Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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view post Posted on 26/6/2013, 11:29

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CITAZIONE (Ida59 @ 26/6/2013, 09:44) 

Primi passi


Ooohhh... tenero lui! :wub:
Sì, lo so, probabilmente questo aggettivo per Severus mi costerà una Cruciatus, ma non m'interessa: è tenero, suvvia!
I primi passi... Ida, li hai descritti perfettamente, soprattutto la sensazione di giramento alla testa, la difficoltà nel muovere le gambe, i movimenti molto incerti.
Mi hai fatto ripiombare indietro di anni di quando feci quasi due mesi a letto causa incidente e ricordo la prima volta che mi alzai in piedi, con fatica: mia madre mi pigliò al volo prima che mi spiaccicassi a terra causa vertigini e debolezza.
Tornando a Severus, ho adorato la parola "futuro" alla fine, quel tempo che per lui solo in rari momenti è stato sinonimo di speranza, ma più spesso è stato portatore di angoscia e solitudine.
Invece no, ora il futuro è roeso... anzi no, color nocciola, come gli occhi di Elyn. :wub:

E al diavolo lo spaventapasseri del riflesso, Elyn lo ama, questo è l'importante.
 
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CITAZIONE (pingui79 @ 26/6/2013, 12:29) 
Ooohhh... tenero lui! :wub:
Sì, lo so, probabilmente questo aggettivo per Severus mi costerà una Cruciatus, ma non m'interessa: è tenero, suvvia!
[...]
E al diavolo lo spaventapasseri del riflesso, Elyn lo ama, questo è l'importante.

Hihihi... lui si vede come uno spaventapasseri spigoloso, ma forse anche gli spaventapasseri spigolosi possono essere teneri... o possono imparare a diventarlo...

Edited by Ida59 - 19/8/2015, 14:11
 
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CITAZIONE (pingui79 @ 22/6/2013, 21:15) 
CITAZIONE (ellyson @ 21/6/2013, 09:24) 
Semplice normalità

Non potevi trovare un titolo più azzeccato per questa splendida storia.
Severus è splendidamente dolce, dolce anche se non lo vuole ammettere - non avadarmi, eh! - e non vuole ammettere a se stesso di stare aspettando Hermione con impazienza.
Mi ha fatto tantissima tenerezza (qui arriva l'Avada... lo sento!).

Ho trovato bellissima questa semplice normalità: una fetta di torta portata a casa, un abbraccio, l'aspettarsi... un ballo in salotto alla musica di un vecchio disco che ha saputo riportare a galla antichi ricordi.
Il tutto condito da particolari narrati con sapienza e maestria: il rimanere di Severus sulle scale, le scarpe - le scarpe! Per noi donne sanno essere un trauma a volte - un vecchio disco...

Brava bravissima, Elly. :)

Niente Avada e niente Crucio :P , so perfettamene che questo Severus é carino e coccoloso .
Forse troppo, ma é nata così.
Dice il saggio: "Non tutti i Weasley escono con i capelli rossi"

Ma sono felice ce ti sia piaciuta.

CITAZIONE (pingui79 @ 25/6/2013, 14:12) 
CITAZIONE
Titolo: Sempre e mai
Autore: Ellyson

Uuuhhh, davvero triste questo sorriso!
Sembra d'essere lì, in un angolo, con il fiato fermo in gola ed il cuore che batte, ad osservare attimi di felicità che sono riservati solo agli altri, che si sa che non potranno mai essere per lui.
Non so cosa tu ci abbia messo nelle parole scelte con accuratezza o nel modo di narrare, ma il senso d'impotenza e di delusione, la voglia quasi di pigliare a pedate tutto e tutti per quel misero momento rubato... bene, tutto questo traspare perfettamente e non si fa alcuna fatica ad immaginare la scena.
Sembra d'essere lì.
E di vedere quei sorrisi e quei baci che non saranno mai per Severus.

Bellissima, come sempre sai fare, Elly.

Grazie, davvero. Sono lusingata.
Ma non sono così brava.
Io sono istintiva sulla scrittura. Sembra strano, ma ci ragiono poco. Specilamente quando scrivo scene così brevi. :blink:
Sono strana, eh? :woot:
Ma se ti é piaciuta vuol dire che va bene anche così!
 
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view post Posted on 26/6/2013, 19:20
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CITAZIONE (pingui79 @ 25/6/2013, 18:49) 
Questo racconto per me è semplicemente straziante.
Forse perchè anch'io ho una foto da guardare, proprio come il piccolo Severus, in cui c'è un sorriso che quasi non ricordo più.
Tornando in tema, che è meglio, è un racconto che comunque profuma di speranza, perchè in un certo qual modo Severus ha una piccola luce verso cui rifugiarsi e poco gli importa se è solo una foto.
C'è stato un tempo in cui c'erano sorrisi.
E questo gli basta.
Fa tenerezza, tanta.
Ed è un racconto che profuma di antico, forse per quell'accenno al color seppia della foto che lascia una traccia di un tempo che fu.

Quando ho scritto il racconto (vagamente ispirato ad una foto dei miei bisnonni, color seppia, di lì l'accenno al profumo d'antico... o forse, inconsciamente, alla foto del matrimionio dei miei nonni paterni che tengo sul comò della mia camera) ho provato un deciso senso dolce-amaro.
Sono felice che il racconto abbia ottenuto l'effetto sperato, i sentimenti che volevo far emergere. Grazie mille, Kià!
 
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view post Posted on 26/6/2013, 20:52
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Niente è per sempre, di Ale85LeoSign

Waaaao! Una descrizione stupenda per un inizio assolutamente grandioso! Splendide frasi, colme d’intenso lirismo, inanellate l’una dietro l’altra a creare un’affascinante ambientazione fisica e psicologica insieme che cattura e coinvolge, e subito dopo travolge e riempie gli occhi di immagini fascinose e il cuore di sogni. Parole scelte con cura, evocative di un passato di dolore, rabbioso prima e rassegnato poi, che si stempera in un presente che ha ancora la possibilità di diventare futuro.
Bellissimo il paragone col libro cui è stata sottratta una pagina di vita, e sublime la frase successiva, lo strappo che non si può ricucire, il Marchio Nero che forgia nell’errore la sua vita!
Scegliere frasi da citare da tutto questo bellissimo ed intenso brano iniziale è impossibile, visto che sono una più bella dell’altra: mi limiterò quindi all’ultima
CITAZIONE
Severus aveva ghermito l’oscurità e questa aveva spiegato le sue ali nere, impresso il simbolo di morte sulla sua anima e avvolto l’esistenza di un uomo in una coltre di fumo denso e scuro, rischiarato dai bagliori d’argento di una maschera e di un pugnale troppo spesso rigato di sangue.

solo per rimarcare quanto mi sono mancate in questi ultimi mesi queste tue splendide frasi, perfettamente cesellate tra lirismo, immagini fortemente evocative e perfetti e potenti riferimenti al canone.
Quindi, per concludere, davvero ottima la presentazione della storia con l’introduzione anche della speranza di un futuro, scritta in modo splendido, con un affascinante lirismo che mi è piaciuto tantissimo: altro che il pigiamone di felpone della piatta realtà di tutti giorni, che tutti possiamo avere in ogni momento, senza neppure dover sprecare un sogno!

Nella parte successiva, dopo un primo attimo di invidia per la lei di turno che può ascoltare il proprio nome pronunciato dalla voce profonda di Severus (da brividi e sublime il “sospiro regalato alla notte”!), mi sono ritrovata davanti agli occhi il “tuo” particolare e grandioso Severus, inconfondibile tra ogni altro, in questo caso anche illuminato dalla luna, tanto per aggiungergli un tocco in più di fascino d’indaco..
E qui fioccano le citazioni, a partire dall’ombra del suo dolore che può finalmente stemperarsi
CITAZIONE
Per un momento le parve di scorgere la fugace ombra di un dolore profondo mentre Severus sospirava un’ultima volta, rivolgendosi alla notte e a un passato che poteva finalmente lasciarsi alle spalle, nelle pieghe sconfinate del tempo.

fino ai meravigliosi occhi del tuo Severus, saggi e magnetici, in tutto il loro splendido fulgore.
CITAZIONE
Le palpebre di alabastro si sollevarono lentamente, rivelando occhi saggi, magnetici, scintillanti nell’ombra levigata dell’onice. E quando incontrarono i suoi, quasi si perse nell’intrico sfaccettato di quei gioielli splendenti.

Saggi… una definizione che io non ho mai dato (e credo che non darò mai) ma che tu invece usi spesso. Posso chiedertene la spiegazione?
CITAZIONE
Ma nel volgersi di brevi istanti il mago si trasformò nell’uomo che amava, aprendosi in un sorriso. Cominciò dagli occhi: essi si addolcirono nel riconoscerla, l’oscurità che racchiudevano si fece languida e vellutata rivelando un sentimento caldo e avvolgente che venne sottolineato dal movimento delle labbra, quelle stesse labbra mortali che nei bagliori argentati di un fantasma passato avevano pronunciato un desiderio di eternità: sempre.

Aaaah… quanto mi sono mancate anche le tue sublimi descrizioni dei suoi occhi, così romantiche e piene di incredibile fascino! Leggo e mi perdo in quegli oscuri abissi splendenti che tu sai così bene evocare e rendere tangibili davanti a me. Un sogno meraviglioso che si materializza davanti a me…

E poi, anche uno splendido sorriso sulle sue sensuali labbra! Cosa potrei volere di più?

Ma molto di più ottengo, invece, perché ancora ci sono frasi meravigliose
CITAZIONE
Alla luce lunare comparve il volto dell’uomo che amava, scolpito da una severità e una saggezza dettate dalla sofferenza, da scelte sbagliate, da un amore sconfinato e devoto che aveva oltrepassato i solidi cancelli della morte per gettarsi volontariamente nelle fauci di un mostro.

che in poche parole contengono tutto l’amore, gli errori ed il dolore della sua vita!
CITAZIONE
Ma era un volto che aveva imparato a conoscere, denudandolo della maschera d’argento e di tutte le barriere sottostanti che l’avevano protetto dai suoi stessi sentimenti e dalla possibilità di vivere.
Superando il muro di ombre, poteva leggere amore: un sentimento immutabile, libero, sincero.
Più forte della morte.

E poi, sì, via la maschera, quella d’argento e quella che gli impedisce di vivere, per guardare con coraggio oltre ogni ombra e trovare infine l’amore in quella “luminosa oscurità” che è l’essenza di Severus, dove il suo sorriso trasforma il sogno in realtà e l’avvolge nel “caldo abbraccio di tenebra splendente” finchè, per un degno finale a questa splendida storia
CITAZIONE
… la notte diventò più luminosa del giorno.

Un piccolo accenno al titolo, che può forse essere difficile da comprendere, anche perché a mio modo di vedere a due valenze.
All’inizio l’ho visto in contrapposizione al famosissimo “sempre” riferito a Lily, un sempre che in un certo senso Severus rinnega amando ora un’altra donna. Poi mi sono resa conto che il pensiero non è di Severus, ma della donna che lo ama, e allora quel “niente è per sempre” ha assunto un’altra valenza, di nuovo duplice, perché Lily, l’oggetto del “sempre”, è davvero perduta, ma l’amore, il soggetto del “sempre”, quello invece continua a vivere in Severus e negli esseri umani, E se nulla dura per sempre, però, se non nel ricordo del passato, il presente, invece, può essere continuamente creato e rinnovato diventando un nuovo e continuo “per sempre” cui dare vita ogni giorno. Un sempre che non rimane uguale a se stesso, ma che si evolve e si adatta alla realtà.
Infine vi è un’ultima valenza, questa volta negativa, ma vale solo per chi sa come finisce la storia, e che nulla può essere per sempre se Severus dovrà morire alla fine del settimo libro. Ma la donna della storia non può saperlo ed io, del resto, quel finale l’ho già più e più volte cancellato, quindi questa valenza più “fisica”, e negativa, non intendo considerarla.
Ecco, non so se sono riuscita a spiegarmi bene…

Infine, per concludere, oooh… Ale! Una storia assolutamente grandiosa, ciò che sempre vorrei leggere per poter sognare fino in fondo e volare alto sulle ali dei miei sogni, senza alcun limite imposto dalla realtà di tutti i giorni. Sì, lo ammetto, la mia assoluta preferenza va a questo tipo di storie, dall’intenso e romantico lirismo, sganciate da ogni riferimento reale e colme del fascino assoluto dei sogni. Certo, posso apprezzare molto anche altri tipi di storie, soprattutto se il sorriso di Severus è felice, o quello a lui rivolto lo rende felice, ma le mie preferenze vanno sicuramente al romantico incanto del sogno. Perché anche per sognare ci vuole molto, moltissimo coraggio e la forza di staccarsi da una realtà che a volte può essere anche fin troppo opprimente e far dimenticare che si può aspirare a qualcosa di più.


Edited by Ida59 - 19/8/2015, 14:11
 
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Fino all'infinito e ritorno, di Pingui79

Già dopo le prime righe ho cominciato a chiedermi quale scherzo stavi architettando a danno (o gaudio) dei lettori: è certo un tiro mancino perché tutto sembra drammatico, ma io sono certa che non lo sia perché qualche piccolo ma essenziale particolare non mi quadra affatto.
Infine la ruga del cipiglio e le mani sulla bocca mi hanno svelato l'arcano segreto e il motivo della dura contesa. Così, ho cominciato a ridacchiare, rilassata e via via sempre più deliziata dalla storia.
Una storia che sembra tranquilla, quasi banale, e che effettivamente lo sarebbe (invidio quei genitori che non hanno mai dovuto ingaggiare lo stesso tipo di dura battaglia intrapresa da Severus!) se l'interprete non fosse, come invece è, un mago particolare come Severus che con la tranquilla normalità proprio non ci azzecca nulla.
CITAZIONE
Eppure il tuo sguardo non lascia intravedere alcuna inquietudine.
Per anni hai camminato sul filo sottile del doppiogioco, sai perfettamente come fare per non tradirti e per non far affiorare alcuna titubanza.
Non puoi arrenderti, non devi arrenderti.

Disperato, lanci una rapidissima occhiata – una sola – all’unica alternativa rimasta. È una di quelle occhiate che eri solito lanciare furtivo, quando il tuo ruolo di spia te lo imponeva e che spesso sono state di fondamentale importanza per la riuscita di una missione e per la tua stessa sopravvivenza.

Scoppiare di felicità, avresti mai pensato che un giorno sarebbe capitato anche a te, a te che in passato hai visto ogni tipo di orrore e pianto ogni lacrima?

I tre pezzi citati sono l'evidente dimostrazione che un personaggio del calibro di Severus, pur inserito in un ambiente quotidiano, normale, tranquillo e perfino felice, mantiene però la sua essenza di uomo al di fuori della norma proprio in funzione dell'estrema complessità della sua psicologia, del suo particolare vissuto con tutti i suoi tremendi ricordi di dolore, di orrore, di perdita e disperazione, nonché tutta la sua pungente ed amara ironia.
Insomma, per far mangiare un figlio, una persona 'normale' fa di tutto, senza farsi tanti problemi di dignità e orgoglio e, soprattutto, senza richiamare alla memoria tremendi ricordi del passato. Severus, invece...



Il primo sorriso di Severus Piton, di Fri rapace

Una storia piuttosto triste, ma mi e' piaciuto quel forte legame che hai dato tra Severus e la magia (anche se dubito che a quell'eta' i giovani maghi già compiano magie) ed il fatto che sia proprio quest'ultima ad illuminare col primo sorriso il volto del bimbo.
Ho dubbi, invece, sul fatto che Eileen non possa usare la magia: non può rivelare l'esistenza del mondo magico, e' vero, e quindi non può fare magie davanti ai Babbani, ma nulla le impedisce, secondo me, di farlo quando nessuno la vede (gestione della casa, ad esempio).





Edited by Ida59 - 19/8/2015, 14:11
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 26/6/2013, 22:15) 
Fino all'infinito e ritorno, di Pingui79

Già dopo le prime righe ho cominciato a chiedermi quale scherzo stavi architettando a danno (o gaudio) dei lettori: è certo un tiro mancino perché tutto sembra drammatico, ma io sono certa che non lo sia perché qualche piccolo ma essenziale particolare non mi quadra affatto.
Infine la ruga del cipiglio e le mani sulla bocca mi hanno svelato l'arcano segreto e il motivo della dura contesa. Così, ho cominciato a ridacchiare, rilassata e via via sempre più deliziata dalla storia.
Una storia che sembra tranquilla, quasi banale, e che effettivamente lo sarebbe (invidio quei genitori che non hanno mai dovuto ingaggiare lo stesso tipo di dura battaglia intrapresa da Severus!) se l'interprete non fosse, come invece è, un mago particolare come Severus che con la tranquilla normalità proprio non ci azzecca nulla.
CITAZIONE
Eppure il tuo sguardo non lascia intravedere alcuna inquietudine.
Per anni hai camminato sul filo sottile del doppiogioco, sai perfettamente come fare per non tradirti e per non far affiorare alcuna titubanza.
Non puoi arrenderti, non devi arrenderti.

Disperato, lanci una rapidissima occhiata – una sola – all’unica alternativa rimasta. È una di quelle occhiate che eri solito lanciare furtivo, quando il tuo ruolo di spia te lo imponeva e che spesso sono state di fondamentale importanza per la riuscita di una missione e per la tua stessa sopravvivenza.

Scoppiare di felicità, avresti mai pensato che un giorno sarebbe capitato anche a te, a te che in passato hai visto ogni tipo di orrore e pianto ogni lacrima?

I tre pezzi citati sono l'evidente dimostrazione che un personaggio del calibro di Severus, pur inserito in un ambiente quotidiano, normale, tranquillo e perfino felice, mantiene però la sua essenza di uomo al di fuori della norma proprio in funzione dell'estrema complessità della sua psicologia, del suo particolare vissuto con tutti i suoi tremendi ricordi di dolore, di orrore, di perdita e disperazione, nonché tutta la sua pungente ed amara ironia.
Insomma, per far mangiare un figlio, una persona 'normale' fa di tutto, senza farsi tanti problemi di dignità e orgoglio e, soprattutto, senza richiamare alla memoria tremendi ricordi del passato. Severus, invece...

Pur nella quotidianità - e tu sai quanto io la ami - non riesco a lasciare da parte il pizzico di dolorimetro, una sorta di copertina di Linus che non lo abbandona mai.
Purtroppo certe cose non si possono cancellare con un colpo di spugna e Severus non è certo tipo che le cancella a suo piacimento. E soprattutto non riuscirei altrimenti a trasmettere la contrapposizione con la serenità che gli è giunta dalla nuova vita.
Dici che all'inizio non sono riuscita ad ingannare il lettore? Ahi ahi ahi... allora mi devo assolutamente migliorare, uffa! :D

Bon, tiro comunque un sospiro di sollievo dopo questa recensione. :)
 
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view post Posted on 27/6/2013, 09:32
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Autore/data: Alaide – 15-17 maggio 2013
Beta-reader: nessuno
Tipologia: One-shot
Rating: per tutti
Genere: Drammatico, Introspettivo
Personaggi: Severus Piton, Personaggio originale
Pairing: nessuno
Epoca: Post 7° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: La luce flebile giocava con le parole, a volte incerte, che la bambina aveva scritto.
Parole innocenti.
Parole in cui Severus riusciva a vedere il sorriso della bambina.
Nota: Questa serie di storie è il seguito di Tetralogia. Il titolo, Sinfonie, implica che la storia sia costruita da diverse macro-parti, ognuna delle quali è una “sinfonia” divisa in quattro movimenti, quindi in quattro capitoli. Le tonalità delle sinfonie seguono le tonalità delle sinfonie di Tcaikovskij. Ogni sinfonia sarà definita come Sinfonia op. 2 n., dove opus 2 vuole indicare che Sinfonie è il seguito di Tetralogia che sarebbe quindi un ipotetico opus 1.
I racconti conterranno le lettere di Judith che è una bambina di sei anni (compiuti in marzo) ed ha quindi iniziato da poco le elementari. Nelle lettere di Judith sono volutamente presenti degli errori grammaticali e ortografici. Aggiungo, per chiarezza, che Judith ha imparato unicamente a leggere prima di andare a scuola (è stata Melusine a insegnarle, per cercare di aiutarla, quando Judith si rifiutava di parlare). Di qui il fatto che in Tetralogia Judith riesca a leggere le parole che Severus le scrive sul quaderno.
Parole: 774

Sinfonie
1. Sinfonia in sol minore op.2 n.1
Primo movimento. Corrispondenza


18 dicembre 1999
Caro Signor Piton,
le scrivo per augurarle Buon Natale. Spero che in Francia non si sente troppo solo.
Un abbraccio,
Judith.
P.S.: le prometto che mi impegnerò a scuola (c’è una maestra che viene all’orfanotriofo) così scriverò senza erori.

L’uomo teneva in mano la lettera, illuminata dalla lampada che spandeva il suo lucore nella cella posta nell’ala ospedaliera del carcere della cittadina.
La luce flebile giocava con le parole, a volte incerte, che la bambina aveva scritto.
Parole innocenti.
Parole in cui Severus riusciva a vedere il sorriso della bambina.
Quel sorriso colmo d’affetto e riconoscenza che tante volte Judith gli aveva rivolto.
Anche l’ultima volta che l’aveva vista gli aveva sorriso e l’aveva cercato come una figlia cerca un padre.
L’aveva ricoperto di un affetto che egli non meritava, non lui che dei genitori l’aveva privata.
E per quello avrebbe scontato una giusta e lunga pena. I giudici Babbani si erano rivelati migliori del Wizengamot e lo avevano condannato a molti anni di reclusione.
Una condanna di cui Judith ignorava l’esistenza.
La signorina Fairchild era stata fedele alle sue parole ed aveva detto alla bambina che egli si trovava all’estero, lontano.
Una menzogna che avrebbe mantenuto in vita un'illusione.
L'illusione che egli fosse una brava persona.
L'illusione che egli meritasse affetto e riconoscenza.
L'illusione che celava la verità.
L'illusione che nascondeva agli occhi innocenti di Judith il sangue che gli copriva le mani.
Era certo che Judith, un giorno, avrebbe scoperto la verità.
Ed allora egli avrebbe ricevuto l’odio ed il disprezzo che provava per se stesso.
Ma in quel momento, tramite quella lettera, la bambina gli sorrideva.
Quel sorriso che non meritava.
Che non avrebbe mai meritato.
Sapeva che la signorina Fairchild avrebbe fatto in modo che Judith vivesse il più a lungo possibile nell’illusione che egli fosse degno del suo affetto.
Ma un giorno, quando fosse stata grande abbastanza per capire, Judith lo avrebbe odiato e disprezzato.
Ed egli aveva bisogno di quell’odio e di quel disprezzo.
Forse era unicamente per quel motivo che era sopravvissuto al morso di Nagini.
Perché il suo destino fosse odiarsi per quello che aveva commesso, per le sue colpe imperdonabili.
Odiarsi ed essere odiato.
Eppure Judith gli scriveva e gli sorrideva attraverso quelle poche parole.
E c’era affetto in quella lettera, un affetto donato senza pretendere nulla in cambio.
Un affetto che, forse, nessuno, prima di Judith, aveva provato per lui.
Riusciva ad immaginare, in quel momento, la bambina scrivere quelle poche parole, impegnarsi – e promettere di farlo – con un sorriso affettuoso sulle labbra.
Un sorriso che si mescolò, per un attimo, con il peso delle sue colpe.
Per un istante gli sembrò che il sorriso di Judith volesse prendere il sopravvento sul tormento che in cui le sue colpe intrappolavano la sua mente, tormento a cui faceva eco il dolore del suo corpo.
Fu un breve lucore, simile forse a quello della lampadina che pendeva malamente dal soffitto della cella.
Poi le tenebre, da cui era avvolta la sua anima lordata del sangue di troppi innocenti, tornarono a soffocarlo.
Così come più intenso si fece il dolore del suo corpo.


Judith non riusciva a far altro che a sorridere quel trenta dicembre.
Il signor Piton le aveva risposto.
Non era una risposta lunga, ma quel pezzo di carta le infondeva sicurezza e calma.
Anche se era lontano, le sembrava che l’uomo la volesse far sentire al sicuro come la notte in cui i suoi genitori erano stato uccisi.
Lione, 23 dicembre 1999
La Francia è accettabile.

Judith rilesse, con un sorriso sulle labbra, per l’ennesima volta quelle poche parole. Era una lettera breve, ma sapeva che il signor Piton era in Francia perché era malato alla gola e a Lione aggiustavano le corde vocali o, almeno, così aveva capito da Melusine.
Con ogni probabilità stava peggio di quando lei aveva la febbre
E le aveva scritto comunque.
Non le importava che non vi fosse scritto Buon Natale o qualche frase affettuosa.
Per la bambina quella lettera era il più bel regalo che potesse ricevere – anche se con qualche giorno di ritardo -, perché era stato il signor Piton a scrivere quelle parole.
Perché il signor Piton, nonostante si trovasse lontano, aveva trovato il tempo per pensare a lei.
Perché – e di questo Judith era convinta – il signor Piton le avrebbe sempre donato quel senso di sicurezza di cui tanto aveva bisogno.
Prima di addormentarsi, con la lettera ben stretta in mano, sorrise con affetto, sperando che, in qualche modo, quel sorriso arrivasse fino in Francia.
Così il signor Piton avrebbe saputo che gli voleva bene.
E che gliene avrebbe voluto sempre.
 
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view post Posted on 27/6/2013, 10:45
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Sinfonie. Primo Movimento. Corrispondenza

Una delle cose che mi sono ripromessa di fare è leggere dal principio questa tua bellissima fiction, che anche in quest'ultima parte intrisa di malinconia ma anche di stupenda tenerezza, mostra da sola di come valga assolutamente la pena di gustarsi in tranquillità l'intera opera. Meravigliosa la risposta epistolare del Signor Piton alla piccola Judith, stringatissima e solo apparentemente brusca e fredda, scevra da qualsiasi forma di sdolcinatezza ma comunque densa di significato, in cui c'è tutto il Severus che amo: un uomo di poche parole ma di molti fatti, dal sapore agro ma dall'essenza dolce, una presenza sicura e indispensabile di cui non si può più fare a meno, così come ha capito la bimba dotata dell'innocente perspicacia che hanno tutti i bimbi.
Judith si accontenta di quelle quattro parole vergate sul foglio, perchè sa perfettamente che in quel caso sono tanto più preziose di una lunga lettera: il signor Piton le ha risposto, e questo basta perchè lei gli vuole bene e gliene vorrà per sempre! Un episodio commovente e delicato, bellissimo come tutto il resto, complimenti Leonora! :wub:

Edited by Ele Snapey - 27/6/2013, 12:07
 
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fri rapace 2
view post Posted on 27/6/2013, 10:55




Fino all'infinito e ritorno, di Pingui79

Pingui, le tue storie mettono di buon umore :D
Ce lo vedo Severus a immaginare la sua dignità fargli 'ciao ciao' solo perché ha ceduto ai capricci della figlia... in effetti, credo che ciò abbia leso parecchio l'immagine che il mago ha di sé e sua figlia, secondo me, è sulla buona strada per fargli fare tutto ciò che vuole ehehe :)



CITAZIONE (Ida59 @ 26/6/2013, 22:15) 
Una storia piuttosto triste, ma mi e' piaciuto quel forte legame che hai dato tra Severus e la magia (anche se dubito che a quell'eta' i giovani maghi già compiano magie)

me l'hanno detto tutti... peccato :P


CITAZIONE (Ida59 @ 26/6/2013, 22:15) 
ed il fatto che sia proprio quest'ultima ad illuminare col primo sorriso il volto del bimbo.
Ho dubbi, invece, sul fatto che Eileen non possa usare la magia: non può rivelare l'esistenza del mondo magico, e' vero, e quindi non può fare magie davanti ai Babbani, ma nulla le impedisce, secondo me, di farlo quando nessuno la vede (gestione della casa, ad esempio).



[/color]

Non so, secondo me sarebbe rischioso usare la magia, anche se si è soli in casa. Di ficcanaso come Petunia è pieno il mondo, qualcuno potrebbe entrare in casa all'improvviso (tipo Tobias). Mi chiedo quale sia la pena per chi rivela la propria vera natura al proprio partner Babbano... cosa che, secondo me, prima o poi capita in tutte le coppie, spessissimo per via dei figli che ereditano la magia.
 
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view post Posted on 27/6/2013, 12:29
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CITAZIONE (fri rapace 2 @ 27/6/2013, 11:55) 
Non so, secondo me sarebbe rischioso usare la magia, anche se si è soli in casa. Di ficcanaso come Petunia è pieno il mondo, qualcuno potrebbe entrare in casa all'improvviso (tipo Tobias). Mi chiedo quale sia la pena per chi rivela la propria vera natura al proprio partner Babbano... cosa che, secondo me, prima o poi capita in tutte le coppie, spessissimo per via dei figli che ereditano la magia.

Non è questa la discussione giusta per parlarne (meglio pronto soccorso fanfiction). Vuoi cominciare tu ad esprimere la tua idea/ricerca? Io ti seguo a ruota.

Edited by Ida59 - 19/8/2015, 14:12
 
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view post Posted on 27/6/2013, 19:48

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CITAZIONE (fri rapace 2 @ 27/6/2013, 11:55) 
CITAZIONE (Ida59 @ 26/6/2013, 22:15) 
Una storia piuttosto triste, ma mi e' piaciuto quel forte legame che hai dato tra Severus e la magia (anche se dubito che a quell'eta' i giovani maghi già compiano magie)

me l'hanno detto tutti... peccato :P

Una di coloro che te l'ha detto sono io, ma mi devo ricredere ed ammettere il mio errore.

Ho appena riletto il contenuto inedito di Minerva su Pottermore ed effettivamente è scritto che la neonata aveva mostrato piccoli segni di magia già dalle sue prime ore di vita.
Evidentemente, se il mago o la strega in questione sono molto dotati, è possibile un "imprinting magico": sto citando qualcuno che l'ha scritto ma ora non ricordo chi, chiedo venia, però mi è rimasta impressa questa espressione quando l'ho letta ed ora la trovo azzeccata.

Quindi, Fri, scusami, quando inizialmente avevo espresso le mie perplessità sulla storia. :)
 
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fri rapace 2
view post Posted on 27/6/2013, 20:18




CITAZIONE (pingui79 @ 27/6/2013, 20:48) 
Una di coloro che te l'ha detto sono io, ma mi devo ricredere ed ammettere il mio errore.

Ho appena riletto il contenuto inedito di Minerva su Pottermore ed effettivamente è scritto che la neonata aveva mostrato piccoli segni di magia già dalle sue prime ore di vita.
Evidentemente, se il mago o la strega in questione sono molto dotati, è possibile un "imprinting magico": sto citando qualcuno che l'ha scritto ma ora non ricordo chi, chiedo venia, però mi è rimasta impressa questa espressione quando l'ho letta ed ora la trovo azzeccata.

Quindi, Fri, scusami, quando inizialmente avevo espresso le mie perplessità sulla storia. :)

Ah! Allora non me lo sono sognato. Non che ricordassi quel passaggio, però ricordavo un bimbo/a piccolo che faceva magie nel quarto libro e Teddy Lupin che cambia colore di capelli un'ora dopo essere nato (da neri a rossi) e anche i capelli di Tonks avevano fatto lo stesso (lo dice Andromeda a Remus).
Comunque non devi scusarti, anzi, grazie per avermi informata :)
 
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view post Posted on 27/6/2013, 21:09

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CITAZIONE (fri rapace 2 @ 27/6/2013, 21:18) 
Ah! Allora non me lo sono sognato. Non che ricordassi quel passaggio, però ricordavo un bimbo/a piccolo che faceva magie nel quarto libro e Teddy Lupin che cambia colore di capelli un'ora dopo essere nato (da neri a rossi) e anche i capelli di Tonks avevano fatto lo stesso (lo dice Andromeda a Remus).
Comunque non devi scusarti, anzi, grazie per avermi informata :)

Uuuhhh, il cambio di colore di capelli!
Non lo ricordavo proprio per niente!

Mi si è appena aperto un mondo, sappiatelo. :D

CITAZIONE (fri rapace 2 @ 27/6/2013, 11:55) 
Fino all'infinito e ritorno, di Pingui79

Pingui, le tue storie mettono di buon umore :D
Ce lo vedo Severus a immaginare la sua dignità fargli 'ciao ciao' solo perché ha ceduto ai capricci della figlia... in effetti, credo che ciò abbia leso parecchio l'immagine che il mago ha di sé e sua figlia, secondo me, è sulla buona strada per fargli fare tutto ciò che vuole ehehe :)

Hihihi... a dire il vero conto in un ritorno della dignità e dell'autorità paterna in un prossimo futuro, ma finchè la piccina è un'infante sarà moooolto dura per Severus. :lol:



*********************************************************


Se volete io posso anticipare a domani, ma abbiamo comunque altri giorni liberi.
Chi si fa avanti?


Prenotazioni per la 25a settimana di Sorrisi per Severus:


Venerdì 28:
Sabato 29: kià
Domenica 30: Monica (25)
Lunedì 1:
Martedì 2: Chiara

Un sorriso al giorno toglie l'Avada di torno. :)

 
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view post Posted on 27/6/2013, 21:17
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Se nessuno si fa avanti, Kià, pensa tu al venerdì e io ti sostituirò nel sabato.

Edited by Ida59 - 19/8/2015, 14:12
 
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