Marble cake
Che dire Chiara? Che ho gli occhi umidi anch'io, come quelli di Molly! Che meraviglia di storia, e che confronto splendido tra due personaggi che amo. Perchè sì, adoro anche la mitica signora Weasley, da sempre: amo parecchio questa figura bella e forte di donna coraggiosa che è, prima di tutto, una splendida mamma/chioccia.
Una madre vera e protettiva, che ha allevato sette figli e che ha dunque un cuore grande come una casa per contenere tanto amore, talmente tanto da poterlo donare anche a quel giovane uomo che potrebbe essere suo figlio. Ed è straordinaria e commovente la delicatezza con cui avverte vibrare il dolore profondo covato nel cuore di quell'uomo sempre così schivo, cupo, burbero, scostante e di poche parole, e nota i particolari del suo viso stanco e provato, invitandolo a scaldarsi un po', sia fuori che dentro, con una tazza di cioccolata e una fetta di torta appena tolta dal forno, proprio come farebbe una mamma dolce e attenta che Severus avrebbe voluto avere.
La generosità di Molly e il suo istinto materno sono immensi e tu li hai resi in modo veramente toccante, tratteggiandoli superbamente, così come hai saputo regalarci ancora una volta in maniera sublime l'eroicità di questo magnifico Severus, che, dopo aver trascorso una terribile notte torturato dal gelo e costretto ad assistere alle peggiori nefandezze, siede con dignitosa compostezza al tavolo con Molly nonostante l'abissale stanchezza, preoccupandosi prima di tutto di non voler fare tardi alla lezione che lo attende a scuola entro poche ore.
E infine lo splendido tocco finale, ciò che consacra definitivamente questa storia a vero gioiello rilucente di emozioni: quella carezza e il bacio delicato della madre sul capo di quell'uomo dall'apparenza coriacea che, nonostante la ferrea imposizione a cui costringe il proprio corpo per obbligarlo a resistere ad ogni costo, cede umanamente alla stanchezza fisica e morale e crolla addormentato come un bambino con la testa posata al braccio appoggiato sul tavolo.
Ho apprezzato tantissimo questo passaggio finale che trovo sia di una tenerezza struggente e di rara e pura bellezza ed è stato impossibile non sentire un forte nodo alla gola: ancora una storia stupenda, complimenti Chiara!