Il Calderone di Severus

Le parole del cuore

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La Fata
view post Posted on 2/2/2012, 16:16 by: La Fata







Buongiorno amiche dolcissime, eccomi di nuovo nella mia postazione ai margini del bosco, biancheggiante di neve (e gelida) prontissima a dedicare anche oggi le mie trepidanti attenzioni ad un nuovo appassionante lavoro. Questa volta ho voluto prendere in considerazione le dediche di

Sogno d’amore .


scusandomi prima di tutto anche con lei per averle fatto attendere all'infinito le mie considerazioni! Ma bando alle ciance, non vedo l'ora di leggere il contenuto delle sue (sicuramente) deliziose storie.


CITAZIONE

Una goccia d'amore



Aveva lavorato per notti intere.
Doveva essere tutto perfetto.
L'idea di per se stessa era già abbastanza ambiziosa e avrebbe dovuto funzionare a tutti i costi.
Di lì a poco sarebbe stato l'anniversario del sesto anno del suo ingresso tra gli insegnanti di Hogwarts.
Ci aveva pensato per mesi ed aveva deciso che doveva essere degnamente festeggiato!
Sapeva che lui non avrebbe accettato alcun tipo di celebrazione: continuava a rifuggere festività o ricorrenze.
Il calderone era ancora bollente.
Avrebbe dovuto attendere che si raffreddasse prima di distillarne il contenuto.
Aveva seguito ogni passo, ogni virgola dell'originale dettaglio dell'antica procedura.
Ma non era riuscita a non inserire una piccola variazione.
Il suo personale sigillo.
Con tenacia aveva cercato, e trovato, ogni ingrediente, ripulito e controllato ogni erba, imparato a memoria ogni tecnica utile.
Solo da poco aveva identificato l'ultimo elemento.
Ci aveva lavorato per anni. Alla fine era così semplice!
Il liquido era diventato prima di un rosso acceso, come sangue spillato in quell'attimo fugace dalle sue stesse vene, poi di un turchese brillante come un cielo d'estate e poi aveva ripreso la trasparenza neutra che aveva sperato mantenesse.
Avrebbe accettato da lei quella piccola boccetta in regalo, ne era sicura!
Non avrebbe approvato, si sarebbe forse irrigidito.
Era certa che gli occhi neri avrebbero brillato di disapprovazione, ma alla fine l'avrebbe preso il fragile cristallo tra le mani eleganti e l'avrebbe portato nei suoi alloggi.
Se fosse stata davvero tanto fortunata avrebbe deciso di provarla, anche senza sapere davvero con cosa fosse stata distillata.
In quel modo, senza forse esserne davvero completamente consapevole, le avrebbe donato cio che le era più prezioso: la sua fiducia.
Certo, se l’era guadagnata, ma aveva ancora qualche dubbio di quanto davvero fosse radicata.
In ogni caso glielo avrebbe spiegato: quella era la ricetta per un oblio temporaneo.
Contava molto sulla sua innata curiosità perché l'anima muovesse la mente ad accettare un momentaneo sollievo all'ansia e al dolore, che sapeva agitavano giorno e notte quel giovane, quanto solitario, cuore.
Esiste davvero una ricorrenza speciale per regalare a qualcuno la pace, anche se effimera e transitoria?
Versò il liquido insapore e inodore nella piccola ampolla verde.
Nel breve volgere di qualche ora era tutto compiuto.
Ora era nei suoi alloggi, seduta con la testa tra le mani, attenendo di poter cogliere l'attimo nel quale avrebbe potuto comprendere che il suo regalo era stato consumato.
Pazza! Davvero sperava che si fidasse così tanto di lei?
Come aveva potuto saltargli in mente di regalare una pozione proprio a Piton?
Aveva fatto ogni cosa nel modo giusto?
Scrollo le spalle e la testa nel vano tentantivo di allontanare ogni pensiero, di tornare padrona di sè.
La notte passò lenta e silenziosa.
L'alba pallida salutò gli occhi ancora spalancati sul libro aperto sopra quel tavolo lontano.
Raggiunse il suo posto in Sala Grande, spiando il viso amato e distante.
I capelli neri erano lisci e lucenti, il viso chiaro stranamente appena più rosato del solito.
Forzò la sua natura e permise allo sguardo di cercare di incontrare gli occhi neri.
Le ombre scure erano scomparse. Le profonde occhiaie grigiastre e i segni della stanchezza, che sempre gli solcavano il volto, non esistevano più.
Nel cuore sentì sbocciare una gioia senza confini.
Aveva bevuto la pozione!
Erano mesi, forse anni, che non vedeva quel volto tirato, e sempre magrissimo, senza quei segni scuri.
Quella notte aveva riposato!
La felicità la colmò e uscì quasi di corsa dalla sala.
Si chiuse la porta alle spalle e lasciò libero sfogo all'esultanza che quella visione, quella mattina, le aveva dato.
Sì, ogni cosa era stata eseguita perfettamente, ogni goccia era stata distillata nel modo giusto e ogni gesto era stato compiuto aveva assurto al suo esatto significato.
La pozione aveva fatto ciò che doveva: un riposo tranquillo, senza sogni che turbassero il sonno, ma pieno di delicate fantasie che portassero la mente di chi la sorbiva verso la realizzazione dei desideri più nascosti.
Severus avrebbe avuto altre notti serene, senza alcun bisogno di speciali celebrazioni.
Era una promessa che, ora, era sicura di poter mantenere.
Sapeva che quella notte il mago aveva più volte mormorato, con amorevole passione, quel nome che non era il suo.
Per questo era certa che non le sarebbe mai più mancato l'ingrediente principale che dava ragione a quel delicato intruglio magico.
Ormai era a conoscenza dell’ingrediente che faceva funzionare la pozione.
Non doveva più cercare perché lo avrebbe avuto per sempre con sè: le sue stesse lacrime.
Gocce salate e trasparenti versate da una persona perdutamente innamorata, senza alcuna speranza.

Questo brano è addirittura commovente! Sono arrivata a leggere le ultime righe con una lacrimuccia pronta a sgorgare e trattenuta a stento, grazie a questo piccolo gioiello che elogia il potere misterioso ed eclatante dell'amore, e che hai saputo descrivere in modo eccelso, mia carissima Sogno d'Amore, donando alla singolare protagonista di questa storia stupenda lo straordinario potere, appunto, di sollevare l'uomo che ama dalle proprie angosce, attraverso un sublime sacrificio d'amore. Che dirti ancora, se non che hai scritto un pezzo di rara bellezza, degno del tuo dolcissimo nick e dell'animo sensibile che sicuramente alberga in te :wub: Grazie ancora per averci fatto sognare, preziosa amica!



CITAZIONE

Anniversario


Sì, adesso tutto era pronto.
Se lo ripeteva mentre lanciava una fugace occhiata alle lancette dell'orologio, quasi allineate.
Il fuoco crepitava allegro. Il ceppo più grosso aveva cominciato ad ardere spandendo intorno un piacevole tepore.
Il libro sulla tavola era aperto proprio dove lui l'aveva lasciato.
Lo aveva letto tutto, un interessante trattato sulle erbe che possono procurare vari stati di apparenti mortali alterazioni.
Spense velocemente le candele. Voleva tornare sul divano a guardare il fuoco.
Non faceva molto freddo, ma aveva lasciato il mantello nero sul bracciolo del divano se mai avesse potuto essere utile.
Il tessuto nero era magico: pur avendo una consistenza appena palpabile riusciva a mantenere il calore del corpo di chi lo indossava, con qualsiasi temperatura.
Sorrise, versando il vino rosso nei due bicchieri alti e panciuti posti in tavola.
I piatti erano pronti per ricevere ogni qualsivoglia prelibatezza.
Si guardò intorno. Ora doveva solo aspettare.
Finalmente si sedette sul morbido e accogliente divano chiaro, posto proprio di fronte al camino.
Lasciò vagare lo sguardo per lunghi minuti sulle lingue di fuoco che si separavano, guizzando, dal grosso ceppo scuro.
La vita del fuoco era intimamente simile a quella dell'uomo: mai un attimo uguale all'altro.
Non esisteva pausa, non esisteva esitazione, non esisteva identica replica: in ogni attimo il fuoco è sempre diverso, mai uguale a se stesso!
Strinse le braccia attorno a sé con un brivido inconsulto.
Di cosa aveva paura adesso? Era tutto finito!
Di lì a poco sarebbe tornato.
Sorrise dolcemente, permettendosi finalmente di godere il tepore delle fiamme.
Amava quella casa.
Amava quel luogo dove tutti i suoi sogni erano divenuti realtà.
Era lì che era riuscita nel suo intento di scalfire la dura corazza di Severus e aveva trovato la via, ripida, angusta e accidentata, per giungere al suo cuore.
Giorno dopo giorno, ora dopo ora.
Era riuscita a fargli comprendere e accettare ciò che provava per lui.
Dopo essere sopravvissuto al morso di Nagini il cambiamento del mago e la sua resa incondizionata al sentimento avevano qualcosa di miracoloso.
Ma la magia non c'entrava affatto.
In quella casa erano sempre soli.
Erano solo un uomo e una donna, che si amavano.
Aveva scoperto lei stessa una realtà che non aveva mai neanche sperato potesse esistere.
Severus aveva deciso di abbandonarsi ai sentimenti, alla fine.
Si era permesso di vivere.
Ciò che ne era nato era incredibilmente totalizzante!
Le era difficile capacitarsi che fosse reale e che lei stessa stesse provando qualcosa di così profondo.
Era sempre stata sicura che non ne sarebbe mai stata capace!
Ogni giorno si rinnovava la felicità di comprendere che tutto quel sentimento era dedicato a lei!
Un sogno!
Ma il sogno, il suo sogno, ora era realtà.
L'amore di Severus era talmente profondo e puro che sembrava non lasciarla mai.
Anche quando era sola lo percepiva sempre vicino, come lo avesse sempre accanto a sé.
Come stava accadendo in quel momento.
Percepiva il suo amore pervaderla e avvolgerla come un tenero e caldissimo abbraccio.
Sentiva sulla pelle il suo delicato tocco ed erano reali i piccoli, deliziosi brividi che la percorrevano, come quando sapeva strapparle l'anima con un solo bacio.
In ogni momento, ovunque si trovasse, le bastava chiudere gli occhi e pensare a lui ed ecco che la magia si ripeteva: quella sensazione di totale appartenenza le avvolgeva il cuore come un mantello scuro e caldo.
Le bastava pensare e le narici le si riempivano di quel profumo speciale e unico che sapeva spezzarle il respiro.
Non era necessario alcun tipo di particolare incantesimo per sentirlo accanto a sè in ogni momento: Severus sapeva far in modo che si sentisse sempre amata e desiderata.
Riaprì gli occhi per ripuntarli sui giochi sempre differenti delle fiamme del camino.
Era felice.
Più felice di quanto mai fosse stata nella sua vita.
Ne era certa perché era sicura che anche Severus provava gli stessi sentimenti.
I sorrisi che le rivolgeva erano indizio certo di quanto era riuscita a fargli nascere dentro.
Un profondo orgoglio la riempì.
Si sentì compiaciuta per essere riuscita a realizzare il suo più grande desiderio: far rinascere l'amore in un cuore che era certo di non provarlo più.
Questo la rendeva orgogliosa perché il suo desiderio era riuscito a rendere felice quel cuore!
Un regalo nel regalo, un dono magnifico che aveva fatto a se stessa mentre lo offriva a Severus.
Era stato ciò che li aveva uniti maggiormente.
Ora li univa solo un amore profondo che quasi non aveva bisogno di parole per essere espresso.
A lei bastava solo chiudere gli occhi e rivedere con la mente i suoi lineamenti aguzzi ora rilassati e sereni. La labbra sottili, morbide e dolcissime, che sempre più spesso si aprivano al sorriso. Lo sguardo scuro, ma pieno di luce, che prendeva bagliori di fiamma quando si posava su di lei.
La sensazione tornò immediata: il calore la inondò e sentì su di sè le mani leggere e delicate che la sfioravano per permettere alle braccia forti di cingerla.
Un rumore.
La porta si stava aprendo: era tornato.
Si alzò in fretta.
Non era una serata come le altre.
Era speciale: avrebbero festeggiato insieme il nuovo anno della sua non-morte.
Avrebbero vissuto un altro meraviglioso giorno del nuovo, splendido futuro.

Ed ecco la continuazione di una meravigliosa storia d'amore, che non finirà mai di stancarmi! :wub: Appassionata, struggente, unica. Una storia invidiabile perchè, attraverso le incredibili sensazioni della fortunata donna che attende l'arrivo del suo specialissimo amore, sono certa che non solo io ma tutte vorremmo essere lì al suo posto! ;) La lettura di questo brano mi ha fatto provare piacevolissimi brividi sulla pelle; grazie alla tua abilità descrittiva ho potuto immedesimarmi nella trepidante attesa della protagonista e nella emozione profonda che prova nel momento in cui la porta di casa, aprendosi, annuncia il ritorno della sua ragion di vita... che meravigliosa sensazione, carissima Sogno d'Amore: io, per merito tuo e delle tue straordinarie parole, continuo a sognare a occhi aperti, e tutto ciò è incredibile!



CITAZIONE

Gelo rovente


Glaciale e severo inverno.
Il castello è silenzioso.
Il freddo avvolge il bosco e il maniero nella sua stretta morsa.
Le antiche pietre sembrano utilizzare i leggiadri fiocchi di neve, leggeri e impalpabili, che continuano a scendere da cielo come un mantello di calda pelliccia.
E in essi, con voluttà, la fortezza si avvolge, permettendo che il candore riverberi la poca luce che penetra le dense nubi.
Le vecchie mura si ergono, imponenti e possenti, in mezzo alla foresta.
I rami, spogli della rassicurante copertura di fogliame, sfiorano appena lo svettante tetto di ardesia scolorita dal tempo.
Tu sei come quella rocca.
Chiuso all'interno del tuo massiccio rifugio, senza feritoie o aperture strategiche che possano mostrare al nemico la tua vera essenza.
Il nero abito che ti cinge è solo una rappresentazione delicata del tuo desiderio di allontanarti da un mondo che, da sempre, ti respinge.
La solitudine delle grigie pietre la ritrovo nel tuo camminare veloce e sprezzante, le alte mura senza alcuna breccia le rivedo dentro lo specchio nero dei tuoi occhi che non permettono a nessuno di essere letti, compresi.
Il mantello nero si chiude attorno a te come la bianca cappa sfiora i grigiastri blocchi delle mura del castello.
Entrambi a celare, entrambi a proteggere qualcosa di estremamente prezioso.
Sì, perché come l'inverno cinge d'assedio il castello, il freddo della morte che ti circonda tenta d'irretire te.
Ma come il castello nasconde superbamente l'estivo calore dei suoi ampi camini, illuminati da mille dolcissimi fuochi, anche tu trattieni, segreta e sepolta, un'anima bruciante e umana, piena di slancio appassionato.
Un'anima che comprende l'amore e la tenerezza, che anela ad un futuro migliore e non dimentica le emozioni lontane e amare di un altro tempo.
L'inverno che nasconde l'estate.
Questo sei tu.

Che similitudine magnifica e calzante! Questo è un breve brano di prosa che diventa perfetta poesia, puro incanto d'amore! :wub: :wub: Sono letteralmente affascinata da questa allegoria, scritta con un'abilità e una capacità d'espressione tali da rendere lo scritto una deliziosa sinfonia di tenerezza e passione, composta da note uniche e vibranti. Il mio romantico cuoricino è appagato e non sente più il gelo che attanaglia il bosco: adesso è tutto un caldo rifugio in cui cullare l'immagine forte e maestosa di colui al quale hai dedicato il tuo cuore.




CITAZIONE

Tempesta


La primavera è arrivata.
Nel breve volgere di qualche giorno il clima tormentato l'ha tramutata in un inizio d'autunno.
Tutta la natura, appena risvegliata dal lungo sonno invernale, ha dovuto affrontare l’inatteso vento freddo che ha preso a soffiare.
I teneri boccioli si sono cristallizzati, bloccati nel momento in cui dovevano sbocciare e crescere.
Le gemme degli alberi da frutto sono rimaste senza la fragile protezione dei delicati petali dei loro fiori, appena sbocciati e subito svaniti.
Lievi turbini di ciò che ad un primo sguardo sembra neve, percorrono il giardino.
I chiari petali si rincorrono e si agganciano tra loro, prima di essere sospinti verso il verde prato lucido per posarsi finalmente a riposare.
Il vento trascina con sè ogni cosa. Al suo tocco tutto perde la sua immobilità e cambia.
Il vento che carezza con leggera brezza i campi di grano.
Il vento che rinforza e fa sollevare il mare in potenti onde orlate di pizzo di schiuma chiara.
Il vento che diventa impetuoso soffio senza pietà che tutto trascina con sé e distrugge.
Il vento che scompiglia le nubi e crea vortici che possono cancellare ogni creatura o cosa.
Tu sei il vento.
Il tuo temperamento può essere confuso per distaccata quiete. Tu sai soffiare appena, celando rabbia o passione dietro un paravento di fredda determinazione.
Sei in grado di provare rovente rabbia che nascondi in te, tramutandola in glaciale impassibilità. Tu sai ruggire e poi spezzare il respiro come una crudele raffica di vento che trascina con sè ogni cosa.
Nascondi tenere passioni e profondi sentimenti. Sei in grado di spirare in dolci refoli, coinvolgendo chi ami in un turbinio di sensazioni senza fine.
Tu sei tempesta.
Capace di sovvertire ogni definita certezza. Sai carezzare con delicata passione e spazzare via ogni malcelato dubbio.
Tu sei un tornado che cambia chiunque incontri. Chi ha contatto con te mai resterà lo stesso. Niente e nessuno resta indifferente al tuo cospetto.
Di fronte a te la scelta deve essere completa e definitiva. Nessuna possibilità di mezzi termini nei sentimenti che sai suscitare.
La tempesta travolge e turba, spaventa e sbalordisce, emoziona ed entusiasma.
Nessuno comprende a fondo quanta passione conservi nel tuo cuore.
Solo chi si avvicina all'incognita del tuo essere può esserne rapito e coinvolto.
Solo chi ti ama sa guardare al di là della tempesta.
Il mare tranquillo e cielo limpido sapranno accogliere solo chi davvero li merita.

Ciò che mi ha colpito in particolare, in questa quarta e ultima parte della tua splendida, intensissima dichiarazione d'amore, è stata questa frase: "Tu sei un tornado che cambia chiunque incontri. Chi ha contatto con te mai resterà lo stesso. Niente e nessuno resta indifferente al tuo cospetto" che a mio parere è il fulcro di tutto; infatti, come hai espresso efficacemente con la frase che ho riportato, incontrare una persona straordinaria, come lui in questo caso, cambia assolutamente l'esistenza! Ti confesso che l'ha cambiata un pochino anche a me, che sono solo una umile fatina del bosco: la mia giornata infatti, oggi, si è indubbiamente arricchita attraverso la bellezza delle tue riflessioni, talmente sentite e appassionate da aver fatto sì che, questo magnifico Severus, prendesse vita per rendermi una fatina più felice, e di questo te ne sono grata! :wub:
A presto mie adorate, tornerò prima possibile a riempire ancora il mio cuoricino di gioia, attraverso i vostri splendidi pensieri d'amore...

 
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113 replies since 20/9/2010, 20:33   5129 views
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