Il Calderone di Severus

Le parole del cuore

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La Fata
view post Posted on 25/2/2012, 18:40 by: La Fata




Voglio continuare a dedicarmi alle mie letture preferite oggi, e quindi ho deciso di proseguire con le ultime dediche che mi rimangono ancora da commentare. Chi sarà l'ultima amica a chiudere questa bellissima sfida romantica? Ma che vedo? Sei ancora tu carissima

Jareth The Goblin King .

Bentornata dunque: ricordo che le tue precedenti dediche mi erano piaciute tantissimo, leggerò con grandissimo piacere quindi le seguenti


CITAZIONE

Desiderio


La luce del camino proiettava ombre sulle alte pareti coperte di libri, riflessi di luce che danzavano nel silenzio.
La cera delle candele era quasi consumata ma Severus non pareva curarsene: sfogliava il libro aperto senza leggere le parole che vi erano scritte, giusto per ingannare i pensieri che volgevano in un’unica direzione.
Com’era possibile? La sua mente non riusciva ad accettare quello che il suo cuore cercava di dire.
Aveva amato solo Lily, anche ora che lei non c’era più continuava ad amarla, eppure quella giovane donna aveva fatto vacillare qualcosa dentro di lui; questo Severus non poteva accettarlo!
Doveva andarsene, avrebbe potuto facilmente sostituirla, in fondo l’anno scolastico era appena iniziato.
Mentre questo pensiero si completava nella sua mente, un altro più intenso si apriva come uno squarcio.
Si tolse il foulard che teneva al collo come se avesse paura di soffocare e lo posò con un gesto nervoso ed elegante sul bracciolo della poltrona.
Era come se all’improvviso il suo corpo e la sua mente avessero ricordato l’esistenza di certe sensazioni: la disciplina che aveva sempre imposto a se stesso in tutti quegli anni aveva barcollato in pochi giorni.
Non riusciva a non pensare a lei, a non guardarla, a non desiderarla; la seguiva con lo sguardo tra i corridoi dell’antica scuola, si soffermava sui suoi capelli, sui suoi occhi, sul suo corpo morbido e armonico, sul suo sorriso custodito tra le labbra ben disegnate.
La desiderava… con un’intensità che aveva dimenticato potesse avere il desiderio.
Sarah si intratteneva volentieri con lui, dopo anni era la prima persona che tentava di avvicinarsi e a cui permetteva di farlo, ma era un gioco pericoloso.
Averla vicino gli faceva desiderare cose che non poteva permettersi.
Si chiese se lei avrebbe ancora tratto piacere dalla sua compagnia sapendo cosa questa vicinanza facesse emergere in lui.
Cosa avrebbe pensato sapendo che mentre si aggrappava al suo braccio per evitare di cadere, lui aveva solo il desiderio di stringerla, di scivolare tra le sue labbra, di fondersi con lei in un’unica fiammata?
Piton strinse forte la stoffa della poltrona su cui si era lasciato cadere.
Disciplinare la mente era sempre stato il suo punto di forza; doveva solo recuperare il suo equilibrio e allontanarla da sé e dalla scuola, era l’unico modo!
Avrebbe trovato un altro lavoro, un altro posto, probabilmente anche un altro uomo in cui instillare quel desiderio. Questo pensiero lo fece improvvisamente rabbrividire d’ira: voleva fosse sua, sua e di nessun altro, con quel possesso con cui aveva amato un’unica volta:
Sì, doveva allontanarla il più possibile da sé.
Ma come si può desiderare di allontanare un raggio di sole dopo anni trascorsi nel buio, annaspando tra il fango in preda al tormento?!

Accipicchiolina cara Jareth, come hai saputo rendere tremendamente intrigante questo breve episodio, in cui il povero Severus è alle prese con insoliti tormenti d'amore e desiderio! Peccato non possa leggerne il seguito! Chi mai sarà la dolce fanciulla che è riuscita a scalfire la corazza impenetrabile del maestro di pozioni? Devo assolutamente saperlo, la storia mi ha acchiappato assai, e dovrai segnalarne il titolo, perchè possa leggere il seguito e soddisfare la mia curiosità ormai alle stelle :blink: E' un po' come per le soap opera, una volta che inizi a seguirle non puoi più farne a meno! ;) :P


CITAZIONE

Vivo


Era vivo.
Una figura nera in controluce sulla soglia di un nuovo giorno.
Era vivo.
Non lo meritava, non avrebbe mai voluto sopravvivere,
eppure era vivo, circondato da quell’alba irreale,
la lunga notte era alle spalle e cristalli di rugiada gli inumidivano il lungo mantello.
Era vivo senza volerlo,
senza meritarlo,
senza in fondo avere una vita degna di essere vissuta.
Eppure veder nascere il sole era confortante
e per la prima volta dopo anni
concesse a una lacrima di scivolargli lungo il viso.

Che magnifica, struggente immagine; oserei dire commovente, come quella lacrima di gratitudine per il ritorno alla vita, che gli scivola sul volto. Un fermo immagine veramente splendido, dolcissima amica, uno scatto artistico degno di un grande fotografo, frutto del tuo bellissimo animo sensibile :wub:


CITAZIONE

Vuoto d’aria improvviso


Un’auto lanciata nella notte ad alta velocità che imbocca un viadotto,
quel vuoto allo stomaco si tinge di giada dorata per quel breve istante di uno sguardo,
il tempo di un giro sulle montagne russe,
niente è più forte di quel vuoto d’aria improvviso.

Oooh, e anche questo è un fermo immagine azzeccatissimo che dice tutto in poche, puntuali parole. Non potevi descrivere meglio la sensazione che si ha al cospetto della persona amata e del suo sguardo! :woot: I miei più sinceri complimenti Jareth, questa è una deliziosa, semplice pennellata di colore che ha creato un piccolo capolavoro! ;)



CITAZIONE

15 Luglio


Chi può dire di conoscere realmente qualcun altro?
Quando a volte un breve attimo può riempire un vuoto più di anni e anni trascorsi insieme.
Uno sguardo può confondere e farti improvvisamente ricordare l’esistenza della felicità.
Come una brezza calda che avvolge fissando un volto che istintivamente infonde sicurezza.
Un sorriso o una voce possono fare la differenza tra il gelo invernale e una calda giornata di luglio.
La felicità a volte è un profumo che può riemergere dopo giorni, mesi o anni a ricordarti quel momento.
Una notte intera può essere concentrata nella consistenza di una stoffa di cui il tocco leggero ha lasciato un marchio indelebile.
Era la notte del 15 Luglio 2010, da allora ogni cosa,
anche la più brutta,
ha un colore diverso se guardata attraverso il bagliore di un cristallo d’ambra.
Questo sono i suoi occhi.

E hai concluso con un'altra splendida pennellata di rosso fuoco che sfuma nell'arancione, per finire nel giallo dorato. Colori caldi e intensi per un'ultima dedica altrettanto ardente e appassionante: bravissima! Così, questo gioiello prezioso è la degna chiusura, non solo della deliziosa serie di dediche della carissima Jareth, ma anche di una lunga sequenza di storie d'amore, tutte, lunghe o brevi che siano state, ugualmente meravigliose, ben scritte e scaturite da teneri cuoricini innamorati, perciò assolutamente belle.

Dunque anche il mio compito è finito, mie adorate, e vi devo salutare con un po' di rimpianto: grazie ancora per i momenti felici che avete condiviso con me e con le altre amiche romantiche che hanno partecipato a questi imperdibili momenti di gioia. Spero di ritrovarvi, però: venite senza indugio a cercarmi nel bosco, quando avrete voglia di ritrovare di nuovo voi stesse e raccontare i vostri sentimenti più veri. A presto! :wub:
 
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113 replies since 20/9/2010, 20:33   5129 views
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