Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

« Older   Newer »
  Share  
kijoka
view post Posted on 25/4/2013, 16:42 by: kijoka




N.13
Autore/data: Kijoka – 18 Aprile 2013
Beta-reader: nessuno
Tipologia: One shot
Rating: per tutti
Genere: introspettivo
Personaggi: Severus - Lily
Pairing: nessuno
Epoca: Post HP7
Avvertimenti: AU
Riassunto: Un ricordo affiora in un momento di abbandono.
Parole/pagine: 614/2.

Le favole dei grandi

Un timido raggio di sole si fa largo tra le foglie e gioca con i tuoi fulgidi occhi verdi.
Mi sembra emergere da un deserto.
Ciò che vedo con gli occhi della mente è un miraggio, forse?
Il profumo dell'erba tagliata è così reale. Forse il dolore è lontano e riesco appena ad alzare la testa.
Galleggia dietro le palpebre.
Mi fa compagnia e il mio cuore pulsa finalmente lento.
E' un lontano ricordo.
Dove sono?
Il prato incominciava a mostrare i segni dell'autunno che si avvicinava.
L'ampia ombra dell'antico albero era ancora fresca sotto il sole di fine agosto.
Di lì a poco avremmo avuto un altro prato ad accoglierci e altri alberi da far diventare amici.
I ricordi cambiano i posti e le persone. Li rendono patinati e inconsistenti, dolci forse più di quanto davvero non siano stati, ma l'atmosfera di quel pomeriggio è ancora nitida e vibrante dentro di me.
Tu eri felice e io ti guardavo già con gli occhi dell'amore, senza saperlo.
Pulviscolo dorato illuminava i tuoi capelli e quel rosso cupo non mi sembrò un preludio, solo uno speciale benvenuto.
Il posto era sempre quello, ma quella volta sarebbe stata l'ultima.
Ancora non potevo sapere davvero quanto ultima.
Non ricordo nemmeno esattamente cosa ti dissi, non ora.
Ricordo il tuo sorriso che si specchiava nel mio e la tua mano che mi carezzava piano la guancia.
Ricordo il tocco leggero delle dita fresche e delicate.
Ricordo la sensazione di poter volare senza magia.
Ricordo la gioia dentro il mio cuore, ricordo il sentirmi finalmente giusto e completo.
Mi avevi perdonato.
Perdonato di aver fatto quasi male seriamente a Tunia, perdonato di averti voluto far tradire la fiducia di tua sorella quando ti avevo portato a leggere quella lettera nella sua camera, perdonato di averti paragonato ad una creatura del bosco, tanto eri parte della natura che ci circondava.
Forse lo avevi fatto perché di lì a pochi giorni saremmo andati ad Hogwarts.
Insieme, alla scuola dei maghi!
Ti avrei portato con me, ti avrei aiutato a capire e a imparare ad essere una vera strega, ti avrei mostrato il mondo.
Se potessi sorriderei di me, ma le labbra non rispondono: il dolore è ancora vicino.
Ero troppo piccolo e troppo ingenuo per capire che quello stesso entusiasmo ti avrebbe portato via da me.
Presto, così presto...
Eppure neanche i miei più tremendi ricordi riescono ad amareggiarmi la dolce sensazione che sempre questo ricordo porta con sé.
Anche adesso, steso in questo letto morbido mentre sto fingendo di non sapere cosa poi la vita mi avrebbe riservato, ancora trovo quel momento pieno di una dolce, quanto struggente, speranza.
Ora, proprio ora, il mio ricordo felice quasi non mi sembra più tale.
Non voglio perdere quel momento, non adesso.
Non voglio illudermi, ma forse ne ho bisogno, proprio ora.
E' passato il tempo delle fiabe, quello in cui i racconti di fantasia raccoglievano così tante speranze che il cuore voleva diventassero reali.
Crescendo si abbandona l'ingenuità necessaria.
Crescendo ci abbandoniamo a ben altre storie.
Eppure anche agli adulti continuano aa amare le favole, solo raccontate in un altro modo.
So che questo mio momento di lucidità non durerà a lungo, ma adesso la vita passata mi sembra quanto mai presente e il dolore di averti perso è stemperato nella certezza che quando aprirò gli occhi ti vedrò accanto a me.
Eppure so che queste mani che mi carezzano la fronte non sono le tue.
Il profumo, fresco e intrigante, mi solletica le narici e m’istiga ad aprire le palpebre.
Sono stanco, troppo stanco.
La cerva corre tra gli alberi, leggiadra e selvaggia.
La mia anima le corre appresso, senza raggiungerla.
 
Top
1897 replies since 9/1/2013, 00:04   27942 views
  Share