Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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kijoka
view post Posted on 10/11/2013, 00:19 by: kijoka




Oggi sono molto... ehm mattiniera! :D

Nr.42

Autore/data: Kijoka – 19 ottobre 2013
Beta-reader: nessuno
Tipologia: One shot
Rating: per tutti
Genere: introspettivo - romantico
Personaggi: Severus Piton - personaggio originale
Pairing: nessuno
Epoca: Post HP7
Avvertimenti: AU
Riassunto: La verità non può aspettare
Parole/pagine: 1.714/3.




Un momento speciale

Il sole è così limpido che il cielo sembra brillare di luce propria.
Il profumo del prato appena tagliato, al di là della strada, mi riempie le narici.
E' splendido riconoscere l'aroma dell'estate!
Ho paura.
Paura di perderti, di non essere più utile e dover abbandonare il campo prima che tu possa davvero comprendermi.
Alle mie spalle la camera è in penombra e tu sei sdraiato in quel letto, poco lontano.
Il senso di attesa si può quasi respirare: attendi altre informazioni e non puoi chiedermele. Eppure so di dover terminare una parte del racconto.
La tensione mi stringe lo stomaco in una morsa gelida.
Ci potrà essere qualcosa che possa tenerti legato a me? Una volta che il mio aiuto diventerà inutile...
Tra poco tempo potrai non aver più bisogno della mia magia, e non solo perché tornerai presto a stare bene, solo che tu stesso saprai tenere controllata la ferita. Saprai gestire i tuoi bisogni e le necessità quotidiane e potrai dimenticarti di me.
E' giusto. Ho sempre saputo che questo momento sarebbe arrivato.
Fra breve avrai altre persone intorno, con le quali potrai parlare, confrontarti e il mio compito sarà davvero finito.
Non avrò più modo di realizzare almeno uno dei miei desideri: incrociare ogni giorno quello sguardo scuro così intenso e magnetico che sa ammaliarmi anche quando ti sono lontana.
Ho sempre pensato che l'ultima cosa che avrei fatto, prima di lasciare che decidessi il tuo futuro, era coprirmi di ridicolo confessandoti apertamente il mio sentimento.
Farti partecipe dell'emozione profonda e totale che, da quel primo incontro lontano nel tempo, la tua stessa assenza aveva fatto nascere e fiorire in me.
Invece miei ricordi e la mia voce te ne hanno già parlato.
Sicuramente hai compreso cosa provo, anche perché quello speciale incantesimo, che mi ha aiutato a salvarti, ha fatto in modo che niente ti fosse precluso.
E’ stato estremamente intimo condividere con te ciò che sentivo, mentre ti parlavo.
D'altra parte era molto importante che comprendessi ogni cosa nel profondo, per davvero affrontare il tuo passato e cercare di passare oltre.
Chiudo gli occhi e respiro profondamente. L'aria fresca, inondandomi i polmoni, sembra riportarmi fiducia.
Amore...
Un'emozione sconosciuta per me, che non ha fatto che crescere nel tempo in cui ti sono stata vicina. Per quel che ho visto, per come ho avuto accesso ai tuoi reali pensieri e ai ricordi, ogni nuova rivelazione ha solo rafforzato le mie convinzioni su di te.
Ora voglio parlarti.
Devo conoscerti, per scoprire se amo un uomo o un sogno.
Questo è il mio nuovo compito.
Anche se ogni cosa finirà so di avere combattuto per una motivazione giusta, quasi sacra. So che tu continuerai a vivere, e questo mi basterà!
Lo sguardo carezza le dolci colline e una strana calma scende in me.
Forse ci è capitato di aver troppo condiviso.
In fondo davvero, sinceramente... cosa ho da perdere?
Nulla. In fondo non ho mai sopportato le mezze verità, le cose fatte intuire e mai dette!
Ti spiegherò e ti renderò partecipe.
Mi volto e torno al tuo fianco.
Sento gli occhi neri frugarmi il viso, ma ciò che da te emana è solo curiosità ed attesa.
Mi siedo al tuo fianco, sul morbido materasso. La sedia, lì accanto, è troppo lontana da te.
Allungo la mano e sorrido, mentre cerco di trattenere in me la calma appena raggiunta. So che non sarà affatto facile!
- Aspetta, non muoverti: devo controllare.
Con delicatezza, rimuovo le bende. Ti sistemi sul guanciale e inclini la testa per agevolarmi il lavoro.
D'improvviso ciò che provo è così forte che devo concentrarmi, e distogliere lo sguardo dal tuo viso, o potrei cedere alla tentazione di baciarti.
Sospiro piano e cerco di focalizzare la mia attenzione su ciò che resta della ferita.
La cicatrice è rimarginata, anche se i margini irregolari sono ancora in rilievo e di un colore rosso chiaro.
Provo profondo sollievo valutando che, ormai, non c'è più nulla che ricordi quello squarcio terribile che ti attraversava la gola.
Non so cosa sono riuscita realmente a fare con le tue corde vocali. Era difficile, quasi impossibile. Non so se tornerai a parlare e se ritroverai quella tonalità profonda e calda, che ho da subito adorato.
In ogni caso rimarrà per sempre visibile il segno, come un sottile cordone più chiaro in rilievo attorno al collo. Nulla che la sciarpa scura, posta sopra al collo della camicia bianca che porti normalmente, non possa però nascondere senza problemi.
- Lasciamo libera la ferita, così la pelle può respirare. Sei sveglio, cerca di evitare movimenti bruschi…
Ti sorrido appena, per dar peso alle mie parole.
So che ancora non riesci a rispondermi, ma hai imparato velocemente e perfettamente come fare per farmi comprendere ciò che vuoi, quel che senti.
Sai già come chiedere senza parlare: basta che mi guardi e riesco a percepire esattamente le tue esigenze.
Ora vuoi sapere, vuoi che continui a raccontare.
Raccontarti di me? Cercherò di accontentarti.
- Da quando ti ho trovato, poi non ti ho mai lasciato. Ti ho scortato in ospedale, senza lasciare che nessuno potesse toccarti senza sapere esattamente cosa fare. In realtà non sapevo ancora se saresti sopravvissuto: non ero sicura di aver fatto la cosa giusta, non ero troppo certa delle mie capacità.
Affondo i miei occhi nei tuoi, devi comprendere cosa provo:
- In effetti solo assisterti mi ha dato sicurezza. Così ho capito che le mie poche conoscenze ti avrebbero potuto davvero aiutare.
I tuoi occhi sono fissi nei miei, il mio cuore è accanto al tuo, e batte forte. Ricomincio a parlare:
- Ho utilizzato il tuo potere per amplificare il mio. Ho utilizzato un incantesimo che tu stesso avevi cercato, per guarire gravi ferite magiche. Non ho fatto altro se non approfittare di ciò che in qualche modo avevi anticipato.
Le pupille nere non lasciano le mie.
Non voglio accettare la sensazione d’incredulità che proviene da te!
Mi fai comprendere che non sei affatto convinto di quanto appena spiegato. E' come se tutto il tuo essere sia impegnato a smentirmi.
Rispondo alla domanda mai formulata:
- Non ho un così grande potere. Ho solo una particolare capacità, che mi permette di intuire la vera essenza degli altri. L'ho sempre avuto, ma lo utilizzo solo per avere uno sguardo più profondo sulla realtà. Non me ne servo sempre, solo quando qualcuno attira la mia attenzione, solo quando un particolare fa nascere in me la voglia di conoscere il tutto.
Respiro ancora a fondo, la calma se ne sta andando e invece devo stare tranquilla: è l'unico modo per darti le spiegazione giuste.
- Non so esattamente cosa sia successo. Sono quasi certa che sia stato l’antico incantesimo che ho usato. Forse combinato a quanto è innato in me ha prodotto un particolare esito: ha permesso che potessi approfittare del tuo stesso potere magico. Questa combinazione ha immensamente incrementato le mie potenzialità. Questo mi ha permesso di tenerti in vita fino all'arrivo dei soccorsi. Io non ho fatto altro…
Sento dentro di me la tua gratitudine.
Abbasso la voce:
- Non solo, continua a permettere questo scambio di sensazioni tra noi.
Lo sguardo scuro non si allontana. Non voglio farmi intimidire dai profondi e luminosi occhi neri.
Ora ciò che provo è così intenso da precludermi ciò che provi tu, nel profondo. Vorrei solo dirti quanto io sia felice di averti qui, davanti a me, salvo!
Forse già lo sai...
E così decido. Devo giocarmi il tutto per tutto.
Prendo di nuovo la tua mano tra le mie.
Il sopracciglio scuro si alza interrogativo, ma ciò che provo non voglio più nasconderlo, neanche a me stessa.
Ingoio la tensione che mi stringe la gola e ricomincio a parlare:
- Credo che l'incantesimo sia mutato grazie a ciò che provavo per te. Ogni parola dell'incanto ha preso più forza, sciogliendo i sentimenti da ogni legame con la ragione e permettendomi di portare a termine il mio vero compito, ciò che considero un miracolo: mantenerti in vita. Sai anche tu che questo speciale contatto non è più venuto meno, da quel momento. Non so cosa succederà quando smetterò di utilizzare l’incantesimo… Ma questo, e solo questo, mi ha permesso di restare accanto a te, di guarirti ed intervenire nei tuoi pensieri, nelle tue sensazioni. Una potenzialità che, senza alcuna fatica, ho trovato modo immediatamente di sfruttare appieno...
Devo interrompermi perché il cuore batte troppo forte e la gola è in fiamme. Cerco di calmarmi, deglutisco.
- All’inizio ho partecipato a frammenti della tua vita, senza volerlo. Era come se fossi stata lì con te a viverle, e questo ha fatto nascere in me la volontà di aiutarti ad affrancare la tua esistenza da un passato pesante, che conoscevo appena. E’ stato doloroso, per entrambi, ma necessario…
Continuo a guardare nel velluto nero dei tuoi occhi.
-Poi ho utilizzato ogni mia conoscenza che potesse lenire la tua sofferenza, ogni ricordo lontano che mi permettesse di portare serenità alla lenta guarigione. Ho continuato ad approfittare delle conoscenze immagazzinate da anni nella mia memoria, fondendole con il nuovo sapere. I miglioramenti non sono tardati. Per il resto sono semplicemente rimasta qui, in attesa di assisterti, giorno e notte.
Mi sei accanto, devi per forza percepire la mia tensione, frammista alla mia felicità per questo momento speciale! Sì, lo leggo sul tuo viso.
-L’incantesimo è mutato e, senza nemmeno rendermene conto, sono arrivata ad un tale grado di simbiosi con te che riesco a percepire dentro quando necessiti di aiuto. Perfino quando non ti sono vicina.
La tua mano è calda, nella mia.
Abbasso lo sguardo e prendo a carezzare piano le dita magre e nervose, la pelle setosa e chiara.
D'improvviso stringi la mia mano. Alzo gli occhi, trovandomi in un attimo trasportata nel negozio di libri, un secolo fa.
Le iridi scure sembrano emanare un calore irreale, ma non riesco ad interrompere questo contatto. Nemmeno lo voglio.
Ora niente ha più importanza:
- Il sentimento che porto nel cuore ha fatto ogni cosa.
Devo abbassare la voce per controllarne il tremito. Ciò che sto per dire è davvero importante:
- Da quel lontano giorno in cui ho potuto indovinare l'anima che nascondevi dietro ai modi bruschi e ai vestiti scuri, io non ho mai smesso di amarti, Severus...

Edited by Ida59 - 21/8/2015, 21:26
 
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