Il Calderone di Severus

Le parole del cuore

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La Fata
view post Posted on 2/2/2012, 16:16







Buongiorno amiche dolcissime, eccomi di nuovo nella mia postazione ai margini del bosco, biancheggiante di neve (e gelida) prontissima a dedicare anche oggi le mie trepidanti attenzioni ad un nuovo appassionante lavoro. Questa volta ho voluto prendere in considerazione le dediche di

Sogno d’amore .


scusandomi prima di tutto anche con lei per averle fatto attendere all'infinito le mie considerazioni! Ma bando alle ciance, non vedo l'ora di leggere il contenuto delle sue (sicuramente) deliziose storie.


CITAZIONE

Una goccia d'amore



Aveva lavorato per notti intere.
Doveva essere tutto perfetto.
L'idea di per se stessa era già abbastanza ambiziosa e avrebbe dovuto funzionare a tutti i costi.
Di lì a poco sarebbe stato l'anniversario del sesto anno del suo ingresso tra gli insegnanti di Hogwarts.
Ci aveva pensato per mesi ed aveva deciso che doveva essere degnamente festeggiato!
Sapeva che lui non avrebbe accettato alcun tipo di celebrazione: continuava a rifuggere festività o ricorrenze.
Il calderone era ancora bollente.
Avrebbe dovuto attendere che si raffreddasse prima di distillarne il contenuto.
Aveva seguito ogni passo, ogni virgola dell'originale dettaglio dell'antica procedura.
Ma non era riuscita a non inserire una piccola variazione.
Il suo personale sigillo.
Con tenacia aveva cercato, e trovato, ogni ingrediente, ripulito e controllato ogni erba, imparato a memoria ogni tecnica utile.
Solo da poco aveva identificato l'ultimo elemento.
Ci aveva lavorato per anni. Alla fine era così semplice!
Il liquido era diventato prima di un rosso acceso, come sangue spillato in quell'attimo fugace dalle sue stesse vene, poi di un turchese brillante come un cielo d'estate e poi aveva ripreso la trasparenza neutra che aveva sperato mantenesse.
Avrebbe accettato da lei quella piccola boccetta in regalo, ne era sicura!
Non avrebbe approvato, si sarebbe forse irrigidito.
Era certa che gli occhi neri avrebbero brillato di disapprovazione, ma alla fine l'avrebbe preso il fragile cristallo tra le mani eleganti e l'avrebbe portato nei suoi alloggi.
Se fosse stata davvero tanto fortunata avrebbe deciso di provarla, anche senza sapere davvero con cosa fosse stata distillata.
In quel modo, senza forse esserne davvero completamente consapevole, le avrebbe donato cio che le era più prezioso: la sua fiducia.
Certo, se l’era guadagnata, ma aveva ancora qualche dubbio di quanto davvero fosse radicata.
In ogni caso glielo avrebbe spiegato: quella era la ricetta per un oblio temporaneo.
Contava molto sulla sua innata curiosità perché l'anima muovesse la mente ad accettare un momentaneo sollievo all'ansia e al dolore, che sapeva agitavano giorno e notte quel giovane, quanto solitario, cuore.
Esiste davvero una ricorrenza speciale per regalare a qualcuno la pace, anche se effimera e transitoria?
Versò il liquido insapore e inodore nella piccola ampolla verde.
Nel breve volgere di qualche ora era tutto compiuto.
Ora era nei suoi alloggi, seduta con la testa tra le mani, attenendo di poter cogliere l'attimo nel quale avrebbe potuto comprendere che il suo regalo era stato consumato.
Pazza! Davvero sperava che si fidasse così tanto di lei?
Come aveva potuto saltargli in mente di regalare una pozione proprio a Piton?
Aveva fatto ogni cosa nel modo giusto?
Scrollo le spalle e la testa nel vano tentantivo di allontanare ogni pensiero, di tornare padrona di sè.
La notte passò lenta e silenziosa.
L'alba pallida salutò gli occhi ancora spalancati sul libro aperto sopra quel tavolo lontano.
Raggiunse il suo posto in Sala Grande, spiando il viso amato e distante.
I capelli neri erano lisci e lucenti, il viso chiaro stranamente appena più rosato del solito.
Forzò la sua natura e permise allo sguardo di cercare di incontrare gli occhi neri.
Le ombre scure erano scomparse. Le profonde occhiaie grigiastre e i segni della stanchezza, che sempre gli solcavano il volto, non esistevano più.
Nel cuore sentì sbocciare una gioia senza confini.
Aveva bevuto la pozione!
Erano mesi, forse anni, che non vedeva quel volto tirato, e sempre magrissimo, senza quei segni scuri.
Quella notte aveva riposato!
La felicità la colmò e uscì quasi di corsa dalla sala.
Si chiuse la porta alle spalle e lasciò libero sfogo all'esultanza che quella visione, quella mattina, le aveva dato.
Sì, ogni cosa era stata eseguita perfettamente, ogni goccia era stata distillata nel modo giusto e ogni gesto era stato compiuto aveva assurto al suo esatto significato.
La pozione aveva fatto ciò che doveva: un riposo tranquillo, senza sogni che turbassero il sonno, ma pieno di delicate fantasie che portassero la mente di chi la sorbiva verso la realizzazione dei desideri più nascosti.
Severus avrebbe avuto altre notti serene, senza alcun bisogno di speciali celebrazioni.
Era una promessa che, ora, era sicura di poter mantenere.
Sapeva che quella notte il mago aveva più volte mormorato, con amorevole passione, quel nome che non era il suo.
Per questo era certa che non le sarebbe mai più mancato l'ingrediente principale che dava ragione a quel delicato intruglio magico.
Ormai era a conoscenza dell’ingrediente che faceva funzionare la pozione.
Non doveva più cercare perché lo avrebbe avuto per sempre con sè: le sue stesse lacrime.
Gocce salate e trasparenti versate da una persona perdutamente innamorata, senza alcuna speranza.

Questo brano è addirittura commovente! Sono arrivata a leggere le ultime righe con una lacrimuccia pronta a sgorgare e trattenuta a stento, grazie a questo piccolo gioiello che elogia il potere misterioso ed eclatante dell'amore, e che hai saputo descrivere in modo eccelso, mia carissima Sogno d'Amore, donando alla singolare protagonista di questa storia stupenda lo straordinario potere, appunto, di sollevare l'uomo che ama dalle proprie angosce, attraverso un sublime sacrificio d'amore. Che dirti ancora, se non che hai scritto un pezzo di rara bellezza, degno del tuo dolcissimo nick e dell'animo sensibile che sicuramente alberga in te :wub: Grazie ancora per averci fatto sognare, preziosa amica!



CITAZIONE

Anniversario


Sì, adesso tutto era pronto.
Se lo ripeteva mentre lanciava una fugace occhiata alle lancette dell'orologio, quasi allineate.
Il fuoco crepitava allegro. Il ceppo più grosso aveva cominciato ad ardere spandendo intorno un piacevole tepore.
Il libro sulla tavola era aperto proprio dove lui l'aveva lasciato.
Lo aveva letto tutto, un interessante trattato sulle erbe che possono procurare vari stati di apparenti mortali alterazioni.
Spense velocemente le candele. Voleva tornare sul divano a guardare il fuoco.
Non faceva molto freddo, ma aveva lasciato il mantello nero sul bracciolo del divano se mai avesse potuto essere utile.
Il tessuto nero era magico: pur avendo una consistenza appena palpabile riusciva a mantenere il calore del corpo di chi lo indossava, con qualsiasi temperatura.
Sorrise, versando il vino rosso nei due bicchieri alti e panciuti posti in tavola.
I piatti erano pronti per ricevere ogni qualsivoglia prelibatezza.
Si guardò intorno. Ora doveva solo aspettare.
Finalmente si sedette sul morbido e accogliente divano chiaro, posto proprio di fronte al camino.
Lasciò vagare lo sguardo per lunghi minuti sulle lingue di fuoco che si separavano, guizzando, dal grosso ceppo scuro.
La vita del fuoco era intimamente simile a quella dell'uomo: mai un attimo uguale all'altro.
Non esisteva pausa, non esisteva esitazione, non esisteva identica replica: in ogni attimo il fuoco è sempre diverso, mai uguale a se stesso!
Strinse le braccia attorno a sé con un brivido inconsulto.
Di cosa aveva paura adesso? Era tutto finito!
Di lì a poco sarebbe tornato.
Sorrise dolcemente, permettendosi finalmente di godere il tepore delle fiamme.
Amava quella casa.
Amava quel luogo dove tutti i suoi sogni erano divenuti realtà.
Era lì che era riuscita nel suo intento di scalfire la dura corazza di Severus e aveva trovato la via, ripida, angusta e accidentata, per giungere al suo cuore.
Giorno dopo giorno, ora dopo ora.
Era riuscita a fargli comprendere e accettare ciò che provava per lui.
Dopo essere sopravvissuto al morso di Nagini il cambiamento del mago e la sua resa incondizionata al sentimento avevano qualcosa di miracoloso.
Ma la magia non c'entrava affatto.
In quella casa erano sempre soli.
Erano solo un uomo e una donna, che si amavano.
Aveva scoperto lei stessa una realtà che non aveva mai neanche sperato potesse esistere.
Severus aveva deciso di abbandonarsi ai sentimenti, alla fine.
Si era permesso di vivere.
Ciò che ne era nato era incredibilmente totalizzante!
Le era difficile capacitarsi che fosse reale e che lei stessa stesse provando qualcosa di così profondo.
Era sempre stata sicura che non ne sarebbe mai stata capace!
Ogni giorno si rinnovava la felicità di comprendere che tutto quel sentimento era dedicato a lei!
Un sogno!
Ma il sogno, il suo sogno, ora era realtà.
L'amore di Severus era talmente profondo e puro che sembrava non lasciarla mai.
Anche quando era sola lo percepiva sempre vicino, come lo avesse sempre accanto a sé.
Come stava accadendo in quel momento.
Percepiva il suo amore pervaderla e avvolgerla come un tenero e caldissimo abbraccio.
Sentiva sulla pelle il suo delicato tocco ed erano reali i piccoli, deliziosi brividi che la percorrevano, come quando sapeva strapparle l'anima con un solo bacio.
In ogni momento, ovunque si trovasse, le bastava chiudere gli occhi e pensare a lui ed ecco che la magia si ripeteva: quella sensazione di totale appartenenza le avvolgeva il cuore come un mantello scuro e caldo.
Le bastava pensare e le narici le si riempivano di quel profumo speciale e unico che sapeva spezzarle il respiro.
Non era necessario alcun tipo di particolare incantesimo per sentirlo accanto a sè in ogni momento: Severus sapeva far in modo che si sentisse sempre amata e desiderata.
Riaprì gli occhi per ripuntarli sui giochi sempre differenti delle fiamme del camino.
Era felice.
Più felice di quanto mai fosse stata nella sua vita.
Ne era certa perché era sicura che anche Severus provava gli stessi sentimenti.
I sorrisi che le rivolgeva erano indizio certo di quanto era riuscita a fargli nascere dentro.
Un profondo orgoglio la riempì.
Si sentì compiaciuta per essere riuscita a realizzare il suo più grande desiderio: far rinascere l'amore in un cuore che era certo di non provarlo più.
Questo la rendeva orgogliosa perché il suo desiderio era riuscito a rendere felice quel cuore!
Un regalo nel regalo, un dono magnifico che aveva fatto a se stessa mentre lo offriva a Severus.
Era stato ciò che li aveva uniti maggiormente.
Ora li univa solo un amore profondo che quasi non aveva bisogno di parole per essere espresso.
A lei bastava solo chiudere gli occhi e rivedere con la mente i suoi lineamenti aguzzi ora rilassati e sereni. La labbra sottili, morbide e dolcissime, che sempre più spesso si aprivano al sorriso. Lo sguardo scuro, ma pieno di luce, che prendeva bagliori di fiamma quando si posava su di lei.
La sensazione tornò immediata: il calore la inondò e sentì su di sè le mani leggere e delicate che la sfioravano per permettere alle braccia forti di cingerla.
Un rumore.
La porta si stava aprendo: era tornato.
Si alzò in fretta.
Non era una serata come le altre.
Era speciale: avrebbero festeggiato insieme il nuovo anno della sua non-morte.
Avrebbero vissuto un altro meraviglioso giorno del nuovo, splendido futuro.

Ed ecco la continuazione di una meravigliosa storia d'amore, che non finirà mai di stancarmi! :wub: Appassionata, struggente, unica. Una storia invidiabile perchè, attraverso le incredibili sensazioni della fortunata donna che attende l'arrivo del suo specialissimo amore, sono certa che non solo io ma tutte vorremmo essere lì al suo posto! ;) La lettura di questo brano mi ha fatto provare piacevolissimi brividi sulla pelle; grazie alla tua abilità descrittiva ho potuto immedesimarmi nella trepidante attesa della protagonista e nella emozione profonda che prova nel momento in cui la porta di casa, aprendosi, annuncia il ritorno della sua ragion di vita... che meravigliosa sensazione, carissima Sogno d'Amore: io, per merito tuo e delle tue straordinarie parole, continuo a sognare a occhi aperti, e tutto ciò è incredibile!



CITAZIONE

Gelo rovente


Glaciale e severo inverno.
Il castello è silenzioso.
Il freddo avvolge il bosco e il maniero nella sua stretta morsa.
Le antiche pietre sembrano utilizzare i leggiadri fiocchi di neve, leggeri e impalpabili, che continuano a scendere da cielo come un mantello di calda pelliccia.
E in essi, con voluttà, la fortezza si avvolge, permettendo che il candore riverberi la poca luce che penetra le dense nubi.
Le vecchie mura si ergono, imponenti e possenti, in mezzo alla foresta.
I rami, spogli della rassicurante copertura di fogliame, sfiorano appena lo svettante tetto di ardesia scolorita dal tempo.
Tu sei come quella rocca.
Chiuso all'interno del tuo massiccio rifugio, senza feritoie o aperture strategiche che possano mostrare al nemico la tua vera essenza.
Il nero abito che ti cinge è solo una rappresentazione delicata del tuo desiderio di allontanarti da un mondo che, da sempre, ti respinge.
La solitudine delle grigie pietre la ritrovo nel tuo camminare veloce e sprezzante, le alte mura senza alcuna breccia le rivedo dentro lo specchio nero dei tuoi occhi che non permettono a nessuno di essere letti, compresi.
Il mantello nero si chiude attorno a te come la bianca cappa sfiora i grigiastri blocchi delle mura del castello.
Entrambi a celare, entrambi a proteggere qualcosa di estremamente prezioso.
Sì, perché come l'inverno cinge d'assedio il castello, il freddo della morte che ti circonda tenta d'irretire te.
Ma come il castello nasconde superbamente l'estivo calore dei suoi ampi camini, illuminati da mille dolcissimi fuochi, anche tu trattieni, segreta e sepolta, un'anima bruciante e umana, piena di slancio appassionato.
Un'anima che comprende l'amore e la tenerezza, che anela ad un futuro migliore e non dimentica le emozioni lontane e amare di un altro tempo.
L'inverno che nasconde l'estate.
Questo sei tu.

Che similitudine magnifica e calzante! Questo è un breve brano di prosa che diventa perfetta poesia, puro incanto d'amore! :wub: :wub: Sono letteralmente affascinata da questa allegoria, scritta con un'abilità e una capacità d'espressione tali da rendere lo scritto una deliziosa sinfonia di tenerezza e passione, composta da note uniche e vibranti. Il mio romantico cuoricino è appagato e non sente più il gelo che attanaglia il bosco: adesso è tutto un caldo rifugio in cui cullare l'immagine forte e maestosa di colui al quale hai dedicato il tuo cuore.




CITAZIONE

Tempesta


La primavera è arrivata.
Nel breve volgere di qualche giorno il clima tormentato l'ha tramutata in un inizio d'autunno.
Tutta la natura, appena risvegliata dal lungo sonno invernale, ha dovuto affrontare l’inatteso vento freddo che ha preso a soffiare.
I teneri boccioli si sono cristallizzati, bloccati nel momento in cui dovevano sbocciare e crescere.
Le gemme degli alberi da frutto sono rimaste senza la fragile protezione dei delicati petali dei loro fiori, appena sbocciati e subito svaniti.
Lievi turbini di ciò che ad un primo sguardo sembra neve, percorrono il giardino.
I chiari petali si rincorrono e si agganciano tra loro, prima di essere sospinti verso il verde prato lucido per posarsi finalmente a riposare.
Il vento trascina con sè ogni cosa. Al suo tocco tutto perde la sua immobilità e cambia.
Il vento che carezza con leggera brezza i campi di grano.
Il vento che rinforza e fa sollevare il mare in potenti onde orlate di pizzo di schiuma chiara.
Il vento che diventa impetuoso soffio senza pietà che tutto trascina con sé e distrugge.
Il vento che scompiglia le nubi e crea vortici che possono cancellare ogni creatura o cosa.
Tu sei il vento.
Il tuo temperamento può essere confuso per distaccata quiete. Tu sai soffiare appena, celando rabbia o passione dietro un paravento di fredda determinazione.
Sei in grado di provare rovente rabbia che nascondi in te, tramutandola in glaciale impassibilità. Tu sai ruggire e poi spezzare il respiro come una crudele raffica di vento che trascina con sè ogni cosa.
Nascondi tenere passioni e profondi sentimenti. Sei in grado di spirare in dolci refoli, coinvolgendo chi ami in un turbinio di sensazioni senza fine.
Tu sei tempesta.
Capace di sovvertire ogni definita certezza. Sai carezzare con delicata passione e spazzare via ogni malcelato dubbio.
Tu sei un tornado che cambia chiunque incontri. Chi ha contatto con te mai resterà lo stesso. Niente e nessuno resta indifferente al tuo cospetto.
Di fronte a te la scelta deve essere completa e definitiva. Nessuna possibilità di mezzi termini nei sentimenti che sai suscitare.
La tempesta travolge e turba, spaventa e sbalordisce, emoziona ed entusiasma.
Nessuno comprende a fondo quanta passione conservi nel tuo cuore.
Solo chi si avvicina all'incognita del tuo essere può esserne rapito e coinvolto.
Solo chi ti ama sa guardare al di là della tempesta.
Il mare tranquillo e cielo limpido sapranno accogliere solo chi davvero li merita.

Ciò che mi ha colpito in particolare, in questa quarta e ultima parte della tua splendida, intensissima dichiarazione d'amore, è stata questa frase: "Tu sei un tornado che cambia chiunque incontri. Chi ha contatto con te mai resterà lo stesso. Niente e nessuno resta indifferente al tuo cospetto" che a mio parere è il fulcro di tutto; infatti, come hai espresso efficacemente con la frase che ho riportato, incontrare una persona straordinaria, come lui in questo caso, cambia assolutamente l'esistenza! Ti confesso che l'ha cambiata un pochino anche a me, che sono solo una umile fatina del bosco: la mia giornata infatti, oggi, si è indubbiamente arricchita attraverso la bellezza delle tue riflessioni, talmente sentite e appassionate da aver fatto sì che, questo magnifico Severus, prendesse vita per rendermi una fatina più felice, e di questo te ne sono grata! :wub:
A presto mie adorate, tornerò prima possibile a riempire ancora il mio cuoricino di gioia, attraverso i vostri splendidi pensieri d'amore...

 
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La Strega
view post Posted on 3/2/2012, 11:51




Non appena quel brutto calabrone rosa spandicuoricini e altre zozzerie è volato via, ecco che riappare la regina incontrastata della notte e degli specchi rotti: la strega!

Proseguo con il fetente lavoro di commentariato. Yek yek yek :truce:


CITAZIONE
Minerva


Quella notte


Un urlo lacerò il silenzio della notte accompagnando il suo brusco risveglio. Si ritrovò seduto, il fiato corto, la fronte imperlata di sudore. Era successo di nuovo e non era riuscito a controllarsi. Di notte era sempre così e l’Occlumanzia non poteva aiutarlo.
Si passò una mano tremante sugli occhi, quasi a voler cancellare ma nello stesso tempo trattenere la visione del sogno. Quegli occhi verdi sarebbero stati il tormento e il rimorso per il resto della vita così come, fino a quella maledetta notte di ottobre, erano stati la sua gioia. Nel sogno li aveva rivisti ma erano fissi e vuoti, privi di vita proprio come li aveva contemplati per l’ultima volta a Godric’s Hallow nella devastazione della casa distrutta quando, per l’ultima volta, le aveva accarezzato i capelli color rame e aveva sfiorato con le sue mani immonde di assassino le guance ancora umide di lacrime, mentre il bambino dalla culla piangeva.
Sentiva il cuore battere nel petto e il dolore lacerargli l’anima come se stesse rivivendo quella scena di nuovo.
Un’altra notte insonne, l’ennesima, era cominciata.

Un bellissimo, tremendo, fantastico, orripilante incubo!
Complimentissimi! :truce: Continua a mangiare pesante la sera e vedrai che questi meravigliosi incubi non ti lasceranno mai! :truce:




CITAZIONE

Addio


Avanzo nella fresca penombra della stanza. Ho atteso dodici ore vedendo calare la luna e sorgere il sole, pur di essere qui davanti a te.
Dovevo venire.
Dovevo esserci.
Ed ora ogni passo verso di te mi aiuta a capire quello che ho rifiutato di accettare per giorni: non ascolterò più la tua voce, non guarderò più il tuo sguardo chiaro, non avrò più la pace e il conforto che solo le tue parole sapevano darmi.
Ho sognato di conoscerti per tutta la vita e sono riuscita ad incontrarti solo quando ormai non ci sei più.
Mi ritrovo con le guance umide senza realmente accorgermene mentre ti guardo freddo e immobile a pochi passi da me. Ti sussurro un’ultima cosa “Non abbandonarmi mai”.
Vado via con la certezza che, pur se lontano, da oggi mi sarai più vicino di quanto tu abbia mai potuto esserlo.

Che noia questi discorsi strappalacrime. Se non fossero conditi da un po' di sano dolore :truce: sarebbero una noia, neanche mortale perchè ormai la Strega è ferrata su queste cose e sopravvive, volente o nolente -_-

CITAZIONE

Tributo


Il sole all’orizzonte è ancora basso e alla fresca aria del mattino i fiori con riluttanza cominciano ad aprirsi. La rugiada stende il suo velo uniforme su ogni petalo e filo d’erba mentre una solitaria ape ronza pigramente di fiore in fiore in cerca di polline. In quell’angolo di Foresta, appena fuori i confini di Hogwarts, tutto è tranquillo. Un crac improvviso rompe il silenzio e annuncia la comparsa di un uomo, un nero mantello lo avvolge. Lascia cadere a terra una maschera d’argento lucente che si tinge di rosso del sole nascente. L’ape, indispettita per essere stata disturbata, vola via. Non è interessata al tumulto di emozioni che si combattono nell’anima del nuovo venuto, né riconosce che il suo volto non è bagnato dalla rugiada ma da cocenti lacrime di rimorso e dolore. Nessuno lo sa.
A nessuno interessa.
Severus Piton è il traditore e l’assassino del vecchio Preside.
L’unico che aveva accesso alla sua anima è sepolto in una tomba bianca, proprio dall’altro lato del lago. Ed è quella la sua destinazione.

Questa fiction è così allegra che m'ha fatto venir voglia di buttarmi giù dal primo ponte. Con la scopa, ovviamente, picchiata, volo radente su qualche ignaro passante di passaggio, e giro della morte da provetta pilota :truce:

CITAZIONE

Ancora un passo


Ti sorreggi al muro e cerchi di dar fondo a tutte le tue forze per contrastare il tremore delle membra. Manca poco al sotterraneo, ancora pochi passi e potrai dar sfogo al dolore del corpo, spossato dopo ore di Cruciatus.
Un passo dopo l’altro la porta si avvicina, ma le forze si diradano; senti la gamba cedere e ti ritrovi a terra. Il bruciore alla mano ti avverte dell’ennesima ferita che ti sei procurato quella notte. Hai la tentazione di restare lì, contro il pavimento, senza più muoverti. Rialzarsi vuol dire risentire mille coltelli che ti dilaniano il corpo.
L’oscurità ti circonda, tutto tace eppure, appena sei crollato a terra, hai sentito alle tue spalle un fruscio. Non lo hai immaginato ne sei certo. Sai di chi si tratta. Senti i suoi occhi azzurri preoccupati alle tue spalle, ma ha resistito alla tentazione di correre in tuo soccorso. Lo ringrazi in cuor tuo per questo. Devi rialzarti e non farlo preoccupare ulteriormente. Sei in piedi, hai raggiunto il tuo studio. Ti chiudi la porta alle spalle con le ultime energie che ti restano. Anche questa volta non saprà mai che lo hai sentito. Sapere che a qualcuno sta a cuore la tua salute è un balsamo di cui la tua anima non può fare a meno, ma non sei abituato ad ammetterlo.


Gambette che cedono, forze che si diradano, coltelli che colpiscono... mi ricorda tanto le favole della buonanotte della zia Aginulfa, pace all'animaccia sua. :truce:
 
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La Strega
view post Posted on 3/2/2012, 12:35





Allorchè l'ottenebrante manto inchiostroso impregna ogni sperduto cantone della sopita metropoli, ecco che balza fuori dalle profondità dell'immondo globo terrestre la Strega, pronta ad affrontare diligentemente un ennesimo turno di defatigante, ma gratificante, commentariato maligno!

Questa volta abbiamo un pennuto insanguinato (sfuggito a Natale all'accetta del contadino per un soffio e poi al forno?) :truce:

CITAZIONE
Bloody Eagle

Occhi di sangue


La nebbia si addensa davanti ai miei occhi, soltanto echi lontani si odono.
Nell’aria c’è odore di sangue, così forte da darmi la nausea, da farmi girare la testa. Così forte da inebriare i miei sensi.
Cammino tra i silenzi e l’invisibile, cammino seguendo questa scia che sta accrescendo la brama in me; non riesco a trattenere la lingua nel leccare avidamente le labbra.
La nebbia si fa sempre più fitta insinuandosi tra la mia carne.
Cerco di afferrarla con una mano, ma mi sfugge tra le dita, come quella luce che si allontana sempre più oscurata da una densa coltre fosca.
Sento uno sguardo posato su di me, un oscuro sguardo affamato.
Stringo l’elsa della spada, pronta ad usarla al minimo segnale di pericolo.
Fa freddo. Lo sento penetrare nelle mie ossa, invadere i miei pensieri, come la nebbia che mi fa perdere in un intricato labirinto di morte.
Ho un compito ben preciso da svolgere e non posso permettere ad una fitta foschia di sentimenti di annebbiare completamente la mia ragione.
Serro le palpebre e per un attimo mi sembra di vederli, i tuoi occhi neri tinti di sangue, riesco a scorgere una complessa tela rossa che si espande dalle tue pupille. Quegli occhi li conosco più dei miei. Quegli occhi li amo più di qualsiasi alta cosa al mondo.
“Riuscirai a portare a termine il tuo compito?” mi aveva chiesto il Maestro.
“Sì.” avevo risposto senza pensarci.
“Lo ami?”
“Sì.” avevo ripetuto convinta più che mai della mia affermazione.
“Bene. Puoi andare.” si era limitato a dirmi.
Lo amavo, ma lo avrei ucciso.
Avrei dissipato quello sguardo relegandolo in un recesso buio della mia anima.
- Cosa sei venuta a fare? – una voce tra la nebbia.
- Ad ucciderti.
- Vorresti uccidere il Principe delle Tenebre?
- Le Tenebre non hanno padroni. La notte non è buia perché tu lo desideri. La luna si alza e il sole sorge senza che tu possa farci niente. Sei soltanto uno sguardo di sangue tra la nebbia. Sei soltanto il signore dei tuoi stolti simili che ti servono più per paura che per devozione, più per riconoscenza che per paura. No, tu non sei il Signore delle Tenebre, sei il Signore degli Stolti. Ed io ti ucciderò.
La nebbia cominciò a vorticare e ad ammassarsi intorno agli occhi di sangue, fino ad assumere la forma di un uomo, un uomo che celava un mostro.
- Vieni pure. Non mi opporrò al volere di colei che possiede la mia anima.
Il colore dei suoi occhi si fece sempre più intenso, più vivido, come fiamme che tutto bruciano.
Ed io stavo bruciando lentamente.
- Avvicinati e fai quello che devi.
Mi avvicinai per baciare le sue fredde labbra e per vedere l’ultima volta gli occhi di sangue da vicino.
Un colpo al cuore, preciso ma non mortale.
Una ferita dalla quale bere il suo sangue e addormentare per sempre quella brama che era cresciuta in me.
Si accascia al suolo e lo abbraccio.
Un altro taglio a recidere il collo e mi ritrovo a stringere per qualche istante cenere argentea, prima di sparire sospinta da una leggera brezza che sussurra il suo nome.
Mi addormento sotto la luna tinta di rosso, il rosso degli occhi di sangue.

Gridai nel buio della mia stanza.
- Va tutto bene? – mi chiese l’uomo che mi era accanto.
- Sì, tutto bene, ho solo avuto un incubo – risposi abbracciandolo più forte che potevo.
- Non preoccuparti, era soltanto un brutto sogno – cercava di calmarmi, ma non ci riusciva.
- Era così reale da farmi paura – aggiunsi aggrappandomi ancora con più energia, come se avessi paura di cadere.
Mi strinse a sé carezzandomi la schiena, guardai fuori la finestra: c’era una fitta nebbia nell’aria, non si riusciva a scorgere niente intorno.
Tra il candore di quel bianco vidi due occhi rossi, occhi di sangue.
Sorrisi.

Come inizio non c'è male. Il pennuto, nei suoi ultimi istanti di vita, ha dato proprio il meglio di sì, con questo meraviglioso incubo a occhi aperti. Yek yek yek!



CITAZIONE

Ossessione



Si avvicina lentamente alla poltrona dove sei seduto, il corpo ancora nudo trema scosso da brividi di freddo, il camino acceso riscalda appena la stanza.
Solo divertimento e nessun coinvolgimento, questo vi eravate promessi quel giorno in quella stanza. Avevate iniziato una relazione che non sarebbe mai dovuta nascere, per nessun motivo, invece ti eri avvicinato, la volevi, lei ti voleva e tutto era cominciato.
“Sarà solo sesso” le avevi detto la prima volta, lei aveva risposto “Lo so”, guardandoti appena.
Adesso stai lì, seduto sulla tua poltrona preferita, la guardi rivestirsi.
- E’ meglio che tu vada, ora. – le intimi.
- Lo so – ti risponde come quel giorno in un soffio quasi rassegnato, ma in quell’istante ti guarda negli occhi, e tu puoi scorgere mille emozioni attraverso le sue iridi.
- La mia camicia è sotto il tuo braccio, se gentilmente me la passi, mi vesto e me ne vado – ti risponde con noncuranza, mentre s’infila i pantaloni appena raccolti da terra.
Ti guarda quasi con indifferenza seduto su quella poltrona, alzi appena gli occhi verso di lei, osservandola per qualche istante, poi le passi l’indumento.
Non riesci a capire cos’è. Amore? Odio? Lussuria? Dolore? Gelosia?
La gelosia è la tua, vero?
Impazzisci al solo pensiero che qualcun altro possa toccarla. È solamente tua, l’hai iniziata all’amore e al sesso e tremi all’idea di non essere più l’unico. Hai il diritto di essere l’unico.
La lussuria è la tua, vero?
Ne sei ossessionato, non riesci a farne e meno, è la tua droga quotidiana, ma devi trattenerti, è uno sforzo enorme per te. Anche adesso che ti è davanti, la desideri, vuoi che sia ancora tua, ancora e ancora.
Il calore proveniente dal camino le carezza la pelle; le invidi, desideri essere quelle fiamme per avvolgerti intorno al suo corpo. Sei appena stato una spira sulla sua pelle, ma non ti basta, non ne sei mai sazio.
Avere una giovane vita tra le tue braccia, ti fa tornare indietro, a quando eri uno studente che si affacciava ai piaceri della vita.
Ma non lo sei più, non sei uno studente, sei passato al di là e hai lei. Lei che, come te allora, si sta affacciando ai piaceri della vita. E tu sei il suo mentore in questo.
E la scacci via ogni volta, per questo ti odi, lo fai sperando che lei ti odi come e più di te stesso.
Speri di allontanarla per sempre da te, vero?
Ci stai riuscendo?
“No”.
Immaginavo.
Tu sei pazzo di quella ragazza. Tu sei pazzo a rischiare tutto per quella ragazza. Tu sei un pazzo che si è innamorato.
Per questo la stai mandando via.
Non per l’età. Non per tua moglie. Non per la tua posizione.
Perché la ami.
Il libro che ti hanno regalato giace aperto sul tavolino, chissà se lo stai leggendo tu o lei. Sì, lei, perché quella ragazza che ti è davanti è l’altra.
Inizia a leggere il libro nel punto in cui c’è un cartoncino rosso nel mezzo, ti guarda divertita per quelle parole, per quel libro.
- Non la lascerò.
Mentre glielo dici, la guardi negli occhi illuminati dalle fiamme, la guardi sorridere.
- Non l’ho mai preteso. – ti risponde atona, come se non le importasse, - Lascia me. – aggiunge in un soffio mentre il fuoco scoppietta sempre più forte.
- Non posso. – ti limiti a dire.
- Non puoi o non vuoi?
- Entrambe le cose.
Egoismo. Possessione. Gelosia. Soltanto tua.
- Perché non mi lasci tu? Perché non esci da questa casa e dalla mia vita?
Non sai perché le hai detto quelle parole, ti limiti a guardarla mentre si avvicina a te.
La bottiglia di vino è ancora sul tavolino dov’era il libro che adesso è tra le sue mani; prendi il bicchiere ormai vuoto, lo riempi e ne bevi il contenuto in un unico sorso. Una goccia di liquido ambrato ti rimane sulla bocca e lei si avvicina, ti osserva, il libro ormai chiuso, ancora in mano.
Non vuoi che vada via, non vuoi vedere la porta chiudersi alle sue spalle, vorresti svegliarti con lei tra le braccia.
Impossibile, lo sai.
Dovreste andare lontano, qualche giorno, ma poi? A cosa servirebbe?
Senti il suo respiro sulla tua pelle, la sua lingua umida raccoglie quella goccia.
Senti le sue labbra calde e morbide sulle tue in un bacio amaro e alcolico.
- Se solo ci riuscissi. – sussurra appena.
Si allontana dal tuo viso, si allontana da te, velocemente, senza darti il tempo di replicare se ne va, lasciandoti solo con i tuoi pensieri, con il vino in una mano e il libro nell’altra, con le fiamme del camino che si fanno sempre più flebili.
L’hai vista.
Hai visto una lacrima scenderle lungo il viso.
Apri il libro e continui a leggerlo, parole che descrivono bene la tua situazione, leggi aspettando domani, aspettando di vederla di nuovo.

L'unica cosa che mi è chiara è che questo è pazzo (il mio circolo personale di pazzi, dopo il sabba del prossimo sabato, tiene una festa domenica sera.). I drammi drammosi, comunque, mi fanno letteralmente impazzire :truce:



CITAZIONE

Autunno


D’autunno canterò il mio amore per te,
d’autunno cadran le foglie del mio domani
che sarà lontano da te,
lontano dalla foresta che imprigiona l’anima mia,
lontano dalle lacrime di cielo
che accompagnano i miei tristi lamenti.

Ho camminato tra alberi spogli
che danzano leggeri nel vento
aprendo il buio nel mio cuore,
ho camminato pensando agli occhi tuoi tristi
di terra bagnata d’odio e d’amore,
spiraglio di ardente luce.

Ho visto i tuoi passi tra il freddo e la nebbia
che si dissipa in ogni tuo sguardo,
ho visto la pioggia d’autunno cessare d’istante
ad ogni sorriso che doni ai miei occhi ormai spenti,
lago di gelida acqua dove tutto cessa d’esistere
nell’oscura rassegnazione della fine.

Su quella panchina ricoperta di foglie
mi hai preso la gelida mano,
ed il mio cuor di fiamme d’amor ha divampato.
Ora, su quella panchina di deserto bosco
osservo il bruno manto bagnato di lacrime amare
del mio amore ormai infranto.

E qui da sola ora piango.
Piango tra le nuvole il grigio mio amore,
aspettando la pioggia d’ottobre
che porti via questo tormento verso il mare caldo,
volando lontano da me, con le rondini
che migrano portandosi dietro il mio triste sorriso.

Non più dolore né pianto in questo mio corpo,
aspetterò che le foglie cadano a terra,
battito di cuor che risorge,
aspetterò il tepore di primavera,
musica di un’anima allegra che riprende a danzare
di lieta speranza di una vita lontano da te.

Adesso capisco perchè doveva finire nel forno... bè, non è mai troppo tardi!!!
Poesia drammosa e strappalacrime. Il senso di dolore aleggiante è l'unica cosa che mi ha tenuta appiccicata alla lettura! :truce:

CITAZIONE

Il vento che brucia


Sei come il vento impetuoso di una tempesta in pieno mare che ti scuote dentro, lasciando nient’altro che disordine in questo turbine di sentimenti.
Sei come la brezza che ti dona sollievo sotto un caldo sole d’estate, che ti accarezza delicata la pelle procurandoti deboli brividi.
Sei come una raffica d’autunno che non si vede, ma ne senti i rumori in lontananza, non è davanti ai tuoi occhi, non l’osservi, ma sai che c’è, senti la sua presenza dentro di te, senti il freddo che ti lascia nel cuore.
Sei la tempesta che alimenta il fuoco che hai dentro, ti brucia la carne, ti toglie il respiro, ti sospinge nel cammino verso di lui, i tuoi passi s’infiammano tra le spire di un vento che non ti lascerà mai.


Ricordi amari del forno scampato?
Un forno molto ben areato, non c'è che dire.
Propongo di lasciarti togliere il respiro e poi di ricordarti di non ritrovarlo più! :truce:


CITAZIONE

Gelosia


Ah la gelosia.
Questo animale selvaggio che non riesci a domare, quest’erba maligna che si insinua tra la tua carne avvelenando ogni tuo respiro che si fa irregolare quando il tuo sguardo s’impossessa di lei.
La gelosia che ti ha reso ridicolo ai suoi occhi, che ti ha reso pazzo più di quell’amore malato.
Tu sei la gelosia che ti coglie ogni volta che hai paura di perderla, quando non fai nulla per trattenerla.
Ah, ecco cos’è, è la paura.
È lei che alimenta quell’animale che si annida dentro di te, è lei che accresce quella pianta che pian piano ti succhia la vita.
Hai paura che la catena che vi unisce, si spezzi?
Hai paura che possa comporre altri anelli con un altro?
Ah la gelosia che ti sta distruggendo.
Ormai non tolleri vederla anche solo parlare con lui, la osservi mentre la stringe in un ballo e il sangue si infiamma nelle vene, vorresti allontanarla da lui e stringerla tu stesso.
Ma non puoi.
La vuoi, la desideri, la brami… la ami.
Ah la gelosia che ti ha distrutto.
Sei solo in questa stanza, solo con un bicchiere di vino ed un libro, solo con te stesso e i pensieri che vanno continuamente verso lei, verso i suoi occhi, verso il suo viso, verso il suo corpo.
Nessuna parola per te, nessun sorriso per te.
Sei solo.
Non è la gelosia, è paura di perderla.
E l’hai capito quando l’hai persa, l’hai capito nella solitudine.
Ah la gelosia che l’ha condotta di nuovo verso di te.
Adesso non sei più solo.
Ma per quanto…


Gelosia portami via... che strazio questi babbanuncoli piagnucolosi, come il tizio di questa storia.
Ordunque, che aspettate? Abbassate le persiane in faccia al lercio palcoscenico chiamato vita e godetevi una sana notte di riposo (sperando che quest'ultimo sia degnamente costellato di incubi e sogni abominevoli che vi accompagneranno anche il giorno sottoforma delle vostre stesse menti bacate :truce: )

A presto, babbanuncoli piumati e non. A MOLTO presto!



 
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La Strega
view post Posted on 4/2/2012, 18:00




Stiamo scherzando? A voi babbanuncoli piace da morire fare questo genere di scherzetti rognosi, ma alle Streghe mica tanto. Volete pure il bis dei miei ronciosissimi commenti macumbiferi?
BENE! ECCOVI ACCONTENTATI!

CITAZIONE
Sweetheart


Appuntamento all’alba


Sperando che qualche vita tramonti... :truce:

CITAZIONE
Il sole era appena spuntato: superate le cime delle montagne che circondano Hogwarts, irradiava con i primi raggi le cime degli alberi della Foresta Proibita.

Non si può mai avere un po' di sana privacy. :angry:

CITAZIONE
Severus Piton, il preside, non aveva dormito nelle sue stanze; Kelly Stevenson lo tenevo d’occhio, come sempre,

Ah ok, questa era la guardona. Tutto chiaro. Mica si guarisce in fretta da questa cosa. Ci vuole tempo e tante macumbe. -_-

CITAZIONE
e la sera prima l’aveva visto inoltrarsi, il lungo mantello nero che gli oscillava con eleganza alle spalle, nel folto degli alberi:

Ripeto: privacy zero. :angry:


CITAZIONE
Sul volto pallido del mago, una lacrima di sangue gli rigava la guancia, partendo da un taglio sulla tempia, ma era sulla gamba, che Severus ora teneva stretta tra le mani, che vi era la ferita più grave e profonda, quella che lo faceva zoppicare e dalla quale doveva aver perso abbondante sangue.

L'autolesionismo a volte è l'unico modo per sopportare i guardoni... io avrei un metodo più efficace e definitivo, ma lo raccomando solo ai miei peggiori nemici... VOI babbanuncoli ladri di ossigeno!

CITAZIONE
- Cosa ci fai qui?
- Ti aspettavo, - sussurrò piano Kelly, - ti aspetto sempre…

<i>"Ti spiavo! Ti spio sempre!"
:truce:


CITAZIONE
le aveva tratte in salvo portandole lontano, anche se l’ultimo sortilegio, prima che il Mangiamorte che li inseguiva cadesse morto a terra, lo aveva colpito alla gamba.

Un persona utile di meno!

CITAZIONE
Era stato costretto ad uccidere ancora,

Peccato che uccida tutti meno che la guardona!


CITAZIONE
- Ti fa male?

Ma no! Potrebbe mettersi a correre in questo stesso istante! :truce:

CITAZIONE
- Ti amo, Severus, ti amo!

Che noia... lo sapevo che saremmo arrivati a questo punto *la Strega rantola*

CITAZIONE
Lo sentì irrigidirsi

E' il rigor mortis che sopraggiunge...

CITAZIONE
- Ti aspetterò, Severus, ogni giorno e ogni notte, fino a quando verrai da me.

... con un coltellaccio da cucina. :truce:


CITAZIONE
<i>[size=7]

Il sogno di Kelly


Non avrò mai il piacere di leggere "La morte di Kelly e il funerale organizzato dalla cugina Lelly", vero? -_-

CITAZIONE
La maga si sentì avvampare sotto quello sguardo rovente e le mancò il respiro,

Peccato che non manchi mai abbastanza...

CITAZIONE
eppure non volle sottrarsi, non cercò neppure di recuperare la propria lucidità

E quando mai!
CITAZIONE
Severus aveva ceduto a se stesso e al richiamo insistente dell’amore.

Ahhhh! E' perso per sempreeee! Orrore!!! :o: :sick:


CITAZIONE
- Fanny è arrivata appena in tempo… - mormorò con voce ancora un poco tremante:

E' arrivata la cena!!! :truce:

CITAZIONE
Sono passati mesi da quel giorno ed ora il nero dei tuoi occhi sfolgora di felicità, risplende d’amore, scintilla di desiderio.
È il nero dolce e vellutato dei tuoi occhi quando li posi su di me, colmi d’amore, ebbri di passione.
È il nero languido e voluttuoso del desiderio che brilla nei tuoi occhi e che mi racconta il tuo amore.
È il nero profondo di un amore infinito che ha sconfitto la morte.

Insomma, un sacco di bla bla bla "amore, pucciotto mio," e altre diavolerie che solo una mente distorta da quella malattia vostra, propria, medesima babbana chiamata "amore" *La Strega ha appena perso 30 anni di vita a pronunciarla - meglio le si incartapecorisce meglio la pellaccia*. E' una tortura che si protrae dalla notte dei tempi ormai, alla quale non posso sfuggire perchè vincolata da un diabolico contratto stipulato non con l'amico Belzebù -magari!- ma con le due pessime amministratrici di questo tugurio chiamato forum!

Orbene, avrete presto mie notizie: la mia condanna sarà scontata rapidamente ma non meno dolorosamente! :sick: :sick: :sick:






CITAZIONE
Bloody Eagle

Voi, babbanuncoli mi volete morta (arrivate tardi, sono già stata cadavere 200 anni fa, poi una benevola parente mi resuscitò in cambio del mio alluce sinistro. Noi parenti ci vogliamo molto bene) ma non ci riuscirete, anche se, a quanto pare, morite tutti dalla voglia di avere un bis dei miei acidi, putridi e macumbosi commenti. Bene, cercherò di accontentarvi come posso! :truce:


CITAZIONE

Ti regalerei…


Ti regalerei un bacio rubato,
quelle morbide labbra che invochi ogni giorno,
da lontano le osservi, che sono tue
solo nello spazio di un sogno.

Ti regalerei un abbraccio di padre
che ti guardi con orgoglio,
un padre che non disprezzi
quegli occhi di nera magia.

Ti regalerei un amore che non ti faccia male
che ti costringa a sorridere e mai a piangere,
un’insperata ombra gelida
in un infuocato deserto desolato.

Ti regalerei un canto che parli di te,
una carezza di un vento giocoso
che trasporti il tuo nome nell’infinito
di un universo che reclama la sua stella.

Ti regalerei un tramonto senza sangue,
un mare sconfinato in cui lavarti le mani
e tornare fanciullo sorridente
che guarda un altalena che dondola.

Ti regalerei la morte che agogni da tempo,
come l’assetato che brama una goccia di solitaria acqua,
una lama nel cuore per donarti la pace
tinta di sangue che affama la belva.

Ti regalerei…
Tutto ciò che non hai.


Il pennuto sanguinolento, che non mi capacito come mai non sia ancora deceduto, si è ingoiato un libro di poesie.
La poesia è bella, il dolore è bellissimo, il regalo finale è sublime! :stupore:


CITAZIONE

Altair(1)


Era la prima volta dopo tanti mesi che lo vedevo dormire.
Era la prima volta dopo tanti mesi che rimanevo nelle sue stanze per la notte.
Il suo respiro era regolare, il petto si alzava e abbassava ritmicamente, lo vedevo rilassato.
Chissà quanto era passato dall’ultima volta che il sole lo aveva sorpreso in quella posa.
I raggi del sole avevano sempre e solo carezzato un viso stanco e dolorante?
Era immobile, sembrava un oscuro quadro di morte, soltanto il respiro tradiva la presenza di una vita.
L’avevo visto soffrire per giorni, l’avevo visto combattere per resistere al dolore delle torture che subiva costantemente.
L’avevo sempre visto riprendere il volo come una nobile e fiera aquila.
In quella posa sembrava veramente la costellazione dell’aquila, con le braccia distese ad occupare tutto il letto, un potente rapace al cui sguardo nulla si cela.
Lo osservai e, senza rendermene conto, feci comparire una tavolozza e una tela per rendere immortale l’uomo disteso sul letto, con le mie stesse mani.
Mi avvicinai e con un incantesimo gli cinsi la sciarpa nera intorno agli occhi.
Continuava a dormire tranquillo.
Un po’ di nero a scurire il marrone e le prime pennellate erano lunghe e decise. Ancora più nero e ancora più scuro a creare le ombre che avvolgevano questo soggetto, un’ombra che lo avvolgeva. L’ombra che lo aveva gettato in un baratro di solitudine e disperazione, un abisso senza fine dal quale sarebbe difficile ritornare.
Tu eri tornato. Avevi sempre cercato di toccare quella luce così bianca.
Pulii il pennello e lo immersi nel bianco, candido e puro come la tua pelle illuminata dal sole. Bianco come la purezza che non vedevo più nei tuoi occhi.
Pennellate più piccole, questa volta, la testa andava fatta con più precisione e gli occhi richiedevano tutta la mia attenzione.
I tuoi occhi che tutto osservavano, che ti sapevano scrutare nella profondità dell’anima, rendendoti completamente nudo al suo sguardo cui nulla si celava.
Il dipinto si stava pian piano componendo mentre ancora dormiva, molto più rilassato.
Il sole era ormai del tutto alto e la stanza era completamente inondata di luce, lo sentivo muoversi e gemere appena: si stava svegliando.
Aprì gli occhi, ma non riusciva a vedere.
- Ma che diavolo… - parlò togliendosi la scarpa che gli celava la vista, mi guardò – sei sporca sul viso – aggiunse.
Cercai di pulirmi al meglio.
- Che hai fatto? – mi chiese alzando un sopracciglio: era sospettoso.
- Nulla. Ho solo disegnato – cercavo di mantenere la calma.
- E dov’è questo disegno?
- Beh… ecco… l’ho fatto sparire, non voglio che tu lo veda.
- E perché?
“Maledizione sono morta, adesso mi uccide all’istante.” pensai, mentre cercavo il modo di venirne fuori.
- Perché mi vergognavo a fartelo vedere.
“Perfetto, una scusa migliore non potevo trovare. Speriamo solo che ci caschi. Maledizione! Perché si è svegliato prima del tempo.”
- Farò finta di crederci. – mormorò – Per ora. – precisò fulminandomi con lo sguardo. Si alzò dal letto e si diresse verso il bagno.
“Maledizione, se mi scopre sono morta.”
- Aspetta! – gridai all’improvviso, senza sapere bene cosa fare.
- Mm? – si voltò a guardarmi.
“Maledizione, se faccio un incantesimo se ne accorgerà di sicuro, nulla sfugge agli occhi di un’aquila.”.
- Nulla, nulla. – mi affrettai a dire cercando di trovare una soluzione il più velocemente possibile. Che cosa mi era saltato in mente.
Sbuffai rassegnata a ciò che mi aspettava, quando una voce ruppe il silenzio che si era formato:
- Mi spiegheresti gentilmente cosa significa questo, come dire, spettacolo veramente osceno?
- Ehi! Come ti permetti, quale osceno, è un’aquila perfettamente riprodotta – gli urlai indignata, mentre dirigevo i miei passi al bagno.
- Sul mio petto? – mi chiese con una strana calma che mi faceva paura, non prometteva nulla di buono.
- Beh… ecco… mi sembrava quantomeno originale.
Si avvicinò lentamente a me con quello sguardo così indecifrabile che mi gelò il sangue nelle vene: rabbrividii.
- Originale? – si limitò a dire quando ormai mi era vicino.
“Sono morta, ahimè, così giovane.”
- Corsa finita. – dichiarò – L’aquila ha catturato la sua preda, dopotutto. – un ghigno beffardo increspò le sue labbra mentre mi aveva bloccato tra sé e il muro.
- Secondo te cosa dovrei farti adesso? – sussurrò sulla mia pelle, il suo respiro freddo m’infiammò, - Potrei metterti in punizione tutto l’anno, ma poi sarei costretto a vedere una fiera e nobile Grifondoro tutto questo tempo e il mio povero cuore Serpeverde non lo sopporterebbe. – aggiunse mimando un piagnisteo con la mano sul cuore.
- Simpatico. Molto simpatico. Un evento da trascrivere la simpatia di Severus Piton, non c’è che dire.
- Oppure potrei fare la stessa cosa su di te, un bel serpente magari, verde e argento, sarebbe perfetto. Che dici? Può andare, nobile Grifondoro? – mi chiese mentre stava già sfilando la mia maglietta.
- Davvero spiritoso. La mia povera anima Grifondoro sporcata dai colori Serpeverde.
- Allora dovrò riconsiderare la punizione.
La maglietta era già finita a terra.
- Potresti usare colori commestibili magari.
La sua bocca s’incurvò in un sorriso, prima di catturare la sua preda con un bacio.

Mò pure l'astrologia pennuta... che strazio... del resto, noi streghe parliamo di macumbe, gatti neri (mai avuto, mia zia mi regalò un ratto orbo. Lo cucinai per sbaglio :truce: nella mia zuppa di pipistrelli serale)
Novella pennuta che mi sarei risparmiata volentieri, ma come si dice, il lavoro è lavoro. Bene, ora le due admin possono cortesemente abbassare fucili e paletti di frassino (IGNORANTI! Quelli servono per i vampiri!) :truce:


CITAZIONE

Il vero te


Ho dovuto spiarti per conoscere il vero Severus, ho dovuto vederti piangere di nascosto all’ennesima vittima di questa sporca guerra, ho dovuto osservarti nella solitudine per capire quanta sofferenza c’è in te.
Spiare la spia, questo era il compito che mi era stato affidato dal Ministero; mi sarei rifiutata volentieri, ma non potevo, sapevo benissimo che non si sputa nel piatto in cui si mangia.
Il mio compito ingrato è servito a conoscerti e per la prima volta ti ho visto sotto una luce completamente diversa, nuova.
Tutto quello che si diceva di te era in gran parte falso; quanto di te realmente mostravi agli altri? Cosa si celava dietro quel muro?
Dentro di te c’è ancora un bambino che piange, davanti a me c’è un uomo che piange, davanti a me c’è un uomo che soffre.
Il dolore s’impossessa di me nel vederti in quello stato, una stretta al cuore nell’osservarti così indifeso e triste.
Vorrei venirti vicino e stringerti a me, ascoltare le tue lacrime finché ne hai da versare, sentire i tuoi lamenti e sospiri.
Chiudo gli occhi per non vederti più in quello stato, una lacrima scende sul mio viso mentre mi allontano da te.
Tornerò, Severus Piton, tornerò e non ti lascerò più perché ormai conosco ogni cosa di te.
Dopo tutto questo tempo ti conosco veramente e dividerò per sempre ogni tormento e ogni gioia con te.

Ho letto un sacco di "bla bla bla" poi il mio occhio sinistro è rotolato via lungo il tavolo. Quello destro, dopo altre cinque righe l'ha seguito di corsa. Come faccio a scrivere? Sapete, brutti ignoranti, che le streghe conoscono la MAGIA oltre alle macumbe??? :truce:



CITAZIONE

Oscuri arcani


I tuoi occhi mi gettano
in una notte solitaria e silenziosa
che mi culla in un sonno senza incubi.

I tuoi occhi dipinti di nera ombra
sono stelle ormai spente da tempo
relegate in una cupa galassia di dolore.

Il mio sguardo ha scorto il tuo
e son caduta nella disperazione del tuo cuore,
gelida scultura di candido marmo.

Notte senza luna
che mi guidi verso la meta segnata da tempo,
attraverso un rotta di melanconici sorrisi.

Manto di cielo senza stelle
che osservi quest’anima che si strugge per te,
uomo eremita d’amore.

Pietre di sconosciuto mondo
mai calpestato da anima esploratrice
che aspetta il risorgere dell’anima.

Ti guardo e l’oscurità m’avvolge,
sentendo il vuoto avanzo lenta verso il baratro,
tempesta nell’oceano dei tuoi occhi.

Ti guardo e in tristi lacrime mi perdo,
lucenti diamanti di nere speranze
ove sorridere all’alba nascente.

Lasciami camminare per queste contrade insieme a te,
in queste grotte buie e desolate
nero cavaliere d’amor straniero.

Lasciami custodire arcani e dolori, tuoi patimenti
che diverranno i miei quando aprirai gli occhi verso il mio volto,
che beato potrà sorridere d’amor ricambiato.


Appena ritrovati i miei bulbi occulari giusto per riperderli nuovamente.
E i miei arcani dolori e patimenti me li custodisco da me! :truce:

CITAZIONE
Ma quella sera non ci sarebbe riuscita, il dolore di vedere solo la sua ombra era troppo, non sarebbe mai potuta tornare, ma non poteva farne a meno. Quella casa raccontava ogni cosa di lui, emanava ancora il suo profumo.
Lo avrebbe cercato tra i suoi libri e i suoi oggetti, lì lo avrebbe sempre trovato e non sarebbe mai svanito.
Come non si sarebbe mai dissolto tra il labirinto del suo cuore.


Giramenti di orbite a parte, questo pennuto ha ammorbato le mie serate fin troppo e spero che non si ripresenti più a scrivere con le sue zampacce di gallina! I finali che scrive, però, mi piacciono molto, così gustosamente cosparsi di sincero dolore addolorante :truce:
Alla prossima, babbanuncoli!
Mò devo cucinare il mio intruglio mefitico del sabato sabbatico. -_-

 
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La Fata
view post Posted on 9/2/2012, 16:11




Uh uh... Si sono tolte di mezzo finalmente quella molesta, vecchia signora e la sua scopa? :unsure: Confesso che mi mette sempre un po' di inquietudine: io in fin dei conti voglio bene anche a lei, ma preferisco starle alla larga non appena posso. Ed è meglio che mi rimetta a leggere qualcosa di più piacevole, come ad esempio le certamente bellissime dediche di:

Rebel Heart .


CITAZIONE

Ombre di sogni


Lui è l’ombra di un sogno che resta imprigionato dalle trappole della vita. Eppure, questa volta, è riuscito a liberarsene. Si avvicina, invitante, a un letto che ha ospitato solo il divertimento di poche serate accese dall’alcool e da istinti brucianti. E’ forse la solitudine il costo segreto di inseguire questo maledetto sogno?
Ma… è arrivato? Veramente? E’ riuscito a combattere e distruggere il male… la parte oscura che mi impedisce di amare completamente qualcuno? E’ incredibile, eppure è qui, davanti ai miei occhi. E non ho davanti un cavaliere dalla scintillante armatura, ma un essere umano armato di semplici sentimenti, che hanno saputo trafiggere il mio scudo di razionalità, infrangendo per sempre la barriera del sogno.
Vorrei pensare, ma rovinerei tutto. Vorrei andarmene, ma vorrei anche restare. Vorrei amarlo e dirgli che andrà tutto bene, ma… non posso. Come si potrebbe permettere di cedere e di amare una donna, nella sua fragilità, nell’accentuata sfumatura di nero che sovrasta la sua imperfezione, nel suo istintivo essere sé stessa e imporre a lui di seguirla e di abbandonare quello stesso controllo che, in ogni situazione, lo ha sempre salvato?


Che cosa scegliere, dunque? E' una situazione davvero straziante, dolcissima amica: amarlo e seguirlo, accettando qualsiasi difficoltà, o rinunciare a soffrire e andarsene, abdicando contemporaneamente per sempre al sogno supremo? Come ti capisco mia cara, anzi, non posso capirti perchè il cuore di una Fatina non si lascia trascinare da passioni incontrollabili, ma immagino quanta sofferenza possa comportare. Sono curiosa di proseguire nella lettura, per vedere se questo dilemma si risolverà in modo positivo!


CITAZIONE

Immaterialità


Non sono necessari oggetti per amare, ma per lasciare un ricordo di sé. Nella materialità delle cose ci si può ritrovare, ma questo si può fare anche guardando un’alba, un cielo stellato o un sole che si tinge di rosso.
Regalerei me stessa, la mia devozione, i miei errori e la mia imperfezione sapendo di poter ricevere altrettanto e di poterlo accettare. Ma lo vizierei. Lo ritroverei in ogni cosa, anche quando non è al mio fianco e vorrei che ogni cosa che fa parte del mio mondo fosse anche un po’ sua.
La sorpresa più grande sarebbe quella di sapere che amando un ignoto tinto di tenebra qualcosa torna indietro, quando quegli occhi si rendono conto dei sentimenti che hanno scatenato. E leggervi comprensione e affetto mi farebbe capire che il dono è arrivato a destinazione. Ed è stato gradito.

Il dilemma rimane intatto dunque... ti piacerebbe sapere che il dono è arrivato a destinazione ed è stato gradito. Ma non è così semplice ottenere la realizzazione di un desiderio straordinario, dopo aver deciso di regalare il proprio cuore innamorato ad una persona così unica e speciale. Bisogna certamente lottare, amica cara, a lungo e senza mollare per ciò al quale non potremmo mai rinunciare... vediamo come intendi farlo ;)



CITAZIONE

Una ricompensa


E’ una cosa che non cerchi, ma ti trova. Desiderio, credo.
Da un errore, quello che lui reputa un errore, si scatenano i miei sentimenti per lui. E’ impossibile scindere la ragione da questa predominanza d’istinto. E’ troppo accecante.
Ciò che si scatena mi fa dimenticare la ragione, l’orgoglio, le maschere. Se non fosse sempre così distante e inavvicinabile, celato nel suo mondo racchiuso nella pietra di quattro mura…
Non rinuncerà mai al suo cuore per un’altra persona perché ormai è perduto…
E che cosa resta, alla fine, se non un cuscino liso su cui piangere lacrime che a malapena si conoscono, nel loro umido sapore amaro, nel loro sprigionarsi da sentimenti che sono così difficilmente noti.
Eppure resta impagabile il contatto della sua mano. Una sensazione inspiegabile, piacevole, elettrica. Ogni particella del mio essere reagisce a quel contatto, stimolata da quel tocco di velluto. Da stimoli che il mio lato razionale ha nascosto nel profondo e che solo lui è in grado di risvegliare.
Ed è una ricompensa minima, ma bellissima, che ripaga ogni sforzo, ogni energia di cui mi privo per continuare a inseguirlo. E quando mi rendo conto di tutto ciò, capisco quanto sono cambiata, quanto, paradossalmente, una persona che riesce a isolarsi dal mondo e a tenere lontani gli altri esseri umani, mi abbia insegnato il cambiamento. E quanto mi possa mancare, con le sue sfumature di bianco e di nero e il suo essere così maledettamente unica e magica.

Mia coraggiosa, deliziosa amica: brava! Sapevo che non avresti mai e poi mai potuto rinunciare alla eccezionale umanità del tuo amore, unico e magico! Questo brano mi fa palpitare di emozione, è così denso di passione e determinazione nel volerlo a tutti i costi raggiungere per stargli vicino, da commuovermi! E' una dedica incantevole, che svela la tua dolce caparbietà nel non voler voltare le spalle a chi, come ben ti sei resa conto, rimarrà impossibile da replicare. Sei perfettamente conscia che mai nessun altro essere umano potrà ridarti le stesse sensazioni: non mollare, dunque, carissimo Cuoricino Ribelle, l'amore vero si incontra una volta sola nella vita!



CITAZIONE

Dalle tenebre la vita


Un mondo che si tinge di ombra. Eppure, arrancando in un’atmosfera ignota e buia, non ho alcuna paura. Nel cuore di un’oscurità immensa, ardono, languidi e magnifici, dei bagliori, dei frammenti di stelle. E la loro luce ha il potere di spegnere la mia rabbia e di accendere un sentimento diverso, che altro non vuole, che inseguire quello sguardo e raggiungerlo. Al contempo c’è una sfida aperta tra di noi, tra me e quegli occhi. E lui lo sa, e si è sconsolatamente arreso a tutto ciò anche se, a volte, cerca di respingermi con quello stesso sguardo magnetico con cui è capace di attrarmi.

Accipicchiolina... mi sento terribilmente attratta anch'io da questo misterioso sguardo magnetico a cui è impossibile resistere! Sarà perchè sei stata così brava da saperlo descrivere con poche, azzeccatissime parole, condite da meraviglioso sentimento? :wub: :wub:



CITAZIONE

Cuore ribelle


L’ombra fuggevole di un presagio arriva ad attraversare i miei sogni, a svegliarmi, nel cuore della notte. Aspetto che la bestia respiri dentro di me, che i suoi artigli squarcino il mio cuore, e la sua forma prenda il sopravvento su ogni rigore e logica.
Questo lato scuoterà i miei sensi e alimenterà la mia furia, impedendomi di pensare e di ricordare il giorno e anche più indietro.
Ascolto i rumori della notte, senza temerli, aspettando che i miei stessi passi attraversino l'oscurità, anche se non posso fuggire da ciò che sono.
Ma una mano si tende verso di me, bianca, quasi lampeggiante per il candore esaltato dalle tenebre.
E la rabbia se ne va. Si placa. La voglia di fuggire aumenta, ma al contempo comincia a combattere col desiderio di restare e di afferrare quell’ancora di salvataggio.
Il cielo notturno di quegli occhi albeggia di speranza e di comprensione. Un’oasi in mezzo al deserto. Ne ho un bisogno disperato, quindi, sì, afferro la sua mano e compio il salto in un buio ancora più profondo della notte in cui stavo per inoltrarmi.

Voglio dirti che il tuo modo di scrivere, carissima Rebel, è straordinariamente incisivo! Hai tradotto le tue sensazioni più profonde, con un'abilità nel rendere i concetti attraverso le parole assolutamente speciale! E' con grandissimo piacere che sono arrivata in fondo alla tua trascinante dichiarazione d'amore, energica ed espressiva e allo stesso tempo romantica e struggente. Hai dato vita ad un sogno d'amore a cui è impossibile rinunciare, hai fatto alla fine la scelta più giusta: quella di compiere il salto in un buio ancora più profondo della notte, ma in cui si celeranno sicuramente anche sorprese più dolci del miele.
E dopo aver meditato profondamente su certi concetti, e di conseguenza aver fuso un po' le rotelline del cervello, mi ritiro nella casina fatata, a scaldare le stanche membrucce assiderate. A presto mie adorate, cercherò di non far trascorrere troppo tempo fino al nostro prossimo incontro :wub:




 
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La Strega
view post Posted on 10/2/2012, 17:03




Guarda, guarda, tra le bizzarre creature dall'orrida predisposizione al cuoricinaggio e a smielaggini varie c'è pure una Marchesa. Vostra Nobiltà, Vi tratterò esattamente come ho bistrattato tutte le altre pennute dalla piumetta facile e anche le Vostre nobili corbellerie subiranno lo spietato commento e le malefiche fatture della Strega! :truce:


CITAZIONE
MarchesadiMerteuil

CITAZIONE
<i>

Sogno ricorrente


Come quasi ogni notte mi appari in sogno. Non faccio nulla per chiamarti, ho smesso di farmi del male, ma tu sei sempre lì: arrampicato alle pareti della mia anima, senza nessuna intenzione di andartene. Non sei gentile, non lo sei mai.

Chiunque sia ha tutta la mia solidarietà stregonesca! :truce:
CITAZIONE
E io, intanto, percepisco ogni sensazione amplificata: il muro ardente e polveroso che si appiccica ai miei vestiti, il rumore del tuo respiro così vicino e apparentemente quieto, il mio cuore che batte talmente forte che potrebbe balzarmi fuori dal petto attraverso la gola.
Ma il sogno sfuma sul tuo sorriso, diventato quasi gentile mentre mi accarezzi piano il mento, con un dito.

Incubo bellissimo, peccato rovinarlo così nel finale!


CITAZIONE
[size=7]
[size=5]<i>[size=7]

Finalmente a casa


Ho camminato a lungo, fuori, sotto la pioggia: avevo bisogno, un assoluto e pressante bisogno di svegliarmi dal torpore che mi assillava da giorni. Sono rientrata in casa, irritata per l’inutile doccia gelata: nemmeno questo era servito.

Si dice che la pioggia maturi le zucche... non che faccia miracoli! :truce:


CITAZIONE
<i>[size=7]

Mai e poi mai


Il momento in cui tutto è più solido; quando, fuori, la natura muore e la pioggia gelida copre ogni gemito.

Condivido. :truce:

CITAZIONE
“Esci, stai sotto la pioggia per un po’: ti schiarirai le idee su cosa possiamo o non possiamo avere” mi dici.

Odio l'acqua, la pioggia e tutto ciò che può dare un senso di pulito. Yek! :sick:

CITAZIONE
<i>

[size=7] Ciò che non è stato



Troppo tardi.
Ora sono il tuo rimpianto.
E tu il mio.

Sublime! Ho le lacrime agli occhi! :truce:








 
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La Strega
view post Posted on 10/2/2012, 17:35




CITAZIONE
Sogno d’amore

La strega ha un malessere... voi e i vostri sogni cuoricinosi... :sick: :stelle:


CITAZIONE

Una goccia d'amore


Aveva lavorato per notti intere.
Doveva essere tutto perfetto.
L'idea di per se stessa era già abbastanza ambiziosa e avrebbe dovuto funzionare a tutti i costi.

L'inizio è già da brividi... :blink:

CITAZIONE
Di lì a poco sarebbe stato l'anniversario del sesto anno del suo ingresso tra gli insegnanti di Hogwarts.

L'avevo detto io. -_-
CITAZIONE
Sapeva che lui non avrebbe accettato alcun tipo di celebrazione: continuava a rifuggere festività o ricorrenze.

Ah... come lo capisco!!!
CITAZIONE
Il calderone era ancora bollente.

Giù le mani dal MIO calderone! :truce:

CITAZIONE
Avrebbe dovuto attendere che si raffreddasse prima di distillarne il contenuto.

Se ci vuol pucciare dentro le manine sante mentre ancora bolle non sarò certo io a fermarle. :truce:

CITAZIONE
Ma non era riuscita a non inserire una piccola variazione.
Il suo personale sigillo.

Quindi... boom?

CITAZIONE
Ci aveva lavorato per anni. Alla fine era così semplice!

Un genio, quindi! :truce:

CITAZIONE
Il liquido era diventato prima di un rosso acceso, come sangue spillato in quell'attimo fugace dalle sue stesse vene, poi di un turchese brillante come un cielo d'estate e poi aveva ripreso la trasparenza neutra che aveva sperato mantenesse.

Preferivo la colata di sangue... -_-

CITAZIONE
Era certa che gli occhi neri avrebbero brillato di disapprovazione, ma alla fine l'avrebbe preso il fragile cristallo tra le mani eleganti e l'avrebbe portato nei suoi alloggi.

Dove se ne sarebbe poi scaltramente liberato... :truce:
CITAZIONE
Esiste davvero una ricorrenza speciale per regalare a qualcuno la pace, anche se effimera e transitoria?

La pace eterna non è MAI effimera e transitoria. Se in quella pozione c'è della SEMPLICE cicuta, sarà un regalone ben accetto! :truce:

CITAZIONE
Pazza!

Mi hai tolto le parole di bocca. :truce:
CITAZIONE
Come aveva potuto saltargli in mente di regalare una pozione proprio a Piton?

La risposta è poco più in alto. :truce:


CITAZIONE
Aveva bevuto la pozione!

I babbanuncoli sono così squisitamente masochisti... :truce:

CITAZIONE
<i>[size=7]

Anniversario


Il ceppo più grosso aveva cominciato ad ardere spandendo intorno un piacevole tepore.

Stiamo parlando di un essere umano, vero? Magari la protagonista... :truce:

CITAZIONE
Lo aveva letto tutto, un interessante trattato sulle erbe che possono procurare vari stati di apparenti mortali alterazioni.

Perchè solo apparenti??? Bè, basta che siano mortali. :truce:
CITAZIONE
La vita del fuoco era intimamente simile a quella dell'uomo: mai un attimo uguale all'altro.

E' evidente che chi scrive non fa il lavoraccio pessimo che tocca fare a questa povera Strega! :angry: :truce:


CITAZIONE
In quella casa erano sempre soli.
Erano solo un uomo e una donna, che si amavano.
Aveva scoperto lei stessa una realtà che non aveva mai neanche sperato potesse esistere.
Severus aveva deciso di abbandonarsi ai sentimenti, alla fine.
Si era permesso di vivere.
Ciò che ne era nato era incredibilmente totalizzante!
Le era difficile capacitarsi che fosse reale e che lei stessa stesse provando qualcosa di così profondo.
Era sempre stata sicura che non ne sarebbe mai stata capace!
Ogni giorno si rinnovava la felicità di comprendere che tutto quel sentimento era dedicato a lei!
Un sogno!
Ma il sogno, il suo sogno, ora era realtà.
L'amore di Severus era talmente profondo e puro che sembrava non lasciarla mai.
Anche quando era sola lo percepiva sempre vicino, come lo avesse sempre accanto a sé.
Come stava accadendo in quel momento.
Percepiva il suo amore pervaderla e avvolgerla come un tenero e caldissimo abbraccio.
Sentiva sulla pelle il suo delicato tocco ed erano reali i piccoli, deliziosi brividi che la percorrevano, come quando sapeva strapparle l'anima con un solo bacio.
In ogni momento, ovunque si trovasse, le bastava chiudere gli occhi e pensare a lui ed ecco che la magia si ripeteva: quella sensazione di totale appartenenza le avvolgeva il cuore come un mantello scuro e caldo.
Le bastava pensare e le narici le si riempivano di quel profumo speciale e unico che sapeva spezzarle il respiro.
Non era necessario alcun tipo di particolare incantesimo per sentirlo accanto a sè in ogni momento: Severus sapeva far in modo che si sentisse sempre amata e desiderata.
Riaprì gli occhi per ripuntarli sui giochi sempre differenti delle fiamme del camino.
Era felice.
Più felice di quanto mai fosse stata nella sua vita.
Ne era certa perché era sicura che anche Severus provava gli stessi sentimenti.
I sorrisi che le rivolgeva erano indizio certo di quanto era riuscita a fargli nascere dentro.
Un profondo orgoglio la riempì.
Si sentì compiaciuta per essere riuscita a realizzare il suo più grande desiderio: far rinascere l'amore in un cuore che era certo di non provarlo più.
Questo la rendeva orgogliosa perché il suo desiderio era riuscito a rendere felice quel cuore!
Un regalo nel regalo, un dono magnifico che aveva fatto a se stessa mentre lo offriva a Severus.
Era stato ciò che li aveva uniti maggiormente.
Ora li univa solo un amore profondo che quasi non aveva bisogno di parole per essere espresso.
A lei bastava solo chiudere gli occhi e rivedere con la mente i suoi lineamenti aguzzi ora rilassati e sereni. La labbra sottili, morbide e dolcissime, che sempre più spesso si aprivano al sorriso. Lo sguardo scuro, ma pieno di luce, che prendeva bagliori di fiamma quando si posava su di lei.
La sensazione tornò immediata: il calore la inondò e sentì su di sè le mani leggere e delicate che la sfioravano per permettere alle braccia forti di cingerla.

Qui mi sono addormentata... troppo romanticume tutto insieme mi porta ad avere attacchi narcolettici.
A mia zia Enrietta l'ultimo che è venuto è stato quello definitivo. -_-

CITAZIONE
Un rumore.
La porta si stava aprendo: era tornato.
Si alzò in fretta.
Non era una serata come le altre.
Era speciale: avrebbero festeggiato insieme il nuovo anno della sua non-morte.

Non vedo proprio cosa ci sia da festeggiare... :soppracciglio:



CITAZIONE
<i>[size=7]

Gelo rovente


Glaciale e severo inverno.
Il castello è silenzioso.
Il freddo avvolge il bosco e il maniero nella sua stretta morsa.
Le antiche pietre sembrano utilizzare i leggiadri fiocchi di neve, leggeri e impalpabili, che continuano a scendere da cielo come un mantello di calda pelliccia.
E in essi, con voluttà, la fortezza si avvolge, permettendo che il candore riverberi la poca luce che penetra le dense nubi.
Le vecchie mura si ergono, imponenti e possenti, in mezzo alla foresta.
I rami, spogli della rassicurante copertura di fogliame, sfiorano appena lo svettante tetto di ardesia scolorita dal tempo.
Tu sei come quella rocca.
Chiuso all'interno del tuo massiccio rifugio, senza feritoie o aperture strategiche che possano mostrare al nemico la tua vera essenza.
Il nero abito che ti cinge è solo una rappresentazione delicata del tuo desiderio di allontanarti da un mondo che, da sempre, ti respinge.
La solitudine delle grigie pietre la ritrovo nel tuo camminare veloce e sprezzante, le alte mura senza alcuna breccia le rivedo dentro lo specchio nero dei tuoi occhi che non permettono a nessuno di essere letti, compresi.
Il mantello nero si chiude attorno a te come la bianca cappa sfiora i grigiastri blocchi delle mura del castello.
Entrambi a celare, entrambi a proteggere qualcosa di estremamente prezioso.
Sì, perché come l'inverno cinge d'assedio il castello, il freddo della morte che ti circonda tenta d'irretire te.
Ma come il castello nasconde superbamente l'estivo calore dei suoi ampi camini, illuminati da mille dolcissimi fuochi, anche tu trattieni, segreta e sepolta, un'anima bruciante e umana, piena di slancio appassionato.
Un'anima che comprende l'amore e la tenerezza, che anela ad un futuro migliore e non dimentica le emozioni lontane e amare di un altro tempo.
L'inverno che nasconde l'estate.
Questo sei tu.

Come le parole nascondono fin troppi sentimenti dolciosi e coccolosi, così le streghe celano le più malefiche fatture e i più terribili malefici che presto verranno scagliati contro l'autrice di codesti brani!
Si prepari al peggio, io l'ho avvisata!


CITAZIONE
<i>

[size=7] Tempesta


La primavera è arrivata.

Preferivo il gelido inverno, dove bacherozzi rosa con le ali non volano, soprattutto! :soppracciglio:

CITAZIONE
Il vento trascina con sè ogni cosa. Al suo tocco tutto perde la sua immobilità e cambia.
Il vento che carezza con leggera brezza i campi di grano.
Il vento che rinforza e fa sollevare il mare in potenti onde orlate di pizzo di schiuma chiara.
Il vento che diventa impetuoso soffio senza pietà che tutto trascina con sé e distrugge.
Il vento che scompiglia le nubi e crea vortici che possono cancellare ogni creatura o cosa.
Tu sei il vento.

Odio il vento, nell'ultima planata con la mia fedele scopa una folata m'ha fatto sbandare e fatto finire in un campo di zucche! :soppracciglio:

CITAZIONE
Tu sei tempesta.

E non parliamo dei lampi! Mai volato in mezzo a tuoni e fulmini attraverso la pioggia battente???
Bah... continuate a scrivere i vostri "sogni" e la strega provvederà a mutarli in incubi.
Il tutto in comode rate, non temete. :truce:






 
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La Strega
view post Posted on 11/2/2012, 22:57




Quando l'ìnchiostro ammanta strade, case e città giunge nella soporifera metropoli la risata sguaiata e malefica di colei che avanza soavemente tra le nubi notturne a cavallo della sua fedele compagnia di saggina: LA STREGA! :truce:

Questa sera abbiamo a che fare con un Goblin. Perfetto. Non sapevo che sapessero scrivere... mò vediamo.


CITAZIONE
Jareth The Goblin King .

UN REGALO DAL PASSATO


Mentalmente cercava di passare in rassegna tutti gli invitati pensando a quanto sarebbe stato tedioso e a quanto tempo si sarebbe dovuto trattenere.

E' esattamente quello che faccio con voi, babbanuncoli da strapazzo! :truce:

CITAZIONE
Il cielo di Londra era solitamente scuro e gelido, ma quella sera una grande luna cremisi faceva capolino aprendo intorno a sé uno squarcio e illuminando a giorno le strade.

Preferisco il solito! :truce:

CITAZIONE
Si guardò intorno, pensò che era il genere di evento che sarebbe piaciuto a Silente: un grande abete di Natale faceva bella mostra di sé di fianco al grande camino acceso; ai due lati del salone vi erano due lunghe tavole sulle quali splendevano calici d’argento che di lì a poco si sarebbero tinti del rosso profondo del vino elfico della migliore annata.

Due parole: che orrore! :sick:

CITAZIONE
Mancava poco a Natale e se lo avesse dimenticato c’erano le cibarie sui vassoi a ricordargli quel periodo dell’anno che detestava.

Ecco, il Natale supera di 20 volte l'orrore di coccole, bacini e cuoricini. :sick:

CITAZIONE
La strega salì su per una piccola scala che portava sul tetto dell’edificio trascinandosi dietro il lungo abito; non si accorse che Severus l‘avesse seguita.

Qui ci sono un sacco di babbanuncole che usano parole che non sono neanche degne di pronunciare!!! :angry:

CITAZIONE
Quando si trovò all’aperto sulla terrazza, guardò verso il cielo e nervosamente prese a togliersi le forcine dal capo, i capelli le ricaddero sulle spalle scompigliati ma per lei sembrò essere un enorme sollievo.

Il vero sollievo sarebbe stato un tuffo di sotto :truce:

CITAZIONE
<i>

SEMPLICEMENTE ESTATE


Attraverso i campi di girasoli,
sulle morbide colline
ove scivola l’alba dorata.

"Era una notte buia e tempestosa" non è più di moda? :angry:

CITAZIONE
Perché l’estate?

E' quello che mi chiedo anch'io!

CITAZIONE
Fuoco che divampa
nella cornice antica di un camino,
con lingue che avvolgono come un manto
i tronchi recisi mutandoli in braci
sotto cui le fiamme continuano a vivere.

Finalmente una lettura che mi ricorda il mio adorato Belzebù! :truce:


CITAZIONE
Terra eterna mutevole e immutata,
provata da mille e mille inverni
e altrettante estati
il cui sole ne segna indelebilmente il volto.

Argh! Il sole fa male alla mia pellaccia. Rischio di perdere tutte le mie bellissime pustole e quello strato sottile di muffa che mi fa tanto orrenda! :(

CITAZIONE
<i>

[size=7] AMBRA


Un oceano d’ambra e miele
dove silenziosa si posa
una goccia di smeraldo.
Tenere tra le dita un cubetto di ghiaccio
mentre ci si perde con lo sguardo
in una tazza di the bollente.
Turbini e tempeste
che creano ombre e pagliuzze dorate,
quasi una pioggia scrosciante
di foglie d’autunno.
Questo sono i suoi occhi.

Gli occhi sono ciò che a volte galleggia in un cocktail, qui da noi, a Stregolandia, nel mondo in cui i vivi sono morti e i morti escono dalle loro tombe mentre i restanti vivi si illudono di trascorrere sonni felici e sgombri dagli incubi.
E dopo questa rincuorante frasetta, la vostra adorata Strega si dilegua nella notte alla ricerca di altre ignare vittime da tormentare.

Alla prossima, Rospetti! :truce:

 
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La Strega
view post Posted on 11/2/2012, 23:14




E ora che abbiamo?
Un cuore ribelle che non è voluto finire nel calderone? Per Belzebù! :o:
Provvederò subito a ricacciarcelo dentro! :truce:


CITAZIONE
Rebel Heart

Ombre di sogni


Lui è l’ombra di un sogno che resta imprigionato dalle trappole della vita.

Chiunque sia è fortunato :truce: Se incappa in una delle MIE trappole era peggio! :truce:

CITAZIONE
E non ho davanti un cavaliere dalla scintillante armatura, ma un essere umano armato di semplici sentimenti, che hanno saputo trafiggere il mio scudo di razionalità, infrangendo per sempre la barriera del sogno.

Consiglio cene più leggere :wacko: anche se riconosco che il ratto alla stregonesca talvolta è una tentazione irresistibile!

CITAZIONE
Vorrei pensare, ma rovinerei tutto.

Non è che scrivendo la mia serata sia salva, eh? :soppracciglio:

CITAZIONE
Vorrei andarmene, ma vorrei anche restare.

Lanciamo una monetina?

CITAZIONE
<i>[size=7]

Immaterialità


Non sono necessari oggetti per amare, ma per lasciare un ricordo di sé. Nella materialità delle cose ci si può ritrovare, ma questo si può fare anche guardando un’alba, un cielo stellato o un sole che si tinge di rosso.
Regalerei me stessa, la mia devozione, i miei errori e la mia imperfezione sapendo di poter ricevere altrettanto e di poterlo accettare. Ma lo vizierei. Lo ritroverei in ogni cosa, anche quando non è al mio fianco e vorrei che ogni cosa che fa parte del mio mondo fosse anche un po’ sua.
La sorpresa più grande sarebbe quella di sapere che amando un ignoto tinto di tenebra qualcosa torna indietro, quando quegli occhi si rendono conto dei sentimenti che hanno scatenato. E leggervi comprensione e affetto mi farebbe capire che il dono è arrivato a destinazione. Ed è stato gradito.

Strano, quando io mando qualche macumba quello che mi torna indietro, di solito, è il conto del dottore... o del becchino se non sbaglio la pronuncia della fattura. -_-


CITAZIONE

Una ricompensa



Non rinuncerà mai al suo cuore per un’altra persona perché ormai è perduto…

Nel mio calderone... :truce:



CITAZIONE
<i>

[size=7] Dalle tenebre la vita


Un mondo che si tinge di ombra. Eppure, arrancando in un’atmosfera ignota e buia, non ho alcuna paura. Nel cuore di un’oscurità immensa, ardono, languidi e magnifici, dei bagliori, dei frammenti di stelle. E la loro luce ha il potere di spegnere la mia rabbia e di accendere un sentimento diverso, che altro non vuole, che inseguire quello sguardo e raggiungerlo. Al contempo c’è una sfida aperta tra di noi, tra me e quegli occhi. E lui lo sa, e si è sconsolatamente arreso a tutto ciò anche se, a volte, cerca di respingermi con quello stesso sguardo magnetico con cui è capace di attrarmi.

In mezzo a tutta questa oscurità credo che mi sia venuto un colpo di sonno...

CITAZIONE

Cuore ribelle


L’ombra fuggevole di un presagio arriva ad attraversare i miei sogni, a svegliarmi, nel cuore della notte. Aspetto che la bestia respiri dentro di me, che i suoi artigli squarcino il mio cuore, e la sua forma prenda il sopravvento su ogni rigore e logica.
Questo lato scuoterà i miei sensi e alimenterà la mia furia, impedendomi di pensare e di ricordare il giorno e anche più indietro.
Ascolto i rumori della notte, senza temerli, aspettando che i miei stessi passi attraversino l'oscurità, anche se non posso fuggire da ciò che sono.
Ma una mano si tende verso di me, bianca, quasi lampeggiante per il candore esaltato dalle tenebre.
E la rabbia se ne va. Si placa. La voglia di fuggire aumenta, ma al contempo comincia a combattere col desiderio di restare e di afferrare quell’ancora di salvataggio.
Il cielo notturno di quegli occhi albeggia di speranza e di comprensione. Un’oasi in mezzo al deserto. Ne ho un bisogno disperato, quindi, sì, afferro la sua mano e compio il salto in un buio ancora più profondo della notte in cui stavo per inoltrarmi.

Inizio terrificante, finale orripilante.
Una cena veramente PESSIMA! Ma che cos'altro potevo aspettarmi da un evaso-da-calderone?
Bene, inforco gli occhialoni e mi preparo al decollo, sperando di leggere le vostre corbellerie-babbaniche il più tardi possibile!




 
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La Strega
view post Posted on 11/2/2012, 23:45




Le Libellule sono buone sia al cartoccio che in salmì!
C'è l'imbarazzo della scelta... :truce:

CITAZIONE
Dragonfly

Benvenuto, raggio di sole


E’ brillante, come cosa reale. L’immagine rimasta impressa sulla retina è ancora così vivida da farmi battere forte il cuore. E’ come se l’avessi appena salutato di persona, e la gioia di averlo incontrato e di avergli potuto parlare, lo sguardo che mi ha appena regalato e il sorriso, così veri e tangibili, mi riempiono di una sensazione fortissima di benessere. Anche se è ancora buio, so che oggi la giornata sarà diversa; inizierà con un raggio di sole caldo, intenso e commovente, così come lo è stato il sogno che ho appena fatto. La mia gratitudine nei suoi confronti, per avermi regalato un risveglio così sublime, è immensa: vorrei potermi sdebitare, ma è impossibile. Lui è fisicamente irraggiungibile, e io mi posso avvicinare solo quando la notte mi concede, nel sonno, la meravigliosa opportunità di fantasticarlo. E’ solo qui che lo posso toccare, senza paura di vederlo svanire, in questo mondo immaginario e irreale dove finalmente posso dirgli tutto ciò che mi passa per la testa, anche che lo amo, volendo.

Odio il sole, come ho scritto tante volte, per questo la notte è la mia amiketta number 1. :truce:


CITAZIONE

L'Estate calda che volge alla fine


Lui è unico e speciale, merita tutto il bene del mondo, perché contribuisce a renderlo migliore e ne è parte integrante, come lo è della terra al pari di acqua, aria, sole, cielo, elementi e stagioni… Ecco, se fosse una stagione sarebbe come l’estate lussureggiante che volge alla fine, quando le giornate iniziano piano piano ad accorciarsi ma sono ancora profumate del calore di un sole generoso ma meno aggressivo, e ugualmente caldo e luminoso. Sarebbe come quelle giornate di settembre in cui si sta in modo perfetto, esattamente come si starebbe tra le sue braccia ne sono certa, o al riparo del suo sguardo incredibile dal colore simile a quello delle primissime foglie che iniziano ad imbrunire sui rami. Sarebbe la stagione migliore, è ovvio, sarebbe la stagione in cui si sta meglio e rende migliori, quella che non vorresti passasse mai e che quando finisce, ti lascia il ricordo indelebile di qualcosa che ti ha fatto stare davvero bene.

La stagione migliore è OTTOBRE, sabba, colleghe, gatti neri e qualche babbanuncolo che finisce nel pentolone. :truce:
Ma voi piumette facili dovete scrivere di cuoricini, cose belle e altre amenità di cui una vecchia strega incartapecorita fa volentieri a meno! :soppracciglio:

CITAZIONE

Come acqua che disseta


E’ impossibile fermare e imbrigliare la forza e la potenza dell’acqua, inafferrabile, fatta per scivolarti beffarda attraverso le dita incapaci di trattenerla. Perché è questo che sarebbe, se fosse un elemento naturale: acqua, sfuggente e pura ma anche profonda e torbida, dolce, materna, fonte di vita, ma allo stesso tempo devastante e inarrestabile. Lui è acqua che disseta e irrora la terra, in grado tuttavia di affogare e distruggere. Acqua che devasta in ogni senso, potente, dominatrice, fondamentale e, infine, accattivante e sensuale. Il ricordo di quando l’ho incontrato la prima volta, infine ritorna prepotente, facendo riaffiorare le incredibili sensazioni vissute nel momento stesso in cui il mio sguardo ha incrociato al suo, quando, come travolta da un’onda anomala, mi sono sentita afferrare dall’acqua di un mare impetuoso e sballottare impietosamente fra flutti altissimi per poi essere buttata sulla battigia completamente inebetita, come appena scampata ad un naufragio.

A parte dissetare e lavare (yek!) l'acqua può essere molto più utile per sbarazzarsi dei resti di babbani che non finiscono in pentola a bollire con gli ingredienti per le mie pozioni... :truce:

In proposito, eccovi un'ottima ricetta:

Prendere nota:
- soffriggere le ali di libellula finché non diventano dorate,
- aggiungersi nella pentola con un po’ di sale e rosmarino,
- alzare il fuoco,
- cuocere bene e servire con contorni a volontà.

Le mie cugine, ai sabba, ci vanno pazze!

CITAZIONE

L'essenza della vita


Rivivo ancora l’attimo preciso in cui i suoi occhi indescrivibili, profondi e allo stesso tempo vellutati puntano diritti nei miei. Sono incredibilmente magnetici, e questa non è una novità ma cosa risaputa; eppure non sono preparata a sostenere l’impatto di uno sguardo che ricorda il colore del tè profumato, caldo e ristoratore, ma anche del sottobosco brulicante di mistero in cui vorrei addentrarmi per ritrovare emozioni che scuotano almeno per una volta una vita fatta di solite cose. Il suo sguardo caleidoscopico è essenza di vita, promette tutto senza concederti nulla, così vicino ma allo stesso tempo distante, inafferrabile come chi ne è padrone. Occhi di colore indefinibile, capaci di irretire, di cambiare tonalità se baciati dalla luce, di stupire e insieme turbare, sempre, e ogni volta impossibili da dimenticare.

Le forze del nemico sono soverchianti ed inarrestabili. Inoltre dispongono di letali armi batteriologiche tipo bacini con annessi bacilli!

*La strega stramazza stordita al suolo*

Il conto del reparto di riabilitazione povere-streghe-traumatizzate del San Mungo andrà a quegli incontinenti amorosi dell’ amministratrazione!



 
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La Strega
view post Posted on 12/2/2012, 00:18




Per le corna, la coda e il forcone di Belzebù e per gran finale chi mi ritrovo?!
Ancora il Goblin! Non ne ha avuto abbastanza? Bene, ci pensa la paladina delle mostruosità a chetarlo!

CITAZIONE
Jareth The Goblin King .

Desiderio


La luce del camino proiettava ombre sulle alte pareti coperte di libri, riflessi di luce che danzavano nel silenzio.

La speranza, come ho sempre detto, è che qualcuno ci caschi dentro a quel camino. :truce:
Come? :huh:
No, io no di certo! :angry:

CITAZIONE
La cera delle candele era quasi consumata ma Severus non pareva curarsene: sfogliava il libro aperto senza leggere le parole che vi erano scritte, giusto per ingannare i pensieri che volgevano in un’unica direzione.

Il camino o una doppietta?


CITAZIONE
La desiderava… con un’intensità che aveva dimenticato potesse avere il desiderio.

Alzati e vai, no? Il camino è lì a due passi!

CITAZIONE
Sarah si intratteneva volentieri con lui, dopo anni era la prima persona che tentava di avvicinarsi e a cui permetteva di farlo, ma era un gioco pericoloso.

Magari è una strega... affamata... :shifty:

CITAZIONE
Questo pensiero lo fece improvvisamente rabbrividire d’ira:

Si scaldi nel camino, per Belzebù!

CITAZIONE
Ma come si può desiderare di allontanare un raggio di sole dopo anni trascorsi nel buio, annaspando tra il fango in preda al tormento?!

Che strano, io lo faccio tutti i giorni e non faccio tutta questa fatica. Sarà che sono abituata alle tenebre e ai suoi terrificanti abitanti... :truce:


CITAZIONE
<i>[size=7]

Vivo


Era vivo.
Una figura nera in controluce sulla soglia di un nuovo giorno.
Era vivo.
Non lo meritava, non avrebbe mai voluto sopravvivere,
eppure era vivo, circondato da quell’alba irreale,
la lunga notte era alle spalle e cristalli di rugiada gli inumidivano il lungo mantello.
Era vivo senza volerlo,
senza meritarlo,
senza in fondo avere una vita degna di essere vissuta.
Eppure veder nascere il sole era confortante
e per la prima volta dopo anni
concesse a una lacrima di scivolargli lungo il viso.

Insomma, è vivo come l'aiutante della mia amica Asdrubala che ha accoppato per sbaglio il suo gatto e l'ha resuscitato con la polvere zombiefera l'ultima notte di luna piena. Ogni tanto perde qualche zampa in giro, ma basta avere qualche buona nozione in cucito... :truce:


CITAZIONE

Vuoto d’aria improvviso


Un’auto lanciata nella notte ad alta velocità che imbocca un viadotto,
quel vuoto allo stomaco si tinge di giada dorata per quel breve istante di uno sguardo,
il tempo di un giro sulle montagne russe,
niente è più forte di quel vuoto d’aria improvviso.

Mentre sei a cavallo della tua fedele scopa, queste bestiacce malefiche possono essere fatali! (peggio di quel confettaccio rosa che s'aggira qui sul forum!)

CITAZIONE

15 Luglio


Chi può dire di conoscere realmente qualcun altro?
Quando a volte un breve attimo può riempire un vuoto più di anni e anni trascorsi insieme.
Uno sguardo può confondere e farti improvvisamente ricordare l’esistenza della felicità.
Come una brezza calda che avvolge fissando un volto che istintivamente infonde sicurezza.
Un sorriso o una voce possono fare la differenza tra il gelo invernale e una calda giornata di luglio.
La felicità a volte è un profumo che può riemergere dopo giorni, mesi o anni a ricordarti quel momento.
Una notte intera può essere concentrata nella consistenza di una stoffa di cui il tocco leggero ha lasciato un marchio indelebile.
Era la notte del 15 Luglio 2010, da allora ogni cosa,
anche la più brutta,
ha un colore diverso se guardata attraverso il bagliore di un cristallo d’ambra.
Questo sono i suoi occhi.

Felicità e altre amenità... ne avete parlato così tante volte che ormai lo stridulo suono di quest'ammorbante parola riechieggia nelle mie orecchie, non invase abbastanza da cera e ragnatele, come il gracidio di un rospo che sta tirando gli ultimi.

Poetica, vero? Avete solo da imparare! :truce:


Per lasciarvi un bel ricordo della Strega, auguro a tutti un maleficio grosso come il rancore che serbo nei vostri confronti!
Per le corna di Belzebù, non mi è mai capitato di dover leggere smielataggini, poi accatastate tutte insieme in questo forum pieno di fatine, follettini e lucine colorate varie è stato come uscire in una giornata di sole vestita di turchese!
Malefici... MALEFICI A TUTTI VOI!
Per colpa vostra mi sono dovuta sorbire un folletto spelacchiato :sick: e un'orrida fata confettosa! :sick:
Mi attende dunque un luuuungo periodo di riabilitazione al male e di disintossicazione da cuoricini, discorsi felici e soprattutto SOGNI e PAROLE DEL CUORE! Bleah! :sick:

A MAI PIU' risentirci... se non nei vostri peggiori incubi!
:truce:

 
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view post Posted on 12/2/2012, 12:59
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I ♥ Severus


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E anche la Strega ha terminato la sua opera di raggelanti commenti; occorre ancora attendere gli ultimi commenti della dolce fata e poi rivelerò i nomi degli utenti che hanno acconsentito a rivelare la propria identità.
 
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La Fata
view post Posted on 25/2/2012, 17:27




Mi mancano ancora solo le storie di due carissime amiche da leggere, che peccato! Ormai mi ero affezionata alla piacevole abitudine di tuffarmi nel dorato mondo descritto dai tanti cuoricini romantici passati di qui, e mi sento un po' triste :( Ma per ora ho ancora la possibilità di dedicarmi alle ultime storie, e non voglio sciuparmi il piacere di leggere quelle della dolcissima...

Dragonfly


CITAZIONE

Benvenuto, raggio di sole


E’ brillante, come cosa reale. L’immagine rimasta impressa sulla retina è ancora così vivida da farmi battere forte il cuore. E’ come se l’avessi appena salutato di persona, e la gioia di averlo incontrato e di avergli potuto parlare, lo sguardo che mi ha appena regalato e il sorriso, così veri e tangibili, mi riempiono di una sensazione fortissima di benessere. Anche se è ancora buio, so che oggi la giornata sarà diversa; inizierà con un raggio di sole caldo, intenso e commovente, così come lo è stato il sogno che ho appena fatto. La mia gratitudine nei suoi confronti, per avermi regalato un risveglio così sublime, è immensa: vorrei potermi sdebitare, ma è impossibile. Lui è fisicamente irraggiungibile, e io mi posso avvicinare solo quando la notte mi concede, nel sonno, la meravigliosa opportunità di fantasticarlo. E’ solo qui che lo posso toccare, senza paura di vederlo svanire, in questo mondo immaginario e irreale dove finalmente posso dirgli tutto ciò che mi passa per la testa, anche che lo amo, volendo.

Com'è altrettanto caldo il tuo cuoricino pieno di passione, carissima Dragonfly, come il raggio di sole che sconfigge le fredde tenebre, e come sono ardenti di trasporto le parole che sbocciano da un sentimento vero e sincero. La tua palpitante dichiarazione d'amore rende concreto perfino un sogno, e chissà che non possa realizzare straordinariamente un desiderio.


CITAZIONE

L'Estate calda che volge alla fine


Lui è unico e speciale, merita tutto il bene del mondo, perché contribuisce a renderlo migliore e ne è parte integrante, come lo è della terra al pari di acqua, aria, sole, cielo, elementi e stagioni… Ecco, se fosse una stagione sarebbe come l’estate lussureggiante che volge alla fine, quando le giornate iniziano piano piano ad accorciarsi ma sono ancora profumate del calore di un sole generoso ma meno aggressivo, e ugualmente caldo e luminoso. Sarebbe come quelle giornate di settembre in cui si sta in modo perfetto, esattamente come si starebbe tra le sue braccia ne sono certa, o al riparo del suo sguardo incredibile dal colore simile a quello delle primissime foglie che iniziano ad imbrunire sui rami. Sarebbe la stagione migliore, è ovvio, sarebbe la stagione in cui si sta meglio e rende migliori, quella che non vorresti passasse mai e che quando finisce, ti lascia il ricordo indelebile di qualcosa che ti ha fatto stare davvero bene.

Deve essere davvero molto speciale il destinatario di tanta devozione, come lo è chiunque che, solo con la propria presenza riesce ad donare calore e luce alle persone accanto a sè ;) Complimenti, mia cara, è una dedica densa di sentimento e passione, che esprime pienamente le tue emozioni; la primavera si sta timidamente annunciando in questi ultimi giorni più miti, ma leggendo le tue parole appassionate mi sembra già arrivata al top del suo splendore!



CITAZIONE

Come acqua che disseta


E’ impossibile fermare e imbrigliare la forza e la potenza dell’acqua, inafferrabile, fatta per scivolarti beffarda attraverso le dita incapaci di trattenerla. Perché è questo che sarebbe, se fosse un elemento naturale: acqua, sfuggente e pura ma anche profonda e torbida, dolce, materna, fonte di vita, ma allo stesso tempo devastante e inarrestabile. Lui è acqua che disseta e irrora la terra, in grado tuttavia di affogare e distruggere. Acqua che devasta in ogni senso, potente, dominatrice, fondamentale e, infine, accattivante e sensuale. Il ricordo di quando l’ho incontrato la prima volta, infine ritorna prepotente, facendo riaffiorare le incredibili sensazioni vissute nel momento stesso in cui il mio sguardo ha incrociato al suo, quando, come travolta da un’onda anomala, mi sono sentita afferrare dall’acqua di un mare impetuoso e sballottare impietosamente fra flutti altissimi per poi essere buttata sulla battigia completamente inebetita, come appena scampata ad un naufragio.

Che splendido paragone: lui è l'acqua, elemento indispensabile per dare la vita, ma anche efferata portatrice di distruzione. Chi può mai essere costui, e di che poteri incredibili è in possesso per suscitare in te queste sensazioni? Non ti nascondo che mi piacerebbe incontrare un individuo del genere, magari un bell'elfo aitante che riesca a farmi palpitare così come questo "lui" è stato in grado di ispirarti simili parole d'amore... Che momento sublime e romantico :wub: :wub: grazie carissima, lo sai ormai benissimo come il perdermi nelle vostre fantasie mi faccia sentire una fatina ancora più felice :rolleyes:


CITAZIONE

L'essenza della vita


Rivivo ancora l’attimo preciso in cui i suoi occhi indescrivibili, profondi e allo stesso tempo vellutati puntano diritti nei miei. Sono incredibilmente magnetici, e questa non è una novità ma cosa risaputa; eppure non sono preparata a sostenere l’impatto di uno sguardo che ricorda il colore del tè profumato, caldo e ristoratore, ma anche del sottobosco brulicante di mistero in cui vorrei addentrarmi per ritrovare emozioni che scuotano almeno per una volta una vita fatta di solite cose. Il suo sguardo caleidoscopico è essenza di vita, promette tutto senza concederti nulla, così vicino ma allo stesso tempo distante, inafferrabile come chi ne è padrone. Occhi di colore indefinibile, capaci di irretire, di cambiare tonalità se baciati dalla luce, di stupire e insieme turbare, sempre, e ogni volta impossibili da dimenticare.

Oh, magari qualcuno mi avesse mai guardata così... :rolleyes: ... occhi vellutati... magnetici... indimenticabili... del colore del sottobosco... :woot: E' troppo! Basta, basta, meglio che non lasci partire definitivamente la mia fantasia galoppante, altrimenti chissà dove mi potrebbe portare (sospirone :rolleyes: ) Un po' ti invidio, mia dolce amica, perchè tu hai avuto la fortuna di poter incrociare uno sguardo simile, ma la mia è invidia buona che è più felicità per lo splendido regalo di cui hai beneficiato almeno una volta nella vita. Grazie di nuovo per avermi, anzi, averci reso partecipi di un sogno così affascinante: grazie per averlo reso quasi reale! :wub:
 
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La Fata
view post Posted on 25/2/2012, 18:40




Voglio continuare a dedicarmi alle mie letture preferite oggi, e quindi ho deciso di proseguire con le ultime dediche che mi rimangono ancora da commentare. Chi sarà l'ultima amica a chiudere questa bellissima sfida romantica? Ma che vedo? Sei ancora tu carissima

Jareth The Goblin King .

Bentornata dunque: ricordo che le tue precedenti dediche mi erano piaciute tantissimo, leggerò con grandissimo piacere quindi le seguenti


CITAZIONE

Desiderio


La luce del camino proiettava ombre sulle alte pareti coperte di libri, riflessi di luce che danzavano nel silenzio.
La cera delle candele era quasi consumata ma Severus non pareva curarsene: sfogliava il libro aperto senza leggere le parole che vi erano scritte, giusto per ingannare i pensieri che volgevano in un’unica direzione.
Com’era possibile? La sua mente non riusciva ad accettare quello che il suo cuore cercava di dire.
Aveva amato solo Lily, anche ora che lei non c’era più continuava ad amarla, eppure quella giovane donna aveva fatto vacillare qualcosa dentro di lui; questo Severus non poteva accettarlo!
Doveva andarsene, avrebbe potuto facilmente sostituirla, in fondo l’anno scolastico era appena iniziato.
Mentre questo pensiero si completava nella sua mente, un altro più intenso si apriva come uno squarcio.
Si tolse il foulard che teneva al collo come se avesse paura di soffocare e lo posò con un gesto nervoso ed elegante sul bracciolo della poltrona.
Era come se all’improvviso il suo corpo e la sua mente avessero ricordato l’esistenza di certe sensazioni: la disciplina che aveva sempre imposto a se stesso in tutti quegli anni aveva barcollato in pochi giorni.
Non riusciva a non pensare a lei, a non guardarla, a non desiderarla; la seguiva con lo sguardo tra i corridoi dell’antica scuola, si soffermava sui suoi capelli, sui suoi occhi, sul suo corpo morbido e armonico, sul suo sorriso custodito tra le labbra ben disegnate.
La desiderava… con un’intensità che aveva dimenticato potesse avere il desiderio.
Sarah si intratteneva volentieri con lui, dopo anni era la prima persona che tentava di avvicinarsi e a cui permetteva di farlo, ma era un gioco pericoloso.
Averla vicino gli faceva desiderare cose che non poteva permettersi.
Si chiese se lei avrebbe ancora tratto piacere dalla sua compagnia sapendo cosa questa vicinanza facesse emergere in lui.
Cosa avrebbe pensato sapendo che mentre si aggrappava al suo braccio per evitare di cadere, lui aveva solo il desiderio di stringerla, di scivolare tra le sue labbra, di fondersi con lei in un’unica fiammata?
Piton strinse forte la stoffa della poltrona su cui si era lasciato cadere.
Disciplinare la mente era sempre stato il suo punto di forza; doveva solo recuperare il suo equilibrio e allontanarla da sé e dalla scuola, era l’unico modo!
Avrebbe trovato un altro lavoro, un altro posto, probabilmente anche un altro uomo in cui instillare quel desiderio. Questo pensiero lo fece improvvisamente rabbrividire d’ira: voleva fosse sua, sua e di nessun altro, con quel possesso con cui aveva amato un’unica volta:
Sì, doveva allontanarla il più possibile da sé.
Ma come si può desiderare di allontanare un raggio di sole dopo anni trascorsi nel buio, annaspando tra il fango in preda al tormento?!

Accipicchiolina cara Jareth, come hai saputo rendere tremendamente intrigante questo breve episodio, in cui il povero Severus è alle prese con insoliti tormenti d'amore e desiderio! Peccato non possa leggerne il seguito! Chi mai sarà la dolce fanciulla che è riuscita a scalfire la corazza impenetrabile del maestro di pozioni? Devo assolutamente saperlo, la storia mi ha acchiappato assai, e dovrai segnalarne il titolo, perchè possa leggere il seguito e soddisfare la mia curiosità ormai alle stelle :blink: E' un po' come per le soap opera, una volta che inizi a seguirle non puoi più farne a meno! ;) :P


CITAZIONE

Vivo


Era vivo.
Una figura nera in controluce sulla soglia di un nuovo giorno.
Era vivo.
Non lo meritava, non avrebbe mai voluto sopravvivere,
eppure era vivo, circondato da quell’alba irreale,
la lunga notte era alle spalle e cristalli di rugiada gli inumidivano il lungo mantello.
Era vivo senza volerlo,
senza meritarlo,
senza in fondo avere una vita degna di essere vissuta.
Eppure veder nascere il sole era confortante
e per la prima volta dopo anni
concesse a una lacrima di scivolargli lungo il viso.

Che magnifica, struggente immagine; oserei dire commovente, come quella lacrima di gratitudine per il ritorno alla vita, che gli scivola sul volto. Un fermo immagine veramente splendido, dolcissima amica, uno scatto artistico degno di un grande fotografo, frutto del tuo bellissimo animo sensibile :wub:


CITAZIONE

Vuoto d’aria improvviso


Un’auto lanciata nella notte ad alta velocità che imbocca un viadotto,
quel vuoto allo stomaco si tinge di giada dorata per quel breve istante di uno sguardo,
il tempo di un giro sulle montagne russe,
niente è più forte di quel vuoto d’aria improvviso.

Oooh, e anche questo è un fermo immagine azzeccatissimo che dice tutto in poche, puntuali parole. Non potevi descrivere meglio la sensazione che si ha al cospetto della persona amata e del suo sguardo! :woot: I miei più sinceri complimenti Jareth, questa è una deliziosa, semplice pennellata di colore che ha creato un piccolo capolavoro! ;)



CITAZIONE

15 Luglio


Chi può dire di conoscere realmente qualcun altro?
Quando a volte un breve attimo può riempire un vuoto più di anni e anni trascorsi insieme.
Uno sguardo può confondere e farti improvvisamente ricordare l’esistenza della felicità.
Come una brezza calda che avvolge fissando un volto che istintivamente infonde sicurezza.
Un sorriso o una voce possono fare la differenza tra il gelo invernale e una calda giornata di luglio.
La felicità a volte è un profumo che può riemergere dopo giorni, mesi o anni a ricordarti quel momento.
Una notte intera può essere concentrata nella consistenza di una stoffa di cui il tocco leggero ha lasciato un marchio indelebile.
Era la notte del 15 Luglio 2010, da allora ogni cosa,
anche la più brutta,
ha un colore diverso se guardata attraverso il bagliore di un cristallo d’ambra.
Questo sono i suoi occhi.

E hai concluso con un'altra splendida pennellata di rosso fuoco che sfuma nell'arancione, per finire nel giallo dorato. Colori caldi e intensi per un'ultima dedica altrettanto ardente e appassionante: bravissima! Così, questo gioiello prezioso è la degna chiusura, non solo della deliziosa serie di dediche della carissima Jareth, ma anche di una lunga sequenza di storie d'amore, tutte, lunghe o brevi che siano state, ugualmente meravigliose, ben scritte e scaturite da teneri cuoricini innamorati, perciò assolutamente belle.

Dunque anche il mio compito è finito, mie adorate, e vi devo salutare con un po' di rimpianto: grazie ancora per i momenti felici che avete condiviso con me e con le altre amiche romantiche che hanno partecipato a questi imperdibili momenti di gioia. Spero di ritrovarvi, però: venite senza indugio a cercarmi nel bosco, quando avrete voglia di ritrovare di nuovo voi stesse e raccontare i vostri sentimenti più veri. A presto! :wub:
 
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view post Posted on 25/2/2012, 18:50
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I ♥ Severus


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Ooooh... anche la dolce Fatina ha completato i suoi leggiadri commenti.

Bene, allora, rullo di tamburi per annunciare chi si nasconde dietro ai vari nick!
 
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113 replies since 20/9/2010, 20:33   5108 views
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