Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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kijoka
view post Posted on 5/1/2014, 17:09 by: kijoka




Nr 52

​Autore/data: Kijoka – ​30 ​novembre 2013 ​
Beta-reader: nessuno
Tipologia: ​One shot ​
Rating: per tutti
Genere: ​romantico​
Personaggi: ​Severus Piton - Personaggio originale
Pairing: Severus Piton - Personaggio originale
Epoca: P​ost HP7
Avvertimenti: AU
Riassunto: ​Ritorno a casa.​
Parole/pagine: ​1.155​/​2​.



Giornata gloriosa

Il sole splendeva.
L’astro diurno campeggiava luminoso e alto nella meravigliosa volta azzurro chiaro, dove nemmeno una piccola nuvola aveva il coraggio di mostrarsi.
L'estate rigogliosa avrebbe già dovuto sfumare nel colorato autunno, ma per quel giorno ogni creatura cantava ancora la lode alla bella stagione.
Un vento dolcissimo carezzava la pelle portando con sé i profumi del bosco, solleticando le narici con gli effluvi dei fiori di cui i prati erano ancora coperti.
L'acqua sciabordava dolcemente lungo le rive, riflettendo la luce radiosa che illuminava il paesaggio.
Stretti sentieri attorno a grigi dirupi portavano l’occhio dello spettatore alle piccole onde appena increspate. Le siepi incolte, insinuate tra alberi alti e verdissimi, sembravano mettere in rilievo la miriade varietà di verde con cui il panorama sembrava dipinto.
Le foglie delle rigogliose fronde sembravano essere ancora nel loro più pieno turgore
​ ​e il verde brillante sembrava ravvivare l'azzurro rende ​ndo il cielo ancora più limpido.
Severus svoltò il sentiero e si girò, tendendo una mano.
Alle sue spalle Joy faticava a tenere il passo, ma non una sola sillaba di lamento usciva dalla sua bocca.
Camminava spedita con il viso atteggiato in un’espressione di profonda attenzione.
Il sentiero si era fatto sempre più stretto e scosceso: non avrebbe voluto per niente al mondo inciampare! Per la verità temeva lo strapiombo che, appena poco più in là, si affacciava sulle placide acque scure.
Allungò la mano, sulla quale brillava di luce argentea la fede nuziale, e prese quella tesa del mago.
- Non manca molto. Ce la fai?
- Sì, ma sembra tu stia correndo... - Lo rimproverò con dolcezza ed un pizzico di ironia nella voce.
Severus le sorrise, sfoggiando uno dei suoi nuovi sorrisi sereni e appagati. La maga restò per un attimo senza fiato.
Poi l'aiutò ad arrampicarsi sull'ultimo dislivello che li separava.
- Non doveva essere una tranquilla passeggiata, come mi hai detto? Mi sembra che tu mi stia portando verso un’alta vetta e per giunta di corsa!
La voce di Joy era un po'ansimante per la fatica.
Il mago rise appena, con un suono sommesso.
Sapeva quanto Joy si fosse fidata di lui seguendolo in quella strana scampagnata. Oltre a ciò la maga odiava le altezze. L’ultima parte del sentiero, che avevano appena percorso, era particolarmente scoscesa e piena di strapiombi, cosa che sapeva avrebbe messo a dura prova la sua apprensione. Era infatti assolutamente consapevole del fatto che l'affanno che le sentiva nella voce non era dovuto alla fatica fisica.
- Ora chiudi gli occhi e prometto che la prossima svolta sarà l'ultima...
La maga lo fissò per qualche momento. Puntò lo sguardo poi sul resto del sentiero che spariva dietro un grosso masso scuro di scabra pietra grigia:
- Mmm, posso essere sicura che ci sia davvero qualcosa, dopo quel masso grigio?
- Sì, assolutamente sì. E il tratto di strada peggiore è dietro di noi. - Le carezzò piano una guancia, morbida e appena ambrata. Abbassò la voce in un caldo sussurro - Avanti, fammi contento!
Joy sorrise dolcemente e abbassò le palpebre, dopo un'ultima occhiata al sentiero, rassicurata dalla visione che il viottolo si era fatto ampio e pianeggiante nel tratto davanti a loro.
Una mano di Severus le prese l'avambraccio, mentre l'altra le si poggiò bassa sulla schiena, con un tocco così sensuale che brevi fremiti le percorsero il corpo.
Lo seguì con serenità, tenendo gli occhi chiusi, in attesa della sorpresa di cui le aveva parlato per un'intera settimana.
Joy ricordava quei momenti con tenera commozione: Severus era tornato un ragazzo. Era stato tutto preso dai preparativi per quella giornata, tenendo segreti e lavorando a sua insaputa per rendere speciale quel giorno.
Severus era stato dimesso e nelle ultime settimane avevano vissuto nella casa di Joy. La piccola dimora bastava appena per una persona. Dividerla in due era stata sicuramente un’esperienza particolare, ma estremamente romantica!
Però, alla fine, il giorno tanto atteso era arrivato.
Ora erano lì, alla fine di quell'angusto percorso che li avrebbe portati a...
- Fermati qui.
La voce profonda e carezzevole la riscosse dai pensieri. Il tono l'aveva un poco agitata, ma sapeva che si trattava solo dell’attesa di svelare questa sorpresa.
Severus l'abbracciò stretta e le fece poggiare la testa sul suo petto. La sua voce le arrivava ancora più vibrante, poteva sentirla riverberarsi direttamente dentro il cuore.
- Ti amo, Joy.
​ ​- Ci fu un breve attimo di pausa nella quale la maga sentì il cuore di Severus battere forte. - Per ciò che sento e che mi hai insegnato a provare dovevo trovare una sistemazione per noi.
Le braccia di Severus la strinsero un po' di più e anche il mago chiuse gli occhi, assaporando il fresco profumo di lei che si combinava con quello dolce dei fiori:
- Sono un uomo dalle strane abitudini. E' difficile per me abbandonare il passato. Eppure sono sicuro che tu sola sarai capace di farmi vivere una nuova vita, senza obbligarmi a rinnegare ciò che sono stato. E' questo che mi ha convinto e mi ha fatto decidere.
Le posò le labbra sulla fronte
​ e Joy sentì il caldo respiro sfiorarle la fronte.
- Anche nelle stanze più remote tu saprai portare aria nuova. Con te saprò costruire nuovi e più preziosi ricordi. Tutto ciò che è antico è pronto per essere riscritto...
Con dolcezza la staccò da sé e la fece girare su se stessa. Le fece poi poggiare la schiena al suo petto, tornando a stringerla.
La voce profonda mormorò appena:
- Apri gli occhi, ora...
Joy obbedì e guardò.
Ciò che vide fu un sogno.
Il castello sembrava una visione di fiaba illuminato dalla luce intensa, sembrava così massiccio e possente!
La sensazione fu che nulla avrebbe mai potuto nemmeno scalfire le massicce mura e le sottili torri che si slanciavano verso l’azzurro del cielo e il blu del lago.
Le acque immote ne riflettevano l’elegante immagine, ricreandone un gemello effimero ma altrettanto affascinante.
Joy rimase ammaliata da ciò che vedeva.
Riuscì solo a sorridere e a sussurrare:
- ​Oh, Severus… Questo è Hogwarts, vero?
Il mago la strinse a sé:
- ​Sì, amore mio! Qui ho trascorso momenti speciali e periodi difficili della mia vita. Eppure proprio qui voglio vivere con te, da oggi fino a quando vorremo. Questo è davvero l'unico luogo che posso considerare casa...
Joy alzò il viso e guardò il volto del mago, che sembrava non riuscire a staccare gli occhi dal panorama di fronte a loro.
Nello sguardo scuro lesse solo la luce dorata della speranza e il luccichio dell’orgoglio.
Il dolore e il rimorso erano lontani, le domande e le incertezze non esistevano più, gli indugi erano stati soppiantati da nuove certezze.
Aveva scelto e Joy non poteva sbagliarsi: Severus era felice.
Il cuore le si riempì di gioia e non riuscì a fare altro che riprendere a sorridere con dolcezza, mentre si stringeva all’uomo che amava e che avrebbe seguito fino alla fine del mondo.


​ FINE



Edited by Ida59 - 21/8/2015, 21:51
 
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