Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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Ida59
view post Posted on 15/9/2016, 12:30 by: Ida59
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Sempre da Ritorno alla vita, Capitolo 14 - Amicizia.

Violo ancora consapevolmente la regola della lunghezza dei brani che avevo imposto tempo fa: alcune cose sono cambiate quindi probabilmente la modificherò.


Severus aveva abbassato il fuoco sotto il calderone: la pozione era quasi pronta, mancavano ormai solo pochi giorni.
Alhyssa si sporse a guardare: sul fondo del grande paiolo era rimasta solo una piccola quantità di liquido, denso e di colore scuro, con un profumo acre e pungente.
Il risultato di oltre quattro mesi di lento bollore, di attente aggiunte d’ingredienti, di estenuanti nottate passate a rimestarla lentamente: una pozione inventata da Severus.
- Allora, posso finalmente sapere a cosa serve?
Severus sorrise, silenzioso.
- Ciò che ti ho offerto, non era forse sufficiente? – chiese, con un malizioso sorriso negli occhi.
Severus continuò a sorridere, ma cominciò a riallacciarsi la camicia.
Alhyssa raccolse da terra la lunga sciarpa di seta nera e gliela porse.
- Forse il tormento che ti ho inflitto non era… abbastanza dolce?
Il sorriso di Severus era pieno di felicità, mentre riavvolgeva la sciarpa sul collo.
- Insomma, cosa devo fare per farti parlare? – chiese la maga con tono scherzoso, quasi infantile, battendo un piede per terra.
Severus si morse lievemente il labbro inferiore e socchiuse un attimo gli occhi, sospirando, poi le tese una mano:
- Vieni qua! – sussurrò appena.
Alhyssa gli volò tra le braccia. Le prese le mani fra le sue e, guardandola con intensità negli occhi, sussurrò dolcemente:
- Doveva essere il mio regalo per te.
La dolcezza della sua voce era pari solo alla soavità vellutata dei suoi occhi.
- Il mio regalo… per le tue nozze!
Alhyssa spalancò gli occhi per lo stupore: non riusciva a capire. Le sue nozze? Severus stava preparando da oltre quattro mesi, da ben quattro mesi, il regalo per le sue nozze. Ma le sue nozze con… chi?
Le labbra di Severus stavano dolcemente sfiorandole le mani, il nero sguardo lucente sempre riflesso nei suoi occhi. Si chiese quali strani pensieri aleggiassero nella sua mente, quali sorprese avesse ancora in serbo per lei.
Una pozione nuova, una pozione così complessa: una pozione per che cosa? Per chi?
- Affinché l’uomo che io credevo tu amassi, - sussurrò infine Severus, con voce un poco tremante - potesse dolcemente amarti ogni notte, anche in quelle illuminate dalla fatale luce della luna!
Nei profondi occhi neri di Severus brillavano fulgide le lacrime del suo amore.
L’improvvisa comprensione le fece spalancare la bocca per la sorpresa, mentre il fiato le mancava, i pensieri si accavallavano nella mente e le parole si rifiutavano di uscirle dalle labbra.
- Remus! E’ per Remus! – esclamò sorridendo felice, ancora incredula, alla fine - Ma io, ma io non lo ho mai amato! Io ho sempre e solo amato te!
- Lo so, ora lo so, amore mio! – sussurrò piano Severus, prendendole dolcemente il viso tra le mani – Ma c’è stato un tempo - e socchiuse gli occhi sfiorandole delicatamente le labbra - in cui io ho voluto crederlo.
Il sorriso di Severus era dolcissimo, venato solo della malinconia dei ricordi dei mesi precedenti, della sua straziante sofferenza nel vederla tra le braccia di Lupin. Le sue mani tremavano appena mentre le accarezzava delicatamente il viso, sussurrandole la sua confessione:
- In tutti questi mesi io sono stato la tua invisibile ombra. Sapevo sempre dov’eri e cosa facevi ed ho fatto in modo che tu non corressi mai alcun pericolo. Ad ogni riunione dell’Ordine, io ti spiavo di nascosto. Avevo un insopprimibile bisogno di vederti, di bearmi del tuo sorriso, quel sorriso luminoso che tu, sempre, rivolgevi a Lupin!
- Ma dov’eri? Io ti cercavo!
- Non volevo che tu mi vedessi, che tu continuassi a pensare a me.
Un sussurro, la sua voce era solo un roco sussurro, pieno di quell’acuto dolore, ancora troppo vivido nei suoi ricordi:
- Dovevi solo dimenticarmi, ed amare Lupin! Volevo che tu dimenticassi la mia oscura e pericolosa esistenza. Ma non riuscivo a vivere senza vedere il tuo dolce sorriso… anche se lo dedicavi ad un altro uomo!
Alhyssa sentiva le dita tremanti di Severus che le sfioravano le labbra, alla trepidante ricerca di quel sorriso, e sussurrò:
- Quanto devi aver sofferto, per causa mia… Severus, amore!
Poi Alhyssa sorrise.
Il più fulgido e luminoso sorriso della sua vita, traboccante di tutto l’immenso amore per Severus, solo per Severus, l’unico uomo che avesse mai amato!
Il mago si beava di quello smagliante sorriso, che ora sapeva essere per lui, solo per lui, e si perdeva nelle infinite onde di quel mare di verde speranza che era nei suoi occhi. Non avrebbe mai voluto distogliere lo sguardo, avrebbe voluto che il tempo si fermasse per sempre.
Ma le sue labbra scesero, impudenti ed appassionate, a cogliere quel leggiadro sorriso, a farlo suo, per sempre.
 
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