N.13: Un anno di sorrisi per Severus

Commentare questa serie "in retromarcia" fa un po' strano, ma ormai che ci sono faccio ugualmente.
La cosa che più mi ha stupita di questo capitolo sono stati i sentimenti di fiducia di Heloise verso Severus e la bella notizia del funzionamento della pozione.
A dire la verità, conoscendo la tua vena sadica, ho paura a lanciarmi in troppe illusioni circa la piccola, però sappi che ci spero tanto tanto.
In ogni caso, alla luce del senno di poi, per una volta tanto le previsioni e le speranze di Severus sembrano andare a buon fine. Insomma, ogni tanto la vita ci regala qualche occasione giusta, dai.

***


Veramente commovente questo scorcio tra Severus e Remus.
Entrambi si portano dietro gli strascichi di tempi passati, su entrambi vi sono cicatrici che mai si rimargineranno del tutto e che faranno sempre male.
Hanno molto in comune, quei due.
Ma c'è un muro a dividerli, ad impedire loro di diventare amici.
Il continuo sospetto di Severus, misto ad un certo astio, pur nella consapevolezza che Remus non fosse consapevole dello scherzo di Sirius, e la costante ritrosia di Remus, che dice e non dice, che sembra volersi sempre tirare indietro.
Se solo quel muro potesse cadere, cambierebbero molte cose.
Ma così non è stato. E tutto quel che viene concesso è un dialogo condito di prudenza e di occhiate.
Per Severus è più facile provare simpatia per Remus, perchè ne conosce e comprende il tormento che lo divora. Ammetto che, in un'altra vita, mi sarebbe piaciuto che quell'empatia fosse stata ricambiata.

***


Queste descrizioni della natura sono a dir poco da brividi.
Intense, vibranti, vivide e reali che sembra di vedersele davanti senza il minimo sforzo. Se ci si concentra un attimo in più, sembra quasi di sentire il profumo del mare ed il suo mugghiare addosso agli scogli.
Una scena splendida e toccante, ricca di pennellate forti e decise, ma al tempo stesso commoventi.
Complimenti tantissimi.