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Carezze di luna - Lacrime e ricordi, di Pingui79
Per prima cosa, traqnuillizzo Kià: no, a mio modo di vedere, non c'è alcun OOC di personaggio nel finale. Certo che ognuno può immaginarsi Severus in modo diverso, ma dopo l'ultimo libro e le sue lacrime sulla foto di Lily, mi pare che un abbraccio di sostegno ad una vecchia amica ci possa tranquillamente stare.
Piuttosto, all'inizio ho avuto da ridire sullo scialle, visto che Minerva viene descritta con una vestaglia in tartan, ma alla fine ho compreso che lo scialle era essenziale per la trama, e... sì, magari Minerva a volte usa lo scialle al posto della vestaglia, non possiamo escluderlo.
Entriamo nel vivo della storia.
Molto bello ed apprezzato tutto il brano iniziale con la descrizione di Minerva che avanza nella penombra silenziosa del castello.
Poi si entra nel vivo della storia, con il fantastico ingresso di Piton, quasi regale, e Minerva che si rilassa: stupendo quel suo sorriso “senza timore”!
Ecco, quella definizione del suo sorriso, e il fatto che Piton appaia da dietro un’armatura, mi ha fatto pensare ad un tempo precedente, e non appena il ricordo, presumibilmente dell’anno prima, assale Minerva, ho subito capito di cosa si trattava… per il semplice motivo che avevo appena pensato proprio a quella scena! Però c’è una grande, enorme, meravigliosa differenza: Piton appare “calmo a tranquillo” e Minerva si rilassa abbassando il braccio, senza alcun timore davanti a lui. Le cose sono cambiate, sono molto cambiate… e io gongolo.
CITAZIONE Le labbra, che avrebbero dovuto offrirgli parole di conforto, si erano invece aperte all’insulto, lo avevano chiamato vigliacco, parola urlata al vento da una finestra rotta quanto il suo cuore spezzato da una fiducia calpestata.
Assolutamente stupendo! È stato meraviglioso leggere perché hai dato la cornice di splendite parole alle mie emozioni.
Ecco, siamo arrivati al punto in cui lo scialle è essenziale alla trama, a quel tocco gentile, alle dita “sapienti”: come mi piace questa espressione!
E qui arriva, inaspettata, la prima bordata:
CITAZIONE Mani che avevano dovuto uccidere.
Meraviglioso: da nodo alla gola, senza alcun preavviso.
E poi, poi… insomma, che adorabile e meravilgioso mago che vuole che lei si riposi!
CITAZIONE Invece in quel momento non riuscì a fare altro che starsene immobile come una statua a fissare il Preside che continuava a guardarla dolcemente.
Con dolcezza, sì, non si stava sbagliando. Ogni istante in cui quell’uomo riusciva ad aprirsi al mondo senza riserve era da incorniciare.
Ecco, lo ammetto, qui ho cominciato a sciogliermi. Perché è questa frase che è da incorniciare! Infatti, ci regala una nuova speranza, un nuovo futuro per Piton che, finalmente, riesce ad essere se stesso, ad esprimersi per l’uomo che è. Io… io scrivo tante storie, ma di solito tengo solo per me ciò che accade DOPO l’epilogo. Ed è proprio questo che poi io “sogno” per conto mio: Severus che, più o meno lentamente, con più o meno fatica ed imbarazzo, apre se stesso agli altri, e non solo alla propria donna, e mostra agli altri la sua vera natura, al di là delle tremende maschere che sempre lo hanno nascosto, e protetto. E un nuovo Severus, piano piano, viene alla luce, il Severus che più amo e che Kià qui mostra in nuce, appena appena abozzato, piccoro miracolo che si sta compiendo davanti agli occhi di Minerva.
Poi c’è quel punto favoloso, in cui tutto sembra tornare al passato, agli scherzosi battebecchi… ma c’è qualcosa di enormemente diverso, qualcosa che, ancora, ha stretto la mia gola in una morsa…
CITAZIONE Gli occhi, inondati da riflessi d’argento, gli brillavano di gioia innocente. Vividi e scuri oltre ogni immaginazione, spiccavano come nere perle lucenti sul viso dolcemente lambito dai raggi lunari.
A parte la splendida descrizione dei suoi occhi, nera lucentezza nell’argento lunare (lo sai che c’è un gioco creativo per le descrizioni dei suoi occhi, vero Kià?), ma… la gioia, la gioia innocente! Ecco, questo è proprio da lacrime, lacrime di felicità per Severus che, perfettamente inserito nel contesto della fic, ho visto finalmente sereno e in pace con se stesso. O, almeno, così l’ha visto Minerva (per sapere il suo parere occorre attendere la parte con il suo POV, e già l’attesa mi attanaglia!)
Poi, ecco che nel silenzio illuminato dalla luna, arriva il colpo di genio dell’autrice:
CITAZIONE E quella sua frase sarcastica non era stata detta solo per irridere, no. Severus sapeva leggere l’animo umano come pochi, proprio come Albus. Aveva percepito il suo disagio, ne era certa. Le aveva offerto una consolazione, lui, a modo suo, distogliendola dagli altri pensieri che le avevano fatto piangere il cuore.
L’assimilazione di Severus ad Albus, nei pensieri di Minerva, è un vero colpo di genio!
Così come è splendido, e, sì, quasi miracoloso, vedere “il piccolo sorriso ironico” sulle labbra di un uomo… vivo per miracolo!
Assolutamente stupenda la resa di Minerva, il suo spirito combattivo che cede alle richieste del suo cuore e la frase, bellissima, che ha stretto ancor di più il nodo alla mia gola:
CITAZIONE Sorrise e pianse, Minerva, per quell’uomo a cui voleva bene come una madre, ma a cui non aveva saputo dare affetto quando era stato il momento più adatto.
Sorrise e pianse e gli argentati raggi lunari ne accarezzarono delicatamente lacrime e sorriso.
Sì, un sorriso splendido, un regalo più che meritato per Severus… e un dono meraviglioso per noi!
Insomma, una storia stupenda e dolcissima, piena di speranza per il futuro, da nodo alla gola ed occhi umidi.
Un fantastico regalo per questo infinito compleanno di Severus, ma anche per me, per quella sua incantevole serenità ritrovata, addirittura la “gioia innocente” alla battutina punzecchiante.
Gioia.
Innocente.
Assolutamente da brividi!
Sublime!
E ora attendo con ansia il POV di Severus!Edited by Ida59 - 17/8/2015, 21:59 |
