| Come si è già detto nel post sopra, questo lavoro televisivo è tratto dall'omonimo romanzo di Émile Zola scritto nel 1867.
Il romanzo racconta la storia di Therese e Camille due cugini destinati a sposarsi visto che lei vive nella merceria della vecchia zia e non è mai uscita allo scoperta del vero amore e lui è troppo esile e malaticcio per uscire e cercarselo il vero amore. Tutto viene sconvolto dall’arrivo di Lorenzo, un pittore amico di Camille che, con la scusa di fare un ritratto al’amico, inizia ad interessarsi alla giovane Therese e ben presto diventano amanti. Nella segretezza del loro amore progettano di uccidere il terzo incomodo, Camille, e un giorno al lago ci riescono e Lorenzo riesce anche a farla franca, inscenando un salvataggio e trovando testimoni disposti a confermarlo. Così tornano bellini dalla zia che nel frattempo muore spiritualmente per la morte del caro Camille. Tutto sembra procedere al meglio, ma i due amanti, mossi dal rimorso, cominciano a litigare e ad odiarsi sempre più, complice un ipotetico fantasma del defunto, e, in una lite, la zia scopre quello che hanno fatto, ma ormai è paralitica e muta per poter gridare verità e vendetta. Ma quest’ultima non tarda ad arrivare perché i due amanti si uccidono a vicenda rosi dalla pazzia e dal senso di colpa, mentre la zia, compiaciuta, li osserva con un sorriso disgustato sulle labbra.
Alan Rickman interpreta il ruolo di Vidal, un personaggio piuttosto luminoso rispetto alla cupezza dell’opera, amico di Lorenzo che viene citato appena nel romanzo e appare praticamente circa dieci (intensi) minuti.
Nella prima apparizione (non divina XD) Vidal si incontra con Lorenzo in un caffè per una bella chiacchierata tutta maschile sulla sua relazione con Therese. Nella seconda scena troviamo Vidal che ha avuto un certo successo mostrare il suo guardaroba migliore e poi porta Lorenzo nel suo studio “bohemien” completo di modella nuda che gli offre anche degli extra e chiede all’amico se vuole approfittarne, ma lui declina. Nella terza scena Lorenzo incontra Vidal in un bar e lo prega di seguirlo nel suo studio, dove l’amico raccoglie le tele e le critica: tutti i quadri ritratti hanno il viso di Camille.
Chi ha visto lo spettacolo afferma che sono stati pochi intensi minuti di un Alan magnifico in ogni parola, gesto, espressione, un’ottima prospettiva di quello che poi sarebbe stato come attore.
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