Ooooh, e finalmente riesco a leggermi un po' in santa pace le ultime chicchine postate
Wow, Chiara, che bella sorpresa scoprire che c'è anche la seconda parte di
Una giornata uggiosa che già tanto mi era piaciuta con protagonista Hermione: figurati adesso che posso leggere la versione dal punto di vista di Severus!
Spettacolo! Mitica per come hai saputo ricostruire con magistrale efficacia lo stesso contesto.
Insomma, quanto è splendido questo Severus, che non vuole sentirsi eroe anche se lo è in ogni fibra del corpo? L'ho adorato in ogni singolo pensiero e in ogni tentativo di rimettersi fisicamente in sesto con ammirevole dignità, per evitare che anche lei, la sua Hermione, fosse coinvolta e travolta da una situazione di estremo pericolo.
Sofferente eppure capace di passare oltre il male fisico che lo sta devastando pur di proteggere il suo amore!
Ma questo Severus è sì splendido, ma anche dannatamente umano, orgogliosamente votato al sacrificio senza un lamento, cocciutamente determinato a voler fare tutto da sè, fino in fondo, senza cedere alla stanchezza o alla autocommiserazione e per tutti questi motivi, ancora più splendido. Sì, questo è assolutamente il Severus che ho in testa, l'uomo che non si è mai perdonato, in grado di essere più grande degli eroi
"...vestiti di bianco e con i capelli dorati, con la faccia nel sole e il petto rivolto alle lance, innocenti e puri..." Che immagine straordinaria che ci hai regalato, Chiara, meriti un grazie enorme!
Che dire invece di
Argento e Madreperla che non avevo ancora avuto modo di leggere prima? Intensissima, sorprendente, commovente. Hai un eccezionale dono della sintesi, Kià, che ti rende capace di concentrare e trasmettere in poche righe le emozioni più profonde, attraverso l'uso di parole scelte e usate accuratamente, mai scontate, e immagini descritte in modo incredibilmente preciso.
Anche questa volta è come fossi stata anch'io lì, fuori dalla porta di quella maledetta stanza, al fianco della misteriosa figura in attesa che il terribile destino di Severus si compiesse: un dolore lancinante, una prova terribile per una madre che assiste alla atroce morte del figlio, anche se si trova lì per introdurlo con il sorriso a una nuova vita dove finalmente di dolore non vi sarà più traccia. Ma, nonostante infine la sofferenza lasci il passo alla speranza, questo sorriso dolcissimo rimane straziante. Bellissima storia, Kià, davvero molto coinvolgente.
