N.13: Un anno di sorrisi per Severus

Per ricordarmela sono dovuta andare a rileggermela.
Sono contenta che ti sia piaciuta. La sfida di questa storia è cercare di mantenere Severus più IC e caratterizzato possibile - contando che ha solo cinque anni e mezzo - ed al tempo stesso intrecciare passato e presente, anzi, presente e futuro nel caso specifico.




Con Smile è bello giocare sul dolce-amaro, perchè sono consapevole che con un gatto per casa le scenette comiche non mancano mai, ma al tempo stesso devo ricordarmi che la casa è di Severus Piton, con un passato tremendo che non è facile lasciarsi alle spalle. Mi diverto io per prima a creare momenti di dolcezza e di simpatia che devo stemperare con un po' di dolorimetro per evitare di scadere nello zuccheroso da diabete.



Qui ho faticato parecchio, lo ammetto, perchè ho dovuto creare a tavolino un momento in cui mescolare presente e passato (di solito questi momenti mi vengono da soli, stavolta no) ed adattare parole ed azioni.
Ho tentennato altrettanto tempo per unificare le due serie, ora che finalmente mi sono fatta le idee completamente chiare circa il mio Personaggio Originale, poi finalmente mi sono decisa, perchè Smile mi serviva per non scrivere una cosa melensa fino alla nausea.

Sono contenta che ti siano piaciute, davvero.

Edited by Ida59 - 19/8/2015, 15:31

Ho un sacchissimo di arretrati, vediamo se in una sola serata ce la faccio a mettermi in pari.



Splendida l'interazione tra presente e passato, splendidi i pensieri di Severus che s'agitano sotto la superficie e che ribollono, senza mai trapelare fino al momento in cui nulla si può nascondere, fino al momento in cui il Marchio Nero non si può più ignorare e la preoccupazione si fa vivida e bruciante.
Ma ora Severus è pronto. E' deciso.
Amo questo tuo Severus coraggioso e doloroso al tempo stesso.

***


Ohi, meno male che ogni tanto s'incontrano delle persone con un po' di buonsenso!
Questa è la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo la storia, poichè temevo fortemente che chi si sarebbe occupato dell'interrogatorio sarebbe stato senza pietà. Invece no, è arrivato un altro briciolo di comprensione, che comunque lascia spazio solo ad un breve sollievo: ed ora, che ne sarà delle due ragazze?
Splendido quel "tu" che Heloise dà a Severus, quel rapporto che, storia dopo storia, si fa sempre più intenso e fiducioso.
Non vedo l'ora di leggere i prossimi sviluppi.

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Hihihi... Silente è sempre Silente, anche sotto forma di ritratto.
Scaltro e malizioso, sa attendere il momento e le parole opportune per colpire ed affondare.
Molto bella questa entrata in sena di Severus, così differente da quella da te descritta in un'altra tua storia dai toni strazianti, in cui prendere possesso di quelle stanze era equivalso quasi a profanarle.
Ma qui no, qui ora è tutto incredibilmente bello.
E passato.
Bentornato, Severus!

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Complimenti tanti, ma tanti, tantissimi, per come riesci a gestire parole e gesti della piccola Judith.
Il vocabolario è perfetto per la sua età, così come l'espressione dei concetti, semplici ed al tempo stesso profondi come solo i bambini sanno fare.
No, non avevo mai prestato attenzione alle date, ma ora che mi ci hai fatto pensare le ho lette e conteggiate con maggiore scrupolo.
Se ce lo fai notare, significa che probabilmente non saremo le sole a capire che qualcosa non quadra.
Mi piacciono le risposte di Severus, m'indigna la cattiveria degli altri bambini, ma so per esperienza che certe cose accadono davvero, quindi ancora complimenti per tutto il realismo che ci stai mettendo.
Inutile dire che più leggo più mi viene voglia di entrare nella storia e far evadere Severus anche forzatamente.

Commentare questa serie "in retromarcia" fa un po' strano, ma ormai che ci sono faccio ugualmente.
La cosa che più mi ha stupita di questo capitolo sono stati i sentimenti di fiducia di Heloise verso Severus e la bella notizia del funzionamento della pozione.
A dire la verità, conoscendo la tua vena sadica, ho paura a lanciarmi in troppe illusioni circa la piccola, però sappi che ci spero tanto tanto.
In ogni caso, alla luce del senno di poi, per una volta tanto le previsioni e le speranze di Severus sembrano andare a buon fine. Insomma, ogni tanto la vita ci regala qualche occasione giusta, dai.

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Veramente commovente questo scorcio tra Severus e Remus.
Entrambi si portano dietro gli strascichi di tempi passati, su entrambi vi sono cicatrici che mai si rimargineranno del tutto e che faranno sempre male.
Hanno molto in comune, quei due.
Ma c'è un muro a dividerli, ad impedire loro di diventare amici.
Il continuo sospetto di Severus, misto ad un certo astio, pur nella consapevolezza che Remus non fosse consapevole dello scherzo di Sirius, e la costante ritrosia di Remus, che dice e non dice, che sembra volersi sempre tirare indietro.
Se solo quel muro potesse cadere, cambierebbero molte cose.
Ma così non è stato. E tutto quel che viene concesso è un dialogo condito di prudenza e di occhiate.
Per Severus è più facile provare simpatia per Remus, perchè ne conosce e comprende il tormento che lo divora. Ammetto che, in un'altra vita, mi sarebbe piaciuto che quell'empatia fosse stata ricambiata.

***


Queste descrizioni della natura sono a dir poco da brividi.
Intense, vibranti, vivide e reali che sembra di vedersele davanti senza il minimo sforzo. Se ci si concentra un attimo in più, sembra quasi di sentire il profumo del mare ed il suo mugghiare addosso agli scogli.
Una scena splendida e toccante, ricca di pennellate forti e decise, ma al tempo stesso commoventi.
Complimenti tantissimi.

Quanto è tenera questa giovane Tassorosso.
Impacciata, invaghita dell'eroe in nero, che addirittura la grazia e le concede di passare un pomeriggio con lui.
Beh... non è proprio il pomeriggio dei suoi sogni, ma quel cuore che batte a mille e quel desiderio di non sfigurare mi hanno intenerita non poco.
Brava.

***


Un sorriso amaro, amarissimo.
Quale è il vero ricordo felice di Severus?
Mi sono rattristata alla constatazione che proprio quel ricordo egli si rifiuta di usarlo, come se serbarlo nell'angolino più nascosto di sé potesse proteggerlo.
Invece no, non può, non gli è concesso nemmeno quello.
La realtà ed il significato di quel ricordo sono strazianti, perchè costringono il povero Severus a tornare con la mente ad un momento che doveva solamente essere racchiuso nello scrigno del proprio cuore.
Come sempre, complimenti per come mescoli narrazione ed azioni.

***


Chiamami scema, ma io mica ci ero arrivata a capire quel che stava accadendo, no.
Ho dovuto attendere le ultime righe, quando tutto s'è fatto chiaro.
Così non ho atteso di leggere la fine ed ho ricominciato dall'inizio, godendomi passo dopo passo ogni singolo istante.
Storia tenera (ebbene sì, lo dico! ), delicata e commovente.
Bravissima, ma già lo sai.

Non l'ho ancora commentata, Ida. Mi mancano un altro paio di storie da commentare.

No, è che ieri sera ho iniziato a recensire "in retromarcia", ovvero partendo dall'ultima, ecco perché.

Ma io le storie le ho già lette tutte tuttissime.
Sono le recensioni che mi mancavano, per cui, retromarcia o meno, mi andava bene lo stesso.

Edited by Ida59 - 19/8/2015, 15:33