Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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Ida59
view post Posted on 27/9/2013, 21:05 by: Ida59
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Io, sinceramente, ho un po' perso i conti di cosa ho commentato e cosa no, per cui se mi dimentico qualcosa ditemelo.
... e poi mi sono cadute tutte le storie che avevo stampato, così mi sono del tutta persa l'ordine cronologico,m per cui vado un po' alla cieca, raggruppando per autore.

Adesso è il turno di Kià.


Coraggio, di Pingui79

Una piccola storia, come sempre ben costruita e deliziosamente scritta, quasi Severus bimbo l’avesse dettata dai suoi ricordi.
Coraggio.
Bellissima la frase che segue, perché davvero questa parola racchiude tutta la sua esistenza, insieme al dolore.
Coraggio.
E con la reiterazione arriva anche il ricordo della sofferenza, della solitudine e dell’assolvimento del dolore.
Sempre.
Come un marchio, nella sua vita. Un marchio d’amore e di dolore.



Micizia – Con occhi diversi (prima parte), di Pingui79

Un inizio davvero tremendo, che mi ha spiazzato: per fortuna l’incubo è durato poco!
Bella (mi è piaciuta davvero tanto) la profonda considerazione (su cui mai mi ero soffermata prima) che sono proprio i primi timidi raggi di sole dell’alba a vincere le tenebre della notte!
Quanta triste amarezza, però, si sente ancora, nel retrogusto dei suoi pensieri.
Poi, sì, proprio così, vedo il cartone animato col gattino che occupa tutto il letto! Eeeh… quando si condivide il letto sono cose che accadono! ;-)
Dall’amarezza si passa così ad un’ironia leggera, divertita, che tiene compagnia.
E poi la fiducia. La fiducia dell’innocenza che un piccolo gattino ripone in lui. È bello, commovente. Dolce.
Divertentissimo Severus di malumore, che ce l’ha con se stesso ma cerca di prendersela con Smile.
E finalmente la carezza arriva…
“Merlino, Severus, come ti sei ridotto…”
Detto tra noi: mi piace moltissimo come si è ridotto…
Da brividi il riferimento ai tempi lontani, ad “un’altra vita”. Ed è proprio così che è…
Una storia dolce amara questa, che fa sorridere ma un pochino chiude la gola.
Eppure ora lui respira la serenità: si accontenta di poco, povero caro…
Sempre assolutamente stupendi i brani con il confronto diretto Severus/Smile, confronto che questa volta si conclude realizzando un grande desiderio di Severus, che quasi lo fa piangere di sollievo. Davvero molto bella la conclusione (e l’attendevo, a dire il vero, visto il titolo ed il riassunto), con quella diversa visione, la visione dell’uomo che è ora diventato Severus.
E la maschera, ora, la può davvero buttare via…
Ancora un brivido nel finale, inaspettato, una stilettata, all’apparenza. Quando quell’inginocchiarsi mi ha ricordato il passato, davanti all’Oscuro Signore, dove la dignità di uomo era perduta, schiacciata, svilita. Ma qui la dignità è del tutto integra, invece, e così nasce il sorriso della vittoria, la vittoria dell’umanità sull’orrore.
Davvero bella e dolce, intensa e profonda.
I miei complimenti!



Anche i cieli che lacrimano nascondono arcobaleni, di pingui79

Ho letto questa storia dopo tre storie tre di Leonora: avevo proprio un assoluto bisogno di Smile!!!
Bella questa storia, che riserva anche la sorpresa di riunire due tue bellissime, dolci e delicate serie.
Per prima cosa un’implorazione: Professore, non essere troppo cattivo con quelle pergamene!
Stupenda questa bimba. C’è il temporale e lei non ha paura. No, non perché è grande. Perché è con il suo papà.
L’angolino di dolore…
Apprezzo moltissimo questo riferimento - e tutto l’intenso brano che segue, naturalmente - che rende Severus se stesso, diverso e particolare anche in questa serena e tranquilla normalità. Il suo passato è sempre lì e non può essere dimenticato. E questo fa di lui un uomo per cui la parola “normalità” non sarà mai davvero adatta.
Poi, il nodo alla gola è arrivato all’improvviso, del tutto inaspettato, con la stupenda frase sugli occhi di Silente.
E poi… dolcissimo, commovente ben oltre qualsiasi nodo alla gola, perché gli occhi sono lucidi (anche ora che rileggo per trascrivere i commenti annotati a margine durante la prima lettura) e le parole si fanno sfuocate a quel dolce abbraccio consolatorio della sua meravigliosa bimba!
E quella promessa… a se stesso e al cielo… ooh… il mio dolcissimo amore…
E poi la risata che porta via il temporale, ma per un attimo il passato è ancora lì, anche se poi svanisce nelle parole della bimba, in quell’ingenuo e meraviglioso paragone “Ma no, lui è buono, come te!” che fa brillare l’arcobaleno.
Rosa!

Veramente bella e dolcissima, un vero piacere leggerla, deliziosa e leggera, frizzante in alcune battute e controbattute, eppure anche intensa e profonda. Sempre incredibilmente coinvolgente.
Davvero i miei più sentiti complimenti, bravissima!



Edited by Ida59 - 19/8/2015, 15:29
 
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