N.13: Un anno di sorrisi per Severus

Brava, finalmente ne hai regalata a noi ed a Severus una delle tue!
Quanto sono profonde e vere, non solo per Severus, le riflessioni che fai.
Un preside che si sente finalmente (dico io) un po' colpevole.
Un figlio che forse soffre di abbandono e anche di gelosia(l'ho pensato anche durante il sesto libro), un figlio le cui spalle sono gravate di tanti carichi. Dici bene Fede, non sono i pesi a far soffrire Severus è la sensazione di non essere abbastanza apprezzato, sufficientemente capito, non vuole parole, ma fatti. Voler bene è solo una parola. E' splendida la frase pronunciata da Severus: puoi darla a bere a Potter, ma non a me, io ho bisogno di ben altro...
Non lo chiederà, nè lo dirà mai ciò di cui ha bisogno, ma Albus capisce, Albus sa.
Mi piace il tuo modo di esprimere sentimenti e riflessioni: le tue storie fanno pensare, oltre che emozionare.
Anche tu, come Severus, sei uno scrigno di luce e ci illumini di tanto in tanto.
Complimenti, davvero. Mi hai toccato il cuore, fino all'ultimo... sorriso.