Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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kijoka
view post Posted on 7/7/2013, 16:58 by: kijoka




Nr.26

Autore/data: Kijoka – 7 luglio 2013
Beta-reader: nessuno
Tipologia: one shot
Rating: per tutti
Genere: introspettivo
Personaggi: Personaggio originale
Pairing: nessuno
Epoca: Post HP7
Avvertimenti: AU
Riassunto: Un momento difficile
Parole/pagine: 1090/2.





Sola

Sono qui.
E resto qui.
Il sole è quasi al termine della sua corsa giornaliera e sto cercando di prepararmi perché so che sarà una lunga notte.
Devo confessare a me stessa che non riesco a capire esattamente cosa stia succedendo.
Mi sento un'estranea, ho quasi timore di aver perso ogni mio potere.
L'angoscia mi stringe la gola e non riesco quasi a pensare.
Sei steso qui davanti a me, su questo letto che è diventato ormai la tua casa.
A tratti ti agiti così intensamente che non riesco a tenerti fermo come dovresti stare.
Stai male, lo vedo, lo so, ma non mi permetti di sostenerti, di soccorrerti.
Nonostante i miei prolungati e continui sforzi, ora mi stai respingendo.
Ho paura.
Paura di aver perso la mia battaglia più importante.
Come fare per farti capire che posso aiutarti se mi tagli fuori?
Ora mi ritrovo davanti a quel muro invalicabile dentro la tua mente, ma sono qui senza di te e mi manca la tua presenza.
Mi sento sola e non riesco a penetrare la porta nera: ti sei chiuso dietro di essa e io non posso seguirti.
Ho bussato per ore, ti ho chiamato e ti ho pregato, ma sembra che il dolore che stai provando sia così intenso da arrivare a respingere qualsiasi mio tentativo.
Sono stanca, ma non ho alcuna intenzione di desistere.
La sensazione più crudele per me è sapere che ciò che provi non è dolore fisico, o almeno non totalmente. L'incantesimo che ti protegge a tal proposito è ancora attivo, sono in grado di percepirlo.
E' qualcosa che vive dentro di te e forse è in tua compagnia da così tanto tempo che non riesci a sopprimerlo, ad arginarlo, a sovrastarlo, a vincerlo.
Sto cercando di trasmetterti sicurezza e calma, l'unica mia possibilità di tornare con te, di darti una via di scampo, ma sembra che ogni mio sforzo sia assolutamente vano.
Sto lottando anch'io contro la disperazione che mi sta sopraffacendo.
Se non riesco a raggiungerti ogni impegno, ogni sacrificio sarà stato fatto invano.
Non devi ricadere nel buio senza speranza!
Il veleno che scorre in te ti porta a questo: la magia oscura in esso contenuta ti può distruggere perché adesso sei senza difese!
Io ti ho portato a questo. E' solo colpa mia ed ora non riesco ad aiutarti perché sei tu, sei proprio tu che me lo stai impedendo!
Non posso fare nulla per oppormi al tuo potere, non ho una tale magia...
Eppure so che è una battaglia che dobbiamo vincere insieme. Solo superando le tue più profonde paure e i più dolorosi rimorsi potrai davvero affrancarti dal tuo passato, guardare al futuro e trovare la tua voglia di vivere.
Questo dobbiamo fare insieme.
Perché tu hai il potere per farlo e io la caparbietà di portarti con me verso un dolce domani.
Mi si chiude la gola e ingoio le lacrime.
Perché non lasci che ti aiuti?
I tuoi occhi sono chiusi, serrati con forza, mentre le mani artigliano il lenzuolo.
Mi sembra di essere assolutamente inutile e resto silenziosamente ad osservare quel che mi spezza il cuore.
Cosa vuoi nascondermi? Cosa non vuoi che veda e che sappia?
Il viso esprime una tale disperazione che l'ansia riesce a bloccarmi il respiro. Cosa può essere a farti soffrire così?
Deglutisco di nuovo, per cercare di far scendere il nodo alla gola.
Mi sembrava di aver già visto il peggio. Eppure percepisco dentro di me un rimorso graffiante. Cos'è?
Proviene da lui! Senza volerlo sta trasferendo in me le sue emozioni più profonde, quelle che non può controllare.
Dunque quel che sta vivendo è talmente orribile che non vuole condividerlo con me.
Una strana sensazione di calma scende nel mio petto a questo pensiero, e sorrido, piena di riconoscenza e tenerezza.
Valgo, dunque, così tanto per lui? Tanto che vuole proteggermi...
Le lacrime di nuovo si affollano dietro le palpebre.
Non posso oltrepassare le sue difese, se lui non vuole, e non ho intenzione di usare altra magia.
La sua testa, ora, si muove con forza, da destra a sinistra, come a voler negare qualcosa, rifiutare qualcuno.
I gesti sono troppo violenti: la ferita, da poco rimarginata, si potrebbe riaprire e questo non è un bene.
Devo cominciare a prepararmi ad arginare il sangue che presto, più presto di quel che penso, tornerà a scorrere.
Come posso superare le sue difese? Devo trovare una soluzione, devo tornargli accanto anche se lui non vuole.
Alla fine è il cuore che mi suggerisce cosa fare.
Non posso sapere cosa sta succedendo nella sua mente e nel suo cuore, ma so bene cosa succede dentro di me.
Non ha intenzione di condividere con me ciò che sta affrontando, ma io posso fare partecipe lui di quanto sto provando.
Gli prendo la mano, liberando piano la stoffa del lenzuolo dalle dita.
Non saranno le parole a trascinarlo via dal quel luogo angosciante dove si è rifugiato, non saranno i gesti o le intenzioni a convincerlo a darmi fiducia.
Sarà ciò che sento.
Saranno i miei sentimenti più forti a farlo tornare da me.
Quindi stringo la sua mano e sogno.
Sogno di guardare nei suoi fulgidi occhi neri che scrutano un mare tranquillo e imperturbabile, dalle piccole onde coronate da una lieve spuma bianca. Immagino di stringerlo a me nella lieve brezza profumata della sera, sotto un cielo trapunto di stelle brillanti, carezzando piano il suo viso e sussurrandogli con dolcezza tutto ciò che vorrei sapesse. L'immagine che si forma nella mia mente del suo viso sorridente mi regala un brivido di felicità.
Sorrido a mia volta a quell'immagine irreale, accogliendo in me tutta la serenità che mi provoca quella visione.
Apro gli occhi e gli occhi scuri si specchiano nei miei.
E' tornato. Ha aperto gli occhi. Il sentimento che provo per lui è riuscito a trovarlo e a riportarlo da me.
Ora sono di nuovo al suo fianco e, nella sua mente, finalmente di nuovo accessibile, la porta nera si è spalancata.
D'impulso mi avvicino, quasi vinta dal desiderio di posare un bacio sulle sottili labbra che tremano appena.
Non devo, non ora o potrei rovinare ogni cosa!
Riesco a dominarmi e poggio il viso sul dorso della sua mano. Sospiro a fondo e gli sorrido ancor più apertamente, mentre la felicità di averlo ritrovato, strappandolo ai suoi più orribili incubi, mi riempie il cuore.
- Severus non abbandonarmi mai più. Sono qui con te e voglio che tu stia bene. Ricorda: qualunque cosa succeda io non ti lascerò. Mai.

Edited by Ida59 - 19/8/2015, 14:18
 
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