Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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chiara53
view post Posted on 13/1/2013, 11:12 by: chiara53
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Pozionista sofisticato

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Il sorriso dell'immagine postato da Federica è quello che ho immaginato in questo racconto per Severus.
A volte le immagini e le parole si completano a vicenda. ;)

Spero vi piaccia.




Autore/data: Chiara53 - 11 gennaio 2013
Beta-reader: Pingui79
Tipologia: one-shot
Rating: per tutti
Genere: generale
Personaggi: Severus Piton, Albus Silente
Pairing: nessuno
Epoca: HP secondo anno.
Avvertimenti: Missing moment
Riassunto: Una lezione noiosa e la prima neve dell’anno.
Parole/pagine: 653/2


La prima neve





La lezione si stava trascinando tra un sussurrare indistinto e il rumore delle pozioni che sobbollivano nei calderoni.
Dovevano essere ormai alla fine della preparazione, ma non si poteva perderli d’occhio. Settimo anno, Corvonero e Tassorosso: una lezione quasi rilassante, ben diversa da quella frequentata da Serpeverde e Grifondoro, con quelli non c’era mai né da annoiarsi, né da stare tranquilli.
Severus camminò tra i banchi osservando con aria disgustata e cupa il lavoro di quelle giovani e incapaci menti, quando la campanella mise fine alle sue elucubrazioni didattiche.
I ragazzi sfilarono incerti davanti alla cattedra per appoggiarvi le loro ampolle con la Pozione della pace che avevano preparato.
Severus li osservò con sguardo indagatore uno per uno.
- Per la prossima volta voglio un metro di pergamena sulla pozione preparata oggi e sui suoi effetti. Chiaro?
Tutti assentirono ed uscirono sciamando rumorosamente appena fuori dell’aula.
Fuori intanto il cielo si era schiarito ed era apparso un pallido sole invernale.
Nel primo pomeriggio frizzante molti avevano cominciato a divertirsi con la nuova bianca coltre e c’erano serrate lotte a colpi di palle di neve in ogni parte nel parco.
Severus, contrariamente alle sue abitudini, dopo aver riposto le ampolle, si diresse verso il portone.
Freddo.
Neve e freddo.
Guardò verso il prato imbiancato.
Fino a primavera non ci sarebbe stato alcun verde, solo quella distesa bianca e fredda e il lago ghiacciato e immobile
Vide Silente che si beava di quell’allegra confusione, quasi dispiaciuto di non potervi partecipare fattivamente.
- Salve Severus! - Lo salutò allegro. – Ah, beata gioventù! Non vorresti partecipare anche tu? Ragazzo mio, cogli qualche volta il bello della vita. La prima nevicata porta in tutti buonumore e quest’aria frizzante rallegra il cuore.
Forse il tuo di cuore, il mio è sempre gelato come questa neve. Come può rallegrarsi qualcosa che non sono più neanche certo di avere? Pensò Severus senza proferire una sola parola.
Non aveva voglia di esibirsi in uno dei suoi commenti sarcastici che Albus sollecitava sempre con le sue battute fuori luogo sulla gioia e sull’amore.
Tuttavia…
Vide in un angolo un gruppo di Grifondoro impegnati allo spasimo in una battaglia a palle di neve e decise improvvisamente di fare una passeggiata in mezzo a quel candore che si era fatto inaspettatamente così invitante.
- Vado a fare quattro passi. - Disse rivolto ad uno stupito Silente e si avviò tranquillo, chiuso nel mantello invernale.
Il cammino lo condusse casualmente proprio nei pressi dell’angolo dove le grida sembravano più acute e allegre.
Potter, Ron e i gemelli Weasley con Seamus Finnigan stavano combattendo una dura battaglia. Si avvidero a malapena di una sagoma ben conosciuta che si avvicinava e non ci badarono, troppo bagnati fradici e presi dal gioco.
Severus aveva l’aria di uno che passasse lì per caso. Si avvicinò quanto più possibile per non essere colpito, poi si voltò per tornare verso la scuola rigirandosi in mano la bacchetta.
Fu in quel momento che un proiettile gelato lo colpì in pieno sul capo.
Si girò furente e nel silenzio agghiacciante sceso tra i Grifondoro disse senza alzare la voce:
- Per questa bravata… cinquanta punti in meno a Grifondoro. Ma prego, continuate pure. Perché mai vi siete fermati? Non saranno cinquanta miseri punti a raffreddare l’allegria di questa bella combriccola!
Scosse la neve dai capelli con misurata eleganza e ripose la bacchetta nella tasca del mantello.
Stava per rientrare ma Silente, sorridendo sornione, lo fermò con un cenno:
- Severus sei sempre stato eccezionale nell’eseguire incantesimi di appello con precisione, ma mai come questa volta la mira è stata perfetta!
- Anni e anni di esercizio, - sussurrò il giovane mago - anni e anni, Albus! Ma ne valeva la pena, non credi?
Poi guardò negli occhi azzurri di Silente e si lasciò sfuggire un sorriso divertito e soddisfatto: è vero - pensò tra sé – è proprio vero: la prima neve mette di buonumore!

Edited by chiara53 - 14/1/2013, 08:32
 
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