Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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Ale85LeoSign
view post Posted on 17/3/2013, 18:56 by: Ale85LeoSign




Prima o poi riuscirò a leggere tutto, ma sono tombolata ora su questa storia e l'ho trovata veramente bella, quindi non riesco a non lasciare un commento di passaggio.
E' stato strano leggerla, abbandonarsi alla lettura senza pensare a nulla e seguendone il corso, provando sensazioni semplici, immediate e a volte tremendamente forti.
E' ciò che ispirano a me i cuccioli probabilmente, e su questo mi hai proprio colpito e affondato.


CITAZIONE

Micizia – Routine


CITAZIONE
Tagliare, sminuzzare, tritare, ridurre in polvere sottile.
Azioni consuete, che hanno il pregio di chiuderti in una bolla nella quale sei il re indiscusso. Azioni che per te sono comuni quanto il respirare.

Questo inizio mi piace molto e contiene una grande verità. Se tieni la mente e le mani occupate nella routine, veramente riesci a chiuderti in una bolla.


CITAZIONE
Prima abitudine cambiata, Severus, è inutile che ti ripeti il contrario.
La preparazione di ogni sostanza per le tue pozioni l’hai sempre fatta in cantina, alla luce delle due fiaccole sul soffitto e della piccola finestra a bocca di lupo che dà sul fazzoletto di giardino sul retro. Non è vero che ora hai bisogno di più illuminazione, sapresti suddividere qualsiasi cosa anche bendato.
Neghi l’evidenza con tutto te stesso, tentando di non guardare altrove, di non alzare gli occhi per incontrarne altri due, gialli, che non perdono di vista nemmeno un tuo movimento, un tuo sospiro.
Non è vero che hai portato la cesta sul tavolo della cucina per avere compagnia, non è assolutamente vero. Semplicemente vuoi evitare altri episodi come quello di questa mattina, quando hai cercato questo batuffolo dal pelo nero per mezza casa. Non ti ha preoccupato la dote di esploratore curioso che appartiene a tutti i cuccioli, ma piuttosto il fatto che potesse cacciarsi in qualche guaio senza che tu potessi intervenire.

Mi è piaciuto molto questo "dialogo", se si può definire tale, con Severus e se stesso, quel cercare di negare che anche lui vuole un po' di compagnia in fondo.
Ed è molto tenero l'ultimo pensiero, almeno, a me ha suscitato una tremenda tenerezza.


CITAZIONE
È pur sempre una piccola vita che ti è stata affidata. Con quattro zampe, baffi e coda, ma a te spetta averne cura. E sei deciso a farlo più che mai, soprattutto adesso che è ancora piccolo ed ha bisogno di te.
No, no ed ancora no, non sei tu che hai bisogno di lui. È entrato nella tua vita solo ieri mattina, per Merlino, non facciamo i sentimentali!

Qui ho sorriso, un solito, classico sorriso storto dei miei, mentre leggevo con la testa appoggiata a una mano. "E' entrato nelal tua vita solo ieri mattina, per Merlino, non facciamo i sentimentali" fa troppo Severus, ed è proprio questo pensiero che mi ha strappato un sorriso.

CITAZIONE
Però lo hai cercato, qualche ora fa. Prima in silenzio, osservando accuratamente ogni angolo della casa. Sotto i mobili, nella camera da letto, sotto la poltrona. Niente, Smile sembrava scomparso nel nulla. Poi ti sei rassegnato a chiamare il suo nome, sottovoce, quasi vergognandoti di quella preoccupazione così insolita, sperando in un miagolio che t’indicasse dove guardare.

Come hai espresso bene quel "voglio ma non posso". Il desiderio di volere qualcosa, qualcosa di semplice, di piccolo e batuffoloso come un gatto, e sentirsi ritrarre dentro, sentirsi... come dire... non mi viene la parola, accidenti! Ecco! Sentirsi inadeguati anche nei confronti di qualcosa di così piccolo, fragile e indifeso come un gatto.
Ma dietro a un piccolo micetto c'è qualcosa di molto più grande, cioè provare affetto, umiliarsi e aver paura di sentirselo negare e ritorcere addosso.
Scusa le divagazioni, ma quando una lettura mi prende io penso, forse anche troppo :P

CITAZIONE
Un bambino piccolo e gracile, dai profondi occhi neri ed i capelli corvini, l’aria triste di chi non sa trovare un suo posto nel mondo. Un bambino in cerca di un cantuccio remoto tra queste pareti, in cerca di un nascondiglio per non sentire, non vedere.
Non esistere.
Con un disperato bisogno di amare ed essere amato, di essere accettato per quello che è, anche se malvestito, anche se strano.

Anche qui, immaginandomi il piccolo Severus ho provato un misto di tenerezza e tristezza per lui.
Cerca l'affetto dove lo può trovare, e gli animali ne possono dare tanto, anche se sei diverso, se nessuno ti ha mai insegnato ad amare o se amare non fa parte della tua natura.
Gli animali non giudicano e non guardano come sei, ma riconoscono quello che provi dentro e i tuoi stati d'animo (e questo Chiara lo saprà benissimo anche lei, ma pure Ele)
Ho apprezzato questo gioco che hai fatto, introducendo un gattino, e mi hai molto incuriosito e spronato a leggere la storia tutta d'un fiato!


CITAZIONE
Hai scosso la testa, lasciando che il ricordo tornasse ad essere solo immagine sbiadita nelle pieghe del tempo. Difficile – anzi impossibile – posare gli occhi su qualsiasi punto di questa casa e non lasciarsi andare a memorie che appartengono ad un lontano passato, ad un’altra vita che talvolta sembra così distante e che a tratti, invece, irrompe nei tuoi pensieri con la delicatezza di un Troll in un negozio di cristalli.

:lol: La faccina è per il paragone azzeccatissimo.
Bello e vero anche questo estratto.

CITAZIONE
Intanto hai ritrovato il tuo gatto, perfettamente mimetizzato tra l’altro, aggrappato alla stoffa con tutte e quattro le zampe come un alpinista disperato che cerca di conquistare la vetta più ambita. Ancora qualche centimetro e sarebbe finito inevitabilmente in una delle tasche… ma non c’erano proprio altri posti da esplorare, eh?
L’appunto mentale di un collarino colorato – verde, magari – balza in cima alla lista delle cose che devi comprare l’indomani a Diagon Alley e già immagini la faccia sbalordita del commesso che se lo vedrà chiedere da parte di Severus Piton.
Gli hai riservato la tua occhiata dei tempi migliori, quella con cui eri solito intimorire Potter colto in flagrante dopo aver combinato qualche guaio. Ma nel frattempo una parte di te ha respirato di sollievo e deciso di non lasciarsi andare ad alcun tipo di rimprovero, limitandosi ad un controllo a vista nella cucina illuminata da un pallido sole autunnale.

Devo citare tutto. Sono riuscita a vedere il micio aggrappato con le zampine alla stoffa dell'abito e lo sguardo bieco di Severus.


CITAZIONE
Ciò che aveva scatenato la lotta perde ogni interesse e viene lentamente lasciato andare, mentre quello sguardo impossibile da fraintendere non sembra intenzionato a sparire e continua a fissarti.
Lui non vuole nessun cordino.
Vuole te.

Il bambino dagli occhi neri aspetta trepidante la tua risposta, gli occhi che implorano una richiesta importante più della sua stessa vita, fame d’amore mai stata saziata. Allo stesso modo fa la tua palletta di pelo su questo tavolo vecchio e un po’ malmesso, le zampine che annaspano all’aria alla ricerca di una carezza, di un contatto, di un gioco di cucciolo.
La corteccia di salice può attendere, Severus, il mondo non finisce domani se tardi a chiudere questo benedetto sacchetto.
Torni a stendere la mano e la lotta riprende.
Il bambino dai vestiti sempre troppo grandi per lui ricomincia a sorridere felice.

Un finale veramente da sorriso (sì, solito sorriso storto :D). Mi hai lasciato preda di emozioni strane e contraddittorie.
Il micio non vuole il cordino, no. Il cordino era solo un pretesto, un oggetto senza valore dal momento in cui la mano di Severus si allontana.
Accidenti a te, Kià, mi hai fatto tornare in mente la piccola Laska (purtroppo non c'è più), il primo canino che ho avuto. Quando era piccola, di notte, la si chiudeva in bagno per abituarla a stare da sola.
Solo che quando la sentivo piangere non ce la facevo: vedevo il suo musetto attraverso la fessura della porta socchiusa e la zampina grassoccia che cercava di aprire la porta mentre lei guaiva.
Da qui aprivo la porta, mi sedevo sul pavimento del bagno e giocavo con lei fino a quando non si addormentava. Un gioco di cucciolo, come hai detto tu, a cui non si sa resistere. Come si fa a negarglielo, sapendo che il loro, poi, sarà un affetto che ti seguirà per tutta la vita. :wub:
Torni a stendere la mano, e anche se gioca e ti mordicchia, un cucciolo non ti può fare del male. :sob:

Che dire *Ale si ripiglia* grazie di questa storia, Kià :wub: , mi ha fatto bene e mi ha riportato su un ricordo piacevole, anche se lontano e tanti complimenti per come l'hai scritta e per come sei riuscita a prendermi e a portarmi via per qualche minuto.

Gli animali, nella mia esperienza più cani che gatti, sono fantastici, con desideri semplici e chiari.
Se ti guardano con gli occhioni grandi a palla, muovendo appena la punta della coda e abbassando le orecchie, ti chiedono solo una coccola. E per loro sarà come ricevere un mondo di cose che a noi, se siamo fortunati, spesso sfugge, ma che uno come Severus può capire perfettamente.

C'è un'altra parte in giro di questa storia? Scusa la domanda cretina, ma mi devo rimettere in pari con molte cose.
 
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1897 replies since 9/1/2013, 00:04   27938 views
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