Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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Ania DarkRed
view post Posted on 3/9/2014, 22:43 by: Ania DarkRed
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Pozionista provetto

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Dalle nebbie della Valacchia

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Stavo rispondendo ad alcune recensioni su EFP e mi sono capitati dei "sorrisi" rileggendo una storia, niente di che, ma sorride :lol: :P

Sono estratti presi dalla mia long fic in molta pausa molto esistenziale "Un muro nero che non mi fa guardare", dal prologo il primo e dal capitolo 4 il secondo.



«Anche lei può fare di meglio, signorina Granger» sorrise. «Avanti, colpiscimi. Qui, in pieno petto» le indicò il cuore sfiorandolo appena, la bacchetta abbassata, «così metterai fine alle tue e alle mie sofferenze.»
Un colpo diretto al giovane mago, una luce verticale che lo trapassò completamente.
Buio. E silenzio.
«Sì, puoi decisamente fare di meglio. Se solo volessi.»
«Se solo potessi» ribatté la strega in un sussurro.
Un leggero scricchiolio interruppe le loro parole, una maschera che si spezzava, una maschera che cadde a terra portandosi dietro alcuni mattoni di quel muro alto e impenetrabile, una maschera custodita in profondità che non si dissipava con un incantesimo.
Una goccia di sangue scese lenta lungo la fronte, sull’occhio, come una lacrima di dolore, un desiderio di possederla da celare nel cuore: questi erano i pensieri della strega che avrebbe voluto avvicinarsi al mago per afferrare tra le dita quel cristallo scarlatto che si rifletteva nel suo oscuro sguardo. Due occhi bramati come del cibo per un carcerato affamato. Un volto impassibile e freddo.
«Questo non sei tu, Severus. Quello che ho davanti non è il vero te» sentenziò la strega, mentre il ghigno del mago si fece sempre più risata.
«Cosa ti aspettavi di vedere sotto questa maschera? Un uomo in lacrime e dispiaciuto?»

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Il mago continuava a rigirarsi l’ampolla tra le mani, non si fidava poi molto di qualcosa che non aveva visto preparare – nella sua scala personale di diffidenza veniva dopo qualcosa che non aveva preparato lui stesso – e per questo esitava a berla.
«Non sono l’espertissimo e autorevolissimo Pozionista Severus Snape, ma so preparare una pozione Rimpolasangue, se è questo che ti preoccupa.» Era così palese? Snape inarcò entrambe le sopracciglia e ignorò volutamente la presa in giro non molto velata e si ritrovò a sorridere suo malgrado, quella dannata Granger era in grado di far saltare ogni suo schema.
Senza aggiungere altro la mandò giù in un sorso e si sentì subito meglio. Non era male a preparare pozioni.
 
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