Vigilia di Halloween
Quanto mi è piaciuta questa storia, Chiara. Tanto ma proprio tanto, anche nella sua brevità; una brevità in cui però è racchiusa tanta di quella profondità d’animo e di emozioni da meritare molto di più che una recensione di poche parole.
Perchè tu sei straordinariamente abile a far entrare un mare di emozioni in piccoli spazi formati da concetti sintetici ma molto incisivi, vigorosi, penetranti: una capacità particolare che confesso di invidiarti (in senso buono, ovviamente) assai! Ma come fai ad essere così brava?
Quindi ogni volta che leggo un tuo piccolo capolavoro, come in questo caso, è come se mi ritrovassi ad ammirare una tela su cui sono state tracciate veloci pennellate di colore intenso e vivace, eseguite tuttavia con grande precisione, ma uguale efficacia, fino a formare un quadro che si potrebbe definire di stile impressionista. Un quadro comunque, prima di tutto, di incredibile fascino, che mi ha conquistata.
E parola dopo parola, pennellata dopo pennellata, ecco come anche stavolta si è venuto a creare lo splendido insieme di una storia che si dipana seguendo una linea perfetta, sempre più coinvolgente, in grado di scatenare una serie di sensazioni uniche e di trascinare dentro a un vortice di colori dalle mille sfumature e dai forti contrasti.
In questo dipinto è possibile riconoscere il colore dell’amore, ma anche quello della rabbia e del rimpianto, e infine il colore della felicità e della speranza. Quel colore che Severus ha cancellato dall’arcobaleno dei suoi sentimenti ma che ancora una volta, per fortuna, hai provveduto a far tornare più vivo e brillante che mai.
E’ stato facile quindi lasciarsi trasportare dal mare di emozioni fatte di immagini potenti, evocative, descritte con la deliziosa accuratezza che sempre ti contraddistingue, e che permeano l’intero corso del racconto. Ci vogliono grande cura, amore per la propria creazione e dedizione ai personaggi se si desidera riuscire a trasmettere qualcosa di magico e speciale a coloro ai quali stai raccontando una favola, e tu, cara Chiara, è quello che riesci immancabilmente a fare.
Ed eccolo, stupendamente tratteggiato, il tuo grandioso Severus ancora tormentato, incapace di lasciarsi andare ad un presente che dovrebbe essere felice per lui e per la famiglia che finalmente si è costituita attorno a lui, ma… Ma l’animo di un uomo tanto intelligente, quale è questo tuo Severus, sembra destinato a covare il rimorso per l’eternità; quindi non bastano ancora l’amore di una donna e la presenza di due bambini per impedirgli di torturarsi al ricordo di un passato terribile.
Superba la descrizione che fai della sua anamnesi disperata, mentre sullo sfondo si staglia, magnifica, l’imponenza della mole del castello e io “tocco” e respiro l’aria fredda e umida di questa notte particolare, entrambi resi più reali che mai dalle tue parole.
Ciò che però spicca sopra ogni sofferenza, incomprensione e incapacità di andare oltre il buio è la figura di questa tua straordinaria, meravigliosa Tonks, che illumina l’oscurità dentro e fuori l’anima di Severus, sconfiggendo ogni paura. Tonks è la luce che lo guida fuori dalle tenebre e l’ho amata profondamente per come l’hai delineata e per ciò che le hai fatto dire.
Stupenda la sua immensa dolcezza, la rassegnata accettazione con cui riprende la strada prima che egli capisca quanto sta rischiando ancora di perdere, acconsentendo finalmente che lei glielo faccia capire con infinito amore.
… Severus, smettila di nutrire il lupo sbagliato. Ti prego! Io ti amo…Ho immaginato nitidamente tutta la scena, assaporando il loro scambio di battute fin nei minimi particolari, e trovo che tutto quanto sia di una bellezza travolgente.
Il finale è consolante, riscalda il cuore e lascia finalmente spazio alla commozione. Semplicemente incantevole.
Chiara te l’avrò già detto forse un milione di volte a chiusura di ogni storia, ma non mi stancherò mai di ripeterlo ancora: sei trooooppo brava!