Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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Alaide
view post Posted on 24/10/2013, 08:24 by: Alaide
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Rispondo alle recensioni di Ida inerenti a Klavierstücke.

CITAZIONE
1 Un incontro

Una nuova storia, e ancora ritroviamo delle bimbe che interagiscono con Severus, per fortuna un Severus parecchio diverso da quello di Tetralogia, e la cosa è in sé rincuorante. Un Severus attento a capire e intuire le cose. Un Severus che pensa molto e ricorda il passato, ma che non ne è prigioniero.
L’ambiente è sempre Parigi e devo dire che il tuo stage là deve averti davvero colpito molto a fondo.
Sorriso e fiducia, questi sono i temi trainanti di questo primo capitolo, oltre alla disponibilità di Severus di aiutare le due sorelline.

Parigi è stata scelta perché è una città che conosco decisamente bene ed ero certa di riuscire a rendere l'atmosfera.
Il Severus di Tetralogia non poteva essere ripetuto - nemmeno io sono così sadica -, anche perché volevo declinare la tematica padre-figlia (prima o poi dovrò metterci un bimbo ad interagire con Severus) in un'altra maniera.


CITAZIONE
2 Conversazioni notturne

La domanda iniziale di Heloise fa quasi paura. Del resto, è evidente che è disperata e che ha perso la fiducia nel mondo. Per fortuna so chi è Severus e che non vorrà nulla in cambio che la ragazzina non voglia dare. Però il mago continua ad osservare tutto con molta attenzione e tramite i suoi occhi riceviamo molte informazioni. Anche se, in qualche modo, il povero Severus riesce sempre a soffrire, quasi riconoscendo nella disperazione che vede sul volto della sorella più grande e nella malattia della piccola ed innocente Anna, un monito per le sue vecchie colpe. E già si sente colpevole se con le sue pozioni non riuscirà a salvarla, giusto per non farsi mancare nulla.
Riuscirà a trovare la cura e salvarla? Sarebbe uno splendido “lieto fine”. Ma se anche solo cerca di salvarla, sarà sempre una storia dolce e piena d’amore, a vedere da come è iniziata.

Ho "giocato" (termine orrendo, ma non sapevo quale altro usare) volutamente sul contrasto tra Heloïse ed il lettore che sa che Severus non le chiederà mai nulla che le possa nuocere. Ma la ragazza non sa nulla di lui (non ha certo avuto in mente, né la possibilità, negli anni precedenti, di leggere i giornali francesi), l'unica cosa di cui è certa è che non può fidarsi di nessuno.
Aggiungo che forse Heloïse è uno dei personaggi originali di cui mi è piaciuto di più scrivere.

CITAZIONE
3 Mattina

Sorriso, innocenza e fiducia per Anne. Mistero e paura per Heloise. Le due sorelle non potrebbero essere più diverse.
Severus fa ricerche proprio su quella malattia. E non esclude di poterla salvare. Però, vista la conclusione di Tetralogia e come è iniziata Sinfonie, non oso neppure cominciare ad illudermi, figurarsi sperare…

Quanta mancanza di fiducia nella povera fanwriter :P
Ti assicuro che, scrivendo questa storia, non ho sentito unicamente Jonas.

CITAZIONE
4 Domande

Sempre terribili i pensieri di Heloise quasi quindicenne sul prezzo che Piton potrebbe pretende dav lei. Io so che non lo pretenderà, ma la ragazzina sembra davvero spaventata.
O mamma mia… è cieca! No, non lo avevo capito, anche se, rileggendo, è vero, gli indizi c’erano.
Non avevo minimamente immaginato nulla, così sono rimasta tutto il tempo con gli occhi fissi sul foglio a divorare le parole piena di curiosità. Ed anche una magonò… ecco cosa capita ai personaggi che finiscono nelle grinfie di una sadicissima Fanwriter!
Ed ora è così terrorizzata che sembra disposta a qualsiasi cosa e per Severus è facile lasciarsi andare a tristi pensieri che gli ricordano i suoi errori.
Paura, addirittura terrore (che rinnova terribili ricordi per Piton), e una completa mancanza di fiducia. Cosa le è successo di così terribile per togliere la fiducia nelle persone?

La disabilità di Heloïse (per il mondo magico, una disabilità doppia, considerando che è una Magonò) si inserisce in un altro filone che sto esplorando - è presente anche in Tetralogia e Sinfonie, considerando le motivazioni per cui Severus è stato abbandonato come uno straccio vecchio in un ospedale/ospizio babbano -, ovvero del rapporto tra il Mondo Magico e la disabilità non curabile con la magia. Poi nel creare il personaggio, l'ho immaginata fin da subito cieca, forse perché stavo ascoltando Yolantha, un'opera di Tcaikovskij la cui protagonista è cieca.


CITAZIONE
5 Sollievo

Severus che già si sente colpevole per la morte di Anne non depone molto a favore del mio “personale” sollievo. No, proprio no.
Heloise continua ad aver paura che Piton pretenda il suo prezzo e non riesce a credere che voglia solo risposte alle sue domande. Che già quelle sembrano comunque molto difficili da dare…
Il sorriso disperato di Heloise ancora una volta innesca terribili ricordi in Severus, povero amore mio…
Però, forse, Heloise sta cominciando a pensare che di Piton può fidarsi, perché lui non le mente… e lui capisce bene la sua sofferenza, fin troppo bene.
Fiducia e protezione che per un attimo scacciano la paura.

Ammetto di aver rivisto più volte il modo con cui inizia a farsi strada lentamente la fiducia in Heloïse, considerando che il primo passo era il più difficile da descrivere. La scaletta l'avrò riscritta non so quante volte, fino ad arrivare a questa soluzione.
Ammetto anche che certe parti della storia non sono state facili da scrivere, a livello puramente emozionale. La disperazione di Heloïse e, più avanti, la spiegazione di quello che le è successo, nonché i ricordi che la situazione della ragazza innescano in Seveus sono decisamente alcune di quelle parti.

CITAZIONE
6 Conforto

La fiducia di Heloise in Piton cresce, nella speranza che trovi una cura per la sorella. E lui non dorme la notte per riuscire a farlo. Però non illude la ragazza, non le mente, anche se sarebbe così facile farlo…
Già, che cosa differenzia cosa tanto le due sorelle?
E, incredibile ma vero, il fatto che Piton non le dia risposte rassicuranti… rassicura Heloise, proprio perché in tal modo lei comprende che lui non le mente, non le ha mai mentito.
Ed ecco di nuovo quel senso di protezione, da tanto tempo perduto, che induce al sorriso… e alle lacrime. Non ha mai pianto, prima, Heloise, e credo che questo sia importante.
Sì, ora Heloise vuole potersi fidare di Piton e lui desidera conquistarsi quella fiducia, anche se il fatto che sia concessa ad un uomo con il suo passato alle spalle gli sembra una tremenda ironia. Eppure sa che è importante per Heloise, per non cadere negli errori in cui lui è incorso…

Il fatto che Heloïse pianga, in questo capitolo, per la prima volta, è decisamente importante. In fondo c'è una spiegazione alla sua assenza di lacrime, che avverrà tra qualche capitolo, per quanto non sia detta esplicitamente (avrei divagato troppo).
Il fatto che Severus non dia risposte rassicuranti e che questo porti Heloïse a volersi fidare di lui è sempre stato uno dei punti fissi della storia.

CITAZIONE
7 Un barlume

Severus comincia sospettare cosa possa essere accaduto a Heloise, che non è successo alla sorella. Io ho un dubbio tremendo e spero che non sia quella la sua esperienza.
È sempre terribile conoscere quali ricordi vorticano nella mente di Piton, mentre vede il terrore di Heloise, quasi si stesse apprestando a torturarla per ottenere le sue risposte. Povero amore mio…
E la ragazza vuole disperatamente fidarsi di lui, che non le ha mai mentito, ma ancora non riesce a farlo. E lui attende, paziente.
Da 8 anni che non legge più in Braille. Quiandi è da molto tempo che le cose sono cambiate in peggio: più o meno l’età di Anne…
Il rapporto col padre. Già, a quanto pare siamo arrivati al punto dolente.
Severus è davvero molto bravo a capire la psicologia di Heloise, molto attento e sensibile. E in lei la fiducia nascente comincia ad accompagnarsi alla speranza. Però ci sono cose che non tornano, come si dice anche Severus, che ora alla fiducia di Heloise comincia a tenerci anche per se stesso, come se potesse in qualche modo rappresentare un perdono per le proprie colpe. E per poterla aiutare, per evitare che possa cadere nel baratro in cui lui, invece, è caduto… E perché si è ormai affezionato a Heloise, già al punto da ammettere che vorrebbe fosse sua figlia.
Trovo questa cosa assolutamente stupenda e straziante, soprattutto dopo che lui ha appena pensato che una figlia Magonò e cieca doveva essere stata una tremenda delusione per suo padre…
Davvero commovente.
E dolcissimo a darle il libro in Braille.

Il padre di Heloïse è una figura decisamene ispirata - e temo d'aver fatto un mix letale - dai peggiori padri verdiani e wagneriani e forse operistici in genere (i padri nell'opera sono spesso terribili, per quanto in questo capitolo non dica ancora perché il rapporto con il padre sia il punto dolente).
Il momento del libro in Braille è stato uno dei brani che mi è piaciuto di più scrivere. Non so perché. Forse per l'implicita dolcezza della scena (anche la scrittrice sadica ha un cuore ;) ).
Sono, poi, decisamente felice - e questo vale anche per i capitoli precedenti - di essere riuscita a far passare i sentimenti sei personaggi e soprattutto il modo in cui procede la volontà di fidarsi di heloïse e la volontà di ricevere quella fiducia da parte di Severus.

CITAZIONE
8 Voci

Gli incubi di Heloise continuano anche da sveglia, con Anne che sta male. Ma c’è Piton con lei, a proteggerla. Io, però, comincio a temere per la vita di Anne. No, non addossare a Piton la responsabilità di un’altra persona che non è riuscito a salvare, non la sorellina di Heloise!
Crudeltà dietro a una voce gentile, come nell’incubo: chi ricorda Heloise?
Speriamo che sia la volta buona e che Heloise riesca infine a confidarsi con Piton.
Un’altra notte insonne, però Severus ha scoperto il proprio errore. Ma, forse, non è stato davvero un suo errore: lui è convinto che la bimba non avrebbe dovuto stare male. Non capisco. Però intanto Severus se ne sente colpevole.
Qualcosa di eclatante è accaduto, legato alla voce gentile e crudele… ma per fortuna la voce di Piton è diversa e strappa Heloise ai suoi tremendi ricordi.
Aah, ecco, Severus ha capito: non è stato suo l’errore, ma del Guaritore che ha somministrato la pozione alla mamma di Anne.
Severus ha un disperato bisogno di sapere, per aiutare Heloise, eppure la vede così terrorizzata che non insiste e in modo stupendo riesce ancora a confortarla dicendo che non vuole assolutamente obbligarla a parlare se lei non si sente. E lei non ci riesce, non ci riesce proprio però… di lui si fida e, incredibilmente, lo abbraccia!!!
Lui rimane a immobile, ma insieme alle lacrime di Heloise sente la sua fiducia, così ricambia l’abbraccio e la stringe a sé come farebbe un padre, e da quell’abbraccio paterno nasce un bellissimo sorriso di Heloise, forse il suo primo sorriso tranquillo.
Davvero molto, molto tenera e dolce questa storia. Delicatissima.

Per tutta la parte medica (dove ho bellamente evitato di nominare il benché minimo ingrediente, per non scrivere cose che non stavano né in cielo, né in terra), ho cercato di ispirarmi alla realtà (per quanto le mie conoscenze in materia siano piuttosto scarse), mescolandola con la magia. Di qui l'errore del Guaritore, nato dalla consapevolezza che Severus non somministrerebbe mai una pozione, non accuratamente sperimentata, alla bambina (di qui, anche le nottate passate in bianco... ma a dire in questa storia dormono tutti decisamente poco).
Il momento dell'abbraccio l'avrò riscritto mille volte, prima del risultato finale - avevo paura di risultare stucchevole - e sono felicissima che ti sia piaciuta!
CITAZIONE
9 Sofferenza

Dolce, dolcissima. Di una sofferenza tremenda, come il titolo annuncia, ma non potrebbe essere più dolce il tenero sentimento che sta nascendo tra loro. Tra un uomo che capisce gli incubi della ragazza, per averli fin troppo spesso provati lui stesso sulla sua pelle.
Sì, qualcosa è accaduto nella casa in Normandia, ma solo a Heloise. Dopo la morte della madre. E non trovo altro colpevole che il padre, come penso ormai da tempo. Heloise è riuscita a proteggere la sorellina piccola, appena nata… c’è qualcosa che mi sfugge. Davvero un padre assente e la grande si è occupata della piccola?
Anne, per fortuna, sta meglio. Ed Heloise mente ad Anna, ma Severus capisce tutto, invece.
Dopo la nascita di Anne suo padre non l’ha più abbracciata. Questa è un’informazione importante, perché prima lo faceva, invece. Ma non stava nemmeno con anne, visto che ha fatto tutto Heloise per lei. Cosa mi sfugge?
Forse Heloise questa volta racconterà tutto…
“Dimenticare è impossibile”. Già, Severus lo sa fin troppo bene, e a Heloise lui non mente, mai.
“Perché non è lei mio padre, Monsieur?”. Tremendo, da nodo alla gola.
È il padre che non ha voluto curare Anne: forse perché la madre è morta a causa sua? Ha cominciato ad odiare le figlie?
“ E vorrei poterla chiamare padre”. Davvero da brividi.
Severus tace, non si sente un buon padre e neppure un uomo buono, anche se ovviamente è entrambi. Ma anche lui ha bisogno di tempo per accettarlo. Si sente addirittura peggiore del vero padre di Heloise, ma ne dubito alquanto: un padre che non cura la figlia… Anche Severus ha bisogno di fiducia in se stesso… e di sperare nel futuro. E di avere il coraggio di chiamarla figlia.

Questo capitolo, insieme all'undicesimo, è stato difficilissimo da scrivere. La sofferenza di Heloïse - ma anche quella di Severus, per quanto diversa da quella di Tetralogia/Sinfonie - è qualcosa di terribilmente complesso da scrivere, perché, purtroppo, è una sofferenza che esiste nella realtà e purtroppo bambini e ragazzi che hanno subito drammi simili al suo non incontrano un Severus sul loro cammino, ma il più delle volte silenzio ed indifferenza.
Sono ovviamente felice che ogni minimo particolare del capitolo, emerga nelle tue parole. I parallelismi tra Severus ed Heloïse (qui identificati dagli incubi, per quanto siano incubi diversi), la fiducia per gli altri ed in se stessi, ciò che inizia ad emerger del comportamento del padre delle due bambine.
Grazie mille, Ida!!
 
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