Il Calderone di Severus

Le parole del cuore

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view post Posted on 6/5/2011, 08:11
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Vi ricordo che il gioco si basa sull'anonimato dei partecipanti affinché si sentano pienamente liberi di esprimersi, e lo stesso vale per le identità di Fata, Folletto e Strega. Chiunque dovesse eventualmente capire qual è la persona celata sotto il nick è vivamente pregato di restare zitto.
Tutti gli utenti sono liberi di commentare le storie ed esprimere il proprio parere sulle stesse ma, per favore, non dite che non siete state voi a scriverle o che non scrivereste mai cose simili o altri giudizi negativi sull'autore delle storie: concentratevi sul contenuto delle risposte e lasciate perdere ogni commento personale sul suo autore perchè la persona celata sotto il nick ha diritto a tutto il nostro rispetto, qualunque cosa abbia scritto e in qualunque modo si sia espressa.
Provvederò personalmente a cancellare/censurare commenti che dovessero risultare irrispettosi delle persone.
Anche l'autore delle storie è libero di auto-commentarsi, stando attento a non farsi riconoscere.


Sempre scusandomi con l’autore per il ritardo con cui le inserisco, ecco le 4 risposte (1 fic su Severus e 3 poesie originali) inviate da Jareth The Goblin King .


2- Non è necessaria una ricorrenza speciale per fare un regalo alla persona che si ama. Cosa regalereste a lui/lei?

One-shot – generale, sentimentale – Fic di HP: post 7° anno – Severus e pers. originale


UN REGALO DAL PASSATO


Severus Piton si stava allacciando nervosamente la lunga fila di bottoni della giacca, chiedendosi perché avesse accettato l’invito a quello strano ricevimento dell’ultimo minuto.
Del resto era il preside della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e non poteva rifiutare un invito del Ministro in persona.
Mentalmente cercava di passare in rassegna tutti gli invitati pensando a quanto sarebbe stato tedioso e a quanto tempo si sarebbe dovuto trattenere.
Con questo pensiero sgradevole nella mente si adagiò sulle spalle il mantello e aprì la porta, Smaterializzandosi subito oltre la soglia.
Il cielo di Londra era solitamente scuro e gelido, ma quella sera una grande luna cremisi faceva capolino aprendo intorno a sé uno squarcio e illuminando a giorno le strade.
Severus vi volse lo sguardo prima di varcare la pesante porta del Ministero.
Nella grande sala insolitamente addobbata ancora non c’era nemmeno l’ombra degli altri invitati.
Tuttavia si sentì sollevato di essere in anticipo, questo gli dava il tempo di abituarsi all’idea e a quel luogo dove non andava mai volentieri e sempre per ragioni ufficiali.
Si guardò intorno, pensò che era il genere di evento che sarebbe piaciuto a Silente: un grande abete di Natale faceva bella mostra di sé di fianco al grande camino acceso; ai due lati del salone vi erano due lunghe tavole sulle quali splendevano calici d’argento che di lì a poco si sarebbero tinti del rosso profondo del vino elfico della migliore annata.
Mancava poco a Natale e se lo avesse dimenticato c’erano le cibarie sui vassoi a ricordargli quel periodo dell’anno che detestava.
‘’Si,’’ pensò, ‘’a Silente sarebbe proprio piaciuto.’’
Prese a far scorrere le dita sull’antica cornice del camino, quasi senza accorgersene, eppure ripercorrendone con precisione il motivo floreale, poi delle voci dal piano di sopra lo riportarono alla realtà.
Riconobbe subito la voce del Ministro e di Potter, poi un’altra voce di donna che non conosceva.
Diede le spalle al fuoco e attese di vederli scendere dalla grande scalinata di marmo.
Era passato qualche anno dalla sconfitta di Lord Voldemort e aveva incontrato più volte Harry Potter sempre per motivi ufficiali e quello non lo era: si chiese cosa avrebbero potuto dirsi, ammesso che avessero qualcosa da dirsi…
Shakelbolt avanzò verso di lui con la mano tesa e un largo sorriso:
<< Preside Piton, che piacere >> esordì .
Piton strinse la mano al ministro facendo appena un cenno di saluto col capo a Potter e alla giovane strega alla sua sinistra, che aveva un’espressione curiosa dipinta sul volto.
<<venga, le presento la mia ospite, Harry lo conosce molto meglio di me. >>
Piton annuì, fissando gli occhi verdi del giovane che gli restituì lo sguardo.
<< Professor Piton, la Signorina Elisa Osbourne, la mia segretaria. >>
Piton fissò negli occhi la giovane strega che arrossì vagamente.
<< Un tempo ero una sua allieva ad Hogwarts, , ma non credo si ricordi di me >>
Severus rimase sorpreso e cercò mentalmente di frugare nella memoria alla ricerca del volto delicato che aveva di fronte.
<< Osbourne, il nome mi è familiare>> sussurrò << ma ho avuto così tanti studenti che non potrei ricordarmeli tutti. >>
<< Certo, comprendo. >> sorrise imbarazzata la donna.
Finalmente cominciarono ad arrivare anche altri ospiti, per lo più impiegati del Ministero, tra cui anche Lucius Malfoy e Draco.
Piton fu sollevato dal fatto che la combriccola si spostasse verso i nuovi arrivati per lo scambio di convenevoli.
Prese dal tavolo un calice di vino e rimase a fissare Elisa, mentre Shakelbolt la presentava agli altri ospiti; non riusciva a ricordare chi fosse eppure tra i suoi ricordi quel nome era familiare, del resto era difficile immaginare la bella donna che aveva ora di fronte con una divisa scolastica.
Si mosse verso il buffet, ma si arrestò vedendo la giovane segretaria di Shakelbolt allontanarsi con fare circospetto.
Il pensiero di restare lì e conversare ‘’amabilmente’’ magari con Malfoy o Draco, che altri non era diventato che l’ombra sbiadita del padre, non lo allettava.
Quindi preferì seguire la sua diffidenza verso l’estraneo e seguire la Signorina Osbourne, forse anche solo per scacciare la noia.
La strega salì su per una piccola scala che portava sul tetto dell’edificio trascinandosi dietro il lungo abito; non si accorse che Severus l‘avesse seguita.
Quando si trovò all’aperto sulla terrazza, guardò verso il cielo e nervosamente prese a togliersi le forcine dal capo, i capelli le ricaddero sulle spalle scompigliati ma per lei sembrò essere un enorme sollievo.
Piton ritirò il lembo del mantello che sporgeva da dietro la colonna cui si era nascosto: quel lieve fruscio di stoffa nel silenzio della notte attrasse l’attenzione della donna.
La vide portare istintivamente la mano alla bacchetta e decise di uscire allo scoperto.
<< Deduco che lei non ami molto questo genere di feste >> esordì, con la solita voce glaciale.
<< Professore, mi scusi, ma dovevo assolutamente liberarmi di questa acconciatura fastidiosa. >> rispose imbarazzata ma con uno strano sorriso sorpreso.
Piton la guardò meglio con i capelli arruffati sotto la luce lunare: anche il suo volto gli sembrava familiare.
<< Dunque è stata una mia studentessa? >> chiese.
La donna annuì: erano passati diversi anni, e spesso aveva pensato a come sarebbe stato rivederlo.
Era evidente che lei lo ricordava bene mentre lui no.
<< Ero nella sua casa, e non me la cavavo molto male con le pozioni, ma sono passati diversi anni e non ho la pretesa che ricordi ogni studente >> aggiunse, vedendo il Professore che continuava a scrutarla.
<< Nella mia casa e non era neanche una testa di legno >> sibilò Piton pensieroso fissando gli occhi ambrati di lei e i capelli rossicci scompigliati.
Poi un’immagine chiara gli venne alla mente:
Una ragazzina dell’ultimo anno con lunghe trecce sulla soglia del suo studio a Natale, quegli stessi occhi rischiarati dalla luce cerulea di una candela e lei che stringeva un pacchetto con un nastro arancio.
Poi si sentì rimbombare nelle orecchie le sue stesse parole pronunciate in un sibilo furioso << Fuori dai piedi Osbourne, non ho tempo per queste sciocchezze! >>

Ora ricordava.
Sulla terrazza all’improvviso era calato il gelo: la donna distolse lo sguardo e ora stava di nuovo fissando lo squarcio di cielo.
Piton pensò che avrebbe dovuto restare in quella maledetta sala e consumarsi le orecchie a sentire conversazioni futili, ma non avrebbe mai dovuto trovarsi lì.
<< Dunque, lavora per Shakelbolt; dovrà abituarsi a questo genere di eventi mondani, lui ne sembra molto divertito >> disse cercando di cambiare argomento.
<< Sì, è un tipo stravagante, ma mi trovo bene con lui, anche se devo ammettere che questo genere di feste è piuttosto irritante >> ammise con semplicità.
Piton stava guardando la strada sottostante completamente deserta ed Elisa ebbe modo di guardarlo con più attenzione; non era cambiato: sempre glaciale e imperscrutabile anche se sembrava stanco e qualche ruga aveva cominciato a solcargli il volto in modo più marcato.
<< Credo che sarebbe meglio se tornasse al ricevimento, tra un po’ si apriranno le danze e per me è venuto il momento di tornare a casa; spero potrà salutare il Ministro al posto mio e giustificare la mia assenza. >> sussurrò il mago senza guardarla.
<< Certo, lo farò senz’altro. >> annuì la strega, << ora mi scusi, devo andare a sistemarmi. >> sospirò.
Si allontanò a piccoli passi, dietro la sagoma scura che continuava a scrutare il panorama.
<< Signorina Osbourne >> la richiamò, prima che potesse scendere le scale.
La giovane tornò sui suoi passi e di nuovo lo sguardo indagatore del Preside fu su di lei.
Piton non sapeva perché l’avesse richiamata: era stato toccato nel profondo e una sorta di curiosità assopita si stava risvegliando in lui.
<< Sì, professore.>>
<< Cosa c’era nel pacchetto? >>la voce di Piton suonò fredda e incolore ma con una nota di dolcezza che Elisa non vi aveva mai colto.
Arrossì violentemente e prima di rispondere ci fu un lungo momento di silenzio, poi la giovane trasse dalla borsetta che aveva con sé un piccolo pacchettino stropicciato.
<< E’ diventato quasi un portafortuna ormai, ma credo che debba comunque averlo, sempre che questa volta voglia accettarlo. >>
Piton guardò la giovane con sorpresa e disappunto, non avrebbe dovuto fare quella domanda e sicuramente non si aspettava che lo avesse ancora.
Elisa stava per riporre il piccolo oggetto nella borsa, quando una mano calda si posò sulle sue.
<< Grazie. >> sussurrò il mago.
<< Non credo ci rivedremo presto, quindi Buon Natale, Professor Piton.>> disse piano, prima di allontanarsi in fretta da quell’uomo che la confondeva come tanti anni prima.
Piton rimasto solo rigirò il pacchetto tra le dita; si chiese cosa gli fosse saltato in mente, non era da lui.
Lacerò piano la carta ormai consumata dal tempo ed estrasse un foulard di seta nera.
Si tolse lentamente il suo e lo sostituì con quello nuovo.
Le sue labbra per la prima volta dopo anni si piegarono un piccolo sorriso sotto quella grande luna rossastra che sovrastava il cielo di Londra.





4- Pensare a lui vi ricorda una stagione. Quale e perché?


Poesia – introspettivo - originale


SEMPLICEMENTE ESTATE


Attraverso i campi di girasoli,
sulle morbide colline
ove scivola l’alba dorata.
Tra pietre antiche come il mondo
scaldate dal sole di tutte le estati
che si sono avvicendate nel tempo.
Perché l’estate?
Se l’autunno meglio si accorda
all’ambra dei tuoi occhi?
Perché è il ricordo di un’estate
a riscaldare ogni momento buio dell’anima.




6- E se doveste paragonarlo/a ad un elemento naturale, quale sarebbe?


Poesia – introspettivo - originale


I QUATTRO ELEMENTI


Aria leggera e impalpabile
che sa diventare vento
per poi riprendere a soffiare leggermente
accarezzando il volto come brezza tiepida.
Fuoco che divampa
nella cornice antica di un camino,
con lingue che avvolgono come un manto
i tronchi recisi mutandoli in braci
sotto cui le fiamme continuano a vivere.
Acqua che ondeggia
accarezzata dal sole
e nella notte d’ebano
si schianta con forza
contro gli scogli acuminati.
Terra eterna mutevole e immutata,
provata da mille e mille inverni
e altrettante estati
il cui sole ne segna indelebilmente il volto.




11 - Il colore dei suoi occhi vi ricorda...


Poesia – introspettivo - originale


AMBRA


Un oceano d’ambra e miele
dove silenziosa si posa
una goccia di smeraldo.
Tenere tra le dita un cubetto di ghiaccio
mentre ci si perde con lo sguardo
in una tazza di the bollente.
Turbini e tempeste
che creano ombre e pagliuzze dorate,
quasi una pioggia scrosciante
di foglie d’autunno.
Questo sono i suoi occhi.






Passo la parola a Fata, Folletto e Strega i cui commenti, dolci o pungenti che siano (e alla Strega, ma anche al Folletto, talvolta, concediamo una dose di "malignità" in più affinché possano adeguatamente svolgere il loro ruolo), devono considerarsi esclusivamente effettuati sulla storia e i suoi personaggi e non sulla persona dell'autore.
 
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Vi ricordo che il gioco si basa sull'anonimato dei partecipanti affinché si sentano pienamente liberi di esprimersi, e lo stesso vale per le identità di Fata, Folletto e Strega. Chiunque dovesse eventualmente capire qual è la persona celata sotto il nick è vivamente pregato di restare zitto.
Tutti gli utenti sono liberi di commentare le storie ed esprimere il proprio parere sulle stesse ma, per favore, non dite che non siete state voi a scriverle o che non scrivereste mai cose simili o altri giudizi negativi sull'autore delle storie: concentratevi sul contenuto delle risposte e lasciate perdere ogni commento personale sul suo autore perchè la persona celata sotto il nick ha diritto a tutto il nostro rispetto, qualunque cosa abbia scritto e in qualunque modo si sia espressa.
Provvederò personalmente a cancellare/censurare commenti che dovessero risultare irrispettosi delle persone.
Anche l'autore delle storie è libero di auto-commentarsi, stando attento a non farsi riconoscere.


Sempre scusandomi con l’autore per il ritardo con cui le inserisco, ecco 5 storie originali inviate da Rebel Heart .


1- Gli occhi si aprono nel buio della notte. L’avete sognato e le immagini sono ancora chiare nella vostra mente...

flash-fic - Introspettivo/romantico - Originale


Ombre di sogni


Lui è l’ombra di un sogno che resta imprigionato dalle trappole della vita. Eppure, questa volta, è riuscito a liberarsene. Si avvicina, invitante, a un letto che ha ospitato solo il divertimento di poche serate accese dall’alcool e da istinti brucianti. E’ forse la solitudine il costo segreto di inseguire questo maledetto sogno?
Ma… è arrivato? Veramente? E’ riuscito a combattere e distruggere il male… la parte oscura che mi impedisce di amare completamente qualcuno? E’ incredibile, eppure è qui, davanti ai miei occhi. E non ho davanti un cavaliere dalla scintillante armatura, ma un essere umano armato di semplici sentimenti, che hanno saputo trafiggere il mio scudo di razionalità, infrangendo per sempre la barriera del sogno.
Vorrei pensare, ma rovinerei tutto. Vorrei andarmene, ma vorrei anche restare. Vorrei amarlo e dirgli che andrà tutto bene, ma… non posso. Come si potrebbe permettere di cedere e di amare una donna, nella sua fragilità, nell’accentuata sfumatura di nero che sovrasta la sua imperfezione, nel suo istintivo essere sé stessa e imporre a lui di seguirla e di abbandonare quello stesso controllo che, in ogni situazione, lo ha sempre salvato?





2- Non è necessaria una ricorrenza speciale per fare un regalo alla persona che si ama. Cosa regalereste a lui/lei?


flash-fic - Introspettivo/romantico - Originale


Immaterialità


Non sono necessari oggetti per amare, ma per lasciare un ricordo di sé. Nella materialità delle cose ci si può ritrovare, ma questo si può fare anche guardando un’alba, un cielo stellato o un sole che si tinge di rosso.
Regalerei me stessa, la mia devozione, i miei errori e la mia imperfezione sapendo di poter ricevere altrettanto e di poterlo accettare. Ma lo vizierei. Lo ritroverei in ogni cosa, anche quando non è al mio fianco e vorrei che ogni cosa che fa parte del mio mondo fosse anche un po’ sua.
La sorpresa più grande sarebbe quella di sapere che amando un ignoto tinto di tenebra qualcosa torna indietro, quando quegli occhi si rendono conto dei sentimenti che hanno scatenato. E leggervi comprensione e affetto mi farebbe capire che il dono è arrivato a destinazione. Ed è stato gradito.




10- Se fosse un’emozione sarebbe...


flash-fic - Introspettivo/romantico - Originale


Una ricompensa


E’ una cosa che non cerchi, ma ti trova. Desiderio, credo.
Da un errore, quello che lui reputa un errore, si scatenano i miei sentimenti per lui. E’ impossibile scindere la ragione da questa predominanza d’istinto. E’ troppo accecante.
Ciò che si scatena mi fa dimenticare la ragione, l’orgoglio, le maschere. Se non fosse sempre così distante e inavvicinabile, celato nel suo mondo racchiuso nella pietra di quattro mura…
Non rinuncerà mai al suo cuore per un’altra persona perché ormai è perduto…
E che cosa resta, alla fine, se non un cuscino liso su cui piangere lacrime che a malapena si conoscono, nel loro umido sapore amaro, nel loro sprigionarsi da sentimenti che sono così difficilmente noti.
Eppure resta impagabile il contatto della sua mano. Una sensazione inspiegabile, piacevole, elettrica. Ogni particella del mio essere reagisce a quel contatto, stimolata da quel tocco di velluto. Da stimoli che il mio lato razionale ha nascosto nel profondo e che solo lui è in grado di risvegliare.
Ed è una ricompensa minima, ma bellissima, che ripaga ogni sforzo, ogni energia di cui mi privo per continuare a inseguirlo. E quando mi rendo conto di tutto ciò, capisco quanto sono cambiata, quanto, paradossalmente, una persona che riesce a isolarsi dal mondo e a tenere lontani gli altri esseri umani, mi abbia insegnato il cambiamento. E quanto mi possa mancare, con le sue sfumature di bianco e di nero e il suo essere così maledettamente unica e magica.




11 - Il colore dei suoi occhi vi ricorda...


Drabble - Introspettivo/romantico - Originale


Dalle tenebre la vita


Un mondo che si tinge di ombra. Eppure, arrancando in un’atmosfera ignota e buia, non ho alcuna paura. Nel cuore di un’oscurità immensa, ardono, languidi e magnifici, dei bagliori, dei frammenti di stelle. E la loro luce ha il potere di spegnere la mia rabbia e di accendere un sentimento diverso, che altro non vuole, che inseguire quello sguardo e raggiungerlo. Al contempo c’è una sfida aperta tra di noi, tra me e quegli occhi. E lui lo sa, e si è sconsolatamente arreso a tutto ciò anche se, a volte, cerca di respingermi con quello stesso sguardo magnetico con cui è capace di attrarmi.






12 – È notte e l’oscurità silenziosa vi circonda. Poi sentite un fruscio, o forse l’avete solo immaginato…

flash-fic - Introspettivo/romantico - Originale


Cuore ribelle


L’ombra fuggevole di un presagio arriva ad attraversare i miei sogni, a svegliarmi, nel cuore della notte. Aspetto che la bestia respiri dentro di me, che i suoi artigli squarcino il mio cuore, e la sua forma prenda il sopravvento su ogni rigore e logica.
Questo lato scuoterà i miei sensi e alimenterà la mia furia, impedendomi di pensare e di ricordare il giorno e anche più indietro.
Ascolto i rumori della notte, senza temerli, aspettando che i miei stessi passi attraversino l'oscurità, anche se non posso fuggire da ciò che sono.
Ma una mano si tende verso di me, bianca, quasi lampeggiante per il candore esaltato dalle tenebre.
E la rabbia se ne va. Si placa. La voglia di fuggire aumenta, ma al contempo comincia a combattere col desiderio di restare e di afferrare quell’ancora di salvataggio.
Il cielo notturno di quegli occhi albeggia di speranza e di comprensione. Un’oasi in mezzo al deserto. Ne ho un bisogno disperato, quindi, sì, afferro la sua mano e compio il salto in un buio ancora più profondo della notte in cui stavo per inoltrarmi.






Passo la parola a Fata, Folletto e Strega i cui commenti, dolci o pungenti che siano (e alla Strega, ma anche al Folletto, talvolta, concediamo una dose di "malignità" in più affinché possano adeguatamente svolgere il loro ruolo), devono considerarsi esclusivamente effettuati sulla storia e i suoi personaggi e non sulla persona dell'autore.
 
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Provvederò personalmente a cancellare/censurare commenti che dovessero risultare irrispettosi delle persone.
Anche l'autore delle storie è libero di auto-commentarsi, stando attento a non farsi riconoscere.


Sempre scusandomi con l’autore per il ritardo con cui le inserisco, ecco 4 storie originali inviate da Dragonfly che intende mantenere l’anonimato anche a gioco concluso.


1- Gli occhi si aprono nel buio della notte. L’avete sognato e le immagini sono ancora chiare nella vostra mente...

flash-fic - Introspettivo/romantico - Originale


Benvenuto, raggio di sole


E’ brillante, come cosa reale. L’immagine rimasta impressa sulla retina è ancora così vivida da farmi battere forte il cuore. E’ come se l’avessi appena salutato di persona, e la gioia di averlo incontrato e di avergli potuto parlare, lo sguardo che mi ha appena regalato e il sorriso, così veri e tangibili, mi riempiono di una sensazione fortissima di benessere. Anche se è ancora buio, so che oggi la giornata sarà diversa; inizierà con un raggio di sole caldo, intenso e commovente, così come lo è stato il sogno che ho appena fatto. La mia gratitudine nei suoi confronti, per avermi regalato un risveglio così sublime, è immensa: vorrei potermi sdebitare, ma è impossibile. Lui è fisicamente irraggiungibile, e io mi posso avvicinare solo quando la notte mi concede, nel sonno, la meravigliosa opportunità di fantasticarlo. E’ solo qui che lo posso toccare, senza paura di vederlo svanire, in questo mondo immaginario e irreale dove finalmente posso dirgli tutto ciò che mi passa per la testa, anche che lo amo, volendo.




4 - PENSARE A LUI VI RICORDA UNA STAGIONE. QUALE E PERCHÉ?



flash-fic - Introspettivo/romantico - Originale


L'Estate calda che volge alla fine


Lui è unico e speciale, merita tutto il bene del mondo, perché contribuisce a renderlo migliore e ne è parte integrante, come lo è della terra al pari di acqua, aria, sole, cielo, elementi e stagioni… Ecco, se fosse una stagione sarebbe come l’estate lussureggiante che volge alla fine, quando le giornate iniziano piano piano ad accorciarsi ma sono ancora profumate del calore di un sole generoso ma meno aggressivo, e ugualmente caldo e luminoso. Sarebbe come quelle giornate di settembre in cui si sta in modo perfetto, esattamente come si starebbe tra le sue braccia ne sono certa, o al riparo del suo sguardo incredibile dal colore simile a quello delle primissime foglie che iniziano ad imbrunire sui rami. Sarebbe la stagione migliore, è ovvio, sarebbe la stagione in cui si sta meglio e rende migliori, quella che non vorresti passasse mai e che quando finisce, ti lascia il ricordo indelebile di qualcosa che ti ha fatto stare davvero bene.




6 - E SE DOVESTE PARAGONARLO/A AD UN ELEMENTO NATURALE, QUALE SAREBBE?


flash-fic - Introspettivo/romantico - Originale


Come acqua che disseta


E’ impossibile fermare e imbrigliare la forza e la potenza dell’acqua, inafferrabile, fatta per scivolarti beffarda attraverso le dita incapaci di trattenerla. Perché è questo che sarebbe, se fosse un elemento naturale: acqua, sfuggente e pura ma anche profonda e torbida, dolce, materna, fonte di vita, ma allo stesso tempo devastante e inarrestabile. Lui è acqua che disseta e irrora la terra, in grado tuttavia di affogare e distruggere. Acqua che devasta in ogni senso, potente, dominatrice, fondamentale e, infine, accattivante e sensuale. Il ricordo di quando l’ho incontrato la prima volta, infine ritorna prepotente, facendo riaffiorare le incredibili sensazioni vissute nel momento stesso in cui il mio sguardo ha incrociato al suo, quando, come travolta da un’onda anomala, mi sono sentita afferrare dall’acqua di un mare impetuoso e sballottare impietosamente fra flutti altissimi per poi essere buttata sulla battigia completamente inebetita, come appena scampata ad un naufragio.




11 - Il colore dei suoi occhi vi ricorda...


Drabble - Introspettivo/romantico - Originale


L'essenza della vita


Rivivo ancora l’attimo preciso in cui i suoi occhi indescrivibili, profondi e allo stesso tempo vellutati puntano diritti nei miei. Sono incredibilmente magnetici, e questa non è una novità ma cosa risaputa; eppure non sono preparata a sostenere l’impatto di uno sguardo che ricorda il colore del tè profumato, caldo e ristoratore, ma anche del sottobosco brulicante di mistero in cui vorrei addentrarmi per ritrovare emozioni che scuotano almeno per una volta una vita fatta di solite cose. Il suo sguardo caleidoscopico è essenza di vita, promette tutto senza concederti nulla, così vicino ma allo stesso tempo distante, inafferrabile come chi ne è padrone. Occhi di colore indefinibile, capaci di irretire, di cambiare tonalità se baciati dalla luce, di stupire e insieme turbare, sempre, e ogni volta impossibili da dimenticare.








Passo la parola a Fata, Folletto e Strega i cui commenti, dolci o pungenti che siano (e alla Strega, ma anche al Folletto, talvolta, concediamo una dose di "malignità" in più affinché possano adeguatamente svolgere il loro ruolo), devono considerarsi esclusivamente effettuati sulla storia e i suoi personaggi e non sulla persona dell'autore.
 
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La Strega
view post Posted on 8/5/2011, 13:20




Un altro giorno ha inizio! Il giorno più orrido, più umido, più tremendo che questo forum abbia mai vissuto! E’ uno di quei giorni in cui viene messo a repentaglio il destino del mondo! Uno di quei giorni in cui l’angoscia prende corpo e ti attanaglia la gola con le sue sgrinfie. Insomma è la giornata della…

Ma chi è costei, che gode del male altrui? Che gioca con la sua vittima come il gatto col topo? Che va in brodo di giuggiole ogni qualvolta le riesce di recar tremendo danno al prossimo suo?
Ma lei! Ella! Essa! Medesima! LA STREGA! :truce:

Ta-da! Puntuale come le tasse! O come le allergie. He he he! :truce:
Ahhh… il divertimento dura sempre troppo poco. Riprendo tra le grinfie le vostre storielle smielate.
Vediamo chi sarà la vittima predestinata di oggi. :ph34r:


CITAZIONE
Ecco le storie inviate da Cissy

Negli occhi, una vita

Un fuoco freddo arde vivace nel sontuoso camino di marmo bianco, istoriato col blasone della famiglia Malfoy. Il signorile mantello di velluto blu è abbandonato con negligenza sul bracciolo di una poltrona e il bordo tocca il pavimento ricoperto dal tappeto di pregiata fattura.

[…]
Ricorda il gelo oscuro di Azkaban, gli strazianti lamenti, gli orridi risucchi di felicità.
Un brivido mi percorre la schiena: non so proprio come sia riuscito a sopravvivere un anno là dentro. Forse è stata la preoccupazione per la sua famiglia a salvarlo, il timore per Draco sottoposto alla terribile prova dell’assassinio, il sapermi sola e inerme in mezzo a gente senza scrupoli. La sua infelicità l’ha protetto, la sofferenza è diventata la sua difesa.
I suoi occhi hanno un guizzo, ora, e un lampo di luce li rischiara riportandoli per un istante al loro antico splendore.
È solo un istante, poi le labbra che amo si arcuano in una piega amara, di sconfitta e delusione. Ombre cupe passano di nuovo negli occhi di mio marito, laghi ghiacciati senza speranza di disgelo: è la preoccupazione per il futuro che li anima adesso. Sa che dovrà piegarsi ancora ai voleri all’Oscuro Signore, che sarà costretto ad ospitarlo, insieme alla sua lurida schiera di Mangiamorte, proprio qui, nel suo regale maniero, nel regno finora inviolato riservato alla sua famiglia, ad un passato di gloria che non esiste più, ormai infangato dal presente.
[…]
Apro la porta di scatto e volo tra le sue braccia: non voglio che pianga ancora da solo.

Vero che la protagonista non si è schiantata nel camino? Ma che domande… certo che no! :angry:
Depressione post prigione. Normalissima! Le pareti di casa non sono più le stesse, non hanno più quella sana umidità che ti entra nelle ossa, non ci sono più le ragnatele a ogni angolo della stanza.
E chi ti vola addosso non è un radioso Dissennatore che altro non aspetta che risucchiare via ogni tua singola preoccupazione, ma un orrido essere umano che non farà altro che aggiungertene ancora e ancora… fino a quando non ti deciderai a scagliare l’ennesima fattura e a tornare di volata all’amata prigione! :shifty:



CITAZIONE
4 - Pensare a lui vi ricorda una stagione. Quale e perché?

Alzo lo sguardo e vedo il suo volto, bello ed abbagliante come il sole crudele e tagliente dell’inverno che splende sui monti innevati.

Manca solo l'albero di Natale e siamo a posto...
CITAZIONE
I suoi lunghi capelli, seta sottile, fili di ghiaccio dorati dal sole, mi solleticano il viso: amo scioglierli dal prezioso fermaglio di zaffiro e immergervi le dita, avide di quel freddo calore che emana da lui, principe del ghiaccio in cui arde un appassionato fuoco.

Poveretto. Chissà quante volte si deve lavare i capelli in una settimana!
Dovrebbe fare come me e non lavarli affatto!


CITAZIONE
Solo per me, che sono riuscita a sciogliere il gelo del suo cuore, che ho trasformato l’unione di due giovani rampolli purosangue in un legame d’amore condiviso.

Se vi state chiedendo chi ha cancellato ram... sì, sono stata io! :truce:
Però "purosangue" non l'avevo mai sentito... ero rimasta a quelli 10+ :blink:


CITAZIONE
Il gelo invernale promana dal tocco elegante delle sue mani, eppure bruciano le dita affusolate sulla mia pelle mentre mi stringe a sé in un gesto che occhi superficiali scambiano per maschio possesso.

Se io lo scambio per tentato omicidio cosa sono? :truce:

CITAZIONE
Lucius è il mio regale inverno: appare intoccabile, pena il congelamento dell’anima, eppure nei suoi occhi vi è il cielo grigio di tempesta, diamanti di ghiaccio venati d’infinito, sguardo intenso che mi fa sua davanti a tutti.

Sicura che non sia tornato un dissennatore di prigione invece del pollo purosangue?
Per Belzebù! Mi sta venendo fame! <_<




CITAZIONE
9 - Vi offrono una serata a teatro. Che spettacolo teatrale andreste a vedere con lui/lei?

È la voce del basso a levarsi per prima nell’aria: un brivido mi percorre la pelle ed è il nostro amore, la nostra famiglia che va in scena sulla melodia delle note.

Anche la mia pellaccia incartapecorita sta rabbrividendo, ma per un altro motivo... :sick:
CITAZIONE
Il Conte Walter si è macchiato le mani di sangue innocente per assicurare al figlio potere e ricchezze, così come Lucius continua ad indossare ogni notte l’argentea maschera ed impugna lo stiletto dei Mangiamorte.

Finalmente qualcosa di interessante! :truce:



CITAZIONE
10 - Se fosse un’emozione sarebbe...


Eppure, il mio orgoglioso Lucius ancora si inchina davanti a un Mezzosangue, il sangue puro che gli ribolle nelle vene in un impeto di impossibile ribellione, l’amore per suo figlio a imporgli di piegare il capo.


Sempre detto che i bambini stan meglio in un pentolone (e poi serviti con contorni a scelta a temperatura ambiente :truce: )



CITAZIONE
Perché Lucius ama, disperatamente, anche quando in nessun modo può dimostrarlo e la maschera algida e altera copre il suo viso.

A nome di tutti i masochisti: benvenuto nel gruppo! :woot:

Dopo aver letto tutto ciò ho un malessere... :sick:
Se le prossime storie che leggerò saranno così, vi trasformerò tutti in cipolle e vi userò per la mia brodaglia serale putrescente! :angry: :truce:
 
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view post Posted on 9/5/2011, 20:26
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I ♥ Severus


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Vi ricordo che il gioco si basa sull'anonimato dei partecipanti affinché si sentano pienamente liberi di esprimersi, e lo stesso vale per le identità di Fata, Folletto e Strega. Chiunque dovesse eventualmente capire qual è la persona celata sotto il nick è vivamente pregato di restare zitto.
Tutti gli utenti sono liberi di commentare le storie ed esprimere il proprio parere sulle stesse ma, per favore, non dite che non siete state voi a scriverle o che non scrivereste mai cose simili o altri giudizi negativi sull'autore delle storie: concentratevi sul contenuto delle risposte e lasciate perdere ogni commento personale sul suo autore perchè la persona celata sotto il nick ha diritto a tutto il nostro rispetto, qualunque cosa abbia scritto e in qualunque modo si sia espressa.
Provvederò personalmente a cancellare/censurare commenti che dovessero risultare irrispettosi delle persone.
Anche l'autore delle storie è libero di auto-commentarsi, stando attento a non farsi riconoscere.


Sempre scusandomi con l’autore per il ritardo con cui le inserisco, ecco altre 4 risposte (1 fic e 1 poesia su Severus e 2 poesie originali) inviate da Jareth The Goblin King .


3- Un camino acceso, un indumento abbandonato sul bracciolo della poltrona, il candelabro a rischiarare l’angolo del piccolo tavolo dove è appoggiato un libro aperto...


Flash-fic – introspettivo, sentimentale – Fic di HP: post 7° anno – Severus/Pers. Originale


Desiderio


La luce del camino proiettava ombre sulle alte pareti coperte di libri, riflessi di luce che danzavano nel silenzio.
La cera delle candele era quasi consumata ma Severus non pareva curarsene: sfogliava il libro aperto senza leggere le parole che vi erano scritte, giusto per ingannare i pensieri che volgevano in un’unica direzione.
Com’era possibile? La sua mente non riusciva ad accettare quello che il suo cuore cercava di dire.
Aveva amato solo Lily, anche ora che lei non c’era più continuava ad amarla, eppure quella giovane donna aveva fatto vacillare qualcosa dentro di lui; questo Severus non poteva accettarlo!
Doveva andarsene, avrebbe potuto facilmente sostituirla, in fondo l’anno scolastico era appena iniziato.
Mentre questo pensiero si completava nella sua mente, un altro più intenso si apriva come uno squarcio.
Si tolse il foulard che teneva al collo come se avesse paura di soffocare e lo posò con un gesto nervoso ed elegante sul bracciolo della poltrona.
Era come se all’improvviso il suo corpo e la sua mente avessero ricordato l’esistenza di certe sensazioni: la disciplina che aveva sempre imposto a se stesso in tutti quegli anni aveva barcollato in pochi giorni.
Non riusciva a non pensare a lei, a non guardarla, a non desiderarla; la seguiva con lo sguardo tra i corridoi dell’antica scuola, si soffermava sui suoi capelli, sui suoi occhi, sul suo corpo morbido e armonico, sul suo sorriso custodito tra le labbra ben disegnate.
La desiderava… con un’intensità che aveva dimenticato potesse avere il desiderio.
Sarah si intratteneva volentieri con lui, dopo anni era la prima persona che tentava di avvicinarsi e a cui permetteva di farlo, ma era un gioco pericoloso.
Averla vicino gli faceva desiderare cose che non poteva permettersi.
Si chiese se lei avrebbe ancora tratto piacere dalla sua compagnia sapendo cosa questa vicinanza facesse emergere in lui.
Cosa avrebbe pensato sapendo che mentre si aggrappava al suo braccio per evitare di cadere, lui aveva solo il desiderio di stringerla, di scivolare tra le sue labbra, di fondersi con lei in un’unica fiammata?
Piton strinse forte la stoffa della poltrona su cui si era lasciato cadere.
Disciplinare la mente era sempre stato il suo punto di forza; doveva solo recuperare il suo equilibrio e allontanarla da sé e dalla scuola, era l’unico modo!
Avrebbe trovato un altro lavoro, un altro posto, probabilmente anche un altro uomo in cui instillare quel desiderio. Questo pensiero lo fece improvvisamente rabbrividire d’ira: voleva fosse sua, sua e di nessun altro, con quel possesso con cui aveva amato un’unica volta:
Sì, doveva allontanarla il più possibile da sé.
Ma come si può desiderare di allontanare un raggio di sole dopo anni trascorsi nel buio, annaspando tra il fango in preda al tormento?!




8- Il sole batte radente sul prato bagnato dalla rugiada del mattino, riempiendo l’aria di riflessi colorati e irreali. Dal nulla una figura si staglia in controluce…


Poesia – introspettivo - Severus post 7 anno


Vivo


Era vivo.
Una figura nera in controluce sulla soglia di un nuovo giorno.
Era vivo.
Non lo meritava, non avrebbe mai voluto sopravvivere,
eppure era vivo, circondato da quell’alba irreale,
la lunga notte era alle spalle e cristalli di rugiada gli inumidivano il lungo mantello.
Era vivo senza volerlo,
senza meritarlo,
senza in fondo avere una vita degna di essere vissuta.
Eppure veder nascere il sole era confortante
e per la prima volta dopo anni
concesse a una lacrima di scivolargli lungo il viso.




10- Se fosse un’emozione sarebbe...


Poesia – introspettivo - originale


Vuoto d’aria improvviso


Un’auto lanciata nella notte ad alta velocità che imbocca un viadotto,
quel vuoto allo stomaco si tinge di giada dorata per quel breve istante di uno sguardo,
il tempo di un giro sulle montagne russe,
niente è più forte di quel vuoto d’aria improvviso.




11 7- Siete riusciti a conoscerlo/a. Descrivete la situazione e le vostre emozioni e sensazioni.


Flash-fic – introspettivo - originale


15 Luglio


Chi può dire di conoscere realmente qualcun altro?
Quando a volte un breve attimo può riempire un vuoto più di anni e anni trascorsi insieme.
Uno sguardo può confondere e farti improvvisamente ricordare l’esistenza della felicità.
Come una brezza calda che avvolge fissando un volto che istintivamente infonde sicurezza.
Un sorriso o una voce possono fare la differenza tra il gelo invernale e una calda giornata di luglio.
La felicità a volte è un profumo che può riemergere dopo giorni, mesi o anni a ricordarti quel momento.
Una notte intera può essere concentrata nella consistenza di una stoffa di cui il tocco leggero ha lasciato un marchio indelebile.
Era la notte del 15 Luglio 2010, da allora ogni cosa,
anche la più brutta,
ha un colore diverso se guardata attraverso il bagliore di un cristallo d’ambra.
Questo sono i suoi occhi.






Passo la parola a Fata, Folletto e Strega i cui commenti, dolci o pungenti che siano (e alla Strega, ma anche al Folletto, talvolta, concediamo una dose di "malignità" in più affinché possano adeguatamente svolgere il loro ruolo), devono considerarsi esclusivamente effettuati sulla storia e i suoi personaggi e non sulla persona dell'autore.

Edited by Ida59 - 10/5/2011, 18:47
 
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view post Posted on 10/5/2011, 19:47
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I ♥ Severus


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Dichiaro ufficialmente concluso il gioco-test e invito Fata, Strega e Folletto a completare i loro commenti alle storie: nell'attesa, NON rivelerò chi si nasconde dietro ai vari nick, anche se potete fare tutte le illazioni che volete. Ricordate, però, che Minerva e Dragonfly hanno chiesto di mantenere l'anonimato, quindi cancellerò qualsiasi cosa che riguardasse i loro nick.
Mi raccomando con gli autori di non svelare la propria identità finchè Fata, Strega e Folletto non avranno terminato i commenti.

Le persone che hanno partecipato, in ordine di nick, sono:

Principessa
Dark fire
Aunt in love
Luna di miele
Cissy
LaLuna
Sweethearts
Sognando Severus
Minerva
Bloody Eagle
MarchesadiMerteuil
Sogno d’amore
Jareth The Goblin King
Rebel Heart
Dragonfly
 
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Il Folletto
view post Posted on 11/5/2011, 12:44




Rieccomi... mi ero perso per il bosco durante l'annuale torneo di nascondino... oddio il torneo di nascondino <_<
Vediamo cosa abbiamo qui...

Luna di miele

CITAZIONE
1 - Gli occhi si aprono nel buio della notte. L’avete sognato e le immagini sono ancora chiare nella vostra mente...

Flash-fic - romantico/introspettivo/drammatico - fic di Harry Potter: 5° e 7° anno, Remus/Tonks

<i>

Lacrime d’umanità


Sto correndo all’impazzata tra gli alberi, la bacchetta stretta tra le dita, del tutto inutile: nel terrore che mi attanaglia non ricordo alcun incantesimo che possa fermare un lupo mannaro. La mia mente è vuota, sconvolta, ma forse non esiste proprio nulla che li possa fermare.
Non dovevo essere qui, ero stata avvertita, ma la spavalda curiosità dei Black ha avuto il sopravvento su ogni ragionevolezza: volevo assistere alla sua trasformazione.
Mi ero nascosta bene nel bosco, ma ho sottovalutato l’odorato della bestia: mi ha individuato subito e l’unica cosa che mi resta da fare adesso è fuggire, fuggire quanto più veloce possibile.
Le gambe tremano e di nuovo incespico tra le radici scoperte e barcollo mentre i rami mi sferzano il viso: percepisco la sua presenza alle mie spalle, sempre più vicina, sento il suo odore forte e l’ansimare famelico del suo ringhio.
Inciampo ancora e cado a terra: è la fine!
Chiudo gli occhi, terrorizzata, mentre sento il suo peso schiacciarmi a terra e bloccarmi senza pietà.
Il suo odore selvatico mi pervade le narici, mentre l’alito caldo e umido mi sfiora il viso.
Poi il ringhio si tramuta in un guaito straziato e il tempo sembra fermarsi mentre il suo peso si fa leggero su di me.
Trovo il coraggio estremo di riaprire gli occhi e il mondo muta davanti al mio sguardo sconvolto.
La luna brilla, astro d’argento nel nero della notte, condanna inesorabile della bestia.
Il lupo mi guarda, ansimante, e nei suoi occhi nocciola iniettati di sangue scorgo un lampo d’umanità annegato in un lago di dolore.
"Remus…" la mia voce solo un flebile sussurro.
Geme la bestia, piange l’uomo racchiuso in lei, si dibatte l’umanità sotto l’argentea cascata di luce lunare.
Un gemito, un sospiro, poi una lacrima brilla, retaggio dell’uomo che non si rassegna a perdere se stesso.

*


Mi sveglio di colpo.
Un sogno tremendo, un incubo spaventoso.
Mi giro piano nel letto, attenta a non svegliarti, e accarezzo con tenerezza i tuoi capelli striati da troppi fili grigi per la tua età.
Non è un sogno, ma solo la nostra realtà, il nostro primo incontro, il momento in cui è nato un amore dolce e forte, incrollabile davanti alle tante avversità della vita.
Sfioro la tua fronte con le labbra e torno a dormire, accoccolata vicino al lupo che, per amore, ha vinto se stesso.

Orp, quanto romanticismo! :wub:
Io invece sono stato per giorni e giorni in mezzo al bosco con un fetente troll in agguato... fortunatamente non me ne sono innamorato! :woot: :woot: :woot:


CITAZIONE
4 - Pensare a lui vi ricorda una stagione. Quale e perché?

Flash-fic - romantico/introspettivo - fic di Harry Potter: 7° anno, Remus/Tonks

Dolce malinconia d’autunno



Le foglie cadute rotolano lente sul prato, sospinte piano dall’umido vento autunnale, in un turbinio di colori caldi che si riflettono nelle tue profonde iridi nocciola screziate di bagliori dorati nel sole morente.
Il malinconico autunno si adagia piano sul tuo viso stanco, nell’attesa di questa nuova notte che ti porterà ancora via da me, a lottare contro te stesso, contro la maledizione che, senza tua colpa, ha reso tremenda e solitaria la tua vita.
Freme e scalpita il lupo, mentre la tua mano dolcemente mi sfiora viso e le tue labbra lambiscono piano le mie in una languida carezza che sembra interminabile: ogni volta mi chiedo come riesci ad essere così dolce e tranquillo anche quando la bestia si è ormai risvegliata in te.
Mi sorridi, e gli ultimi raggi del sole che s’inabissa accendono di riverberi d’oro i tuoi occhi in cui leggo una malinconia profonda che mi stringe il cuore.

L'immagine del bosco mi piace sarà che mi ricorda il posto dove sono nato! :wub:

CITAZIONE
"Non andare, Remus…resta con me… non ho paura!"

:blink: Io al tuo posto preferirei vivere! :ph34r:


CITAZIONE
Non farai del male a nessuno, lo so con assoluta certezza, ormai: te la prenderai solo con te stesso e con insensibili e forti cortecce, e i loro frammenti saranno nella tua bocca, quando il sole sorgerà di nuovo, e avranno lacerato le morbide labbra che tanto amo.

Basta che non rosicchia il mio albero ho appena rifatto la facciata! :truce:
CITAZIONE
Pioverà, questa notte, e tu vagherai ululando nella nebbia, combattendo strenuamente per l’umanità che non hai mai perduto; ti stringerò fra le braccia quando la luna tramonterà, orribile aguzzina della tua vita, e ti sentirò tremare intirizzito dal freddo e bagnato fino alle ossa, ma nei tuoi occhi sfolgorerà di nuovo l’amore

Massì meniamogli anche gramo... una bella grandinata no?!
CITAZIONE
ed io mi perderò nel tuo sguardo colmo di malinconia mentre la tua mano sfiorerà piano il lieve gonfiore del mio ventre e il mio nome sarà sulle tue labbra, dolce come sempre:
"Dora…"

Dora?! :blink: Noi folletti per il gonfiore addominale prendiamo Activia... è buono e se non funziona ti rimborsano! ;)



CITAZIONE
8 - Il sole batte radente sul prato bagnato dalla rugiada del mattino, riempiendo l’aria di riflessi colorati e irreali. Dal nulla una figura si staglia in controluce…

One-shot - romantico/introspettivo - fic di Harry Potter: 7° anno, Remus/Tonks
<i>

Orgoglio e amore




Corro veloce nel prato, la mano a stringere al petto il pacco colmo di cibo caldo: sei sempre tremendamente affamato dopo queste notti, e la tua fame ti fa felice, lo so, rassicurandoti che ancora una volta non hai fatto del male a nessuno.

Perchè mai nessuno mi corre incontro con la colazione?! :cry:
CITAZIONE
Ti butto le braccia al collo; sì, so che non vuoi che lo faccia: temi che possa cogliere l’odore selvatico della bestia che di nuovo si è impossessata di te. So che preferiresti tornare a casa di nascosto, lavarti e buttarti sul letto, ma io ti amo, ed amo anche questo effluvio che non ti appartiene.

Che bello questo amore col naso chiuso... sarebbe il sogno di ogni troll! :wub: :wub: :wub:
CITAZIONE
ogni mese è la stessa storia

Lo dice sempre anche mia zia Abelarda! :huh:
CITAZIONE
Cerchi di non darlo a vedere, ma lo so che sei affamato dopo aver scorazzato tutta la notte per il bosco

Allora bando alle ciance e molla il pacco!!! :B):

CITAZIONE
Ma il nostro bimbo sarà normale, vedrai, ed assomiglierà a te, spero!

Spero con meno paturnie di papy! :P

CITAZIONE
"Non dovevi…"
Ti sorrido e ti porgo piatto e posate per questo originale pic-nic mattutino: moriresti di fame pur di non farti vedere da me divorare la carne come il lupo invece bramerebbe.
"… spendere tutti questi soldi per me..."
La tua voce è dolcissima e un nodo alla gola mi impedisce di parlare, di dirti quanto ti amo e quanto sei importante per me.
"… soprattutto ora che sei rimasta senza lavoro a causa mia…"
I miei occhi brillano quando incontro il tuo sguardo e, mentre io leggo nelle tue iridi nocciola l’amore che dissolve il lupo, tu leggi sul mio volto l’infinito orgoglio d’essere tua moglie e la madre di tuo figlio.

Io consiglierei un bel salto dallo stregone del mio bosco, è bravissimo ad allontanare la jella e qui ce n'è parecchia... :o:
In ogni caso a mio zio Angus serve una badante... è un brav'uomo ancora autonomo in quasi tutto... allunga un po' le zampe ma basta assestargli una bastonata e torna al suo posto ;)

CITAZIONE
11 – Il colore dei suoi occhi vi ricorda…

Flash-fic - romantico/introspettivo/molto triste - fic di Harry Potter: più epoche, Remus/Tonks

Un istante d’eternità


Occhi nocciola, intensi e luminosi.
Ambra solare, miele di dolcezza, dorata tristezza.
La tua difficile vita ti scorre negli occhi, bimbo amato e quasi perduto per un’offesa ad un essere abominevole; un vecchio saggio e canuto ti permise un’adolescenza normale, protetta dai rami di un platano e circondata d’amicizia; poi solo solitudine, sofferenza e stenti sotto gli implacabili raggi della luna, tua maligna matrigna.
Dolce malinconia, melodia d’un sorriso mai negato, tenerezza di cioccolato.
Mi guardi e sorridi, timido, come se non potessi osare, come se tu non sperassi più nella felicità.
Occhi nocciola, come il tuo folto manto nelle notti di luna.
Occhi di calda umanità a lottare contro il gelo lunare.
Occhi tristi, colmi del rimpianto di una normalità sconosciuta, sopraffatti dal dolore e dalla paura di quell’argentea sfera che ogni mese ti condanna, innocente.
Occhi pieni d’amore che non sanno lasciarsi andare, felicità negata in una colpa che non è tua.
Dolci occhi d’amante che di giorno mi sorridono, ma fuggono nella notte, timorosi di farmi male, quando l’argento dell’astro notturno si trasforma nelle sbarre che ingabbiano la tua umanità.
Occhi tormentati di padre: temi che le tue colpe ricadano sul figlio e cerchi una fuga impossibile.
Occhi nocciola, pentiti, colmi d’amore, che sorridono a un incerto futuro mentre mi stringi forte tra le braccia e accarezzi con tenerezza il ciuffo turchese di nostro figlio.
Occhi nocciola, felici, che incontrano i miei in un istante d’eternità.
Occhi pieni di luce, che finalmente sorridono e sperano nel futuro.

Occhi chiusi, spenti, sotto il cielo nero della Sala Grande.
Non c’è la luna.
Non ha più alcuna importanza, ora.
Sei libero, ma non lo sai.

Di noi è rimasto solo nostro figlio e il ricordo del nostro amore.

Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, il mio cuoricino palpita di emozione... sono commosso... forse sarà stato il riferimento al cioccolato :stupore: :sbava:
Torno nella mia tana a vedere se tra le varie carabattole riesco a trovare una tavoletta di cioccolato... a prestooooooooooooooooooo!


Edited by Il Folletto - 11/5/2011, 14:29
 
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Il Folletto
view post Posted on 13/5/2011, 10:50




Ri-eccomi dopo una scorpacciata di cioccolato e bacche di stagione sono tornato in questa tana per portarmi avanti col lavoro… com’è dura la vita del Folletto!

Cissy

CITAZIONE
3 - Un camino acceso, un indumento abbandonato sul bracciolo della poltrona, il candelabro a rischiarare l’angolo del piccolo tavolo dove è appoggiato un libro aperto...

Flash-fic- romantico/introspettivo/drammatico - fic di Harry Potter: 7° anno, Lucius/Narcissa

Negli occhi, una vita

Un fuoco freddo arde vivace nel sontuoso camino di marmo bianco, istoriato col blasone della famiglia Malfoy. Il signorile mantello di velluto blu è abbandonato con negligenza sul bracciolo di una poltrona e il bordo tocca il pavimento ricoperto dal tappeto di pregiata fattura.

Complimenti per la casa, nella mia tana c’è solo terra battuta e niente tappeti al massimo qualche cartaccia di merendina!
CITAZIONE
Ha gli occhi chiusi e l’aria stanca, il bel volto provato dal lungo anno di prigionia ad Azkaban.

Poverino … mio zio una volta è stato arrestato per contrabbando di erba pipa, è stata una brutta storiaccia!
CITAZIONE
Non ha visto che lo osservo dalla porta della biblioteca, leggermente socchiusa.

Questa si chiama violazione della privacy! -_-
CITAZIONE
Fissa il nulla, ora, il respiro contratto, quasi paralizzato dal gelo dei Dissennatori. Sussulta e stringe i pugni di nuovo, un’ondata di sofferenza negli occhi ora cupi e plumbei.
Ricorda il gelo oscuro di Azkaban, gli strazianti lamenti, gli orridi risucchi di felicità.
Un brivido mi percorre la schiena: non so proprio come sia riuscito a sopravvivere un anno là dentro. Forse è stata la preoccupazione per la sua famiglia a salvarlo, il timore per Draco sottoposto alla terribile prova dell’assassinio, il sapermi sola e inerme in mezzo a gente senza scrupoli. La sua infelicità l’ha protetto, la sofferenza è diventata la sua difesa.
I suoi occhi hanno un guizzo, ora, e un lampo di luce li rischiara riportandoli per un istante al loro antico splendore.
È solo un istante, poi le labbra che amo si arcuano in una piega amara, di sconfitta e delusione. Ombre cupe passano di nuovo negli occhi di mio marito, laghi ghiacciati senza speranza di disgelo: è la preoccupazione per il futuro che li anima adesso. Sa che dovrà piegarsi ancora ai voleri all’Oscuro Signore, che sarà costretto ad ospitarlo, insieme alla sua lurida schiera di Mangiamorte, proprio qui, nel suo regale maniero, nel regno finora inviolato riservato alla sua famiglia, ad un passato di gloria che non esiste più, ormai infangato dal presente.
Picchia il pugno sul libro, adirato, mentre stringe le labbra in un orgoglioso rifiuto che non può esprimere, pena la morte di chi ama.
Il libro oscilla sul bordo intarsiato del tavolino, si inclina e cade mentre le pagine si voltano nell’aria e due foglietti cadono a terra. La mano di Lucius li raccoglie veloce, mentre il libro resta abbandonato sul tappeto, le pagine piegate.
Sono le nostre foto, mia e di Draco.
Le porta sempre con sé da quando è tornato da Azkaban.
Le fissa, gli occhi spalancati, le osserva, lo sguardo che si addolcisce; le carezza, piano, con dolcezza, e le lacrime tremano sulle sue ciglia chiare.
Apro la porta di scatto e volo tra le sue braccia: non voglio che pianga ancora da solo.

sigh, sigh, sigh!
Questo dolore che si respira è straziante … povero Malfoy così tormentato, non mi è mai stato simpatico ma vederlo così derelitto… anche se infondo ben gli sta!XD
Ma perché ogni tanto non scrivete qualche storia allegra?!
Mi ci vorranno 2 tavolette di cioccolato e un cesto di bacche per riprendermi.


CITAZIONE
4 - Pensare a lui vi ricorda una stagione. Quale e perché?

Flash-fic - romantico/introspettivo - fic di Harry Potter: 7° anno, Lucius/Narcissa

Inverno regale

Oh, un bell'inverno... regale? :blink: le mie poco regali vesti infuse nella neve :angry:
CITAZIONE
Vorrei toccarlo, sfiorarlo, farlo mio, ma non posso: ancora non è il momento e il rispetto delle convenzioni è essenziale per lui, talvolta anche più importante dell’amore e del desiderio.

Convenzioni? :truce: Solo voi potevate inventare simili mostruosità, nel bosco dove vivo c'è amore libero :truce:
Solo che io non lo pratico per scelta… degli altri!:ph34r:

CITAZIONE
La parola amore si cristallizza sulle sue labbra in acuminate sillabe che trasformano il mio nome nel suo lussurioso impero: mi sfiora piano con la punta delle dita facendomi rabbrividire, in una languida carezza di possesso, poi con un gesto lento e solenne scosta il mantello per avvolgermi con sé nel caldo e morbido velluto blu.

Velluto Blu … come il film? :sopracciglio:
CITAZIONE
I suoi lunghi capelli, seta sottile, fili di ghiaccio dorati dal sole, mi solleticano il viso: amo scioglierli dal prezioso fermaglio di zaffiro e immergervi le dita, avide di quel freddo calore che emana da lui, principe del ghiaccio in cui arde un appassionato fuoco. Solo per me, che sono riuscita a sciogliere il gelo del suo cuore, che ho trasformato l’unione di due giovani rampolli purosangue in un legame d’amore condiviso.
Il gelo invernale promana dal tocco elegante delle sue mani, eppure bruciano le dita affusolate sulla mia pelle mentre mi stringe a sé in un gesto che occhi superficiali scambiano per maschio possesso.

Brrrr tutto questo freddo, quest'ardente passione, mi verrà qualche malanno con questo cambio di temperature.
Mi ricorda quando mi ero incastrato in lunghi fili di Fatinans Illuminantis che somigliavano ai capelli del bel Lucius :sbava:
Ma siamo sicuri che i capelli del bel Lucius siano tutti suoi?! avrà mica fatto un salto da Cesare Ragazzi?!:shifty:

CITAZIONE
Negli anni ha ricoperto la mia pelle di gioielli preziosi, freddi cristalli di neve del suo potere, ma sono le perle iridescenti dei suoi denti che mi fanno rabbrividire in piccoli morsi, sono i suoi occhi di ghiaccio che brillano nella notte ad illuminare il mio cuore, è la sua forza decisa che mi guida e mi trascina come vento di tramontana, sì, anche verso l’oscurità di quel Marchio che ancora arde sulla sua nivea pelle.

Non c'è niente da fare, bastano due preziosi e ti cascano immancabilmente ai piedi -_-
Una volta ho regalato una collana ad una bella Trollessa, mi è cascata... sopra... non vi dico com'ero ridotto :ph34r:


CITAZIONE
9 - Vi offrono una serata a teatro. Che spettacolo teatrale andreste a vedere con lui/lei?

One-shot - romantico/introspettivo/drammatico - fic di Harry Potter: 7° anno, Lucius/Narcissa

Melodie


La Royal Opera House è davanti a noi, con le sei possenti colonne bianche, illuminate dai riflettori, che sorreggono l’imponente frontone: solo i Babbani la chiamano ancora Covent Garden.

A me non mi hanno permesso di entrare alla Royal Opera House, non avevo abiti consoni, mi hanno detto <_<
CITAZIONE
Sa che lo sto osservando, lo faccio sempre e lui sa quanto mi piace annegare lo sguardo nei suoi occhi; si accomoda meglio sulla poltroncina e poi allunga discreto una mano, le dita affusolate a sfiorare appena le mie.
È la voce del basso a levarsi per prima nell’aria: un brivido mi percorre la pelle ed è il nostro amore, la nostra famiglia che va in scena sulla melodia delle note.

Annegare, annegare, si annega in un fiume non in due occhi, nel fiumicello vicino casa mia troppi folletti senza cervello hanno tirato le cuoia, però, in realtà, io mi ci specchiavo e annegavo nei miei di occhi :stupore:
CITAZIONE
Ma nostro figlio ha fatto una scelta diversa ed un amico misericordioso è intervenuto a salvare la sua giovane anima.
Che ne sarà di Draco nella guerra che ormai si approssima inesorabile?

Eh i figli, quante preoccupazioni danno, fortunatamente non sono un folletto padre, o almeno nessuna folletta è venuta a chiedere il mantenimento :unsure: quindi niente preoccupazioni, i miei genitori me lo dicono sempre, ma io non me ne curo :soppracciglio:

Tutta questa musica dolorosa mi scioglie :cry: in fondo sono un folletto sensibile :ph34r:
Ma che la sentite a fare certa musica se vi fa venire in mente solo tristi cose? :blink:
Venite nel mio bel bosco che vi faccio sentire come canta Ruca, la trollessa dalla voce che buca :o: mi spacca i timpani e mi fa saltare le coronarie... amore! :tigre2:


CITAZIONE
10 - Se fosse un’emozione sarebbe...

Flash-fic - romantico/introspettivo/drammatico - fic di Harry Potter: 7° anno, Lucius/Narcissa

Apparenza

Il bel volto di Lucius appare algido e altero a sguardi distratti ed estranei, le labbra sottili atteggiate in una piega di costante disprezzo, il mento lievemente sollevato in quella sua connatura posa di superiorità e gli occhi come taglienti diamanti che incutono timore.
Freddezza, alterigia e perfetto controllo di sé, questo è l’uomo che amo per chi non lo conosce.


Freddezza? Alterigia? Perfetto controllo? :blink:
Ma vieni da me, mia bella Narcissa che ti faccio sciogliere come un ghiacciolo nel deserto :super bava:
Questo è una statua di marmo, sarà mica da andare a Firenze a controllare se si sono rubati il David? :unsure:
Perchè da come lo descrivi, mia bella Narcissa, ci aggiungiamo i lunghi capelli biondi ed è la copia sputata (beh, con una sputata si lucida pure :shifty: )
Io non capisco cosa ci trovi Narcissa in questo qui! :o:

CITAZIONE
Mi perdo nei suoi occhi profondi, cielo tormentato dalla responsabilità di una scelta che non ha mai potuto essere diversa, il Marchio ad incatenarlo a chi, ormai, solo riscuote il suo disprezzo.

Eh capisco cosa significa incatenarsi a chi si disprezza -_-
Una volta un bambino mi ha trovato che dormivo dopo una bella mangiata, mi ha portato a casa sua e mi ha legato in giardino. Io! Come un cane qualunque!

CITAZIONE
Eppure, il mio orgoglioso Lucius ancora si inchina davanti a un Mezzosangue, il sangue puro che gli ribolle nelle vene in un impeto di impossibile ribellione, l’amore per suo figlio a imporgli di piegare il capo.
Vedo il fuoco ardere in lui, e poi il ghiaccio del dovere spegnerlo, vincolato a una scelta che non può rinnegare senza mettere in pericolo le uniche due persone che ama.

Tutto questo bollire mi ha fatto venire fame :sbava:
CITAZIONE
Ha cercato il potere, Lucius, e lo ha stretto con orgoglio tra le mani, insieme alla ricchezza avita, ma ha pagato un prezzo che presto si è rivelato molto più caro del previsto. Quel potere lo ha reso schiavo, proprio lui così orgoglioso e altero, di un Padrone terribile, che non conosce l’amore, che non può comprendere ciò che un uomo è disposto a fare per la sua famiglia.
Perché Lucius ama, disperatamente, anche quando in nessun modo può dimostrarlo e la maschera algida e altera copre il suo viso.

Eh, il potere dà alla testa, lo dice sempre Ruca, sempre la Trollessa dalla voce che buca, lei voleva diventare famosissima, cantare a Las Vegas con Celine Dion e doveva passare sopra a molte persone... l'ha fatto :o: ma ha fatto una schiacciatina del suo agente e non c'è andata più :woot:

Questo Lucius ha tutto il mio rispetto :soppracciglio: ma preferisco Narcissa :soppracciglio:

Vediamo chi altro abbiamo qui... uhhhhhhhh
LaLuna

Mi piace la luna dal mio bosco si vede d'incanto quando non c'è nuvolo.
CITAZIONE
5- La stanza è piena di sole. La luce danza sulla tela bianca, il pulviscolo dorato accarezza i colori sparsi sulla tavolozza di legno chiaro. Le linee sono sicure e le pennellate rapide. E’ il ritratto del vostro amore che state componendo.

Flash-fic - romantico/introspettivo - fic di Harry Potter: 7° anno, Lucius/Narcissa[/color]

<p align="center"> Il dipinto


Il colore non è quello che cerco: com'è difficile dipingere il grigio dei tuoi occhi, amore mio!

Perché non hai mai visto la pelle bitorzoluta di un Troll!:soppracciglio:
CITAZIONE
Fin da quando siamo arrivati qui, nella casa della tua famiglia, ho sempre pensato che fossi realmente nel tuo elemento.
Qui ogni cosa sembra riflettere esattamente il tuo modo di essere e i tuoi più profondi sentimenti.
Non può essere che questo il luogo che tu consideri casa.

Emmm, vediamo un po’ una casa vecchia piena di anticaglie… chissà che bei pensieri e sentimenti.
Perché invece non vi comprate un bel attico lussuoso in centro… chissà che in mezzo a un po’ di modernità non gli passi il muso perenne a questo qui!:shifty:

CITAZIONE
Eppure so quanto quell'acciaio può essere rovente mentre mi sei accanto.

Anch’io … una volta mi sono scottato con un ferro da stiro, l’acciaio può far molto male!
CITAZIONE
Mischio di nuovo i colori, senza riuscire a trovare l'esatta sfumatura.

Ma sei sicura di saper dipingere?! :blink:

CITAZIONE
Ti vedo sempre con gli occhi dell'amore, che mi porta a ricordare il ragazzo introverso e scontroso che eri, l'uomo forte e determinato che sei diventato e il marito appassionato che continui ad essere nel nostro presente.
Riesci in ogni momento a trasmettere l'amore che provi per me.

Gli occhi dell’amore forse hanno bisogno di un’oculista…
Che bello questo amore sempre incacchiato… contenta te!


CITAZIONE
Ma conosco il tuo animo. Io, e io sola, conosco il vero Lucius Malfoy!

Sarà, se mi permetti, che magari agli altri non interessa conoscerlo?!:woot:
CITAZIONE
Com'è difficile dipingere il tuo viso ora che mille pensieri e terribili angosce lo rabbuiano.
Il pennello corre veloce sulla tela e, con gesto sicuro, disegna la linea della mascella tesa, della mano stretta attorno al bastone, delle labbra ora strettamente serrate.

Mano intorno al bastone… non sarà mica che prende a bastonate la mia Narcissa?! : truce:
CITAZIONE
Il sorriso dolce è appena sparito.
Il raggio di sole si è di colpo spento.
Il pennello mi casca di mano mentre dalla porta dello studio entra l'Inferno.

Tanto per concludere in allegria! -_-




CITAZIONE
11 - Il colore dei suoi occhi vi ricorda...
Flash-fic - romantico/introspettivo - fic di Harry Potter: 7° anno, Remus/Tonks

Ragione e istinto


Le iridi sono di uno strano colore cangiante.
Come il ghiaccio cambia colore nelle varie ore del giorno, così i tuoi occhi assumono sfumature diverse assecondando i tuoi più profondi sentimenti.

Sempre ghiaccio … ma una bella vacanza a bosco marittimo no?!

CITAZIONE
Sono sicura che stai pensando a ciò che accadrà, al tuo lontano passato dove ogni mese era uguale all'altro e non eri intrappolato in un futuro senza speranza.

Ma non è che magari sta solo pensando che comincia a perdere i capelli?! :o: O che so, un'altro qualsiasi pensiero banale... :huh:

CITAZIONE
L'altra metà di te è selvaggia e pericolosa, ma io amo anche quella.

Mi piacciono le donne temerarie… come mia zia Betulla che voleva a tutti i costi sposare un troll! :wacko:

CITAZIONE
Cosa avresti fatto se non avessi subito quella mostruosa condanna?
Forse saresti stato diverso e io non ti amerei affatto.

Magari si faceva meno paranoie… ma nuuuuuuuuuuuuuuuu, lo ami solo per la sua condanna … ma porello … queste donne sono tutte uguali o sei un Cullen o sei un lupo mannaro se no non si batte chiodo! <_<
CITAZIONE
La sfumatura grigia ora è chiarissima, quasi trasparente. L'anima ti si affaccia negli occhi e io vivo con te la disperazione di una notte illuminata da una luna chiara e splendente.

Come mi piace guardare la Luna, ci sono certe notti che è enorme nel cielo e se non c’è Ruca che canta è tutto così silenzioso e pacifico! :rolleyes:
CITAZIONE
I tuoi occhi sempre mi rivelano che entrambi mi amano.

Ma allora più che una coppia siete un triangolo?!!!!
Il triangolo nooooooooooooo non l’avevo consideratooooooooooooooooooo!!!




CITAZIONE
11 - Il colore dei suoi occhi vi ricorda...
Doppia drabble - romantico/introspettivo - fic di Harry Potter: 5° anno, Voldemort/Bellatrix

Il ritorno



Laghi di fuoco liquido.
Metallo incandescente.
Sole ardente nella notte.
Quando sei tornato il nero della notte si era trasformato in questo perenne tramonto...
Gli occhi che mi fissano hanno il potere di rendermi arrendevole a qualsiasi richiesta tu possa farmi.
Non è il potere che mi piega al tuo volere, è solo l'amore.
Un amore profondo e totale che era tale che quando i tuoi occhi erano neri e tu eri come me.
Il legame che ci unisce non si spezzerà mai, non soccomberà.
Anche se non mi avessi impresso nella carne il segno del tuo potere sarei rimasta accanto a te.
Ti sono rimasta fedele, libera e rinchiusa, sperando che la tua vita non fosse finita, struggendomi nel ricordo di chi sei stato.
Incredula ho assistito al tuo ritorno.
La gioia mi pulsava nel cuore come la lava nel cratere di un vulcano che preme per trovare la luce.
Il tuo potere è così grande!
Ogni tuo desiderio è un ordine che attendo di soddisfare.
Ma non devi domandare perché conosco ciò che desideri, so cosa vogliono quegli occhi rossi fissi nei miei.
Sei qui per rendermi felice, di nuovo.
Domanda, Mio Signore, ogni cosa potrà essere tua!

Perfettooooooooooo, per chiudere in bellezza ci mancava giusto questa innamorata di questo tizio con gli occhi rossi senza naso e i denti marci.:blink: :sick:
Va bene che lei è una sociopatica e che l’amore è cieco, ma corpo di mille folletti son meglio iooooooooooooooooooooooooooo!!!
Basta me ne vado, sono indignato e offeso! :angry:



CITAZIONE
12 – È notte e l’oscurità silenziosa vi circonda. Poi sentite un fruscio, o forse l’avete solo immaginato

Flash-fic - romantico/introspettivo - fic di Harry Potter: 5° anno, Sirius/Personaggio Originale

Appuntamento al buio


Il bosco è silenzioso e immobile questa notte.
I suoni conosciuti e rassicuranti tacciono.

E’ perché Ruca non canta se no sentiresti che fragore!
CITAZIONE
Non sono sicura che stasera riuscirai a raggiungermi, ma ogni notte ormai ti aspetto qui.

Casomai se proprio non viene fai un fischio che arrivo io! :woot:



CITAZIONE
La maturità ti ha tolto l'apparenza di sbruffone e presupponente, ti ha regalato consapevolezza e un pizzico di saggezza anche se l'impulsività non potrà mai essere cancellata dal tuo essere.
Ma io continuo ad amarti nonostante tutto.

Ecco … come volevasi dimostrare lo ama ma quando era più stronzo lo amava di più… perché le donne amano SOLO gli stronzi?! -_-

CITAZIONE
Ma continuo a pensare che niente di così terribile potrà succedere al Ministero dove ti sei recato per aiutare Harry a trovare qualcosa...

Per la barba di mio zio!!! :gasp: :gasp: :gasp:
Emmm, non so come dirtelo :unsure: :cry: … ma credo che non tornerà … però non temere donzella spengo la TV e arrivo, resta lì nel bosco mi raccomando … a presto gente mi sa che oggi acchiappo anch’iooooooooooo!!!
:woot:
 
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view post Posted on 18/5/2011, 09:27
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I ♥ Severus


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Fata, Strega e Folletto: dove siete? Sparate un colpo o, meglio, un commento! ;)
 
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Il Folletto
view post Posted on 21/5/2011, 14:19




Rieccomi, ho visto che mi si cercava, il bosco pullula di cose da fare in questo periodo.


Sweetheart
Sweetheart... vediamo cosa mi racconta questo cuore dolce... donne dal cuore dolce ne conosco poche, in genere hanno il cuore ricoperto di cioccolato ma dentro è acciaio e si richia di ritrovarsi coi dentini rotti! <_<
CITAZIONE
4 - Pensare a lui vi ricorda una stagione. Quale e perché?

One-shot – drammatico/romantico/introspettivo - fic di Harry Potter: post 7° anno, Severus/Pers. Originale

Stagioni d'amore


Un gelido inverno di solitudine e straziante dolore, la tua vita, nel buio del sotterraneo ove relegavi la tua oscurità e celavi la tua luce, combattendo in silenzio per noi ed espiando le colpe di un giovane orgoglioso che, cercando vendetta e potere, aveva solo trovato la schiavitù delle tenebre dell’Oscuro Signore.

:cry: :cry: :cry: Odio quel maledetto zuccone con gli occhi rossi e senza naso!
CITAZIONE
Un lungo inverno senza speranza che mai giungesse la primavera, denso di odio e disprezzo per te stesso, nel ricordo di un amore mai nato che si era trasformato solo in un lacerante rimorso riflesso nelle iridi verdi di un ragazzo che non era tuo figlio.

Un po' come in Beautiful... ''Lui non è tuo figlio... è tuo nonno!!! :woot:

CITAZIONE
Ma un altro era il tuo destino e la Fenice pianse le sue lacrime sul collo squarciato trattenendoti in vita.

Questo mi piace, finalmente dopo storie e storie di sfiga uno sprazzo di luce... noi Folletti siamo fervidi sostenitori del bicchiere mezzo pieno! ;)
CITAZIONE
Una vita che non volevi, un malinconico autunno in cui, foglia secca ormai priva di vita e trascinata inerme dal vento, fuggivi gli sguardi rintanandoti in sempre nuovi eremi, rifiutando il tardo riconoscimento al tuo coraggioso valore, di nuovo soffrendo in solitudine mentre il mondo ti cercava per guardarti con occhi diversi. Gli occhi verdi del giovane Potter che, finalmente, aveva compreso tutto il dolore nascosto dietro l’odio apparente del tuo tenebroso sguardo.
Un autunno frustato dal vento di un rimorso che non ti abbandonava, inseguito da colpe imperdonabili di cui ti eri invece già guadagnato il perdono con tanti anni di sacrificio, rischiando ogni giorno la vita per ripagare quelle che un tempo avevi distrutto. Vedevi le tue mani ancora lorde di sangue e sulla Tomba Bianca imploravi un perdono che ti era stato concesso ancora prima della colpa.

Come non detto -_- Ma questo benedetto uomo non è mai contento?! :blink:

CITAZIONE
Lì ti incontrai, lì colsi il tuo dolore e vidi le lacrime sciogliere le tenebre dell’anima, lì m’innamorai della tristezza dei tuoi occhi neri e desiderai la tua serenità, giusto coronamento di tutta la tua sofferenza.

Dunque per conquistare una donna o sei stronzo o sei un lupo mannaro o sei psicopatico o sei triste... aggiorno via via l'elenco sai mai che a forza di prendere appunti riesco ad accoppiarmi anch'io! :D
CITAZIONE
Mi guardasti, pallido e serio, e ascoltasti tutte le mie parole d’appassionato amore, immobile e in silenzio, gli occhi neri che ardevano, increduli che una giovane donna potesse amare la tua oscurità, che desiderasse condividere le tue tenebre, che volesse passare il resto della sua vita ad amarti e a cercare di donarti la serenità.

O magari semplicemente perplesso che una sconosciuta spuntata dal nulla gli faccia una dichiarazione d'amore così prolissa :wacko:
CITAZIONE
Un amore dolcissimo, sussurrato piano dalle tue timide labbra che ancora non conoscevano l’aroma di un bacio, nella leggiadria di un esitante abbraccio che donava molto più amore di quanto osasse pretenderne, nel crescente desiderio di un corpo che aveva sempre e solo conosciuto la castità.

Come lo capisco... ma gliela dai o no?! :soppracciglio:
CITAZIONE
Infine arrivò l’estate e la passione infuocata dell’amore, repressa per tutta la vita, esplose mentre mi stingevi forte a te e coglievi il frutto della mia intimità, bruciò possente il tuo corpo che si congiungeva col mio, arse in un sensuale desiderio che sempre si rinnovava, scintillò nei tuoi occhi neri, splendenti abissi di piacere in cui volevo annegare, vibrò nella tua voce profonda che mi giurava eterno amore sussurrando con passione il mio nome negli aneliti dell’amplesso.
È questo il nostro amore, adesso, una calda e appassionata estate infinita, stagione d’amore che non avrà mai fine, mentre mi perdo nei riflessi di sole che sfolgorano nei tuoi occhi neri, per me, solo per me!

Finalmente un momento ''Hot'' :B):
Mi piace Piton lo trovo un uomo molto affascinante, anche qui tra le Follette spopola e io non batto chiodo <_< ... ad ogni modo se fossi in lui aspetterei a giurare eterno amore con tutte queste donne che lo reclamano! :D :D :D



CITAZIONE
5 - La stanza è piena di sole. La luce danza sulla tela bianca, il pulviscolo dorato accarezza i colori sparsi sulla tavolozza di legno chiaro. Le linee sono sicure e le pennellate rapide. E’ il ritratto del vostro amore che state componendo.
one-shot - romantico/introspettivo/drammatico - fic di Harry Potter: post 7° anno, Severus /Pers. Originale

Dipingere il futuro


Il mio amore dorme, i lunghi capelli neri sparsi sul cuscino candido, le rughe quasi svanite nella dolcezza del sonno, salvo quella che tanto amo e che sale verticale sulla sua fronte partendo dalla radice del naso.

Ma quella ruga lì ce l'ha anche quell'attore come si chiama?! ... Alan Rickman... :shifty:
CITAZIONE
Il sole del mattino inoltrato inonda la stanza e i suoi tiepidi raggi accarezzano il volto spigoloso e pallido di Severus: si muove un poco tra le lenzuola scoprendo il busto nudo, magro eppure muscoloso; il braccio scivola lungo il bordo del letto e rimane inerte, la cicatrice sbiadita di quello che fu l’orrido Marchio che incatenava il suo passato ora lambita da un raggio dorato.
Riposa dopo le fatiche di questa nostra lunga notte d’amore ed il suo viso è finalmente sereno, le labbra appena dischiuse ad alimentare ancora il mio desiderio per lui che in questi pochi giorni, dopo che due anni fa è incredibilmente scampato alla tremenda morte che Voldemort gli aveva riservato, ancora non è sazio dell’uomo che ho desiderato così a lungo.
Sfioro leggera le labbra sottili, carezzo lieve la cicatrice sul collo e vedo la sua pelle bianca incresparsi appena nel leggero brivido inconsapevole che la punta delle mie dita gli ha trasmesso. Scivolo piano giù dal letto e mi avvicino al cavalletto; scopro la tela sulla quale da tre giorni ritraggo il sonno del mio amore e resto ad osservare estasiata l’originale che ancora giace tra le candide lenzuola. Prendo il pennello e lo intingo nella tavolozza, quindi mi accingo a dipingere i miei desideri, il suo volto finalmente sorridente e sereno, come quando sono tra le sue braccia e il mio amore gli fa dimenticare il tremendo passato e tutte le sue sofferenze.
Fisso i suoi occhi neri impressi sulla tela e noto che c’è ancora quell’ombra cupa, quel lampo scuro che sempre porta ricordi di dolore che non riesce a dimenticare, raggi di fatale luce verde e maschere dagli argentei riflessi, sangue fra le sue mani e strazio nella sua anima ancora ferita. Stringo le labbra e impugno il pennello, decisa: la magia del mio amore saprà guarirlo, farà scivolare nell’oblio un troppo doloroso passato per aprire finalmente la porta a un futuro che Severus ancora non ritiene di meritare, ma che invece gli spetta, dopo tutto ciò che ha fatto per il mondo magico, dopo che ha dedicato la vita a ripagare mille volte le colpe commesse quando era poco più di un ragazzo.
La stanza ora è piena di sole e la luce danza sulla tela mentre il pulviscolo dorato accarezza i colori sparsi sulla tavolozza di legno chiaro. I movimenti della mia mano sono sicuri e le pennellate rapide: è il futuro del mio amore, di Severus, che sto dipingendo, è il suo sorriso, finalmente, e la serenità nel suo sguardo di tenebra.
Un’ultima pennellata, un anelito d’amore, un soffio di magia… e la luce è nei suoi occhi, scintillanti abissi d’oscurità, per sempre impressa sulla tela, regalo d’amore che può cambiare la realtà.
Un leggero fruscio; sollevo lo sguardo e incrocio il tuo, penetrante, ammaliante, tremendamente sensuale.
Mi sorridi, mentre fai cenno d’avvicinarmi e guardi malizioso il mio corpo coperto solo da un leggero velo, e nel nero profondo dei tuoi occhi vedo il riflesso del sole, vedo risplendere la luce del futuro, vedo il mio amore che incontra il tuo, senza più che le catene del passato ti trattengano o frappongano ostacoli.
Sei libero, finalmente, e mi sorridi: lo stesso sorriso sereno che brilla sulla tela, lo stesso sguardo privo di ombre che ho dipinto pochi istanti fa.
La magia è avvenuta, il mio amore ha vinto e tu, Severus, infine non soffri più.
Ti alzi e il lenzuolo scivola a terra mostrandomi il tuo corpo nudo che mi desidera; ti avvicini e mi prendi tra le braccia cercando le mie labbra. Con la coda dell’occhio getto ancora uno sguardo al dipinto, mentre le tue labbra sfiorano dolcemente le mie: è l’estasi dei tuoi baci che mi rapisce dalla realtà, oppure il volto del dipinto, adesso, è diventato il tuo e la tela è di nuovo bianca, illuminata dal sole?

Mah :huh:
Molto poetica la cosa, ma io se fossi in lui preferirei mi si impugnasse altro pennello... altro che dipinto...
:shifty: :shifty: :shifty:
Però anche qui devo dire apprezzo il finale positivo... mannaggia ai troll... e diamogliela.. un po' di felicità! ;)


CITAZIONE
6 - E se doveste paragonarlo/a ad un elemento naturale, quale sarebbe?

one-shot - romantico/introspettivo/drammatico - fic di Harry Potter: post 7° anno, Severus /Pers. Originale

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Dal gelo al fuoco


Gelo, gelo profondo di straziante dolore, gelo lacerante di rimorsi, gelo assoluto di solitudine, gelo buio e silenzioso di una vita non vissuta, di un’esistenza spesa a pagare per le colpe commesse senza ritenere d’avere il diritto d’implorare il perdono.
Gelo su labbra sottili che tremano sussurrando un nome, che inorridiscono pronunciando una maledizione. Gelo negli occhi neri, senza speranza, spenti, tunnel vuoti e oscuri che non vogliono più vedere, che sanno solo soffrire ricordando il passato. Gelo sul viso impassibile nella pericolosa menzogna, sui lineamenti che nulla rivelano dello strazio interiore, sul volto che non ha bisogno dell’argentea maschera per ricordare le colpe del passato.

Ecco che ritorna l'inverno e il gelo... ma Severus il detto ''non piangere sul latte versato'' ce l'ha presente?! :huh:
CITAZIONE
Vento crudele e sferzante che frusta la tua anima con i rimorsi, vento ossessivo in cui vorticano ricordi di ciò che non è mai stato, vento rabbioso d’un silenzio che ti sigillato le labbra negandoti ogni personale vendetta, vento possente che ti respinge nel passato e nella sofferenza di una vita che avevi sacrificato alla causa, ma la morte non volle elargirti il sospirato oblio.
Vento pungente negli occhi neri, patetica scusa per una lacrima solitaria; vento furioso che scompiglia i lunghi capelli neri mostrando la profonda cicatrice sul collo; vento arido a bruciare le labbra sottili, orfane di baci mai conosciuti.

Mettiamoci una bella giacca a vento va -_-
Ma deve essere anche frustato dal vento... mica mi piace tanto questo amore sadico :huh:
No, no, io sono per l'amore classico senza fruste! -_-

CITAZIONE
Acqua pura e scrosciante a lavare il sangue, a mondare mani già pulite da ogni colpa più e più volte pagata, a confondersi con salate lacrime e a trascinare via il passato, sfondando il muro che ti divideva dal futuro. Acqua fresca a lambire le tue labbra e a dissetarti d’amore; acqua tersa in cui specchiarti e scoprire la luce che c’è in te, oltre l’oscurità che ti incatenava al passato; gocce d’acqua come lacrime d’amore, piante per un uomo che ha sempre odiato se stesso credendo di non sapere amare.

Questo mi fa venire in mente che non mi faccio il bagno da un mese... se sentite puzza aprite le finestre :P
CITAZIONE
Fuoco impetuoso di passione che divampa nei tuoi occhi neri, che permea i gesti e guida i tuoi veementi abbracci. Fuoco che arde vigoroso nel cuore e tutto travolge, che brucia di desiderio il tuo corpo avvinto al mio. Fiamme d’amore, languide e ammalianti nelle tue parole, mentre la tua voce profonda mi incanta quando le sussurri sulle mie labbra. Dolce fuoco che brucia la mia pelle in ardenti carezze, che solo mi sfiorano appena, scintille tra le tue dita che seguono lente il mio profilo facendomi rabbrividire al loro rovente tocco.
Fuoco d’amore, intenso e appassionato, dolce e delicato, che brilla nei tuoi occhi neri e splende nel tuo sorriso infine sereno.
Mi perdo nelle scintillanti e languide tenebre del tuo sguardo e ancora sussurro il tuo nome:
- Severus…
Poi solo le tue labbra su di me, ardenti e innamorate, a vivere il presente e costruire il futuro.

Questa parte mi piace, se lo merita quest'uomo di essere un po' felice e di godere delle gioie della vita, dopo cotanta sfiga... ma bisogna sempre fargli fare la via crucis della sofferenza?! giocare sul fattore sorpresa e dargliela subito no?! :blink:
Ovviamente con ''dargliela'' intendo la felicità... non sono mica un Folletto malizioso!
:shifty:


CITAZIONE
12 – È notte e l’oscurità silenziosa vi circonda. Poi sentite un fruscio, o forse l’avete solo immaginato

one-shot - romantico/introspettivo/drammatico - fic di Harry Potter: post 7° anno, Severus /Pers. Originale

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Incontro notturno


Erano state le grida concitate che l’aveva attirata nel sotterraneo: la voce del ragazzo, spaventata eppure piena di sfida, e la voce dell’uomo, rozza e malvagia. Era certa di averle riconosciute entrambe: Carrow doveva aver sorpreso l’audace Neville fuori dal dormitorio e intendeva approfittarne per soddisfare i suoi sadici istinti. Aveva intuito il crepitio di un incantesimo subito seguito dalle urla di dolore dello studente.

:o: :o: :o:
Povero Neville ... è come quando sono stato rapito da ... vabbè lasciamo stare è un ricordo triste e doloroso... soprattutto doloroso -_-

CITAZIONE
Sapeva che si sarebbe solo cacciata nei guai, ma non poteva permettere che il ragazzo fosse torturato ancora.

Che donna coraggiosa! :wub:
CITAZIONE
Severus Piton, il Mangiamorte assassino del povero Silente

Per la barba di tutti i Druidi, ma una presentazione migliore no?! :huh:
CITAZIONE
Kelly sorrise a se stessa: finalmente aveva la prova di aver sempre avuto ragione! Da quando Piton aveva ucciso Silente, aveva cominciato a svolgere approfondite e minuziose indagini e si era convinta che il mago avesse agito su ordine del vecchio preside.

Che impicciona!!! :woot:

CITAZIONE
Sul volto impassibile del giovane preside per attimo si era disegnato uno stupore incredulo e nell’abisso tenebroso dei suoi occhi era apparso un lampo di luce, una scintilla che aveva ridato vita al suo volto pallido. Era stato solo un fugace istante, quindi Severus aveva subito ripreso il pieno controllo di se stesso, ma Kelly era sicura che ora il mago conoscesse la sincerità e la profondità dei sentimenti che provava per lui.

Chissà perchè le donne si aspettano sempre che un uomo capisca al volo cosa provano... ora il buon Severus è agevolato dalle sue notevoli capacità, ma un comune mortale come fa?!?!?! <_<
CITAZIONE
- Le mie “folli” ipotesi, quindi, erano giuste, Preside. – rispose con aria di sfida. – Nessun Mangiamorte schianterebbe un proprio compare per salvare un alunno indisciplinato.
Il mago la fissò in silenzio, con il suo penetrante sguardo nero che sembrava ardere nel pallido volto impassibile, contornato dai lunghi capelli corvini:
- Nessuno le crederà. – affermò in un secco sibilo. – Né la Gazzetta pubblicherà le fantasticherie della sua inviata.
- Lovegood pubblicherà la mia storia, tutta! – esclamò con enfasi. – E lì convincerò della verità. – terminò con sicurezza, il volto infervorato.

Geniale... ma se Voldemort legge il Cavillo lui è spacciato :huh:
Voldemort non ha il naso ma gli occhi ce li ha in testa sai?! -_-

CITAZIONE
- Se si sapesse la verità, - disse con tono basso e cupo, - io sarei un uomo morto.
Kelly si portò le mani alla bocca reprimendo un grido: come aveva potuto essere così stupida? Se fosse mai riuscita a convincere la gente che Severus era ancora e sempre fedele a Silente, Voldemort avrebbe scoperto il suo tradimento e lo avrebbe ucciso!

Ma va?! :lol:
Fortuna che Severus è intelligente... come me! :B):

CITAZIONE
- Ti amo, Severus, e ti aspetterò!

Si, ma amalo con discrezione senza inventarti altri geniali piani per farlo ammazzare... sarai mica una parente di Dobby?! :huh:
Ah donne... mah... io torno nel mio bosco... credo mi farò un bagno poi pettinerò la mia ispida zazzera... io non ho capelli neri e setosi purtroppo...
Qualcuno ha mica dell'erba pipa?! no, eh?! peccato mi piace farmi una fumata nella vasca mentre Ruca la trollessa fa i gorgheggi sott'acqua per farmi l'idromassaggio! :woot:
Alla prossima


 
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Il Folletto
view post Posted on 22/5/2011, 18:52




Procedo a tutta forza con questo ''cuore dolce'', alla caricaaaaaaaaaaaaaa...
Sweetheart
CITAZIONE
8 - Il sole batte radente sul prato bagnato dalla rugiada del mattino, riempiendo l’aria di riflessi colorati e irreali. Dal nulla una figura si staglia in controluce…


One shot - drammatico/romantico/introspettivo – Fic di HP:7° anno, Severus/Pers. Originale (è il seguito di “Incontro notturno”).


Appuntamento all’alba


Ma ad un'ora più decente?! magari alle 16.00 per una bella merenda no?!
Sarà che io mi sono svegliato ora e ho ancora i postumi di ieri sera... :wacko:

CITAZIONE
Il sole era appena spuntato: superate le cime delle montagne che circondano Hogwarts, irradiava con i primi raggi le cime degli alberi della Foresta Proibita.
Severus Piton, il preside, non aveva dormito nelle sue stanze; Kelly Stevenson lo tenevo d’occhio, come sempre, e la sera prima l’aveva visto inoltrarsi, il lungo mantello nero che gli oscillava con eleganza alle spalle, nel folto degli alberi: aveva annotato tutto sul taccuino di giornalista, anche se neppure una riga sarebbe mai finita sulla Gazzetta del Profeta, o su qualsiasi altro giornale.

Nuuuuuuuuuuuuu, di nuovo leiiiiiiiiiiiiiiiiii, per tutti i troll!!! :ph34r:
E mai che si faccia gli affari suoi! :soppracciglio:
Così Voldemort trova il taccuino e il povero Severus viene ridotto ad un vegetale!
-_-
CITAZIONE
Aveva imparato la lezione: la vita di Severus era troppo importante per lei, e per tutto il mondo magico, per rischiare di metterla in pericolo

:soppracciglio: :soppracciglio: :soppracciglio:
Io ho i miei dubbi... questa Kelly mi sembra tanto Folletta Gerutti che sa i cavoli di tutti... sapete è la portiera del mio albero-condominio.
CITAZIONE
Il sole batteva radente sul prato bagnato dalla rugiada del mattino, riempiendo l’aria di riflessi colorati e irreali. Dal nulla, una figura si stagliò in controluce, alle spalle la massa ancora scura degli alberi da cui era uscito zoppicando, stringendosi nel mantello nero: il sangue brillava rosso sul suo volto pallido, illuminato dal sole dopo i prima passi sul prato. Accorgendosi d’essere ormai in piena vista si ritrasse cercando di nuovo l’ombra protettiva degli alberi.
Kelly si slanciò verso il mago, giusto in tempo per sostenerlo ed aiutarlo ad appoggiarsi con la schiena al riparo di un tronco d’albero, nascosto alla vista delle finestre del castello.

Eccola la pazza che gli corre incontro... pover'uomo... persino tra noi Folletti lo stalking è un reato! -_-
CITAZIONE
- Ti fa male?
Che domanda sciocca: certo che la gamba gli faceva male, ma non era quello il dolore cui Kelly si riferiva.
Di nuovo le fiamme arsero negli occhi neri di Severus e Kelly si sentì stringere il cuore; una lacrima scese lenta sul suo viso mentre di nuovo mormorava:
- Ti amo, Severus…

Ma sistemargli prima la gamba no?! :blink:


CITAZIONE
Lo guardò attraverso il velo di lacrime e gli parve bellissimo: un angelo nero caduto e rovesciato, abbattuto da colpe lontane, che si aggrappava a lei per sopravvivere. Era tutto scritto in quei suoi meravigliosi occhi neri, impresso nel tremore delle sue labbra sottili.

:cry: :cry: :cry:
Ehi anch'io ho un cuore sapete?!
E queste parole lo toccano nel suo profondo scendendo oltre la mia zazzera di peli ispidi. :wub:

CITAZIONE
In pochi istanti il mago stesso la rimarginò e fu nuovamente in piedi

Menomale che lui un po' di senso pratico ce l'ha! :P
CITAZIONE
- Ti amo, Severus, ti amo!


Glielo hai detto tre volte... non è sordo sai?! :blink:


CITAZIONE
- Ti aspetterò, Severus, ogni giorno e ogni notte, fino a quando verrai da me.

Cos'è una minaccia?! :aiuto:

CITAZIONE
- Torniamo al castello. - sospirò, mentre con un tocco di bacchetta si ripuliva dal sangue il volto pallido e stanco per la lunga notte, e le vesti. – Sei un’ottima copertura per il mio rientro alla scuola a quest’ora, senza destare sospetti.
Kelly sorrise, maliziosa:
- Uhm… chissà quale voci mai si spargeranno su di noi… piccanti…
Lo sguardo del mago la fulminò, minaccioso e severo.
- Ok, ok… le smentirò. - rispose sospirando e guardandolo negli occhi, sognante. – Sarà il nostro segreto…

Per tutti i bubboni di Troll... :wacko:
Ma ti pare il caso di pensare a simili corbellerie?! :soppracciglio:
Ti faccio un riassunto:
Lui rischia la vita, Lui fa il doppio gioco con Voldemort se lo acchiappano scoppia una tempesta di vomito di Troll... e tu pensi ai pettegolezzi piccanti?! :blink: :tigre:

CITAZIONE
Severus scosse il capo, ma Kelly fu certa di vedere l’ombra di un sorriso disegnarsi appena sulle sue labbra sottili mentre le porgeva il braccio cui si strinse subito, felice di quella inaspettata vicinanza con l’uomo che amava.

Come ''inaspettata vicinanza''?! ma se lo segui anche al bagno?! :shifty: :P


CITAZIONE
1 - Gli occhi si aprono nel buio della notte. L’avete sognato e le immagini sono ancora chiare nella vostra mente... [/size]

One shot - drammatico/romantico/introspettivo – Fic di HP:7° anno, Severus/Pers. Originale (è il seguito di “Incontro notturno” e “Appuntamento all’alba”). [/color]

Il sogno di Kelly



Oddio nooooooooooooooooooooo, ancora leiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
:wacko:
CITAZIONE
Era accaduto.
Oltre ogni speranza di Kelly, al di là dei confini della realtà, in un sogno dolce e appassionato che aveva le incantate sembianze del vero.
Severus Piton, il Preside tanto odiato e disprezzato dai colleghi, ma che col favore delle tenebre sottraeva gli studenti alle torture dei Mangiamorte, il mago che si era a lungo sottratto ad ogni suo approccio ritenendo di non essere degno che qualcuno l’amasse, l’uomo integerrimo che aveva sempre frapposto il suo dovere fra loro, quella sera di inizio estate si materializzò nel salone dove si teneva il ricevimento del Ministro: i suoi occhi neri arsero quando si posarono su Kelly Stevenson, e non la lasciarono più.

:ola:
Ce l'ha fatta, lo ha sicuramente preso per sfinimento ma ce l'ha fatta!
:woot:
CITAZIONE
Kelly si perse nello scintillante abisso degli occhi neri del mago, tenebre vellutate intrise di desiderio, fiamme oscure che ardevano incontrollate rivelandole l’agognata verità: Severus la amava. Oltre le colpe e i rimorsi, oltre la sofferenza e il dovere, Severus aveva ceduto a se stesso e al richiamo insistente dell’amore.

Mi inchino a te Severus Piton, ci vuole fegato per scegliere di stare con questa persecuzione umana... una vera pioggia di tronchi di sequioia magica sui gioielli di famiglia!!! :ph34r:
CITAZIONE
Con studiata casualità la condusse fuori nel parco, dove la notte li attendeva con il suo velo di tenebre trapunto di stelle. E gli occhi di Severus splendevano, neri diamanti che oscuravano anche gli astri notturni, colmi d’un amore che non poteva più trattenere e celare.


Con me la studiata casualità non funziona mai! :unsure:
Ogni volta rimedio un ceffone! :cry:

CITAZIONE
E lo splendido sogno si tramutò in un incubo orrendo, un lago di sangue che sommergeva il corpo inerte di Severus, la tenera pelle del collo squarciata dalle zanne avvelenate di Nagini.
No, no, nooo!
Il loro amore non poteva finire così, non dopo solo pochi giorni di sogno, non dopo aver atteso tanto tempo, non dopo l’infelicità e la sofferenza di Severus durata tutta una vita.
No, no, non era giusto!
Kelly urlò e cadde a terra di schianto, svenuta davanti alla morte dell’uomo che amava, davanti alla fine d’un fragile incanto d’amore durato solo l’attimo d’un fugace battito di ciglia.

- Kelly, Kelly, amore mio!
Gli occhi neri di Severus la scrutarono nell’oscurità, scintillanti abissi colmi d’amore e di preoccupazione.
Kelly spalancò gli occhi e trattenne il grido che aveva sulle labbra: Severus era davanti a lei, vivo, e non nel lago di sangue nella Stamberga Strillante, dove aveva visto il suo corpo esanime.
Le braccia del mago l’avvolsero, dolci e protettive, per riportarla nella realtà del loro talamo d’amore:
- Amore, ancora la visione di quel terribile momento? – sussurrò piano

La peperonata di sera è pesante... mai di sera la peperonata... segui il consiglio di un Folletto! ;)
CITAZIONE
Un sogno che era diventato la splendida realtà del loro amore.

E vissero felici e contenti proprio come piace a noi Folletti del bosco magico! ^_^



CITAZIONE
10 - Se fosse un’emozione sarebbe...


One shot - drammatico/romantico/introspettivo – Fic di HP: post 7° anno, Severus/Pers. Originale

Anelito di sogno



Una sola emozione non può bastare a descrivere l’uomo che amo, perché sono molte quelle duramente incise dalla sofferenza sul suo volto pallido, nascoste tra le rughe precoci del dolore, celate nelle profondità tenebrose e tormentate dei suoi occhi infinitamente neri, ombreggiate dai lunghi capelli corvini.


Ti pareva che ce la cavavamo con poco! -_-


Io, quando ero un giovane e aitante folletto incidevo la cottarella su un tronco, ancora c'è il cuore con le iniziali mie e di Ruca (che volete, ero innamorato della sua soave voce impicciatevi per voi). :truce:
Trenta kg fa non era niente male! -_-



CITAZIONE
Un tempo fu l’orgoglio che sfolgorava nei tuoi occhi neri a guidarti; più e più volte fosti ferito a fondo e umiliato senza ritegno, a cominciare da tuo padre, che ti generò ma poi ti tolse l’affetto, rinnegandoti come mostro, inaccettabilmente diverso.

Lo capisco :cry: mio padre mi tolse la fantapaghetta e andai a lavorare nel fantabosco (e il mio non è allegro come quello della Melevisione! :angry: )
CITAZIONE
Così cadesti, Severus, sprofondasti senza speranza nel baratro dell’errore e dell’oscurità: di tua volontà scegliesti le spire del serpente ed abbandonasti la luce, perdendo te stesso e condannando la tua povera anima alle lacerazioni dell’assassinio. E le tenebre dei tuoi occhi divennero più profonde, nel riflesso argenteo di un’implacabile maschera che rinnegava la tua umanità.

Così cadesti senza un lamento e ti accorgesti in un solo momento che la tua vita finiva quel giorno e non ci sarebbe stato un ritorno... non mi è mica nuova :ph34r: :P
CITAZIONE
Presto l’odio si tramutò in orrore per il sangue innocente che gocciolava dalle tue mani;

:o: :o: :o: benedetto uomo, ci sono i ruscelli per lavarsi, qui è fresca fresca l'acqua.
CITAZIONE
La tua vita perse d’ogni importanza quando scopristi d’aver messo in pericolo la purezza di un amore solo vagheggiato e mai vissuto. Furono mesi di sgomento e d’angoscia, fiamme rosse e lampi verdi a sovrapporsi a teneri ricordi di felicità ormai perduta, là, nel fondo dei tuoi cupi occhi neri, ormai dominati solo dall’amara consapevolezza di un errore irrimediabile.

Come ti capisco :( Ruca non mi si è mai filato :(
Mi ha lasciato per un Troll palestrato e atletico, Bubbonoso il troll muscoloso lo chiamavano a scuola... poi però l'ha mollata quando è ingrassata... ben le sta! :truce:

CITAZIONE
Poi fu solo la sofferenza più tremenda e la disperazione assoluta: dover vivere avendo causato la morte dell’unica persona che, a tua stessa insaputa, avevi infine imparato ad amare di un amore puro e totalmente disinteressato. In quella notte la tua vita, Severus, arse sul rogo impetuoso del rimorso: moristi insieme con lei, in quello stesso lampo verde, nel riflesso spento di occhi amati che non si sarebbero mai più fissati nel nero tormento del tuo sguardo. E dal ragazzo orgoglioso e colpevole che eri, diventasti l’uomo pronto ad espiare ogni colpa per il resto della vita.

Per la barba di mille druidi, che tragedia, mi sa che c'era un libro... I dolori del giovane Severus :unsure:
CITAZIONE
Si susseguirono anni uguali a se stessi, fatti solo di solitudine e rinuncia, di disprezzo di te stesso e di tremendi rimorsi, di incubi che uccisero i sogni e infransero ogni speranza. Per te furono anni di vita non vissuta, Severus, di occhi vuoti in un gelo silenzioso e buio, ricordi di puro dolore, passato senza futuro, inchiodato ad un infinito presente di sofferenza, condannato ad espiare imperdonabili colpe, senza consolazione alcuna, sempre e solo attanagliato dagli incubi del rimorso.

Va beh, ma non gliene va bene una, per scrollarmi tutta questa sfiga mi toccherà lavarmi sul Monte Fato :wacko:
CITAZIONE
Sul tuo volto pallido calò la maschera della freddezza e dell’impassibilità a celare un dolore che non aveva requie; fu la recita e la finzione, l’esasperazione di un controllo estremo che dominava la tua umanità e cancellava ogni emozione in un uomo condannato a vivere solo per compiere il proprio dovere alla ricerca di un’impossibile redenzione.

Ah, ma allora è un attore questo Severus, potrei presentargli Ruca che è una sua collega, sai come si divertono, almeno lo allieta con un bel canto :woot:
CITAZIONE
Fu ancora un lampo verde a lacerarti l’anima e a strapparti l’unico amico che avevi, l’unica persona che aveva saputo credere in te fino al punto di affidarti con totale fiducia la propria morte. E consapevolmente ti gettasti nel baratro dell’orrore, Severus, ma in quelle tenebre ora brillava la coraggiosa luce dei tuoi occhi neri.

Tutti questi lampi mi ricordano quando, sempre giovane e aitante, andavo in discoteca :esulto:
CITAZIONE
poi anche tu saresti potuto morire, Severus, e il tuo infinito dolore stemperarsi finalmente nell’oblio della morte, nell’abbraccio di quelle verdi iridi che non avevi mai smesso d’amare, in cui dissolvere per sempre l’abisso nero e perduto dei tuoi occhi.


Va bè, ma deve morì per forza :woot:

CITAZIONE
Ma la morte non ti volle: miracolose lacrime di Fenice sanarono le tue ferite, benedizione di un caro amico che non ti aveva mai abbandonato, testamento d’un sorriso azzurro, pacato e sereno, che voleva anche per te la felicità dopo tanta sofferenza.

Meno male -_-
Buona la fenice, ci viene uno stufato niente male :sbava:

CITAZIONE
Io ero là, erede di quel canuto sorriso, a conoscenza d’ogni palpito di sofferenza della tua povera anima, Severus, lacerata eppure di nuovo integra nel suo estremo sacrificio; avevo un compito difficile da svolgere, quasi impossibile: occupare il posto lasciato vacante da verdi sogni morti da troppo tempo e risvegliare all’amore il tuo cuore, così a lungo congelato e torturato dal tremendo dolore dei rimorsi.
È stato incredibilmente difficile e più volte fui vicina ad arrendermi, ma alla fine ci sono riuscita.
Nei tuoi meravigliosi occhi neri, Severus, ora risplendono fiamme d’amore profondo e di travolgente passione e sulle tue labbra, sottili e frementi, insieme ad un tenero sorriso di serenità aleggia il mio nome, sussurro dolcissimo e intenso, anelito di sogno finalmente realizzato a riempire la vita d’un uomo che ha saputo amare oltre se stesso.

E diamogliela... un po' di felicità :truce:
Mi devo assolutamente scrollare tutto ciò :ph34r:
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CITAZIONE
11 - Il colore dei suoi occhi vi ricorda...
One shot - angst/romantico/introspettivo – Fic di HP: post 7° anno, Severus/Pers. Originale

Nero di morte, nero di vita



Il nero timido d’un pudico amore che non ha il coraggio di spiegare le ali alla luce del sole e resta a guardare, nell’ombra, il candido giglio brillare.
Il nero orgoglioso di chi vuol possedere il sapere, il nero fiero di chi sa quanto vale e pretende ciò che gli spetta.
Il nero sfumato di ricordi lontani, di candida innocenza di un’anima che si dibatte, di una strada di luce ormai perduta.
Il nero dell’odio e della vendetta, il nero della rivalsa d’una dignità calpestata e derisa, il nero profondo e bruciante d’una tremenda scelta sbagliata.
Il nero scintillante del coraggio, il cadere e il rialzarsi, sempre, con forza infinita, fino a ritrovare la strada giusta.
Nero, nero di morte e di disperazione; il nero devastante della perdita e del nulla, il nero infinito di dolci occhi verdi che non sorrideranno mai più.
Il nero desolato d’un gelido lago di devastante dolore, strazio infinito di rimorsi, angoscia di morte sulle mani, neri incubi a punire imperdonabili colpe.
Il nero profondo e scuro di un abisso notturno, senza stelle, senza vita, senza speranza, senza futuro.
Il nero della solitudine e del disprezzo nella costanza del compimento del dovere alla ricerca di un’irraggiungibile redenzione.
Il nero gelido di un’umanità celata dietro a un impassibile volto dal bianco pallore; il nero assoluto della rinuncia ad ogni emozione e sentimento per poter ingannare il Male.
Il nero atroce di fatali parole, ultima richiesta d’un padre amato, nera sofferenza di un’anima straziata, sola, sconosciuta a tutti nel suo sublime silenzio.

Tutto questo nero mi fa pensare ad una cosa divina, che fate voi dalle vostre parti, il Nero Perugina, :sbava: :sbava:
Sono un folletto altamente goloso e mi farei il bagno in tutto quel nero, altro che quello del vostro bel tenebroso :woot:

CITAZIONE
Mi innamorai perdutamente di te, mentre ti tergevo dalla fronte il sudore della febbre e del veleno e ti umettavo le labbra sottili, fragili come foglie secche; io, giovane e ambiziosa Medimaga, ricercatrice stimata nel campo delle lesioni da creature magiche, lottai strenuamente con te contro la morte, dimenticando di mangiare e non riuscendo a dormire ascoltando i tuoi flebili gemiti.

Tò, si gioca al dottore e l'ammalato :shifty:
CITAZIONE
Così cominciai a parlarti, anche se i tuoi occhi neri, sempre spalancati e rivolti al soffitto, sembravano non vedere nulla se non il continuo ripetersi della tragedia del tuo passato; ti parlai a lungo, con dolcezza, raccontandoti l’amore nato guardando nei tuoi occhi, specchiandomi in quei profondi e tenebrosi laghi di dolore che mi guardavano senza vedermi.

Signorina, mi sa che quello non ti si filava proprio, come Ruca con me <_<
CITAZIONE
Ma i giorni passavano, divennero settimane e mesi, e i tuoi occhi neri rimasero fissi sul tuo inferno privato, che ormai conoscevo fin troppo bene, in cui ogni giorno mi immergevo cercando la chiave per salvarti, per riportarti in vita, anche se tutti ormai dicevano, rassegnati, che non c’era più nulla da fare, che tra il troppo sangue perso ed il veleno di Nagini ormai il tuo cervello era perduto e non avresti mai più ripreso conoscenza, rimanendo un vegetale, disteso su quel letto, l’Ordine di Merlino a far bella mostra di sé sul comodino.

L'Ordine di Merlino, per Merlino, i Folletti e le Trollesse, che diavolo è? :blink:
Ah, c'era l'Ordine dei Cavalieri della Tavola Rotonda e c'era pure l'Ordine di Merlino, capisco -_-

CITAZIONE
Nessuno veniva più a trovarti, nessuno chiedeva più informazioni su di te, solo io rimasi al tuo fianco, irremovibile e incrollabile, a raccontarti il mio amore, ancora e ancora e ancora, con disperata insistenza, carezzando il pallore del tuo volto e sfiorando labbra che rimanevano inerti, implorandoti di uscire da quel nero nulla in cui eri voluto sprofondare con le tue colpe ed il tuo dolore, e di tornare infine a vivere perché anche tu meritavi di conoscere l’amore ed essere infine felice.

Mai pensato che non volesse? :soppracciglio:
CITAZIONE
- Ti perdono, ti perdono, ti perdono…
Lo ripetei mille volte quel perdono cui il nero dei tuoi occhi anelava, lo dissi e lo ridissi tra i singhiozzi, le lacrime che non si fermavano:
- Ti perdono, ti perdono, ti perdono…
Con voce roca e spezzata, dal cuore uscivano sempre e solo quelle parole a lenire colpe ed errori abbondantemente espiati, a confermare una redenzione che ti eri già guadagnato con mille coraggiose azioni e con tutto il dolore dei tuoi rimorsi:
- Ti perdono, ti perdono, ti perdono… e ti amo, Severus!
Infine ti guardai e tra il velo del pianto non vidi più il nero dei tuoi occhi.
Li avevi chiusi, dopo tanto tempo, ed ora le ciglia tremavano appena mentre una lacrima usciva dai lati e lenta scendeva a congiungersi con le mie. Rimasi senza fiato quando vidi anche le tue labbra tremare ed un sussurro uscirne:
- Grazie…

Forse se glielo dici un'altra volta è meglio... Non è sordo :lol:
Cosa farebbe una donna per amore :rolleyes:
E io cosa darei per trovare una brava folletta o trollessa... magari come Ruca... prima dei kg di troppo :cry:

CITAZIONE
Sono passati mesi da quel giorno ed ora il nero dei tuoi occhi sfolgora di felicità, risplende d’amore, scintilla di desiderio.
È il nero dolce e vellutato dei tuoi occhi quando li posi su di me, colmi d’amore, ebbri di passione.
È il nero languido e voluttuoso del desiderio che brilla nei tuoi occhi e che mi racconta il tuo amore.
È il nero profondo di un amore infinito che ha sconfitto la morte.

A me viene in mente sempre il Nero Perugina :sbava:
Anzi vado a mangiarmente qualche tavoletta :woot: non cercatemi che non rispondo :soppracciglio: :truce:



 
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La Fata
view post Posted on 23/5/2011, 00:54




Ed eccomi, torno finalmente ad occuparmi di storie d'amore bellissime, dopo un periodo trascorso con le altre Fatine a disseminare di fiori colorati le pendici delle colline fatate e a profumare il bosco dei dolci sentori della primavera! E chi trovo ad attendermi questa volta, con le sue meravigliose parole appassionate? La carissima

Sweetheart :

E mai nome dolcissimo fu più indicato di questo, per aprire una storia così bella :wub: Dunque vediamo subito...


CITAZIONE
8 - Il sole batte radente sul prato bagnato dalla rugiada del mattino, riempiendo l’aria di riflessi colorati e irreali. Dal nulla una figura si staglia in controluce…


Appuntamento all’alba


Il sole era appena spuntato: superate le cime delle montagne che circondano Hogwarts, irradiava con i primi raggi le cime degli alberi della Foresta Proibita.
Severus Piton, il preside, non aveva dormito nelle sue stanze; Kelly Stevenson lo tenevo d’occhio, come sempre, e la sera prima l’aveva visto inoltrarsi, il lungo mantello nero che gli oscillava con eleganza alle spalle, nel folto degli alberi: aveva annotato tutto sul taccuino di giornalista, anche se neppure una riga sarebbe mai finita sulla Gazzetta del Profeta, o su qualsiasi altro giornale. Aveva imparato la lezione: la vita di Severus era troppo importante per lei, e per tutto il mondo magico, per rischiare di metterla in pericolo, anche se ciò lo condannava a una tremenda solitudine e al disprezzo di tutti colori per i quali, invece, Kelly sapeva che ogni giorno rischiava la vita.
Lo aveva sospettato fin da quanto era stato costretto a uccidere il vecchio preside, sì, proprio su suo ordine, terribile gesto che lo aveva gettato nel più tragico sconforto, e qualche giorno prima aveva avuto conferma definitiva dei suoi sospetti, quando lo aveva sorpreso a schiantare quel bastardo di Carrow per salvare Neville dalle sue torture. Quella notte gli aveva rivelato l’amore che da dieci anni le bruciava nel cuore, fin da quando era stata sua alunna dei M.A.G.O., ma Severus si era ritratto, quasi nascondendosi dietro al suo dovere, sfuggendo un amore che non riteneva di meritare. Ma Kelly aveva visto bene le nere fiamme incontrollate che ardevano nelle tenebrose profondità dei suoi occhi ed era sicura che, se anche una sola possibilità fosse esistita per arrivare al cuore del mago, avrebbe saputo trovare la strada, anche se in quel momento aveva solo potuto gridare il suo amore al mantello nero che gli ondeggiava alle spalle, mentre si allontanava dopo quell’istante di esitazione. E gli aveva promesso di aspettarlo[...]

CUT

[...]Kelly si strinse al mago: non le importava quanto tempo ci avrebbe impiegato, ma sarebbe riuscita a convincere Severus che le sue erano tenebre luminose, rese preziose dai suoi rimorsi e dalla sua sofferenza. E che se c’era un uomo che meritava l’amore, quello era proprio Severus Piton, e lei aveva intenzione di amarlo, per tutto il resto della vita.
Il mago la stava guardando ora, leggendo i pensieri che gli offriva: scrollava il capo, il viso serio e pallido, ma le fiamme nere dei suoi occhi ardevano più luminose che mai.
- Ti aspetterò, Severus, ogni giorno e ogni notte, fino a quando verrai da me.
Kelly sì sentì bruciare dallo sguardo oscuro del mago, e desiderò solo perdersi in quell’abisso di tenebre di cui ormai conosceva anche la dolcezza.
- Torniamo al castello. - sospirò, mentre con un tocco di bacchetta si ripuliva dal sangue il volto pallido e stanco per la lunga notte, e le vesti. – Sei un’ottima copertura per il mio rientro alla scuola a quest’ora, senza destare sospetti.
Kelly sorrise, maliziosa:
- Uhm… chissà quale voci mai si spargeranno su di noi… piccanti…
Lo sguardo del mago la fulminò, minaccioso e severo.
- Ok, ok… le smentirò. - rispose sospirando e guardandolo negli occhi, sognante. – Sarà il nostro segreto…
Severus scosse il capo, ma Kelly fu certa di vedere l’ombra di un sorriso disegnarsi appena sulle sue labbra sottili mentre le porgeva il braccio cui si strinse subito, felice di quella inaspettata vicinanza con l’uomo che amava.

Ho letto tutto, dalla prima riga fino all'ultima, con il fiato sospeso e il cuore in tumulto, senza perdermi una sola parola di questo meraviglioso incontro tra loro, ammaliata dallo splendore della figura di un uomo come Severus, eroico, coraggioso, intelligente e sprezzante del dolore e della condanna ingiusta da parte del resto del mondo, degno di un grandissimo amore come quello che gli sta offrendo Kelly. Come vado in brodo di giuggiole, quando avverto il profumo di passioni così pure e sublimi! :rolleyes: Ancora una volta lui sente di non meritare nulla, schiacciato dal rimorso, e fortunatamente la penna della nostra carissima scrittrice gli regala invece, con sopraffina intelligenza, la possibilità di vivere meritatamente un amore grande e infinito. Impossibile rimanere indifferenti di fronte alla forza e al valore di un uomo del genere, ed è stupenda la struggente caparbietà con cui Kelly vuole a tutti i costi convincerlo della sincerità e della profondità del suo sentimento così come è tangibile la felicità che la travolge dal momento in cui lui finalmente corrisponde ai sui gesti d'amore e le permette di stringersi a lui; come la capisco! Complimenti, mia dolcissima amica, per la capacità di esprimere tutta la tua devozione a Severus attraverso questo brano così intenso e romantico, che ha riempito di gioia anche il mio cuoricino: sono certa che il seguito sarà altrettanto bellissimo, se non addirittura ancora più coinvolgente. ;) Non vedo l'ora di proseguire nella lettura...



CITAZIONE
1 - Gli occhi si aprono nel buio della notte. L’avete sognato e le immagini sono ancora chiare nella vostra mente...


Il sogno di Kelly


Era accaduto.
Oltre ogni speranza di Kelly, al di là dei confini della realtà, in un sogno dolce e appassionato che aveva le incantate sembianze del vero.
Severus Piton, il Preside tanto odiato e disprezzato dai colleghi, ma che col favore delle tenebre sottraeva gli studenti alle torture dei Mangiamorte, il mago che si era a lungo sottratto ad ogni suo approccio ritenendo di non essere degno che qualcuno l’amasse, l’uomo integerrimo che aveva sempre frapposto il suo dovere fra loro, quella sera di inizio estate si materializzò nel salone dove si teneva il ricevimento del Ministro: i suoi occhi neri arsero quando si posarono su Kelly Stevenson, e non la lasciarono più.
La maga si sentì avvampare sotto quello sguardo rovente e le mancò il respiro, eppure non volle sottrarsi, non cercò neppure di recuperare la propria lucidità e solo si abbandonò al sogno, alle braccia di Severus che l’avvolsero stretta al suo corpo negli appassionati passi di danza.
Kelly si perse nello scintillante abisso degli occhi neri del mago, tenebre vellutate intrise di desiderio, fiamme oscure che ardevano incontrollate rivelandole l’agognata verità: Severus la amava. Oltre le colpe e i rimorsi, oltre la sofferenza e il dovere, Severus aveva ceduto a se stesso e al richiamo insistente dell’amore.
Con studiata casualità la condusse fuori nel parco, dove la notte li attendeva con il suo velo di tenebre trapunto di stelle. E gli occhi di Severus splendevano, neri diamanti che oscuravano anche gli astri notturni, colmi d’un amore che non poteva più trattenere e celare[...]

CUT

[...] Kelly, Kelly, amore mio!
Gli occhi neri di Severus la scrutarono nell’oscurità, scintillanti abissi colmi d’amore e di preoccupazione.
Kelly spalancò gli occhi e trattenne il grido che aveva sulle labbra: Severus era davanti a lei, vivo, e non nel lago di sangue nella Stamberga Strillante, dove aveva visto il suo corpo esanime.
Le braccia del mago l’avvolsero, dolci e protettive, per riportarla nella realtà del loro talamo d’amore:
- Amore, ancora la visione di quel terribile momento? – sussurrò piano sfiorandole la guancia con un tenero bacio. – Proprio ora che i miei incubi, finalmente, non mi tormentano più?
Kelly si strinse all’uomo che amava, al mago cui, a tutti i costi, aveva voluto regalare la felicità e l’amore, anche se per un soffio una terribile sorte avversa non glielo aveva sottratto. Gli accarezzò piano il collo seguendo con la punta delle dita la cicatrice che lo segnava:
- Fanny è arrivata appena in tempo… - mormorò con voce ancora un poco tremante:
Severus sorrise, fiamme d’amore che bruciavano nello sguardo languido:
- L’avevi chiamata tu…
Kelly si perse negli occhi neri nel mago, arse nelle sue stesse fiamme, là dove aveva capito tutta la verità ed aveva imparato ad amarlo, mesi prima.
No, non era un incubo, quella tremenda visione, ma solo la realtà del sacrificio di Severus.
E tutto il resto non era che un sogno. Un sogno che era diventato la splendida realtà del loro amore.


Oh no, povera Kelly, che incubo orribile! Fortunatamente solo un sogno orrendo, spazzato da una realtà finalmente migliore. Ma voglio soffermarmi per un attimo sulla splendida e sognante descrizione degli occhi di Severus brucianti di desiderio, con cui mi hai deliziata: tenebre vellutate intrise di desiderio, fiamme oscure che ardevano incontrollate :wub: Che meraviglia. :rolleyes: Sappiamo perfettamente di come lo siano già di per sè ammalianti e stupendi, i suoi occhi, ma tu li hai dipinti ancora più belli, e in modo superbo, attraverso parole ricolme d'amore. E hai concretizzato uno stupendo quadro dedicato all'amore, davanti al quale i colori della primavera potrebbero sbiadire se non fossero così perfetti. Un quadro incantato in cui Kelly finalmente può lasciare sciolte le briglie del proprio cuore e bruciare di passione, arsa da occhi neri a cui è impossibile resistere, aprendo le porte ad un fantastico sogno in cui tante altre dolcissime amiche vorrebbero perdersi, danzando strette tra le agognate braccia di questo cavaliere meraviglioso e purtroppo irraggiungibile. Tutto ciò è molto romantico, eeeh sì, mi sono proprio sciolta, mia cara, degna paladina di cotanto nome! :wub: :wub: Come resistere a tanto sentimento? Perciò proseguo entusiasticamente verso ciò che avranno in serbo per me le squisite dediche che mi rimangono da leggere, certa di poter godere ancora di momenti estasianti che mi regalerà questa coppia deliziosa!






CITAZIONE
10 - Se fosse un’emozione sarebbe...




Anelito di sogno


Una sola emozione non può bastare a descrivere l’uomo che amo, perché sono molte quelle duramente incise dalla sofferenza sul suo volto pallido, nascoste tra le rughe precoci del dolore, celate nelle profondità tenebrose e tormentate dei suoi occhi infinitamente neri, ombreggiate dai lunghi capelli corvini.

Un tempo fu l’orgoglio che sfolgorava nei tuoi occhi neri a guidarti; più e più volte fosti ferito a fondo e umiliato senza ritegno, a cominciare da tuo padre, che ti generò ma poi ti tolse l’affetto, rinnegandoti come mostro, inaccettabilmente diverso.
Negli anni verdi in cui tutto sembrava a portata di mano e il mondo ai tuoi piedi, Severus, le prospettive si capovolsero e il mondo, con un sogghigno di scherno, ti sfuggì dalle dita, la tua giovane dignità appesa ad un incantesimo che tu stesso avevi inventato, l’amicizia calpestata e derisa da taglienti parole e la giustizia dimenticata da chi doveva amministrarla.
Da quel giovane orgoglio, da tutti trafitto e deluso, e dalla tua innegabile superiorità magica, di cui eri fin troppo ben conscio, nacque il tuo irrefrenabile impulso di vendetta, ad ogni costo e contro tutti, sorse l’odio accecato dalla perdita dei sogni e ingigantito dal dolore
Così cadesti, Severus, sprofondasti senza speranza nel baratro dell’errore e dell’oscurità: di tua volontà scegliesti le spire del serpente ed abbandonasti la luce, perdendo te stesso e condannando la tua povera anima alle lacerazioni dell’assassinio. E le tenebre dei tuoi occhi divennero più profonde, nel riflesso argenteo di un’implacabile maschera che rinnegava la tua umanità.
Presto l’odio si tramutò in orrore per il sangue innocente che gocciolava dalle tue mani; tremasti, Severus, e l’impulso vendicativo divenne terrore di perdere ciò che, ancora, nella profondità del tuo cuore, scopristi di amare teneramente, con tutto te stesso, oltre te stesso. La tua vita perse d’ogni importanza quando scopristi d’aver messo in pericolo la purezza di un amore solo vagheggiato e mai vissuto. Furono mesi di sgomento e d’angoscia, fiamme rosse e lampi verdi a sovrapporsi a teneri ricordi di felicità ormai perduta, là, nel fondo dei tuoi cupi occhi neri, ormai dominati solo dall’amara consapevolezza di un errore irrimediabile[...]

CUT

[...]Io ero là, erede di quel canuto sorriso, a conoscenza d’ogni palpito di sofferenza della tua povera anima, Severus, lacerata eppure di nuovo integra nel suo estremo sacrificio; avevo un compito difficile da svolgere, quasi impossibile: occupare il posto lasciato vacante da verdi sogni morti da troppo tempo e risvegliare all’amore il tuo cuore, così a lungo congelato e torturato dal tremendo dolore dei rimorsi.
È stato incredibilmente difficile e più volte fui vicina ad arrendermi, ma alla fine ci sono riuscita.
Nei tuoi meravigliosi occhi neri, Severus, ora risplendono fiamme d’amore profondo e di travolgente passione e sulle tue labbra, sottili e frementi, insieme ad un tenero sorriso di serenità aleggia il mio nome, sussurro dolcissimo e intenso, anelito di sogno finalmente realizzato a riempire la vita d’un uomo che ha saputo amare oltre se stesso.

Non è semplice commentare la bellezza straordinaria di questa terza parte. Non ci sono parole per esaltare la sintesi perfetta che hai fatto di una vita così densa di sofferenza eppure così ricca e sfaccettata, segnata da eventi drammatici, mai banale, culminata in una scelta di sacrificio enorme che pone Severus su un gradino più alto rispetto a chiunque altro. Tu l'hai fatto cara amica, rendendo in modo straordinario la bellezza e la complessità di un personaggio così marcatamente umano eppure allo stesso tempo fuori dal comune, e lo hai fatto, regalandogli la consolazione di un amore eccezionale, che lenisce finalmente le ferite di una vita costellata da tragici errori e immensi sacrifici, ma proprio per questo interessante in modo singolare. Lo hai fatto anche attraverso parole di inconsueta bellezza, donandogli la possibilità di un riscatto più che meritato (e purtroppo omesso, come ben si sa), per merito di una donna, valevole mille volte una Lily qualsiasi... ooopps, mi è scappata, perdonate quest' ultima affermazione un po' cattivella e molto poco consona alla mia natura fatata :P ;) Grazie comunque, dolcissima amica, per il regalo che hai fatto a Severus e di conseguenza a tutti coloro che lo amano!




CITAZIONE
11 - Il colore dei suoi occhi vi ricorda...



Nero di morte, nero di vita


Il nero timido d’un pudico amore che non ha il coraggio di spiegare le ali alla luce del sole e resta a guardare, nell’ombra, il candido giglio brillare.
Il nero orgoglioso di chi vuol possedere il sapere, il nero fiero di chi sa quanto vale e pretende ciò che gli spetta.
Il nero sfumato di ricordi lontani, di candida innocenza di un’anima che si dibatte, di una strada di luce ormai perduta.
Il nero dell’odio e della vendetta, il nero della rivalsa d’una dignità calpestata e derisa, il nero profondo e bruciante d’una tremenda scelta sbagliata.
Il nero scintillante del coraggio, il cadere e il rialzarsi, sempre, con forza infinita, fino a ritrovare la strada giusta.
Nero, nero di morte e di disperazione; il nero devastante della perdita e del nulla, il nero infinito di dolci occhi verdi che non sorrideranno mai più.
Il nero desolato d’un gelido lago di devastante dolore, strazio infinito di rimorsi, angoscia di morte sulle mani, neri incubi a punire imperdonabili colpe.
Il nero profondo e scuro di un abisso notturno, senza stelle, senza vita, senza speranza, senza futuro.
Il nero della solitudine e del disprezzo nella costanza del compimento del dovere alla ricerca di un’irraggiungibile redenzione.
Il nero gelido di un’umanità celata dietro a un impassibile volto dal bianco pallore; il nero assoluto della rinuncia ad ogni emozione e sentimento per poter ingannare il Male.
Il nero atroce di fatali parole, ultima richiesta d’un padre amato, nera sofferenza di un’anima straziata, sola, sconosciuta a tutti nel suo sublime silenzio[...]

CUT

[...]Ma io sapevo che non era così, io sapevo che eri tu a non voler tornare a vivere, perché non ritenevi ne valesse la pena, perché non ritenevi di meritarlo. Perché avevi paura di ritornare a soffrire. Così continuavi a crogiolarti nell’ossessione dolorosa dei tuoi ricordi, sprofondato nel nero senza luce del tuo passato, ostinato a non voler accettare che c’era ancora un motivo per vivere, che c’era ancora una speranza ed un futuro, che io ti amavo e non me ne sarei mai andata via lasciandoti solo.
Nessuno veniva più a trovarti, nessuno chiedeva più informazioni su di te, solo io rimasi al tuo fianco, irremovibile e incrollabile, a raccontarti il mio amore, ancora e ancora e ancora, con disperata insistenza, carezzando il pallore del tuo volto e sfiorando labbra che rimanevano inerti, implorandoti di uscire da quel nero nulla in cui eri voluto sprofondare con le tue colpe ed il tuo dolore, e di tornare infine a vivere perché anche tu meritavi di conoscere l’amore ed essere infine felice.
Poi quel mattino lo vidi, nel nero profondo e infinito dei tuoi occhi, e finalmente capii.
Mi chinai su di te, le lacrime strenuamente trattenute in tutti quei mesi che mi inondavano le guance, e lo dissi:
- Ti perdono, ti perdono, ti perdono…
Lo ripetei mille volte quel perdono cui il nero dei tuoi occhi anelava, lo dissi e lo ridissi tra i singhiozzi, le lacrime che non si fermavano:
- Ti perdono, ti perdono, ti perdono…
Con voce roca e spezzata, dal cuore uscivano sempre e solo quelle parole a lenire colpe ed errori abbondantemente espiati, a confermare una redenzione che ti eri già guadagnato con mille coraggiose azioni e con tutto il dolore dei tuoi rimorsi:
- Ti perdono, ti perdono, ti perdono… e ti amo, Severus!
Infine ti guardai e tra il velo del pianto non vidi più il nero dei tuoi occhi.
Li avevi chiusi, dopo tanto tempo, ed ora le ciglia tremavano appena mentre una lacrima usciva dai lati e lenta scendeva a congiungersi con le mie. Rimasi senza fiato quando vidi anche le tue labbra tremare ed un sussurro uscirne:
- Grazie…

Sono passati mesi da quel giorno ed ora il nero dei tuoi occhi sfolgora di felicità, risplende d’amore, scintilla di desiderio.
È il nero dolce e vellutato dei tuoi occhi quando li posi su di me, colmi d’amore, ebbri di passione.
È il nero languido e voluttuoso del desiderio che brilla nei tuoi occhi e che mi racconta il tuo amore.
È il nero profondo di un amore infinito che ha sconfitto la morte.



E con questa ultima parte, hai coronato il prezioso cesello con cui hai dilettato le mie pupille fatate :rolleyes: La descrizione dei suoi occhi è sublime, non manca nulla, è resa con puntualità perfetta e parla ancora una volta di un Severus straordinario, attraverso il quale, cara amica, si arguisce l'amore sconfinato che hai per lui e che non mi stupisce per nulla; ora ho capito come sia estremamente facile innamorarsi di un soggetto così speciale, dopo aver letto le tue struggenti Parole del cuore: sei riuscita ormai a convincere anche il mio piccolo, tenero, palpitante cuore di Fata ;) E' stato un vero piacere per me leggere le tue storie Sweetheart, così come sono sicura lo sia stato per ogni cara amica e frequentatrice di questo romanticissimo angolo dedicato all'amore.

E ora, dopo questa benefica overdose di emozioni, torno a sognare nel mio piccolo rifugio confortevole, magari dopo essermi gustata una sana tisana alle erbe di bosco con un goccio di miele, a presto amiche dilette, vi auguro un'incantevole notte allietata da sogni d'amore :wub:



EDIT: sistemato il colore delle citazioni e del mesaggio.


Edited by Ida59 - 23/5/2011, 10:49
 
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view post Posted on 23/5/2011, 09:57
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Nota per la Fata: se non mi sbaglio hai omesso di commentare le prime 4 storie di Sweetheart (le trovi QUI!)
 
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Il Folletto
view post Posted on 23/5/2011, 21:07




Che caldo comincia a fare nel bosco, sono spuntato dalla mia tana solo per portarmi avanti col lavoro così poi potrò godermi il resto della bella stagione al fresco sotto una bella sequoia... vediamo un po'
Sognando Severus
Ma non si sognerà un po' troppo in questa tana?! :huh:

CITAZIONE
2 - Non è necessaria una ricorrenza speciale per fare un regalo alla persona che si ama. Cosa regalereste a lui/lei?

One-shot – drammatico/romantico/introspettivo - fic di Harry Potter: post 7° anno, Severus/Pers. Originale

Lo so…


Non ho bisogno di alcuna particolare ricorrenza per fare un regalo all’uomo che amo, solo il desiderio di rivedere, per un fuggevole istante, il sorriso ammorbidire appena la linea sottile delle sue labbra.

Che bello questo pensiero di fare un ragalo solo per ricevere un sorriso... a me solo regali alle feste comandate e per ricevere la controparte... l'hanno scorso Ruca mi ha regalato una cravatta a righe, peccato che noi folletti abbiamo poco collo per di più tozzo e non mi sta un granchè! :(

CITAZIONE
Un antico testo scovato per caso a Nocturn Alley, che parla di oscuri sortilegi proibiti, oppure una consunta pergamena, piena d’arcani simboli vergati in un inchiostro ormai stinto, riempiono d’eccitato interesse i suoi occhi neri che per un istante si spalancano, come quelli di un bimbo, felice di ricevere infine il dono tanto agognato.

E' come regalare un pacchetto di erba pipa a uno che ha smesso di fumare! :soppracciglio: :P
CITAZIONE
Poi l’ombra cupa ritorna nello sguardo tenebroso, portata da quel sospiro di colpevolezza, colmo di ricordi e rimorsi.
« È finita… » gli ricordo, sfiorandogli piano la cicatrice sul collo.
Mi guarda, ma non mi vede: i suoi occhi sono persi nel nulla, irretiti da un tremendo passato cui ancora non sono riuscita a sottrarlo. Il pugno si stringe tra le pagine del libro, poi chiude gli occhi e si morde piano le labbra prima di sussurrare, in un amaro sospiro:
« Lo so…»

Vedi era meglio se gli regalavi una cravatta! :woot:
CITAZIONE
« Albus non approverebbe i tuoi gusti in fatto di sortilegi ».

Direi di no... se non ricordo male in vecchio andava matto per i calzini! :lol:
CITAZIONE
Non sembra, ma una pergamena firmata dal Ministro apre molte porte, anche quelle che conducono a scovare erbe ormai ritenute estinte e preziosi, quasi introvabili ingredienti per antiche pozioni.


Eh si, ormai le raccomandazioni servono dappertutto!
<_<
CITAZIONE
Fiamme nere brillano nei suoi occhi, increduli e felici per il mio dono, mentre rigira le ampolle tra le dita sottili e sfiora appena le delicate erbe essiccate; rovista nella libreria tra le vecchie pergamene e ne afferra una: un tocco di bacchetta e la scrivania è sgombra da ogni cosa, pronta a trasformarsi in un piano di lavoro su cui arrivano veloci, richiamati da silenziosi appelli, gli altri ingredienti e tutti gli strumenti necessari.
La bacchetta si muove rapida nell’aria e il fuoco prende vita nel vecchio camino, mentre il piccolo calderone per gli esperimenti fluttua leggero tra le fiamme e si adagia sugli alari; fa caldo in questo finale di estate, così, mentre lo osservo pregustando il piacere di vederlo distillare una pozione sconosciuta, Severus si slaccia i polsini della candida camicia e arrotola le maniche con un gesto fluido.
Poi si blocca di colpo e trattiene il fiato: le sue dita stanno sfiorando la sbiadita cicatrice di quello che un tempo è stato il Marchio che lo incatenò a Voldemort, l’orrido simbolo di tutte le sue colpe.
È fermo in mezzo alla stanza e lo vedo impallidire e chiudere gli occhi mentre un tremito leggero attraversa il suo corpo. Sembra quasi che non respiri più, tanto è immobile: solo le dita si muovono, sull’avambraccio, in un ossessivo ed inutile graffiare, in quel gesto tremendo che troppe volte gli ho visto ripetere.
Volo dall’uomo che amo, ancora una volta travolto dai suoi rimorsi:
« Non c’è, non c’è più! » esclamo stringendogli le dita per impedirgli di farsi male.
« Lo so… »


Ma non può semplicemente ringraziare per il regalo, divertirsi e smetterla con tutte queste menate?!
:unsure:

CITAZIONE
È passato tanto tempo da quando Severus ha riaperto gli occhi alla vita e da quando è nato il nostro amore, io così ostinata da averglielo saputo imporre, lentamente, giorno per giorno, mentre l’ombra si ritraeva dalle profondità tenebrose dei suoi occhi, scacciata da scintille di luce sospinte dalla speranza.
Ora dorme, tranquillo, senza più tremendi incubi a tormentare il suo sonno. Ora sorride, sereno e rilassato al mio fianco, guardando al futuro, il passato nascosto in fondo al cuore di cui solo io ho le chiavi.
Alla fine, dopo tanto tempo e impegno ci sono riuscita: gli ho regalato il mio amore… e la felicità!

Ecco un altra pazza che lo ha preso per sfinimento... tutta invidia la mia!. :lol:


CITAZIONE
3 - Un camino acceso, un indumento abbandonato sul bracciolo della poltrona, il candelabro a rischiarare l’angolo del piccolo tavolo dove è appoggiato un libro aperto...


one-shot - romantico/introspettivo - fic di Harry Potter: post 7° anno, Severus /Pers. Originale

Distillato d’amore


Dall’angolo della porta socchiusa vedo il riflesso delle fiamme nella stanza: il camino è acceso, come sempre quando sa che sto arrivando; avanzo di un passo e scorgo anche il suo mantello nero, abbandonato con inaspettata negligenza, quasi di fretta, sul bracciolo della poltrona, e il piccolo candelabro che rischiara l’angolo del tavolino dove è appoggiato un libro aperto.
Apro lentamente la porta, senza fare rumore, e lo vedo, di spalle, chino sul calderone che sobbolle nel camino, i lunghi capelli neri avvolti dalle spirali di vapore misto a fumo.
Mi fermo e trattengo il fiato: non voglio che Severus si accorga che sono entrata; adoro guardarlo quando non sa di essere osservato, in particolare quando sta distillando una pozione: lo fa con la stessa instancabile devozione che un amante dedica alla propria donna, con l’ardente passione dettata da un amore profondo e infinito, con la tenera e delicata cura di un padre alle prese col figlioletto di pochi giorni.

Qui si configurano due reati, lo stalking e la violazione della privacy :soppracciglio:
Però ti capisco... anche a me piaceva osservare Ruca... trenta Kg fa -_- ... mentre faceva i gorgheggi...
La persona amata osservata di nascosto è ancora più bella, perchè non fa mostra di sè ma è semplicemente bella nella sua inconsapevolezza. :wub:

CITAZIONE
con i miei occhi ho visto Severus imbottigliare la fama, la gloria, addirittura la morte... Sì, è stato proprio grazie ad una sua potente pozione che si è salvato dal morso di Nagini, fermando l’emorragia e neutralizzando il veleno, restando in vita anche se Potter l’aveva dato per morto.


Ma bisogna per forza rivangare sempre il passato?!
:huh:

CITAZIONE
Gli occhi neri di Severus ardono nel riflesso del fuoco, lampi d’oro si accendono sfolgoranti nelle tenebrose profondità del suo sguardo, mentre il sorriso si adagia morbidamente sulla sua bocca dischiusa, quasi fremente.
Guarda languido il liquido scintillante, si tocca appena le labbra con la punta delle dita e sembra quasi gettare un bacio tra i vapori dorati che si levano lievi dalla superficie fino ad avvolgere il suo viso, a carezzare la bocca socchiusa ricambiando il bacio. Attende ancora pochi istanti, quindi afferra un’elegante ampolla e, prelevato un po’ di liquido ardente, stilla a stilla lo versa con sicurezza nel sottile cristallo, riflessi dorati che scintillano come fiamme nei suoi occhi neri.


Certo che sembra proprio bravo... mi chiedevo... sarà capace di preparare una pozione per le verruche?!
:unsure:
CITAZIONE
Sono proprio curiosa di sapere quale filtro ha distillando: non gli ho mai visto profondere tanto amore su un calderone.
Mi avvicino rapida alle sue spalle, svelando infine la mia presenza:
« Che pozione è? »
« Mmm… » risponde sornione, assolutamente non sorpreso dalla mia improvvisa apparizione.
« Avanti, dimmelo! » lo incito abbracciandolo da dietro e premendo il mio corpo contro il suo.
Con studiata indifferenza continua a versare lento la pozione dorata, infine si gira, gli occhi profondamente neri che scintillano d’amore:
« Non è una pozione… » sussurra guardandomi con sensuale malizia.
« Ma…»
Mi impedisce di ribattere ponendomi con delicatezza un dito sulle labbra, mentre con un braccio mi stringe a sé:
« Da quanto tempo mi stavi spiando, deliziosa strega che hai saputo ammaliare il mio cuore ed irretire i miei sensi? » mi chiede con voce profonda, venata di voluttà. « Ora stai anche cercando di carpire i miei segreti? »
Non riesco a resistere alla sua voce, al suo sguardo ed al suo abbraccio avvolgente. Desisto da ogni domanda e solo lo guardo: nei suoi occhi neri ardono fiamme più scintillanti di quelle del camino:
« È solo un olio, » sussurra con voce misteriosa, mentre il suo respiro tiepido mi sfiora la pelle, « per massaggiare tutto il tuo corpo… »
Rabbrividisco di desiderio tra le sue braccia.
« … nudo… » sussurra con passione sulle mie labbra.
Chiudo gli occhi e mi abbandono al suo bacio appassionato pregustando le sue mani ardenti sul mio corpo.

Eh certo, si capisce... massaggiare dell'olio su un corpo vestito avrebbe poco senso! :woot:



CITAZIONE
7 - Siete riusciti a conoscerlo/a. Descrivete la situazione e le vostre emozioni e sensazioni.


one-shot - romantico/introspettivo/drammatico - fic di Harry Potter: post 7° anno, Severus /Pers. Originale [/color]

Occhi che ardono nella notte


Non l’avrei mai creduto possibile, ed invece sono qui, nella stessa stanza in cui c’è anche lui, Severus Piton.
Per quanto tempo ho sognato questo istante! Incontrarlo, rivedere ancora i suoi occhi neri, tenebre scintillanti che ardono nella notte, e provare di nuovo quel brivido profondo, infinito…

Eh si son bei momenti... mi ricordo quando sono andato nel backstage delle teste fiammeggianti e c'era lui, l'unico Elivis Fantafolletto, il mio idolo! :tigre2:
CITAZIONE
il cuore mi martella in petto

Chiamo un cardiologo?! :huh:
CITAZIONE
È incredibilmente riuscito a salvarsi dal morso fatale di Nagini, grazie ad una potente pozione che aveva con sé: Potter l’aveva creduto morto, ma Severus si è ripreso e poi è stato soccorso, anche se è stata la sua pozione a fermare la fuoriuscita di sangue e a proteggerlo dal veleno.


Ecco magari questo a lui non ricordarlo... sai se no che conversazione allegra?!
-_-
CITAZIONE
Io lo so, Severus, io conosco bene chi sei: lo so da tre anni, ed è da quella notte che ti amo, dalla notte in cui mi sono perduta senza speranza nell’abisso dei tuoi occhi che ardevano nell’oscurità.

Ok, aggiorniamo se non sei un Cullen, un lupo mannaro, uno stronzo o uno che ha rischiato di morire per il morso di un serpente gigante... non si batte chiodo! <_<
CITAZIONE
Ma questa sera sei qui, e ci sono anch’io: il mio sogno si realizzerà, finalmente?

Tutto il bosco fa il tifo per te! :ola:
CITAZIONE
Il mio ospite ti sta parlando e fa segno verso di me: alzi il volto, sempre pallido, contornato dai lungi capelli neri, e mi guardi con fredda aria impassibile. Ora ti avvicini, con lenta eleganza, e mi sembra di soffocare: mi aggrappo al ricordo di ciò che è stato, mi appiglio al mio amore per te, mentre i tuoi occhi si avvicinano, neri e indifferenti, così diversi da quella notte…
Articolo a fatica due parole, convenevoli insulsi e balbettati cui rispondi con distaccata cortesia, quindi con un rigido cenno di saluto mi volti le spalle e te ne vai, il mantello che oscilla mentre ti allontani.

:cry: Ti capisco, anche Elvis Fantafolletto mi ha guardato come se fossi una cacca di piccione spiaccicata sul parabrezza! :angry:
CITAZIONE
Rimango immobile, inebetita: non mi hai riconosciuto!


Beh, mo riconosciuto era eccessivo dopo tre anni... magari non è fisionomista!
:woot:
CITAZIONE
Ancora non riesco a respirare, né a credere che il mio sogno finisca miseramente qui.

Anch'io non ci credevo... infatti ho aspettato Elvis Fantafolletto nel parcheggio e mi ha minacciato di investirmi con la sua Fantaauto se non mi spostavo! :angry:
CITAZIONE
Come una pazza lo seguo, volo dietro ai suoi passi, al suo mantello ondeggiante che mi sfugge nella notte, la vista annebbiata dalle lacrime e la disperazione nel cuore. Mi prenda pure per una pazza, se vuole, eppure devo dirglielo!


Si, credo ti prenderàproprio per una pazza e spera non abbia l'auto!
:woot:
CITAZIONE
Corro sul prato e lo raggiungo:
« Io, invece, ho sempre avuto fiducia in te! » grido fra le lacrime, la voce che trema.
Ti giri, irritato per il mio osare, fai per aprir bocca ma ti blocchi all’improvviso, gli occhi spalancati che fissano il mio volto dal trucco sfatto, proprio come in quella notte di terrore.
« Da quando rischiasti la tua vita per salvare la mia! » aggiungo in un soffio roco.
Sarei caduta a terra, se non mi avessi afferrato tra le braccia: il tuo viso è vicino al mio e vedo fiamme nere scintillare nei tuoi occhi, ardere proprio come in quella notte in cui mi salvasti dal Cerchio bestiale.
« Gillyan… » sussurri a fior di labbra.
Ti sorrido fra le lacrime che ancora si ostinano a scendermi sulle guance. Non hai dimenticato il mio nome, non hai dimenticato nulla, e mi guardi proprio come in quella notte lontana, quando mi sono perduta nell’abisso di sofferenza che ardeva nei tuoi occhi, dopo aver compreso il tuo dolore in quell’istante meraviglioso in cui le nostre menti si sono unite.
« Sono qui, Severus, ti ho sempre aspettato, » sussurro con amore, - come ti avevo promesso… »
Tremo tra le tue braccia, proprio come allora, e tu mi stringi ancora una volta, con delicato rispetto, riaccendendo il mio sogno.
« Ti amo, Severus! »
E mi perdo nelle ardenti fiamme dei tuoi occhi neri, scintillante abisso di sogno, tenebrosa notte d’amore.

:huh: Io ti avrei tirato sotto con l'auto! :woot:
Ma dirgli subito che lo ami non è un po' eccessivo?! :huh: prima assicurati che non ti abbia preso le mani per trattenerti mentre arriva la polizia!
:woot:


CITAZIONE
9 - Vi offrono una serata a teatro. Che spettacolo teatrale andreste a vedere con lui/lei?[/size]

one-shot (la storia supera le 1500 parole, ma solo perché contiene la trascrizione di alcune poesie: il testo originale è inferiore al limite previsto dal gioco) - romantico/introspettivo/drammatico - fic di Harry Potter: post 7° anno, Severus /Pers. Originale[/color]

Le parole del cuore



Chi meglio del cuore sa parlare... peccato che il mio parli una lingua incomprensibile alle femmine!
:angry:

CITAZIONE
Non so come ho fatto, ma sono riuscita a convincere Severus ad uscire dal suo rifugio lontano dal mondo e l’ho trascinato a teatro, ad ascoltare poesie declamate con struggente enfasi nella penombra del palcoscenico, accompagnate dalla melodia delle note di Beethoven, Čajkovskij e Wagner.


Dì la verità cosa gli hai fatto bere?!
:shifty:
CITAZIONE

Quante querule e lacrime
sparsi nel nuovo stato,
quando al mio cuor gelato
prima il dolor mancò!
Mancar gli usati palpiti,
l’amor mi venne meno,
e irrigidito il seno
di sospirar cessò!


Piansi spogliata, esanime
fatta per me la vita;
la terra inaridita
chiusa in eterno gel;
deserto il dì; la tacita
notte più sola e bruna;
spenta per me la luna,
spente le stelle in ciel.


Giusto per ricordargli qualcosa di allegro eh?! :blink:
CITAZIONE
Vedo Severus irrigidirsi appena e quasi trattenere il respiro mentre il pallore del suo viso risplende nell’oscurità del teatro, dall’altro lato del palco: le parole del poeta stanno risvegliando il ricordo di un dolore lontano, mai del tutto sopito, di una perdita che per tanto tempo ha fatto ardere il rogo dei suoi rimorsi per una colpa imperdonabile che ha cambiato la sua vita e distrutto quella della donna che amava.


Eh vaiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! come rovinargli la serata in 5 minuti!!!
-_-
CITAZIONE
Vorrei avvicinarmi e stringerlo a me, dargli il conforto di cui ha bisogno, ma ormai ho imparato che vuole affrontare da solo gli spettri del suo passato, quando gli si presentano ancora davanti, portati dalle coincidenze della vita.


Farti gli affarucci tuoi no?!
:woot:
CITAZIONE


O cupa notte! O tenebroso istante!
O tetra bara, o feretro funebre
ove il padre vid’io la volta estrema!
Dal duolo avvolti e da vostre tenebre
venite agli infelici ora d’innante
onde ognun sopra voi sospiri e gema.


La donzelletta vien dalla campagna... no?! :woot:
Ah... tutto questo... mi ricorda quando ero un Folletto studente e per cercare di far conquiste mi fingevo un' intelettuale bello e maledetto... poi ho provato a bere un infuso simil-assenzio e sono finito all'ospedale!
-_-

CITAZIONE
Ancora oggi mi chiedo come Severus abbia potuto farlo, dove abbia trovato il coraggio di lanciare quella maledizione fatale e dannare la propria anima alla totale solitudine, allo straziante dolore e al disprezzo di tutti coloro per i quali ha, invece, continuato a combattere, fino alla fine, sacrificando la propria vita. E ringrazio la Morte di non averla voluta cogliere tra le zanne velenose di Nagini…
Eppure, so che in quei giorni il suo unico desiderio era morire, e salvare invece l’amico, il padre che aveva saputo conquistarsi il suo affetto, l’unica persona che aveva saputo credere in lui, dargli fiducia e tendergli la mano quando l’oscurità ancora lo avvolgeva.
Sulla Tomba Bianca, solo le protettive tenebre della notte l’hanno visto inginocchiarsi e tremare, tra gemiti e sospiri implorare un perdono già donato, piangere lacrime di sangue per le colpe di un passato che l’ha obbligato a tornare ad essere un assassino. Poi alzarsi e tornare, inesorabilmente solo, al suo dovere, sprofondato nelle atrocità di chi doveva chiamare amico, oppresso dall’odio di chi credeva d’essere suo nemico.

Non posso che inchinarmi di fronte a questo grande uomo... se avessi un cappello come i gli gnomi me lo leverei di fronte a cotanto coraggio! :tigre2:

CITAZIONE
« Sì, ami i dannati, » sussurra Severus con voce roca mentre mi stringe a sé, con forza, con amore, quasi con la disperazione del ricordo di quel nostro primo incontro, « adorabile strega che hai saputo riaccendere amore e speranza nel mio cuore! »
Mi sfiora piano le labbra, sussurrandomi il suo amore ed il bacio è dolce, pieno di languida passione, infinitamente tenero e colmo d’amore.

Beata te donzella, a me ogni volta che provavo a conquistare con le poesie arrivava un ceffone... o forse quello era perchè allungavo un po' le zampe?! :unsure:
CITAZIONE

Poiché l’alba si accende, ed ecco l’aurora,
poiché, dopo avermi a lungo fuggito, la speranza consente
a ritornare a me che la chiamo e l’imploro,
poiché questa felicità consente ad esser mia,

facciamola finita coi pensieri funesti,
basta con i cattivi sogni, ah! soprattutto
basta con l’ironia e le labbra strette
e parole in cui uno spirito senz’anima trionfava.

E basta con quei pugni serrati e la collera
per i malvagi e gli sciocchi che s’incontrano;
basta con l’abominevole rancore! Basta
con l’oblio ricercato in esecrate bevande!

Perché io voglio, ora che un Essere di luce
nella mia notte fonda ha portato il chiarore
di un amore immortale che è anche il primo
per la grazia, il sorriso e la bontà,

io voglio, da voi guidato, begli occhi dalle dolci fiamme,
da voi condotto, o mano nella quale tremerà la mia,
camminare dritto, sia per sentieri di muschio
sia che ciottoli o pietre ingombrino il cammino,

sì, voglio incedere dritto e calmo nella Vita
verso la meta a cui mi spingerà il destino.


Vai Fratello, diglielo di guardare al futuro ... basta sfiga... io dico si alla speranza!!! ;)
CITAZIONE
Severus mi guarda e sorride, ancora ansimante per la passione trasfusa nel lungo bacio: negli occhi neri scintillano fiamme d’amore, risplendono di luce le tenebre del suo sguardo e trema la sua mano stringendo la mia.
Ricambio il sorriso, felice. Conosciamo il nostro destino: il dolore ci ha fatto incontrare e abbiamo saputo condividerlo, ma ora l’amore ci unisce e la passione ci congiunge. Per sempre!

Mi piacciono le storie col lieto fine! :wub:
Lui avrebbe potuto addormentarsi e sarebbe stato tutto da ridere oppure avrebbe potuto suicidarsi e avrebbe avuto la mia comprensione ma l'amore è la cosa più sublime!
Ma la prossima volta invece di queste poesie da depressione portalo ad ascoltare la ''Cavalcata delle Valchirie'' di Wagner ... non so se è per il titolo ma a me mette una gran voglia di fare sesso! :B):
A prestoooooooooo!!!
:D




 
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La Fata
view post Posted on 25/5/2011, 18:26




Scusate la sbadataggine: come mi è stato giustamente fatto notare ho omesso di commentare altre storie della cara amica Sweetheart. Mi sembra di essere più Fata Smemorina che Fata del Cuore in questi giorni, mah, sarà la primavera inoltrata che mi rende più leggera e confusa (del solito) la testolina :shifty: Comunque rimedio subito e vado a leggere e commentare le restanti splendide dediche di...

Sweetheart




CITAZIONE
4 - Pensare a lui vi ricorda una stagione. Quale e perché?

Stagioni d'amore


Un gelido inverno di solitudine e straziante dolore, la tua vita, nel buio del sotterraneo ove relegavi la tua oscurità e celavi la tua luce, combattendo in silenzio per noi ed espiando le colpe di un giovane orgoglioso che, cercando vendetta e potere, aveva solo trovato la schiavitù delle tenebre dell’Oscuro Signore.
Un lungo inverno senza speranza che mai giungesse la primavera, denso di odio e disprezzo per te stesso, nel ricordo di un amore mai nato che si era trasformato solo in un lacerante rimorso riflesso nelle iridi verdi di un ragazzo che non era tuo figlio.
Proprio guardando in quegli occhi avevi creduto che la tua esistenza fosse infine giunta al termine, che l’oblio potesse finalmente scendere sui tuoi rimorsi a spegnere le fiamme della sofferenza che per tanti anni ti aveva tormentato l’anima e il cuore.
Ma un altro era il tuo destino e la Fenice pianse le sue lacrime sul collo squarciato trattenendoti in vita.
Una vita che non volevi, un malinconico autunno in cui, foglia secca ormai priva di vita e trascinata inerme dal vento, fuggivi gli sguardi rintanandoti in sempre nuovi eremi, rifiutando il tardo riconoscimento al tuo coraggioso valore, di nuovo soffrendo in solitudine mentre il mondo ti cercava per guardarti con occhi diversi. Gli occhi verdi del giovane Potter che, finalmente, aveva compreso tutto il dolore nascosto dietro l’odio apparente del tuo tenebroso sguardo.
Un autunno frustato dal vento di un rimorso che non ti abbandonava, inseguito da colpe imperdonabili di cui ti eri invece già guadagnato il perdono con tanti anni di sacrificio, rischiando ogni giorno la vita per ripagare quelle che un tempo avevi distrutto. Vedevi le tue mani ancora lorde di sangue e sulla Tomba Bianca imploravi un perdono che ti era stato concesso ancora prima della colpa.
Lì ti incontrai, lì colsi il tuo dolore e vidi le lacrime sciogliere le tenebre dell’anima, lì m’innamorai della tristezza dei tuoi occhi neri e desiderai la tua serenità, giusto coronamento di tutta la tua sofferenza.
Mi guardasti, pallido e serio, e ascoltasti tutte le mie parole d’appassionato amore, immobile e in silenzio, gli occhi neri che ardevano, increduli che una giovane donna potesse amare la tua oscurità, che desiderasse condividere le tue tenebre, che volesse passare il resto della sua vita ad amarti e a cercare di donarti la serenità.
Quel giorno il tuo destino cambiò di nuovo, alla soave melodia della Fenice che cantava l’amore per un uomo che aveva creduto di meritare solo odio.
Così anche per te arrivò finalmente la dolce primavera, i raggi del sole a sciogliere il gelo della tua sofferenza regalandoti la speranza di un futuro che non avresti mai creduto possibile per te, responsabile di troppe colpe nel tuo lontano passato. Cercasti di resistere, di non cedere a quella languida lusinga che ti riscaldava il cuore, che leniva finalmente le tue pene, che ti faceva sentire di nuovo uomo dimenticando il mostro che tanto tempo prima eri stato.
Con il tepore della primavera nacque l’amore, delicato come le gemme degli alberi, profumato come i primi fiori di ciliegio, tenero come il sentimento che da sempre avevi nel cuore ma che non potesti mai esprimere, prezioso come la luce che scintillava nella nera profondità dei tuoi occhi che finalmente sorridevano, sorridevano a me. Un amore dolcissimo, sussurrato piano dalle tue timide labbra che ancora non conoscevano l’aroma di un bacio, nella leggiadria di un esitante abbraccio che donava molto più amore di quanto osasse pretenderne, nel crescente desiderio di un corpo che aveva sempre e solo conosciuto la castità.
Infine arrivò l’estate e la passione infuocata dell’amore, repressa per tutta la vita, esplose mentre mi stingevi forte a te e coglievi il frutto della mia intimità, bruciò possente il tuo corpo che si congiungeva col mio, arse in un sensuale desiderio che sempre si rinnovava, scintillò nei tuoi occhi neri, splendenti abissi di piacere in cui volevo annegare, vibrò nella tua voce profonda che mi giurava eterno amore sussurrando con passione il mio nome negli aneliti dell’amplesso.
È questo il nostro amore, adesso, una calda e appassionata estate infinita, stagione d’amore che non avrà mai fine, mentre mi perdo nei riflessi di sole che sfolgorano nei tuoi occhi neri, per me, solo per me!

Sniff, sniff, che triste inizio, povero Severus, segnato dal gelo dell'Inverno in una vita degna solo di essere riscaldata dall'amore, ma poi ecco la deliziosa trovata di farla evolvere, attraverso il passaggio delle stagioni, verso la calda e lussureggiante estate di un'esistenza dove finalmente spicca la presenza di una donna innamorata e devota. Così mi piace! :wub: Adoro leggere i lieti fine, soprattutto se sono dedicati ad un uomo come lui, meritevole di ogni bene dopo aver scontato fino all'ultimo le scelte sbagliate. Carissima Sweetheart, le tue appassionate parole intrise di ammirazione e affetto sono un dolce balsamo per tutte coloro che, come te, lo amano e hanno creduto nella sua innocenza ed eroicità. Sono parole che, sgorgando pure ed istintive dal tuo cuore, regalano un raro momento di intensa emozione tutto da assaporare, un istante bellissimo in cui chiudere gli occhi e immaginare lo sfavillio di altri occhi, questa volta neri, ardenti e colmi di gratitudine verso un destino diverso, finalmente felice, che hai descritto con squisita bravura. Brava Sweet, ancora una volta ci hai dedicato un angolo romantico da sogno :rolleyes: proseguo quindi nella lettura, curiosa di assaggiare quali altri succulente fette mi riserverà il resto di questa deliziosa torta ;)




CITAZIONE
5 - La stanza è piena di sole. La luce danza sulla tela bianca, il pulviscolo dorato accarezza i colori sparsi sulla tavolozza di legno chiaro. Le linee sono sicure e le pennellate rapide. E’ il ritratto del vostro amore che state componendo.



Dipingere il futuro


Il mio amore dorme, i lunghi capelli neri sparsi sul cuscino candido, le rughe quasi svanite nella dolcezza del sonno, salvo quella che tanto amo e che sale verticale sulla sua fronte partendo dalla radice del naso.
Il sole del mattino inoltrato inonda la stanza e i suoi tiepidi raggi accarezzano il volto spigoloso e pallido di Severus: si muove un poco tra le lenzuola scoprendo il busto nudo, magro eppure muscoloso; il braccio scivola lungo il bordo del letto e rimane inerte, la cicatrice sbiadita di quello che fu l’orrido Marchio che incatenava il suo passato ora lambita da un raggio dorato.
Riposa dopo le fatiche di questa nostra lunga notte d’amore ed il suo viso è finalmente sereno, le labbra appena dischiuse ad alimentare ancora il mio desiderio per lui che in questi pochi giorni, dopo che due anni fa è incredibilmente scampato alla tremenda morte che Voldemort gli aveva riservato, ancora non è sazio dell’uomo che ho desiderato così a lungo.
Sfioro leggera le labbra sottili, carezzo lieve la cicatrice sul collo e vedo la sua pelle bianca incresparsi appena nel leggero brivido inconsapevole che la punta delle mie dita gli ha trasmesso. Scivolo piano giù dal letto e mi avvicino al cavalletto; scopro la tela sulla quale da tre giorni ritraggo il sonno del mio amore e resto ad osservare estasiata l’originale che ancora giace tra le candide lenzuola. Prendo il pennello e lo intingo nella tavolozza, quindi mi accingo a dipingere i miei desideri, il suo volto finalmente sorridente e sereno, come quando sono tra le sue braccia e il mio amore gli fa dimenticare il tremendo passato e tutte le sue sofferenze.
Fisso i suoi occhi neri impressi sulla tela e noto che c’è ancora quell’ombra cupa, quel lampo scuro che sempre porta ricordi di dolore che non riesce a dimenticare, raggi di fatale luce verde e maschere dagli argentei riflessi, sangue fra le sue mani e strazio nella sua anima ancora ferita. Stringo le labbra e impugno il pennello, decisa: la magia del mio amore saprà guarirlo, farà scivolare nell’oblio un troppo doloroso passato per aprire finalmente la porta a un futuro che Severus ancora non ritiene di meritare, ma che invece gli spetta, dopo tutto ciò che ha fatto per il mondo magico, dopo che ha dedicato la vita a ripagare mille volte le colpe commesse quando era poco più di un ragazzo.
La stanza ora è piena di sole e la luce danza sulla tela mentre il pulviscolo dorato accarezza i colori sparsi sulla tavolozza di legno chiaro. I movimenti della mia mano sono sicuri e le pennellate rapide: è il futuro del mio amore, di Severus, che sto dipingendo, è il suo sorriso, finalmente, e la serenità nel suo sguardo di tenebra.
Un’ultima pennellata, un anelito d’amore, un soffio di magia… e la luce è nei suoi occhi, scintillanti abissi d’oscurità, per sempre impressa sulla tela, regalo d’amore che può cambiare la realtà.
Un leggero fruscio; sollevo lo sguardo e incrocio il tuo, penetrante, ammaliante, tremendamente sensuale.
Mi sorridi, mentre fai cenno d’avvicinarmi e guardi malizioso il mio corpo coperto solo da un leggero velo, e nel nero profondo dei tuoi occhi vedo il riflesso del sole, vedo risplendere la luce del futuro, vedo il mio amore che incontra il tuo, senza più che le catene del passato ti trattengano o frappongano ostacoli.
Sei libero, finalmente, e mi sorridi: lo stesso sorriso sereno che brilla sulla tela, lo stesso sguardo privo di ombre che ho dipinto pochi istanti fa.
La magia è avvenuta, il mio amore ha vinto e tu, Severus, infine non soffri più.
Ti alzi e il lenzuolo scivola a terra mostrandomi il tuo corpo nudo che mi desidera; ti avvicini e mi prendi tra le braccia cercando le mie labbra. Con la coda dell’occhio getto ancora uno sguardo al dipinto, mentre le tue labbra sfiorano dolcemente le mie: è l’estasi dei tuoi baci che mi rapisce dalla realtà, oppure il volto del dipinto, adesso, è diventato il tuo e la tela è di nuovo bianca, illuminata dal sole?

Com'è attraente il tuo Severus, dolce amica! :rolleyes: La descrizione meticolosa che ne hai fatto è degna davvero del dipinto più bello; è un soggetto da ritrarre senza indugio, e il finale a "sorpresa", dove lasci immaginare al lettore se sia stato davvero uno scherzo della luce o sia avvenuta una magia d'amore a trasferire il volto dalla tela, è ancora più intrigante! Ritrarre un viso così interessante, infondendogli la vita, non è certo così semplice, ma tu attraverso parole ricercate e preziose sei riuscita a condurci in quella stanza dove si è appena consumato un miracolo perfetto d'amore, e ci hai invitato a provare. Ho voluto tentare anch'io, prendendo in mano il pennello e tracciando uno schizzo della fisionomia di quell'uomo serenamente addormentato nella stanza illuminata dal sole, e mi sono presto ritrovata a contemplare l'eleganza dei suoi tratti fieri sulla mia tela, dove incredibilmente, con poche pennellate, grazie alla mia creatività e alle tua accurata descrizione, due meravigliosi occhi neri hanno preso vita. Che splendida opportunità ci hai donato, conducendoci nel tuo immaginario mondo fatato, dove regna la fantasia più romantica, quella che da l'impulso alle mie alucce fatate per volare felice sempre più in alto! :wub:


CITAZIONE
6 - E se doveste paragonarlo/a ad un elemento naturale, quale sarebbe?

Dal gelo al fuoco


Gelo, gelo profondo di straziante dolore, gelo lacerante di rimorsi, gelo assoluto di solitudine, gelo buio e silenzioso di una vita non vissuta, di un’esistenza spesa a pagare per le colpe commesse senza ritenere d’avere il diritto d’implorare il perdono.
Gelo su labbra sottili che tremano sussurrando un nome, che inorridiscono pronunciando una maledizione. Gelo negli occhi neri, senza speranza, spenti, tunnel vuoti e oscuri che non vogliono più vedere, che sanno solo soffrire ricordando il passato. Gelo sul viso impassibile nella pericolosa menzogna, sui lineamenti che nulla rivelano dello strazio interiore, sul volto che non ha bisogno dell’argentea maschera per ricordare le colpe del passato.
Vento crudele e sferzante che frusta la tua anima con i rimorsi, vento ossessivo in cui vorticano ricordi di ciò che non è mai stato, vento rabbioso d’un silenzio che ti sigillato le labbra negandoti ogni personale vendetta, vento possente che ti respinge nel passato e nella sofferenza di una vita che avevi sacrificato alla causa, ma la morte non volle elargirti il sospirato oblio.
Vento pungente negli occhi neri, patetica scusa per una lacrima solitaria; vento furioso che scompiglia i lunghi capelli neri mostrando la profonda cicatrice sul collo; vento arido a bruciare le labbra sottili, orfane di baci mai conosciuti.
Vento che fischia, insistente, e solleva nell’aria il tuo mantello nero mentre ti stagli sul bordo della scogliera e il mare urla e ruggisce sotto di te, quasi invitandoti ad un fatale amplesso.
Poi, subitaneo il vortice di vento si muta in delicato zefiro che sussurra piano il tuo nome, con languida dolcezza a te sconosciuta, ma sempre inconsciamente bramata dal tuo cuore solitario.
- Severus…
Le sillabe dolci del tuo nome ondeggiano lievi nell’aria, quasi tremanti, ed il tuo sguardo di tenebra finalmente incontra il mio che ti ha tanto a lungo cercato e trabocca di un amore antico e determinato.
Acqua pura e scrosciante a lavare il sangue, a mondare mani già pulite da ogni colpa più e più volte pagata, a confondersi con salate lacrime e a trascinare via il passato, sfondando il muro che ti divideva dal futuro. Acqua fresca a lambire le tue labbra e a dissetarti d’amore; acqua tersa in cui specchiarti e scoprire la luce che c’è in te, oltre l’oscurità che ti incatenava al passato; gocce d’acqua come lacrime d’amore, piante per un uomo che ha sempre odiato se stesso credendo di non sapere amare.
Fuoco impetuoso di passione che divampa nei tuoi occhi neri, che permea i gesti e guida i tuoi veementi abbracci. Fuoco che arde vigoroso nel cuore e tutto travolge, che brucia di desiderio il tuo corpo avvinto al mio. Fiamme d’amore, languide e ammalianti nelle tue parole, mentre la tua voce profonda mi incanta quando le sussurri sulle mie labbra. Dolce fuoco che brucia la mia pelle in ardenti carezze, che solo mi sfiorano appena, scintille tra le tue dita che seguono lente il mio profilo facendomi rabbrividire al loro rovente tocco.
Fuoco d’amore, intenso e appassionato, dolce e delicato, che brilla nei tuoi occhi neri e splende nel tuo sorriso infine sereno.
Mi perdo nelle scintillanti e languide tenebre del tuo sguardo e ancora sussurro il tuo nome:
- Severus…
Poi solo le tue labbra su di me, ardenti e innamorate, a vivere il presente e costruire il futuro.

Ancora una volta sei riuscita a paragonare la meravigliosa essenza di quest'uomo a tutti gli elementi della natura e non posso che ammirare la straordinaria capacità che hai di esprimerti. Leggendo questo brano, che nella prima parte raggiunge addirittura cadenza e bellezza di sorprendenti versi poetici, non si può che riscontrare l'esatta essenza di aria, acqua e fuoco, cioè della natura stessa. E' il tuo modo speciale di gridare al mondo che Severus è tutto, cara amica, che la sua natura non può essere limitata ad un solo elemento perchè è lui stesso a non avere limiti, anche e soprattutto ora che, incontrando l'amore, è riuscito a liberarsi dalle catene del rimorso che lo tenevano prigioniero. Una metamorfosi incredibile per un uomo al quale è sempre stato impedito di esprimere tutto il bisogno di vivere e amare da sempre racchiusi in sè, un uomo unico, singolare al quale è stata preclusa un'esistenza degna della sua grande umanità e delle sue infinite capacità. Ora le tue parole hanno spezzato l'oscuro maleficio che da sempre lo avevano costretto ad adattarsi ad una non vita, carissima Sweet, come non potrà esserti riconoscente per l'eternità, o fortunata mortale? ;) :P


CITAZIONE
12 – È notte e l’oscurità silenziosa vi circonda. Poi sentite un fruscio, o forse l’avete solo immaginato


Incontro notturno


Erano state le grida concitate che l’aveva attirata nel sotterraneo: la voce del ragazzo, spaventata eppure piena di sfida, e la voce dell’uomo, rozza e malvagia. Era certa di averle riconosciute entrambe: Carrow doveva aver sorpreso l’audace Neville fuori dal dormitorio e intendeva approfittarne per soddisfare i suoi sadici istinti. Aveva intuito il crepitio di un incantesimo subito seguito dalle urla di dolore dello studente.
Sapeva che si sarebbe solo cacciata nei guai, ma non poteva permettere che il ragazzo fosse torturato ancora. Del resto, in qualche modo la Gazzetta del Profeta avrebbe pur protetto la sua inviata speciale a Hogwarts, anche se era sicura che il pezzo che intendeva scrivere non sarebbe piaciuto: aveva intenzione di denunciare il clima di terrore che avvolgeva la scuola e le torture di cui giornalmente i ragazzi erano vittime. Era disposta a perdere il posto, se fosse stato necessario: in ogni caso Lovegood avrebbe pubblicato l’articolo sul Cavillo e tutti avrebbero finalmente saputo.
Le urla di Neville erano strazianti: quel bastardo di Carrow probabilmente lo stava cruciando!
All’improvviso aveva udito due tonfi in rapida successione, proprio di là dell’angolo cieco del corridoio, ed ogni rumore era di cessato. Era rimasta immobile, la bacchetta in mano, circondata dall’oscurità silenziosa della notte. Poi aveva udito un fruscio, o forse l’aveva solo immaginato.
Avanzò piano di qualche passo, cercando di non fare rumore, e svoltò l’angolo, la bacchetta sempre stretta in pugno e il respiro trattenuto.
Un uomo vestito di nero era inginocchiato di fianco a Neville: gli aveva sollevato il busto da terra e lo stava delicatamente sostenendo tra le braccia mentre gli passava lentamente la bacchetta sul corpo mormorando una musicale litania con voce bassa e profonda.
Kelly era sempre stata brava a individuare le voci, ma quella, in particolare, l’avrebbe riconosciuta tra mille: era la voce di Severus Piton!
Sentì il cuore balzarle in petto e battere furiosamente fino a farle mancare il respiro: Severus Piton, il Mangiamorte assassino del povero Silente, era curvo sul ragazzo che capitanava la rivolta contro la sua autorità, intento a curare le sanguinanti ferite che Carrow, con qualche sortilegio diverso dalla Cruciatus, gli aveva provocato sul viso e sul petto. E pochi istanti prima aveva schiantato quel sadico bastardo!
Kelly sorrise a se stessa: finalmente aveva la prova di aver sempre avuto ragione! Da quando Piton aveva ucciso Silente, aveva cominciato a svolgere approfondite e minuziose indagini e si era convinta che il mago avesse agito su ordine del vecchio preside. Naturalmente, nessuno le aveva mai creduto e quelli che conoscevano la cotta che a scuola aveva avuto per il professore di pozioni l’avevano presa bellamente in giro, dandole della romantica senza speranza.
Gli occhi nocciola di Kelly s’illuminarono: aveva ragione, aveva sempre avuto ragione! Severus Piton non era un assassino come dicevano tutti quelli che non si erano lasciati manipolare da Voldemort e dal cumulo di falsità sfornata dal corrotto giornale che le garantiva da vivere, non era un maledetto Mangiamorte: Severus era ancora e sempre un uomo fedele a Silente! Sì, anche se lo aveva ucciso… Possibile che solo lei avesse notato, da semplici foto animate, tutto il lancinante dolore che albergava nei suoi occhi, in quei meravigliosi occhi neri di cui si era innamorata dieci anni prima, quando era ancora una sua alunna dei M.A.G.O.?
Poi l’aveva vista dal vivo, la sofferenza che bruciava nell’abisso tenebroso dei suoi occhi, quando aveva ottenuto l’intervista ed erano rimasti soli in presidenza. In ogni ruga precoce del suo pallido volto, stanco e teso, era inciso il dolore di quell’uccisione eseguita per fedeltà; nelle cicatrici superficiali, rimaste sulla sua guancia dopo l’attacco dell’Ippogrifo, aveva letto le profonde lacerazioni della sua anima per quel gesto che aveva salvato, invece, l’anima di un ragazzo condannato alla perdizione da Voldemort. Nei suoi rigidi silenzi aveva udito l’urlo del suo cuore e nei sospiri repressi aveva colto tutta la tremenda solitudine di un uomo costretto a vivere in mezzo all’odio e al disprezzo di coloro per i quali, invece, stava ancora combattendo e rischiando ogni giorno la vita.
Possibile che nessun altro avesse compreso?
Severus aveva negato, naturalmente, aveva recisamente smentito che le sue parole corrispondessero a verità, ma per un lungo momento le aveva lanciato uno sguardo penetrante e lei l’aveva lasciato entrare nella mente, gli aveva permesso di leggere tutto l’amore che da quasi dieci anni provava per lui. Sul volto impassibile del giovane preside per attimo si era disegnato uno stupore incredulo e nell’abisso tenebroso dei suoi occhi era apparso un lampo di luce, una scintilla che aveva ridato vita al suo volto pallido. Era stato solo un fugace istante, quindi Severus aveva subito ripreso il pieno controllo di se stesso, ma Kelly era sicura che ora il mago conoscesse la sincerità e la profondità dei sentimenti che provava per lui.
Adesso erano lì, soli nel sotterraneo, davanti alla prova inconfutabile della fedeltà del mago a Silente, e il cuore le batteva all’impazzata mentre Severus terminava di ripetere il musicale incanto e lentamente si voltava:
- Questa non è l’ora di girare da sola nei sotterranei, Sig.na Stevenson! – sibilò puntandole la bacchetta al petto con fare minaccioso.
Kelly sorrise, tranquilla:
- Le mie “folli” ipotesi, quindi, erano giuste, Preside. – rispose con aria di sfida. – Nessun Mangiamorte schianterebbe un proprio compare per salvare un alunno indisciplinato.
Il mago la fissò in silenzio, con il suo penetrante sguardo nero che sembrava ardere nel pallido volto impassibile, contornato dai lunghi capelli corvini:
- Nessuno le crederà. – affermò in un secco sibilo. – Né la Gazzetta pubblicherà le fantasticherie della sua inviata.
- Lovegood pubblicherà la mia storia, tutta! – esclamò con enfasi. – E lì convincerò della verità. – terminò con sicurezza, il volto infervorato.
- Luna è in mano ai Mangiamorte da Natale. – disse Piton con voce atona. – Il Cavillo ha la bocca cucita.
- Aah… Luna, no! – esclamò Kelly, ansia e timore a farle tremare la voce.
- Mi occuperò io di lei, - rivelò il mago in un cupo sospiro, - se sarà necessario…
Kelly spalancò gli occhi e li fissò nel volto pallido e stanco dell’uomo che amava fin da quando era una ragazzina: non le era mai parso così bello come in quella notte in cui aveva avuto la certezza di chi fosse realmente.
- Severus… - mormorò avanzando di un passo e tendendo la mano verso il suo viso.
- Non lascerò che le accada nulla di male. – aggiunse con tono tranquillizzante,
Kelly sorrise mentre stemperava la tensione in un lungo sospiro.
Il mago la fissò di nuovo negli occhi, il viso ora serissimo:
- Se si sapesse la verità, - disse con tono basso e cupo, - io sarei un uomo morto.
Kelly si portò le mani alla bocca reprimendo un grido: come aveva potuto essere così stupida? Se fosse mai riuscita a convincere la gente che Severus era ancora e sempre fedele a Silente, Voldemort avrebbe scoperto il suo tradimento e lo avrebbe ucciso!
Ora il mago la fissava con quel suo nero sguardo penetrante e Kelly seppe che i suoi pensieri erano un libro aperto: doveva averla considerata molto sciocca per quel suo patetico tentativo di rivelare una verità che poteva condannarlo a morte.
- Io… io… - balbettò, - ti amo, Severus, io…
Lo vide irrigidirsi e arretrare di un passo:
- Ho il mio dovere da compiere. – rispose con voce cupa, e a Kelly sembrò di udire un rintocco di morte.
- Io sono qui, ti aspetterò, - mormorò con un filo di voce, - e non rivelerò nulla di ciò che so, a nessuno. – aggiunse, lo strazio nel cuore per l’uomo che amava, condannato a rimare ancora solo e disprezzato da tutti.
- Dimostrami che sai proteggere la tua mente. - le ordinò secco.
- So farlo, Severus, altrimenti mi avrebbero già buttato fuori dalla Gazzetta, - rispose con un mezzo sorriso, cercando di sdrammatizzare, - ma se non mi permetti di rivelarti il mio amore, allora dovrai leggerlo dai miei desideri! – esclamò con intensità.
Il mago si lasciò sfuggire un sospiro e rimase in silenzio, le fiamme che ardevano negli occhi neri.
Infine scosse il capo:,
- Non perdere tempo con me, non lo merito.
- È da dieci anni che ti amo, e lo sai!
Lo sguardo penetrante di Severus le accarezzò il viso rigato di lacrime che neppure s’era accorta d’aver pianto e seppe che in quel momento stava leggendo tutto il suo amore, dalla mente e dal cuore, mentre nere fiamme incontrollate ardevano ancora nelle tenebrose profondità dei suoi occhi. Infine si concesse un lungo sospiro, mentre scuoteva la testa e le girava le spalle:
- Porta il Signor Paciock nel suo dormitorio, prima che quella bestia di Carrow si risvegli. – ordinò allontanandosi.
- Severus! – esclamò Kelly, disperata.
Le fece eco solo il silenzio, ma la figura nera per un istante esitò prima di riprendere il cammino, il mantello che ondeggiava piano alle sue spalle.
- Ti amo, Severus, e ti aspetterò!

Davanti ad una dichiarazione del genere, anche le fate si sciolgono come margarina al sole, nonostante vivano in un bellissimo mondo riscaldato quotidianamente dalla fiamma della bontà e dell'amore, e vi siano abituate! E anche le fatine vorrebbero con tutto il cuore fare incontri notturni del genere :rolleyes: Beata Kelly: la mia natura non conosce cattivi sentimenti e non riesce a fare brutti pensieri, ma confesso che in questo momento un po' di sana invidia per la ragazza c'è, eccome :P Innamorata di un uomo del genere riesce dieci anni dopo a realizzare il suo desiderio d'amore... *sospirone* :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: si può avere più c... ehmmmm, essere più fortunate di così? Brava Sweet, ancora una volta ci hai fatto sognare ad occhi aperti, confezionando su misura per ogni cuore romantico qui presente un meraviglioso episodio in cui passione e sentimento si fondono in modo squisito. Un grazie ancora per come hai egregiamente contribuito a rendere ancora più bello il nostro magico luogo incantato, dove brillano tante piccole stelle lucenti d'amore.
E ora, devo confidarvi che ho un certo languorino; credo che, dopo la bella scorpacciata di dolcezza che ho appena fatto, come antipasto, tornerò nella mia piccola casina profumata, ai margini del bosco, per cucinarmi qualcosa di ghiotto. Una bella insalata di pistilli di tulipano, semi di girasole e petali di quadrifoglio, condita con succo d'anice andrà benissimo. Buon appetito anche a voi, dolcissime amiche, e a presto! :wub:
 
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113 replies since 20/9/2010, 20:33   5108 views
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