| Ale85LeoSign |
| | I suoi occhi neri in quel momento riflettevano la luce rossastra del sole, conferendogli un aspetto nuovo, caldo e umano, con le sue fragilità, i suoi dolori e i suoi ricordi, anche se la sua figura si stagliava alta e sicura in quel gioco di luci così particolare. Era un uomo che guardava l’ombra di se stesso attraverso una luce mortale.**Citazione da TQ cap 36 "Messaggero di morte". Avevo già avuto modo di scrivere cosa ne pensavo di Severus Piton, ma ho avvertito la necessità di ricominciare da zero, trovando ciò che avevo redatto superato e non completamente vero.
Ho iniziato a scrivere FF non per colpa sua, ma per colpa del film del Calice di Fuoco, che fece scoccare la scintilla ff per una serie di ragioni. Però c'è da dire che Severus, fin dall'inizio, è stato il personaggio che predominava all'interno del mio contesto narrativo. E senza alcuna fatica. La sua immagine nella mia mente è sempre abbastanza chiara nelle sue tinte oscure, complesse nella loro costruzione ma semplici e armoniche nella loro visualizzazione: l'uomo che vedo è di un'eleganza silenziosa, composta, come il lieve fluttuare del suo mantello sulle spalle; ha una gestualità raffinata, espressiva, come la sua voce del resto, una melodia oscura che si può trasformare in un'arma infallibile e spietata, prima ancora che il personaggio richiami la sua immensa aura magica. Esteticamente lo associo quasi del tutto ad Alan Rickman, ritrovandolo più giovane e, per certi aspetti, ancora diverso, forse con un carisma e un modo di fare che, derivando da questa mente instabile, si sono accentuati e ridimensionati in base alle situazioni in cui si trova il personaggilo.
I suoi occhi sono molto importanti, essendo importanti per la sottoscritta in generale. Comunicano emozioni e sentimenti prima della voce, ed esprimono ciò che a parole, spesso, rimarrà totalmente inespresso. Occhi di ghiaccio, occhi che spesso rimangono duri come il marmo per non lasciare, comunque, che l'istinto predomini sulla ragione, lasciando trapelare qualcosa dall'animo del mago. Nonostante questa sua apparente chiusura al mondo, il mondo lui lo conosce più che bene, e conosce quella strana razza che sono gli esseri umani, riuscendo a coglierne luci e ombre, attraverso uno studio attento, una logica ferrea, e un'intuizione che difficilmente si sbaglia.
Un uomo perfetto dunque? Tutt'altro. Questo Severus sarà sempre dilagnato tra bene e male, passato e presente, in una continua lotta dove l'unico vincitore, spesso, sarà un dolore pulsante al ritmo dei battiti del suo cuore. Quindi sarà nascosto, silenzioso, orgogliosamente riservato e, allo stesso tempo, ferocemente combattuto e combattivo.
Se amerà, lo farà con tutto se stesso, disperatamente, cercando di capire a fondo cos'ha provocato in lui un attaccamento così forte, a una persona che all'inizio, ovviamente, altri non era che una perfetta sconosciuta. E sarà leale, questo Severus, e si batterà sempre fino all'ultimo in ciò in cui crede, anche a costo della vita.
Mi sembra di aver detto tutto. Se avrò altre considerazioni da fare, nonn tarderò ad aggiungerle.
Edited by Ale85LeoSign - 26/11/2012, 17:32
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