Il Calderone di Severus

N. 1 - A tavola con Severus 2a Edizione del Gioco

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stefi
view post Posted on 16/1/2007, 10:45




CITAZIONE (Astry @ 16/1/2007, 10:03)
La sfida del punto 7 ha solo la particolarità che deve essere ambientata nel cerchio dei Mangiamorte. Insomma se decidi di scrivere lo spuntino di Mezzanotte sarebbe preferibile ambientarlo tra quei cari ragazzi, tanto per rendere la cosa più "simpatica".

La ricetta l'ho trovata su internet, pare che sia una specialità inglese, ma se fossi in te non la proverei, avevo la nausea peggio di Piton mentre la scrivevo :sick: , avrei preferito un bel piatto di fagioli con le cotiche, ma non mi sembrava adatto a Lucius.

Astry

OK, ho capito. La mia storiella sarebbe un po' un'ultima cena fra i Mangiamorte, ma essendo un piatto unico potrebbe contare come spuntino di mezzanotte e quindi accetto la sfida.
Mi metto all'opera.

Nausea? A me fa venire l'acquolina. Ma sostituiro' il ricco brodo di vitello con uno di verdure piu' leggero. E serviro' la crema tiepida, con una spolverata di prezzemolo tritato (pochissimo) e un sottile velo di formaggio grattuggiato.

Certo che per Lucius gia' mangiare senza tovaglia e tovaglioli deve essere uno sforzo disumano! Sei stata carina a permettergli almeno la zuppiera d'oro.

:)
 
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stefi
view post Posted on 17/1/2007, 11:33




Pezzo tratto da "La vita non é altro che un brutto quarto d'ora, composto da momenti squisiti" (seria parodia comica - WIP), parte del capitolo 36 (Torture me).
Data la lunghezza si colloca nella tipologia One Shot.
I personaggi sono Severus, Lord Voldemort, Bellatrix e Codaliscia (che possiamo tranquillamente calcolare come requisito di scena).

Premessa
Severus, su ordine di Dumbledore, é tornato dal suo Signore al covo dei Mangiamorte. Il ritorno del figliol prodigo va quindi festeggiato con un brindisi. Al vino servito a Severus vengono aggiunte alcune gocce di Veritaserum, in quanto il noto proverbio "fidarsi é bene, non fidarsi é meglio" é valido anche e soprattutto nel mondo magico.
Il Voldemort che troviamo in questa One Shot si scosta un po' dal personaggio originale di HP: é cattivo ma é piu' moderato, inoltre é vanitoso e godereccio. Ha un difetto di pronuncia e si esprime in modo sgrammaticato, cio' lo addolora molto e si sforza comunque di migliorare.



Il brindisi


Degustazione di vino




Il mago si avvicino’ cauto, fino a trovarsi di fronte al suo Lord.
<< Eccomi padrone, al vostro servizio. >> mormoro’ sottomesso a capo chino, fissando il marmo nero del pavimento e i bei mocassini ai piedi di Voldemort.
<< Proverai il Veritasserum! Ssono proprio curiosso… Ssai, potrebbe anche darssi che ti ssi è raggrinsita la dote del Pozionista, no? E che qui mi rifili un digesstivo… Uah! Uah! >>
L’occorrente apparve dal nulla: grosso calice in cristallo, fiaschetta di Veritaserum e una non precisata bevanda in un cartone. I presenti osservavano attenti la scena.
<< Ecco fatto, una goccia per babbo Voldemort, una per “sietta” Bellatriss e una per il tuo cuginetto Codalisscia… >> commento’ divertito l’Oscuro Lord mentre faceva scivolare dalla pipetta tre gocce di Veritaserum in un calice << E mi ssto ssprecando Sseveruss: il Veritasserum te lo sservo in un ottimo… mmh… Boia ‘sste fiaccole del casso… >> bofonchio’ esasperato dalla scarsa illuminazione, mentre faceva una piccola pausa per leggere il nome del vino stampato sul cartone; poi annuncio’ pomposo << … Trapesno Vino Mavrud*! … Ma non c’è l’annata… boh…Bevi!! Poi mi dirai… tutto!! >> ordino’ cambiando nettamente il tono della voce da cantilena in un minaccioso sibilo.
(* Trapezno Vino Mavrud, cioè vino da tavola Mavrud)
Severus stava sempre impalato davanti al suo Signore, lo sguardo volto verso le eleganti scarpe italiane del Lord. Sicuramente erano cucite a mano e davano l’impressione di essere comode; gli piacevano, anche se lui preferiva i suoi stivaletti Jeffrey West. Lentamente avanzo’, mantenendo pero’ il capo chino per mostrare la sua sottomissione.
<< Allora cossa mi ssai dire? >> chiese impaziente Lord Voldemort che gli porgeva fremente il bicchiere.
Severus lo prese, lo alzo’ tenendolo con due dita per lo stelo e osservo’ interessato il vetro e il contenuto controluce; schiocco’ poi un dito contro il cristallo facendolo vibrare.
Inclino’ leggermente il capo: << Grand Ballon in cristallo, forse un Dartington? Indicato per i rossi corposi… >>
<< No, crisstallo di Boemia. Un ricordo di un fine ssettimana con la mia Bella… Qua nei dintorni. Passsseremo fra qualche giorno a… diciamo ritirare… il ressto del mobilio del maniero. Ai proprietari ormai non sserve piu’… >> si pavoneggio’ Voldemort cercando la mano di Bellatrix per un languido baciamano.
La donna, onorata, chiuse leggiadra gli occhi. Severus ignoro’ la scena, stava rigirando lentamente il bicchiere per analizzare la lacrima che il vino lasciava sulle pareti del cristallo.
<< Troppo glicerolo… >> annuncio’ quasi impacciato, sapendo a cosa andava incontro.
Poi avvicino’ il nasone al bicchiere per l’esame olfattivo, inspiro’ e dopo alcuni secondi contorse il viso in una smorfia; non disse nulla, altrimenti avrebbe offeso il suo padrone.
<< Bevi! >> ordino’ nuovamente infastidito dalla smorfia l’Oscuro Signore << Bevi e dammi il tuo giudisio! Sservo! >>
Severus esegui’ gli ordini e degluti’ un primo abbondante sorso di vino e Veritaserum. Quel vino cosi’ aspro e scadente non meritava pieta’, e il gusto del Veritaserum lo rendeva ancor piu’ schifoso. Non impiego’ le sue doti di Occlumante; decise di non mentire, cosi’ avrebbe convinto il suo Signore, Bella e Peter: << Mio Signore… è indescrivibile: é in un cartone e sa di tappo!! Ed è troppo giovane… di un acidita’… troppo freddo, il bouquet non si sviluppa come dovrebbe… sarebbe piu’ idoneo servirlo in un petit Ballon e qualche grado piu’ temperato. >> citava mentre sorseggiava e degustava elegantemente il vino; poi sputo’ l’ultimo goccio nel calice e concluse << Ha potenziale ma per ora lo servirei solo dopo accurata decantazione, per via del… gusto di tappo! E non di certo ad un conoscitore… >> sorrise biasimante inarcando una sopracciglia.
Ecco, era stato proprio sincero, e Voldemort se ne accorse. Questi aggrotto’ la fronte e assunse un aria minacciosa, respiro’ lentamente e a fondo, come per immagazzinare ancor piu’ ferocia.
<< Crucio! >> sbotto’ alzandosi dal trono e puntando la bacchetta contro il suo servo prediletto, e mentre riponeva la bacchetta chiese sprezzante: << Sstupido troglodita. Hai ssaccheggiato un ssupermercato al possto di un’enoteca?! >>
Peter, che di vino proprio non se ne intendeva, da terra e contorcendosi, implorava con gli occhi sbarrati dalla paura: << Pieta’… pieta’ mio Signore… Eminenza, l’Eccelso, Supremo, Grandioso, Onnipotente, Divino >>
<< Ma piantala! Ho ssmesssso da un bel po’ e te ne ho lanciato ssolo uno di Crucio, per giunta nemmeno cossi’ dolorosso! Era ssolo una pacca motivante, ssmidollato! >> sbraito’ l’Oscuro Lord con disprezzo.
<< Oh grazie! Grazie mio Signore! Com’è umano lei! >> rantolava da terra Pettigrew, strisciando fantozzianamente devoto verso il suo padrone e cercando con la mano argentea di toccargli le scarpe e lucidarle.
Bellatrix, sempre accanto al trono, volse lo sguardo al cielo. Che strazio quell’essere senza dignita’, invogliava veramente a punirlo… Pero’… perché non punire anche Snape? Se pensava di piombare improvvisamente al cospetto del Lord, dopo tanto tempo, e prendersi il posto lasciato da Lucius, a cui lei ambiva, si sbagliava.
Con un sorrisetto pericoloso si avvicino’ felina a Voldemort, si rivolse a lui strabuzzando gli occhi come una cerbiatta e sfiorandogli con la punta delle dita una spalla: << Mio Signore… Severus è diventato veramente affabile, brillante oserei dire… in questi ultimi anni di… latitanza… >> e aggiunse carica d’invidia strusciandosi quasi contro l’Oscuro Signore sempre in piedi << Se per il vino ha trovato parole tanto gentili… chissa’ come definira’ la sua devozione e lealta’ per Vostra Grazia… >> e aggiunse seducente sotto voce << È ancora sotto l’effetto del Veritaserum. >>
<< Angelo mio… >> rispose lui dolce e paterno << Il nosstro piccolo Sseveruss non era latitante, definiamolo essilio il ssuo, poche informasioni ma precisse e utili. Luciuss mi riferiva tutto… >>
Snape se ne stava sempre impassibile, silenzioso e servile davanti al suo Signore. Pettigrew si era accucciato ai piedi di Voldemort, che gli tiro’ una pedata mentre si avvicinava a Severus. Gli giro’ attorno come per esaminarlo, eccolo qui il suo figliol prodigo, tornato dal babbo dopo cosi’ tanto tempo… e Bellatrix era invidiosa dell’interesse che destava nel suo Signore!
Le fiaccole magiche illuminavano fiocamente e silenziose quella sala interrata, il silenzio era insopportabile, nemmeno un orologio che scandisse i secondi, niente, solo il silenzio e quella fievole luce. Lui solo contro gli altri tre.
Voldemort si rischiaro’ la voce mentre si allontanava da Severus; mollo’ ancora una pedata al suo fedele servo che, sempre accovacciato a terra, squitti’ dalla gioia per tanta attenzione.
<< Comunque è un’ottima idea, Angelo mio… come ssempre… >> disse soave il Lord alla sua Bella << Sseveruss? Dimmi la verita’, non mentire! >> e lo guardo’ profondamente negli occhi, mentre scandiva la sua domanda chiave: << Ssono ssempre il tuo Ssignore? Anche dopo cossi’ tanti anni? >>
Severus alzo’ lo sguardo verso Voldemort. La penombra rendeva i contorni di quel viso disumano e senza naso ancor piu’ duri. Gli occhi rossi e ardenti bruciavano, accecando quasi, chi avesse avuto la sfrontatezza di guardarlo negli occhi. Bellissimo non era, non si poteva negarlo… Faceva pero’ al suo caso, avrebbe risposto sinceramente a quella domanda a doppio senso…
<< No, voi non siete piu’ il mio Signore di allora! No! Ogni volta che poso il mio ignobile sguardo su quello che dovrebbe essere il vostro volto, trovo solo un viso che ricorda tratti nobili ma a cui manca il naso! Il mio Padrone è stato indebolito e deturpato da quello schifoso mezzosangue! Ridotto a un’entita’ scheletrica, condannato ad essere per sempre raccapricciante. Uno schifo, uno scempio magico… >> rispose duro Snape apparentemente incapace di mentire offendendo cosi’ profondamente Voldemort.
Accecato dalla rabbia, il Lord non capi’ che Snape aveva aggirato il senso vero della domanda.
<< Crucio! Crucio! Crucio! Crucio!! >> sibilava capriccioso questi fuori di sé.
Offeso e infuriato torturava Severus con quella maledizione, scintille e un fascio luminoso scaturivano da quella bacchetta nera e lunga che gia’ aveva inflitto tanto dolore e ucciso innocenti.
Il fascio di energia magica aveva investito Severus, trasformando ogni nervo del suo corpo in un filo rovente, un dolore fisico e psichico indescrivibile, nessuna via di scampo, nessun trucco per sviare quella tortura che lo avrebbe portato alla pazzia… Appena raggiunto dal Crucio, si era accasciato a terra, ripiegandosi e contorcendosi su sé stesso sopraffatto da quel dolore lancinante che lo obbligava a tendere innaturalmente ogni nervo e muscolo del suo corpo e gli faceva quasi scoppiare la testa dal dolore. Secondi che parvero un’eternita’.
Voldemort, con un’insolito ghigno stampato sulle labbra finissime, interruppe per un istante la tortura, forse per riprendere fiato. Poi avrebbe finito quel servo che lo aveva insultato spudoratamente sotto l’influsso del Siero della verita’. Ecco cosa la semplice stizza di Voldemort poteva causare: ancora un paio di scariche e il sipario si sarebbe chiuso, e la storia finita. Severus Snape, finalmente libero da promesse, giuramenti e aspettative di terzi… Perché no?

Ma… e tutto il resto? Il resto della storia? Siamo arrivati fin qui per dire FINE?!
Ma… farlo morire cosi’, solo perché Voldemort sta sviluppando un narcisismo e non accetta di essere diventato un pelo piu’ bruttino, ma pur sempre affascinante, si articola a volte ancora in modo sgrammaticato, non capisce un accidente di vini e non digerisce la superiorita’ di Snape in questo campo?

Edited by Ida59 - 7/7/2015, 12:00
 
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Astry
view post Posted on 17/1/2007, 13:52




Stefiiiii, sei tutta matta, lo sai che il tuo Voldemort mi ha fatto pensare al re Giovanni del Robin Hood di Walt Disney? Hai presente quando si ciuccia il ditone mentre si tiene l'orecchio? :lol: E quando prende a calci il topo, poi, l'ho immaginato proprio come un cartone animato.
Ma è possibile che con le tue ff non capisco mai se devo ridere o devo piangere??? :lol: :cry: :wacko: Ma povero Sevvy, tu scrivi cose comiche, ma lui finisce sempre male.
 
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view post Posted on 17/1/2007, 13:55
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I ♥ Severus


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Anche io ho pensato a quel cartone: però là era il serpentello che parlava con il sibilo e glienbe capitavano di tutti i colori!

Storia divertente Stefi, ma ha ragione Astry: ridendo o piangendo, a Severus va sempre male!
 
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Astry
view post Posted on 17/1/2007, 14:06




CITAZIONE (Ida59 @ 17/1/2007, 13:55)
Anche io ho pensato a quel cartone: però là era il serpentello che parlava con il sibilo e glienbe capitavano di tutti i colori!

Sì Ida, lì era il serpente che parlava col sibilo, ma quello più scemo era re Giovanni. Il serpente era sfigato però era più intelligente e maligno.
 
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stefi
view post Posted on 17/1/2007, 14:32




CITAZIONE (Astry @ 17/1/2007, 13:52)
Ma povero Sevvy, tu scrivi cose comiche, ma lui finisce sempre male.

Su, su... via i Kleenex e i fazzolettini! Non é mica morto! Nel capitolo seguente si rialza senza troppe conseguenze. Anzi, l'Oscuro lo invita a cena. Insomma dopo anni di esilio/latitanza non si puo' pretendere che Voldemort gli srotoli il tappeto rosso. Da qui in poi Severus diventera' molto caro al Lord, sempre piu' caro, e godra' di benefici e un trattamento speciale.

Non é esatto dire che finisce sempre male: proprio tu Astry dimentichi le ore passate da Severus nell'atelier di miss Astra? :wub: se non erano piacevoli quelle? :wub: :wub:
E il relax nella sauna con il preside? Certo che un pizzico di sofferenza ci vuole per un Mangiamorte, ma se penso a quello che lui deve subire in altre ff :rolleyes: questa é una passeggiata :D
 
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occhioMalocchio
view post Posted on 17/1/2007, 22:24




CITAZIONE (Ida59 @ 7/1/2007, 21:59)
Perfetto: diciamo che lo "Spuntino di Mezzanotte" farcito con "Cerchio dei Mangiamorte" diventa una Sfida ufficiale all'interno di questo Gioco.

Per ora si sono iscritte Astry, Boll e Ida.

Niky ci stai, vero?

Chi altro?

Ho letto alcune delle vostre ff e non ho la pretesa di scrivere splendidamente come voi.
Quella che io ho composto soddisfa 2 dei 3 requisiti richiesti ( è qualcosa di più di uno spuntino, ma avviene a mezzanotte e nel cerchio dei Mangiamorte) quindi credo che la sua collocazione sia nel capitolo 7.
Mi tocca quindi partecipare alla "sfida"..non umiliatemi troppo però... :( :(

Tipologia: one-shot

Personaggi: Severus, Voldemort, Mangiamorte.

Collocazione: sfida capitolo 7


L'Ultima Cena ?


Ancora una volta siamo qui, tutti riuniti al suo cospetto, ma invece che in piedi e in attesa di ordini siamo seduti davanti ad un tavolo, in attesa di festeggiare.
Per la prima volta, sul volto di Voldemort, vedo un’emozione che, in un essere umano, potrebbe essere la felicità.
E’ normale, stasera pensa di aver colto la vittoria definitiva, e come lui tutti gli altri. Un brusìo eccitato percorre il cerchio dei Mangiamorte, quei pochi che c’erano stanno riferendo agli altri i particolari. Quando Voldemort si alza, cala il silenzio <togliete le maschere >, ordina. Uno ad uno tutti i presenti tolgono le maschere d’argento e le posano sul tavolo davanti a loro, con gesto meccanico eseguo l’ordine e quando sollevo il capo, un inevitabile moto di stupore percorre i presenti, sento i loro sguardi su di me, benché continui a fissare il mio volto riflesso dalla maschera che ho posato innanzi.
Voldemort parla di nuovo < Severus ha deciso che conserverà sul volto quelle cicatrici, a perenne ricordo di questa grande notte. La notte che vede finalmente la nostra vittoria! Silente è caduto, infine!>
Un furioso grido di esultanza scaturisce dalle gole di tutti, solo Draco, seduto al mio fianco, rimane muto, il volto pallido come quello di un fantasma. Un ricordo! Come se avessi bisogno di quelle cicatrici per ricordare per sempre questa notte, squarci ben più profondi solcano la mia anima maledetta, dopo ciò che ho fatto in cima alla torre.
Ho eseguito i suoi ordini, fino in fondo, come sempre. Eppure ora che mi rimane? Nessun sorriso dietro la barba d’argento, per riscaldare il gelo nel mio cuore. Nessun luccichio nello sguardo di quegli occhi azzurri, per illuminare il buio della mia anima.
Se la maschera che ho davanti dovesse rappresentare il mio vero volto, la bocca sarebbe schiusa in un grido di dolore e gli occhi dovrebbero piangere lacrime di sangue.
E invece devo di nuovo seppellire i sentimenti e andare avanti, la vera missione comincia ora: senza di lui.
Le parole di Voldemort mi giungono come da un’altra galassia, ha voluto un banchetto stanotte, per festeggiare la fine di Silente e io e Draco siamo gli ospiti d’onore, come può pensare che possa mangiare, quando a fatica respiro?
Non tocco nemmeno una delle pietanze che mi sono davanti, non voglio mangiare, non ricordo nemmeno come si fa, ora tutto il mio essere è solo dolore.
Guardo il ragazzo al mio fianco, avrei voluto impedirlo, avrei voluto tenerlo lontano da tutto questo, ma invece ho fallito.
Tutti sono in festa, convinti che nessuno li possa più fermare ormai, Voldemort ordina un brindisi e le sue parole, per la prima volta, riportano la mia attenzione al luogo dove mi trovo.
< Stasera festeggiamo due morti > dice Lui < quella di Silente e quella di un traditore! Alzate i calici!> tutti lo imitano levando al cielo il proprio bicchiere, anche io afferro il mio, svogliato.
< Oggi fra noi è seduto un traditore, e io so chi è, finalmente. Da tempo uno di voi mi ha tradito, ha sperato che Silente l’avrebbe protetto, stasera avrà finalmente capito la potenza del Signore Oscuro, ma ormai per lui è tardi: nella sua coppa è stato messo del veleno, ora bevete...tutti.>
Osservo il liquido vorticare pigro all’interno del mio calice, come me, altri sono indecisi, l’odiosa voce di Bellatrix mi esorta <non hai sete Severus? O hai paura?>
Paura? E di cosa? Della Morte? No, non della Morte, di aver fallito ancora una volta, forse. Quello che ho fatto stanotte è stato inutile, è servito solo a macchiare di più la mia anima già lorda di sangue innocente, e alla fine Voldemort mi ha scoperto.
C’è davvero la Morte nel mio bicchiere? La Sposa agognata e da tempo desiderata è davvero qui fra le mie mani?
Conoscendo Voldemort, sarà un veleno che uccide tra atroci tormenti, non certo una morte rapida.
Eppure anche quello non sarebbe che un lieve castigo, per le mie innumerevoli colpe.
Lentamente, assaporandolo, bevo il mio vino e incontro la mia condanna.
Nulla.
Non sento nulla, o meglio, non succede nulla: tutti hanno vuotato i loro calici e nessuno sembra essere stato avvelenato.
Voldemort sorride, < ho mentito > ci dice, < non c’era nessun veleno >.
Bellatrix sembra delusa, mai quanto lo sono io però. Un macabro scherzo o forse un’altra prova per i suoi seguaci?
Tutti sembrano tesi e nervosi, Voldemort continua < era solo uno scherzo, nessuna coppa era avvelenata >, nessuno tra i Mangiamorte parla, sono tutti muti. Poi un uomo accanto a Bellatrix scoppia in una bassa risata, “sciocco” penso subito, e lo sguardo di Voldemort non promette nulla di buono < lo trovi divertente Artemius? >
< Molto > risponde lui, di nuovo penso “sciocco, sei finito” e infatti Voldemort estrae la bacchetta e grida < Avada Kedavra!>, il raggio verde smeraldo inchioda Artemius sul posto, con un’espressione stolida sul volto.
< Padrone, perchè?> piagnucola la donna seduta al suo fianco.
< Soltanto il traditore avrebbe trovato divertente un simile scherzo, convinto di averla scampata. Un innocente si sarebbe infuriato o avrebbe pianto, di sicuro non si sarebbe divertito. Imparate a riconoscere i traditori, anche se da oggi non credo ce ne saranno più. Dovreste sapere che il Signore Oscuro sa tutto, che non dimentica e che, soprattutto, non perdona.>
Dunque sono ancora salvo, non mi è ancora concesso di morire. Sarebbe troppo bello, sarebbe troppo facile: la mia condanna sarà vivere.

Edited by Ida59 - 7/7/2015, 12:01
 
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Nykyo
view post Posted on 18/1/2007, 07:41




Stefi... sono talmente andata in questi giorni che non ricordo se ti ho detto quanto ho riso leggendo la tua one shot. Sei davvero una forza! Ma povero Severus, però XDDD

Occhio malocchio: bravo, mi è piaciuta molto e alcune frasi sono particolarmente evocative. Avevo avuto un'idea in parte simile alla tua, ma sviluppata diversamente, e la tua versione è intrigante (troverò qualcosa di diverso per la mia) e ben scritta. Ma Voldemort... che ingenuotto che è XDDD
 
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Astry
view post Posted on 18/1/2007, 10:14




Eheheh! Sì, ce lo vedo proprio Voldemort che brinda alla morte di Silente, brutto....
Di grande effetto la scena di Piton che si toglie la maschera.
Voldemort non lo vedo così scemotto, ma meglio per Piton che abbia ammazzato il Mangiamorte sbagliato.
Leggendo tutte le nostre ff, comunque mi è venuto da sorridere: siamo tutti lì che mettiamo nella testa di Severus questi pensieri di morte, me compresa, eheheh! Un bel giorno me lo ritroverò davanti, con la sua aria truce, le braccia incrociate, :Sopracciglio: si chinerà su di me e mi sibilerà all'orecchio
- Ma chi ti ha messo in testa questa stupida idea che io voglia morire? -
E, tirando fuori dalla tasca del mantello una catena di cornetti antisfiga
- Io ci tengo alla mia pellaccia giallognola, sai? - :lol: :lol: :lol: :lol:
 
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view post Posted on 18/1/2007, 12:28
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I ♥ Severus


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Veramente una bella storia OcchioMalocchio, ben scritta e congeniata, che tiene con il fiato sospeso nella parte centrale.
In particolare mi è piaciuto il pezzo in cui Piton guarda nella sua coppa, i suoi pensieri, fino a quando assapora lentamente il vino, quasi con piacere.
Ovviamente, la storia mi è piaciuta anche perchè descrive il Piton che piace a me, quindi è stato piacevole ritrovarlo tra le tue parole.
La cosa strana è che è la prima volta che leggo una storia simile scritta da un uomo; di solito sono le donne che mettono quei pensieri nella mente di Piton!

A dir la verità, io non ho trovato Voldemort "scemotto" bensì, come sempre, troppo pieno di sè per poter comprendere l'estremo sacrificio di Silente e di Piton.

Il titolo (che è uguale a quello di una mia one-shot) forse rovina un po' quella che dovrebbe essere la sorpersa finale, visto che rivela fin dall'inizio che Piton non morirà.

Un'ultima nota: spesso non hai messo lo spazio dopo la virgola (o altro segno di punteggiatura). Dovresti correggere perchè, una volta che il gioco sarà concluso, è nostra intenzione pubblicare la raccolta di storie anche su altri siti.

Ancora complimenti.

Edited by Ida59 - 7/7/2015, 12:01
 
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Astry
view post Posted on 18/1/2007, 13:10




CITAZIONE (Ida59 @ 18/1/2007, 12:28)
A dir la verità, io non ho trovato Voldemort "scemotto" bensì, come sempre, troppo pieno di sè per poter comprendere l'estremo sacrificio di Silente e di Piton.

Scemotto forse non era il termine adatto, diciamo che è stato una gran carogna che se ne infischia grandemente di far venire un infarto ai suoi adepti e questo è molto da lui. Solo che la prova della risata mi sembra un po' debole per scovare un traditore, per questo credo che Voldemort abbia peccato di ingenuità: uno che è riuscito a tradirlo per così tanto tempo che poi casca con tutte le scarpe in un giochetto come quello? Naaaaa, come ha potuto crederlo? Come ha potuto sottovalutare il vero traditore?

Comunque Ida ha ragione: è la prima volta che leggo questi pensieri di Severus scritti da un uomo e devo dire che mi ha fatto veramente piacere, complimenti! :)

Astry

Edited by Astry - 18/1/2007, 13:27
 
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view post Posted on 18/1/2007, 16:46
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Posso aggiungere il mio piccolo commento da lettrice per occhioMalocchio?
Un bel Severus, anch'io sono stata piacevolmente sorpresa!
Per quanto riguarda Voldemort, concordo con Astry... Lo avrebbe punito molto prima e con una sofferenza maggiore, solo L'avada, così secca? Naaaa, cruciatus a volontà..... Per il resto, Complmenti occhio! ^_^
 
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stefi
view post Posted on 18/1/2007, 18:40




Pezzo tratto da "La vita non é altro che un brutto quarto d'ora, composto da momenti squisiti" (seria parodia comica - WIP), capitolo 44 (Chi non mangia in compagnia, o é un ladro o una spia)
Tipologia: One-Shot

Personaggi : Severus, Lord Voldemort, 11 altri Mangiamorte, il Sorcio Peter e una dozzina di Novizi (apprendisti Mangiamorte)

Collocazione: 7 - Spuntino di mezzanotte


Il Cenacolo


Spuntino di mezzanotte





E non c’é il due senza il tre: dopo la Chiesa cattolica e Dan Brown, provo anch’io ad interpretare il celebre dipinto di Leonardo da Vinci. Immaginatevi l’Ultima cena e con un po’ di fantasia e tanti cappucci neri, quella serata avrebbe potuto svolgersi anche in questo modo:

Bellatrix fu l’unica a rimanere impassibile quando le porte dell’Oval office si riaprirono, svelando finalmente il mistero che gelosamente avevano custodito per alcuni minuti. Gli altri Mangiamorte e i novizi scelti, al contrario, rimasero folgorati da tanta eleganza e tanto stile. La sala ovale era rimasta uguale nella struttura, mutando pero’ da anfiteatro in miniatura (con le gradinate in pietra, il trono marmoreo e tutto cio’ che anche Giulio Cesare avrebbe desiderato) a maestoso salone per ricevimenti. L’atmosfera, da luminosa e ludica si era trasformata in intima ma esclusiva. Al centro della sala, Severus aveva piazzato la tavola nera con le sembianze bestiali e le sedie assortite. La sedia vertebrata piu’ grande, quella per il capo tavola, troneggiava pericolosa nel mezzo della parte piu’ lunga della tavola. Alla sua destra e sinistra altre dodici sedie attendevano i dodici migliori Mangiamorte. La tavola era stata apparecchiata in modo da lasciare un lato libero, ed era stata parzialmente coperta da una scintillante tovaglia in broccato color crema che lasciava libere le gambe della tavola. Lo splendore dei lucidissimi mobili neri faceva a gara con i fili argentati del broccato e lo sfavillio delle stoviglie in argento finemente cesellato. Nessuno si mosse, nessuno fiato’, nessuno oso’ mettere piede sulle lastre di lucido marmo nero, che rimandavano anch’esse bagliori riflettendo la luce delle fiamme che ardevano nei bracieri.
PUFF!
Dal nulla, sulla sedia del Lord, si manifesto’ abbondante fumo verde. L’arrosto? No, il fumo si dissolse lentamente lasciando il posto ad una rada nebbiolina e un puzzo di zolfo: la figura dell’Oscuro Signore si delineava lenta e trionfale sul suo maestoso trono.
Il Moccioso aveva inscenato anche l’apparizione del Suo Signore con tanta bravura… Bellatrix era furente! Sprezzante fissava la tavola imbandita a festa e noto’ velenosa piu’ che mai: << C’era bisogno di tanto sfarzo per uno spuntino di mezzanotte? Inoltre s’è dimenticato dei novizi scelti! Staranno in piedi a fissarci mentre mangiamo, forse… Evidentemente le scarse doti magiche di quel mentecatto non bastano per far apparire ancora alcune tavole e delle panchine per i novi >>
PAFF!
L’apparizione delle mancanti mense e seggiole smorzo’ la sillaba conclusiva della Senior Deatheater.
Alcune tavole rotonde, anch’esse imbandite, riempirono lo spazio rimasto fra la tavola ovale e le pareti dalle colonnine a forma di costole che ornavano le pareti bombate. Dei bicchieri in cristallo tintinnarono limpidi, mossi dalle vibrazioni imposte dalla materializzazione.
<< Ho optato per il cristallo di Dartington, questa volta… >> osservo’ una conosciuta voce suadente << … Bellatrix… >>
<< Aaaargh! >> gracchio’ carica di stizza la Lestrange << E tutto cio’ per uno spuntino?! Pensi di offuscarci le papille gustative con questa farsa? Credi cosi’ di farci passare plebei panini per elaborata pietanza? Sei patetico e ridicolo. Moccioso! >>
Ma nessuno fece caso all’invidia della Senior Deatheater. Le sue parole rimasero nell’aria per poco, assorbite dai rumori causati dall’agitazione dei presenti. I mantelli dei commensali frusciavano, accompagnati dallo stupore e dalla curiosita’, verso l’interno della sala. Infatti non solo i cenni di Lord Voldemort invitavano ad entrare, anche un esotico e speziato profumo che si era manifestato da poco.
Il flusso di mantelli fluiva all’interno dell’Oval office, incurante dell’isolotto imbronciato che Bellatrix simboleggiava. Alla sua sinistra e alla sua destra scorrevano i compagni, noncuranti della strega e del mago immobili uno accanto all’altro.
<< Non entri, Bellatrix? Pecchi abbondantemente e sovente di tutti e sei i vizi capitali, ignorando di fare onore anche al settimo! Dimentichi l’ingordigia, la gola! Tsk, Tsk… non sei coerente… >> commento’ ironico Snape arricciando le labbra in uno dei suoi tipici e taglienti sorrisi.
Mentre terminava la frase si uni’ all’ultimo commensale che ordinato entrava in sala.
<< Puzza! >> sibilo’ la strega << Nella sala c’è una puzza… saranno i tuoi tramezzini che puzzano cosi’. Che schifo! >> aggiunse laconica la Mangiamorte mentre si incamminava anche lei per prendere posto alla tavola << Mangiare a questa ora tarda… sono certa che non digeriro’ nemmeno una briciola del tuo schifoso spuntino! >>

Davanti all’Oscuro si era formato un gruppetto di curiosi.
<< Sscio’! Via! Mi offusscate, mi… date fasstidio! Boia! >> sibilo’ seccato Voldemort, mentre con la mano eseguiva gestacci per evidenziare le parole appena pronunciate.
<< Mio signore… >> s’azzardo’ Piotr Slutsky << Ci sono dei cartellini ornati e ripiegati sparpagliati sulla tavola… anche davanti a vostra Signoria ce n’è uno. Cosa sono? >>
Severus rispose leggermente infastidito da cosi’ poca immaginazione: << Segnaposto! Se leggi su ogni cartellino, noterai che il nostro Signore ha apposto di proprio pugno il nome del commensale. Li’ prendera’ posto. >>
Phlippe Ledoux, accortosi del “faux-pas” di Piotr, si affretto’ a riportare sua Signoria il Lord di buon umore, o almeno di contenere il danno causato dal collega…
<< Uh! Oh! Ravissantes! Magnifiques! Quelles jolies “garde-places” Monseigneur ! >> e dopo essersi inchinato varie volte, ricordando i movimenti di un coltellino a serramanico incantato, saltello’ pimpante alla ricerca del suo posto leggendo ad alta voce i nomi alla destra del Lord << Bellatrix… c’est une femme… Severus… non, pas ici… Piotr… non plus… >> poi si sposto’ per leggere i nomi alla sinistra del suo Pardone << Thomas… rien! Jack… Oooh, Philippe, c’est moi , je trouvé ma place! >>
Andrej si gratto’ il cappuccio nero, indeciso se porre o no la domanda.
Si fece coraggio e chiese piu’ cortese che mai, indicando il segnaposto di Voldemort: << Mio Signore… come mai sul suo cartellino c’è scritto “CEO”? >>
Infatti sulla tavola, davanti a Voldemort, c’era un cartellino che riportava quelle tre lettere.
<< Si-i-o… Cosa vuol dire? >> gli fece eco un folto coro di Mangiamorte incuriositi.
<< Ma boia d’un boia! Vuol dire “Chief Essecutive Officer”! In poche parole comando io qui’… sse non ss’era ancora capito! Ssono o non ssono l’Essssere Ssupremo?? Boia che banda di ‘gnurant che ssiete. >>

Lesti i curiosi sfumarono liberando la vista al Lord. Ognuno trovo’ il suo posto e finalmente lo spuntino poteva essere consumato. Novizi e Mangiamorte sedevano compiti, solo il rumore degli stomaci bramosi insisteva contro il silenzio spettrale calato sull’Oval office. Dalle zuppiere in argento, disposte sulle tavole, si levava un promettente vapore, e ancor piu’ promettente era il profumo che solleticava le narici degli affamati. Il Signore oscuro fece servire il vino e scoperchiare contemporaneamente le terrine da incantesimi. Finalmente il misterioso contenuto venne rivelato.
Il cuoco Snape si alzo furtivo e annuncio’ il nome della pietanza: << Spaghetti al pesto! Accompagnati da un Pigato “Tenuta della Croce” anno 1995, vino bianco leggero, da servire fresco. >> per poi risedersi distinto e posare il tovagliolo sulle gambe.
Mestoli incantati servirono dei lunghissimi fili gialli lambiti da pezzettini verdi e un colore chiaro indefinito. Il tutto dava l’idea di essere piuttosto oleoso. Magiche grattugie e pezzi di un formaggio a pasta dura levitavano sui piatti facendo nevicare fiocchi di saporito condimento supplementare. Incuriositi sguardi seguivano i movimenti, sperando di poter presto assaggiare quel cibo misterioso. Bellatrix, sempre piu’ schifata, si porto’ la maschera da Mangiamorte al viso: la puzza non identificata le dava il voltastomaco. Lord Voldemort impugno’ la forchetta e la calo’ con forza nel suo piatto, ripescando alcuni spaghetti che esibi’ a mo’ di trofeo.
<< Buon appetito! Diamoci ssotto! Abbuffatevi come sse fosssse l’ultimo vosstro passto! Ssiete invitati! È tutto aggratiss! Uah… Uah… >>
Altre forchette seguirono quella del Lord. Non tutte riuscivano a portare alla bocca del commensale degli spaghetti. I feroci Mangiamorte lottavano impotenti e impacciati con quei fili oleosi che scivolavano villani nei piatti in finissima porcellana fiorentina. Qualcuno chiese se poteva usare un incantesimo per inforcare con successo la pasta impertinente. Severus a malincuore lo permise.
Un coro di “Collocibus” si diffuse, accompagnando il rumore cristallino che le posate in argento producevano punzecchiando le preziose ceramiche.
<< Aaah… Uuuh… Questa ssalssa… Oooh boia, com’è piccante! Cossa ci hai messsso dentro?! Provala! >> ordino’ l’Oscuro Signore a Severus agitando le mani verdastre davanti alla bocca come per farsi aria.
Approfittando dell’occasione, una mano argentea spunto’ da sotto il tavolo e tasto’ furtiva nel piatto di Philippe alla ricerca di cibo; ma si ritiro’ subito, per evitare la posata a quattro punte del mago francese. L’Oscuro Lord allungo’ verso il cuoco la forchetta con un boccone di spaghetti al pesto letteralmente annodati sopra.
Allungandosi per raggiungere Severus, passo’ con il boccone proprio sotto il naso di Bellatrix, ben protetto dalla maschera. Nonostante l’argentea barriera, l’odore penetrante dell’aglio s’insinuo’ prepotente dietro le quinte del metallico sipario, deciso a farsi riconoscere dalla Mangiamorte. L’operazione ando’ in porto e questa fece cadere l’argento forgiato, portandosi veloce le mani davanti al naso sigillandolo.
Arretro’ un poco, spaventatissima: << Iiiih! C’è aglio dentro! C’è aglio dentro!! Non ne voglio! Evanesco!! Evanesco allium!!>> gridava isterica la Mangiamorte.
La sedia vertebrata accolse il movimento brusco della strega fremendo e producendo un rumore di ossa scricchiolanti.
Mentre Snape provava la salsa dal suo piatto (non c’era motivo di mettere in bocca la forchetta leccata da Voldemort, la salsa era la stessa!), Thomas Fisher commento’ preoccupato: << Severus ha sbagliato la ricetta… >>
Il cuoco mastico’ lentamente il boccone, facendolo passare su tutte le parti della lingua per gustarlo attentamente. Non c’era nulla di strano nel suo pesto, la consistenza e le percentuali degli ingredienti erano a dir poco perfette: pestato nel mortaio non troppo grosso e non troppo fine, sale marino quanto bastava, un basilico maturo al punto giusto… tanto da trasportare con l’immaginazione alle soleggiate Terre liguri, pinoli maturi leggermente tostati, il miglior olio d’oliva in commercio, un parmigiano da concorso e una decente nota d’aglio finale che stuzzicava il palato a masticazione conclusa… Una sogno di una salsa, che accompagnava esclusivi spaghetti di grano duro cotti in abbondante acqua salata fino a raggiungere la tipica denominazione di “consistenza al dente”. Per una volta si era addirittura distanziato dalla pessima abitudine che aveva di spezzare gli spaghetti prima di immergerli nell’acqua bollente…
(N.d.a Ditemi voi se non ci siano i presupposti per preparare una salsa meritevole di lodi!)
<< Mio Signore, la pietanza è riuscita perfettamente. È solo un po’ saporita, ma per un mago del vostro calibro non risultera’ difficile abituarsi al gusto corposo della salsa. >>
Piotr, nel frattempo, aveva posato una mano sulla spalla di Bellatrix per riportarla alla ragione: << Ma dai, non fare cosi’ la schizzinosa! Se poi ti puzzera’ l’alito ti farai dare un po’ di acqua dentifricia da Snape! Mangia! Non hai nemmeno assaggiato… >>
Nuovamente la mano fantasma spunto’ da sotto la tavola rubando una grosso pezzo di Parmigiano.
E Thomas, sempre scettico: << Io non credo che quell’acqua dentifricia elimini completamente l’odore di aglio, dovrei provare questo miracolo per l’igiene orale, per crederci. >>
Piotr gli rispose: << Non ti sei accorto che con Nagini funziona? Simeon la da anche alla serpe e da all’ora l’odore di carne putrida nei nostri bagni è sparito! >>
Simeon, avendo udito il suo nome, si volto’ di scatto e volle sapere: << Cosa ho fatto io? >>
Philippe si stava agitando perché pensava di aver consegnato a Severus l’erba sbagliata.
<< Mio Signore… Sono forse io il colpevole? >> chiese rivolgendosi al Lord che aveva ancora il palato in fiamme.
La mano, che in apparenza non apparteneva a nessuno dei commensali, apparve nuovamente da sotto la tavola e intinse un dito argentato in una zuppiera contenente spaghetti al pesto.
Bartholomeus alzo’ la voce per fare un’osservazione a Piotr: << Attento! Metti via il coltello del pane, posalo! Stavi quasi tagliando la tovaglia in broccato. Se continui a gesticolare a quel modo con quel coltello in mano, in un domani, potresti addirittura tagliare, che so io… un orecchio a qualcuno!! >>
Per fortuna la voce di Bartholomeus copri’ il grido, quasi uno squittio, del proprietario del dito argentato che aveva provato anche lui la saporitissima salsa incriminata.
Il Lord ingurgito’ a fatica gli spaghetti, avendo cura di lasciare piu’ pesto possibile nel piatto.
Severus Snape lo noto’ e chiese cortesemente a Lord Voldemort se poteva intingere un boccone di ciabatta all’olio nel suo piatto, per “pulirlo”.
Sarebbe stato un vero crimine sprecare quella salsa divina…

Edited by Ida59 - 7/7/2015, 12:01
 
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Rowizyx
view post Posted on 18/1/2007, 19:32




Una domanda: se beve soltanto va bene ugualmente?
 
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occhioMalocchio
view post Posted on 18/1/2007, 19:43




CITAZIONE (Ida59 @ 18/1/2007, 12:28)
Veramente una bella storia OcchioMalocchio, ben scritta e congeniata, che tiene con il fiato sospeso nella parte centrale.
In particolare mi è piaciuto il pezzo in cui Piton guarda nella sua coppa, i suoi pensieri, fino a quando assapora lentamente il vino, quasi con piacere.

........[cut].........

Il titolo (che è uguale a quello di una mia one-shot) forse rovina un po' quella che dovrebbe essere la sorpersa finale, visto che rivela fin dall'inizio che Piton non morirà.

Un'ultima nota: spesso non hai messo lo spazio dopo la virgola (o altro segno di punteggiatura). Dovresti correggere perchè, una volta che il gioco sarà concluso, è nostra intenzione pubblicare la raccolta di storie anche su altri siti.

Ancora complimenti.

Grazie per i complimenti! a te e a tutte le altre che hanno avuto la pazienza di leggere il mio pezzo.
In effetti il titolo svela subito il finale, ne avevo pensato anche un'altro che forse poteva andare: " L'ULTIMA CENA ? "
Ma non volevo creare paragoni fuori luogo... :unsure:

Ho sistemato gli spazi delle virgole (dovrebbero essere tutti a posto)

Troppo spassosi i pezzi di stefi con Voldemort in versione " Bis "!
(mi sembra si chiamasse così il serpente-consigliere-sibilante di Re Giovanni, nella versione Disneyana di Robin Hood)

Edited by Ida59 - 7/7/2015, 12:02
 
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293 replies since 6/1/2007, 15:13   7253 views
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