Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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Ida59
view post Posted on 15/4/2017, 17:40 by: Ida59
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I ♥ Severus


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Estratto di "Fata di ghiaccio"

Era ormai sicuro che sarebbe morto assiderato, incapace di sfuggire oltre al turbinio del vento gelido che lo spingeva contro il versante roccioso e tagliente della montagna.
Invece, inopinatamente, aveva trovato una fenditura tra le rocce e ci si era infilato con una stretta virata. L’improvviso cessare dell’ululato feroce del vento l’aveva lasciato perplesso, ma lo stupore vero era arrivato quando una soave melodia gli aveva delicatamente accarezzato le orecchie e, guardandosi intorno, aveva realizzato di trovarsi in un fantastico castello… di ghiaccio!
La luce sembrava originarsi dall’interno dell’elegante costruzione glaciale, rifrangendosi nelle sue profondità azzurrine ed emergendone poi suddivisa in una miriade di raggi di luce iridescente: sembrava quasi di camminare dentro ad un fatato arcobaleno.
Poi l’aveva vista: bellissima, scintillante di luce e di colori, eterea e delicata, che gli rivolgeva un incantevole sorriso e gli faceva gentilmente cenno di avvicinarsi.
Si era accostato lentamente, socchiudendo un poco gli occhi davanti a tanto splendore, ed all’improvviso aveva capito: quella fantastica fanciulla era… di ghiaccio.
Si era nuovamente guardato intorno, quasi a cercare un contatto con la realtà, ma intorno a lui c’era solo lo scintillio verde-azzurro delle possenti colonne di ghiaccio che sostenevano l’altissima volta di quella sala grandiosa e riccamente decorata, dove ogni cosa, dai muri fino alle più minute suppellettili, era costituita di ghiaccio, più puro e trasparente del più prezioso dei cristalli.
Il suo sguardo tornò a perdersi nella giovane donna, dal corpo perfetto e dal viso leggiadro, negli occhi la trasparente luminosità del ghiaccio, un’intensa luce dorata tra i lunghi e lisci capelli che fluttuavano leggeri al movimento della testa, riflessi di corallo sulle labbra morbide dischiuse in quell’affascinante sorriso.
- Sei arrivato, finalmente, mio valoroso Cavaliere Nero. Era da tanto tempo che t’attendevo e la mia speranza, ormai, stava per svanire.
Non aveva mai udito una voce così melodiosa, che sapeva diffondere l’armonia nell’aria e regalare la serenità, in un solo breve istante, anche al suo animo tormentato.
Si avvicinò ancora di più, incantato da quella voce musicale, irretito da quello sguardo limpido, ammaliato da quel dolce sorriso.
 
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