Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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Ida59
view post Posted on 2/3/2013, 23:24 by: Ida59
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I ♥ Severus


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Estratto di Antica magia

Capitolo XII – Riconquista


Piton stava discutendo animatamente con Madama Chips, in infermeria.
- Sì, l’ho detto e lo ripeto: voglio una normale medicazione. Sì, proprio come uno stupido Babbano: voglio che il taglio rimanga bene in evidenza.
- Non riesco proprio a comprendere perché un mago intelligente come lei, Professore, possa anche essere così cocciuto e deciso a soffrire!
Il sorriso di Piton era raggiante di felicità, mentre usciva dall’infermeria con il suo taglio, ancora fresco, ben evidente sulla guancia. Incurante di ogni stranita reazione, sorrideva a chiunque, incontrandolo, lo guardasse stupito. Si sarebbe fatto tagliuzzare tutto il corpo se solo avesse pensato potesse essergli utile. Un taglio su una guancia e Rhoxane si era lasciata baciare una mano.
Era disposto a tutto, per un bacio appassionato.

*

La maga sorrise, uno splendido e allegro sorriso.
Se ne rese conto all’improvviso: Rhoxane aveva ripreso a sorridere. Glielo fece notare, felice di quel nuovo progresso.
- E’ difficile non sorridere, quando sono con te. – rispose semplicemente la maga.
Severus rimase senza parole: sulla scopa, di fianco alla donna che amava, in alto nel cielo, si sentiva quasi in Paradiso! Rhoxane gli sorrideva ed anche la vita sembrava nuovamente arridergli.
Avevano appena rimesso i piedi a terra quando lei gli domandò a bruciapelo:
- Posso chiederti un favore?
- Certo. – sorrise Severus inarcando lievemente un sopracciglio – Non saprei negarti nulla. - ed i suoi splendidi occhi neri brillavano di felicità.
Rhoxane sembrava imbarazzata.
- Allora? – la spronò.
- Quella cicatrice: non potresti… farla sparire?
Severus si toccò la guancia ed esclamò, mentre un piccolo sorriso faceva capolino sulle sue labbra:
- Adoro questo segno. Ogni mattina, radendomi, ringrazio che ci sia.
Rhoxane arrossì lievemente mentre il mago si avvicinava e le prendeva una mano per portarla, lentamente, alle labbra.
Labbra brucianti di desiderio che, delicatamente, sfioravano appena la mano della sua donna.
- E’ così strano, ma così bello, poterti corteggiare. Non ho potuto farlo, prima: il nostro amore è stato così… improvviso!
La maga continuava a sorridere, imbarazzata, ma lasciava che continuasse a baciarle la mano.
Un bacio dolce, languido, sulla punta delle dita, all’interno delle dita, sul palmo della mano. Ora premeva la sua mano sulla guancia ferita, la guardava teneramente e sospirava.
Chiuse gli occhi: desiderava continuare quel bacio, scendere sul polso, lungo il braccio, risalire alla spalla, quella spalla nuda che faceva capolino dalla scollatura, sotto il mantello. Quella semplice tunica bianca, come un’antica dea, che scopriva appena le spalle e le scapole, chiusa da due lucenti fermagli di corallo, all’inizio dell’omero.
Era così bella, la sua Rhoxane, quanto la desiderava! Ma non era ancora tempo, non era ancora tempo di soddisfare quei suoi languidi deliri.
Con un ultimo sospiro, riaprì gli occhi e le lasciò la mano, sussurrando:
- Mi stai facendo impazzire… di desiderio!
La maga arrossì, avvolta dalle fiamme nere dei suoi occhi.
Con un gesto deciso, Severus si passò la mano sulla cicatrice, per dissolverla in un rapido bagliore.


Edited by Ida59 - 18/8/2015, 11:27
 
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