Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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kijoka
view post Posted on 6/10/2013, 17:12 by: kijoka




nr.37

Autore/data: Kijoka – 23 settembre 2013
Beta-reader: nessuno
Tipologia: One shot
Rating: per tutti
Genere: introspettivo
Personaggi: Severus Piton
Pairing: nessuno
Epoca: HP5
Avvertimenti: Missing moment
Riassunto: Un momento solitario per riflettere.
Parole/pagine: 1.373/3.
Note: In questa storia ho dato una mia personalissima versione di fatti e/o personaggi che non vuole essere verità assoluta, ma solo un'opinione.




L'unico

Scese gli scalini di Grimmauld Place quasi di corsa, il mantello si gonfiava dietro ai passi veloci, la respirazione accelerata e il petto in tumulto.
Si fermò solo per un istante, guardandosi alle spalle, come se si sentisse seguito, poi attraversò la piazza e scomparve all'altro lato.
Ritrovò la sua forma corporea al limitare più estremo della Foresta Proibita, là dove gli alberi secolari formavano una radura, piccola e splendida.
Il verde del prato sembrava brillare alla luce dei pochi raggi radenti del sole pomeridiano che giungevano fino a terra. Le alte fronde si agitavano mollemente alla debole brezza. Gli alberi antichi svettavano verso l'alto quasi a fare una gara a chi prima toccava la volta celeste.
Il silenzio era interrotto solo dai rumori naturali e dai richiami degli abitanti della foresta, antichi quanto il mondo.
Severus si fermò pochi momenti a naso all'insù, ammirando lo sprazzo d'azzurro che si faceva largo in mezzo al verde.
Sapeva che sarebbe stato difficile avvertire Potter la decisione di Silente di fargli studiare Occlumanzia con il suo aiuto, l'aiuto dell'insegnante che odiava più di ogni altro.
Non era nemmeno sicuro che fosse stata un'idea brillante, ma con Silente, ultimamente, non si poteva discutere.
Certo comunicare il tutto sotto l'esame critico di Black era stato ancor più difficoltoso!
Sapeva che si sarebbero aggrediti e non aveva visto l'ora di andarsene.
Ora doveva tornare ad Hogwarts a parlare con Silente e poi di nuovo al raduno notturno dei Mangiamorte.
Come spesso accadeva aveva poco tempo, ma aveva bisogno di far sbollire la rabbia o non sarebbe stato abbastanza lucido per fronteggiare sia un impegno che l'altro.
Odiava perdere il controllo e Black riusciva sempre a portarlo al limite, anche quando riprometteva a se stesso di non farlo.
Non sopportava di averci a che fare. Purtroppo non c'era soluzione a quel problema.
Prese a camminare furiosamente su e giù, mentre lasciava libero sfogo ai pensieri e ai sentimenti estremi che gli causavano.
Non si rende conto!
Non ha mai dovuto confrontarsi con le vere prove della vita e quando lo ha fatto non ha saputo tenere testa al Caso, si è fatto irretire da esso, nel modo peggiore.
Di carattere capriccioso e volubile, fedele solo a se stesso, non riesce a comprendere le difficoltà che si trincerano dietro alla sua falsa sicurezza.
Non è capace di combattere per un credo, un'idea.
Quando è successo l'irreparabile, non ha saputo farsi ascoltare, non si è battuto, non ha compreso come fare a svelare la verità e così l'hanno rinchiuso!
Non so come abbia fatto a restare vivo, senza impazzire, per tutti quegli anni... non lo avrei ritenuto possibile, non per uno come lui!
Eppure è in grado di portarmi ad una tale tensione che quasi perdo il controllo, ogni volta! Poche parole, qualche frase piena di sottintesi e io predo fuoco!

Si fermò per un momento, prendendo un profondo respiro e passandosi la mano tra i capelli.
Il viso era teso e la mascella serrata, dove solo un muscolo guizzava senza controllo.
Riprese a camminare.
Perché non riesci a lasciarmi in pace?
No, non posso dimenticare, non capisci? Come non lo fai tu, non lo farò mai nemmeno io!
Tu eri amico di Potter, tu lo spronavi a divertirsi con me, tu mi hai detto di andare nella Stamberga e mi hai spiegato come arrivarci, tu volevi vedermi morto!
Come potrei mai dimenticare tutto questo?

Gli occhi neri dardeggiavano tutto intorno, pieni di astio e ira.
Neanche camminare lo calmava.
I lineamenti aguzzi erano colmi di risentimento.
Sei il mio naturale nemico, colui che non ha mai dovuto combattere per avere ciò che voleva e nonostante questo ha sempre fatto ogni sforzo per rendermi la vita difficile, solo perché, ai tuoi occhi, ero strano e solo!
Tu hai fatto l'errore fatale!
Se non sono mai riuscito a perdonare me stesso perché dovrei trovare della pietà per te, Black?
Non capirò mai come hai fatto a fidarti tanto di un debole, se non per tua stessa sottovalutata debolezza!
Il Signore Oscuro fagocita i deboli, costruisce il suo regno su di loro, li rende suoi schiavi e poi impera su di essi e sul mondo!
Come hai potuto non vedere cosa Minus avrebbe provocato?
Hai concesso estrema fiducia ad una persona che vi seguiva come un essere senza cervello, ammirandovi e facendovi diventare i suoi idoli. Avete perso di vista la realtà rincorrendo quel sogno di onnipotenza?

Il tempo scorreva, ma nel cuore di Severus la rabbia montava sempre più.
Avresti dovuto capire!
Avresti dovuto renderti conto della volubilità di Minus!
Solo in quel modo Silente avrebbe salvato Lily, e la sua famiglia, dalla morte!
No, Sirius Black era troppo sicuro di sé per mettere in dubbio la sua capacità di giudizio!
Era chiaro che gli anelli deboli della catena sarebbero stati lui e Minus, eppure ad essi è stata affidata la vita dei Potter!
Tra i due solo Black avrebbe potuto avere tanto fegato ed incoscienza da lasciarsi uccidere per non rivelare il segreto...
Eppure neanche questo è stato capace di fare: morire!
Io sarei morto per lei! Per proteggerla, per impedire che le facesse del male!
Perfino Potter, il borioso e arrogante James Potter, è morto per salvare la sua famiglia!
Io avrei fatto la stessa cosa, perché Lily era la mia famiglia, ma Silente non ha voluto che qualcuno così vicino al Signore Oscuro potesse essere la persona giusta!

La brezza rinforzava e il sole calava piano.
Piton si fermò, il viso piegato, il corpo rigido, le braccia tese lungo i fianchi e i pugni chiusi con violenza.
Non possiamo fidarci di tutti, in tempi pericolosi ed estremi. Com'erano quelli... e come sono questi!
Black ha sbagliato e, per quell'errore, vite umane sono andate perse.
So di cosa parlo, so cosa intendo!
Io e solo io so davvero cosa significhi...
Devo insegnare al ragazzo a non commettere errori perché uno solo basta e il Signore Oscuro ha la meglio su di te, togliendoti la vita!

Rabbrividì, anche se i raggi del sole danzavano ancora con il lungo mantello nero che fluttuava appena alle sue spalle.
Gli occhi erano chiusi e le labbra sottili tremavano appena.
Io renderò forte Potter.
Lo sto già facendo, da anni!
Le angherie cui lo sottopongo gli danno modo di discernere tra bene e male, facendo nascere in lui il desiderio di combattere il male!
Sono stato un debole, ho intrapreso strade disumane per questo.
Ora è mio compito rendere indipendente e far crescere Potter.
Riuscirò a capire come lavorare con lui o il risentimento che provo per suo padre prenderà il sopravvento?
In ogni caso io, e solo io, sono in grado di farlo.
Nessuno meglio di me sa cosa significhi cadere e rialzarsi, lottare per non soccombere, tenere testa all'incarnazione del Male e non morire!
Chi altri può dire di farlo, ogni giorno?
Io sono sempre stato prigioniero nella mia vita, ora ciò che faccio lo faccio per me stesso, per sentirmi libero.
Solo io so fare ciò che faccio: nessun altro saprebbe farlo!
Sirius Black men che meno!
A quest'ora, fosse al mio posto, sarebbe già morto!
Eppure ha il coraggio di insultarmi e darmi consigli su come trattare il suo figlioccio, su come e a chi dare la mia lealtà!

Il viso si rialzò, il corpo si erse in tutta la sua statura.
Gli occhi neri presero a brillare di una nuova luce.
La rabbia fu spazzata via in un solo attimo.
L'orgoglio di essere Severus Piton fece nascere un nuovo Severus Piton.
Io solo so cosa sto facendo.
Silente si fida di me, completamente, tanto da affidarmi il compito di innalzare la competenza del ragazzo, proteggendolo e guidandolo verso una più completa conoscenza dei mezzi a nostra disposizione.
Tutto questo mentre Black è tenuto relegato nella casa di sua madre, per proteggere la sua vita!
Nessuno sa proteggere i segreti come me.
Nessuno è in grado di schermare la mente come io so.
Nessuno sa guardare negli occhi il Male e, mentre lui fruga nella tua mente per carpirti la verità, mentirgli.
Io sono l'unico.
Nessuno si è mai fidato di me e Silente lo fa così profondamente...

E un nuovo, smagliante sorriso comparve sulla bocca del mago che nessuno amava.

Edited by Ida59 - 20/8/2015, 22:47
 
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