Il Calderone di Severus

Le parole del cuore

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La Fata
view post Posted on 31/5/2011, 15:53




Buongiorno boccioli di rosa :wub: Oggi è una giornata in cui mi sento un po' affaticata, perciò ho deciso di renderla più gradevole con la lettura di nuove, appassionati storie d'amore. E dove trovare il meglio se non in questo tranquillo angolo di paradiso? Dunque, dunque vediamo un po' di chi è il turno... Ah, ma della carissima

Sognando Severus

Il tuo nome dice già tutto, dolce amica; altri brevi racconti dedicati all'uomo più coraggioso che Harry Potter dice di aver mai conosciuto... meglio tardi che mai, come si suol dire, per rendersene conto, ragazzo mio ;) :P



CITAZIONE
2 - Non è necessaria una ricorrenza speciale per fare un regalo alla persona che si ama. Cosa regalereste a lui/lei?

Lo so…



Non ho bisogno di alcuna particolare ricorrenza per fare un regalo all’uomo che amo, solo il desiderio di rivedere, per un fuggevole istante, il sorriso ammorbidire appena la linea sottile delle sue labbra.

Un antico testo scovato per caso a Nocturn Alley, che parla di oscuri sortilegi proibiti, oppure una consunta pergamena, piena d’arcani simboli vergati in un inchiostro ormai stinto, riempiono d’eccitato interesse i suoi occhi neri che per un istante si spalancano, come quelli di un bimbo, felice di ricevere infine il dono tanto agognato.
Poi l’ombra cupa ritorna nello sguardo tenebroso, portata da quel sospiro di colpevolezza, colmo di ricordi e rimorsi.
« È finita… » gli ricordo, sfiorandogli piano la cicatrice sul collo.
Mi guarda, ma non mi vede: i suoi occhi sono persi nel nulla, irretiti da un tremendo passato cui ancora non sono riuscita a sottrarlo. Il pugno si stringe tra le pagine del libro, poi chiude gli occhi e si morde piano le labbra prima di sussurrare, in un amaro sospiro:
« Lo so…»
Già, la guerra è finita, il mondo magico è libero dall’oscura ideologia di Voldemort, ma Severus Piton, incredibilmente sopravvissuto al morso di Nagini, è ancora prigioniero dei suoi ricordi… e dei suoi errori.
Gli accarezzo la mano ancora serrata a pugno e insinuo le dita tra le sue che, cedevoli, mi accolgono in una lieve stretta. Ora mi guarda: è tornato al presente e cerca di abbozzare un sorriso mentre solleva un sopracciglio fintamente minaccioso.
« Albus non approverebbe i tuoi gusti in fatto di sortilegi ».
« Ti aveva nominato Professore di Difesa Contro le Arti Oscure, « ribatto sorridendo, felice che sia lui stesso a voler sdrammatizzare, » dovrai bene tenerti in esercizio, no?
Gli occhi neri scintillano nel volto pallido contornato dai lunghi capelli corvini:
« Strega… » sussurrano le sue labbra lambendomi piano il collo.

Non ho resistito: Severus ancora insiste a rimanere rintanato qui, lontano dal mondo, rifiutando ogni riconoscimento gli sia offerto, ma io ho deciso di accettarli al posto suo. Non sembra, ma una pergamena firmata dal Ministro apre molte porte, anche quelle che conducono a scovare erbe ormai ritenute estinte e preziosi, quasi introvabili ingredienti per antiche pozioni.
Fiamme nere brillano nei suoi occhi, increduli e felici per il mio dono, mentre rigira le ampolle tra le dita sottili e sfiora appena le delicate erbe essiccate; rovista nella libreria tra le vecchie pergamene e ne afferra una: un tocco di bacchetta e la scrivania è sgombra da ogni cosa, pronta a trasformarsi in un piano di lavoro su cui arrivano veloci, richiamati da silenziosi appelli, gli altri ingredienti e tutti gli strumenti necessari.
La bacchetta si muove rapida nell’aria e il fuoco prende vita nel vecchio camino, mentre il piccolo calderone per gli esperimenti fluttua leggero tra le fiamme e si adagia sugli alari; fa caldo in questo finale di estate, così, mentre lo osservo pregustando il piacere di vederlo distillare una pozione sconosciuta, Severus si slaccia i polsini della candida camicia e arrotola le maniche con un gesto fluido.
Poi si blocca di colpo e trattiene il fiato: le sue dita stanno sfiorando la sbiadita cicatrice di quello che un tempo è stato il Marchio che lo incatenò a Voldemort, l’orrido simbolo di tutte le sue colpe.
È fermo in mezzo alla stanza e lo vedo impallidire e chiudere gli occhi mentre un tremito leggero attraversa il suo corpo. Sembra quasi che non respiri più, tanto è immobile: solo le dita si muovono, sull’avambraccio, in un ossessivo ed inutile graffiare, in quel gesto tremendo che troppe volte gli ho visto ripetere.
Volo dall’uomo che amo, ancora una volta travolto dai suoi rimorsi:
« Non c’è, non c’è più! » esclamo stringendogli le dita per impedirgli di farsi male.
« Lo so… »
Il Marchio non deturpa più la candida pelle di Severus, è solo una cicatrice che sbiadisce ogni giorno di più, ma ha sempre il potere di richiamare in vita il passato e tutti i suoi dolorosi ricordi, è sempre l’emblema maledetto dei suoi errori e delle sue colpe.
Gli scosto la mano e mi chino sull’avambraccio a baciare dolcemente le striature arrossate sulla pelle; sento il braccio tremare sotto le mie labbra, ma non si sottrae al mio tocco, anzi, con l’altro braccio mi avvolge la vita e mi attira a sé. Alzo il viso e ci fissiamo a lungo negli occhi, i suoi splendidi occhi neri, tenebrosi abissi notturni ancora pieni di dolore, ma anche di amore, nato da poca e con tanta fatica:
« Sono libero, ora… » sussurra a fatica, la voce roca.
« Lo sei sempre stato, Severus… » mormoro piano, mentre gli occhi mi si riempiono di lacrime e mi abbandono al suo dolce abbraccio.

È passato tanto tempo da quando Severus ha riaperto gli occhi alla vita e da quando è nato il nostro amore, io così ostinata da averglielo saputo imporre, lentamente, giorno per giorno, mentre l’ombra si ritraeva dalle profondità tenebrose dei suoi occhi, scacciata da scintille di luce sospinte dalla speranza.
Ora dorme, tranquillo, senza più tremendi incubi a tormentare il suo sonno. Ora sorride, sereno e rilassato al mio fianco, guardando al futuro, il passato nascosto in fondo al cuore di cui solo io ho le chiavi.
Alla fine, dopo tanto tempo e impegno ci sono riuscita: gli ho regalato il mio amore… e la felicità!

:wub: :wub: :wub: Voglio aprire così il mio commento a questo brano di rara bellezza, scritto in maniera perfetta e colmo di passione. L'immagine di Severus è splendidamente resa, e lei è così deliziosamente innamorata da farmi battere forte il cuoricino: parole che sono musica preziosa per le mie orecchie fatate. Ma voglio soffermarmi ancora sulla figura di quest'uomo da brividi, capace di sopportare immensi sacrifici e di vivere, oserei dire con umiltà, anche dopo essere stato scagionato da ogni colpa, nell'ombra di un rimorso mai sopito, schivo da qualsiasi riconoscimento e lontano da qualsiasi sacrosanto onore: come non adorarlo? "... i suoi occhi neri che per un istante si spalancano, come quelli di un bimbo, felice di ricevere infine il dono tanto agognato " e come non intenerirsi davanti a questa immagine straordinariamente dolce? Mia diletta amica, le tue magnifiche parole gli hanno regalato la possibilità di vivere un sentimento profondo e delicato al tempo stesso, cacciando l'inverno che alberga da sempre nel suo animo splendente, e a tutte noi, fedeli lettrici, la commossa gioia di sapere che finalmente, a fianco a sè, avrà una degna compagna per la vita che sarà una ricompensa mille volte migliore degli onori tributatigli. :wub: Un ottimo, ottimo inizio davvero, carissima Sognando Severus!

CITAZIONE
3 - Un camino acceso, un indumento abbandonato sul bracciolo della poltrona, il candelabro a rischiarare l’angolo del piccolo tavolo dove è appoggiato un libro aperto...



Distillato d’amore



Dall’angolo della porta socchiusa vedo il riflesso delle fiamme nella stanza: il camino è acceso, come sempre quando sa che sto arrivando; avanzo di un passo e scorgo anche il suo mantello nero, abbandonato con inaspettata negligenza, quasi di fretta, sul bracciolo della poltrona, e il piccolo candelabro che rischiara l’angolo del tavolino dove è appoggiato un libro aperto.
Apro lentamente la porta, senza fare rumore, e lo vedo, di spalle, chino sul calderone che sobbolle nel camino, i lunghi capelli neri avvolti dalle spirali di vapore misto a fumo.
Mi fermo e trattengo il fiato: non voglio che Severus si accorga che sono entrata; adoro guardarlo quando non sa di essere osservato, in particolare quando sta distillando una pozione: lo fa con la stessa instancabile devozione che un amante dedica alla propria donna, con l’ardente passione dettata da un amore profondo e infinito, con la tenera e delicata cura di un padre alle prese col figlioletto di pochi giorni.
In questi ultimi mesi ho vissuto sola con lui, lontana dal mondo di cui ha rifiutato con disincantata indifferenza ogni tardivo onore reso al suo coraggio e all’abnegazione per il dovere che l’ha portato ad uccidere il suo unico amico. Celata nella solitudine del rifugio di questo bosco, reso impenetrabile dalla magia, ho imparato ad apprezzare la delicata scienza e l'arte esatta delle pozioni, ho compreso la profonda bellezza del calderone che bolle a fuoco lento, con i suoi vapori scintillanti, il delicato potere dei liquidi che scorrono nelle vene umane ammaliando la mente e stregando i sensi: con i miei occhi ho visto Severus imbottigliare la fama, la gloria, addirittura la morte... Sì, è stato proprio grazie ad una sua potente pozione che si è salvato dal morso di Nagini, fermando l’emorragia e neutralizzando il veleno, restando in vita anche se Potter l’aveva dato per morto.
Osservo i gesti eleganti e sicuri delle sue mani, il movimento fluido del polso che guida il mestolo immerso nel liquido, i cerchi concentrici in senso orario, pausa, lenta inversione del giro e nuovi anelli a solcare la superficie, che vira di colore non appena le sue dita sottili lasciano cadere a pioggia una finissima polvere, che aleggia un attimo nell’aria prima di adagiarsi con leggiadra grazia e congiungersi alla pozione come nell’agognato amplesso di un amante.
Vedo le sue labbra socchiudersi appena in un sorriso compiaciuto, mentre con un colpo di bacchetta magica fa voltare la pagina del libro e vi getta uno sguardo di conferma. Annuisce piano tra sé, soddisfatto, e torna ad osservare il fluido, argento fuso che illumina il pallore del suo viso rendendo quasi irreali i lineamenti, delicata immagine che sfuma nel sogno, bellissimo e desiderabile ai miei occhi innamorati.
Riprende a girare il mestolo nel calderone, le dita che lo sospingono con studiata lentezza, quasi volessero carezzare il liquido che si amalgama alla polvere appena aggiunta. Poi lo estrae piano, le gocce che cadono lente, lo appoggia di lato e resta immobile ad attendere, le labbra ancora leggermente dischiuse, lo sguardo fisso sul fuoco che improvvisamente aumenta d’intensità, le fiamme che si alzano e lambiscono il bordo del paiolo, crepitanti, mentre argentee bolle ne solcano la superficie, scoppiando progressivamente in scintille che, alla luce delle fiamme, dal delicato argento si trasformano in un trionfante oro intenso.
Gli occhi neri di Severus ardono nel riflesso del fuoco, lampi d’oro si accendono sfolgoranti nelle tenebrose profondità del suo sguardo, mentre il sorriso si adagia morbidamente sulla sua bocca dischiusa, quasi fremente.
Guarda languido il liquido scintillante, si tocca appena le labbra con la punta delle dita e sembra quasi gettare un bacio tra i vapori dorati che si levano lievi dalla superficie fino ad avvolgere il suo viso, a carezzare la bocca socchiusa ricambiando il bacio. Attende ancora pochi istanti, quindi afferra un’elegante ampolla e, prelevato un po’ di liquido ardente, stilla a stilla lo versa con sicurezza nel sottile cristallo, riflessi dorati che scintillano come fiamme nei suoi occhi neri.
Sono proprio curiosa di sapere quale filtro ha distillando: non gli ho mai visto profondere tanto amore su un calderone.
Mi avvicino rapida alle sue spalle, svelando infine la mia presenza:
« Che pozione è? »
« Mmm… » risponde sornione, assolutamente non sorpreso dalla mia improvvisa apparizione.
« Avanti, dimmelo! » lo incito abbracciandolo da dietro e premendo il mio corpo contro il suo.
Con studiata indifferenza continua a versare lento la pozione dorata, infine si gira, gli occhi profondamente neri che scintillano d’amore:
« Non è una pozione… » sussurra guardandomi con sensuale malizia.
« Ma…»
Mi impedisce di ribattere ponendomi con delicatezza un dito sulle labbra, mentre con un braccio mi stringe a sé:
« Da quanto tempo mi stavi spiando, deliziosa strega che hai saputo ammaliare il mio cuore ed irretire i miei sensi? » mi chiede con voce profonda, venata di voluttà. « Ora stai anche cercando di carpire i miei segreti? »
Non riesco a resistere alla sua voce, al suo sguardo ed al suo abbraccio avvolgente. Desisto da ogni domanda e solo lo guardo: nei suoi occhi neri ardono fiamme più scintillanti di quelle del camino:
« È solo un olio, » sussurra con voce misteriosa, mentre il suo respiro tiepido mi sfiora la pelle, « per massaggiare tutto il tuo corpo… »
Rabbrividisco di desiderio tra le sue braccia.
« … nudo… » sussurra con passione sulle mie labbra.
Chiudo gli occhi e mi abbandono al suo bacio appassionato pregustando le sue mani ardenti sul mio corpo.

Wow, mia cara amica, quant'è intrigante, stuzzicante, sensuale, affascinante il Severus di questo brano e come è altrettanto sensuale e conturbante il frangente in cui lo fai agire :blush: :blush: Oops, mi sento tutta accaldata, scusate se arrossisco ma noi fatine non siamo abituate a fantasticare su... ehm... certe cose, abituate così come siamo a vivere solo di amori platonici :rolleyes: anche se in questo caso, cara amica, sei stata abilissima nel ricreare un'atmosfera deliziosamente eccitante senza ricorrere ad alcun espediente volgare, ma solo esclusivamente attraverso l'uso della tua incredibile abilità narrativa, con cui hai reso molto efficacemente ogni suo piccolo gesto ed espressione. Ho letteralmente divorato ogni riga, guardando con gli occhi di colei che, entrando nella stanza in cui sta lavorando alla pozione, si perde incantata nella contemplazione di quanto sentimento e passione quest'uomo che, solo a uno sguardo superficiale può appare privo di emozioni e sentimenti, dedichi a tutto ciò che fa e che ama. Un magnifico brano, dolce amica, complimenti, davvero coinvolgente!



CITAZIONE
7 - Siete riusciti a conoscerlo/a. Descrivete la situazione e le vostre emozioni e sensazioni.



Occhi che ardono nella notte


Non l’avrei mai creduto possibile, ed invece sono qui, nella stessa stanza in cui c’è anche lui, Severus Piton.
Per quanto tempo ho sognato questo istante! Incontrarlo, rivedere ancora i suoi occhi neri, tenebre scintillanti che ardono nella notte, e provare di nuovo quel brivido profondo, infinito…
Sono agitata, agitatissima, più tesa di quanto mai avrei creduto possibile; il cuore mi martella in petto mentre seguo la sua alta e sottile figura nera con lo sguardo, cercando di non perderlo mai di vista, neppure un istante.
Quanto tempo è passato? Sono quasi tre anni, tre anni durante i quali l’ho rivisto mille volte con gli occhi nella mente, ed ogni notte è stato nei miei sogni… anche se lui non lo sa, non sa niente delle mie illusioni.
È incredibilmente riuscito a salvarsi dal morso fatale di Nagini, grazie ad una potente pozione che aveva con sé: Potter l’aveva creduto morto, ma Severus si è ripreso e poi è stato soccorso, anche se è stata la sua pozione a fermare la fuoriuscita di sangue e a proteggerlo dal veleno.
Ora è un eroe, riconosciuto da tutti: bisogna ammettere che Potter si è dato un gran daffare affinché ogni dubbio fosse chiarito e il coraggio e l’abnegazione si Severus Piton emergessero oltre ogni contraria evidenza, anche la morte di Silente
Severus, invece, non è cambiato: vive rintanato come un orso chissà dove, sfuggendo ogni onore, continuando a pagare in silenziosa solitudine per le sue colpe, già, proprio lui che quelle colpe ha già mille volte espiato, ogni notte, con la sua tremenda sofferenza nel Cerchio, celato da una maschera d’argento che torturava la sua anima, incatenato da un orrido Marchio ad un padrone da tanto tempo rinnegato.
Quel Marchio non esiste più, Severus, ora sei un uomo libero, ma la sofferenza che riesco a cogliere nei tuoi occhi colmi di tenebre, anche da così distante, mi racconta che i tuoi rimorsi continuano a tormentarti e che non hai ancora trovato la pace che tanto agognavi.
Io lo so, Severus, io conosco bene chi sei: lo so da tre anni, ed è da quella notte che ti amo, dalla notte in cui mi sono perduta senza speranza nell’abisso dei tuoi occhi che ardevano nell’oscurità.
Ma questa sera sei qui, e ci sono anch’io: il mio sogno si realizzerà, finalmente?
Il mio ospite ti sta parlando e fa segno verso di me: alzi il volto, sempre pallido, contornato dai lungi capelli neri, e mi guardi con fredda aria impassibile. Ora ti avvicini, con lenta eleganza, e mi sembra di soffocare: mi aggrappo al ricordo di ciò che è stato, mi appiglio al mio amore per te, mentre i tuoi occhi si avvicinano, neri e indifferenti, così diversi da quella notte…
Articolo a fatica due parole, convenevoli insulsi e balbettati cui rispondi con distaccata cortesia, quindi con un rigido cenno di saluto mi volti le spalle e te ne vai, il mantello che oscilla mentre ti allontani.
Rimango immobile, inebetita: non mi hai riconosciuto!
Ancora non riesco a respirare, né a credere che il mio sogno finisca miseramente qui.
Mi mordo le labbra cercando di trattenere le lacrime: sono una stupida, solo un’idiotissima illusa!
Scappo fuori sul terrazzo e piango a lungo, disperata, appoggiata alla balaustra di marmo, il trucco che si scioglie lentamente, le lacrime amare della disillusione a lambirmi le labbra prima di cadere a terra.
Una voce gracchiante si leva all’improvviso alle mie spalle:
« Ma certo, è ovvio… » una tossettina nevosa intercala le parole, « abbiamo sempre avuto… ehm… fiducia, » il tono si assottiglia sempre più, « in lei, Professor Piton! »
Mi volto di scatto e Severus è lì, a pochi passi: li fissa in silenzio con gelido disprezzo, senza credere alle loro parole, quindi si gira e se ne va, scendendo veloce i pochi scalini della gradinata.
Come una pazza lo seguo, volo dietro ai suoi passi, al suo mantello ondeggiante che mi sfugge nella notte, la vista annebbiata dalle lacrime e la disperazione nel cuore. Mi prenda pure per una pazza, se vuole, eppure devo dirglielo!
Corro sul prato e lo raggiungo:
« Io, invece, ho sempre avuto fiducia in te! » grido fra le lacrime, la voce che trema.
Ti giri, irritato per il mio osare, fai per aprir bocca ma ti blocchi all’improvviso, gli occhi spalancati che fissano il mio volto dal trucco sfatto, proprio come in quella notte di terrore.
« Da quando rischiasti la tua vita per salvare la mia! » aggiungo in un soffio roco.
Sarei caduta a terra, se non mi avessi afferrato tra le braccia: il tuo viso è vicino al mio e vedo fiamme nere scintillare nei tuoi occhi, ardere proprio come in quella notte in cui mi salvasti dal Cerchio bestiale.
« Gillyan… » sussurri a fior di labbra.
Ti sorrido fra le lacrime che ancora si ostinano a scendermi sulle guance. Non hai dimenticato il mio nome, non hai dimenticato nulla, e mi guardi proprio come in quella notte lontana, quando mi sono perduta nell’abisso di sofferenza che ardeva nei tuoi occhi, dopo aver compreso il tuo dolore in quell’istante meraviglioso in cui le nostre menti si sono unite.
« Sono qui, Severus, ti ho sempre aspettato, » sussurro con amore, - come ti avevo promesso… »
Tremo tra le tue braccia, proprio come allora, e tu mi stringi ancora una volta, con delicato rispetto, riaccendendo il mio sogno.
« Ti amo, Severus! »
E mi perdo nelle ardenti fiamme dei tuoi occhi neri, scintillante abisso di sogno, tenebrosa notte d’amore.

Aaaaah, che emozione fortissima! Emozione, emozione, e ancora emozione, all'infinito: è quello che ha suscitato in me questo stupendo brano, non è così anche per voi, care amiche lettrici? E anch'io, come voi e come Gillyan, (e non ditemi che non è così, o che non vi è mai capitato) siamo preda del batticuore forsennato prima e della disperazione poi davanti alla presenza inaspettata e all'indifferenza inaccettabile dell'uomo che ha catturato il nostro cuore. Ma la protagonista di questa splendida storia è sicuramente più coraggiosa di quanto potrebbe esserlo ognuna di noi, e alla fine reagisce al dolore, ma soprattutto all'idea terribile di perderlo definitivamente se lo lasciasse andare, e fa una cosa assolutamente eccezionale: lo insegue, correndo il rischio di prendersi un'altra porta in faccia. Ti adoro Gillyan, valorosa riscattatrice della fatina che c'è in ogni donna, e della donna che c'è in ogni fatina ;) Che dire, carissima Sognando Severus, questa breve fic mi è piaciuta tantissimo, e tu sei davvero una scrittrice con i fiocchi!


CITAZIONE
9 - Vi offrono una serata a teatro. Che spettacolo teatrale andreste a vedere con lui/lei?

<i>

Le parole del cuore



Parole che parlano al cuore, poesie recitate con voce profonda, liriche che aleggiano nell’aria in musicali sussurri suadenti accompagnati da melodiose note nel trionfo del Romanticismo letterario e musicale.
Non so come ho fatto, ma sono riuscita a convincere Severus ad uscire dal suo rifugio lontano dal mondo e l’ho trascinato a teatro, ad ascoltare poesie declamate con struggente enfasi nella penombra del palcoscenico, accompagnate dalla melodia delle note di Beethoven, Čajkovskij e Wagner.
Le luci si attenuano e le tenebre con lenta progressività invadono il teatro, che si fa silenzioso, finché resta solo un fascio di raggi luminosi ad illuminare l’attore che comincia a declamare, accorato, mentre le prime toccanti note si spargono nell’aria.

Quante querule e lacrime
sparsi nel nuovo stato,
quando al mio cuor gelato
prima il dolor mancò!
Mancar gli usati palpiti,
l’amor mi venne meno,
e irrigidito il seno
di sospirar cessò!

Piansi spogliata, esanime
fatta per me la vita;
la terra inaridita
chiusa in eterno gel;
deserto il dì; la tacita
notte più sola e bruna;
spenta per me la luna,
spente le stelle in ciel.


Vedo Severus irrigidirsi appena e quasi trattenere il respiro mentre il pallore del suo viso risplende nell’oscurità del teatro, dall’altro lato del palco: le parole del poeta stanno risvegliando il ricordo di un dolore lontano, mai del tutto sopito, di una perdita che per tanto tempo ha fatto ardere il rogo dei suoi rimorsi per una colpa imperdonabile che ha cambiato la sua vita e distrutto quella della donna che amava.

Pur di quel pianto origine
era l’antico affetto:
nell’intimo del petto
ancor viveva il cor.
Chiedea l’usate immagini
la stanca fantasia;
e la tristezza mia
era dolore ancor.

Fra poco in me quell’ultimo
dolor anco fu spento,
e di più far lamento
valor non mi restò.
Giacqui: insensato, attonito,
non dimandai conforto:
quasi perduto e morto,
il cor s’abbandonò.


Le labbra sottili di Severus tremano appena mentre china il capo e i lunghi capelli neri gli coprono in parte il viso; so bene qual è il nome che aleggia sulla bocca socchiusa, lo stesso nome cui per tanti anni ha implorato un perdono che non riteneva di meritare, il perdono di cui solo io, alla fine, ho saputo convincerlo d’esserne degno. Il perdono che ha risvegliato il suo cuore congelato dalla sofferenza.
Vorrei avvicinarmi e stringerlo a me, dargli il conforto di cui ha bisogno, ma ormai ho imparato che vuole affrontare da solo gli spettri del suo passato, quando gli si presentano ancora davanti, portati dalle coincidenze della vita.
Si morde piano le labbra e, col nome di Lily, deglutisce un dolore che entrambi sappiamo che non lo lascerà mai del tutto.
La musica triste cessa, le luci si fanno oscurità e gli applausi scrosciano. Poi di nuovo silenzio, prima che altre parole escano dal cuore del poeta accompagnate da una melodia cupa che sembra far vibrare l’anima.

Quando il cielo basso e cupo pesa come un coperchio
sullo spirito che geme in preda a lunga noia
e abbracciando il cerchio di tutto l’orizzonte
ci versa una luce nera più triste delle notti;

quando la terra si muta in umida spelonca
dove la Speranza, come un pipistrello
va battendo i muri con la sua timida ala
e picchia la testa su fradici soffitti;

quando la pioggia distendendo immense strisce
imita le sbarre di una vasta prigione
e un muto popolo di ragni infami
in fondo ai nostri cervelli tende le sue reti,

campane a un tratto scattano con furia
e lanciano verso il cielo un urlo orrendo
come spiriti erranti e senza patria
che si mettano a gemere ostinati.


Sento una stretta al cuore quando vedo Severus alzare il capo sospirando cupo, abbandonare con lo sguardo il palcoscenico e perdersi nel nulla oscuro davanti a sé, per immergersi nella solitudine e nella sofferenza del passato, nella lunga prigionia imposta in un gelido sotterraneo, in una vita non vissuta, tesa solo ad espiare le colpe commesse da un ragazzo orgoglioso che non voleva altro che il potere del sapere, ma ha trovato invece la condanna del sangue e del rimorso.
Chiude gli occhi, ora, il mio povero amore, sopraffatto dal ritorno improvviso del passato e dei suoi strazianti ricordi: come me conosce bene la poesia e sa che racconta le sue atroci disillusioni, i sogni perduti, la speranza svanita e il tormento dell‘angoscia davanti alla notte di incubi che sempre ritorna, ossessiva, ad esigere il tributo di sofferenza rammentandogli tutte le lacerazioni della sua povera anima.

E lunghi carri funebri, senza tamburi né musica,
sfilano lenti dentro la mia anima; la Speranza,
vinta, piange, e l’Angoscia atroce, dispotica,
pianta sul mio cranio il suo nero vessillo.


Geme piano, Severus, e solo io posso percepire lo strazio della sua anima, io che ho saputo conoscerlo e riconoscerlo, io che l’ho rivissuto con lui nei pensieri che ha voluto aprirmi, quando si è reso conto che la morte non gli aveva concesso l’oblio da se stesso e dal suo passato, dal dolore e dai rimorsi.
Ho visto la sofferenza atroce ardere nel fondo dei suoi occhi neri, l’ho visto dibattersi nel baratro della disperazione del passato senza potergli tendere una mano pietosa, l’ho visto combattere strenuamente e, infine, risalire a fatica l’erta china, l’anima lacerata e stremata, ma mai perduta.
La luce svanisce e il palcoscenico resta buio e silenzioso mentre gli applausi ancora riempiono l’aria.
No, forse non è stata una bella idea venire a teatro ad ascoltare queste poesie…
Di nuovo silenzio, e la voce profonda riprende a declamare, struggente, le limpide note del pianoforte a sottolineare il pianto:

Perché, o mie luci, l’angoscioso pianto
voi non cessate? Et al suo cupo affanno
non vi piace lasciare l’anima mesta?
Troppo voi siete a quella soglia inganno
che m’è cara soffrire finché non sia infranto
lo stame a cui s’attien mia vita infesta.

E se il destin mi toglie
chi era de’ giorni miei pace e governo,
almeno alle sue spoglie
che ormai sotterra son cenere frale
si dica sospirando un caldo vale.


Una lacrima trema sulle mie ciglia, si gonfia e poi mi scende lenta sul viso, mentre il suo, mortalmente pallido, è asciutto: piango per Severus, per le lacrime che non si permette di piangere, per tutte le lacrime che è stato costretto a ingoiare e per quelle che hanno straziato la sua anima, lacerata dall’assassinio del suo unico amico nell’assolvimento di un tremendo dovere.

L’amico il padre è morto: or qual mai speme
fia che più resti alle mie brame afflitte
se non che la pietà m’apra la fossa?
Profondamente nel mio sen stan scritte
le sante dolci sue parole estreme
onde sovente quest’anima è scossa.
Mi traggon elle a visitar quest’ossa
sparger miei voti, e forse al sordo vento;
Ah! Che mai dissi? Dall’Eterea sede
ove beato ei siede
non ode il suon del mio triste lamento?
E del dolor non vede
l’alta ferita? Ah s’egli è ver cessate
lugubri voci, né più duol gli date.

O cupa notte! O tenebroso istante!
O tetra bara, o feretro funebre
ove il padre vid’io la volta estrema!
Dal duolo avvolti e da vostre tenebre
venite agli infelici ora d’innante
onde ognun sopra voi sospiri e gema.


Ancora oggi mi chiedo come Severus abbia potuto farlo, dove abbia trovato il coraggio di lanciare quella maledizione fatale e dannare la propria anima alla totale solitudine, allo straziante dolore e al disprezzo di tutti coloro per i quali ha, invece, continuato a combattere, fino alla fine, sacrificando la propria vita. E ringrazio la Morte di non averla voluta cogliere tra le zanne velenose di Nagini…
Eppure, so che in quei giorni il suo unico desiderio era morire, e salvare invece l’amico, il padre che aveva saputo conquistarsi il suo affetto, l’unica persona che aveva saputo credere in lui, dargli fiducia e tendergli la mano quando l’oscurità ancora lo avvolgeva.
Sulla Tomba Bianca, solo le protettive tenebre della notte l’hanno visto inginocchiarsi e tremare, tra gemiti e sospiri implorare un perdono già donato, piangere lacrime di sangue per le colpe di un passato che l’ha obbligato a tornare ad essere un assassino. Poi alzarsi e tornare, inesorabilmente solo, al suo dovere, sprofondato nelle atrocità di chi doveva chiamare amico, oppresso dall’odio di chi credeva d’essere suo nemico.

E a squallor tanto in mezzo io con la fronte
dalle man sostenuta, i miei sospiri
traggo più ardenti, e li rattengo invano.
Par che d’intorno a me l’ombra s’aggiri
e delle smorte luci il caldo fonte
egli m’asciughi in atto dolce umano:
rammento allor qual diemmi la mano
qual me la strinse e qual mi benedisse
coi guardi ove mancavangli gli accenti!.

Canzon, tu oscura, dolorosa, e sola

drizza gemendo il volo

e siegui un figlio che alla mesta notte
e alla tacita luna
fra lacrime dirotte
narra le tempre di sua rea fortuna
ivi per l’aura bruna
t’innoltra, e digli in suon d’aura notturna:
solo non piangi del tuo Padre all’urna.


No, non posso più lasciarlo solo a soffrire, la fronte sostenuta dalla mano e i capelli sul viso a coprire quella lacrima che brilla e lenta scende sulla sua guancia pallida e scavata. Sposto la poltroncina e mi avvicino, gli prendo una mano e la stringo piano: deve sapere che non è solo, che io comprendo e soffro con lui.
Severus ricambia la mia stretta e solleva appena il volto, un sorriso tremulo a cercare di rassicurarmi che va tutto bene. Ma nell’abisso dei suoi occhi neri rivedo ancora lo stesso strazio di allora, la disperazione profonda e l‘angoscia che lo tormentarono. Allungo una mano e gli sfioro piano i lunghi capelli neri, spostandoli indietro per liberargli il volto che risplende pallido nell’oscurità. Il sorriso trema appena sulle sue labbra sottili, poi le dischiude e posa un bacio sulle mie dita:
« Ti amo, » sussurra piano, la luce che combatte con le tenebre nel nero del suo sguardo, « mia adorabile strega… »
Gli applausi scrosciano: la poesia è terminata è noi non ce ne siamo neppure accorti.
La musica riprende, struggente sull’agonia dei violini, e la voce di nuovo si leva nell’aria, quasi roca e colma di dolore.

Ma come fai a soffocare il vecchio e lungo Rimorso
che vive, s’agita e s’attorciglia,
e si nutre poi di te come il verme dei morti
e come il bruco della quercia?
Ma come fai a soffocare l’implacabile rimorso?

In che filtro, in che vino, in che tisana
puoi affogare il vecchio nemico
che distrugge ingordo come cortigiana,
paziente come formica?
In che filtro? In che vino? In che tisana?

Dimmelo, bella strega, dillo, se lo sai,
a questo spirito colmo d’angoscia
e simile al morente schiacciato dai feriti,
pestato dallo zoccolo del cavallo!
Dimmelo, bella strega, dillo, se lo sai,

A questo agonizzante, che già il lupo fiuta
ed il corvo spia,
questo povero soldato affranto! Dillo se è bene che disperi
d’avere la sua croce e la sua tomba
questo povero agonizzante che il lupo già fiuta!

Puoi forse far luce in un cielo nero e fangoso?
Puoi forse squarciare tenebre
più dense della pece, senza mattino, senza sera,
senza stelle, senza funerei lampi?
Puoi forse far luce in un cielo nero e fangoso?

La Speranza che brilla ai vetri della Locanda
è spenta, è morta per sempre!
Senza luna e senza raggi, che luogo vuoi trovare
per martiri d’una cattiva strada?
Il Diavolo ha spento tutti i vetri della Locanda!


Severus mi guarda, immobile e senza quasi respirare, e i suoi occhi neri ardono in un rogo senza fine.
Ho già ascoltato queste parole, e venivano dalle sue labbra tremanti; ho già percepito questa disperazione, si dibatteva nel suo cuore sconsolato e colmo d’angoscia; ho già visto questo strazio sconvolgere il suo viso, ed era il dolore dell’uomo che ho imparato ad amare, proprio per i suoi errori ed i suoi rimorsi, per le sue colpe imperdonabili che io volevo perdonare.
Sembra passata un’eternità, ma è solo da pochi mesi che ho imparato a conoscere l’anima di Severus e a comprendere tutta la sua sofferenza, da quella notte in cui, disperato d’essere ancora condannato a vivere, mi ha permesso di vederla. Ed io ho solo voluto lenirla…

Strega adorabile, ti piacciono i dannati?
Dimmi, conosci l’irremissibile?
Conosci il Rimorso dalle frecce avvelenate
a cui fa da bersaglio il nostro cuore?
Strega adorabile, ti piacciono i dannati?

L’Irreparabile come rode col dente maledetto
l’anima nostra, meschino monumento,
e spesso attacca, come termite
l’edificio alla sua base!
L’Irreparabile come rode col dente maledetto!

A volte ho visto in fondo a un banale teatro,
infiammato dalla sonora orchestra,
una fata accendere una miracolosa aurora
in un cielo d’inferno;
a volte ho visto in fondo a un banale teatro

un essere che non era che luce, oro e velo,
schiacciare l’enorme Satana,
ma il mio cuore, mai in preda all’estasi,
è un teatro dove s’aspetta sempre,
e sempre invano, l’Essere dalle ali velate!


« Sì, ami i dannati, » sussurra Severus con voce roca mentre mi stringe a sé, con forza, con amore, quasi con la disperazione del ricordo di quel nostro primo incontro, « adorabile strega che hai saputo riaccendere amore e speranza nel mio cuore! »
Mi sfiora piano le labbra, sussurrandomi il suo amore ed il bacio è dolce, pieno di languida passione, infinitamente tenero e colmo d’amore.
Gli applausi ci avvolgono nelle tenebre e Severus continua a stringermi, mentre il bacio diventa fuoco ardente, rovente desiderio, bruciante impeto che accende il mio corpo.
Nuove parole aleggiano con lievi e dolci armonie nell’aria, confondendosi con i nostri sospiri d’amore, versi pieni di speranza e di luce, parole che dal cuore raccontano il nostro futuro.

Poiché l’alba si accende, ed ecco l’aurora,
poiché, dopo avermi a lungo fuggito, la speranza consente
a ritornare a me che la chiamo e l’imploro,
poiché questa felicità consente ad esser mia,

facciamola finita coi pensieri funesti,
basta con i cattivi sogni, ah! soprattutto
basta con l’ironia e le labbra strette
e parole in cui uno spirito senz’anima trionfava.

E basta con quei pugni serrati e la collera
per i malvagi e gli sciocchi che s’incontrano;
basta con l’abominevole rancore! Basta
con l’oblio ricercato in esecrate bevande!

Perché io voglio, ora che un Essere di luce
nella mia notte fonda ha portato il chiarore
di un amore immortale che è anche il primo
per la grazia, il sorriso e la bontà,

io voglio, da voi guidato, begli occhi dalle dolci fiamme,
da voi condotto, o mano nella quale tremerà la mia,
camminare dritto, sia per sentieri di muschio
sia che ciottoli o pietre ingombrino il cammino,

sì, voglio incedere dritto e calmo nella Vita
verso la meta a cui mi spingerà il destino.


Severus mi guarda e sorride, ancora ansimante per la passione trasfusa nel lungo bacio: negli occhi neri scintillano fiamme d’amore, risplendono di luce le tenebre del suo sguardo e trema la sua mano stringendo la mia.
Ricambio il sorriso, felice. Conosciamo il nostro destino: il dolore ci ha fatto incontrare e abbiamo saputo condividerlo, ma ora l’amore ci unisce e la passione ci congiunge. Per sempre!

E qui, non posso far altro che inchinarmi davanti a cotanto splendore di versi di poeti che non hanno bisogno di nessun commento. E che piacere scoprire che in un verso di sommo poeta, c'è una menzione anche a me ^_^

"...A volte ho visto in fondo a un banale teatro,
infiammato dalla sonora orchestra,
una fata accendere una miracolosa aurora
in un cielo d’inferno;
a volte ho visto in fondo a un banale teatro..."

Mi sento molto onorata. Che dire? La dedica che chiude in bellezza questa serie di brani stupendi, non poteva che essere migliore. La forza possente e drammatica della poesia di Verlaine e Baudlaire a fare da contraltare alla sofferenza profonda e incancellabile di Severus, non hanno bisogno di parole, sono solo da gustare in silenzio. E poi il finale... oooh :blush: :blush: ecco che arrosisco ancora, davanti alla passione che si accende nel buio spezzato dagli applausi... più stuzzicante di così :shifty: Grazie infinite, Sognando Severus, ho trascorso in tua compagnia un romantico, sublime momento dedicato ad un bellissimo sogno d'amore, così come sono sicura lo sia stato per tutte coloro che hanno letto come me le tue magnifiche Parole del Cuore.

A presto mie dilette amiche, torno a gustare la pace del bosco in compagnia di una bella tisana ai petali di narciso, ad effetto calmante e decongestionante, perchè dopo tutto questo... ehm... batticuore, ho paura di aver scordato che noi Fatine ci dedichiamo solo all'amore platonico! :blink:
 
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Il Folletto
view post Posted on 3/6/2011, 19:30




Ciao abitanti di questa tana, è un po' che non vi faccio visita e vorrei portare a termine il mio lavoro prima del solstizio d'estate, l'estate per noi folletti è sacra ed interamente dedicata al relax.
Mi sono già fatto mandare una noce di cocco che userò per sorseggiare cocktail in riva al lago... l'anno scorso ho provato a bere da una pigna ma è piena di buchi, quindi ho optato per una noce di cocco comprata su Folletto/e-bay. :D
Bando alle ciance vediamo chi abbiamo qui


Minerva
Che bel nome altisonante! ^_^
CITAZIONE
1 - Gli occhi si aprono nel buio della notte. L’avete sognato e le immagini sono ancora chiare nella vostra mente...
Flash-fic – drammatico/introspettivo - fic di Harry Potter: post Malandrini, Severus/Lily
Quella notte
Un urlo lacerò il silenzio della notte accompagnando il suo brusco risveglio. Si ritrovò seduto, il fiato corto, la fronte imperlata di sudore. Era successo di nuovo e non era riuscito a controllarsi. Di notte era sempre così e l’Occlumanzia non poteva aiutarlo.

E' cattiva digestione secondo me, la sera è preferibile scegliere cibi leggeri. -_-
L'occlumanzia?! per dinci :blink: basterebbe un malox sai?!
:huh:
CITAZIONE
Si passò una mano tremante sugli occhi, quasi a voler cancellare ma nello stesso tempo trattenere la visione del sogno.

Poche idee ma confuse... o lo trattiene o lo cancella entrambi è impossibile... sarà che la mia testa non mi permette di fare due cose insieme! :woot:
CITAZIONE
Quegli occhi verdi sarebbero stati il tormento e il rimorso per il resto della vita così come, fino a quella maledetta notte di ottobre, erano stati la sua gioia. Nel sogno li aveva rivisti ma erano fissi e vuoti, privi di vita proprio come li aveva contemplati per l’ultima volta a Godric’s Hallow nella devastazione della casa distrutta quando, per l’ultima volta, le aveva accarezzato i capelli color rame e aveva sfiorato con le sue mani immonde di assassino le guance ancora umide di lacrime, mentre il bambino dalla culla piangeva.


Morto un papa se ne fa un altro è un detto che quest'uomo non conosce, vero?!
:o:
CITAZIONE
Sentiva il cuore battere nel petto e il dolore lacerargli l’anima come se stesse rivivendo quella scena di nuovo.
Un’altra notte insonne, l’ennesima, era cominciata.

Contento lui... certo che con tutte le pazzoidi psicopatiche che gli vanno dietro non si può biasimarlo se preferisce rimuginare sul suo passato! :woot:

CITAZIONE
7 - Siete riusciti a conoscerlo/a. Descrivete la situazione e le vostre emozioni e sensazioni.
Flash-fic – drammatico/introspettivo – storia originale
Addio
Avanzo nella fresca penombra della stanza. Ho atteso dodici ore vedendo calare la luna e sorgere il sole, pur di essere qui davanti a te.
Dovevo venire.
Dovevo esserci.

Caspita deve essere una cosa importante, tipo il concerto di capodanno di Ruca... ogni volta resto sveglio tutta la notte prima... dall'emozione dite?! No, no, è che devo scegliere il tipo giusto di tappi per le orecchie da usare.
Perchè la sua voce buca... soprattutto le orecchie! :woot:

CITAZIONE
Ho sognato di conoscerti per tutta la vita e sono riuscita ad incontrarti solo quando ormai non ci sei più.
Mi ritrovo con le guance umide senza realmente accorgermene mentre ti guardo freddo e immobile a pochi passi da me. Ti sussurro un’ultima cosa “Non abbandonarmi mai”.
Vado via con la certezza che, pur se lontano, da oggi mi sarai più vicino di quanto tu abbia mai potuto esserlo.

Che culo!!! :woot:
Ma cos'è la sagra della sfiga?!
:huh:


CITAZIONE
8 - Il sole batte radente sul prato bagnato dalla rugiada del mattino, riempiendo l’aria di riflessi colorati e irreali. Dal nulla una figura si staglia in controluce…
Flash-fic – drammatico/introspettivo - fic di Harry Potter: 7° anno, Severus e Silente
Tributo
Il sole all’orizzonte è ancora basso e alla fresca aria del mattino i fiori con riluttanza cominciano ad aprirsi. La rugiada stende il suo velo uniforme su ogni petalo e filo d’erba mentre una solitaria ape ronza pigramente di fiore in fiore in cerca di polline. In quell’angolo di Foresta, appena fuori i confini di Hogwarts, tutto è tranquillo.

Che bella immagine rassicurante e famigliare... ma aspetta tu abiti nel mio bosco per caso?! Sei nuova?! Posso invitarti a cena?! :woot:
CITAZIONE
Un crac improvviso rompe il silenzio e annuncia la comparsa di un uomo, un nero mantello lo avvolge. Lascia cadere a terra una maschera d’argento lucente che si tinge di rosso del sole nascente. L’ape, indispettita per essere stata disturbata, vola via. Non è interessata al tumulto di emozioni che si combattono nell’anima del nuovo venuto, né riconosce che il suo volto non è bagnato dalla rugiada ma da cocenti lacrime di rimorso e dolore. Nessuno lo sa.
A nessuno interessa.

Uh poverino, ma allora è lui che frequenta il bosco... potrei preparargli una tisana rilassante, magari gli da sollievo.
Gli servirebbe l'ultimo libro di mia zia Lisatra la psichiatra... si intitola ''L'arte di allontanare i sensi di colpa ovvero come smettere di piangere sul latte versato'' ^_^

CITAZIONE
Severus Piton è il traditore e l’assassino del vecchio Preside.
L’unico che aveva accesso alla sua anima è sepolto in una tomba bianca, proprio dall’altro lato del lago. Ed è quella la sua destinazione.

Siiiiii, facciamo una bella scampagnata alla tomba di Silente, prendo il cestino da Pic-nick e arrivo. :blink: :woot:
Ma poi ''assasino'' è un parolone, non è stato il vecchio rimbambito a chiedergli di ammazzarlo?! e allora dov'è il problema?! :blink:
Io non capisco! -_-

CITAZIONE
12 – È notte e l’oscurità silenziosa vi circonda. Poi sentite un fruscio, o forse l’avete solo immaginato…
Flash-fic – drammatico/introspettivo - fic di Harry Potter: 5° anno, Severus e Silente
Ancora un passo
Ti sorreggi al muro e cerchi di dar fondo a tutte le tue forze per contrastare il tremore delle membra. Manca poco al sotterraneo, ancora pochi passi e potrai dar sfogo al dolore del corpo, spossato dopo ore di Cruciatus.

Ore di cruciatus?! sarà mica come quando passo il pomeriggio ad ascoltare Ruca che fa le prove e torno a casa con le orecchie come due bistecche?!... una vera tortura, comprendo bene cosa si prova. -_-
CITAZIONE
Un passo dopo l’altro la porta si avvicina, ma le forze si diradano; senti la gamba cedere e ti ritrovi a terra.


E' il nervo sciatico, brutto affare anche mia zia Abelarda ne soffre!

CITAZIONE
Il bruciore alla mano ti avverte dell’ennesima ferita che ti sei procurato quella notte. Hai la tentazione di restare lì, contro il pavimento, senza più muoverti. Rialzarsi vuol dire risentire mille coltelli che ti dilaniano il corpo.

Comprendo, è come quando torno a casa dopo aver bevuto e fumato erba pipa, mi addormento sul pavimento e buonanotte al Troll! :P
CITAZIONE
L’oscurità ti circonda, tutto tace eppure, appena sei crollato a terra, hai sentito alle tue spalle un fruscio. Non lo hai immaginato ne sei certo. Sai di chi si tratta. Senti i suoi occhi azzurri preoccupati alle tue spalle, ma ha resistito alla tentazione di correre in tuo soccorso. Lo ringrazi in cuor tuo per questo. Devi rialzarti e non farlo preoccupare ulteriormente. Sei in piedi, hai raggiunto il tuo studio. Ti chiudi la porta alle spalle con le ultime energie che ti restano. Anche questa volta non saprà mai che lo hai sentito. Sapere che a qualcuno sta a cuore la tua salute è un balsamo di cui la tua anima non può fare a meno, ma non sei abituato ad ammetterlo.

:blink: :blink: :blink:
Ok, tu sai di chi si tratta ma noi no, dacci un'indizio, un aiutino, se compro una vocale?!
Mah, resterò nel dubbio mi sa! :woot:
Bene, per oggi vi saluto, questa Minerva mi è piaciuta, 4 storie brevi... il Folletto ringrazia... e via verso un folle week end.
:B):


Edited by Il Folletto - 10/6/2011, 21:33
 
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Il Folletto
view post Posted on 10/6/2011, 20:27




Rieccomiiiiiiiiiiiiiii, per la vostra gioia per la mia un po' meno! :wacko:

Bloody Eagle :
Ma quanto ha scritto questa?! :blink:
CITAZIONE
1 - Gli occhi si aprono nel buio della notte. L’avete sognato e le immagini sono ancora chiare nella vostra mente...
One shot - drammatico/romantico – originale.


Occhi di sangue

Fatti degli impacchi con la camomilla selvatica, il bosco ne è pieno! :woot:
CITAZIONE
La nebbia si addensa davanti ai miei occhi, soltanto echi lontani si odono.


Perchè vai in giro con sto tempaccio?! un buon libro e il camino acceso sono preferibili!
;)
CITAZIONE
Nell’aria c’è odore di sangue, così forte da darmi la nausea, da farmi girare la testa. Così forte da inebriare i miei sensi.

Lavori al mattatoio e sei diventato un Cullen?! :blink:
CITAZIONE
Cammino tra i silenzi e l’invisibile, cammino seguendo questa scia che sta accrescendo la brama in me; non riesco a trattenere la lingua nel leccare avidamente le labbra.


Si, sei decisamente un Cullen... famiglia numerosa questi Cullen il guaio è che sono anche immortali, non ce ne liberemo mai!
-_-
CITAZIONE
La nebbia si fa sempre più fitta insinuandosi tra la mia carne.


Occhio ai reumatismi, mia zia Abelarda si lamenta sempre del tempo!
-_-
CITAZIONE
Cerco di afferrarla con una mano, ma mi sfugge tra le dita, come quella luce che si allontana sempre più oscurata da una densa coltre fosca.
Sento uno sguardo posato su di me, un oscuro sguardo affamato.
Stringo l’elsa della spada, pronta ad usarla al minimo segnale di pericolo.

Cosa afferri scusa?! la nebbia?! :blink:
Manie di persecuzione o lupo mannaro in agguato?!

CITAZIONE
Fa freddo. Lo sento penetrare nelle mie ossa, invadere i miei pensieri, come la nebbia che mi fa perdere in un intricato labirinto di morte.

Ma cosa ti lamenti del freddo?! vai a casa no se hai freddo! :blink:
CITAZIONE
Ho un compito ben preciso da svolgere e non posso permettere ad una fitta foschia di sentimenti di annebbiare completamente la mia ragione.

Ah ecco, allora il discorso cambia... sei in giro per lavoro
CITAZIONE
“Riuscirai a portare a termine il tuo compito?” mi aveva chiesto il Maestro.
“Sì.” avevo risposto senza pensarci.
“Lo ami?”
“Sì.” avevo ripetuto convinta più che mai della mia affermazione.
“Bene. Puoi andare.” si era limitato a dirmi.
Lo amavo, ma lo avrei ucciso.

Che cosa contorta! :blink:
Mi ricorda la ballata dal Carcere di Reading di Oscar Wilde:
"Ognuno uccide la cosa che ama, tutti lo devono sapere, c'è chi lo fa con uno sguardo, chi con le lusinghe, il codardo lo fa con un bacio, chi ha coraggio usa la spada"
Meravigliati?! Sono un Folletto colto sapete?!
:B):
CITAZIONE
- Cosa sei venuta a fare? – una voce tra la nebbia.
- Ad ucciderti.
- Vorresti uccidere il Principe delle Tenebre?
- Le Tenebre non hanno padroni. La notte non è buia perché tu lo desideri. La luna si alza e il sole sorge senza che tu possa farci niente. Sei soltanto uno sguardo di sangue tra la nebbia. Sei soltanto il signore dei tuoi stolti simili che ti servono più per paura che per devozione, più per riconoscenza che per paura. No, tu non sei il Signore delle Tenebre, sei il Signore degli Stolti. Ed io ti ucciderò.

Che culo!
Ottime motivazioni complimenti!
:woot:
CITAZIONE
- Avvicinati e fai quello che devi.
Mi avvicinai per baciare le sue fredde labbra e per vedere l’ultima volta gli occhi di sangue da vicino.
Un colpo al cuore, preciso ma non mortale.
Una ferita dalla quale bere il suo sangue e addormentare per sempre quella brama che era cresciuta in me.
Si accascia al suolo e lo abbraccio.
Un altro taglio a recidere il collo e mi ritrovo a stringere per qualche istante cenere argentea, prima di sparire sospinta da una leggera brezza che sussurra il suo nome.
Mi addormento sotto la luna tinta di rosso, il rosso degli occhi di sangue.

:cry: :cry: :cry:
Sono anche fottutamente sensibile oltre che colto!
CITAZIONE
Gridai nel buio della mia stanza.
- Va tutto bene? – mi chiese l’uomo che mi era accanto.
- Sì, tutto bene, ho solo avuto un incubo – risposi abbracciandolo più forte che potevo.
- Non preoccuparti, era soltanto un brutto sogno – cercava di calmarmi, ma non ci riusciva.
- Era così reale da farmi paura – aggiunsi aggrappandomi ancora con più energia, come se avessi paura di cadere.
Mi strinse a sé carezzandomi la schiena, guardai fuori la finestra: c’era una fitta nebbia nell’aria, non si riusciva a scorgere niente intorno.
Tra il candore di quel bianco vidi due occhi rossi, occhi di sangue.
Sorrisi.

La peperonata di sera NON si mangia, chiaro?! :angry:


CITAZIONE
3- Un camino acceso, un indumento abbandonato sul bracciolo della poltrona, il candelabro a rischiarare l’angolo del piccolo tavolo dove è appoggiato un libro aperto... [/size]

One shot - generale/introspettivo – originale. [/color]

Ossessione


Che allegria questo titolo! :ph34r:
CITAZIONE
Si avvicina lentamente alla poltrona dove sei seduto, il corpo ancora nudo trema scosso da brividi di freddo, il camino acceso riscalda appena la stanza.

O ti vesti o cambi camino! ;)
CITAZIONE
“Sarà solo sesso” le avevi detto la prima volta, lei aveva risposto “Lo so”, guardandoti appena.

Questa è la storia più vecchia del mondo:
Lui dice ''Solo sesso'' e per lui è solo sesso.
La tipa dice ''Ok va bene'' però in realtà vuole farlo innamorare a tutti i costi.
Alla mia amica Armanotta la folletta succede sempre così!
<_<

CITAZIONE
Impazzisci al solo pensiero che qualcun altro possa toccarla. È solamente tua, l’hai iniziata all’amore e al sesso e tremi all’idea di non essere più l’unico. Hai il diritto di essere l’unico.
La lussuria è la tua, vero?
Ne sei ossessionato, non riesci a farne e meno, è la tua droga quotidiana, ma devi trattenerti, è uno sforzo enorme per te. Anche adesso che ti è davanti, la desideri, vuoi che sia ancora tua, ancora e ancora.

Ho capito chi è lui... quell'attore, come si chiama?! Rocco Siffredi?! :woot:
CITAZIONE
Tu sei pazzo di quella ragazza. Tu sei pazzo a rischiare tutto per quella ragazza. Tu sei un pazzo che si è innamorato.
Per questo la stai mandando via.
Non per l’età. Non per tua moglie. Non per la tua posizione.
Perché la ami.

Mmmm, pure fedifrago?! interessante, lo si potrebbe ricattare... è ricco?! :woot:
CITAZIONE
Il libro che ti hanno regalato giace aperto sul tavolino, chissà se lo stai leggendo tu o lei. Sì, lei, perché quella ragazza che ti è davanti è l’altra.


Ma l'altra chi?!?!?!? quanta gente c'è in sta storia, io ne avevo contati dueeeeeeeeeeee
:unsure:
CITAZIONE
- Non la lascerò.
Mentre glielo dici, la guardi negli occhi illuminati dalle fiamme, la guardi sorridere.
- Non l’ho mai preteso. – ti risponde atona, come se non le importasse, - Lascia me. – aggiunge in un soffio mentre il fuoco scoppietta sempre più forte.
- Non posso. – ti limiti a dire.
- Non puoi o non vuoi?
- Entrambe le cose.
Egoismo. Possessione. Gelosia. Soltanto tua.

Ma chi non lascerà?! la moglie?! sembra Beautifull e questo tipo avrebbe bisogno di una visita psichiatrica! :wacko:
CITAZIONE
Hai visto una lacrima scenderle lungo il viso.
Apri il libro e continui a leggerlo, parole che descrivono bene la tua situazione, leggi aspettando domani, aspettando di vederla di nuovo.

Ma che piange questa?! mah
Lui è psicopatico e anche crudele! -_-
Vieni da me che non ti faccio piangere!
:woot:

CITAZIONE
4- Pensare a lui vi ricorda una stagione. Quale e perché? [/size]

Poesia - romantico - originale.
<i>

Autunno



L'autunno mi piace, è una stagione piena di colori e fa freddo il giusto!
^_^
CITAZIONE
D’autunno canterò il mio amore per te,
d’autunno cadran le foglie del mio domani
che sarà lontano da te,
lontano dalla foresta che imprigiona l’anima mia,
lontano dalle lacrime di cielo
che accompagnano i miei tristi lamenti.


Sei una cantante?! come Ruca?! :unsure:
Ma questi lamenti a me fanno tanto pensare a un disturbo intestinale... intestino irritabile forse?!
:unsure:
CITAZIONE
Ho camminato tra alberi spogli
che danzano leggeri nel vento


Scusa quanta erba pipa hai fumato per vedere gli alberi che danzano?!
:blink:
CITAZIONE
su quella panchina di deserto bosco
osservo il bruno manto bagnato di lacrime amare
del mio amore ormai infranto.


Che culo! ecco una storia allegra finalmente!
<_<
CITAZIONE
Piango tra le nuvole il grigio mio amore,
aspettando la pioggia d’ottobre
che porti via questo tormento verso il mare caldo,
volando lontano da me, con le rondini
che migrano portandosi dietro il mio triste sorriso.


Occhio che se invece di rondini son piccioni invece che dalle lascrime sarai bagnata da uno scroscio di cacca!
:woot:

CITAZIONE
aspetterò il tepore di primavera,
musica di un’anima allegra che riprende a danzare
di lieta speranza di una vita lontano da te.

Ecco brava aspetta e intanto fatti una fumata che poi vedi di nuovo gli alberi danzare, se vuoi mando Ruca a farti compagnia. :P



CITAZIONE
6- E se doveste paragonarlo/a ad un elemento naturale, quale sarebbe? [/size]

Flash-fic – romantico - originale

Il vento che brucia


Questo titolo mi fa venire in mente quando ha preso fuoco la tettoia in paglia del mio albero condomio... Zorbo il Folletto orbo butta sempre i mozziconi dalla finestra e siccome è orbo ha centrato in pieno la tettoia... siamo ancora in causa per fargli pagare i danni ma lui sostiene che non ha visto nessun incendio! :angry: :angry: :angry:
CITAZIONE
Sei come il vento impetuoso di una tempesta in pieno mare che ti scuote dentro, lasciando nient’altro che disordine in questo turbine di sentimenti.
Sei come la brezza che ti dona sollievo sotto un caldo sole d’estate, che ti accarezza delicata la pelle procurandoti deboli brividi.
Sei come una raffica d’autunno che non si vede, ma ne senti i rumori in lontananza, non è davanti ai tuoi occhi, non l’osservi, ma sai che c’è, senti la sua presenza dentro di te, senti il freddo che ti lascia nel cuore.
Sei la tempesta che alimenta il fuoco che hai dentro, ti brucia la carne, ti toglie il respiro, ti sospinge nel cammino verso di lui, i tuoi passi s’infiammano tra le spire di un vento che non ti lascerà mai.

Dai retta a me, portati sempre dietro un'estintore... spegne il fuoco e anche le tempeste ormonali! :woot:


CITAZIONE
10 – Se fosse un’emozione sarebbe…

Flash-fic – introspettivo – originale.

<p align="center"> Gelosia

Orpo!!! ossessione, gelosia... che belle emozioni :blink:
Come cantava quel vostro cantante ... il Vasco quello con su gli occhiali da sole anche in inverno:
Non è la gelosiaaaaaaaaaaaaaaaaaa... :woot:

CITAZIONE
Ah la gelosia.
Questo animale selvaggio che non riesci a domare, quest’erba maligna che si insinua tra la tua carne avvelenando ogni tuo respiro che si fa irregolare quando il tuo sguardo s’impossessa di lei.

Capisco, quando vedo un troll che corteggia Ruca vorrei usare l'erba maligna per avvelenarlo e guardarlo mentre smette di respirare! :truce:
CITAZIONE
La gelosia che ti ha reso ridicolo ai suoi occhi, che ti ha reso pazzo più di quell’amore malato.
Tu sei la gelosia che ti coglie ogni volta che hai paura di perderla, quando non fai nulla per trattenerla.
Ah, ecco cos’è, è la paura.

Ma è la gelosia o la paura?! :blink: non confondiamo le acque che già sono confuso di mio! :wacko:
CITAZIONE
È lei che alimenta quell’animale che si annida dentro di te, è lei che accresce quella pianta che pian piano ti succhia la vita.


Cos'è sta roba un Vampiro-Mannaro?! un incidente tra quel Cullen luccicante e quell'altro bestione muscolo
so?! :sick:
CITAZIONE
Ormai non tolleri vederla anche solo parlare con lui, la osservi mentre la stringe in un ballo e il sangue si infiamma nelle vene, vorresti allontanarla da lui e stringerla tu stesso.

Questo mi fa pensare a Ruca tra le braccia di un altro...e anche se per stringerla tutta a me ci vorrebbe un anno, il mio sangue Follettesco ribolle di rabbia! :truce:
CITAZIONE
Ma non puoi.
La vuoi, la desideri, la brami… la ami.

Lo so che non possooooooooooooooo!!!
CITAZIONE
Sei solo in questa stanza, solo con un bicchiere di vino ed un libro, solo con te stesso e i pensieri che vanno continuamente verso lei, verso i suoi occhi, verso il suo viso, verso il suo corpo.

E allora ... Pippe! :shifty: :woot:

CITAZIONE
Ah la gelosia che l’ha condotta di nuovo verso di te.
Adesso non sei più solo.
Ma per quanto…


Ma che ti frega per quanto?! meniamo anche gramo adesso?!
:soppracciglio:
CITAZIONE
2- Non è necessaria una ricorrenza speciale per fare un regalo alla persona che si ama. Cosa regalereste a lui/lei?
[/size]

Poesia – introspettivo/romantico – fic di Harry Potter: post Malandrini, Severus/Pers. originale

<p align="center"> Ti regalerei…


Vediamo questa che gli regalerebbe!
:shifty:
CITAZIONE
Ti regalerei un bacio rubato

Questa è ricettazione!
CITAZIONE
Ti regalerei un abbraccio di padre

Questo è furto d'identità o qualcosa di simile...
CITAZIONE
Ti regalerei un amore che non ti faccia male

Questo mi piace!
CITAZIONE
Ti regalerei la morte che agogni da tempo,

Questo assolutamente no... che regalo di cacca :blink: ... scusa parliamone, magari uno dice voglio morire ma poi non lo pensa davvero ... fai una cosa tienteli per te i tuoi regali! ;)


CITAZIONE
5- La stanza è piena di sole. La luce danza sulla tela bianca, il pulviscolo dorato accarezza i colori sparsi sulla tavolozza di legno chiaro. Le linee sono sicure e le pennellate rapide. E’ il ritratto del vostro amore che state componendo. [/size]

One shot – commedia/generale – fic di Harry Potter: 5° anno, Severus/Pers. Originale. [/color]
Altair(1)
Era la prima volta dopo tanti mesi che lo vedevo dormire.
Era la prima volta dopo tanti mesi che rimanevo nelle sue stanze per la notte.
Il suo respiro era regolare, il petto si alzava e abbassava ritmicamente, lo vedevo rilassato.
Chissà quanto era passato dall’ultima volta che il sole lo aveva sorpreso in quella posa.

Era la prima volta dopo tanti mesi e lo lasci dormire?! :blink:
CITAZIONE
L’avevo visto soffrire per giorni, l’avevo visto combattere per resistere al dolore delle torture che subiva costantemente.
L’avevo sempre visto riprendere il volo come una nobile e fiera aquila.
In quella posa sembrava veramente la costellazione dell’aquila, con le braccia distese ad occupare tutto il letto, un potente rapace al cui sguardo nulla si cela.


Ho capito sei una guardona insomma!
:soppracciglio:
CITAZIONE
Lo osservai e, senza rendermene conto, feci comparire una tavolozza e una tela per rendere immortale l’uomo disteso sul letto, con le mie stesse mani.
Mi avvicinai e con un incantesimo gli cinsi la sciarpa nera intorno agli occhi.


Ah no retifico, sei una pervertita, adesso cosa fai lo sculacci con la tavolozza?!
:blink:
CITAZIONE
Il dipinto si stava pian piano componendo mentre ancora dormiva, molto più rilassato.
Il sole era ormai del tutto alto e la stanza era completamente inondata di luce, lo sentivo muoversi e gemere appena: si stava svegliando.
Aprì gli occhi, ma non riusciva a vedere.

Sarà mica per la benda sugli occhi, genio?!
CITAZIONE
- Ma che diavolo… - parlò togliendosi la scarpa che gli celava la vista, mi guardò – sei sporca sul viso – aggiunse.
Cercai di pulirmi al meglio.
- Che hai fatto? – mi chiese alzando un sopracciglio: era sospettoso.
- Nulla. Ho solo disegnato – cercavo di mantenere la calma.
- E dov’è questo disegno?
- Beh… ecco… l’ho fatto sparire, non voglio che tu lo veda.
- E perché?
“Maledizione sono morta, adesso mi uccide all’istante.” pensai, mentre cercavo il modo di venirne fuori.
- Perché mi vergognavo a fartelo vedere.
“Perfetto, una scusa migliore non potevo trovare. Speriamo solo che ci caschi. Maledizione! Perché si è svegliato prima del tempo.”
- Farò finta di crederci. – mormorò – Per ora. – precisò fulminandomi con lo sguardo. Si alzò dal letto e si diresse verso il bagno.
“Maledizione, se mi scopre sono morta.”

Se ti ammazza ha tutta la mia simpatia! :soppracciglio:
Guarda tu, bendare un povero cristo che dorme per fargli il ritratto... che corbellerie!
:soppracciglio:

CITAZIONE
- Mi spiegheresti gentilmente cosa significa questo, come dire, spettacolo veramente osceno?


Bravo, me lo stavo chiedendo anch'io, vediamo se ci illumina
;)
CITAZIONE
- Ehi! Come ti permetti, quale osceno, è un’aquila perfettamente riprodotta – gli urlai indignata, mentre dirigevo i miei passi al bagno.
- Sul mio petto? – mi chiese con una strana calma che mi faceva paura, non prometteva nulla di buono.
- Beh… ecco… mi sembrava quantomeno originale.
Si avvicinò lentamente a me con quello sguardo così indecifrabile che mi gelò il sangue nelle vene: rabbrividii.
- Originale? – si limitò a dire quando ormai mi era vicino.

:o: :o: :o: Un aquila sul petto?! che pacchianata!!! :woot:
Ma cosa ti sei fumata?! mica mi avrai rubato l'erba pipa?!
:soppracciglio:
CITAZIONE
“Sono morta, ahimè, così giovane.”

Magariiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! :woot:
CITAZIONE
- Corsa finita. – dichiarò – L’aquila ha catturato la sua preda, dopotutto. – un ghigno beffardo increspò le sue labbra mentre mi aveva bloccato tra sé e il muro.
- Secondo te cosa dovrei farti adesso? – sussurrò sulla mia pelle, il suo respiro freddo m’infiammò, - Potrei metterti in punizione tutto l’anno, ma poi sarei costretto a vedere una fiera e nobile Grifondoro tutto questo tempo e il mio povero cuore Serpeverde non lo sopporterebbe. – aggiunse mimando un piagnisteo con la mano sul cuore.
- Simpatico. Molto simpatico. Un evento da trascrivere la simpatia di Severus Piton, non c’è che dire.
- Oppure potrei fare la stessa cosa su di te, un bel serpente magari, verde e argento, sarebbe perfetto. Che dici? Può andare, nobile Grifondoro? – mi chiese mentre stava già sfilando la mia maglietta.
- Davvero spiritoso. La mia povera anima Grifondoro sporcata dai colori Serpeverde.
- Allora dovrò riconsiderare la punizione.
La maglietta era già finita a terra.
- Potresti usare colori commestibili magari.
La sua bocca s’incurvò in un sorriso, prima di catturare la sua preda con un bacio.


Ecco, dopo tutto lo spreco di vernice ora si fa zumpete zumpete... beati voi :D ma potevate evitare lo spreco e fare subito zumpete zumpetee magari entrare anche nei dettagli ... io avrei preferito quel genere di storia!
:rolleyes: :ph34r:

CITAZIONE
7 – Siete riusciti a conoscerlo/a. Descrivete la situazione e le vostre emozioni e sensazioni.


Flash-fic – introspettivo – fic di Harry Potter: 6° anno, Severus /Pers. originale

<p align="center"> Il vero te



Interessante... chi può dire di conoscere davvero un altro... prendete me ad esempio, io non conosco nemmeno me stesso!
:woot:
CITAZIONE
Ho dovuto spiarti per conoscere il vero Severus, ho dovuto vederti piangere di nascosto all’ennesima vittima di questa sporca guerra, ho dovuto osservarti nella solitudine per capire quanta sofferenza c’è in te.
Spiare la spia, questo era il compito che mi era stato affidato dal Ministero; mi sarei rifiutata volentieri, ma non potevo, sapevo benissimo che non si sputa nel piatto in cui si mangia.
Il mio compito ingrato è servito a conoscerti e per la prima volta ti ho visto sotto una luce completamente diversa, nuova.
Tutto quello che si diceva di te era in gran parte falso; quanto di te realmente mostravi agli altri? Cosa si celava dietro quel muro?


Mmmm, questa usa la scusa che glielo ha detto il ministero... bella roba spiare la gente... sembra la mia vicina di casa!
<_<
CITAZIONE
Dentro di te c’è ancora un bambino che piange, davanti a me c’è un uomo che piange, davanti a me c’è un uomo che soffre.
Il dolore s’impossessa di me nel vederti in quello stato, una stretta al cuore nell’osservarti così indifeso e triste.


Tiro ad indovinare ... non è che dentro di lui c'è uno che si è rotto le palle di sta persecuzione?!
:woot:
CITAZIONE
Tornerò, Severus Piton, tornerò e non ti lascerò più perché ormai conosco ogni cosa di te.
Dopo tutto questo tempo ti conosco veramente e dividerò per sempre ogni tormento e ogni gioia con te.

Chissà lui come ne è felice, non starà più nelle mutande dalla felicità <_<
Una bella diffida del tribunale ci vorrebbe te lo dico io! :B):

CITAZIONE
8- Il sole batte radente sul prato bagnato dalla rugiada del mattino, riempiendo l’aria di riflessi colorati e irreali. Dal nulla una figura si staglia in controluce…

One shot - generale – fic di Harry Potter: 4° anno, Severus/Pers. Originale

Nessuno


C’era un silenzio irreale in quella foresta e a quell’ora la natura ancora dormiva, lasciando al vento il compito di creare una dolce melodia nell’aria.
Una giovane donna leggeva riparata dalla fronda di un albero che ondeggiava lasciando penetrare alcuni raggi di un sole che stava pian piano sorgendo. Le piaceva andare là, a contatto con la natura, sola con se stessa. Ogni preoccupazione svaniva non appena metteva piede in quella foresta.


Sola?! nella foresta?! Arrivoooooooooooooooooooooooo!!!
:super bava:
CITAZIONE
Il suo sguardo era fisso al libro, quando senti il rumore di un ramo che si spezza: alzò gli occhi da ciò che stava leggendo e vide la figura di un uomo poco lontano. Osservava la ragazza senza parlare, era immobile, soltanto i lunghi capelli corvini si muovevano appena sotto la carezza del vento.
Ad un tratto cadde sulle ginocchia.


Anche a mio zio Rufus è successo, è sicuramente infarto!
;)
CITAZIONE
- Signore, si sente bene? – chiese la ragazza a quell’uomo, ma nessuna risposta uscì dalle sue labbra.

Che domanda cretina!!! :woot: Cosa dici?! è evidente che non si sente bene! -_-
CITAZIONE
Lo girò sulla schiena e dopo aver sbottonato la casacca nera, si accorse che la camicia era intrisa di sangue e un inconsapevole grido di dolore le fuoriuscì dalla bocca.
- Signore mi sente?

Non è sordo sai?! è solo che non riesce a parlare forse a causa di tutto quel sangue... magari per te è un dettaglio, ma per lui no! :P
CITAZIONE
- Signore, se non mi dice cos’ha non posso aiutarla – continuava a parargli, ma sembrava non riuscire a far uscire alcun suono, per lei nascondeva ben altre ferite.

Corpo di mille druidi e per tutti i bubboni dei troll questa si droga pesante... Come ceppo d'acero fa a dirti cos'ha se non riesce nemmeno a parlare?! :blink:
CITAZIONE
- Io… - le parole gli morivano in gola, - lasciami da solo. – riuscì a dire prima di svenire nuovamente in un istante, un istante in cui la ragazza vide i suoi occhi.


Complimenti, ha capito subito la tua inutilità... mi sa che in questa storia ti sei giocata il zumpete zumpete!
:P
CITAZIONE
Uno sguardo triste, spento, vuoto, uno sguardo intriso di dolore, ma, nonostante quel velo a celare quegli occhi, era riuscita a scorgere una candida luce in fondo a quegli abissi sconfinati.
Chissà cosa nascondeva quell’uomo.

Io sarei più preoccupata di quel che non nasconde ossia le ferite sanguinolente! -_-
Abbi pazienza, si sta dissanguando e tu pensi allo sguardo triste?!
:blink:
CITAZIONE
Estrasse la bacchetta dalla giacca e con un incantesimo chiuse quelle lacerazioni, il suo viso parve rilassarsi, ma i lineamenti erano ancora duri e sofferenti.

Ohhhhhhhhhhhhh, finalmente!!! :B):
CITAZIONE
- Dove mi trovo? – chiese a fatica, era ancora debole.


Te lo dico io: A casa di una che ti ha salvato e tra un po' vorrà fare zumpete zumpete... solita storia!
-_-
CITAZIONE
L’uomo si alzò dal letto, voleva andarsene, ma non appena mise un piede sul pavimento, le esigue forze vennero meno e cadde a terra.

Bravo, scappa finchè puoi! :ph34r:
CITAZIONE
- Chi è lei? – le chiese all’improvviso.
- Mi chiami Nessuno – rispose sorridendo.
- Va bene, Nessuno, ma io non sono Ulisse.
- Allora chi è?
- Non ha importanza sapere chi sono.
- D’accordo, mi permetta di ricordarla come Ulisse, solo come un marinaio che ha perso la rotta.
L’uomo le sorrise.

:wacko: :wacko: :wacko: Nessuno ma io non sono Ulisse... ma se era stato Ulisse a dire di chiamarsi nessuno... qui c'è un po' di confusione... ma io l'Epica l'ho studiata sai?! :soppracciglio:
CITAZIONE
Ulisse era andato via, doveva tornare alla sua Itaca, le aveva lasciato soltanto un biglietto vicino alla sua sciarpa nera.
“Mi chiamo Severus, ma ricordami come Ulisse e non cercarmi mai.
Grazie, Nessuno, per esserti presa cura di me.
Mi sarebbe piaciuto conoscere il tuo nome.
S.”
- Se non vuoi essere cercato perché mi hai lasciato il tuo nome e la tua sciarpa, Severus? Ti troverò, Ulisse e ti dirò come si chiama Nessuno.
La luna era ormai alta in cielo e le parve di vedere una figura fuori dalla finestra.
- Ti troverò, Ulisse.


Pover'uomo sempre braccato da qualche psicopatica!
:woot:

CITAZIONE
11 - Il colore dei suoi occhi vi ricorda...

Poesia – romantico/introspettivo – fic di Harry Potter: più di un’epoca, Severus/Pers. Originale

Oscuri arcani



Oscuri arcani... a volte lo penso anch'io quando rifletto sui motivi che mi hanno spinto ad accettare questo lavoro!
-_-

CITAZIONE
I tuoi occhi dipinti di nera ombra
sono stelle ormai spente da tempo
relegate in una cupa galassia di dolore.

Ma vedere il bicchiere mezzo pieno mai?! :blink:
CITAZIONE
Notte senza luna
che mi guidi verso la meta segnata da tempo,
attraverso un rotta di melanconici sorrisi.


Occhio, che le notti senza luna sono le peggiori si rischia di andare a sbattere!
;)
CITAZIONE
Manto di cielo senza stelle
che osservi quest’anima che si strugge per te,
uomo eremita d’amore.

Niente luna e niente stelle, ma una pila ce l'hai?! :huh:
CITAZIONE
Ti guardo e l’oscurità m’avvolge,
sentendo il vuoto avanzo lenta verso il baratro,
tempesta nell’oceano dei tuoi occhi.

Che ceppo guardi al buio, hai gli occhi a raggiX?! :huh:
CITAZIONE
Lasciami camminare per queste contrade insieme a te,
in queste grotte buie e desolate
nero cavaliere d’amor straniero.

Lasciami custodire arcani e dolori, tuoi patimenti
che diverranno i miei quando aprirai gli occhi verso il mio volto,
che beato potrà sorridere d’amor ricambiato.


Ecco la psicopatica che viene fuori... magari lui sta bene per i fatti suoi... basta perseguitarlooooooooooooo!
:wacko:

CITAZIONE
12 – È notte e l’oscurità silenziosa vi circonda. Poi sentite un fruscio, o forse l’avete solo immaginato…


One shot - romantico/introspettivo - fic di Harry Potter: post 7°anno, Severus/Pers. Originale


Ombre



Oscurità, ombre... qualcuno mi passi una lampada per favore?!

CITAZIONE
La giovane strega camminava a passo lento in quella strada che era ormai deserta, era notte inoltrata, un passo dopo l’altro senza meta. Non aveva idea di dove volesse andare, voleva solamente prendere un po’ d’aria fredda che le avrebbe schiarito i pensieri.


L'aria fredda fa benissimo per schiarire le idee, infatti Ruca quando mi vengono certe idee mi lancia sempre in strada!


CITAZIONE
C’era solamente lei in quella stradina: all’improvviso sentì un lieve rumore, alzò gli occhi da terra e vide un’ombra all’entrata di una stradina secondaria.
Pensava che stesse sognando, così aumentò l’andatura per raggiungere quel luogo, ma quando fu vicina, l’ombra sparì.
Si guardò intorno sbalordita, senza riuscire a comprendere la natura di quella visione.
Continuò a camminare mentre il silenzio circondava ogni cosa, soltanto il rumore dei suoi passi echeggiava nell’aria, ma era quasi del tutto impercettibile, poi si soffermò a guardare un piccolo ristorante e vide la stessa ombra di prima seduta riflessa sul vetro.
Si voltò di scatto, ma era nuovamente svanita nel nulla.
Si sentiva veramente pazza ad avere quelle strane visioni: conosceva a chi apparteneva quell’ombra, per quello si sentiva ancora più folle.
Sapeva che era morto e non poteva essere lui, aveva visto il sangue mischiarsi alla polvere, il suo corpo ormai freddo che giaceva in quella pozza rossa.
Perché la sua mente le stava facendo quegli strani scherzi?
Che cosa voleva dirle?


Brutto affare vedere le ombre, fidati, mia zia Isaura vede cose che altri non vedono e la gente la scansa... anche se a lei e alle molteplici genti che abitano la sua testa non importa poi molto in verità di cosa pensa la gente!

CITAZIONE
Si sarebbe dovuta distrarre, ma quella passeggiata stava avendo l’effetto contrario a quello desiderato; andò a passo svelto verso il negozio dei gemelli Weasley per osservarne la vetrina.
Un velo di tristezza le cadde sugli occhi e un profondo dolore le lacerò improvvisamente l’anima: Fred non c’era più, non avrebbe più visto i due inseparabili fratelli scherzare allegramente.

I gemelli Weasley e le loro caccabombe sono leggenda anche nel mio mondo... ho tanto pianto per Fred... grazie per avermi ricordato il trauma! <_<
CITAZIONE
Le venne in mente che pochi giorni prima aveva visto quella stessa ombra, in quello stesso posto all’interno del negozio, vicino agli scaffali dei Marchi Neri Gommosi.
Sorrise al pensiero di dove aveva notato quell’ombra.


Caspita che delizioso senso dell'umorismo! <_<
Aspetta che provo a farmi il sollettico sotto il piedino peloso per ridere di questa genialata! :woot:

CITAZIONE
George l’aveva guardata un attimo, sul suo volto aveva visto un’espressione stupita, ma nei suoi occhi aveva notato un velo di speranza, la stessa nebbia che aveva oscurato il suo sguardo quando gli sembrava di sentire la voce del fratello, quando pensava di scorgerlo tra i vari ripiani del negozio. Aveva capito perfettamente cosa c’era nel cuore della ragazza, gli stessi sentimenti di cui era intriso anche il suo di cuore.
- Segui il mio consiglio, vai a casa, fatti una bella doccia calda e poi cerca di dormire e soprattutto di non pensare, prendi una pozione se serve. – le aveva detto quel giorno.
Come se fosse stato facile, ma aveva seguito il consiglio di Fred ed era tornata a casa.


Dunque, stiamo calmi... stavi parlando con George giusto?! poi hai seguito il consiglio di Fred che era già morto... :blink:
O sei una medium o sei come mia zia Isaura... brutto affare per una ragazza giovane!

CITAZIONE
Era tornata in quella casa.
Ma quella sera non ci sarebbe riuscita, il dolore di vedere solo la sua ombra era troppo, non sarebbe mai potuta tornare, ma non poteva farne a meno. Quella casa raccontava ogni cosa di lui, emanava ancora il suo profumo.
Lo avrebbe cercato tra i suoi libri e i suoi oggetti, lì lo avrebbe sempre trovato e non sarebbe mai svanito.
Come non si sarebbe mai dissolto tra il labirinto del suo cuore.

Emmm, secondo me avresti bisogno di un nuovo fidanzato... magari io :woot: o anche no :woot: scusa ma mi sembri un po' svitata se vuoi ti presento un amico!XD!
Bene, sono arrivato al termine, è stata dura, questa signorina scrive parecchio... super lavoro per un povero Folletto che ora vi saluta perchè ha bisogno di relax.
Un bel bagno caldo e della buona erba pipa sono quello che ci vuole poi via nella notte a folleggiare per il bosco infondo è venerdì sera anche per me!
 
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Il Folletto
view post Posted on 11/6/2011, 10:40




Buongiorno Tana di Pazzoidi, dopo una bella nottata di baldoria sono qui, pronto a riprendere il mio lavoro...
MarchesadiMerteuil .
Ohhhhhhhhhhhh, una Signora di nobile lignaggio... che emozioneeeeeeee :stupore:
CITAZIONE
1 - Gli occhi si aprono nel buio della notte. L’avete sognato e le immagini sono ancora chiare nella vostra mente...

flash-fic – introspettivo/drammatico - Originale

Sogno ricorrente


Sono brutti i sogni riccorrenti, io faccio sempre uno in particolare, sogno di essere nudo al concerto di capodanno e tutti indicano verso il basso e ridono <_< :woot:
CITAZIONE
Come quasi ogni notte mi appari in sogno. Non faccio nulla per chiamarti, ho smesso di farmi del male, ma tu sei sempre lì: arrampicato alle pareti della mia anima, senza nessuna intenzione di andartene.


Una FF su Spider Man ... interessante
:D
CITAZIONE
I tuoi occhi sono due fessure e intrappolano i miei in un vortice nero, profondo; il ghigno sempre lì, a garantirti un posto in prima fila nello spettacolo della mia capitolazione. È sempre così: anche in sogno, non vinco mai.

Capisco cosa si prova, io faccio essenzialmente due tipi di sogni:
quelli brutti e quelli in cui sul più bello vengo svegliato! -_-
Una volta stavo sognando di capitolare con Ruca ero sul più bello e sono stato svegliato dalla baraonda infernale di Gargamella che inseguiva i puffi!!! :angry:
Bosco-Immaginarium è un grosso contenitore di personaggi fantastici alquanto molesti! :(

CITAZIONE
Ti delizia farmi annaspare nell’incertezza, sai quanto io sia indifesa se si tratta di te e giochi, ti diverti come un bambino che fa’ macabri esperimenti sulle lucertole.

Che orroreeeeeeeeeeeeeee, mio cugino il Lurido da piccolo prendeva le lucertole per la coda con un piccolo lazo e le sezionava col coltellino svizzero... una cosa racapricciante... poi ha provato a sezionare la maestra e l'hanno portato al Fanta-Manicomio criminale! :wacko:
Nella mia famiglia ci sono tanti personaggi bizzarri e pericolosi io per fortuna ho preso dal lato paterno e sono normalissimo... più o meno! :P

CITAZIONE
E io, intanto, percepisco ogni sensazione amplificata: il muro ardente e polveroso che si appiccica ai miei vestiti, il rumore del tuo respiro così vicino e apparentemente quieto, il mio cuore che batte talmente forte che potrebbe balzarmi fuori dal petto attraverso la gola.


E' come quando Ruca mi si avvicina col suo dolce alito che sa sa di topo morto
:ph34r:
CITAZIONE
Ma il sogno sfuma sul tuo sorriso, diventato quasi gentile mentre mi accarezzi piano il mento, con un dito.

Driiinnnnnn, è suonata la sveglia... sempre così <_<
Sarà per la prossima volta! :D



CITAZIONE
3 - Un camino acceso, un indumento abbandonato sul bracciolo della poltrona, il candelabro a rischiarare l’angolo del piccolo tavolo dove è appoggiato un libro aperto...

flash-fic – introspettivo/romantico - Originale

Finalmente a casa


Finalmente a Casa, è quello che esclamo io quando vengo inseguito da Bubbocondo il troll iracondo, quando si sveglia male si mette a rincorrere qualsiasi cosa passi davanti alla sua porta... che paura mi fa! :aiuto:
CITAZIONE
Ho camminato a lungo, fuori, sotto la pioggia: avevo bisogno, un assoluto e pressante bisogno di svegliarmi dal torpore che mi assillava da giorni. Sono rientrata in casa, irritata per l’inutile doccia gelata: nemmeno questo era servito.

Ma non potevi farti una doccia?! :blink: io per lavarmi faccio così... doccia o bagno caldo e Pino Silvestre che tonifica... sai vero che hanno inventato i bagni, i saponi ecc?! :blink:
CITAZIONE
Eri seduto per terra, con le gambe distese e accavallate. La schiena appoggiata alla poltrona e la testa quasi impercettibilmente piegata di lato e appoggiata al sedile. Le braccia conserte ma rilassate e gli occhi socchiusi, a contemplare la fiamma che danzava nel camino (riusciresti a stare così per ore …).

Non è che ha avuto un malore?! :blink: Mio zio Rufus anche lui lo abbiamo trovato così... mia zia insisteva che stesse meditando... ma dopo ore che stava così ci siamo iniziati a preoccupare! :woot:
CITAZIONE
“Sei qui”, dico, cominciando a notare il calore irradiarsi, da un punto lontano e profondo dentro di me, verso le estremità più remote del mio corpo.
“Ho realizzato che non esiste, da nessun’altra parte al mondo, un pavimento così comodo”, replichi, senza neanche voltarti, mentre un sorriso appena accennato si fa largo sulle tue labbra per poi scomparire quasi subito, lasciando un ragionevole dubbio sulla sua esistenza.

Ah menomale, non ha avuto un malore! ^_^
Anche a me piace stare sul pavimento... anche perchè in casa mia c'è poco mobilio... sono un Folletto single e disoccupato, devo tirare un po' la cinghia... una volta volevo andare da Folletto D'ax a comprare un divano, ma sulla strada ho incontrato Gandalf e sono tornato a casa con un bel sacchetto di erba pipa invece del divano! :D :P

CITAZIONE
La risata sbotta, fragorosa, dalle mie labbra, giungendo dal nocciolo stesso del mio essere, e io non posso fare a meno di piegarmi in due e portarmi le mani in grembo. Quando ti volti per guardarmi, stupito, non credi ai tuoi occhi: * Lei, che non trova affatto divertente nessuna delle mie battute sarcastiche, è seriamente piegata in due dal ridere per una spiritosaggine neanche delle migliori? *, ti chiedi, rimanendo a bocca aperta di fronte allo spettacolo della mia ilarità.


Si, in effetti non era una gran battuta! :blink:

CITAZIONE
Ma basta un attimo e vieni contagiato. I lineamenti del tuo viso si rilassano e il sorriso si allarga, ci ritroviamo tutti e due per terra, tremanti, tra le risa e le lacrime. Le dita delle mani si avvicinano senza che, nessuno dei due, se ne renda veramente conto.
E non potremmo non notare come le sagome dei nostri corpi, su quel pavimento, creino un disegno perfetto, ideale. Completo.


Risate irrefrenabili e convulsive, avete incontrato Gandalf anche voi?! :shifty:
Anche io e Ruca creiamo un disegno perfetto :wub: ... sembriamo una mongolfiera con una piccola protuberanza pelosa!
:woot:

CITAZIONE
Pensare a lui vi ricorda una stagione. Quale e perché?

flash-fic – introspettivo/romantico - Originale

Mai e poi mai



E' quello che mi dice sempre Ruca!
:cry:
CITAZIONE
Il momento in cui tutto è più solido; quando, fuori, la natura muore e la pioggia gelida copre ogni gemito.
Silenzio, sei fatto di silenzio e comprensione. Il freddo anestetizza il nostro peccato solo tentato, ci purifica.
L’attrito reciproco della nostra pelle darebbe vita ad un universo parallelo che si fa fiamma nella nostra mente. Troppo intenso sarebbe il nostro invaderci.

Ma qui fa sempre freddo e piove?! :blink:
Io prenderei in considerazione di trasferirmi in qualche altro luogo! ;)
CITAZIONE
“Esci, stai sotto la pioggia per un po’: ti schiarirai le idee su cosa possiamo o non possiamo avere” mi dici.

Ma nuuuuuuuuuuuuuu, di nuovo?! ti verranno i reumatismi!
ma che uomo crudele, piuttosto poteva accompagnarti a casa e poi addieu! :huh:

CITAZIONE
Allo stesso tempo, solo il lontano sospetto che tu sia tutt’altro che questo mi tiene inchiodata qui, ad aspettare ciò che non arriverà mai.


E' una sensazione che conosco anch'io!
:cry:
CITAZIONE
10 - Se fosse un’emozione sarebbe...
flash-fic – introspettivo/romantico - Originale

Ciò che non è stato



Nella vita di ognuno di noi c'è qualcosa che ''non è stato'' ma orsù non facciamocene un cruccio!
:woot:
CITAZIONE
Tutto ciò che ho di te, tutto ciò che voglio di te è il rimpianto di non averti vissuto. Tutto ciò che, adesso, potremmo essere, tutto ciò su cui continuiamo a costruire favole ancora e ancora, da lontano, è l’essenza del nostro mondo privato. Diviso in due comparti stagni e intoccabili: il mio. Il tuo.
Il rimpianto è ciò che ci spinge a tornare con la mente a quel giorno di tanti anni fa, quando tutto il futuro che ora è la nostra vita, era distante e irreale, quando pensavamo di avere tutto il tempo del mondo .
Quando hai deciso che non volevi farti sfuggire lei e, subito dopo, hai capito che era tutto sbagliato e che la felicità si era diretta altrove con le mie gambe.
Quando ho dormito nella tua casa, in un’altra stanza, mentre il tuo sudore era su di lei e la tua mente e il tuo cuore erano pieni di me.
Quando mi hai chiesto se andava tutto bene e ti ho risposto che, sì, andava tutto bene, con un sorriso sulle labbra.
Quando hai chiuso la porta lasciandomi fuori.
Quando hai capito che tutto ciò che guardavi era pieno di me e non serviva a niente chiudere una maledetta porta lasciandomi fuori, perché io ero radicata nei tuoi desideri.
Troppo tardi.
Ora sono il tuo rimpianto.
E tu il mio.

Chissà perchè Uomini o Folletti che siamo l'amore più intenso che possiamo provare è sempre quello non vissuto.
In quel ''non vissuto'' c'è qualcosa che lo rende speciale ed eterno, mentre ciò che possiamo avere è eterno finchè dura.
Fine della parentesi filosofica... il caffelatte della colazione comincia a fare effetto...immensamente onorato di aver commentato questa Signora di nobile casata ora scappo a sedermi sul mio trono, che quando siam seduti lì comuni mortali o re son tutti uguali a me. :woot:
A prestoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!






 
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La Fata
view post Posted on 14/6/2011, 21:20




Accipicchiolina, ma quante cose ci tocca fare a noi Fatine in questo periodo, seppur tanto piovoso! Dobbiamo occuparci della cura delle campanule che raccolgono la pioggia e la rugiada che servono a bagnare i Campi Fatati ai margini del Bosco Incantato, allevare le crisalidi che diverranno farfalle, nutrire le api che daranno il miele per sfornare i dolcetti da portare ai bambini buoni, e tanto, tanto altro ancora! Uff, non ne posso più! Ma adesso voglio concedermi una bella pausa ristoratrice: me la merito ;) perciò eccomi a voi carissime amiche del cuore, per gustare e commentare le bellissime storie di

Minerva,

Oh, che meraviglia, una dolcissima amica che ha scelto di celarsi dietro ad un nick davvero prezioso, scegliendo il nome della deliziosa professoressa McGranitt, che ho avuto l'onore di conoscere durante un grande raduno di tutte le creature magiche nel Bosco di Avalon dedicato al Solstizio d'Inverno ^_^ Vediamo un po' che cosa scrive...

CITAZIONE
1 - Gli occhi si aprono nel buio della notte. L’avete sognato e le immagini sono ancora chiare nella vostra mente...


Quella notte


Un urlo lacerò il silenzio della notte accompagnando il suo brusco risveglio. Si ritrovò seduto, il fiato corto, la fronte imperlata di sudore. Era successo di nuovo e non era riuscito a controllarsi. Di notte era sempre così e l’Occlumanzia non poteva aiutarlo.
Si passò una mano tremante sugli occhi, quasi a voler cancellare ma nello stesso tempo trattenere la visione del sogno. Quegli occhi verdi sarebbero stati il tormento e il rimorso per il resto della vita così come, fino a quella maledetta notte di ottobre, erano stati la sua gioia. Nel sogno li aveva rivisti ma erano fissi e vuoti, privi di vita proprio come li aveva contemplati per l’ultima volta a Godric’s Hallow nella devastazione della casa distrutta quando, per l’ultima volta, le aveva accarezzato i capelli color rame e aveva sfiorato con le sue mani immonde di assassino le guance ancora umide di lacrime, mentre il bambino dalla culla piangeva.
Sentiva il cuore battere nel petto e il dolore lacerargli l’anima come se stesse rivivendo quella scena di nuovo.
Un’altra notte insonne, l’ennesima, era cominciata.

Oh, ancora una storia dedicata a Severus, povera gioia mia, condannata a vivere nel tormento di quegli occhi verdi che lo perseguiteranno per tutta la vita. Ancora il maledetto castigo che si compie impietoso ogni notte, e che tu in poche righe hai descritto perfettamente, rendendo tangibile l'angoscia di un cuore straziato, destinato a notti insonni a causa di un rimorso incancellabile. Povero Severus, il suo dolore è anche il tuo, cara Minerva, che hai scelto con cura poche parole, straordinariamente adatte a rendere ancora più commovente uno stato di cose immutabile e atrice: troppo per punire un uomo che ha già saputo ampiamente riscattarsi, ma non sa perdonarsi e si condanna ad un'espiazione eterna e ingiusta. Avrebbe forse bisogno della carezza consolatrice di una Fata, povero Severus, o basterebbe magari che potesse leggere questa tua splendida dedica ricolma di amore e sincera devozione, per capire come finalmente sia arrivato anche per lui il momento di perdonarsi e ricominciare a vivere :wub:



CITAZIONE
7 - Siete riusciti a conoscerlo/a. Descrivete la situazione e le vostre emozioni e sensazioni.

Addio


Avanzo nella fresca penombra della stanza. Ho atteso dodici ore vedendo calare la luna e sorgere il sole, pur di essere qui davanti a te.
Dovevo venire.
Dovevo esserci.
Ed ora ogni passo verso di te mi aiuta a capire quello che ho rifiutato di accettare per giorni: non ascolterò più la tua voce, non guarderò più il tuo sguardo chiaro, non avrò più la pace e il conforto che solo le tue parole sapevano darmi.
Ho sognato di conoscerti per tutta la vita e sono riuscita ad incontrarti solo quando ormai non ci sei più.
Mi ritrovo con le guance umide senza realmente accorgermene mentre ti guardo freddo e immobile a pochi passi da me. Ti sussurro un’ultima cosa “Non abbandonarmi mai”.
Vado via con la certezza che, pur se lontano, da oggi mi sarai più vicino di quanto tu abbia mai potuto esserlo.

Buaaaaaah :( che tristezza! Come è semplice e sintetico il tuo linguaggio, diletta amica, eppure com'è altrettanto capace di colpire nel segno, così diretto e intriso di malinconia. In queste righe leggo tutto il lancinante dolore di un distacco definitivo, eppure non hai avuto bisogno di usare troppe parole: c'è già tutto quello che serve per far venire un nodo alla gola :cry: davanti alla supplica disperata di quel "non abbandonarmi mai". Oh basta, sniff sniff, adesso mi asciugo le lacrime: una Fatina deve essere sempre in grado di ritrovare la serenità giusta per cogliere ed apprezzare quel che c'è di positivo in ogni cosa e, anche in questo caso, ho colto uno straordinario segnale di speranza là dove apparentemente sembrerebbe regnare solo la disperazione. Il messaggio più importante sta tutto nella chiusura di questa bellissima dedica, che lascia aperta la porta alla consolante certezza di come un vero sentimento d'amore sia destinato a sopravvivere, per sempre, andando anche oltre la morte. :rolleyes: Che meravigliosa dedica, dolce Minerva :wub:



CITAZIONE
8 - Il sole batte radente sul prato bagnato dalla rugiada del mattino, riempiendo l’aria di riflessi colorati e irreali. Dal nulla una figura si staglia in controluce…


Tributo


Il sole all’orizzonte è ancora basso e alla fresca aria del mattino i fiori con riluttanza cominciano ad aprirsi. La rugiada stende il suo velo uniforme su ogni petalo e filo d’erba mentre una solitaria ape ronza pigramente di fiore in fiore in cerca di polline. In quell’angolo di Foresta, appena fuori i confini di Hogwarts, tutto è tranquillo. Un crac improvviso rompe il silenzio e annuncia la comparsa di un uomo, un nero mantello lo avvolge. Lascia cadere a terra una maschera d’argento lucente che si tinge di rosso del sole nascente. L’ape, indispettita per essere stata disturbata, vola via. Non è interessata al tumulto di emozioni che si combattono nell’anima del nuovo venuto, né riconosce che il suo volto non è bagnato dalla rugiada ma da cocenti lacrime di rimorso e dolore. Nessuno lo sa.
A nessuno interessa.
Severus Piton è il traditore e l’assassino del vecchio Preside.
L’unico che aveva accesso alla sua anima è sepolto in una tomba bianca, proprio dall’altro lato del lago. Ed è quella la sua destinazione.

Che quadro incantevole, mi sembra di essere lì, mentre l'alba si sta annunciando con i suoi colori pastello e il profumo dell'aria ancora fresca lasciato dalla notte. A noi Fatine piace svolazzare assieme alle api mattiniere, alle prime luci del giorno, per controllare il dolce aprirsi delle tenere corolle dei fiori ad accogliere i primi raggi di sole... ooppss, scusate , mi stavo perdendo nel ricordo incantato di uno dei momenti più poetici della giornata e più belli che il nostro lavoro fatoso ci riserva. E' perchè, carissima Minerva, questa tua terza dedica ha saputo risvegliarlo perfettamente in me, assieme alla sottile fragranza degli albori. Un nuovo giorno si annuncia al mondo, anche se per Severus sarà solo un'altra occasione per rivivere il proprio inestinguibile rimorso, e lo vedo incamminarsi lento e regale verso la tomba bianca, figura forte e nera stagliata contro l'azzurro tenue, sfumato di rosa, del cielo albeggiante: che splendido quadro! :rolleyes:



CITAZIONE
12 – È notte e l’oscurità silenziosa vi circonda. Poi sentite un fruscio, o forse l’avete solo immaginato…


Ancora un passo


Ti sorreggi al muro e cerchi di dar fondo a tutte le tue forze per contrastare il tremore delle membra. Manca poco al sotterraneo, ancora pochi passi e potrai dar sfogo al dolore del corpo, spossato dopo ore di Cruciatus.
Un passo dopo l’altro la porta si avvicina, ma le forze si diradano; senti la gamba cedere e ti ritrovi a terra. Il bruciore alla mano ti avverte dell’ennesima ferita che ti sei procurato quella notte. Hai la tentazione di restare lì, contro il pavimento, senza più muoverti. Rialzarsi vuol dire risentire mille coltelli che ti dilaniano il corpo.
L’oscurità ti circonda, tutto tace eppure, appena sei crollato a terra, hai sentito alle tue spalle un fruscio. Non lo hai immaginato ne sei certo. Sai di chi si tratta. Senti i suoi occhi azzurri preoccupati alle tue spalle, ma ha resistito alla tentazione di correre in tuo soccorso. Lo ringrazi in cuor tuo per questo. Devi rialzarti e non farlo preoccupare ulteriormente. Sei in piedi, hai raggiunto il tuo studio. Ti chiudi la porta alle spalle con le ultime energie che ti restano. Anche questa volta non saprà mai che lo hai sentito. Sapere che a qualcuno sta a cuore la tua salute è un balsamo di cui la tua anima non può fare a meno, ma non sei abituato ad ammetterlo.

E dunque sono giunta alla fine, con il cuoricino colmo di gratitudine nei tuoi confronti, deliziosa Minerva, che mi hai permesso di ritemprare le forze e regalato qualche istante di puro piacere. Anche quest'ultima, toccante dedica ad un uomo coraggioso e forte capace di soffrire senza un lamento, mi ha profondamente commosso e allo stesso tempo emozionato, e sono convinta che sarà così per tutte coloro che vorranno concedersi il piacere di questa lettura. Davanti alla tempra di quest'uomo dalla forza d'animo incredibile è impossibile rimanere insensibili o non sentirsi coinvolti, e ancora una volta un immenso grazie a te che ne hai reso così efficacemente la grandezza. Sono troppo felice quando posso leggere storie in cui un uomo come Severus, raccoglie finalmente una meritata rivincita attraverso le vostre stupende parole, amiche dolcissime, e anche in questo caso, stasera, il cuore tenero e sensibile di una cara amica ha operato di nuovo questo piccolo, grande miracolo d'amore!

Oh oh... è già abbondantemente trascorsa l'ora del crepuscolo! Sono in un ritardo pazzesco, noi Fatine, dopo il tramonto dovremmo già essere chiuse nelle nostre piccole casine fiorite ai margini del bosco da un pezzo! :o: Devo scappare, o altrimenti mi prenderò una bella lavata di capino dalla Regina delle Fate, e per un mese sarò costretta a rinunciare al mio succo di miele e rose, per punizione :cry: A presto, mie dilette. :wub:
 
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La Strega
view post Posted on 25/6/2011, 22:32





Buonasera, emerito ciarpame viscidoso, ecco qui la Strega, che spunta dal ripostiglio e vi abbranca nell'oscurità e bla bla bla...

Sono arrabbiata? :soppracciglio:
No, sono FURIOSA! :angry: :angry: :angry:

Io, che ho i miei anni sulla mia schiena gobbuta, passo le notti a lanciarvi macumbe, incantesimi, fatture, dentiere, e voi cadete, vi perdete, smarrite le chiavi di casa, chiudete la suocera nel forno... ma, per Belzebù e tutti i diavoli dell'Inferno CONTINUATE A SCRIVERE!

E il mio orrido lavoro, non finisce mai.
Vi odio? :soppracciglio:
No.
Vi ULTRAODIO! :truce:

Bene, dopo i saluti riprendo l'infausto mestiere. :truce:
Oggi, come antipasto, primo e secondo, abbiamo un'astrologa dalla piumetta facile. :soppracciglio:
Temo che faticherò a digerirla... :sick:


CITAZIONE

Ecco le storie inviate da LaLuna


CITAZIONE
Il colore non è quello che cerco: com'è difficile dipingere il grigio dei tuoi occhi, amore mio!

No, non è il colore quello che cerchi.
Quello di cui hai bisogno, probabilmente è il contenuto di un blister di plastica avvolto da una scatoletta di cartone che si trova nelle farmacie e negli ospedali. Non su una tavolozza o in un colorificio (inutile negozio babbano che ha l'inutile scopo di mettere colore all'amato grigiume cittadino!)

CITAZIONE
Ogni tanto mi piace prendere i pennelli e cercare di fermare sulla tela i magnifici colori che assumono i tuoi occhi quando sei con me. Cambiano, assumono i freddi colori del cielo invernale e diventano più chiari, acciaio purissimo, quando mi guardi.
Come adesso.

Acciaio? Inox magari? Come il coltellaccio che tengo conficcato nel tavolo del soggiorno per sminuzzare bene le radici e i colli più fibrosi?
Oh, felicitati cara streghetta, forse qui ci scappa finalmente il morto! :stupore:
Ogni tanto a lei piace prendere i pennelli e a lui piace prendere i coltelli :shifty:

CITAZIONE
Mischio di nuovo i colori, senza riuscire a trovare l'esatta sfumatura.

Cronache di una pittrice fallita. Ripeto: la conclusione in sangue potrebbe finalmente donare un po' di colore a questo grigiume melenso. :truce:


CITAZIONE
Ti vedo sempre con gli occhi dell'amore, che mi porta a ricordare il ragazzo introverso e scontroso che eri, l'uomo forte e determinato che sei diventato e il marito appassionato che continui ad essere nel nostro presente.

A questo punto io, in lui, vedrei l'ombra di un desiderio di suicidio... o di omicidio... :shifty:

CITAZIONE
Riesci in ogni momento a trasmettere l'amore che provi per me.

Oppure è totalmente impazzito. :huh:

CITAZIONE
Com'è difficile dipingere il tuo viso ora che mille pensieri e terribili angosce lo rabbuiano.

Fossi in te, cambierei mestiere. :truce:

CITAZIONE
Il pennello corre veloce sulla tela...

Anche lui vorrebbe scappare.

CITAZIONE
e, con gesto sicuro, disegna la linea della mascella tesa, della mano stretta attorno al bastone, delle labbra ora strettamente serrate.

L'istinto omicida, dovuto al mantenimento della stessa posizione per, immagino, ore e ore per una che NON sa dipingere, dev'essere incontenibile!

CITAZIONE
Il sorriso dolce è appena sparito.

Arriva la coltellata? :stupore:

CITAZIONE
Il raggio di sole si è di colpo spento.

E' morta!!! :o:

CITAZIONE
Il pennello mi casca di mano mentre dalla porta dello studio entra l'Inferno.

Sììììììì! Sìììììì! :woot: :woot: :woot:

*la Strega si mette a svolacchiare per tutta la stanza*

Tu! Astrologa! Hai tutta la mia più vivida gratitudine (che ti dispenserò, ratealmente, ricordandoti nei miei malefici più sublimi).
Quale oscuro miracolo potrebbe riempire di gioia l'animo putrido e oscuro di una vecchia megera come me se non un racconto con finale-infernale???
Ma io ti ULTRA-ODIO-ALL'INFINITO! Ma questa volta in senso positivo! :rolleyes: :truce:

CITAZIONE
11 - Il colore dei suoi occhi vi ricorda...

Perchè rispondere a questa domanda quando abbiamo assodato che il colore degli occhi resterà per sempre grigio perchè la protagonista del racconto non sa dipingere e il suo amichetto ormai ha i crampi alle gambe?


CITAZIONE
Le iridi sono di uno strano colore cangiante.

Ha messo le lenti colorate o ha scambiato il collirio con la candeggina?
Una volta mi capitò e i miei bulbi occulari sembravano due lampadine rosse al neon! :truce:
Ehhhh... che bei ricordi. Quanti micro-infarti provocai quella notte grazie a quell'errore. :truce:

CITAZIONE
Ma stasera lo sguardo che accarezza le cime degli alberi della foresta è dolce e pieno di dolorosa nostalgia.

Sì, deve aver messo la candeggina...

CITAZIONE
Sono sicura che stai pensando a ciò che accadrà, al tuo lontano passato dove ogni mese era uguale all'altro e non eri intrappolato in un futuro senza speranza.

Secondo me sta pensando che tutti noi abbiamo almeno una palla al piede, ma in questo momento, tra la candeggina negli occhi e una che passa il tempo a fissarlo, vorrebbe che uno di questi due inferni sparisse di colpo.
Io voto per la guardona! :truce:


CITAZIONE
L'altra metà di te è selvaggia e pericolosa, ma io amo anche quella.

E sai cosa puoi fare tu per farti amare da lui? Lui ti amerà il giorno del Ringraziamento, quando sarai in mezzo a un piatto di porcellana, circondata da patate fritte.

CITAZIONE
Non posso starti accanto quando succede. Lo vorrei, ma me lo hai sempre impedito: temi di farmi del male.

Oppure c'è ancora tempo prima del Ringraziamento e puoi ancora ingrassare un po'.
Una mia lontana parente, però, ora che ci penso, aspettò troppo che i due bambini che aveva imprigionato ingrassassero e alla fine finì lei nel forno. <_<

CITAZIONE
Ma io so che, qualunque forma tu possa prendere, il nostro amore andrà oltre. Tu non arriverai mai a nuocermi.

Ne sono convinta. Così come sono convinta che si sarebbe già ammazzato, se non temesse che all'inferno ci troverebbe sicuramente una dannazione eterna con tavolozza e colori in mano!
CITAZIONE
Cosa avresti fatto se non avessi subito quella mostruosa condanna?

Temo un mozzarellone smielato. La Licantropia è la cura perfetta contro la smielataggine babbana!

CITAZIONE
Forse saresti stato diverso e io non ti amerei affatto.

Errata corrige indotta dalla frase sottolineata: giratempo?
CITAZIONE
La sfumatura grigia ora è chiarissima, quasi trasparente. L'anima ti si affaccia negli occhi e io vivo con te la disperazione di una notte illuminata da una luna chiara e splendente.

Ecco brava, meglio astrologa che pittrice fallita.


CITAZIONE
11 - Il colore dei suoi occhi vi ricorda...

Un tris di bulbi occulari! Ma che fortunella che sono a poterlo commentare :truce: !

CITAZIONE
Laghi di fuoco liquido.
Metallo incandescente.

Sìììììì! L'infernoooo!
La candeggina sa essere miracolosa, l'ho detto io! :lol: :truce:


CITAZIONE
Gli occhi che mi fissano hanno il potere di rendermi arrendevole a qualsiasi richiesta tu possa farmi.

Proviamo? Se stessero contemplando quel meraviglioso tramonto vicino a un precipizio, se fossi in lui le chiederei
"Chiudi gli occhi e fai 10 passi indietro con tanti auguri". :truce:

CITAZIONE
Non è il potere che mi piega al tuo volere, è solo l'amore.

E un leggiadro senso di follia...

CITAZIONE
Un amore profondo e totale che era tale che quando i tuoi occhi erano neri e tu eri come me.

Tutt'altro che leggiadro...
CITAZIONE
Il legame che ci unisce non si spezzerà mai, non soccomberà.

Tutto dipende dall'esito di quei 10 passi all'indietro.
CITAZIONE
Ogni tuo desiderio è un ordine che attendo di soddisfare.

Su, allora, chiudi gli occhi e comincia ad arretrare!

CITAZIONE
Ma non devi domandare perché conosco ciò che desideri, so cosa vogliono quegli occhi rossi fissi nei miei.

Oh! La libera inziativa è comunque gradita! Aspettiamo insieme il primo passo!
CITAZIONE
Domanda, Mio Signore, ogni cosa potrà essere tua!

Ok, scrivo il bigliettino e glielo passo, nel caso lui fosse carente di idee.


CITAZIONE
[color=00ff00]12 – È notte e l’oscurità silenziosa vi circonda. Poi sentite un fruscio, o forse l’avete solo immaginato

Ma come? *la Strega pesta i piedi e si sloga una caviglia*
Ero qui ad aspettare il poker di bulbi occulari! :angry:
Pazienza, vediamo se esce qualche altro ingrediente utile alla mia lozione putrida contro la pelle liscia e setosa.


CITAZIONE
[size=7] Appuntamento al buio
Il bosco è silenzioso e immobile questa notte.
I suoni conosciuti e rassicuranti tacciono.

Un Paradi... ehm, volevo dire, un vero Inferno! :stupore:

CITAZIONE
La natura ti accoglie e ti protegge.

Gli esseri umani ti sfiancano e ti uccidono a parole (nel mio caso, scritte)

CITAZIONE
Ho paura di pensare che tu ne faccia ormai così parte da non avere neanche più il bisogno di tornare da me.

Finalmente una persona intelligente!


CITAZIONE
Lo spavento non ha fatto fuggire dal mio cuore la speranza di vederti emergere dal buio per corrermi incontro. In qualsiasi forma vorrai farlo io non attendo altro!

L'infarto non è stato abbastanza forte.


CITAZIONE
Ma io torno sempre qui e fin'ora non è mai successo che mi lasciassi sola.

Prossima volta, sapendolo, io ci lascerei una tagliola a farle compagnia :truce:



Finalmente una lettura piacevole e ricca di stregonesco divertimento!
Niente San Mungo, niente riabilitazione, niente sensi di colpa per non aver fatto del male a qualcuno!
Solo una caviglia in frantumi, ma ne valeva la pena! :truce:

E, visto che sono di OTTIMO umore vi faccio un memo: cari babbanuncoli, ricordatevi che questo gioco si intitola
"Le parole del cuore" e anche le mie sono parole che vengono dal cuore, solo che al posto di quell'organo rosso con tutte quelle cavità,
io ho un unico grosso buco con al centro un grosso pezzo di carbone.

Detto ciò, auguro a tutti una nottata piena di incubi e terrore! :truce:



Edited by La Strega - 25/6/2011, 23:48
 
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Il Folletto
view post Posted on 26/6/2011, 21:04




Buongiorno tana di mattiiiiiiiiiiiiiii!!!
Oggi il Folletto ha deciso di commentare tutto il commentabile fino ad esaurimento ''Opere'' :woot:
Sarà che con l' arrivo della bella stagione mi sono un po' rotto le pelose palline di lavorare... approposito ma verrò pagato?! :woot:


CITAZIONE
Sogno d’amore

Vediamo cosa sogna questa! :soppracciglio:

CITAZIONE
2- Non è necessaria una ricorrenza speciale per fare un regalo alla persona che si ama. Cosa regalereste a lui/lei?

One-shot – romantico – fic di HP: post malandrini – Severus e Pers. Originale

Una goccia d'amore


Regali, regali e ancora regali... la settimana scorsa era il compleanno di Ruca, le ho regalato una maglietta fatta da me... col tendone del circo :woot: ... non le è piaciuta! -_-
Ma cosa devo fare per farmi amare da leiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii?!
Mi manca solo di darle una fetta di culo... altro che gocce d'amore... ecco se questa storia l'avessi scritta io medesimo me l'avrei intitolata ''Una Fetta di Culo''... :angry:
Ma non divaghiamo! ^_^

CITAZIONE
Aveva lavorato per notti intere.
Doveva essere tutto perfetto.
L'idea di per se stessa era già abbastanza ambiziosa e avrebbe dovuto funzionare a tutti i costi.
Di lì a poco sarebbe stato l'anniversario del sesto anno del suo ingresso tra gli insegnanti di Hogwarts.
Ci aveva pensato per mesi ed aveva deciso che doveva essere degnamente festeggiato!
Sapeva che lui non avrebbe accettato alcun tipo di celebrazione: continuava a rifuggere festività o ricorrenze.
Il calderone era ancora bollente.

Notti intere per una pozione, mi sa questa qui mica è tanto brava... vediamo un po' cosa combina! :huh:
CITAZIONE
Avrebbe dovuto attendere che si raffreddasse prima di distillarne il contenuto.
Aveva seguito ogni passo, ogni virgola dell'originale dettaglio dell'antica procedura.
Ma non era riuscita a non inserire una piccola variazione.
Il suo personale sigillo.

Quella piccola variazione mi preoccupa, sarà mica come quando mia zia varia le quantità di ingredienti delle torte e poi passa la giornata a pulire i segni dell'esplosione! :unsure:
CITAZIONE
Con tenacia aveva cercato, e trovato, ogni ingrediente, ripulito e controllato ogni erba, imparato a memoria ogni tecnica utile.
Solo da poco aveva identificato l'ultimo elemento.
Ci aveva lavorato per anni. Alla fine era così semplice!

Anni?! Per la barba di Gandalf... mi sa che questa è veramente gnucca a preparare le pozioni! :blink:
CITAZIONE
Il liquido era diventato prima di un rosso acceso, come sangue spillato in quell'attimo fugace dalle sue stesse vene, poi di un turchese brillante come un cielo d'estate e poi aveva ripreso la trasparenza neutra che aveva sperato mantenesse.

E poi BOOOOOOOMMMMMMMMMMMMMM!!! :woot:
CITAZIONE
Avrebbe accettato da lei quella piccola boccetta in regalo, ne era sicura!


Si, certo, sicuramente... senza ombra di dubbio... :woot:

CITAZIONE
Non avrebbe approvato, si sarebbe forse irrigidito.

Ma ''irrigidito'' sessualmente parlando?! :unsure: :woot:
Ti piacerebbe eh?! :shifty:

CITAZIONE
Era certa che gli occhi neri avrebbero brillato di disapprovazione, ma alla fine l'avrebbe preso il fragile cristallo tra le mani eleganti e l'avrebbe portato nei suoi alloggi.
Se fosse stata davvero tanto fortunata avrebbe deciso di provarla, anche senza sapere davvero con cosa fosse stata distillata.
In quel modo, senza forse esserne davvero completamente consapevole, le avrebbe donato cio che le era più prezioso: la sua fiducia.
Certo, se l’era guadagnata, ma aveva ancora qualche dubbio di quanto davvero fosse radicata.

Questa qui è certa di un sacco di cose! :blink:
Si, sicuramente l'avrebbe anche bevuta magari... secondo me la butta nel primo cestino per la raccolta differenziata... quello per smaltire le ''pozioni preparate da giovani psicopatiche esaltate'' :woot:
Ma poi scusa, regalare una pozione a un pozionista è come regalare un quarto di bue a un macellaio... ma che testa c'haiiiiiii?!

CITAZIONE
In ogni caso glielo avrebbe spiegato: quella era la ricetta per un oblio temporaneo.
Contava molto sulla sua innata curiosità perché l'anima muovesse la mente ad accettare un momentaneo sollievo all'ansia e al dolore, che sapeva agitavano giorno e notte quel giovane, quanto solitario, cuore.

Si la ''ricetta di nonna Pina'' effetti collaterali: morte!XD!
Ma perchè invece non ti fa gli affaretti tuoi?! magari lui sta bene col suo giovane e agitato cuore... VIVO!

CITAZIONE
Esiste davvero una ricorrenza speciale per regalare a qualcuno la pace, anche se effimera e transitoria?
Versò il liquido insapore e inodore nella piccola ampolla verde.
Nel breve volgere di qualche ora era tutto compiuto.
Ora era nei suoi alloggi, seduta con la testa tra le mani, attenendo di poter cogliere l'attimo nel quale avrebbe potuto comprendere che il suo regalo era stato consumato.

Ma qui è tutto fottutamente VERDE?! Gli occhi di Lily sono verdi, le ampolle sono verdi, il raggio della morte è verde e basta con sto verdeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
Sicuramente è stato consumato... stai serena!XD!

CITAZIONE
Pazza! Davvero sperava che si fidasse così tanto di lei?
Come aveva potuto saltargli in mente di regalare una pozione proprio a Piton?
Aveva fatto ogni cosa nel modo giusto?
Scrollo le spalle e la testa nel vano tentantivo di allontanare ogni pensiero, di tornare padrona di sè.


Ecco, finalmente si pone delle domande sensate!

CITAZIONE
L'alba pallida salutò gli occhi ancora spalancati sul libro aperto sopra quel tavolo lontano.
Raggiunse il suo posto in Sala Grande, spiando il viso amato e distante.
I capelli neri erano lisci e lucenti, il viso chiaro stranamente appena più rosato del solito.
Forzò la sua natura e permise allo sguardo di cercare di incontrare gli occhi neri.
Le ombre scure erano scomparse. Le profonde occhiaie grigiastre e i segni della stanchezza, che sempre gli solcavano il volto, non esistevano più.
Nel cuore sentì sbocciare una gioia senza confini.
Aveva bevuto la pozione!

Secondo me è la tipica faccia di uno che fatto zumpete zumpete con una che magari non gli regala intrugli micidiali e che non deve ''forzare la sua natura'' per guardarlo negli occhi XD... ma roba da matti... sveglia tipa!
CITAZIONE
La felicità la colmò e uscì quasi di corsa dalla sala.
Si chiuse la porta alle spalle e lasciò libero sfogo all'esultanza che quella visione, quella mattina, le aveva dato.
Sì, ogni cosa era stata eseguita perfettamente, ogni goccia era stata distillata nel modo giusto e ogni gesto era stato compiuto aveva assurto al suo esatto significato.

Qui di ''assurto''(come direbbe quel vostro attore Abbatantuono) ci sei solo tu, scusa pe mi permetto ma sei eccezzionalmente sicura di te... che ceppo ne sai che l'ha bevuta... secondo me l'ha buttata via è la risposta più corretta e l'accendiamo!!!XDDD
CITAZIONE
Sapeva che quella notte il mago aveva più volte mormorato, con amorevole passione, quel nome che non era il suo.
Per questo era certa che non le sarebbe mai più mancato l'ingrediente principale che dava ragione a quel delicato intruglio magico.
Ormai era a conoscenza dell’ingrediente che faceva funzionare la pozione.
Non doveva più cercare perché lo avrebbe avuto per sempre con sè: le sue stesse lacrime.
Gocce salate e trasparenti versate da una persona perdutamente innamorata, senza alcuna speranza.


Menomale che nel finale torna la ragione è vero non hai nessuna speranza!
:P

CITAZIONE
3 - Un camino acceso, un indumento abbandonato sul bracciolo della poltrona, il candelabro a rischiarare l’angolo del piccolo tavolo dove è appoggiato un libro aperto...

One-shot – romantico/introspettivo – fic di HP: post 7° anno – Severus/Pers. Originale

Anniversario

E vaiiiiiiiiiiiiiiiiiii, adesso si prepara di nuovo una bella pozione! -_-
CITAZIONE
Sì, adesso tutto era pronto.

Chissà perchè mi suona minaccioso questo inizio!

CITAZIONE
Il libro sulla tavola era aperto proprio dove lui l'aveva lasciato.
Lo aveva letto tutto, un interessante trattato sulle erbe che possono procurare vari stati di apparenti mortali alterazioni.

Immagino che lettura leggera ed interessante... ah che palle dover fingere di trovare interessante ciò che interessa all'altro... ne so qualcosa anch'io che cerco di interessarmi agli hobby di Ruca! :wacko:
CITAZIONE
Non faceva molto freddo, ma aveva lasciato il mantello nero sul bracciolo del divano se mai avesse potuto essere utile.
Il tessuto nero era magico: pur avendo una consistenza appena palpabile riusciva a mantenere il calore del corpo di chi lo indossava, con qualsiasi temperatura.

Non è magico... forse la cosa ti stupirà ma qualsiasi indumento di lana è capace di mantenere la temperatura corporea! :P
CITAZIONE
Sorrise, versando il vino rosso nei due bicchieri alti e panciuti posti in tavola.
I piatti erano pronti per ricevere ogni qualsivoglia prelibatezza.
Si guardò intorno. Ora doveva solo aspettare.

Vuoi farlo ubriacare eh?!
CITAZIONE
Di lì a poco sarebbe tornato.
Sorrise dolcemente, permettendosi finalmente di godere il tepore delle fiamme.
Amava quella casa.
Amava quel luogo dove tutti i suoi sogni erano divenuti realtà.
Era lì che era riuscita nel suo intento di scalfire la dura corazza di Severus e aveva trovato la via, ripida, angusta e accidentata, per giungere al suo cuore.
Giorno dopo giorno, ora dopo ora.
Era riuscita a fargli comprendere e accettare ciò che provava per lui.

Fammi capire bene... dunque tu sei andata a vivere da lui così, dal nulla, o ti sei presentata a titolo di colf?!
Insomma tipa, tu arrivi lì ti piazzi a casa sua e lo prendi per sfinimento?! :blink:
Mi suona un po' strano!

CITAZIONE
Dopo essere sopravvissuto al morso di Nagini il cambiamento del mago e la sua resa incondizionata al sentimento avevano qualcosa di miracoloso.

Ah ho capito, lui era ancora stordito dagli eventi e tu ne hai approfittato... interessante... forse potrei dare una botta in testa a Ruca e poi piazzarmi a casa sua! :unsure:
CITAZIONE
Un rumore.
La porta si stava aprendo: era tornato.
Si alzò in fretta.
Non era una serata come le altre.
Era speciale: avrebbero festeggiato insieme il nuovo anno della sua non-morte.
Avrebbero vissuto un altro meraviglioso giorno del nuovo, splendido futuro.

Che sorpresaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! Strano eh che uno torni a casa sua?! :woot:
Auguri di Buon Anniversario e tante care cose!

CITAZIONE
4- Pensare a lui vi ricorda una stagione. Quale e perché?
flash-fic – introspettivo/romantico – fic di HP: epoca imprecisata - Severus/Pers. Originale
Gelo rovente

Sensazione che conosco:
Quando pulisco il congelatore mi rimane sempre la mano attaccata e ed è così freddo che brucia da matti!
Che dolore! :cry:

CITAZIONE
Glaciale e severo inverno.
Il castello è silenzioso.
Il freddo avvolge il bosco e il maniero nella sua stretta morsa.

Severo o Severico?! :shifty:
Che battutaccia!XD!

CITAZIONE
Il mantello nero si chiude attorno a te come la bianca cappa sfiora i grigiastri blocchi delle mura del castello.
Entrambi a celare, entrambi a proteggere qualcosa di estremamente prezioso.

I gioielli di famiglia?! :blink:
CITAZIONE
L'inverno che nasconde l'estate.


Questa frase è sublime e molto calzante al personaggio... devo ammetterlo... donna hai colpito la mia sensibilità! :cry:

CITAZIONE
6- E se doveste paragonarlo/a ad un elemento naturale, quale sarebbe?
flash-fic – introspettivo – fic di HP: 6° anno - Severus
Tempesta


Aspetta che prendo l'ombrello!XD!

CITAZIONE
La primavera è arrivata.
Nel breve volgere di qualche giorno il clima tormentato l'ha tramutata in un inizio d'autunno.
Tutta la natura, appena risvegliata dal lungo sonno invernale, ha dovuto affrontare l’inatteso vento freddo che ha preso a soffiare.
I teneri boccioli si sono cristallizzati, bloccati nel momento in cui dovevano sbocciare e crescere.
Le gemme degli alberi da frutto sono rimaste senza la fragile protezione dei delicati petali dei loro fiori, appena sbocciati e subito svaniti.

Non c'è niente da fare, non ci sono più le mezze stagioni!XD!
CITAZIONE
Il vento trascina con sè ogni cosa. Al suo tocco tutto perde la sua immobilità e cambia.
Il vento che carezza con leggera brezza i campi di grano.
Il vento che rinforza e fa sollevare il mare in potenti onde orlate di pizzo di schiuma chiara.
Il vento che diventa impetuoso soffio senza pietà che tutto trascina con sé e distrugge.
Il vento che scompiglia le nubi e crea vortici che possono cancellare ogni creatura o cosa.
Tu sei il vento.

Vabbè ma se è il vento digli di smettere, rovina i raccolti poi noi abitanti del bosco cosa mangiamo il prossimo inverno?! :angry:
CITAZIONE
Tu sei tempesta.
Capace di sovvertire ogni definita certezza. Sai carezzare con delicata passione e spazzare via ogni malcelato dubbio.
Tu sei un tornado che cambia chiunque incontri. Chi ha contatto con te mai resterà lo stesso. Niente e nessuno resta indifferente al tuo cospetto.
Di fronte a te la scelta deve essere completa e definitiva. Nessuna possibilità di mezzi termini nei sentimenti che sai suscitare.
La tempesta travolge e turba, spaventa e sbalordisce, emoziona ed entusiasma.
Nessuno comprende a fondo quanta passione conservi nel tuo cuore.
Solo chi si avvicina all'incognita del tuo essere può esserne rapito e coinvolto.
Solo chi ti ama sa guardare al di là della tempesta.

Eh, ho capito, tu guardi al di là della tempesta ma chi lavora la terra e vive dei suoi frutti si arrabbia, siamo realisti, mettiti anche nei panni degli altri!

CITAZIONE
Jareth The Goblin King .

:o: Io di Politica non ne capisco molto ma quand'è che siamo tornati alla monarchia?!O_O Il Re dei Folletti?! ma chi l'è questo qui?! Tipo ma dove sbuchi ora abbiamo un presidente del consiglio e un parlamento ecc ecc... ci siamo evoluti da un sacco, mio nonno Avo ha votato per la repubblica anni fa!
CITAZIONE
2- Non è necessaria una ricorrenza speciale per fare un regalo alla persona che si ama. Cosa regalereste a lui/lei?

One-shot – generale, sentimentale – Fic di HP: post 7° anno – Severus e pers. originale
UN REGALO DAL PASSATO


Ancora regaliiiiiiiiiiiiii, vediamo che regalo è stavolta... una pozione o qualche altra corbelleria... io vorrei una corda per impiccarmi al momento!



CITAZIONE
Severus Piton si stava allacciando nervosamente la lunga fila di bottoni della giacca, chiedendosi perché avesse accettato l’invito a quello strano ricevimento dell’ultimo minuto.

Io mi chiederei piuttosto perchè tutti quei bottoni una bella lampo ci vorrebbe molto più pratica e al momento opportuno ''Strapppppp'' e via come i California Dream Men!XD!


CITAZIONE
Del resto era il preside della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e non poteva rifiutare un invito del Ministro in persona.

Eh si, gli impegni ufficiali sono una scocciatura, lo capisco, è un po' come le riunioni di parenti! -_-
CITAZIONE
Si guardò intorno, pensò che era il genere di evento che sarebbe piaciuto a Silente: un grande abete di Natale faceva bella mostra di sé di fianco al grande camino acceso; ai due lati del salone vi erano due lunghe tavole sulle quali splendevano calici d’argento che di lì a poco si sarebbero tinti del rosso profondo del vino elfico della migliore annata.
Mancava poco a Natale e se lo avesse dimenticato c’erano le cibarie sui vassoi a ricordargli quel periodo dell’anno che detestava.
‘’Si,’’ pensò, ‘’a Silente sarebbe proprio piaciuto.’’

Eh si, il vecchio amava far festa... forse non dovrei dirlo ma veniva sempre qui e passava le serate con Gandalf a fumare l'erba pipa e a bere vino elfico!XD!



CITAZIONE
Riconobbe subito la voce del Ministro e di Potter, poi un’altra voce di donna che non conosceva.


Ecco mi pareva che mancava la psicopatica di turno, vediamo questa cosa si inventa! <_<





CITAZIONE
<< Un tempo ero una sua allieva ad Hogwarts, , ma non credo si ricordi di me >>
Severus rimase sorpreso e cercò mentalmente di frugare nella memoria alla ricerca del volto delicato che aveva di fronte.
<< Osbourne, il nome mi è familiare>> sussurrò << ma ho avuto così tanti studenti che non potrei ricordarmeli tutti. >>
<< Certo, comprendo. >> sorrise imbarazzata la donna.


Ma cosa comprendi, di la verità che speravi si ricordasse?!



CITAZIONE
Piton fu sollevato dal fatto che la combriccola si spostasse verso i nuovi arrivati per lo scambio di convenevoli.


Capisco perfettamente il suo sollievo! :woot:




CITAZIONE
Il pensiero di restare lì e conversare ‘’amabilmente’’ magari con Malfoy o Draco, che altri non era diventato che l’ombra sbiadita del padre, non lo allettava.
Quindi preferì seguire la sua diffidenza verso l’estraneo e seguire la Signorina Osbourne, forse anche solo per scacciare la noia.
La strega salì su per una piccola scala che portava sul tetto dell’edificio trascinandosi dietro il lungo abito; non si accorse che Severus l‘avesse seguita.

Mi sa che ha fatto la scelta sbagliata... la curiosità è una brutta cosa... una volta ho infilato la testa in un buco e mi sono beccato un morso sul naso da uno gnomo! :angry:
Non si sarà accorta ma sicuramente non aspettava altro... solita psicopatica esaltata!




CITAZIONE
Quando si trovò all’aperto sulla terrazza, guardò verso il cielo e nervosamente prese a togliersi le forcine dal capo, i capelli le ricaddero sulle spalle scompigliati ma per lei sembrò essere un enorme sollievo.

Già che ci sei gioca sul fattore sorpresa: spogliati tutta, salta i convenevoli e accelleriamo sta cosa che ho un sacco di roba da fare!



CITAZIONE
<< Professore, mi scusi, ma dovevo assolutamente liberarmi di questa acconciatura fastidiosa. >> rispose imbarazzata ma con uno strano sorriso sorpreso.


Ma perchè a me questo genere di donne non capitano mai! <_<
Ora gli dirà ''professore mi scusi, il vestito mi da un po' fastidio me lo tolgo, le dispiace? già che ci sono mi levo anche l'intimo che sa non essendo pompea strige tutto!'' :soppracciglio:



CITAZIONE
<< Ero nella sua casa, e non me la cavavo molto male con le pozioni, ma sono passati diversi anni e non ho la pretesa che ricordi ogni studente >> aggiunse, vedendo il Professore che continuava a scrutarla.

Falsaaaaaaaaaaaaa!!! lo pretendi e come che si ricordi... dentro di te pensi ''Ma come non ti ricordi?! ero il figone della scuola e non ti ricordi?!''XD!


CITAZIONE
<< Nella mia casa e non era neanche una testa di legno >> sibilò Piton pensieroso fissando gli occhi ambrati di lei e i capelli rossicci scompigliati.



Non ti fidare, ci scommetto quello che vuoi che si faceva passare i compiti da quello più bravo pur di farsi notare!XD!




CITAZIONE
Poi un’immagine chiara gli venne alla mente:
<i>Una ragazzina dell’ultimo anno con lunghe trecce sulla soglia del suo studio a Natale, quegli stessi occhi rischiarati dalla luce cerulea di una candela e lei che stringeva un pacchetto con un nastro arancio.
Poi si sentì rimbombare nelle orecchie le sue stesse parole pronunciate in un sibilo furioso << Fuori dai piedi Osbourne, non ho tempo per queste sciocchezze! >>
Ora ricordava.

Ma nuuuuuuuuuuuuuuuuuuu, era meglio se non si ricordava, ma che figura di cacca di troll!!! :o:



CITAZIONE
Sulla terrazza all’improvviso era calato il gelo: la donna distolse lo sguardo e ora stava di nuovo fissando lo squarcio di cielo.
Piton pensò che avrebbe dovuto restare in quella maledetta sala e consumarsi le orecchie a sentire conversazioni futili, ma non avrebbe mai dovuto trovarsi lì.
<< Dunque, lavora per Shakelbolt; dovrà abituarsi a questo genere di eventi mondani, lui ne sembra molto divertito >> disse cercando di cambiare argomento.
<< Sì, è un tipo stravagante, ma mi trovo bene con lui, anche se devo ammettere che questo genere di feste è piuttosto irritante >> ammise con semplicità.

Scappa finchè sei in tempo!!!
Non è vero niente è più falsa di un soldo dei lepricani, le piace un sacco andare alle feste ma pur di conquistarti ti direbbe che il suo sogno e di vivere da sola in uno scantinato buio pieno di libri... invece vorrebbe vivere in un palazzo pieno di abiti firmati!XD!



CITAZIONE
Piton stava guardando la strada sottostante completamente deserta ed Elisa ebbe modo di guardarlo con più attenzione; non era cambiato: sempre glaciale e imperscrutabile anche se sembrava stanco e qualche ruga aveva cominciato a solcargli il volto in modo più marcato.
<< Credo che sarebbe meglio se tornasse al ricevimento, tra un po’ si apriranno le danze e per me è venuto il momento di tornare a casa; spero potrà salutare il Ministro al posto mio e giustificare la mia assenza. >> sussurrò il mago senza guardarla.


Bravo datti alla macchia! :B):




CITAZIONE
<< Signorina Osbourne >> la richiamò, prima che potesse scendere le scale.
La giovane tornò sui suoi passi e di nuovo lo sguardo indagatore del Preside fu su di lei.
Piton non sapeva perché l’avesse richiamata: era stato toccato nel profondo e una sorta di curiosità assopita si stava risvegliando in lui.
<< Sì, professore.>>
<< Cosa c’era nel pacchetto? >>la voce di Piton suonò fredda e incolore ma con una nota di dolcezza che Elisa non vi aveva mai colto.
Arrossì violentemente e prima di rispondere ci fu un lungo momento di silenzio, poi la giovane trasse dalla borsetta che aveva con sé un piccolo pacchettino stropicciato.
<< E’ diventato quasi un portafortuna ormai, ma credo che debba comunque averlo, sempre che questa volta voglia accettarlo. >>
Piton guardò la giovane con sorpresa e disappunto, non avrebbe dovuto fare quella domanda e sicuramente non si aspettava che lo avesse ancora.
Elisa stava per riporre il piccolo oggetto nella borsa, quando una mano calda si posò sulle sue.
<< Grazie. >> sussurrò il mago.
<< Non credo ci rivedremo presto, quindi Buon Natale, Professor Piton.>> disse piano, prima di allontanarsi in fretta da quell’uomo che la confondeva come tanti anni prima.
Piton rimasto solo rigirò il pacchetto tra le dita; si chiese cosa gli fosse saltato in mente, non era da lui.
Lacerò piano la carta ormai consumata dal tempo ed estrasse un foulard di seta nera.
Si tolse lentamente il suo e lo sostituì con quello nuovo.
Le sue labbra per la prima volta dopo anni si piegarono un piccolo sorriso sotto quella grande luna rossastra che sovrastava il cielo di Londra.


Ma guarda i casi della vitaaaaaaaaaaaaaaaa, casualmente aveva il pacchetto con leiiiiiiiiiiiiiii... portafortuna?! ma chi è che si tiene in tasca 10 anni il ricordo di una figura di cacca colossale e lo considera un portafortuna?! :soppracciglio:
Era tutto calcolato!
Ma lui ci crede ,ed è felice, perchè lei fa gli occhi da cerbiatta e sembra così sincera, ci mancava solo che gli decesse ''Professore, non sapevo che lei sarebbe stato qui questa sera''
Falsaaaaaaaaaaaaa, come i denti di mio zio Orazio... vergognaaaaaaaaaa, questo è il peggior tipo di psicopatica di cui io abbia letto fin ora qui dentro!





CITAZIONE
4- Pensare a lui vi ricorda una stagione. Quale e perché?
Poesia – introspettivo - originale
SEMPLICEMENTE ESTATE

L'estate mi piace e mi ricorda che devo sbrigarmi a finire il mio lavoro poi addieu a tutte le matte che popolano questo posto!



CITAZIONE
Attraverso i campi di girasoli,
sulle morbide colline
ove scivola l’alba dorata.

A me ste morbide colline fanno venire in mente le chiappe di Ruca che prende il sole! :woot:


CITAZIONE
Tra pietre antiche come il mondo
scaldate dal sole di tutte le estati
che si sono avvicendate nel tempo.

Viaggi nel tempo?! :blink:


CITAZIONE
Perché l’estate?


Ah non lo so, dimmelo tu!XD!



CITAZIONE
Se l’autunno meglio si accorda
all’ambra dei tuoi occhi?


Occhi d'ambra quindi gialli... dunque o questa poesia è scritta per un gatto o per un tipo malato di fegato... mah, resterò nel lirico dubbio dell'arcano oggetto di tal lirica!XDDD!



CITAZIONE
Perché è il ricordo di un’estate
a riscaldare ogni momento buio dell’anima.

Eh si, basta che il ricordo non sia come il giorno che mi hanno lanciato nel fiume, mica mi riscalda, ho avuto il febbrone ad Agosto! :cry:


CITAZIONE
6- E se doveste paragonarlo/a ad un elemento naturale, quale sarebbe?
Poesia – introspettivo - originale
I QUATTRO ELEMENTI


Azz, speravo ne scegliessi uno solo!

CITAZIONE
Aria leggera e impalpabile
che sa diventare vento
per poi riprendere a soffiare leggermente
accarezzando il volto come brezza tiepida.
Fuoco che divampa
nella cornice antica di un camino,
con lingue che avvolgono come un manto
i tronchi recisi mutandoli in braci
sotto cui le fiamme continuano a vivere.
Acqua che ondeggia
accarezzata dal sole
e nella notte d’ebano
si schianta con forza
contro gli scogli acuminati.
Terra eterna mutevole e immutata,
provata da mille e mille inverni
e altrettante estati
il cui sole ne segna indelebilmente il volto.


Insomma a te ogni cosa ti fa pensare al misterioso oggetto del tuo amore! -_-
Se ti dico sasso oppure cacca... a te sicuramente viene in mente lui... ma non è un po' troppo un chiodo fisso?! :soppracciglio:



CITAZIONE
11 -/ Il colore dei suoi occhi vi ricorda...
Poesia – introspettivo - originale
AMBRA[size]

Daje con st'ambra!


CITAZIONE
Un oceano d’ambra e miele
dove silenziosa si posa
una goccia di smeraldo.


Che lirica potente!!!XD
Sembra la pubblicità di uno yogurt o di un gelato! :woot:



CITAZIONE
Tenere tra le dita un cubetto di ghiaccio
mentre ci si perde con lo sguardo
in una tazza di the bollente.

Capisco, sei rimasta attaccata a un cubetto di ghiaccio mentre scongelavi il frezeer e lì vicino c'è una tazza di the ma non ci arrivi perchè sei attaccata... lo so fa un male cane... stacca la spina e aspetta che si sciolga il ghiaccio... io faccio sempre così quando mi capita! ;)



CITAZIONE
Turbini e tempeste
che creano ombre e pagliuzze dorate,
quasi una pioggia scrosciante
di foglie d’autunno.
Questo sono i suoi occhi.

Ma che occhi sono?! neanche avesse gli effetti speciali incorporati!XD!
Questo però è davvero un chiodo fisso come ne ho visti pochi... ma senti anche la musica in testa tipo ''Dreammmmmmmmmm on my realityyyyyyyyyyyyyy...''?! :woot:
Ho capito è un personaggio dei cartoni animati che appare con tutte le bolle di sapone e le rose intorno, giusto?!



CITAZIONE
3- Un camino acceso, un indumento abbandonato sul bracciolo della poltrona, il candelabro a rischiarare l’angolo del piccolo tavolo dove è appoggiato un libro aperto...

Flash-fic – introspettivo, sentimentale – Fic di HP: post 7° anno – Severus/Pers. Originale
Desiderio



Emmm, questa dal titolo mi sembra interessante! :shifty:


CITAZIONE
La luce del camino proiettava ombre sulle alte pareti coperte di libri, riflessi di luce che danzavano nel silenzio.
La cera delle candele era quasi consumata ma Severus non pareva curarsene: sfogliava il libro aperto senza leggere le parole che vi erano scritte, giusto per ingannare i pensieri che volgevano in un’unica direzione.

Quando si spegnerà dovrà curarsene, ma tanto se non legge può stare anche al buio.
Sembra me ai tempi della scuola che aprivo il libro per ingannare lo sguardo inquisitore della mamma e poi pensavo beatamente ai fatti miei!XD!


CITAZIONE
Com’era possibile? La sua mente non riusciva ad accettare quello che il suo cuore cercava di dire.
Aveva amato solo Lily, anche ora che lei non c’era più continuava ad amarla, eppure quella giovane donna aveva fatto vacillare qualcosa dentro di lui; questo Severus non poteva accettarlo!

Sarà solo il cuore a parlare o anche qualche altro organo situato più in basso?! :shifty:


CITAZIONE
Doveva andarsene, avrebbe potuto facilmente sostituirla, in fondo l’anno scolastico era appena iniziato.

Bravo, mandala via fin che sei in tempo, sarà sicuramente una manica come al solito! ;)



CITAZIONE
Era come se all’improvviso il suo corpo e la sua mente avessero ricordato l’esistenza di certe sensazioni: la disciplina che aveva sempre imposto a se stesso in tutti quegli anni aveva barcollato in pochi giorni.
Non riusciva a non pensare a lei, a non guardarla, a non desiderarla; la seguiva con lo sguardo tra i corridoi dell’antica scuola, si soffermava sui suoi capelli, sui suoi occhi, sul suo corpo morbido e armonico, sul suo sorriso custodito tra le labbra ben disegnate.


Avevo ragione, non era il cuore a parlare... :shifty:



CITAZIONE
La desiderava… con un’intensità che aveva dimenticato potesse avere il desiderio.
Sarah si intratteneva volentieri con lui, dopo anni era la prima persona che tentava di avvicinarsi e a cui permetteva di farlo, ma era un gioco pericoloso.


Non avevo dubbi che lei si intrattenesse volentieri con lui! :D



CITAZIONE
Si chiese se lei avrebbe ancora tratto piacere dalla sua compagnia sapendo cosa questa vicinanza facesse emergere in lui.
Cosa avrebbe pensato sapendo che mentre si aggrappava al suo braccio per evitare di cadere, lui aveva solo il desiderio di stringerla, di scivolare tra le sue labbra, di fondersi con lei in un’unica fiammata?



Ma che problemi ti fai?!?!?! pazienza io che sono brutto, cicciotto e peloso, ma tu?! Uè guarda che quella lì non aspetta altro!


CITAZIONE
Piton strinse forte la stoffa della poltrona su cui si era lasciato cadere.
Disciplinare la mente era sempre stato il suo punto di forza; doveva solo recuperare il suo equilibrio e allontanarla da sé e dalla scuola, era l’unico modo!
Avrebbe trovato un altro lavoro, un altro posto, probabilmente anche un altro uomo in cui instillare quel desiderio. Questo pensiero lo fece improvvisamente rabbrividire d’ira: voleva fosse sua, sua e di nessun altro, con quel possesso con cui aveva amato un’unica volta:
Sì, doveva allontanarla il più possibile da sé.
Ma come si può desiderare di allontanare un raggio di sole dopo anni trascorsi nel buio, annaspando tra il fango in preda al tormento?!


Ma cosa allontani e disciplini?! ti piace, sei fregato, o vai ad autoerotismo, come faccio io, o corri da lei... tu che puoi corri da lei! ;)



CITAZIONE
8- Il sole batte radente sul prato bagnato dalla rugiada del mattino, riempiendo l’aria di riflessi colorati e irreali. Dal nulla una figura si staglia in controluce…
Poesia – introspettivo - Severus post 7 anno
Vivo


Meglio vivo che morto! :P



CITAZIONE
Era vivo.
Una figura nera in controluce sulla soglia di un nuovo giorno.
Era vivo.
Non lo meritava, non avrebbe mai voluto sopravvivere,
eppure era vivo, circondato da quell’alba irreale,
la lunga notte era alle spalle e cristalli di rugiada gli inumidivano il lungo mantello.
Era vivo senza volerlo,
senza meritarlo,
senza in fondo avere una vita degna di essere vissuta.
Eppure veder nascere il sole era confortante
e per la prima volta dopo anni
concesse a una lacrima di scivolargli lungo il viso.


Corbellerie e paranoie! :soppracciglio:
L'importante è portare a casa tutto il pacchetto finchè c'è vita c'è speranza... ridi, altro che piangere! ;)




CITAZIONE
10- Se fosse un’emozione sarebbe...
Poesia – introspettivo - originale
Vuoto d’aria improvviso

:blink:

CITAZIONE
Un’auto lanciata nella notte ad alta velocità che imbocca un viadotto,
quel vuoto allo stomaco si tinge di giada dorata per quel breve istante di uno sguardo,
il tempo di un giro sulle montagne russe,
niente è più forte di quel vuoto d’aria improvviso.

Fa molto Hard Rock!
Sei un moderno Poeta maledetto caro Jareth... oppure un pirata della strada!XD
Ritirategli la patente!XDDD!




CITAZIONE
11 7- Siete riusciti a conoscerlo/a. Descrivete la situazione e le vostre emozioni e sensazioni.

Flash-fic – introspettivo - originale
15 Luglio

:blink: E sti...?! :blink:
CITAZIONE
Chi può dire di conoscere realmente qualcun altro?


Nessuno, io non conosco nemmeno me stesso!


CITAZIONE
Quando a volte un breve attimo può riempire un vuoto più di anni e anni trascorsi insieme.
Uno sguardo può confondere e farti improvvisamente ricordare l’esistenza della felicità.
Come una brezza calda che avvolge fissando un volto che istintivamente infonde sicurezza.
Un sorriso o una voce possono fare la differenza tra il gelo invernale e una calda giornata di luglio.
La felicità a volte è un profumo che può riemergere dopo giorni, mesi o anni a ricordarti quel momento.


La prima volta che ho visto Ruca è stata esattamente la stessa cosa! :wub:




CITAZIONE
Una notte intera può essere concentrata nella consistenza di una stoffa di cui il tocco leggero ha lasciato un marchio indelebile.

Una volta le ho sfiorato un bubbone, me ne è immediatamente venuto uno uguale su un dito... da brividi! :wub:

CITAZIONE
Era la notte del 15 Luglio 2010, da allora ogni cosa,
anche la più brutta,
ha un colore diverso se guardata attraverso il bagliore di un cristallo d’ambra.


Che precisione, io non sono portato per le date! -_-
Tu mi sa che quest'ambra ce l'hai in capoccia! :shifty:

 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 26/6/2011, 21:17




Ho cancellato i messaggi dove si era movimentata un po' la discussione a causa di un lieve problema tecnico (farcito da un discreto errore umano) che ha visto un rapido scambio di battute tra le due admin e il nostro simpatico Folletto.
Siccome è tutto risolto, non mi resta altro che augurare a tutti un buon proseguimento di lettura con gli ultimi commenti
del Folletto!

Intanto un po' di pubblicità che fa sempre bene :D




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qualcosabolle


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Il Folletto
view post Posted on 26/6/2011, 21:28




CITAZIONE
Rebel Heart


Ecco, dopo il cuore dolce ne abbiamo uno ribelle...




CITAZIONE
1- Gli occhi si aprono nel buio della notte. L’avete sognato e le immagini sono ancora chiare nella vostra mente...

flash-fic - Introspettivo/romantico - Originale
Ombre di sogni


Le ombre sono un tema ricorrente qui dentro! :blink:



Lui è l’ombra di un sogno che resta imprigionato dalle trappole della vita. Eppure, questa volta, è riuscito a liberarsene. Si avvicina, invitante, a un letto che ha ospitato solo il divertimento di poche serate accese dall’alcool e da istinti brucianti. E’ forse la solitudine il costo segreto di inseguire questo maledetto sogno?



Ma chi è una rock star?! :woot:
Beato lui però che nella sua solitudine ogni tanto si diverte! :(




CITAZIONE
Ma… è arrivato? Veramente?

Ma chi?! quello della cremeria?! :huh:

CITAZIONE
E’ riuscito a combattere e distruggere il male… la parte oscura che mi impedisce di amare completamente qualcuno? E’ incredibile, eppure è qui, davanti ai miei occhi. E non ho davanti un cavaliere dalla scintillante armatura, ma un essere umano armato di semplici sentimenti, che hanno saputo trafiggere il mio scudo di razionalità, infrangendo per sempre la barriera del sogno.

Brava, basta cavalieri, principi, lupi mannari e fratelli Cullen un essere umano normale ci voleva proprio! ;)



CITAZIONE
Vorrei pensare, ma rovinerei tutto. Vorrei andarmene, ma vorrei anche restare. Vorrei amarlo e dirgli che andrà tutto bene, ma… non posso.

Vabbè, ma fai pace col cervello però! :woot:



CITAZIONE
Come si potrebbe permettere di cedere e di amare una donna, nella sua fragilità, nell’accentuata sfumatura di nero che sovrasta la sua imperfezione, nel suo istintivo essere sé stessa e imporre a lui di seguirla e di abbandonare quello stesso controllo che, in ogni situazione, lo ha sempre salvato?


Eh , ma eri partita bene, non essere così negativa, ma io mi tocco le palline! :wacko:


CITAZIONE
2- Non è necessaria una ricorrenza speciale per fare un regalo alla persona che si ama. Cosa regalereste a lui/lei?
flash-fic - Introspettivo/romantico - Originale
Immaterialità

Ma che ''intelettualità'' in questo titolo, vediamo se il contenuto è anche di una certa profondità!XD



CITAZIONE
Non sono necessari oggetti per amare, ma per lasciare un ricordo di sé. Nella materialità delle cose ci si può ritrovare, ma questo si può fare anche guardando un’alba, un cielo stellato o un sole che si tinge di rosso.

:cry: Com'è veroooooooooooo, non farmi questooooooooooo non costringermi a pensareeeeeee
A pensare che Ruca quando l'ho portata a vedere nascere il giorno mi ha guardato come se fossi un cacca di piccione spiaccicata sul parabrezza e ha tirato fuori mezzo kg di anello che le ha regalato Rubo il troll ricettatore...dicendomi ''Guarda''
Rubo ha lasciato un ricordo di sè e so io cosa ha avuto in cambio mentre io sono rimasto a guardare l'alba come un pirla! :cry: :angry:




CITAZIONE
Regalerei me stessa, la mia devozione, i miei errori e la mia imperfezione sapendo di poter ricevere altrettanto e di poterlo accettare. Ma lo vizierei. Lo ritroverei in ogni cosa, anche quando non è al mio fianco e vorrei che ogni cosa che fa parte del mio mondo fosse anche un po’ sua.
La sorpresa più grande sarebbe quella di sapere che amando un ignoto tinto di tenebra qualcosa torna indietro, quando quegli occhi si rendono conto dei sentimenti che hanno scatenato. E leggervi comprensione e affetto mi farebbe capire che il dono è arrivato a destinazione. Ed è stato gradito.

Va bene, senti ''Mi vuoi sposare?!'' sono basso, cicciotto e peloso, ma ho una casa di proprietà e interessanti prospettive per il futuro! :woot:
Io provo, non si sa mai.
Ruca è un sogno ma non direbbe mai parole così belle... pensa che sa a malapena coniugare i verbi! :wacko:





CITAZIONE
10- Se fosse un’emozione sarebbe...

flash-fic - Introspettivo/romantico - Originale

Una ricompensa

Una volta ho trovato un cane, l'ho riportato al padrone sperando in una ricompensa, invece mi ha dato un sacco di botte perchè ci aveva messo un sacco di tempo per perderlo nel bosco... che gentaccia! :angry:
Ah comunque il cane sta bene, l'ho dato a mia cugina Grulla che ha un bel prato, unico neo l'ha chiamato ''Culo'' perchè dice che a finire a vivere con lei ha avuto proprio culo! :wacko:



CITAZIONE
E’ una cosa che non cerchi, ma ti trova. Desiderio, credo.


No, sfiga, non la cerchi mai ma è sempre dietro l'angolo!XD!




CITAZIONE
Da un errore, quello che lui reputa un errore, si scatenano i miei sentimenti per lui. E’ impossibile scindere la ragione da questa predominanza d’istinto. E’ troppo accecante.
Ciò che si scatena mi fa dimenticare la ragione, l’orgoglio, le maschere. Se non fosse sempre così distante e inavvicinabile, celato nel suo mondo racchiuso nella pietra di quattro mura…



Sta sempre in casa?! Sarà mica agli arresti domiciliari?! :blink:




CITAZIONE
Eppure resta impagabile il contatto della sua mano. Una sensazione inspiegabile, piacevole, elettrica. Ogni particella del mio essere reagisce a quel contatto, stimolata da quel tocco di velluto. Da stimoli che il mio lato razionale ha nascosto nel profondo e che solo lui è in grado di risvegliare.
Ed è una ricompensa minima, ma bellissima, che ripaga ogni sforzo, ogni energia di cui mi privo per continuare a inseguirlo. E quando mi rendo conto di tutto ciò, capisco quanto sono cambiata, quanto, paradossalmente, una persona che riesce a isolarsi dal mondo e a tenere lontani gli altri esseri umani, mi abbia insegnato il cambiamento. E quanto mi possa mancare, con le sue sfumature di bianco e di nero e il suo essere così maledettamente unica e magica.

:cry: :wub:
Com'è vero, a volte basta così poco a dare la spinta per continuare ad inseguire il sogno, che sia uno sguardo un sorriso o una carezza poco importa, agli altri può sembrare poca cosa ma per te che ci sei dentro è tutto.
ma che ceppo di sequoia dico?!... adesso ritorno in me!XD!






CITAZIONE
11 - Il colore dei suoi occhi vi ricorda...
Drabble - Introspettivo/romantico - Originale

Dalle tenebre la vita



Sarà mica l'ennessima roba sui Vampiri?!O_O



CITAZIONE
Un mondo che si tinge di ombra. Eppure, arrancando in un’atmosfera ignota e buia, non ho alcuna paura. Nel cuore di un’oscurità immensa, ardono, languidi e magnifici, dei bagliori, dei frammenti di stelle. E la loro luce ha il potere di spegnere la mia rabbia e di accendere un sentimento diverso, che altro non vuole, che inseguire quello sguardo e raggiungerlo. Al contempo c’è una sfida aperta tra di noi, tra me e quegli occhi. E lui lo sa, e si è sconsolatamente arreso a tutto ciò anche se, a volte, cerca di respingermi con quello stesso sguardo magnetico con cui è capace di attrarmi.

Ah no, qui abbiamo un nuovo esemplare di eroe... L'uomo Magnete... complimenti vivissimo dopo vampiri, lupi, maghi ecc lo trovo molto originale!XDDD




CITAZIONE
12 – È notte e l’oscurità silenziosa vi circonda. Poi sentite un fruscio, o forse l’avete solo immaginato… [/size]
flash-fic - Introspettivo/romantico - Originale
Cuore ribelle


Ricicli il nick lo traduci e hai trovato il titolo...geniale!XD!




CITAZIONE
L’ombra fuggevole di un presagio arriva ad attraversare i miei sogni, a svegliarmi, nel cuore della notte. Aspetto che la bestia respiri dentro di me, che i suoi artigli squarcino il mio cuore, e la sua forma prenda il sopravvento su ogni rigore e logica.

Nooooooooooo, ti ha morso un Lupo mannaro, che sfigaaaaaaaaa, come mi dispiace, stasera c'è mica luna piena?! Sei a spasso per il bosco?! dimmelo che non esco! :unsure:



CITAZIONE
Questo lato scuoterà i miei sensi e alimenterà la mia furia, impedendomi di pensare e di ricordare il giorno e anche più indietro.
Ascolto i rumori della notte, senza temerli, aspettando che i miei stessi passi attraversino l'oscurità, anche se non posso fuggire da ciò che sono.
Ma una mano si tende verso di me, bianca, quasi lampeggiante per il candore esaltato dalle tenebre.
E la rabbia se ne va. Si placa. La voglia di fuggire aumenta, ma al contempo comincia a combattere col desiderio di restare e di afferrare quell’ancora di salvataggio.
Il cielo notturno di quegli occhi albeggia di speranza e di comprensione. Un’oasi in mezzo al deserto. Ne ho un bisogno disperato, quindi, sì, afferro la sua mano e compio il salto in un buio ancora più profondo della notte in cui stavo per inoltrarmi.

Ho come la sensazione raggelante che tu sia saltata dalla padella alla brace, ma non lo sai che non si da confidenza agli sconosciuti?! vedi una mano bianca spuntare dal nulla e l'afferri?! no, no, no, non si fa.





CITAZIONE
Dragonfly


Eccomi finalmente, questa è l'ultima autrice da commentare e poi darò a tutti il mio saluto!




CITAZIONE
1- Gli occhi si aprono nel buio della notte. L’avete sognato e le immagini sono ancora chiare nella vostra mente... [/size]
flash-fic - Introspettivo/romantico - Originale [/color]
Benvenuto, raggio di sole


Ohhhhhhhhhhhh, lo dico sempre a Ruca quando mi viene a trovare, ma lei grugnisce e rovina tutta la poesia!sigh!


CITAZIONE
L’immagine rimasta impressa sulla retina è ancora così vivida da farmi battere forte il cuore.

Scientifica più che poetica... lavori ai RIS?!


CITAZIONE
E’ come se l’avessi appena salutato di persona, e la gioia di averlo incontrato e di avergli potuto parlare, lo sguardo che mi ha appena regalato e il sorriso, così veri e tangibili, mi riempiono di una sensazione fortissima di benessere. Anche se è ancora buio, so che oggi la giornata sarà diversa; inizierà con un raggio di sole caldo, intenso e commovente, così come lo è stato il sogno che ho appena fatto. La mia gratitudine nei suoi confronti, per avermi regalato un risveglio così sublime, è immensa: vorrei potermi sdebitare, ma è impossibile. Lui è fisicamente irraggiungibile, e io mi posso avvicinare solo quando la notte mi concede, nel sonno, la meravigliosa opportunità di fantasticarlo. E’ solo qui che lo posso toccare, senza paura di vederlo svanire, in questo mondo immaginario e irreale dove finalmente posso dirgli tutto ciò che mi passa per la testa, anche che lo amo, volendo.

Sei scappata dal manicomio vero?! :blink:





CITAZIONE
4 - PENSARE A LUI VI RICORDA UNA STAGIONE. QUALE E PERCHÉ?

flash-fic - Introspettivo/romantico - Originale

L'Estate calda che volge alla fine


Menomale che invece è appena iniziata e fatto questo commento via verso le mie meritate e Follettiche vacanze!XD!




CITAZIONE
Lui è unico e speciale, merita tutto il bene del mondo, perché contribuisce a renderlo migliore e ne è parte integrante, come lo è della terra al pari di acqua, aria, sole, cielo, elementi e stagioni…

Caspita piuttosto importante questo tizio!XD!


CITAZIONE
Sarebbe come quelle giornate di settembre in cui si sta in modo perfetto, esattamente come si starebbe tra le sue braccia ne sono certa, o al riparo del suo sguardo incredibile dal colore simile a quello delle primissime foglie che iniziano ad imbrunire sui rami. Sarebbe la stagione migliore, è ovvio, sarebbe la stagione in cui si sta meglio e rende migliori, quella che non vorresti passasse mai e che quando finisce, ti lascia il ricordo indelebile di qualcosa che ti ha fatto stare davvero bene.

A me nessuno dice mai queste cose! :(
però un appunto vorrei farlo ma chi te lo dice a te che la stagione migliore è l'estate, magari a me piace l'autunno, ad un altro piace l'inverno... tutto è relativo!XD






CITAZIONE
6 - E SE DOVESTE PARAGONARLO/A AD UN ELEMENTO NATURALE, QUALE SAREBBE?
flash-fic - Introspettivo/romantico - Originale
Come acqua che disseta

Personalmente preferisco il vino!XD!


CITAZIONE
E’ impossibile fermare e imbrigliare la forza e la potenza dell’acqua, inafferrabile, fatta per scivolarti beffarda attraverso le dita incapaci di trattenerla.



Una bella diga, ecco la soluzione, deve essere solida e ben fatta, qui nel bosco ci sono le famiglie di castori che cotruiscono dighe ovunque!



CITAZIONE
Il ricordo di quando l’ho incontrato la prima volta, infine ritorna prepotente, facendo riaffiorare le incredibili sensazioni vissute nel momento stesso in cui il mio sguardo ha incrociato al suo, quando, come travolta da un’onda anomala, mi sono sentita afferrare dall’acqua di un mare impetuoso e sballottare impietosamente fra flutti altissimi per poi essere buttata sulla battigia completamente inebetita, come appena scampata ad un naufragio.

L'hai conosciuto durante uno Tzunami o sei una sopravvissuta del Titanic?! :blink:




CITAZIONE
11 - Il colore dei suoi occhi vi ricorda...
Drabble - Introspettivo/romantico - Originale
L'essenza della vita


L'essenza della vita per me è l'erba pipa! ;)



CITAZIONE
Rivivo ancora l’attimo preciso in cui i suoi occhi indescrivibili, profondi e allo stesso tempo vellutati puntano diritti nei miei. Sono incredibilmente magnetici, e questa non è una novità ma cosa risaputa;

ma vorrai mica fregare l'uomo Magnete a Rebel Heart... a me non piacciono mica le donne che ci provano con l'uomo delle altre sai... e fossi in te non lo farei. :truce:



CITAZIONE
eppure non sono preparata a sostenere l’impatto di uno sguardo che ricorda il colore del tè profumato, caldo e ristoratore, ma anche del sottobosco brulicante di mistero in cui vorrei addentrarmi per ritrovare emozioni che scuotano almeno per una volta una vita fatta di solite cose.


Per tutti i Troll, ma prenditi un calmante se no ti viene un colpo!!!XD





CITAZIONE
Il suo sguardo caleidoscopico è essenza di vita, promette tutto senza concederti nulla, così vicino ma allo stesso tempo distante, inafferrabile come chi ne è padrone. Occhi di colore indefinibile, capaci di irretire, di cambiare tonalità se baciati dalla luce, di stupire e insieme turbare, sempre, e ogni volta impossibili da dimenticare.



Tu hai un chiodo fisso come Jareth coso lì sopra, anzi direi un caleidoscopico chiodo fisso il tuo! :woot:


Ho finito!
Porgo i miei saluti Follettosi a tutti voi, che siate Libellule, Re dei Folletti, Cuori Ribelli, Sognatori, Cuori dolci, Astri del cielo, Aquile e quant'altro...
Continuate a sognare e a scrivere, non fate caso ai miei commenti ironici, continuate con passione ad esprimere le vostre emozioni e se ci ho ironizzato è solo perchè sono un Folletto pazzo un po' poeta ma col cuore di un pagliaccio...
Al Fantabosco è risaputo... son passionale e sarcastico ma di notte nella luna specchio il volto e anch'io come voi sogno.
Sogno Ruca la Trolessa che non mi si fila e sogno che rinsavisca la bizzarra famiglia mia, sogno di comprare un divano invece di erba pipa sogno, sogno e ancora sogno perchè senza il sogno non avrebbe senso la vita mia.
Nessuno ha chiesto il nome mio ma son Giangaleazzo il Folletto che mangia, fuma, beve e non fa un c...XD
Mi inchino, vi do un bacio e fuggo viaaaaaaaaaaaa!!!

 
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La Fata
view post Posted on 29/6/2011, 17:20




Buongiorno deliziose amiche, eccomi di nuovo: mi riaccingo con gioia a leggere le straordinarie storie di un cuore tormentato dall'amore, e stavolta vediamo a chi tocca... Oh, un nome molto... ehm... incisivo, cara

Bloody Eagle


Vediamo che cosa mi riserverà questa nuova lettura...




CITAZIONE
1 - Gli occhi si aprono nel buio della notte. L’avete sognato e le immagini sono ancora chiare nella vostra mente...


<i

Occhi di sangue


La nebbia si addensa davanti ai miei occhi, soltanto echi lontani si odono.
Nell’aria c’è odore di sangue, così forte da darmi la nausea, da farmi girare la testa. Così forte da inebriare i miei sensi.
Cammino tra i silenzi e l’invisibile, cammino seguendo questa scia che sta accrescendo la brama in me; non riesco a trattenere la lingua nel leccare avidamente le labbra.
La nebbia si fa sempre più fitta insinuandosi tra la mia carne.
Cerco di afferrarla con una mano, ma mi sfugge tra le dita, come quella luce che si allontana sempre più oscurata da una densa coltre fosca.
Sento uno sguardo posato su di me, un oscuro sguardo affamato.
Stringo l’elsa della spada, pronta ad usarla al minimo segnale di pericolo.
Fa freddo. Lo sento penetrare nelle mie ossa, invadere i miei pensieri, come la nebbia che mi fa perdere in un intricato labirinto di morte.
Ho un compito ben preciso da svolgere e non posso permettere ad una fitta foschia di sentimenti di annebbiare completamente la mia ragione.
Serro le palpebre e per un attimo mi sembra di vederli, i tuoi occhi neri tinti di sangue, riesco a scorgere una complessa tela rossa che si espande dalle tue pupille. Quegli occhi li conosco più dei miei. Quegli occhi li amo più di qualsiasi alta cosa al mondo.
“Riuscirai a portare a termine il tuo compito?” mi aveva chiesto il Maestro.
“Sì.” avevo risposto senza pensarci.
“Lo ami?”
“Sì.” avevo ripetuto convinta più che mai della mia affermazione.
“Bene. Puoi andare.” si era limitato a dirmi.
Lo amavo, ma lo avrei ucciso.
Avrei dissipato quello sguardo relegandolo in un recesso buio della mia anima.
- Cosa sei venuta a fare? – una voce tra la nebbia.
- Ad ucciderti.
- Vorresti uccidere il Principe delle Tenebre?
- Le Tenebre non hanno padroni. La notte non è buia perché tu lo desideri. La luna si alza e il sole sorge senza che tu possa farci niente. Sei soltanto uno sguardo di sangue tra la nebbia. Sei soltanto il signore dei tuoi stolti simili che ti servono più per paura che per devozione, più per riconoscenza che per paura. No, tu non sei il Signore delle Tenebre, sei il Signore degli Stolti. Ed io ti ucciderò.
La nebbia cominciò a vorticare e ad ammassarsi intorno agli occhi di sangue, fino ad assumere la forma di un uomo, un uomo che celava un mostro.
- Vieni pure. Non mi opporrò al volere di colei che possiede la mia anima.
Il colore dei suoi occhi si fece sempre più intenso, più vivido, come fiamme che tutto bruciano.
Ed io stavo bruciando lentamente.
- Avvicinati e fai quello che devi.
Mi avvicinai per baciare le sue fredde labbra e per vedere l’ultima volta gli occhi di sangue da vicino.
Un colpo al cuore, preciso ma non mortale.
Una ferita dalla quale bere il suo sangue e addormentare per sempre quella brama che era cresciuta in me.
Si accascia al suolo e lo abbraccio.
Un altro taglio a recidere il collo e mi ritrovo a stringere per qualche istante cenere argentea, prima di sparire sospinta da una leggera brezza che sussurra il suo nome.
Mi addormento sotto la luna tinta di rosso, il rosso degli occhi di sangue.

Gridai nel buio della mia stanza.
- Va tutto bene? – mi chiese l’uomo che mi era accanto.
- Sì, tutto bene, ho solo avuto un incubo – risposi abbracciandolo più forte che potevo.
- Non preoccuparti, era soltanto un brutto sogno – cercava di calmarmi, ma non ci riusciva.
- Era così reale da farmi paura – aggiunsi aggrappandomi ancora con più energia, come se avessi paura di cadere.
Mi strinse a sé carezzandomi la schiena, guardai fuori la finestra: c’era una fitta nebbia nell’aria, non si riusciva a scorgere niente intorno.
Tra il candore di quel bianco vidi due occhi rossi, occhi di sangue.
Sorrisi.


Oh, oh... vedo che sei abbastanza, diciamo così, ossessionata dal sangue ;) nevvero mia dolce amica? Scusami la battutina impertinente, ho voluto calarmi per un attimo nello spirito burlone del Folletto anche se la cosa non mi riesce certo bene, perchè io so' Fata... ;) :lol:
Volevo semplicemente dire che questo incubo tinto di rosso sangue mi ha piuttosto impressionato, e credo che in tutta la vita, nemmeno volendo, riuscirei a farne uno simile; anzi, ti dirò, non credo si riesca nemmeno a concepirlo nel mio mondo fatato, luminoso e colorato! :unsure: . Ma è così bello il lieto fine che spezza le tenebre dell'angoscia, tra braccia sicure che riescono a scacciare le paure, che mi sono rilassata un po' anch'io, nonostante tu abbia lasciato aperto un preoccupante spiraglio di mistero attraverso la visione oltre il vetro. Brrr, che prospettiva inquietante... :cry:



CITAZIONE
3- Un camino acceso, un indumento abbandonato sul bracciolo della poltrona, il candelabro a rischiarare l’angolo del piccolo tavolo dove è appoggiato un libro aperto...


Ossessione



Si avvicina lentamente alla poltrona dove sei seduto, il corpo ancora nudo trema scosso da brividi di freddo, il camino acceso riscalda appena la stanza.
Solo divertimento e nessun coinvolgimento, questo vi eravate promessi quel giorno in quella stanza. Avevate iniziato una relazione che non sarebbe mai dovuta nascere, per nessun motivo, invece ti eri avvicinato, la volevi, lei ti voleva e tutto era cominciato.
“Sarà solo sesso” le avevi detto la prima volta, lei aveva risposto “Lo so”, guardandoti appena.
Adesso stai lì, seduto sulla tua poltrona preferita, la guardi rivestirsi.
- E’ meglio che tu vada, ora. – le intimi.
- Lo so – ti risponde come quel giorno in un soffio quasi rassegnato, ma in quell’istante ti guarda negli occhi, e tu puoi scorgere mille emozioni attraverso le sue iridi.
- La mia camicia è sotto il tuo braccio, se gentilmente me la passi, mi vesto e me ne vado – ti risponde con noncuranza, mentre s’infila i pantaloni appena raccolti da terra.
Ti guarda quasi con indifferenza seduto su quella poltrona, alzi appena gli occhi verso di lei, osservandola per qualche istante, poi le passi l’indumento.
Non riesci a capire cos’è. Amore? Odio? Lussuria? Dolore? Gelosia?
La gelosia è la tua, vero?
Impazzisci al solo pensiero che qualcun altro possa toccarla. È solamente tua, l’hai iniziata all’amore e al sesso e tremi all’idea di non essere più l’unico. Hai il diritto di essere l’unico.
La lussuria è la tua, vero?
Ne sei ossessionato, non riesci a farne e meno, è la tua droga quotidiana, ma devi trattenerti, è uno sforzo enorme per te. Anche adesso che ti è davanti, la desideri, vuoi che sia ancora tua, ancora e ancora.
Il calore proveniente dal camino le carezza la pelle; le invidi, desideri essere quelle fiamme per avvolgerti intorno al suo corpo. Sei appena stato una spira sulla sua pelle, ma non ti basta, non ne sei mai sazio.
Avere una giovane vita tra le tue braccia, ti fa tornare indietro, a quando eri uno studente che si affacciava ai piaceri della vita.
Ma non lo sei più, non sei uno studente, sei passato al di là e hai lei. Lei che, come te allora, si sta affacciando ai piaceri della vita. E tu sei il suo mentore in questo.
E la scacci via ogni volta, per questo ti odi, lo fai sperando che lei ti odi come e più di te stesso.
Speri di allontanarla per sempre da te, vero?
Ci stai riuscendo?
“No”.
Immaginavo.
Tu sei pazzo di quella ragazza. Tu sei pazzo a rischiare tutto per quella ragazza. Tu sei un pazzo che si è innamorato.
Per questo la stai mandando via.
Non per l’età. Non per tua moglie. Non per la tua posizione.
Perché la ami.
Il libro che ti hanno regalato giace aperto sul tavolino, chissà se lo stai leggendo tu o lei. Sì, lei, perché quella ragazza che ti è davanti è l’altra.
Inizia a leggere il libro nel punto in cui c’è un cartoncino rosso nel mezzo, ti guarda divertita per quelle parole, per quel libro.
- Non la lascerò.
Mentre glielo dici, la guardi negli occhi illuminati dalle fiamme, la guardi sorridere.
- Non l’ho mai preteso. – ti risponde atona, come se non le importasse, - Lascia me. – aggiunge in un soffio mentre il fuoco scoppietta sempre più forte.
- Non posso. – ti limiti a dire.
- Non puoi o non vuoi?
- Entrambe le cose.
Egoismo. Possessione. Gelosia. Soltanto tua.
- Perché non mi lasci tu? Perché non esci da questa casa e dalla mia vita?
Non sai perché le hai detto quelle parole, ti limiti a guardarla mentre si avvicina a te.
La bottiglia di vino è ancora sul tavolino dov’era il libro che adesso è tra le sue mani; prendi il bicchiere ormai vuoto, lo riempi e ne bevi il contenuto in un unico sorso. Una goccia di liquido ambrato ti rimane sulla bocca e lei si avvicina, ti osserva, il libro ormai chiuso, ancora in mano.
Non vuoi che vada via, non vuoi vedere la porta chiudersi alle sue spalle, vorresti svegliarti con lei tra le braccia.
Impossibile, lo sai.
Dovreste andare lontano, qualche giorno, ma poi? A cosa servirebbe?
Senti il suo respiro sulla tua pelle, la sua lingua umida raccoglie quella goccia.
Senti le sue labbra calde e morbide sulle tue in un bacio amaro e alcolico.
- Se solo ci riuscissi. – sussurra appena.
Si allontana dal tuo viso, si allontana da te, velocemente, senza darti il tempo di replicare se ne va, lasciandoti solo con i tuoi pensieri, con il vino in una mano e il libro nell’altra, con le fiamme del camino che si fanno sempre più flebili.
L’hai vista.
Hai visto una lacrima scenderle lungo il viso.
Apri il libro e continui a leggerlo, parole che descrivono bene la tua situazione, leggi aspettando domani, aspettando di vederla di nuovo.

Che straordinario incontro d'amore, :wub: una relazione proibita che proprio per questo motivo è più dolorosa e vissuta di un qualsiasi altro banale rapporto. Leggo nelle parole che hai espresso un coinvolgimento palpitante, attraverso cui riesci a descrivere perfettamente la situazione in atto, e la tua strategia narrativa è capace di trascinare in modo altrettanto appassionante il lettore, in un affascinante giro vizioso di sentimenti celati e non rivelati ma espressi efficacemente dagli sguardi e dai pensieri che corrono tra i due, come elettricità nell'aria. Io questi entusiasmi in teoria non potrei esprimerli... se la Regina delle Fate venisse a sapere che leggo e mi infervoro per storie che parlano di relazioni clandestine basate principalmente sul sesso, mi toglierebbe il patentino di Fata del Cuore :unsure: Sssst... facciamo in modo che nessuno venga a saperlo, intanto sappi che la tua storia mi è piaciuta tantissimo!


CITAZIONE
4- Pensare a lui vi ricorda una stagione. Quale e perché?

Autunno


D’autunno canterò il mio amore per te,
d’autunno cadran le foglie del mio domani
che sarà lontano da te,
lontano dalla foresta che imprigiona l’anima mia,
lontano dalle lacrime di cielo
che accompagnano i miei tristi lamenti.

Ho camminato tra alberi spogli
che danzano leggeri nel vento
aprendo il buio nel mio cuore,
ho camminato pensando agli occhi tuoi tristi
di terra bagnata d’odio e d’amore,
spiraglio di ardente luce.

Ho visto i tuoi passi tra il freddo e la nebbia
che si dissipa in ogni tuo sguardo,
ho visto la pioggia d’autunno cessare d’istante
ad ogni sorriso che doni ai miei occhi ormai spenti,
lago di gelida acqua dove tutto cessa d’esistere
nell’oscura rassegnazione della fine.

Su quella panchina ricoperta di foglie
mi hai preso la gelida mano,
ed il mio cuor di fiamme d’amor ha divampato.
Ora, su quella panchina di deserto bosco
osservo il bruno manto bagnato di lacrime amare
del mio amore ormai infranto.

E qui da sola ora piango.
Piango tra le nuvole il grigio mio amore,
aspettando la pioggia d’ottobre
che porti via questo tormento verso il mare caldo,
volando lontano da me, con le rondini
che migrano portandosi dietro il mio triste sorriso.

Non più dolore né pianto in questo mio corpo,
aspetterò che le foglie cadano a terra,
battito di cuor che risorge,
aspetterò il tepore di primavera,
musica di un’anima allegra che riprende a danzare
di lieta speranza di una vita lontano da te.

Sigh, sigh, che pagina romantica! :cry: Con questi versi hai spezzato anche il mio cuoricino, oltre che il tuo... Complimenti davvero, accipicchiolina sono liriche bellissime e struggenti, mi hanno commosso soooob :stupore: e rivelato tutta la sofferenza di un animo straordinariamente sensibile, dolcissima Bloody.


CITAZIONE
6- E se doveste paragonarlo/a ad un elemento naturale, quale sarebbe?

Il vento che brucia


Sei come il vento impetuoso di una tempesta in pieno mare che ti scuote dentro, lasciando nient’altro che disordine in questo turbine di sentimenti.
Sei come la brezza che ti dona sollievo sotto un caldo sole d’estate, che ti accarezza delicata la pelle procurandoti deboli brividi.
Sei come una raffica d’autunno che non si vede, ma ne senti i rumori in lontananza, non è davanti ai tuoi occhi, non l’osservi, ma sai che c’è, senti la sua presenza dentro di te, senti il freddo che ti lascia nel cuore.
Sei la tempesta che alimenta il fuoco che hai dentro, ti brucia la carne, ti toglie il respiro, ti sospinge nel cammino verso di lui, i tuoi passi s’infiammano tra le spire di un vento che non ti lascerà mai.


Ooooh, la forza dell'elemento aria dunque, sia sotto forma di leggera brezza che di devastante tempesta, questo amore che ha il potere di avvolgere delicatamente come soffio vitale, ma anche di scuotere con energia e togliere il respiro. Che paragone stupendo. L'amore è dunque tutto questo, mia cara amica, non avresti potuto trovare parole più mirate per descrivere una forza che a volte è talmente impetuosa da lasciarti tramortita.



CITAZIONE
10 – Se fosse un’emozione sarebbe…



Gelosia


Ah la gelosia.
Questo animale selvaggio che non riesci a domare, quest’erba maligna che si insinua tra la tua carne avvelenando ogni tuo respiro che si fa irregolare quando il tuo sguardo s’impossessa di lei.
La gelosia che ti ha reso ridicolo ai suoi occhi, che ti ha reso pazzo più di quell’amore malato.
Tu sei la gelosia che ti coglie ogni volta che hai paura di perderla, quando non fai nulla per trattenerla.
Ah, ecco cos’è, è la paura.
È lei che alimenta quell’animale che si annida dentro di te, è lei che accresce quella pianta che pian piano ti succhia la vita.
Hai paura che la catena che vi unisce, si spezzi?
Hai paura che possa comporre altri anelli con un altro?
Ah la gelosia che ti sta distruggendo.
Ormai non tolleri vederla anche solo parlare con lui, la osservi mentre la stringe in un ballo e il sangue si infiamma nelle vene, vorresti allontanarla da lui e stringerla tu stesso.
Ma non puoi.
La vuoi, la desideri, la brami… la ami.
Ah la gelosia che ti ha distrutto.
Sei solo in questa stanza, solo con un bicchiere di vino ed un libro, solo con te stesso e i pensieri che vanno continuamente verso lei, verso i suoi occhi, verso il suo viso, verso il suo corpo.
Nessuna parola per te, nessun sorriso per te.
Sei solo.
Non è la gelosia, è paura di perderla.
E l’hai capito quando l’hai persa, l’hai capito nella solitudine.
Ah la gelosia che l’ha condotta di nuovo verso di te.
Adesso non sei più solo.
Ma per quanto…

Quanta sofferenza arreca il sentimento peggiore che possa nascere dall'amore. Ma quanto è impossibile arginarlo. Noi Fate siamo immuni, ovviamente, dal provarlo, perchè per esseri puri come noi la gelosia è qualcosa di irrazionale e impossibile da concepire. Ma capiamo quanto sia difficile per voi esseri umani, limitati e fallaci, cercare di evitarlo. Pare sia inattuabile il proposito di non provarne almeno un pizzico, se sei coinvolto in una passione. Il bisogno spasmodico di sapere che l'essere amato è proprietà esclusiva è sempre in agguato, così come la paura di perdere l'amato bene. Ma se anche voi esseri umani capiste quanto sia inutile covare nell'animo un mostro simile, arrivereste ad apprezzare infinitamente di più la bellezza di un amore libero da paure, la maggior parte delle volte immotivate.

E ora vi devo proprio salutare, ma vedo, dolce Bloody, che hai fatto pervenire anche altre storie! Le voglio però leggere con tutta calma in un altro momento. Tornerò al più presto, non temere, per proseguire con la lettura delle dediche che mancano; desidero commentarle con la cura e la tranquillità che meritano, perciò appuntamento al prossimo incontro, mia cara ;)
 
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La Fata
view post Posted on 6/7/2011, 21:11




Ben ritrovata, dolcissima

Bloody Eagle

Eccomi di nuovo a te, per leggere e commentare le tue straordinarie Parole del Cuore. Chiedo scusa per l'essermi fatta attendere un po', ma, come ben sai, il lavoro di noi Fate non si ferma mai e per colline, boschi e mari c'è sempre qualcuna di noi indaffarata a controllare che tutto sia a posto! Io ho appena terminato di accudire le crisalidi che si tasformeranno in farfalla, e adesso finalmente dopo il dovere posso dedicarmi al piacere!


CITAZIONE
2- Non è necessaria una ricorrenza speciale per fare un regalo alla persona che si ama. Cosa regalereste a lui/lei?



Ti regalerei…



Ti regalerei un bacio rubato,
quelle morbide labbra che invochi ogni giorno,
da lontano le osservi, che sono tue
solo nello spazio di un sogno.

Ti regalerei un abbraccio di padre
che ti guardi con orgoglio,
un padre che non disprezzi
quegli occhi di nera magia.

Ti regalerei un amore che non ti faccia male
che ti costringa a sorridere e mai a piangere,
un’insperata ombra gelida
in un infuocato deserto desolato.

Ti regalerei un canto che parli di te,
una carezza di un vento giocoso
che trasporti il tuo nome nell’infinito
di un universo che reclama la sua stella.

Ti regalerei un tramonto senza sangue,
un mare sconfinato in cui lavarti le mani
e tornare fanciullo sorridente
che guarda un altalena che dondola.

Ti regalerei la morte che agogni da tempo,
come l’assetato che brama una goccia di solitaria acqua,
una lama nel cuore per donarti la pace
tinta di sangue che affama la belva.

Ti regalerei…
Tutto ciò che non hai.


Questi intensi versi d'amore mi hanno intenerita, commossa, toccata profondamente. Chi altri più di lui, che ben poco ha avuto e potuto godere in vita, arrivando a sacrificare se stesso per il bene universale meriterebbe una simile dedica? Nessun'altro. Le tue parole arrivano dritte al cuore, cara Bloody, anche se non c'è bisogno di specificarlo, basta centellinarle lentamente. Sono versi bellissimi, di forza straordinaria e di altrettanta straordinaria dolcezza, che racchiudono la incantevole sensibilità del tuo animo ricolmo di bene.



CITAZIONE
5- La stanza è piena di sole. La luce danza sulla tela bianca, il pulviscolo dorato accarezza i colori sparsi sulla tavolozza di legno chiaro. Le linee sono sicure e le pennellate rapide. E’ il ritratto del vostro amore che state componendo.


Altair(1)


Era la prima volta dopo tanti mesi che lo vedevo dormire.
Era la prima volta dopo tanti mesi che rimanevo nelle sue stanze per la notte.
Il suo respiro era regolare, il petto si alzava e abbassava ritmicamente, lo vedevo rilassato.
Chissà quanto era passato dall’ultima volta che il sole lo aveva sorpreso in quella posa.
I raggi del sole avevano sempre e solo carezzato un viso stanco e dolorante?
Era immobile, sembrava un oscuro quadro di morte, soltanto il respiro tradiva la presenza di una vita.
L’avevo visto soffrire per giorni, l’avevo visto combattere per resistere al dolore delle torture che subiva costantemente.
L’avevo sempre visto riprendere il volo come una nobile e fiera aquila.
In quella posa sembrava veramente la costellazione dell’aquila, con le braccia distese ad occupare tutto il letto, un potente rapace al cui sguardo nulla si cela.
Lo osservai e, senza rendermene conto, feci comparire una tavolozza e una tela per rendere immortale l’uomo disteso sul letto, con le mie stesse mani.
Mi avvicinai e con un incantesimo gli cinsi la sciarpa nera intorno agli occhi.
Continuava a dormire tranquillo.
Un po’ di nero a scurire il marrone e le prime pennellate erano lunghe e decise. Ancora più nero e ancora più scuro a creare le ombre che avvolgevano questo soggetto, un’ombra che lo avvolgeva. L’ombra che lo aveva gettato in un baratro di solitudine e disperazione, un abisso senza fine dal quale sarebbe difficile ritornare.
Tu eri tornato. Avevi sempre cercato di toccare quella luce così bianca.
Pulii il pennello e lo immersi nel bianco, candido e puro come la tua pelle illuminata dal sole. Bianco come la purezza che non vedevo più nei tuoi occhi.
Pennellate più piccole, questa volta, la testa andava fatta con più precisione e gli occhi richiedevano tutta la mia attenzione.
I tuoi occhi che tutto osservavano, che ti sapevano scrutare nella profondità dell’anima, rendendoti completamente nudo al suo sguardo cui nulla si celava.
Il dipinto si stava pian piano componendo mentre ancora dormiva, molto più rilassato.
Il sole era ormai del tutto alto e la stanza era completamente inondata di luce, lo sentivo muoversi e gemere appena: si stava svegliando.
Aprì gli occhi, ma non riusciva a vedere.
- Ma che diavolo… - parlò togliendosi la scarpa che gli celava la vista, mi guardò – sei sporca sul viso – aggiunse.
Cercai di pulirmi al meglio.
- Che hai fatto? – mi chiese alzando un sopracciglio: era sospettoso.
- Nulla. Ho solo disegnato – cercavo di mantenere la calma.
- E dov’è questo disegno?
- Beh… ecco… l’ho fatto sparire, non voglio che tu lo veda.
- E perché?
“Maledizione sono morta, adesso mi uccide all’istante.” pensai, mentre cercavo il modo di venirne fuori.
- Perché mi vergognavo a fartelo vedere.
“Perfetto, una scusa migliore non potevo trovare. Speriamo solo che ci caschi. Maledizione! Perché si è svegliato prima del tempo.”
- Farò finta di crederci. – mormorò – Per ora. – precisò fulminandomi con lo sguardo. Si alzò dal letto e si diresse verso il bagno.
“Maledizione, se mi scopre sono morta.”
- Aspetta! – gridai all’improvviso, senza sapere bene cosa fare.
- Mm? – si voltò a guardarmi.
“Maledizione, se faccio un incantesimo se ne accorgerà di sicuro, nulla sfugge agli occhi di un’aquila.”.
- Nulla, nulla. – mi affrettai a dire cercando di trovare una soluzione il più velocemente possibile. Che cosa mi era saltato in mente.
Sbuffai rassegnata a ciò che mi aspettava, quando una voce ruppe il silenzio che si era formato:
- Mi spiegheresti gentilmente cosa significa questo, come dire, spettacolo veramente osceno?
- Ehi! Come ti permetti, quale osceno, è un’aquila perfettamente riprodotta – gli urlai indignata, mentre dirigevo i miei passi al bagno.
- Sul mio petto? – mi chiese con una strana calma che mi faceva paura, non prometteva nulla di buono.
- Beh… ecco… mi sembrava quantomeno originale.
Si avvicinò lentamente a me con quello sguardo così indecifrabile che mi gelò il sangue nelle vene: rabbrividii.
- Originale? – si limitò a dire quando ormai mi era vicino.
“Sono morta, ahimè, così giovane.”
- Corsa finita. – dichiarò – L’aquila ha catturato la sua preda, dopotutto. – un ghigno beffardo increspò le sue labbra mentre mi aveva bloccato tra sé e il muro.
- Secondo te cosa dovrei farti adesso? – sussurrò sulla mia pelle, il suo respiro freddo m’infiammò, - Potrei metterti in punizione tutto l’anno, ma poi sarei costretto a vedere una fiera e nobile Grifondoro tutto questo tempo e il mio povero cuore Serpeverde non lo sopporterebbe. – aggiunse mimando un piagnisteo con la mano sul cuore.
- Simpatico. Molto simpatico. Un evento da trascrivere la simpatia di Severus Piton, non c’è che dire.
- Oppure potrei fare la stessa cosa su di te, un bel serpente magari, verde e argento, sarebbe perfetto. Che dici? Può andare, nobile Grifondoro? – mi chiese mentre stava già sfilando la mia maglietta.
- Davvero spiritoso. La mia povera anima Grifondoro sporcata dai colori Serpeverde.
- Allora dovrò riconsiderare la punizione.
La maglietta era già finita a terra.
- Potresti usare colori commestibili magari.
La sua bocca s’incurvò in un sorriso, prima di catturare la sua preda con un bacio.

--------------
(1) Altair è la stella più luminosa della Costellazione dell’Aquila e in arabo significa appunto Aquila.

Curiosa e originale questa dedica; hai scoperto il modo migliore per rendere la bellezza di una figura affascinante e misteriosa come quella di Severus! Paragonarlo al più nobile dei rapaci è certamente stata una ottima scelta! E che carina la scena che vede lei sentirsi in pericolo per aver "osato" ritrarlo in un dato modo. Certo che il modello non è un soggetto facile, ma come ben sappiamo è già un capolavoro di per sè ;) Oh, carissima Bloody, leggendo l'evolversi di questa gustosa scena è venuta anche a me una tremenda voglia di impugnare pennello e tavolozza e mettermi a dipingere la bellezza di quei tratti nobili e severi usando, oltre agli scontati bianco e nero, i colori dell'arcobaleno, anche se apparentemente non ce sarebbe bisogno. Li userei comunque per dare vita alla sua anima, così ricca di tonalità diverse, l'anima di un uomo straordinario dalle mille sorprendenti sfumature! :wub:


CITAZIONE
7 – Siete riusciti a conoscerlo/a. Descrivete la situazione e le vostre emozioni e sensazioni.


Il vero te


Ho dovuto spiarti per conoscere il vero Severus, ho dovuto vederti piangere di nascosto all’ennesima vittima di questa sporca guerra, ho dovuto osservarti nella solitudine per capire quanta sofferenza c’è in te.
Spiare la spia, questo era il compito che mi era stato affidato dal Ministero; mi sarei rifiutata volentieri, ma non potevo, sapevo benissimo che non si sputa nel piatto in cui si mangia.
Il mio compito ingrato è servito a conoscerti e per la prima volta ti ho visto sotto una luce completamente diversa, nuova.
Tutto quello che si diceva di te era in gran parte falso; quanto di te realmente mostravi agli altri? Cosa si celava dietro quel muro?
Dentro di te c’è ancora un bambino che piange, davanti a me c’è un uomo che piange, davanti a me c’è un uomo che soffre.
Il dolore s’impossessa di me nel vederti in quello stato, una stretta al cuore nell’osservarti così indifeso e triste.
Vorrei venirti vicino e stringerti a me, ascoltare le tue lacrime finché ne hai da versare, sentire i tuoi lamenti e sospiri.
Chiudo gli occhi per non vederti più in quello stato, una lacrima scende sul mio viso mentre mi allontano da te.
Tornerò, Severus Piton, tornerò e non ti lascerò più perché ormai conosco ogni cosa di te.
Dopo tutto questo tempo ti conosco veramente e dividerò per sempre ogni tormento e ogni gioia con te.

Oh no, sob, :( mi si è stretto il cuoricino davanti alla sua immagine così vivida e struggente, martoriata dalla sofferenza, ma non asservita ad essa. Spiare il suo dolore è qualcosa che arreca altrettanto dolore in colei che lo sta seguendo di nascosto, e ciò è chiaro, comprensibile e reso molto bene: si ha la sensazione di entrare con lei in un mondo celato gelosamente, la cui soglia è impossibile da varcare, se non di nascosto e attraverso un processo altrettanto sofferto di immedesimazione nello stesso dolore osservato. Splendida questa intensa dedica alla sua pena infinita.



CITAZIONE
8- Il sole batte radente sul prato bagnato dalla rugiada del mattino, riempiendo l’aria di riflessi colorati e irreali. Dal nulla una figura si staglia in controluce…


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Nessuno


C’era un silenzio irreale in quella foresta e a quell’ora la natura ancora dormiva, lasciando al vento il compito di creare una dolce melodia nell’aria.
Una giovane donna leggeva riparata dalla fronda di un albero che ondeggiava lasciando penetrare alcuni raggi di un sole che stava pian piano sorgendo. Le piaceva andare là, a contatto con la natura, sola con se stessa. Ogni preoccupazione svaniva non appena metteva piede in quella foresta.
Il suo sguardo era fisso al libro, quando senti il rumore di un ramo che si spezza: alzò gli occhi da ciò che stava leggendo e vide la figura di un uomo poco lontano. Osservava la ragazza senza parlare, era immobile, soltanto i lunghi capelli corvini si muovevano appena sotto la carezza del vento.
Ad un tratto cadde sulle ginocchia.
- Signore, si sente bene? – chiese la ragazza a quell’uomo, ma nessuna risposta uscì dalle sue labbra.
Si alzò per avvicinarsi all’uomo, che cadde completamente disteso a terra, privo di sensi. Corse verso di lui per cercare di aiutare quello sconosciuto, ma non aveva la più pallida idea di cosa fare, non sapeva cosa avesse quell’uomo.
Lo girò sulla schiena e dopo aver sbottonato la casacca nera, si accorse che la camicia era intrisa di sangue e un inconsapevole grido di dolore le fuoriuscì dalla bocca.
- Signore mi sente?
Gli aprì la camicia e trovò una seria di profondi tagli sul petto dell’uomo che riuscì solamente ad emettere un flebile lamento quando la gelida mano della ragazza carezzò la pelle.
- Signore, se non mi dice cos’ha non posso aiutarla – continuava a parargli, ma sembrava non riuscire a far uscire alcun suono, per lei nascondeva ben altre ferite.
- Io… - le parole gli morivano in gola, - lasciami da solo. – riuscì a dire prima di svenire nuovamente in un istante, un istante in cui la ragazza vide i suoi occhi.
Uno sguardo triste, spento, vuoto, uno sguardo intriso di dolore, ma, nonostante quel velo a celare quegli occhi, era riuscita a scorgere una candida luce in fondo a quegli abissi sconfinati.
Chissà cosa nascondeva quell’uomo.
Le aveva detto di lasciarlo solo, ma non poteva, non in quelle condizioni.
Estrasse la bacchetta dalla giacca e con un incantesimo chiuse quelle lacerazioni, il suo viso parve rilassarsi, ma i lineamenti erano ancora duri e sofferenti.

Erano passati alcuni giorni da quella mattina, l’uomo sembrava stesse meglio, almeno fisicamente, perché i tormenti dell’animo erano difficili da curari, se mai ci si riuscisse.
Densi vapori salivano da un calderone in cui una pozione sobbolliva e la ragazza era intenta a curare alcune ferite che non si erano chiuse con l’incantesimo, quando l’uomo ebbe un brivido e si svegliò, quasi spaesato, non si rendeva conto del luogo in cui era.
- Dove mi trovo? – chiese a fatica, era ancora debole.
- A casa mia. Era ferito così l’ho portata qui per curarla.
- Non doveva! Le avevo chiesto espressamente di lasciarmi solo. – la rimbeccò quasi con astio.
- La prossima volta mi ricorderò di darle retta. – gli sorrise, si era resa conto che la sua era solo una durezza di facciata, l’aveva notato quando lui chiedeva di essere lasciato solo, mentre i suoi occhi sussurravano aiuto; l’aveva capito, lei si comportava allo stesso modo.
L’uomo si alzò dal letto, voleva andarsene, ma non appena mise un piede sul pavimento, le esigue forze vennero meno e cadde a terra.
- Beva questo – gli disse mentre cercava di sorreggerlo.
- Non bevo intrugli di cui non conosco ingredienti e preparazione – risponde scansando l’ampolla.
- Benissimo. Allora aspetti che il sangue si riformi da solo, ma questo significa che lei dovrà stare ancora per un bel po’ di tempo qui, eppure mi sembrava così ansioso di andarsene.
- Mm, – sbuffò – mi dia quell’ampolla – e la bevve tutta in un sorso.
Stava già molto meglio e dovette ammettere a se stesso che era ben fatta quella pozione.
- Chi è lei? – le chiese all’improvviso.
- Mi chiami Nessuno – rispose sorridendo.
- Va bene, Nessuno, ma io non sono Ulisse.
- Allora chi è?
- Non ha importanza sapere chi sono.
- D’accordo, mi permetta di ricordarla come Ulisse, solo come un marinaio che ha perso la rotta.
L’uomo le sorrise.

Ulisse era andato via, doveva tornare alla sua Itaca, le aveva lasciato soltanto un biglietto vicino alla sua sciarpa nera.
“Mi chiamo Severus, ma ricordami come Ulisse e non cercarmi mai.
Grazie, Nessuno, per esserti presa cura di me.
Mi sarebbe piaciuto conoscere il tuo nome.
S.”
- Se non vuoi essere cercato perché mi hai lasciato il tuo nome e la tua sciarpa, Severus? Ti troverò, Ulisse e ti dirò come si chiama Nessuno.
La luna era ormai alta in cielo e le parve di vedere una figura fuori dalla finestra.
- Ti troverò, Ulisse.

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Oh, leggendo l'inizio mi è sembrato proprio di essere ai margini del mio Bosco Incantato, che nostalgia! Ma bando alle malinconie: la breve storia prosegue in maniera davvero eccellente, e ti confesso che mi è molto spiaciuto doverne interrompere la lettura... mi sarebbe tanto piaciuto seguire l'evolversi delle vite dei due protagonisti, venute per caso a contatto ai margini di un bosco, e destinate sicuramente a incrociarsi di nuovo. Peccato, mia dolce amica, non saprò mai dove, come e quando Nessuno e il novello Ulisse si incontreranno di nuovo, e come sboccerà sicuramente il sentimento tra loro, a meno che tu non venga a trovarmi appunto ai margini del Bosco Incantato per raccontarmi il proseguo di questa intrigantissima vicenda ;)



CITAZIONE
11 - Il colore dei suoi occhi vi ricorda...


Oscuri arcani


I tuoi occhi mi gettano
in una notte solitaria e silenziosa
che mi culla in un sonno senza incubi.

I tuoi occhi dipinti di nera ombra
sono stelle ormai spente da tempo
relegate in una cupa galassia di dolore.

Il mio sguardo ha scorto il tuo
e son caduta nella disperazione del tuo cuore,
gelida scultura di candido marmo.

Notte senza luna
che mi guidi verso la meta segnata da tempo,
attraverso un rotta di melanconici sorrisi.

Manto di cielo senza stelle
che osservi quest’anima che si strugge per te,
uomo eremita d’amore.

Pietre di sconosciuto mondo
mai calpestato da anima esploratrice
che aspetta il risorgere dell’anima.

Ti guardo e l’oscurità m’avvolge,
sentendo il vuoto avanzo lenta verso il baratro,
tempesta nell’oceano dei tuoi occhi.

Ti guardo e in tristi lacrime mi perdo,
lucenti diamanti di nere speranze
ove sorridere all’alba nascente.

Lasciami camminare per queste contrade insieme a te,
in queste grotte buie e desolate
nero cavaliere d’amor straniero.

Lasciami custodire arcani e dolori, tuoi patimenti
che diverranno i miei quando aprirai gli occhi verso il mio volto,
che beato potrà sorridere d’amor ricambiato.

Sei decisamente brava a comporre versi, mia deliziosa amica! Anche in questo caso non avresti potuto esprimere in modo migliore le tue intense emozioni e descrivere perfettamente la bellezza del suo sguardo. Hai davvero un animo votato alla poesia, cara Bloody, è ammirevole la cura con cui scegli le parole che compongono questo prezioso diadema, ed elevano alla potenza il piacere della lettura. Fanne sempre tesoro!


CITAZIONE
12 – È notte e l’oscurità silenziosa vi circonda. Poi sentite un fruscio, o forse l’avete solo immaginato…


Ombre


Diagon Alley stava tornando lentamente alla normalità, i negozi stavano via via riaprendo e la guerra pian piano scivolava dalle menti e dai cuori della gente, anche se il cammino sarebbe stato ancora lungo.
La giovane strega camminava a passo lento in quella strada che era ormai deserta, era notte inoltrata, un passo dopo l’altro senza meta. Non aveva idea di dove volesse andare, voleva solamente prendere un po’ d’aria fredda che le avrebbe schiarito i pensieri.
Stretta in un cappotto corto, le mani nelle tasche, cercava di riscaldarsi in quella gelida nottata, ma era difficile perché il freddo che aveva dentro era ben più rovente.
C’era solamente lei in quella stradina: all’improvviso sentì un lieve rumore, alzò gli occhi da terra e vide un’ombra all’entrata di una stradina secondaria.
Pensava che stesse sognando, così aumentò l’andatura per raggiungere quel luogo, ma quando fu vicina, l’ombra sparì.
Si guardò intorno sbalordita, senza riuscire a comprendere la natura di quella visione.
Continuò a camminare mentre il silenzio circondava ogni cosa, soltanto il rumore dei suoi passi echeggiava nell’aria, ma era quasi del tutto impercettibile, poi si soffermò a guardare un piccolo ristorante e vide la stessa ombra di prima seduta riflessa sul vetro.
Si voltò di scatto, ma era nuovamente svanita nel nulla.
Si sentiva veramente pazza ad avere quelle strane visioni: conosceva a chi apparteneva quell’ombra, per quello si sentiva ancora più folle.
Sapeva che era morto e non poteva essere lui, aveva visto il sangue mischiarsi alla polvere, il suo corpo ormai freddo che giaceva in quella pozza rossa.
Perché la sua mente le stava facendo quegli strani scherzi?
Che cosa voleva dirle?
Continuò a camminare sentendosi mancare il respiro, il gelo l’avrebbe riscossa da quei pensieri e da ogni finzione che stava vedendo.
Si sarebbe dovuta distrarre, ma quella passeggiata stava avendo l’effetto contrario a quello desiderato; andò a passo svelto verso il negozio dei gemelli Weasley per osservarne la vetrina.
Un velo di tristezza le cadde sugli occhi e un profondo dolore le lacerò improvvisamente l’anima: Fred non c’era più, non avrebbe più visto i due inseparabili fratelli scherzare allegramente.
Poggiò con forza il viso e le mani al vetro per riuscire a vedere meglio all’interno.
Guardano tra gli scaffali, dove c’erano i più variegati gadget, vide una figura alta vicino ai Marchi Neri Gommosi, era la stessa che aveva visto prima in strada e nel vetro del ristorante, ne era certa. Cerco un modo per entrare, si voltò un istante per controllare che non ci fosse nessuno, diresse nuovamente lo sguardo al negozio, ma, come già era accaduto, l’ombra era svanita lasciando la ragazza a guardarsi intorno smarrita.
Le venne in mente che pochi giorni prima aveva visto quella stessa ombra, in quello stesso posto all’interno del negozio, vicino agli scaffali dei Marchi Neri Gommosi.
Sorrise al pensiero di dove aveva notato quell’ombra.
George l’aveva guardata un attimo, sul suo volto aveva visto un’espressione stupita, ma nei suoi occhi aveva notato un velo di speranza, la stessa nebbia che aveva oscurato il suo sguardo quando gli sembrava di sentire la voce del fratello, quando pensava di scorgerlo tra i vari ripiani del negozio. Aveva capito perfettamente cosa c’era nel cuore della ragazza, gli stessi sentimenti di cui era intriso anche il suo di cuore.
- Segui il mio consiglio, vai a casa, fatti una bella doccia calda e poi cerca di dormire e soprattutto di non pensare, prendi una pozione se serve. – le aveva detto quel giorno.
Come se fosse stato facile, ma aveva seguito il consiglio di Fred ed era tornata a casa.
Era tornata in quella casa.
Ma quella sera non ci sarebbe riuscita, il dolore di vedere solo la sua ombra era troppo, non sarebbe mai potuta tornare, ma non poteva farne a meno. Quella casa raccontava ogni cosa di lui, emanava ancora il suo profumo.
Lo avrebbe cercato tra i suoi libri e i suoi oggetti, lì lo avrebbe sempre trovato e non sarebbe mai svanito.
Come non si sarebbe mai dissolto tra il labirinto del suo cuore.


Noooo, che sadness! :cry: Hai scelto di chiudere con un quadro molto triste la tua splendida serie di brevi storie d'amore, sniff, sniff E hai rappresentato in modo molto efficace il tremendo senso di perdita della poveretta, senza bisogno di descrivere pianti straziati. Indubbiamente tutto molto bello e toccante, anche se forse troppo crudele, sob :( Povera me, vorrei che la realtà fosse sempre una dolce favola incantata per tutti, invece bisogna fare i conti anche con il senso di perdita e la sofferenza, purtroppo. Mi sento le alucce un po' appesantite dalla malinconia, stasera, forse mi converrà tornare alla casina di fiori e prima di andare a dormire preparare una tisana di melassa con il miele, per addolcire e conciliare il sonno. Grazie per avermi regalato dei magnifici, romanticissimi momenti di lettura fatata, dolce Bloody; spero che contribuiscano ad allietare i miei sogni! :wub:

Mi ritiro dunque ai margini del Bosco Incantato, per godere del meritato riposo. Ci vedremo presto, amiche mie dilette, auguro anche a voi che i sogni che farete stanotte, siano rilassanti e dolci come una tisana di melassa al miele!
 
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La Strega
view post Posted on 13/8/2011, 21:55




E’ chiaro che le vacanze sono un periodo di gioia e felicità, una rara oasi di pace in mezzo al traffico lavorativo quotidiano per il povero babbano lavoratore.
Questo è il motivo per cui noi streghe NON andiamo in ferie, ma cerchiamo di rendere il più orrido possibile il periodo vacanziero della comune plebaglia come voi! :truce:
Dunque, decine di ricoveri al San Mungo a parte, dentiere perse e caviglie fratturate, sono ancora qui, artigliata al mio posto di combattimento. :angry: :truce:
Come dico sempre, qualcuno deve pur fare questo lavoraccio zozzo di salare il dolce, di rompere tutti questi sorrisi e macchiare il pavimento di san… ehm, lacrime.
Bene, la pia anima che ha avuto la splendida idea di scrivere smielaggini non poteva avere nome più indicato per segnare la mia infausta vendetta sul genere babbano:

CITAZIONE
Ecco le storie inviate da Sweetheart

CITAZIONE
Stagioni d'amore

D’amore. E quando mai… :sick:

CITAZIONE
Un gelido inverno di solitudine e straziante dolore, la tua vita, nel buio del sotterraneo ove relegavi la tua oscurità e celavi la tua luce, combattendo in silenzio per noi ed espiando le colpe di un giovane orgoglioso che, cercando vendetta e potere, aveva solo trovato la schiavitù delle tenebre dell’Oscuro Signore.

*La strega riprende fiato*. Anche se sarebbe stato bello morire ORA, ADESSO, IMMEDIATAMENTE per apnea, è vitale che io sopravviva per adempiere alle mie spregevoli mansioni!
Comunque… perché disprezzare vendetta e potere? E tutto quell’oscuro, buio e, ancora, oscurità? :truce:

CITAZIONE
Proprio guardando in quegli occhi avevi creduto che la tua esistenza fosse infine giunta al termine,

Io non posso guardarmi allo specchio perché li ho rotti tutti, ma sono certa che se guardassi nei miei occhi avrei la stessa percezione…

CITAZIONE
Ma un altro era il tuo destino e la Fenice pianse le sue lacrime sul collo squarciato trattenendoti in vita.

Brutto tacchino flambè buono solo per il Ringraziamento! :truce:

CITAZIONE
Lì ti incontrai, lì colsi il tuo dolore e vidi le lacrime sciogliere le tenebre dell’anima, lì m’innamorai della tristezza dei tuoi occhi neri e desiderai la tua serenità, giusto coronamento di tutta la tua sofferenza.

Ma che fortunello, eh? :o:

CITAZIONE
Quel giorno il tuo destino cambiò di nuovo, alla soave melodia della Fenice che cantava l’amore per un uomo che aveva creduto di meritare solo odio.

Ringraziamento… sì, ma nel forno… :shifty:


CITAZIONE
Dipingere il futuro

Servirà uno smacchiatore buono… o un evanesco
Ne ho già incocciata una di pittrice di nome ma non di fatto. Siete forse parenti?

CITAZIONE
Il mio amore dorme, i lunghi capelli neri sparsi sul cuscino candido, le rughe quasi svanite nella dolcezza del sonno, salvo quella che tanto amo e che sale verticale sulla sua fronte partendo dalla radice del naso.
Il sole del mattino inoltrato inonda la stanza e i suoi tiepidi raggi accarezzano il volto spigoloso e pallido di Severus: si muove un poco tra le lenzuola scoprendo il busto nudo, magro eppure muscoloso; il braccio scivola lungo il bordo del letto e rimane inerte, la cicatrice sbiadita di quello che fu l’orrido Marchio che incatenava il suo passato ora lambita da un raggio dorato.

No, ma dico, per Belzebù e i dannati… ma a te, scribacchina, piacerebbe essere fissata mentre dormi? A me no. Anche perché l’ultima volta che qualcuno mi fissò molto bene da vicino, si pietrificò. :huh:

CITAZIONE
Sfioro leggera le labbra sottili, carezzo lieve la cicatrice sul collo e vedo la sua pelle bianca incresparsi appena nel leggero brivido inconsapevole che la punta delle mie dita gli ha trasmesso.

Dovrebbe aprire gli occhi: così gli viene un infarto.
CITAZIONE
Scivolo piano giù dal letto e mi avvicino al cavalletto; scopro la tela sulla quale da tre giorni ritraggo il sonno del mio amore e resto ad osservare estasiata l’originale che ancora giace tra le candide lenzuola.

Per Belzebù! E’ da TRE giorni che lo fissa! :o: :o: :o:
I casi sono due: o il tipo ha aperto gli occhi e ora è cadavere, oppure ha il sonno della mia lontana parente Sigisberta, che è stata sepolta per errore perché, trovata “morta”, si addormentò in un cimitero dopo il sabba e mia cugina si scordò di svegliarla, perciò da allora ci manca molto, ma mi pare ancora di sentire, sotto il tappeto della camera da letto, bussare e strillare. Magari sta campando a vermi… chi lo sa. :huh:

CITAZIONE
Prendo il pennello e lo intingo nella tavolozza, quindi mi accingo a dipingere i miei desideri,

Una ghigliottina in lifesize ci sta sulla tela? Tu dipingila, io poi penso alla fattura per farla uscire dal quadro! :shifty: :truce:
CITAZIONE
Stringo le labbra e impugno il pennello, decisa: la magia del mio amore saprà guarirlo, farà scivolare nell’oblio un troppo doloroso passato per aprire finalmente la porta a un futuro che Severus ancora non ritiene di meritare…

Ok, ok… guarisci anche la gotta? A furia di farmi i rospi col baccalà dopo mezzanotte m’è uscita sia sui piedi che sulle mani! Avrei anche altri problemini, ma sono in zone private…
CITAZIONE
La stanza ora è piena di sole e la luce danza sulla tela mentre il pulviscolo dorato accarezza i colori sparsi sulla tavolozza di legno chiaro.

Se la luce la colpisce di 45° a nord prende fuoco. Aspetta che te la sposto io…
CITAZIONE
I movimenti della mia mano sono sicuri e le pennellate rapide: è il futuro del mio amore, di Severus, che sto dipingendo, è il suo sorriso, finalmente, e la serenità nel suo sguardo di tenebra.

Per caso imbianchi anche le stamberghe e le grotte umidicce? Con una mano così sicura (e un’altra mano, e pure due piedi!) dovresti metterci meno di mezzo secolo!

CITAZIONE
La magia è avvenuta, il mio amore ha vinto e tu, Severus, infine non soffri più.

Poveretto, è morto? Al limite finisce nell’”appartamento” di fianco a Sigisberta! O ai vermi che hanno ottenuto i suoi resti in eredità.


CITAZIONE
Dal gelo al fuoco

Da tutto ciò è uscito dal calderone: gelo - Severus… - fuoco.
Mescolare a temperatura variabile, agitare bene prima dell’uso, servire al vostro peggior nemico.
No, non sono morta. Sono sopravvissuta, sbalzi termici a parte. :wacko:


CITAZIONE
Incontro notturno

Io svolazzo in giro di notte un sacco. Insomma, la vostra notte, babbanuncoli, è il mio giorno!
Eppure tutta questa folla di gente che si incontra nei vicoli bui per fare non-voglio-sapere-cosa non l’ho mai incocciata! Che fortunella, eh?

CITAZIONE
Erano state le grida concitate che l’aveva attirata nel sotterraneo: spaventata eppure piena di sfida

E’ Sigisberta!!! Cos’è? S’è scavata un uscita dalla bara con un cucchiaino da tè?
CITAZIONE
la voce del ragazzo,

Va bene che la mia povera antenata aveva le basette e un accenno di baffi e barba, ma ora, chiamarla “Ragazzo”…

CITAZIONE
, e la voce dell’uomo, rozza e malvagia.

Ok, se fosse solo per la voce non avrei dubbi. E’ Sigi!!!
CITAZIONE
Era certa di averle riconosciute entrambe: Carrow doveva aver sorpreso l’audace Neville fuori dal dormitorio e intendeva approfittarne per soddisfare i suoi sadici istinti. Aveva intuito il crepitio di un incantesimo subito seguito dalle urla di dolore dello studente.

Ok, non è lei. Riposa in pace, zietta, cibo per vermi!

CITAZIONE
Le urla di Neville erano strazianti: quel bastardo di Carrow probabilmente lo stava cruciando!

Questo bastardo mi piace.

CITAZIONE
All’improvviso aveva udito due tonfi in rapida successione, proprio di là dell’angolo cieco del corridoio, ed ogni rumore era di cessato.

Sigisberta? :soppracciglio: Sei tu? :huh: Sei sbucata dalla terra e hai tirato due ceffoni ai due cretini che litigano? :truce:
CITAZIONE
Un uomo vestito di nero era inginocchiato di fianco a Neville: gli aveva sollevato il busto da terra e lo stava delicatamente sostenendo tra le braccia mentre gli passava lentamente la bacchetta sul corpo mormorando una musicale litania con voce bassa e profonda.

Ok, è rimasta sottoterra.

CITAZIONE
Sentì il cuore balzarle in petto e battere furiosamente fino a farle mancare il respiro

Non illudiamo la stregaaa... :angry:

CITAZIONE
Kelly era sempre stata brava a individuare le voci, ma quella, in particolare, l’avrebbe riconosciuta tra mille: era la voce di Severus Piton!

Ma, mentre la sorella con le orecchie oblunghe fa pure la guardona, Lelly è a fare il giro dell’isolato a portare a spasso il cervello?

CITAZIONE
Carrow, con qualche sortilegio diverso dalla Cruciatus, gli aveva provocato sul viso e sul petto. E pochi istanti prima aveva schiantato quel sadico bastardo!

Mi piace il sadico bastardo. :truce:

CITAZIONE
Kelly sorrise a se stessa: finalmente aveva la prova di aver sempre avuto ragione!

Che Carrow è un sadico bastardo? :huh:

CITAZIONE
Piton non era un assassino come dicevano tutti quelli che non si erano lasciati manipolare da Voldemort e dal cumulo di falsità sfornata dal corrotto giornale che le garantiva da vivere, non era un maledetto Mangiamorte:

No! Lui era un sadico bastardo! :shifty:

CITAZIONE
In ogni ruga precoce del suo pallido volto, stanco e teso, era inciso il dolore di quell’uccisione eseguita per fedeltà; nelle cicatrici superficiali.

Un parente di Freddy Krueger! :shifty: Ecco, ora il sadico bastardo ha perso punti. <_<
CITAZIONE
Possibile che nessun altro avesse compreso?

Tutti sadici bastardi. -_-

CITAZIONE
- Questa non è l’ora di girare da sola nei sotterranei, Sig.na Stevenson! – sibilò puntandole la bacchetta al petto con fare minaccioso.

-Crucio!- e Lelly dovette portare il cervello al funerale della sorella. :truce: :truce: :truce:

CITAZIONE
- Ho il mio dovere da compiere. – rispose con voce cupa, e a Kelly sembrò di udire un rintocco di morte.
- Io sono qui, ti aspetterò, -

-Ragione di più per preparare la cena al serpente del mio padrone.
Disse l’aitante sadico bastardo masochista, prima di dissolversi in una nube nera e oscura.

Bene! Cioè, male! :truce: Anche questa notte ho ottemperato alle mie stregonesche rappresaglie contro le vostre storielle tutte coccole, lacrimucce e bacini.
Un altra carrellata di queste vostre monotonissime greatest-hits :sick: e mi prenoto un appartamento di fianco alla mia defunta parente (o ai suoi eredi vermi verminosi!)


Edited by La Strega - 13/8/2011, 23:18
 
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La Fata
view post Posted on 27/8/2011, 15:02





Buongiorno e ben ritrovate mie adorate amiche del cuore! Dopo un lungo periodo di vacanza (anche le fate hanno bisogno di ricaricare le enrgie spese durante l'anno)trascorso sulle Colline Fatate dell'Isola che Non C'è, dove ho incontrato anche la mia collega Campanellino che vi saluta con affetto, rieccomi con gioia a voi! Riprendo il discorso da dove l'avevo lasciato e cioè alle splendide storie scritte dalla cara

MarchesadiMerteuil .

E' troppo tempo che non leggo qualcosa di romantico che mi faccia battere il cuoricino: anche le vacanze dopo un po' diventano una routine un po' noiosa, e quindi è con entusiasmo che riprendo a recensire le vostre magnifiche dediche d'amore :wub:




CITAZIONE
1 - Gli occhi si aprono nel buio della notte. L’avete sognato e le immagini sono ancora chiare nella vostra mente...


Sogno ricorrente



Come quasi ogni notte mi appari in sogno. Non faccio nulla per chiamarti, ho smesso di farmi del male, ma tu sei sempre lì: arrampicato alle pareti della mia anima, senza nessuna intenzione di andartene. Non sei gentile, non lo sei mai.
- Ancora qui? - mi apostrofi secco e infastidito. Poi sfoderi uno dei tuoi ghigni migliori.
Un movimento veloce delle tue gambe e mi ritrovo addossata alla parete calda e secca.
I tuoi occhi sono due fessure e intrappolano i miei in un vortice nero, profondo; il ghigno sempre lì, a garantirti un posto in prima fila nello spettacolo della mia capitolazione. È sempre così: anche in sogno, non vinco mai.
Ti delizia farmi annaspare nell’incertezza, sai quanto io sia indifesa se si tratta di te e giochi, ti diverti come un bambino che fa’ macabri esperimenti sulle lucertole.
E io, intanto, percepisco ogni sensazione amplificata: il muro ardente e polveroso che si appiccica ai miei vestiti, il rumore del tuo respiro così vicino e apparentemente quieto, il mio cuore che batte talmente forte che potrebbe balzarmi fuori dal petto attraverso la gola.
Ma il sogno sfuma sul tuo sorriso, diventato quasi gentile mentre mi accarezzi piano il mento, con un dito.

Magnifica la definizione che hai trovato per descrivere il pensiero fisso e ricorrente di questo lui, rude mascalzone, misterioso cavaliere dal fascino irresistibile, impossibile da scacciare dalla mente e dal cuore, perchè "arrampicato sulle pareti della mia anima!" Che similitudine efficace, capace di esprimere la disperata condanna ad una malattia che costringe anche durante il sonno a subire e soffrire l' intrusione di questa figura così forte e presente. Tormento ed estasi. Ma alla fine forse più estasi, quando colui che ti ha ammaliato sa sempre con quali gesti e sguardi farti capitolare, abbattendo le sterili difese di un cuore irrimediabilmente vulnerabile perchè deliziosamente innamorato. E una passione così intensa e romantica non può che infiammare anche il mio, anzi, i nostri cuori di fedeli lettrici, dolce Marchesa :rolleyes: ;)



CITAZIONE
3 - Un camino acceso, un indumento abbandonato sul bracciolo della poltrona, il candelabro a rischiarare l’angolo del piccolo tavolo dove è appoggiato un libro aperto...


Finalmente a casa


Ho camminato a lungo, fuori, sotto la pioggia: avevo bisogno, un assoluto e pressante bisogno di svegliarmi dal torpore che mi assillava da giorni. Sono rientrata in casa, irritata per l’inutile doccia gelata: nemmeno questo era servito.
Quando ti ho visto, però, si è tutto risolto in un istante. Eri seduto per terra, con le gambe distese e accavallate. La schiena appoggiata alla poltrona e la testa quasi impercettibilmente piegata di lato e appoggiata al sedile. Le braccia conserte ma rilassate e gli occhi socchiusi, a contemplare la fiamma che danzava nel camino (riusciresti a stare così per ore …). I capelli, più lunghi di come li ricordavo, cadevano disordinatamente sul cuscino della poltrona, creando una macchia nera simile ad una medusa sullo sfondo bianco del tessuto. La giacca nera, lasciata cadere senza riguardo sul bracciolo, stava combattendo una lenta e inesorabile guerra contro la forza di gravità.
“Sei qui”, dico, cominciando a notare il calore irradiarsi, da un punto lontano e profondo dentro di me, verso le estremità più remote del mio corpo.
“Ho realizzato che non esiste, da nessun’altra parte al mondo, un pavimento così comodo”, replichi, senza neanche voltarti, mentre un sorriso appena accennato si fa largo sulle tue labbra per poi scomparire quasi subito, lasciando un ragionevole dubbio sulla sua esistenza.
La risata sbotta, fragorosa, dalle mie labbra, giungendo dal nocciolo stesso del mio essere, e io non posso fare a meno di piegarmi in due e portarmi le mani in grembo. Quando ti volti per guardarmi, stupito, non credi ai tuoi occhi: * Lei, che non trova affatto divertente nessuna delle mie battute sarcastiche, è seriamente piegata in due dal ridere per una spiritosaggine neanche delle migliori? *, ti chiedi, rimanendo a bocca aperta di fronte allo spettacolo della mia ilarità.
Ma basta un attimo e vieni contagiato. I lineamenti del tuo viso si rilassano e il sorriso si allarga, ci ritroviamo tutti e due per terra, tremanti, tra le risa e le lacrime. Le dita delle mani si avvicinano senza che, nessuno dei due, se ne renda veramente conto.
E non potremmo non notare come le sagome dei nostri corpi, su quel pavimento, creino un disegno perfetto, ideale. Completo.

Un quadro davvero descritto alla perfezione con poche, adeguate parole, cara amica, reso piacevolmente reale e significativo dalla semplice ambientazione in cui hai deciso di far incontrare i personaggi. Che cosa sarebbe stato meglio, in questo caso, di una semplice stanza, una poltrona su cui è abbandonata la giacca e un pavimento? Nulla: hai creato una perfetta cornice per celebrare l'appassionante incontro tra due anime legate da un sentimento indissolubile, rendendolo un palcoscenico denso di emozioni, fin dal momento in cui lei entrando scopre di averlo tanto disperatamente cercato, mentre lui è lì ad aspettarla, dolcissima e agognata sorpresa alla fine di tanto inutile girovagare sotto al pioggia e il cuore le scoppia di gioia! Credo che non aggiungerò altre parole al mio commento... :wub: :wub: :wub: :wub: :wub: :wub: questi, sono molto più significativi e festosi, ed esprimono meglio le belle emozioni che mi hai regalato...



CITAZIONE
Pensare a lui vi ricorda una stagione. Quale e perché?



Mai e poi mai


Il momento in cui tutto è più solido; quando, fuori, la natura muore e la pioggia gelida copre ogni gemito.
Silenzio, sei fatto di silenzio e comprensione. Il freddo anestetizza il nostro peccato solo tentato, ci purifica.
L’attrito reciproco della nostra pelle darebbe vita ad un universo parallelo che si fa fiamma nella nostra mente. Troppo intenso sarebbe il nostro invaderci.
Non si può fare.
“Esci, stai sotto la pioggia per un po’: ti schiarirai le idee su cosa possiamo o non possiamo avere” mi dici.
“La senti l’acqua che scorre tra i tuoi capelli, che penetra nel colletto della giacca, gelida, e scende giù, giù lentamente lungo la spina dorsale? Bene: questo è ciò che posso darti” aggiungi, raggiungendomi da qualche parte, dentro la mia testa.
Sei l’inverno della passione, perché sarebbe un suicidio volere qualcos’altro.
Allo stesso tempo, solo il lontano sospetto che tu sia tutt’altro che questo mi tiene inchiodata qui, ad aspettare ciò che non arriverà mai.

Splendida la descrizione dell'attesa di qualcosa che viene sempre rimandato, non può divenire e condanna a vivere l'inverno della passione nella speranza che quel qualcosa accada. Intanto l'anima si prosciuga, è vero, vittima di un'attesa che la rende impietosamente sterile, ma si ricarica anche di un sentimento ardente, smanioso di manifestarsi e che si ciba rabbioso dell'impossibilità a compiersi. Questa attesa è comprensibilmente deleteria per quanto può far soffrire alimentando il tormento d'amore, generando una condizione di tensione tremenda, ma è allo stesso tempo stimolante, perchè il cuore non può comunque continuare a battere privato dall'attesa di riuscire a coronare un sogno d'amore, ed è così che lo stesso tormento può diventare speranza che da un momento all'altro la situazione si evolva e il sogno possa essere realizzato. Molto meglio così che un elettrocardiogramma piatto, carissima Marchesa, non trovi? ;) :lol:


CITAZIONE
10 - Se fosse un’emozione sarebbe...


Ciò che non è stato


Tutto ciò che ho di te, tutto ciò che voglio di te è il rimpianto di non averti vissuto. Tutto ciò che, adesso, potremmo essere, tutto ciò su cui continuiamo a costruire favole ancora e ancora, da lontano, è l’essenza del nostro mondo privato. Diviso in due comparti stagni e intoccabili: il mio. Il tuo.
Il rimpianto è ciò che ci spinge a tornare con la mente a quel giorno di tanti anni fa, quando tutto il futuro che ora è la nostra vita, era distante e irreale, quando pensavamo di avere tutto il tempo del mondo .
Quando hai deciso che non volevi farti sfuggire lei e, subito dopo, hai capito che era tutto sbagliato e che la felicità si era diretta altrove con le mie gambe.
Quando ho dormito nella tua casa, in un’altra stanza, mentre il tuo sudore era su di lei e la tua mente e il tuo cuore erano pieni di me.
Quando mi hai chiesto se andava tutto bene e ti ho risposto che, sì, andava tutto bene, con un sorriso sulle labbra.
Quando hai chiuso la porta lasciandomi fuori.
Quando hai capito che tutto ciò che guardavi era pieno di me e non serviva a niente chiudere una maledetta porta lasciandomi fuori, perché io ero radicata nei tuoi desideri.
Troppo tardi.
Ora sono il tuo rimpianto.
E tu il mio.

Sì, come dicevo, forse è molto meglio vivere il tormento di un amore impossibile, piuttosto che avere l'elettrocardiogramma piatto, ma qui mi pare di capire che non c'è spazio assolutamente per un barlume di speranza, ma solo per il più amaro rimpianto... sigh :( A me gli amori sfortunati fanno venire la lacrimuccia facile, adesso sei riuscita a commuovermi, diletta amica. Le scelte sbagliate si pagano sempre, peccato che quasi sempre tali scelte coinvolgano anche altre persone. Comunque lasciati dire che scrivi benissimo, hai la rara capacità di evocare le immagini contenute nelle tue storie con ottima proprietà di linguaggio ed è un gran piacere leggerti! Spero solo che anche questo sogno d'amore a cui sono state tarpate le ali, possa un domani mutarsi in una splendida fenice dalle piume dorate! E dopo questa poetica affermazione, credo mi convenga sparire per un po' dal circuito :lol: Tornerò ad occuparmi delle cose che mi riescono meglio, come ad esempio preparare un'ottima tisana tranquillizzante ai fiori di campo: piace perfino al Folletto e generalmente lo aiuta a renderlo mansueto per un po'! ;) :P

Appuntamento dunque alla prossima dedica, amiche dolcissime, e vi auguro di trascorrere un week end felice :wub:






 
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La Strega
view post Posted on 28/1/2012, 17:49




Quando l’oscurità cala è risaputo che comincia l’ora della strega, persa da un tempo infinito a vagare negli angusti spazi di questo luogo ostile e saturo di amore e altre amenità che mi fanno venire una così sublime orticaria. :truce:
Qui si lavora, si paga il conto del dottore più i vari ricoveri al San Mungo e ci fosse uno di voi putridi sgorbi piagnucolosi che mi ringrazia per tutte le cattiverie e gli accidenti che vi tiro dietro!
Maleducati! :blutta:

Orbene: è giunta l’ora in cui è bene fare del male, quindi riprendo il nefasto lavoro che già dal titolo promette bene! (muoio! :sick: )

CITAZIONE
Sognando Severus

Lo so…

Non ho bisogno di alcuna particolare ricorrenza per fare un regalo all’uomo che amo, solo il desiderio di rivedere, per un fuggevole istante, il sorriso ammorbidire appena la linea sottile delle sue labbra.

Povera vittima sacrificale… egli non ha idea di che cosa lo attende… :sob:

CITAZIONE
Gli accarezzo la mano ancora serrata a pugno e insinuo le dita tra le sue che, cedevoli, mi accolgono in una lieve stretta. Ora mi guarda: è tornato al presente e cerca di abbozzare un sorriso mentre solleva un sopracciglio fintamente minaccioso.

Come fintamente??? E’ masochista? :o:

CITAZIONE
« Albus non approverebbe i tuoi gusti in fatto di sortilegi ».

Solo in fatto di sortilegi? :soppracciglio:

CITAZIONE
« Strega… » sussurrano le sue labbra lambendomi piano il collo.

Sììì?

CITAZIONE
Non ho resistito: Severus ancora insiste a rimanere rintanato qui, lontano dal mondo, rifiutando ogni riconoscimento gli sia offerto, ma io ho deciso di accettarli al posto suo.

Scaltra come una faina! Conosco un ricettatore che fa ottimi prezzi!
CITAZIONE
La bacchetta si muove rapida nell’aria e il fuoco prende vita nel vecchio camino,

Intanto la Strega (quella vera, unica e inimitabile) si sta addormentando…
CITAZIONE
Volo dall’uomo che amo,

Sa anche volare! O è coperta di piume o sarà mica per davvero una lontana parente? Una pecora nera della famiglia, s’intende! :soppracciglio:

CITAZIONE
ancora una volta travolto dai suoi rimorsi:

E da colei che spiccò il volo.

CITAZIONE
« Non c’è, non c’è più! » esclamo stringendogli le dita per impedirgli di farsi male.

Gli rompe le dita per evitare di fargli male. Ingegnosa. Sì, questa è proprio una parente lontana (uscita un po’ male, ma pazienza)!

CITAZIONE
Il Marchio non deturpa più la candida pelle di Severus, è solo una cicatrice che sbiadisce ogni giorno di più, ma ha sempre il potere di richiamare in vita il passato e tutti i suoi dolorosi ricordi, è sempre l’emblema maledetto dei suoi errori e delle sue colpe.

Ma perché lasciar sparire una cosa così bella???

CITAZIONE
« Sono libero, ora… » sussurra a fatica, la voce roca.

Noooo, sei nelle grinfie di una parente piumata e zuccherosa uscita male dal forno!

CITAZIONE
È passato tanto tempo da quando Severus ha riaperto gli occhi alla vita

Tanto c’è lei a richiuderglieli. :truce:
CITAZIONE
io così ostinata da averglielo saputo imporre,

Che strega astuta. Se non avesse tutte queste tare cuoricinose mi potrebbe anche star simpatica.
CITAZIONE
Ora dorme, tranquillo, senza più tremendi incubi a tormentare il suo sonno.

Il problema è quando è sveglio, ora. :truce:
CITAZIONE
Ora sorride, sereno e rilassato al mio fianco, guardando al futuro, il passato nascosto in fondo al cuore di cui solo io ho le chiavi.

Diciamo un grimaldello…

CITAZIONE
Alla fine, dopo tanto tempo e impegno ci sono riuscita: gli ho regalato il mio amore… e la felicità!

Che vittima… rimpiangerà il pataccone che aveva sul braccio. :sob:





CITAZIONE
il camino è acceso, come sempre quando sa che sto arrivando;

Mai perdere le speranze: prima o poi ci cadrà anche dentro… :truce:
CITAZIONE
… che rischiara l’angolo del tavolino dove è appoggiato un libro aperto.

“L’essere umano è buono soltanto quando viene cucinato”. Uno splendido volume! :truce:

CITAZIONE
Apro lentamente la porta, senza fare rumore, e lo vedo, di spalle, chino sul calderone che sobbolle nel camino, i lunghi capelli neri avvolti dalle spirali di vapore misto a fumo.

La preparazione dell’antipasto richiede molta concentrazione… il piatto forte è appena arrivato alla sue spalle. :truce:

CITAZIONE
Mi fermo e trattengo il fiato:

“Ahhh! Mi vuole mangiare!” bella scoperta! :truce:
CITAZIONE
non voglio che Severus si accorga che sono entrata;

Nooo, mò, dopo avergli sfrantecato una mano, gli farà venire un infarto.
Niente cena se mi secca lo chef! Sigh. :sob:
CITAZIONE
adoro guardarlo quando non sa di essere osservato,

Argh… un’altra guardona!

CITAZIONE
in particolare quando sta distillando una pozione: lo fa con la stessa instancabile devozione che un amante dedica alla propria donna, con l’ardente passione dettata da un amore profondo e infinito, con la tenera e delicata cura di un padre alle prese col figlioletto di pochi giorni.

Sono riuscita a leggere fino a “pozione”. Poi... geroglifici indistinti.

CITAZIONE
In questi ultimi mesi ho vissuto sola con lui, lontana dal mondo di cui ha rifiutato con disincantata indifferenza ogni tardivo onore reso al suo coraggio e all’abnegazione per il dovere che l’ha portato ad uccidere il suo unico amico.

Bene, se questa pensa così tanto c’è tutto il tempo di preparare anche il primo!
Il secondo di carne può aspettare e continuare a meditare. :truce:

CITAZIONE
« Che pozione è? »
« Mmm… »

Dev’essere un antipasto gustoso. Involtini di lombrichi?
CITAZIONE
« Avanti, dimmelo! »

Guardona e impicciona. Peggio di così… -_-
CITAZIONE
« Non è una pozione… » sussurra guardandomi con sensuale malizia.

E’ un antipastooooooo!!!


CITAZIONE
Mi impedisce di ribattere ponendomi con delicatezza un dito sulle labbra, mentre con un braccio mi stringe a sé:

Dietro la schiena ha un coltello, vero? :truce:

CITAZIONE
« È solo un olio, » sussurra con voce misteriosa, mentre il suo respiro tiepido mi sfiora la pelle, « per massaggiare tutto il tuo corpo… »

Ahhh… non è un antipasto, è l’olio che si deve spennellare sul cappon… ehm, del secondo di carne, prima di cuocerlo!
CITAZIONE
« … nudo… » sussurra con passione sulle mie labbra.

Certo, prima va spennata. -_-

CITAZIONE
Chiudo gli occhi e mi abbandono al suo bacio appassionato pregustando le sue mani ardenti sul mio corpo.

La storia si conclude con questi pensieri ma, cari lettori, il vero finale è il seguente. :truce:
“E mentre la stritolava, un luccichio di lama e il coltellaccio che brandiva e celava dietro la schiena si piantò di netto nella capoccia piena di cuoricini di lei, interrompendo per sempre quella malsana catena di pensieri ammorbanti.
Dopo averla seccata e accuratamente spennata, l’adagiò con cura sulla teglia da mettere nel forno. Poi la spennellò con l’olio da cucina accuratamente preparato, la mise in forno e andò a preparare la tavola per la cena.”

Che storia DELIZIOSA! :truce: :D




CITAZIONE
Rimango immobile, inebetita: non mi hai riconosciuto!

Questa dev’essere la cugina sincera di quella morta nel forno. :truce:

CITAZIONE
Ancora non riesco a respirare, né a credere che il mio sogno finisca miseramente qui.

Continua così che stai andando bene! :ola:

CITAZIONE
Mi mordo le labbra cercando di trattenere le lacrime: sono una stupida, solo un’idiotissima illusa!

Quant’è bella questa storia! Si prende anche a schiaffi? :stupore:
CITAZIONE
Scappo fuori sul terrazzo e piango a lungo, disperata, appoggiata alla balaustra di marmo, il trucco che si scioglie lentamente, le lacrime amare della disillusione a lambirmi le labbra prima di cadere a terra.

Adesso esala l’ultimo respiro? :stupore:

CITAZIONE
Una voce gracchiante si leva all’improvviso alle mie spalle:

Ops… ho parlato troppo forte! Mi ha sentito!

CITAZIONE
« Io, invece, ho sempre avuto fiducia in te! » grido fra le lacrime, la voce che trema.

Ma non si sta disidratando?

CITAZIONE
Sarei caduta a terra, se non mi avessi afferrato tra le braccia

Equilibrio instabile?
CITAZIONE
Ti sorrido fra le lacrime che ancora si ostinano a scendermi sulle guance.

Per Belzebù! Una fontana di Trevi! Và che con tutta questa umidità poi vengono i reumatismi!

CITAZIONE
« Sono qui, Severus, ti ho sempre aspettato, » sussurro con amore, - come ti avevo promesso… »

Rammento un romanzo babbano in cui dei poveri cretini aspettavano e aspettavano, e non arrivava mai niente, se non , alla fine, la deliziosa signora con la falce. Aspettarsi qualcosa dagli altri è un sesquipedale spreco di tempo. Aspettarsi qualcosa dalla dolce signora cum falce è molto più conveniente. :truce:

CITAZIONE
E mi perdo nelle ardenti fiamme dei tuoi occhi neri, scintillante abisso di sogno, tenebrosa notte d’amore.

Spero che anche questo abbia un coltellaccio nascosto dietro la schiena. Peccato aver lasciato a casa il kit per cucinare e preparare l’olio. -_-



CITAZIONE
Le parole del cuore


Non so come ho fatto, ma sono riuscita a convincere Severus ad uscire dal suo rifugio lontano dal mondo e l’ho trascinato a teatro, ad ascoltare poesie declamate con struggente enfasi nella penombra del palcoscenico, accompagnate dalla melodia delle note di Beethoven, Čajkovskij e Wagner.

Questa dev’essere un’altra cugina ancora, molto più sadica e scaltra delle precedenti. :huh:

CITAZIONE
Le luci si attenuano e le tenebre con lenta progressività invadono il teatro, che si fa silenzioso, finché resta solo un fascio di raggi luminosi ad illuminare l’attore che comincia a declamare, accorato, mentre le prime toccanti note si spargono nell’aria.

Una morte lenta e dolorosa si prospetta… :truce:

CITAZIONE
Vedo Severus irrigidirsi appena e quasi trattenere il respiro mentre il pallore del suo viso risplende nell’oscurità del teatro,

E’ già pentito di essersi fatto placcare con la violenza e trascinare lì!

CITAZIONE
Le labbra sottili di Severus tremano appena mentre china il capo e i lunghi capelli neri gli coprono in parte il viso;

Non ce la fa più! C'è un medico in sala??? Ohoh! Stavo scherzando, ovviamente :truce:



CITAZIONE
Vorrei avvicinarmi e stringerlo a me,

Sarebbe un ottimo colpo di grazia. :truce:

CITAZIONE
dargli il conforto di cui ha bisogno,

… farlo sentire a suo agio prima dell’ultimo viaggio. :truce:

CITAZIONE
ma ormai ho imparato che vuole affrontare da solo gli spettri del suo passato, quando gli si presentano ancora davanti, portati dalle coincidenze della vita.

L’hai imparato così bene che sei lì, appiccicata come una cozza!

CITAZIONE
deglutisce un dolore che entrambi sappiamo che non lo lascerà mai del tutto.

Basterebbe una pepata di cozze e il problema sarebbe subito risolto!
Anche questa storia comincia a essere succulenta… :shifty:


CITAZIONE
Ho visto la sofferenza atroce ardere nel fondo dei suoi occhi neri, l’ho visto dibattersi nel baratro della disperazione del passato senza potergli tendere una mano pietosa, l’ho visto combattere strenuamente e, infine, risalire a fatica l’erta china, l’anima lacerata e stremata, ma mai perduta.

E’ cattivissima! Quasi più cattiva di me. Una guardona maligna! :o:

CITAZIONE
No, forse non è stata una bella idea venire a teatro ad ascoltare queste poesie…

No, basta aspettare la vendetta di lui. :truce:


CITAZIONE
Eppure, so che in quei giorni il suo unico desiderio era morire,

Comprensibile. -_-

CITAZIONE
No, non posso più lasciarlo solo a soffrire,

A quando questa pepata di cozze? :stupore:


CITAZIONE
Severus mi guarda, immobile e senza quasi respirare, e i suoi occhi neri ardono in un rogo senza fine.

In questa storia tutti cercano di battere il record mondiale di apnea.


CITAZIONE
Conosciamo il nostro destino: il dolore ci ha fatto incontrare e abbiamo saputo condividerlo, ma ora l’amore ci unisce e la passione ci congiunge. Per sempre!

Il Club dei Masochisti… bah… -_-
Simpatiche protagoniste (dovrò tirare giù ad accettata l’albero genealogico e vedere tra i rami rinsecchiti e storti dove si nascondono tutte queste parenti streghe di cui ignoravo completamente l’esistenza. Mi aspettano due funerali e un istituto psichiatrico per i due del Club dei Masochisti.

Alla prossima, Marmaglio, più prossima di quel che crediate!
Iniziate a tremare!!! :truce: :truce: :truce:


Edited by La Strega - 28/1/2012, 19:20
 
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La Fata
view post Posted on 1/2/2012, 18:31





Scusate la lunga assenza mie adorate: l'inverno è lungo, triste, terribilmente gelido, cupo e noioso e noi fatine in genere tendiamo a rintanarci nelle nostre casine fatate, in una sorta di dolce letargo da cui usciamo in genere quando le giornate iniziano di nuovo a riallungarsi e a regalare tepore: Oggi non è proprio il pomeriggio ideale per svolazzare fuori, ai margini del bosco, con le temperature siberiane in atto, ma la voglia di venirvi a trovare e la nostalgia di letture romantiche hanno avuto la meglio, quindi eccomi di nuovo seduta all' Infopoint della Grande Quercia a dedicarmi alla lettura di nuove storie coinvolgenti, e in questo caso ho scelto quelle della cara:



Jareth The Goblin King .




CITAZIONE

UN REGALO DAL PASSATO


Severus Piton si stava allacciando nervosamente la lunga fila di bottoni della giacca, chiedendosi perché avesse accettato l’invito a quello strano ricevimento dell’ultimo minuto.
Del resto era il preside della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e non poteva rifiutare un invito del Ministro in persona.
Mentalmente cercava di passare in rassegna tutti gli invitati pensando a quanto sarebbe stato tedioso e a quanto tempo si sarebbe dovuto trattenere.
Con questo pensiero sgradevole nella mente si adagiò sulle spalle il mantello e aprì la porta, Smaterializzandosi subito oltre la soglia.
Il cielo di Londra era solitamente scuro e gelido, ma quella sera una grande luna cremisi faceva capolino aprendo intorno a sé uno squarcio e illuminando a giorno le strade.
Severus vi volse lo sguardo prima di varcare la pesante porta del Ministero.
Nella grande sala insolitamente addobbata ancora non c’era nemmeno l’ombra degli altri invitati.
Tuttavia si sentì sollevato di essere in anticipo, questo gli dava il tempo di abituarsi all’idea e a quel luogo dove non andava mai volentieri e sempre per ragioni ufficiali.
Si guardò intorno, pensò che era il genere di evento che sarebbe piaciuto a Silente: un grande abete di Natale faceva bella mostra di sé di fianco al grande camino acceso; ai due lati del salone vi erano due lunghe tavole sulle quali splendevano calici d’argento che di lì a poco si sarebbero tinti del rosso profondo del vino elfico della migliore annata.
Mancava poco a Natale e se lo avesse dimenticato c’erano le cibarie sui vassoi a ricordargli quel periodo dell’anno che detestava.
‘’Si,’’ pensò, ‘’a Silente sarebbe proprio piaciuto.’’
Prese a far scorrere le dita sull’antica cornice del camino, quasi senza accorgersene, eppure ripercorrendone con precisione il motivo floreale, poi delle voci dal piano di sopra lo riportarono alla realtà.
Riconobbe subito la voce del Ministro e di Potter, poi un’altra voce di donna che non conosceva.
Diede le spalle al fuoco e attese di vederli scendere dalla grande scalinata di marmo.
Era passato qualche anno dalla sconfitta di Lord Voldemort e aveva incontrato più volte Harry Potter sempre per motivi ufficiali e quello non lo era: si chiese cosa avrebbero potuto dirsi, ammesso che avessero qualcosa da dirsi…
Shakelbolt avanzò verso di lui con la mano tesa e un largo sorriso:
<< Preside Piton, che piacere >> esordì .
Piton strinse la mano al ministro facendo appena un cenno di saluto col capo a Potter e alla giovane strega alla sua sinistra, che aveva un’espressione curiosa dipinta sul volto.
<<venga, le presento la mia ospite, Harry lo conosce molto meglio di me. >>
Piton annuì, fissando gli occhi verdi del giovane che gli restituì lo sguardo.
<< Professor Piton, la Signorina Elisa Osbourne, la mia segretaria. >>
Piton fissò negli occhi la giovane strega che arrossì vagamente.
<< Un tempo ero una sua allieva ad Hogwarts, , ma non credo si ricordi di me >>
Severus rimase sorpreso e cercò mentalmente di frugare nella memoria alla ricerca del volto delicato che aveva di fronte.
<< Osbourne, il nome mi è familiare>> sussurrò << ma ho avuto così tanti studenti che non potrei ricordarmeli tutti. >>
<< Certo, comprendo. >> sorrise imbarazzata la donna.
Finalmente cominciarono ad arrivare anche altri ospiti, per lo più impiegati del Ministero, tra cui anche Lucius Malfoy e Draco.
Piton fu sollevato dal fatto che la combriccola si spostasse verso i nuovi arrivati per lo scambio di convenevoli.
Prese dal tavolo un calice di vino e rimase a fissare Elisa, mentre Shakelbolt la presentava agli altri ospiti; non riusciva a ricordare chi fosse eppure tra i suoi ricordi quel nome era familiare, del resto era difficile immaginare la bella donna che aveva ora di fronte con una divisa scolastica.
Si mosse verso il buffet, ma si arrestò vedendo la giovane segretaria di Shakelbolt allontanarsi con fare circospetto.
Il pensiero di restare lì e conversare ‘’amabilmente’’ magari con Malfoy o Draco, che altri non era diventato che l’ombra sbiadita del padre, non lo allettava.
Quindi preferì seguire la sua diffidenza verso l’estraneo e seguire la Signorina Osbourne, forse anche solo per scacciare la noia.
La strega salì su per una piccola scala che portava sul tetto dell’edificio trascinandosi dietro il lungo abito; non si accorse che Severus l‘avesse seguita.
Quando si trovò all’aperto sulla terrazza, guardò verso il cielo e nervosamente prese a togliersi le forcine dal capo, i capelli le ricaddero sulle spalle scompigliati ma per lei sembrò essere un enorme sollievo.
Piton ritirò il lembo del mantello che sporgeva da dietro la colonna cui si era nascosto: quel lieve fruscio di stoffa nel silenzio della notte attrasse l’attenzione della donna.
La vide portare istintivamente la mano alla bacchetta e decise di uscire allo scoperto.
<< Deduco che lei non ami molto questo genere di feste >> esordì, con la solita voce glaciale.
<< Professore, mi scusi, ma dovevo assolutamente liberarmi di questa acconciatura fastidiosa. >> rispose imbarazzata ma con uno strano sorriso sorpreso.
Piton la guardò meglio con i capelli arruffati sotto la luce lunare: anche il suo volto gli sembrava familiare.
<< Dunque è stata una mia studentessa? >> chiese.
La donna annuì: erano passati diversi anni, e spesso aveva pensato a come sarebbe stato rivederlo.
Era evidente che lei lo ricordava bene mentre lui no.
<< Ero nella sua casa, e non me la cavavo molto male con le pozioni, ma sono passati diversi anni e non ho la pretesa che ricordi ogni studente >> aggiunse, vedendo il Professore che continuava a scrutarla.
<< Nella mia casa e non era neanche una testa di legno >> sibilò Piton pensieroso fissando gli occhi ambrati di lei e i capelli rossicci scompigliati.
Poi un’immagine chiara gli venne alla mente:
<i>Una ragazzina dell’ultimo anno con lunghe trecce sulla soglia del suo studio a Natale, quegli stessi occhi rischiarati dalla luce cerulea di una candela e lei che stringeva un pacchetto con un nastro arancio.
Poi si sentì rimbombare nelle orecchie le sue stesse parole pronunciate in un sibilo furioso << Fuori dai piedi Osbourne, non ho tempo per queste sciocchezze! >>

Ora ricordava.
Sulla terrazza all’improvviso era calato il gelo: la donna distolse lo sguardo e ora stava di nuovo fissando lo squarcio di cielo.
Piton pensò che avrebbe dovuto restare in quella maledetta sala e consumarsi le orecchie a sentire conversazioni futili, ma non avrebbe mai dovuto trovarsi lì.
<< Dunque, lavora per Shakelbolt; dovrà abituarsi a questo genere di eventi mondani, lui ne sembra molto divertito >> disse cercando di cambiare argomento.
<< Sì, è un tipo stravagante, ma mi trovo bene con lui, anche se devo ammettere che questo genere di feste è piuttosto irritante >> ammise con semplicità.
Piton stava guardando la strada sottostante completamente deserta ed Elisa ebbe modo di guardarlo con più attenzione; non era cambiato: sempre glaciale e imperscrutabile anche se sembrava stanco e qualche ruga aveva cominciato a solcargli il volto in modo più marcato.
<< Credo che sarebbe meglio se tornasse al ricevimento, tra un po’ si apriranno le danze e per me è venuto il momento di tornare a casa; spero potrà salutare il Ministro al posto mio e giustificare la mia assenza. >> sussurrò il mago senza guardarla.
<< Certo, lo farò senz’altro. >> annuì la strega, << ora mi scusi, devo andare a sistemarmi. >> sospirò.
Si allontanò a piccoli passi, dietro la sagoma scura che continuava a scrutare il panorama.
<< Signorina Osbourne >> la richiamò, prima che potesse scendere le scale.
La giovane tornò sui suoi passi e di nuovo lo sguardo indagatore del Preside fu su di lei.
Piton non sapeva perché l’avesse richiamata: era stato toccato nel profondo e una sorta di curiosità assopita si stava risvegliando in lui.
<< Sì, professore.>>
<< Cosa c’era nel pacchetto? >>la voce di Piton suonò fredda e incolore ma con una nota di dolcezza che Elisa non vi aveva mai colto.
Arrossì violentemente e prima di rispondere ci fu un lungo momento di silenzio, poi la giovane trasse dalla borsetta che aveva con sé un piccolo pacchettino stropicciato.
<< E’ diventato quasi un portafortuna ormai, ma credo che debba comunque averlo, sempre che questa volta voglia accettarlo. >>
Piton guardò la giovane con sorpresa e disappunto, non avrebbe dovuto fare quella domanda e sicuramente non si aspettava che lo avesse ancora.
Elisa stava per riporre il piccolo oggetto nella borsa, quando una mano calda si posò sulle sue.
<< Grazie. >> sussurrò il mago.
<< Non credo ci rivedremo presto, quindi Buon Natale, Professor Piton.>> disse piano, prima di allontanarsi in fretta da quell’uomo che la confondeva come tanti anni prima.
Piton rimasto solo rigirò il pacchetto tra le dita; si chiese cosa gli fosse saltato in mente, non era da lui.
Lacerò piano la carta ormai consumata dal tempo ed estrasse un foulard di seta nera.
Si tolse lentamente il suo e lo sostituì con quello nuovo.
Le sue labbra per la prima volta dopo anni si piegarono un piccolo sorriso sotto quella grande luna rossastra che sovrastava il cielo di Londra.


Oh, che splendido e dolcissimo scorcio della nuova vita di Severus, al quale, in questo caso, non è fortunatamente toccata in sorte la brutta fine che gli ha riservato la Rowling: ti sono infinitamente grata, dolce Jareth, per avermi, anzi, averci regalato un momento così intenso della sua vita finalmente addolcita dall'adorabile e tenerissimo gesto di Elisa! Il tutto poi è ammantato da un alone deliziosamente romantico grazie alla luna che osserva sorniona dall'alto, e il luogo in cui si incontrano è pregno di sacralità e silenzio: l'atmosfera che hai descritto rende tutto così bello e perfetto, che il mio cuoricino in questo momento è pieno di gioia e calore. Semplicemente meraviglioso... era proprio ciò di cui avevo bisogno dopo il freddo che ho preso oggi, carissima amica! :wub:




CITAZIONE

SEMPLICEMENTE ESTATE


Attraverso i campi di girasoli,
sulle morbide colline
ove scivola l’alba dorata.
Tra pietre antiche come il mondo
scaldate dal sole di tutte le estati
che si sono avvicendate nel tempo.
Perché l’estate?
Se l’autunno meglio si accorda
all’ambra dei tuoi occhi?
Perché è il ricordo di un’estate
a riscaldare ogni momento buio dell’anima.

E il momento di assaporare ancora squisite parole d'amore continua, attraverso i versi semplici e solari della tua bellissima poesia! Una dedica d'amore perfetta, ad una persona che per meritarla deve essere per forza assai speciale ;)





CITAZIONE

I QUATTRO ELEMENTI


Aria leggera e impalpabile
che sa diventare vento
per poi riprendere a soffiare leggermente
accarezzando il volto come brezza tiepida.
Fuoco che divampa
nella cornice antica di un camino,
con lingue che avvolgono come un manto
i tronchi recisi mutandoli in braci
sotto cui le fiamme continuano a vivere.
Acqua che ondeggia
accarezzata dal sole
e nella notte d’ebano
si schianta con forza
contro gli scogli acuminati.
Terra eterna mutevole e immutata,
provata da mille e mille inverni
e altrettante estati
il cui sole ne segna indelebilmente il volto.

Oh, come vorrei essere la fatina alla quale un misterioso e affascinante mago decidesse di dedicare queste magnifiche parole piene di passione e sentimento (uno a caso, naturalmente) :rolleyes: Che fortuna poter ricevere come pegno d'amore cotanta bellezza tradotta in versi. E invece a me non capita mai, :( e mi devo sempre accontentare di leggere... ma almeno, grazie al tuo dolcissimo animo romantico, posso sognare!



CITAZIONE

AMBRA


Un oceano d’ambra e miele
dove silenziosa si posa
una goccia di smeraldo.
Tenere tra le dita un cubetto di ghiaccio
mentre ci si perde con lo sguardo
in una tazza di the bollente.
Turbini e tempeste
che creano ombre e pagliuzze dorate,
quasi una pioggia scrosciante
di foglie d’autunno.
Questo sono i suoi occhi.

Uhmmm... Questi occhi non mi sono nuovi :shifty: E la loro descrizione è perfetta, carissima Jareth. Brava, bravissima, hai saputo trasmettere e spiegare la vita e la bellezza, di cui questi occhi meravigliosi sono ricolmi, con poche, semplici righe piene d'amore e rispetto: li adori, e di ciò non mi stupisco affatto ma, anzi, non posso fare altro che unirmi a te nell'ammirazione di un così assoluto capolavoro di intensità. A questo punto, prima di rintanarmi di nuovo nella mia casina, dove troverò finalmente un bel fuoco che scoppietta nel caminetto (brrrr... non vedo l'ora di scaldarmi: questo Infopoint nel bosco non è riscaldato a sufficienza e ho le alucce gelate fino alla punta :cry: ) ti abbraccio forte, dolce amica, e rimando l'appuntamento con tutte a domani... sempre neve permettendo, naturalmente! A presto, dunque :wub:




 
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