo perduto, che induce al sorriso… e alle lacrime. Non ha mai pianto, prima, Heloise, e credo che questo sia importante.
Sì, ora Heloise vuole potersi fidare di Piton e lui desidera conquistarsi quella fiducia, anche se il fatto che sia concessa ad un uomo con il suo passato alle spalle gli sembra una tremenda ironia. Eppure sa che è importante per Heloise, per non cadere negli errori in cui lui è incorso…


Edited by Ida59 - 20/8/2015, 23:13
 
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Klavierstucke, di Alaide

7 Un barlume

Severus comincia sospettare cosa possa essere accaduto a Heloise, che non è successo alla sorella. Io ho un dubbio tremendo e spero che non sia quella la sua esperienza.
È sempre terribile conoscere quali ricordi vorticano nella mente di Piton, mentre vede il terrore di Heloise, quasi si stesse apprestando a torturarla per ottenere le sue risposte. Povero amore mio…
E la ragazza vuole disperatamente fidarsi di lui, che non le ha mai mentito, ma ancora non riesce a farlo. E lui attende, paziente.
Da 8 anni che non legge più in Braille. Quiandi è da molto tempo che le cose sono cambiate in peggio: più o meno l’età di Anne…
Il rapporto col padre. Già, a quanto pare siamo arrivati al punto dolente.
Severus è davvero molto bravo a capire la psicologia di Heloise, molto attento e sensibile. E in lei la fiducia nascente comincia ad accompagnarsi alla speranza. Però ci sono cose che non tornano, come si dice anche Severus, che ora alla fiducia di Heloise comincia a tenerci anche per se stesso, come se potesse in qualche modo rappresentare un perdono per le proprie colpe. E per poterla aiutare, per evitare che possa cadere nel baratro in cui lui, invece, è caduto… E perché si è ormai affezionato a Heloise, già al punto da ammettere che vorrebbe fosse sua figlia.
Trovo questa cosa assolutamente stupenda e straziante, soprattutto dopo che lui ha appena pensato che una figlia Magonò e cieca doveva essere stata una tremenda delusione per suo padre…
Davvero commovente.
E dolcissimo a darle il libro in Braille.


8 Voci

Gli incubi di Heloise continuano anche da sveglia, con Anne che sta male. Ma c’è Piton con lei, a proteggerla. Io, però, comincio a temere per la vita di Anne. No, non addossare a Piton la responsabilità di un’altra persona che non è riuscito a salvare, non la sorellina di Heloise!
Crudeltà dietro a una voce gentile, come nell’incubo: chi ricorda Heloise?
Speriamo che sia la volta buona e che Heloise riesca infine a confidarsi con Piton.
Un’altra notte insonne, però Severus ha scoperto il proprio errore. Ma, forse, non è stato davvero un suo errore: lui è convinto che la bimba non avrebbe dovuto stare male. Non capisco. Però intanto Severus se ne sente colpevole.
Qualcosa di eclatante è accaduto, legato alla voce gentile e crudele… ma per fortuna la voce di Piton è diversa e strappa Heloise ai suoi tremendi ricordi.
Aah, ecco, Severus ha capito: non è stato suo l’errore, ma del Guaritore che ha somministrato la pozione alla mamma di Anne.
Severus ha un disperato bisogno di sapere, per aiutare Heloise, eppure la vede così terrorizzata che non insiste e in modo stupendo riesce ancora a confortarla dicendo che non vuole assolutamente obbligarla a parlare se lei non si sente. E lei non ci riesce, non ci riesce proprio però… di lui si fida e, incredibilmente, lo abbraccia!!!
Lui rimane a immobile, ma insieme alle lacrime di Heloise sente la sua fiducia, così ricambia l’abbraccio e la stringe a sé come farebbe un padre, e da quell’abbraccio paterno nasce un bellissimo sorriso di Heloise, forse il suo primo sorriso tranquillo.
Davvero molto, molto tenera e dolce questa storia. Delicatissima.


9 Sofferenza

Dolce, dolcissima. Di una sofferenza tremenda, come il titolo annuncia, ma non potrebbe essere più dolce il tenero sentimento che sta nascendo tra loro. Tra un uomo che capisce gli incubi della ragazza, per averli fin troppo spesso provati lui stesso sulla sua pelle.
Sì, qualcosa è accaduto nella casa in Normandia, ma solo a Heloise. Dopo la morte della madre. E non trovo altro colpevole che il padre, come penso ormai da tempo. Heloise è riuscita a proteggere la sorellina piccola, appena nata… c’è qualcosa che mi sfugge. Davvero un padre assente e la grande si è occupata della piccola?
Anne, per fortuna, sta meglio. Ed Heloise mente ad Anna, ma Severus capisce tutto, invece.
Dopo la nascita di Anne suo padre non l’ha più abbracciata. Questa è un’informazione importante, perché prima lo faceva, invece. Ma non stava nemmeno con anne, visto che ha fatto tutto Heloise per lei. Cosa mi sfugge?
Forse Heloise questa volta racconterà tutto…
“Dimenticare è impossibile”. Già, Severus lo sa fin troppo bene, e a Heloise lui non mente, mai.
“Perché non è lei mio padre, Monsieur?”. Tremendo, da nodo alla gola.
È il padre che non ha voluto curare Anne: forse perché la madre è morta a causa sua? Ha cominciato ad odiare le figlie?
“ E vorrei poterla chiamare padre”. Davvero da brividi.
Severus tace, non si sente un buon padre e neppure un uomo buono, anche se ovviamente è entrambi. Ma anche lui ha bisogno di tempo per accettarlo. Si sente addirittura peggiore del vero padre di Heloise, ma ne dubito alquanto: un padre che non cura la figlia… Anche Severus ha bisogno di fiducia in se stesso… e di sperare nel futuro. E di avere il coraggio di chiamarla figlia.


Edited by Ida59 - 20/8/2015, 23:13
 
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Autore/data: Alaide 9 - 11 agosto 2013
Beta-reader: nessuno
Tipologia: One-shot
Rating: per tutti
Genere: Introspettivo
Personaggi: Severus Piton, Personaggio originale
Pairing: nessuno
Epoca: Post 7° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: Invece aveva incontrato quell'uomo che aveva saputo far rinascere in lei la fiducia e la speranza.
Aveva incontrato il suo nuovo padre.
Il suo tutore, come diceva la legge magica francese.
Nota: È il seguito di Una decisione
Parole: 916

Klavierstücke
17. Epilogo


Parigi, 12 giugno 2000



L'acqua della fontana pareva giocare con i raggi del sole di quella giornata di tarda primavera. Heloïse sentiva il calore sul volto, mentre camminava accanto alla sorella e a Severus nei giardini di Place des Vosges.
Era la prima volta che si ritrovava nella Parigi Babbana, dopo quei giorni febbrili che avevano seguito il loro arrivo dalla Normandia. Non ne aveva allora colto i rumori, né la vita. La sua mente era immersa nella più terribile paura e non osava nemmeno immaginare cosa sarebbe accaduto se non avessero incontrato Severus. Sapeva che, in quel caso, la sorella sarebbe morta. Forse avrebbe incontrato qualcuno di simile a suo padre, forse sarebbe stata arrestata e mandata in prigione per la morte del genitore perché non sarebbe mai riuscita a dire la verità alla Garde Républicaine.
Invece aveva incontrato quell'uomo che aveva saputo far rinascere in lei la fiducia e la speranza.
Aveva incontrato il suo nuovo padre.
Il suo tutore, come diceva la legge magica francese.
In quel momento, mentre si ritrovava nella Parigi Babbana, sentiva le risate felici di alcuni bambini, le chiacchiere tranquille degli adulti e gli scatti delle macchine fotografiche dei turisti. Ne coglieva i rumori, la vita.
Tutto pareva immerso nella più assoluta quiete.
Era una tranquillità che un tempo non avrebbe mai creduto di poter sfiorare, men che meno condividere.
Invece si sentiva serena, come non era stata da anni.
I giorni in Normandia erano sempre presenti nella sua mente, perché sapeva che non sarebbe mai riuscita a dimenticare, però il loro ricordo era mitigato dalla presenza di Severus.
Di suo padre.
Sentì Anne ridere, come forse non aveva mai fatto. Non sapeva di cosa stesse ridendo, ma era uno dei suoni più belli che avesse mai ascoltato in vita sua.
Sua sorella era felice e stava bene.
Severus le aveva salvato la vita.
Le aveva salvate in più di una maniera.
«L'anno prossimo potrò andare a scuola, come gli altri bambini?» domandò improvvisamente Anne, voltandosi verso il suo tutore e la sorella.
Heloïse era così tranquilla, da quando era arrivata quella lettera da un tribunale, una lettera di cui la bambina aveva capito poco, ma doveva essere una cosa da grandi, perché a lei era perfettamente chiaro che Severus si stava prendendo cura di loro e non immaginava che servisse un pezzo di carta per dirlo.
«Naturalmente e mi aspetto che ti applichi nello studio.»
«Te lo prometto.» disse la bambina con un sorriso.
Alcuni passanti notarono l'uomo vestito di nero e le due sorelle. Una nonna con un nipotino li osservò e si disse che quella piccola famiglia era incredibilmente unita, che quel padre - per quanto potesse sembrare freddo e distante - doveva amare profondamente le sue figlie, perché la bambina e la ragazza erano così palesemente felici.
«Quando torneremo a casa, potrò venire nel laboratorio?» domandò in un mormorio Heloïse.
Era dal giorno in chi era arrivata la lettera che si recava quasi ogni giorno nel laboratorio di Severus. L'uomo aveva continuato a spiegarle come riconosce con il tatto e l'odorato i vari ingredienti e, da qualche giorno, le stava spiegando come sezionarli e tagliarli, per prepararli per una pozione. La ragazza sapeva che non avrebbe mai potuto preparare una pozione, ma il poter riconoscere molti ingredienti, il poter comprendere a cosa servissero, la faceva sentire parte di quel Mondo Magico a cui apparteneva per nascita, ma da cui era esclusa perché era una Magonò.
In quei momenti, sentiva il suo affetto per Severus farsi sempre più saldo e forte. Erano momenti preziosi che aveva cari, al pari di quelle ore in cui sedevano in salotto, come una famiglia.
«Naturalmente.»
Severus si voltò verso Heloïse e la vita sorridere, un sorriso sereno, un sorriso affettuoso.
Il sorriso di sua figlia.
Il sorriso che pareva contenere il perdono a lungo cercato.
In quel momento, riusciva a vedere una ragione per ricominciare a vivere, una ragione che non aveva trovato nemmeno nelle sue ricerche, quelle ricerche che aveva intrapreso per cercar di pagare per le sue colpe, tentando di salvare delle vite.
Aveva dovuto incontrare quelle due sorelle e prendere la decisione di portarle con sé, quel giorno di marzo, per poter riuscire a vedere la bontà nella sua sopravvivenza al morso di Nagini.
Nel sorriso sereno di Heloïse, nella risata felice di Anne, che stava osservando una farfalla volare davanti a loro, era contenuto il perdono e la pace a cui aveva a lungo anelato, era celata una ragione per vivere e vivere pienamente nel presente, con la mente rivolta al futuro. Sapeva che il suo passato sarebbe sempre rimasto con lui, che sarebbe tornato a tormentarlo, ma si rendeva conto, altresì, che non avrebbe vissuto con la mente e l'anima ancorate al passato.
Aveva due figlie, ora.
«Mi piace così tanto venire nel tuo laboratorio, padre.» mormorò Heloïse.
Era la prima volta che lo chiamava padre.
Non sapeva perché avesse aspettato così a lungo per farlo. Forse quella era l'occasione giusta, si disse.
Sulle sue labbra un sorriso dolce e fiducioso.
Il sorriso che avrebbe potuto rivolgere unicamente a suo padre.
«Ne sono felice, figlia.»
Severus pronunciò quelle parole lentamente, assaporandole quasi.
Erano parole che non aveva mai creduto di poter pronunciare. Invece, in quel momento, dopo che Heloïse l'aveva chiamato padre, dopo che quella parola, così breve e apparentemente così semplice, aveva destato in lui sentimenti che aveva ritenuto per sempre perduti, quelle parole erano colme di verità.
Erano il suo presente.
E, per un istante, un sorriso felice gli apparve lieve sulle labbra.
 
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CITAZIONE (Alaide @ 21/10/2013, 10:37) 

Klavierstücke
17. Epilogo


Uno spettacolo di epilogo, non c'è che dire!
Bellissima la descrizione iniziale, così normale, così incredibilmente normale che sembra quasi un sogno ed invece è realtà, una realtà meravigliosa e vera più che mai.
Severus a passeggio per Parigi mi fa uno strano effetto, ma la città magica che ho tanto amato in Erasmus effettivamente si addice alla perfezione al quadretto famigliare.
Grazie anche per averci permesso di cogliere un fugace sguardo di una Babbana, che per un istante incrocia tre vite che la sorte ha deciso di unire e rendere finalmente felici.
Che dire?
Che è una storia splendida.
E soprattutto... finisce bene, cosa volere di più? :woot:
Complimentissimi. :)
 
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Soltanto un augurio, di Severus Ikari

Straziante, davvero straziante il sorriso di Severus moribondo nella Stamberga con cui inizi la storia, per poi farci sapere che il mio povero amore non è morto, bensì immobile in un letto da 7 anni: ma hai preso lezioni di sadismo da Leonora?
Per fortuna una tenerissima Hermione si è presa cura di lui per tutto questo tempo e, testarda, ogni giorno da 7 anni gli dà il buongiorno… Tremendo, 7 anni a parlare da sola, e a rispondersi, anche… povera Hermione (sì, doppiamente sadica: sei andata a lezione da Leonora).
Delicatamente romantico quel suo assaporare la propria lacrima quasi sulle labbra di lui… così come il suo adattare la rosa (di cui era già stata bellissima la descrizione iniziale) a lui.
Davvero una considerazione terribile, eppure assolutamente realistica, che solo ora, quasi come morto, non è più solo.
Per fortuna stemperi lo strazio nelle risposte di Severus che Hermione di immagina: bellissima quella della reliquia adorata, col naso che si consuma… per non parlare della festa del Patrono: davvero bellissime!
Cara, dolce, disperata e meravigliosa Hermione che vorrebbe scoprire il modo per entrare nella sua anima per riportarlo indietro, nel mondo dei vivi… che vorrebbe essere il nutrimento “della sua vita, della sua anima. Del suo cuore.”
Darebbe la sua giovane vita per rivedere i suoi occhi, le labbra appena dischiuse e neppure osa sognare come sarebbe avere il suo sguardo innamorato su di sé… povera Hermione: non so come stia messo lui (chissà, magari sei capace ci farlo tremendamente soffrire anche mentre è in coma…), ma lei è messa davvero davvero male, ormai quasi convinta che lui non si risveglierà più Eppure, solo continua a desiderare di stringerlo a sé… vivo!

Dolce e straziante. Così definirei questa storia e l’amore di Hermione per Severus.
Triste e commovente il suo parlare solitario ed i suoi pensieri colmi d’amore.
Delicata e bella, amara e rassegnata in tutti quei pensieri di labbra ed occhi che non si sarebbero riaperti mai più.
Mi è piaciuta davvero moltissimo.


Edited by Ida59 - 20/8/2015, 23:13
 
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Viene il mattino e poi la notte, di Pingui79

Frasi meravigliose per una storia scritta in modo sublime che si apre con una bellissima descrizione dell’alba che culmina in parole splendide. E più avanti c’è una descrizione altrettanto bella del tramonto. Mi sono piaciute molto anche la frase sul cuore del’uomo come scrigno che contiene “passato e presente sempre intrecciati” e quella del “sentimento materno che per mesi è stato sepolto dal fango del tradimento”.
Insomma, una storia molto bella… che però non mi è piaciuta.
Per un motivo semplicissimo. Non ho capito la storia perché non sono riuscita a capire chi era il personaggio che parlava (la Sorpresa) fino a quando non ne hai rivelato il nome: magari altri hanno compreso molto prima, ma io no e quindi non ho minimamente potuto assaporare tutto quello che hai scritto prima perché non riuscivo a dargli un significato plausibile.
Sì, forse avrei dovuto rileggere la storia… ma so bene che la seconda lettura non è mai come la prima: le emozioni migliori, quelle più profonde, ormai sono irrimediabilmente perdute, bruciate da una scoperta che non è più realmente tale, anche se ora una spiegazione, chiara, c’è l’ha. L’ho anche riletta, un po’ velocemente, ma è stata la mente a leggere, non più il cuore… e non è proprio la stessa cosa!
Se vuoi un consiglio, da parte mia, ma poi valuta e scegli liberamente, io non userei il personaggio Sorpresa ma ne farei esplicitamente il nome.

Altra cosa, e questa è proprio un errore: la storia non è POST HP7; è HP7 perché inizia e si conclude nel corso del periodo coperto da HP7, e probabilmente anche questo ha contribuito a non farmi capire un accidenti di niente, neppure quando avrei dovuto capire perché hai fatto riferimento al castello occupato dai Mangiamorte: figurati che ho addirittura pensato ad un AU in cui Voldemort non era stato sconfitto! E se penso troppo, quando leggo, per cercare di capire, non riesco più ad immedesimarmi… e mi perdo tutte le meravigliose sfumature inserite nella storia, come quel sorridere piangendo lacrime… e che lacrime! Per non parlare di quando Minerva se l’è preso sulle ginocchia, e io ancora non avevo capito qual’era la scena, quindi era follia pura e ho messo un sacco di punti interrogativi a lato…
Insomma, non capire un accidenti mi ha totalmente rovinato il piacere della lettura di una bella storia.


Edited by Ida59 - 20/8/2015, 23:14
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 22/10/2013, 14:27) 
Viene il mattino e poi la notte, di Pingui79

Frasi meravigliose per una storia scritta in modo sublime che si apre con una bellissima descrizione dell’alba che culmina in parole splendide. E più avanti c’è una descrizione altrettanto bella del tramonto. Mi sono piaciute molto anche la frase sul cuore del’uomo come scrigno che contiene “passato e presente sempre intrecciati” e quella del “sentimento materno che per mesi è stato sepolto dal fango del tradimento”.
Insomma, una storia molto bella… che però non mi è piaciuta.
Per un motivo semplicissimo. Non ho capito la storia perché non sono riuscita a capire chi era il personaggio che parlava (la Sorpresa) fino a quando non ne hai rivelato il nome: magari altri hanno compreso molto prima, ma io no e quindi non ho minimamente potuto assaporare tutto quello che hai scritto prima perché non riuscivo a dargli un significato plausibile.

Alùra.
Io gli indizi li ho messi. Tutti e sparsi.
Ora te li elenco. A me sembrano chiarissimi, ma forse se non li hai colti significa che non sono stati espressi così chiari.
Però mi sembra molto strano che proprio tu, solitamente così acuta, non sia riuscita a leggerne il significato dietro le righe.
CITAZIONE
È l’eterno cerchio del tempo, che corre e si rincorre.
Nessuno lo conosce tanto bene quanto te.

Qui è il riferimento alla ciclicità della Fenice, che muore e rinasce dalle proprie ceneri.
CITAZIONE
Se potessi sorridere...

Ovvio... è un animale. Non può, non è un essere umano.
CITAZIONE
Il tuo sorriso son gocce di speranza, stille preziose che ridonano forza e calore.
Sorridi piangendo lacrime e sotto di te avverti il primo debole sussulto di un cuore che s’aggrappa alla vita e che torna a battere quasi con timidezza.

Qui credevo di aver finalmente dissipato ogni dubbio, ma evidentemente così non è.
CITAZIONE
Infine volge uno sguardo velato da lacrime verso di te e stende la mano sul tuo capo per una lieve carezza.
La lasci fare e pigoli piano,

Ohi... davvero nemmeno qui è stato chiaro? E sì che il pigolio o è di un bambino spaurito o di un uccellino e Fierobecco credo sia da escludere a priori... spero. -_-


CITAZIONE (Ida59 @ 22/10/2013, 14:27) 

Se vuoi un consiglio, da parte mia, ma poi valuta e scegli liberamente, io non userei il personaggio Sorpresa ma ne farei esplicitamente il nome.

Veramente desidero che sia davvero una sorpresa, nel senso che il lettore mi sembra di averlo messo in grado di arrivarci da solo, però posso anche metterlo, dai, non mi cambia il mondo.


CITAZIONE (Ida59 @ 22/10/2013, 14:27) 

Altra cosa, e questa è proprio un errore: la storia non è POST HP7; è HP7 perché inizia e si conclude nel corso del periodo coperto da HP7,

Questo non è un errore.
E' un Orrore. :cry:
Che corro subitissimo a modificare, perchè mi sono sbagliata alla grande. Credo che il porre la storia come "what if" mi abbia tratto in inganno e può aver tratto in inganno anche chi legge, quindi qui mi scuso alla grandissima.

Mascherina modificata, ora dovrebbe andare meglio e spero sia più chiaro per tutti.
Mi scuso, ma credevo fossero chiari certi indizi, invece no.

Buono a sapersi.

Ad altri le cose non erano chiare, Orrore a parte di tempi indicati nella mascherina?
Se me lo fate sapere con sincerità ve ne sono grata, così imparo a calibrare indizi. Era una cosa che non avevo mai fatto prima d'ora.

Edited by Ida59 - 20/8/2015, 23:16
 
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CITAZIONE (pingui79 @ 19/10/2013, 12:03) 
Bellissimo lo "sdoppiamento", in cui Hermione s'immagina i pensieri di Severus. Sono perfettamente ironici e caustici com'è nella natura del mago, il che commuove parecchio, segno di quanto lei lo conosca bene.
Ma soprattutto segno di quanto non veda l'ora di poterli ascoltare con le sue orecchie e non solo d'immaginarli.
Sette anni.
Sette anni di attesa, di pazienza infinita e di dedizione oltre ogni previsione. :wub:
Forza, svegliati, Severus.
E non dico altro, perché so come continua. :P

Miiii, muta devi essere *da leggere con inflessione sicula* :lol:
Eh, sette anni sono davvero molti, direi troppi, non si può stare su un letto immoibili per tutto quel tempo mentre c'è qualcuno che si danna l'anima, o si (non riesco nemmeno a dirlo :() o ci si sveglia, che diamine!
Non sono stata propriamente tenera, sono felice che i pensieri di Severus ti piacciano, è sempre difficile entrare nella sua mente, ma quelle frasi mi sono venute molto spontanee ^_^
Grazie mille, Kià!

CITAZIONE (Ida59 @ 19/10/2013, 14:25) 
[color=green]Ho letto le note, Anastasia, e direi che non c'è problema nè se le storie sono già edite, nè se il sorriso fosse "irreale". In teoria il sorriso dovrebbe essere direttamente di Severus, e non per Severus, cioè a lui diretto. Ma mi sa che abbiamo un po' tutti fatto confusione con il regolamento della Sfida settimanale dei sorrisi, che invece prevedeva anche sorrisi semplicemente diretti a Severus. Poichè sono sicura che ci sono diverse storie di questo Gioco in cui vi sono solo sorrisi per Severus e non anche di Severus, ora modifico un attimo il regolamento iniziale e tutto va a posto.

Fiuuuu, meno male, mi erano venuti parecchi dubbi su questo, grazie per averli chiariti ;D

CITAZIONE (Ida59 @ 20/10/2013, 18:25) 
Una giornata ideale, di Severus Ikari

Una storia davvero gradevole, ben costruita e ben scritta. La telecronaca della giornata a cura del personaggio sorpresa (che però ho indovinato quasi subito; del resto, tu certo non sei stata avara con la fornitura di indizi molto precisi) è davvero divertente e piacevolissima, così come questo personaggio si dimostra davvero molto dolce, in generale e soprattutto nel finale. Davvero bella l’aria di serena felicità che, tramite il racconto visto dagli occhi del personaggio sorpresa, hai saputo infondere alla storia: brava!
Hihihi… però ho indovinato subito anche il pairing! E quel nome, per il figlio, davvero non potrebbe essere più adatto: altro che la Rowling!

Eh lo so, avrei dovuto mettere meno indizi, ma non sono riuscita a curarla come avrei voluto, ma va bene lo stesso :D
Eh va beh, il pairing non è difficile da intuire conoscendomi un pochetto, o è personaggio originale o Hermione, e un personaggio originale non lo scrivo da un secolo :D
Sono contenta che la storia ti sia piaciuta, volevo proprio donare qualcosa di allegro e felice, dovevo anche farmi perdonare gli altri un po' meno gioiosi :D
Grazie mille per il commento ^_^

CITAZIONE (Ida59 @ 22/10/2013, 14:03) 
Soltanto un augurio, di Severus Ikari

Straziante, davvero straziante il sorriso di Severus moribondo nella Stamberga con cui inizi la storia, per poi farci sapere che il mio povero amore non è morto, bensì immobile in un letto da 7 anni: ma hai preso lezioni di sadismo da Leonora?

:lol: :lol: No, sono autodidatta in sadismo :D

CITAZIONE
Per fortuna una tenerissima Hermione si è presa cura di lui per tutto questo tempo e, testarda, ogni giorno da 7 anni gli dà il buongiorno… Tremendo, 7 anni a parlare da sola, e a rispondersi, anche… povera Hermione (sì, doppiamente sadica: sei andata a lezione da Leonora).

Se non è amore questo, povera donna, dovrà soffrire ancora un po', ma è forte e tenace, e non sono sadica, su. Ok, giusto un po' :P

CITAZIONE
Delicatamente romantico quel suo assaporare la propria lacrima quasi sulle labbra di lui… così come il suo adattare la rosa (di cui era già stata bellissima la descrizione iniziale) a lui.
Davvero una considerazione terribile, eppure assolutamente realistica, che solo ora, quasi come morto, non è più solo.
Per fortuna stemperi lo strazio nelle risposte di Severus che Hermione di immagina: bellissima quella della reliquia adorata, col naso che si consuma… per non parlare della festa del Patrono: davvero bellissime!

Già, è veramente triste che per non essere più solo doveva finire in un letto d'ospedale in coma :( però vedi che non sono del tutto sadica e ogni tanto stempero? :D :P
Contenta che le frasi ti siano piaciute, sono venute da sole, me le ha suggerite direttamente Severus :D

CITAZIONE
Cara, dolce, disperata e meravigliosa Hermione che vorrebbe scoprire il modo per entrare nella sua anima per riportarlo indietro, nel mondo dei vivi… che vorrebbe essere il nutrimento “della sua vita, della sua anima. Del suo cuore.”
Darebbe la sua giovane vita per rivedere i suoi occhi, le labbra appena dischiuse e neppure osa sognare come sarebbe avere il suo sguardo innamorato su di sé… povera Hermione: non so come stia messo lui (chissà, magari sei capace ci farlo tremendamente soffrire anche mentre è in coma…), ma lei è messa davvero davvero male, ormai quasi convinta che lui non si risveglierà più Eppure, solo continua a desiderare di stringerlo a sé… vivo!

Ovviamente non svelo nulla di quel che accadrà, ma non sarò cattivissima :ph34r:

CITAZIONE
Dolce e straziante. Così definirei questa storia e l’amore di Hermione per Severus.
Triste e commovente il suo parlare solitario ed i suoi pensieri colmi d’amore.
Delicata e bella, amara e rassegnata in tutti quei pensieri di labbra ed occhi che non si sarebbero riaperti mai più.
Mi è piaciuta davvero moltissimo.

Sono molto contenta che la storia ti piaccia, è nata quasi per caso e nonostante non sia una vera e propria storia lunga, ma una serie di raccontini legati, ci sono particolarmente affezionata e se suscita tutte queste emozioni posso solo che esserne felice e ovviamente ti ringrazio moltissimo per tutte queste belle parole :)


Edited by Ida59 - 20/8/2015, 23:16
 
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Per gli indizi (supposti) della storia di Kià.

Certo, una volta capito che si trattava di Fanny e che Piton non era ancora morto... TUTTO è stato chiarissimo... e lì sì che mi sono incazzata di brutto perchè mi sono sentita presa per il culo.
Sfido chiunque a dire (dandone la prova logica) che aveva capito prima della frase "Se potessi sorridere, lo faresti salutando il mattino".
E la sfida permane anche per i pezzi successivi, tenuto conto che era un post HP...


Edited by Ida59 - 20/8/2015, 23:17
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 22/10/2013, 22:52) 
Per gli indizi (supposti) della storia di Kià.

Certo, una volta capito che si trattava di Fanny e che Piton non era ancora morto... TUTTO è stato chiarissimo... e lì sì che mi sono incazzata di brutto perchè mi sono sentita presa per il culo.
Sfido chiunque a dire (dandone la prova logica) che aveva capito prima della frase "Se potessi sorridere, lo faresti salutando il mattino".
E la sfida permane anche per i pezzi successivi, tenuto conto che era un post HP...

Sfida raccolta e lanciata, dite, dite! :woot:
Sono curiosa anch'io di saperlo, l'ho scritto anche più su: ohi... su 37 storie prima o poi arriva quella no.
Anzi, era ora, iniziavo a preoccuparmi! :lol:

Edited by Ida59 - 20/8/2015, 23:17
 
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