Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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view post Posted on 27/8/2013, 16:52
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Bellissimo questo brano. Ma tu vuoi farci venire l'acquolina in bocca.
Quale santo dobbiamo pregare perchè cominci a pubblicare? :shifty: :soppracciglio:
 
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view post Posted on 28/8/2013, 10:50
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Autore/data: Alaide – 10 – 14 luglio 2013
Beta-reader: nessuno
Tipologia: One-shot
Rating: per tutti
Genere: Drammatico, Introspettivo
Personaggi: Severus Piton, Personaggio originale
Pairing: nessuno
Epoca: Post 7° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: Severus notò il sorriso sul volto della giovane, un sorriso colmo di una riconoscenza che gli parve esagerata e malriposta, per quanto non potesse evitarsi di sentirsi sollevato nell’avere una conferma esterna dei progressi di Judith.
Nota: La storia è il continuo di Consapevolezza
Parole: 1441

Sinfonie.
10. Sinfonia in re maggiore op 2, n°3.
Secondo movimento. Una promessa


Melusine rabbrividì, stringendosi nel cappotto mentre il vento di quella giornata di gennaio la sferzava. La prigione pareva stagliarsi minacciosa nella tersa aria invernale, con la sua mole grigia e squallida.
La giovane trasse un lieve sospiro, prima di entrare nell’edificio e sottoporsi all’abituale procedura. Un anno era all’incirca trascorso, da quando vi si era recata per la prima volta, un anno durante il quale molto era accaduto, un anno durante il quale avrebbe voluto andare più di frequente a trovare il signor Piton.
«Ha un’ora, signorina Fairchild.» disse la guardia carceraria come avveniva ogni volta.
Il signor Piton si trovava già nella stanza, quando la giovane entrò.
Nel sedersi, Melusine gli sorrise gentile, un sorriso che era solita rivolgergli.
«Vorrei ringraziarla per come è stato accanto a Judith in questi tempi. So che alcuni giorni fa la bambina le ha inviato una lettera e sono certa che abbia già scritto in quell’occasione quanto le cose stiano migliorando.» esordì la giovane. «Sono andata ieri ad un colloquio a scuola e mi è stato detto che Judith, oltre ad ottenere ottimi risultati in molte materie, sta iniziando ad integrarsi, per quanto lentamente, nella vita di classe. Ed io so che questo è possibile unicamente grazie a lei, signor Piton.»
Severus notò il sorriso sul volto della giovane, un sorriso colmo di una riconoscenza che gli parve esagerata e malriposta, per quanto non potesse evitarsi di sentirsi sollevato nell’avere una conferma esterna dei progressi di Judith.
E, forse, si disse, accanto al senso di sollievo, c’era un certo orgoglio, l’orgoglio di un padre per la propria figlia.
Un orgoglio che non avrebbe dovuto provare.
Quell’orgoglio avrebbe dovuto essere dei genitori a cui lui aveva tolto la vita, di quei due innocenti che lui non era riuscito a salvare.
E sapeva perfettamente che sarebbe venuto il giorno in cui Judith lo avrebbe odiato per quello che aveva fatto. Ed allora avrebbe perso l’affetto della bambina, avrebbe perso la possibilità di poterle stare, in qualche modo, al fianco.
Non vi sarebbe stato altro che meritata solitudine per lui.
V’era stato un tempo in cui aveva desiderato l’odio di Judith.
In quel momento sapeva perfettamente che lo temeva, ma era abbastanza realistico da poter prevedere che quell’odio sarebbe arrivato inesorabile.
Il lieve barlume portato da Judith sarebbe scomparso ed egli sarebbe rimasto nell’oscurità che meritava con il peso delle sue colpe imperdonabili.
E la bambina sarebbe rimasta sola, facile preda, forse, dell’odio che avrebbe provato nei suoi confronti, della delusione per essersi fidata di qualcuno di cui non avrebbe mai dovuto fidarsi.
«Voglio che mi prometta una cosa, signorina Fairchild.» disse l’uomo, ignorando il dolore che parlare gli comportava. Ma anche se avesse avuto la possibilità di scrivere, non l’avrebbe fatto. Non si trattava più di voler assorbire il dolore che sapeva di meritare, ma della certezza che quello che aveva da dire non avrebbe avuto lo stesso effetto. «Quando Judith scoprirà la verità, può perfettamente immaginare che non vi sarà più alcun contatto tra la bambina e me. Ed in quel momento Judith sarà vulnerabile. Lei, signorina Fairchild, dovrà fare in modo che questo non nuocia ulteriormente alla bambina.»
Melusine rimase per qualche istante in silenzio, mentre un sorriso triste le si disegnava sulle labbra. Non sapeva come estirpare quella convinzione dalla mente dell’uomo perché lei era certa che Judith, quando avrebbe scoperto che il signor Piton si era autoaccusato di un omicidio che non aveva commesso, non l’avrebbe mai odiato. Si sentiva impotente di fronte a quella convinzione, così come si sentiva impotente di fronte a quella pena che un uomo innocente scontava perché così aveva scelto.
«Glielo prometto, signor Piton.» disse, infine, con sicurezza. «Non credo che ve ne sarà bisogno, ma se le cose dovessero andare come dice lei, farò quanto è in mio potere per aiutare Judith e le prometto di portarle notizie di Judith, anche se la bambina non vorrà più aver nulla a che fare con lei. Io so come stanno le cose, signor Piton, e questo non mi impedisce di venire, quando è possibile, a renderle visita. E non me lo impedirà in futuro, glielo prometto.»
«Non aggiunga promesse che non è certa di mantenere.» affermò l’uomo, chiedendosi per quanto ancora la giovane si sarebbe illusa che egli non era un assassino.
Perché lo era e sue vittime non era stata unicamente i genitori di Judith.
«So che continuerò a venire qui, signor Piton, fino a quando la sua pena non si sarà conclusa. So anche che trent’anni sono molti, ma non potrei mai perdonarmi se smettessi di venire. Ritengo giusto farlo.» mormorò Melusine con un lieve sorriso, un sorriso colmo di convinzione, il sorriso di chi è certo delle parole che sta pronunciando.
«La sua fermezza si basa su idee sbagliate, signorina Fairchild. Lei è sicura che io non meriti di stare in carcere, quando è vero l’esatto contrario.» ribatté Severus.
«Quello che io credo si basa su ciò che è accaduto quella notte, su ciò che mi ha detto Judith. E tanto mi basta. Non so quasi nulla di lei, signor Piton, se non quello che ha fatto quella notte e quello che ha scelto di fare dopo. So che potrebbe aver commesso quanto di peggio un uomo può fare, ma questo non cambierebbe nulla perché vedo che si sta punendo. Ho visto come si è punito all’ospedale. Sono certa che, anche se dovesse aver commesso gesti terribile, vi sia il massimo pentimento nella sua anima. » la giovane fece una pausa, un lieve sorriso sulle labbra. «Ha scelto di scontare una pena per una colpa che non ha commesso e questo mi dice molto, signor Piton. Non molti avrebbero compiuto questa scelta. Forse soltanto lei ha potuto farlo, perché crede di aver ucciso i genitori di Judith, quando i fatti, che lei ha nascosto alla polizia, dicono che così non è stato.
«Ed io l’ammiro per questo, per quanto non vorrei vederla in questo luogo.» aggiunse Melusine, dopo una breve pausa, la voce calma, dolce. «Ed è questo che mi fa venire qui, perché lei è un uomo buono, signor Piton, perché non merita di trovarsi in questo luogo.»
«Eppure, lo dice anche lei, signorina Fairchild, lei non mi conosce affatto. Non sa cos’abbia fatto della mia vita, quali scelte abbia compiuto. E se lo sapesse direbbe che io sono un assassino che merita di stare in questo carcere, un assassino che non è nemmeno stato punito abbastanza duramente.» ribatté Severus, ogni parola una stilettata di dolore, ma terribilmente vera.
Quella giovane era unicamente un’illusa, un’ingenua che non riusciva a vedere il sangue che aveva sulle mani, le colpe che lo sommergevano da ogni parte.
«Se anche avesse ucciso innumerevoli volte, signor Piton, non potrei mai ignorare il fatto che sta espiando, il fatto che, con ogni probabilità ha già espiato.» la voce di Melusine era più calma di quanto lei avrebbe immaginato. Sentiva le lacrime pungerle gli occhi, ma riuscì, in qualche modo a tenerle a bada. Un sorriso triste le si disegnò per un istante sulle labbra. «Non potrei mai ignorare il modo con cui ha protetto Judith quella notte ed il modo in cui la protegge oggi, ogni volta che le scrive una lettera e le dà un consiglio, consigli preziosi che danno serenità ad una bambina che altrimenti non l’avrebbe. Non potrei mai ignorare quello ho visto all’ospedale, la sofferenza a cui si è sottoposto rifiutando l’antidolorifico per punirsi. Non potrei mai ignorare che lei si trova qui perché si sente responsabile di qualcosa che non ha commesso. Non potrei mai perdonarmi se le voltassi le spalle, anche nel caso in cui Judith possa giungerla ad odiarla un giorno, cosa di cui dubito con tutta me stessa.»
Melusine avrebbe voluto aggiungere altro, ma la guardia entrò, annunciando la fine della visita. Si alzò lentamente in piedi e sorrise nuovamente all’uomo.
Un sorriso in cui Severus lesse l’assoluta convinzione delle parole che la giovane aveva detto.
Un sorriso che raggiungeva gli occhi da cui stava scendendo una lacrima, una lacrima versata per lui, una lacrima che al pari di quel sorriso era ben lungi dal meritare.
Un sorriso dolce che sembrava contenere quasi la promessa di quel perdono che egli sapeva irraggiungibile
O forse, la signorina Fairchild, pur non riuscendo nemmeno ad immaginare le brutture che aveva commesso, l’aveva in un qualche modo perdonato, ma era un pensiero che durò il tempo di un battito d’ali di una farfalla.
Non esisteva alcun perdono per lui ed era certo che, se la giovane avesse saputo tutto ciò che egli aveva commesso, non gli avrebbe rivolto quel sorriso, né quelle parole, né quella promessa.
 
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view post Posted on 28/8/2013, 16:10

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Prenotazioni per la 34a settimana di Sorrisi per Severus:


Giovedì 29: Ida (34)
Venerdì 30: Ellyson
Sabato 31: ???
Domenica 1 settembre: Monica (32)
Lunedì 2 Settembre: Leonora
Martedì 3 settembre: ???


Riponete il Dolorimetro e sfoderate un bel sorriso!

 
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view post Posted on 28/8/2013, 16:15
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Secondo movimento. Una promessa

Non sai quanto ho amato Melusine in questo brano! La sua figura mi era sfuggita un po', in precedenza, perchè mi ero concentrata completamente sull'evoluzione del profondo rapporto epistolare sviluppatosi tra Severus e Judith. Ora la giovane signorina Fairchild entra quasi di prepotenza ma allo stesso tempo con discrezione (come vuole la sua natura riservata) a rubare la scena in un contesto traboccante di pathos. E lo fa in modo straordinariamente toccante.

" ...Non potrei mai perdonarmi se le voltassi le spalle, anche nel caso in cui Judith possa giungerla ad odiarla un giorno, cosa di cui dubito con tutta me stessa.»

In questa splendida frase è racchiusa prova certa della sua maturità, di grande capacità intuitiva e di forza d'animo che confermano l'essere necessario di questo bellissimo personaggio.
Ti avverto che sto già facendo dei pronostici su come proseguirà e andrà a finire la vicenda ;)
Come di consueto devo farti un sacco di complimenti per una storia che, in parallelo con l'altra, stai sviluppando in modo davvero appassionante. Attendo impaziente di leggere il seguito ^_^
 
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view post Posted on 29/8/2013, 08:45
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Prenotazioni per la 34a settimana di Sorrisi per Severus:

Venerdì 30: Ellyson
Sabato 31: Monica (32)
Domenica 1 settembre: Monica (33)
Lunedì 2 Settembre: Leonora
Martedì 3 settembre: ???


Prenotazioni per la 35a settimana di Sorrisi per Severus:

Mercoledì 4 settembre: Leonora (35)
Giovedì 5 settembre: Ida (35)
Venerdì 6 settembre: ?????
Sabato 7 settembre: ?????
Domenica 8 settembre: Monica (34)
Lunedì 9 Settembre: Leonora
Martedì 10 settembre: ?????

Riponete il Dolorimetro e sfoderate un bel sorriso!

 
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view post Posted on 29/8/2013, 08:50
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CITAZIONE (Ele Snapey @ 28/8/2013, 17:15) 
Secondo movimento. Una promessa

Non sai quanto ho amato Melusine in questo brano! La sua figura mi era sfuggita un po', in precedenza, perchè mi ero concentrata completamente sull'evoluzione del profondo rapporto epistolare sviluppatosi tra Severus e Judith. Ora la giovane signorina Fairchild entra quasi di prepotenza ma allo stesso tempo con discrezione (come vuole la sua natura riservata) a rubare la scena in un contesto traboccante di pathos. E lo fa in modo straordinariamente toccante.

Melusine è in effetti un personaggio che si muove con perfetta discrezione, ma che assumerà una certa importanza in questa sinfonia (la terza di sei che compongono il racconto). Sono felice che tu abbia amato Melusine in questo frangente!

CITAZIONE
In questa splendida frase è racchiusa prova certa della sua maturità, di grande capacità intuitiva e di forza d'animo che confermano l'essere necessario di questo bellissimo personaggio.

Sono ovviamente felice- sto diventando ripetitiva :) - che Melusine ti piaccia! Darà prova, in altri frangenti della sua maturità e forza d'animo.

CITAZIONE
Ti avverto che sto già facendo dei pronostici su come proseguirà e andrà a finire la vicenda ;)
Come di consueto devo farti un sacco di complimenti per una storia che, in parallelo con l'altra, stai sviluppando in modo davvero appassionante. Attendo impaziente di leggere il seguito ^_^

Sul finale ovviamente taccio (è lì già bello deciso).
Ti ringrazio per i complimenti, Ele!
 
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view post Posted on 29/8/2013, 09:03
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Autore/data: Ida59 – 28 aprile + 22 maggio 2013
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Rating: Per tutti
Genere: introspettivo, romantico
Personaggi: Severus, Personaggio originale
Pairing: Severus/ Personaggio originale
Epoca: Post 7° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: Risvegliarsi e ogni giorno scoprire che non era un sogno, fino quasi a convincersene.
È il seguito di “Notte d’amore”.
Parole/pagine: 817/2



Risveglio




Severus aprì gli occhi.
E sorrise.
Era bello risvegliarsi ogni mattina così, immerso in quella serena felicità quotidiana, il sole che dalla vetrata orientale lambiva le lenzuola.
Risvegliarsi e ogni giorno scoprire che non era un sogno, fino quasi a convincersene.
No, non era un sogno troppo a lungo sognato.
Era realtà, la sua nuova, meravigliosa realtà.
Elyn era tra le sue braccia.
Elyn era sulla sua pelle.
Aveva ancora il sapore di Elyn sulle labbra.
Ne poteva respirare l’essenza rivivendo il ricordo dell’intensa notte d’amore.
Non era un sogno: se lo ripeté ancora, il sorriso che gli dischiudeva le labbra sottili, mentre si concedeva un profondo respiro profumato fra i lunghi e morbidi riccioli castani.
Non era un sogno. Elyn era vera, era viva: era la sua donna, il suo amore, la sua realtà.
Niente più incubi o spettri insanguinati nel nero della notte a tormentarlo: solo i baci di Elyn e l’aroma intenso della sua pelle.
Severus sorrise, ancora, di più: era felice!
Felice come mai avrebbe sognato di poter essere.
Felice come non avrebbe mai creduto di meritare d’essere.
Felice!
La strinse un po’ di più a sé, ma delicato, attento a non svegliarla.
Voleva guardarla, rimirare la donna che aveva lottato ostinata per la sua vita… e aveva vinto!
Le lacrime di Elyn avevano lavato via il sangue dalle sue mani; il perdono di Elyn aveva affrancato la sua anima dalle catene della colpa; l’amore di Elyn aveva liberato il suo cuore dalla gelida gabbia in cui aveva voluto imprigionarlo per tanti lunghi, interminabili anni.
Severus non aveva nemmeno mai osato sognare di svegliarsi ogni mattino stringendo tra le braccia la donna che amava.
Non sapeva che fosse possibile, non sapeva neppure cosa significasse, quale incalcolabile valore avesse, quanto potesse renderlo felice!
Severus non sapeva quale immensa e serena pace potesse donare quel languido abbraccio che congiungeva il sogno della notte con la realtà del giorno.
I raggi del sole erano arrivati sul letto, a scaldargli le gambe, a illuminare il nuovo giorno di quel presente che infine era riuscito a far tacere gli strazianti echi del passato.
Di nuovo, Severus trasse un lungo respiro, il profumo di Elyn a inebriarlo della passione notturna. La pelle nuda della maga era fresca e calda allo stesso tempo; cominciò a carezzarle piano la spalla con la mano, il pollice che con un lento e languido movimento la sfiorava ripetutamente. Elyn si mosse appena, rifugiandosi nell’intimità del suo avvolgente abbraccio, i seni nudi che premevano sul suo petto ad ogni respiro che, di proposito, il mago traeva sempre più profondo godendo di quel delicato sfioramento.
Gli occhi neri di Severus scintillavano mentre il suo sguardo si posava sul corpo nudo della sua donna, rimirandolo, carezzandolo, desiderandolo.
La mano del mago scivolò sulla schiena e ne seguì la linea curva fino in fondo, poi le dita lambirono delicate la tenera pelle dei glutei. La strinse un poco di più a sé affondando il viso nei suoi capelli, cercando di nuovo l’aroma del suo amore, quindi chiuse gli occhi ed emise un lungo sospiro di tremante felicità: Elyn era sua, meravigliosamente sua in quel presente che aveva chiuso la porta sul passato per spalancarla infine sul futuro.
Elyn conosceva bene le sue colpe, e le aveva perdonate; aveva amato lui, l’assassino, il Mangiamorte, il mago da tutti odiato, temuto e disprezzato; aveva compreso il suo dolore e pianto le sue innamorate lacrime per l’uomo che non credeva d’aver più diritto d’amare. Era Elyn che lo aveva riportato in vita, col suo sorriso, non le lacrime di Fanny; Elyn gli aveva insegnato di nuovo a sorridere e gli aveva ridato la speranza per il futuro.
Elyn, Elyn, Elyn…
Elyn conosceva tutto di lui e, nel sonno che s’era fatto leggero, gli sorrideva.
L’incantato, incredibile, potente sorriso di Elyn.
Il mago si girò di più sul fianco e la strinse forte, possessivo nel desiderio che di nuovo nasceva prepotente nel suo corpo che, giorno dopo giorno, riprendeva forza e vigore. Respirò a fondo premendo la maga contro di sé, poi scese con le labbra arderti a cercare quelle della maga che si stava risvegliando e gemeva languida nel suo virile abbraccio.
Fu un lungo ed appassionato bacio del buongiorno che rinnovò sulle labbra del mago il sapore della sua donna, inebriandolo di voluttà e di nuovo, maschio desiderio:
- Ben svegliata, – disse in un sussurro ardente che le carezzò le labbra, - amore mio!
Elyn aprì gli occhi e Severus si perse nelle chiare iridi nocciola, nel riflesso delle nere fiamme del proprio amore che vi ardeva vorticoso.
Poi, Elyn sorrise e il giorno sfolgorò: il sole, superata del tutto la parete della scogliera ad oriente, inondò con i suoi caldi raggi la stanza dalle pareti di vetro illuminando in pieno i due amanti strettamente avvinti.
- Severus…
Il mago si sentì tremare di felicità e sorridendo sussurrò:
- Elyn…

Edited by Ida59 - 19/8/2015, 14:38
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 29/8/2013, 09:39




Il 3 settembre sono via, quindi non posso proprio spostare, ma se qualcuna dei turni volesse fare cambio andrebbe bene :D

Tipo se Monica mi lascia il sabato o la domenica e si prende il martedì?
 
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view post Posted on 29/8/2013, 09:59
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Monica per problemi di lavoro riesce solo il sabato o la domenica. Ma tu sei sicura di essere via per TUTTO il 3?

Edited by Ida59 - 19/8/2015, 14:38
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 29/8/2013, 10:04




CITAZIONE (Ida59 @ 29/8/2013, 10:59) 
Monica per problemi di lavoro riesce solo il sabato o la domenica. Ma tu sei sicura di essere via per TUTTO il 3?

Hm... parto la mattina, però comunque, visto che mi alzo presto, potrei inserire il brano prima di partire, preparandolo la sera prima.

Ok, dai, mi prenoto direttamente per il 3 ;D

Edited by Ida59 - 19/8/2015, 14:39
 
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view post Posted on 29/8/2013, 13:02

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Ale, se non ce la fai, se vuoi mi inserisco io il 3.
Ho una storia tutta la limare, ma dovrei farcela.
Così tu non devi scapicollarti e puoi fare tutto con calma in altro momento.
 
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view post Posted on 29/8/2013, 13:07
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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 29/8/2013, 11:04) 
Hm... parto la mattina, però comunque, visto che mi alzo presto, potrei inserire il brano prima di partire, preparandolo la sera prima.

Ma parti per dove???

Edited by Ida59 - 19/8/2015, 14:39
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 29/8/2013, 13:18




CITAZIONE (Ida59 @ 29/8/2013, 14:07) 
CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 29/8/2013, 11:04) 
Hm... parto la mattina, però comunque, visto che mi alzo presto, potrei inserire il brano prima di partire, preparandolo la sera prima.

Ma parti per dove???

Azz! Hai scoperto il mio piano di fuga!
Per l'Islanda dove mi aspetta la mia fantastica casetta isolata in cima al cocuzzolo della montagna e la mia barchetta per pescare acciughette e andare a venderle al locale mercato del pesce.

Ma per Milano, no??? XD


Comunque, grazie Kià, ma preparandomi l'estratto la sera prima non ho nessuno scapicollamento da fare, quindi rimango prenotata per il 3 senza problemi. ;D

Edited by Ida59 - 19/8/2015, 14:39
 
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view post Posted on 29/8/2013, 13:36
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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 29/8/2013, 14:18) 
Ma per Milano, no??? XD

Ma mica all'albaaaaaaa!
Se è per questo io il 5 torno da Venezia, ma la mia fic la inserisco lo stesso!


Edited by Ida59 - 19/8/2015, 14:39
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 29/8/2013, 13:47




CITAZIONE (Ida59 @ 29/8/2013, 14:36) 
CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 29/8/2013, 14:18) 
Ma per Milano, no??? XD

Ma mica all'albaaaaaaa!
Se è per questo io il 5 torno da Venezia, ma la mia fic la inserisco lo stesso!

Massì, massì, infatti ho detto che lo inseriscoooo il 3!!! XD

Edited by Ida59 - 19/8/2015, 14:40
 
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