Il Calderone di Severus

Le parole del cuore

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La Fata
view post Posted on 23/5/2011, 00:54 by: La Fata




Ed eccomi, torno finalmente ad occuparmi di storie d'amore bellissime, dopo un periodo trascorso con le altre Fatine a disseminare di fiori colorati le pendici delle colline fatate e a profumare il bosco dei dolci sentori della primavera! E chi trovo ad attendermi questa volta, con le sue meravigliose parole appassionate? La carissima

Sweetheart :

E mai nome dolcissimo fu più indicato di questo, per aprire una storia così bella :wub: Dunque vediamo subito...


CITAZIONE
8 - Il sole batte radente sul prato bagnato dalla rugiada del mattino, riempiendo l’aria di riflessi colorati e irreali. Dal nulla una figura si staglia in controluce…


Appuntamento all’alba


Il sole era appena spuntato: superate le cime delle montagne che circondano Hogwarts, irradiava con i primi raggi le cime degli alberi della Foresta Proibita.
Severus Piton, il preside, non aveva dormito nelle sue stanze; Kelly Stevenson lo tenevo d’occhio, come sempre, e la sera prima l’aveva visto inoltrarsi, il lungo mantello nero che gli oscillava con eleganza alle spalle, nel folto degli alberi: aveva annotato tutto sul taccuino di giornalista, anche se neppure una riga sarebbe mai finita sulla Gazzetta del Profeta, o su qualsiasi altro giornale. Aveva imparato la lezione: la vita di Severus era troppo importante per lei, e per tutto il mondo magico, per rischiare di metterla in pericolo, anche se ciò lo condannava a una tremenda solitudine e al disprezzo di tutti colori per i quali, invece, Kelly sapeva che ogni giorno rischiava la vita.
Lo aveva sospettato fin da quanto era stato costretto a uccidere il vecchio preside, sì, proprio su suo ordine, terribile gesto che lo aveva gettato nel più tragico sconforto, e qualche giorno prima aveva avuto conferma definitiva dei suoi sospetti, quando lo aveva sorpreso a schiantare quel bastardo di Carrow per salvare Neville dalle sue torture. Quella notte gli aveva rivelato l’amore che da dieci anni le bruciava nel cuore, fin da quando era stata sua alunna dei M.A.G.O., ma Severus si era ritratto, quasi nascondendosi dietro al suo dovere, sfuggendo un amore che non riteneva di meritare. Ma Kelly aveva visto bene le nere fiamme incontrollate che ardevano nelle tenebrose profondità dei suoi occhi ed era sicura che, se anche una sola possibilità fosse esistita per arrivare al cuore del mago, avrebbe saputo trovare la strada, anche se in quel momento aveva solo potuto gridare il suo amore al mantello nero che gli ondeggiava alle spalle, mentre si allontanava dopo quell’istante di esitazione. E gli aveva promesso di aspettarlo[...]

CUT

[...]Kelly si strinse al mago: non le importava quanto tempo ci avrebbe impiegato, ma sarebbe riuscita a convincere Severus che le sue erano tenebre luminose, rese preziose dai suoi rimorsi e dalla sua sofferenza. E che se c’era un uomo che meritava l’amore, quello era proprio Severus Piton, e lei aveva intenzione di amarlo, per tutto il resto della vita.
Il mago la stava guardando ora, leggendo i pensieri che gli offriva: scrollava il capo, il viso serio e pallido, ma le fiamme nere dei suoi occhi ardevano più luminose che mai.
- Ti aspetterò, Severus, ogni giorno e ogni notte, fino a quando verrai da me.
Kelly sì sentì bruciare dallo sguardo oscuro del mago, e desiderò solo perdersi in quell’abisso di tenebre di cui ormai conosceva anche la dolcezza.
- Torniamo al castello. - sospirò, mentre con un tocco di bacchetta si ripuliva dal sangue il volto pallido e stanco per la lunga notte, e le vesti. – Sei un’ottima copertura per il mio rientro alla scuola a quest’ora, senza destare sospetti.
Kelly sorrise, maliziosa:
- Uhm… chissà quale voci mai si spargeranno su di noi… piccanti…
Lo sguardo del mago la fulminò, minaccioso e severo.
- Ok, ok… le smentirò. - rispose sospirando e guardandolo negli occhi, sognante. – Sarà il nostro segreto…
Severus scosse il capo, ma Kelly fu certa di vedere l’ombra di un sorriso disegnarsi appena sulle sue labbra sottili mentre le porgeva il braccio cui si strinse subito, felice di quella inaspettata vicinanza con l’uomo che amava.

Ho letto tutto, dalla prima riga fino all'ultima, con il fiato sospeso e il cuore in tumulto, senza perdermi una sola parola di questo meraviglioso incontro tra loro, ammaliata dallo splendore della figura di un uomo come Severus, eroico, coraggioso, intelligente e sprezzante del dolore e della condanna ingiusta da parte del resto del mondo, degno di un grandissimo amore come quello che gli sta offrendo Kelly. Come vado in brodo di giuggiole, quando avverto il profumo di passioni così pure e sublimi! :rolleyes: Ancora una volta lui sente di non meritare nulla, schiacciato dal rimorso, e fortunatamente la penna della nostra carissima scrittrice gli regala invece, con sopraffina intelligenza, la possibilità di vivere meritatamente un amore grande e infinito. Impossibile rimanere indifferenti di fronte alla forza e al valore di un uomo del genere, ed è stupenda la struggente caparbietà con cui Kelly vuole a tutti i costi convincerlo della sincerità e della profondità del suo sentimento così come è tangibile la felicità che la travolge dal momento in cui lui finalmente corrisponde ai sui gesti d'amore e le permette di stringersi a lui; come la capisco! Complimenti, mia dolcissima amica, per la capacità di esprimere tutta la tua devozione a Severus attraverso questo brano così intenso e romantico, che ha riempito di gioia anche il mio cuoricino: sono certa che il seguito sarà altrettanto bellissimo, se non addirittura ancora più coinvolgente. ;) Non vedo l'ora di proseguire nella lettura...



CITAZIONE
1 - Gli occhi si aprono nel buio della notte. L’avete sognato e le immagini sono ancora chiare nella vostra mente...


Il sogno di Kelly


Era accaduto.
Oltre ogni speranza di Kelly, al di là dei confini della realtà, in un sogno dolce e appassionato che aveva le incantate sembianze del vero.
Severus Piton, il Preside tanto odiato e disprezzato dai colleghi, ma che col favore delle tenebre sottraeva gli studenti alle torture dei Mangiamorte, il mago che si era a lungo sottratto ad ogni suo approccio ritenendo di non essere degno che qualcuno l’amasse, l’uomo integerrimo che aveva sempre frapposto il suo dovere fra loro, quella sera di inizio estate si materializzò nel salone dove si teneva il ricevimento del Ministro: i suoi occhi neri arsero quando si posarono su Kelly Stevenson, e non la lasciarono più.
La maga si sentì avvampare sotto quello sguardo rovente e le mancò il respiro, eppure non volle sottrarsi, non cercò neppure di recuperare la propria lucidità e solo si abbandonò al sogno, alle braccia di Severus che l’avvolsero stretta al suo corpo negli appassionati passi di danza.
Kelly si perse nello scintillante abisso degli occhi neri del mago, tenebre vellutate intrise di desiderio, fiamme oscure che ardevano incontrollate rivelandole l’agognata verità: Severus la amava. Oltre le colpe e i rimorsi, oltre la sofferenza e il dovere, Severus aveva ceduto a se stesso e al richiamo insistente dell’amore.
Con studiata casualità la condusse fuori nel parco, dove la notte li attendeva con il suo velo di tenebre trapunto di stelle. E gli occhi di Severus splendevano, neri diamanti che oscuravano anche gli astri notturni, colmi d’un amore che non poteva più trattenere e celare[...]

CUT

[...] Kelly, Kelly, amore mio!
Gli occhi neri di Severus la scrutarono nell’oscurità, scintillanti abissi colmi d’amore e di preoccupazione.
Kelly spalancò gli occhi e trattenne il grido che aveva sulle labbra: Severus era davanti a lei, vivo, e non nel lago di sangue nella Stamberga Strillante, dove aveva visto il suo corpo esanime.
Le braccia del mago l’avvolsero, dolci e protettive, per riportarla nella realtà del loro talamo d’amore:
- Amore, ancora la visione di quel terribile momento? – sussurrò piano sfiorandole la guancia con un tenero bacio. – Proprio ora che i miei incubi, finalmente, non mi tormentano più?
Kelly si strinse all’uomo che amava, al mago cui, a tutti i costi, aveva voluto regalare la felicità e l’amore, anche se per un soffio una terribile sorte avversa non glielo aveva sottratto. Gli accarezzò piano il collo seguendo con la punta delle dita la cicatrice che lo segnava:
- Fanny è arrivata appena in tempo… - mormorò con voce ancora un poco tremante:
Severus sorrise, fiamme d’amore che bruciavano nello sguardo languido:
- L’avevi chiamata tu…
Kelly si perse negli occhi neri nel mago, arse nelle sue stesse fiamme, là dove aveva capito tutta la verità ed aveva imparato ad amarlo, mesi prima.
No, non era un incubo, quella tremenda visione, ma solo la realtà del sacrificio di Severus.
E tutto il resto non era che un sogno. Un sogno che era diventato la splendida realtà del loro amore.


Oh no, povera Kelly, che incubo orribile! Fortunatamente solo un sogno orrendo, spazzato da una realtà finalmente migliore. Ma voglio soffermarmi per un attimo sulla splendida e sognante descrizione degli occhi di Severus brucianti di desiderio, con cui mi hai deliziata: tenebre vellutate intrise di desiderio, fiamme oscure che ardevano incontrollate :wub: Che meraviglia. :rolleyes: Sappiamo perfettamente di come lo siano già di per sè ammalianti e stupendi, i suoi occhi, ma tu li hai dipinti ancora più belli, e in modo superbo, attraverso parole ricolme d'amore. E hai concretizzato uno stupendo quadro dedicato all'amore, davanti al quale i colori della primavera potrebbero sbiadire se non fossero così perfetti. Un quadro incantato in cui Kelly finalmente può lasciare sciolte le briglie del proprio cuore e bruciare di passione, arsa da occhi neri a cui è impossibile resistere, aprendo le porte ad un fantastico sogno in cui tante altre dolcissime amiche vorrebbero perdersi, danzando strette tra le agognate braccia di questo cavaliere meraviglioso e purtroppo irraggiungibile. Tutto ciò è molto romantico, eeeh sì, mi sono proprio sciolta, mia cara, degna paladina di cotanto nome! :wub: :wub: Come resistere a tanto sentimento? Perciò proseguo entusiasticamente verso ciò che avranno in serbo per me le squisite dediche che mi rimangono da leggere, certa di poter godere ancora di momenti estasianti che mi regalerà questa coppia deliziosa!






CITAZIONE
10 - Se fosse un’emozione sarebbe...




Anelito di sogno


Una sola emozione non può bastare a descrivere l’uomo che amo, perché sono molte quelle duramente incise dalla sofferenza sul suo volto pallido, nascoste tra le rughe precoci del dolore, celate nelle profondità tenebrose e tormentate dei suoi occhi infinitamente neri, ombreggiate dai lunghi capelli corvini.

Un tempo fu l’orgoglio che sfolgorava nei tuoi occhi neri a guidarti; più e più volte fosti ferito a fondo e umiliato senza ritegno, a cominciare da tuo padre, che ti generò ma poi ti tolse l’affetto, rinnegandoti come mostro, inaccettabilmente diverso.
Negli anni verdi in cui tutto sembrava a portata di mano e il mondo ai tuoi piedi, Severus, le prospettive si capovolsero e il mondo, con un sogghigno di scherno, ti sfuggì dalle dita, la tua giovane dignità appesa ad un incantesimo che tu stesso avevi inventato, l’amicizia calpestata e derisa da taglienti parole e la giustizia dimenticata da chi doveva amministrarla.
Da quel giovane orgoglio, da tutti trafitto e deluso, e dalla tua innegabile superiorità magica, di cui eri fin troppo ben conscio, nacque il tuo irrefrenabile impulso di vendetta, ad ogni costo e contro tutti, sorse l’odio accecato dalla perdita dei sogni e ingigantito dal dolore
Così cadesti, Severus, sprofondasti senza speranza nel baratro dell’errore e dell’oscurità: di tua volontà scegliesti le spire del serpente ed abbandonasti la luce, perdendo te stesso e condannando la tua povera anima alle lacerazioni dell’assassinio. E le tenebre dei tuoi occhi divennero più profonde, nel riflesso argenteo di un’implacabile maschera che rinnegava la tua umanità.
Presto l’odio si tramutò in orrore per il sangue innocente che gocciolava dalle tue mani; tremasti, Severus, e l’impulso vendicativo divenne terrore di perdere ciò che, ancora, nella profondità del tuo cuore, scopristi di amare teneramente, con tutto te stesso, oltre te stesso. La tua vita perse d’ogni importanza quando scopristi d’aver messo in pericolo la purezza di un amore solo vagheggiato e mai vissuto. Furono mesi di sgomento e d’angoscia, fiamme rosse e lampi verdi a sovrapporsi a teneri ricordi di felicità ormai perduta, là, nel fondo dei tuoi cupi occhi neri, ormai dominati solo dall’amara consapevolezza di un errore irrimediabile[...]

CUT

[...]Io ero là, erede di quel canuto sorriso, a conoscenza d’ogni palpito di sofferenza della tua povera anima, Severus, lacerata eppure di nuovo integra nel suo estremo sacrificio; avevo un compito difficile da svolgere, quasi impossibile: occupare il posto lasciato vacante da verdi sogni morti da troppo tempo e risvegliare all’amore il tuo cuore, così a lungo congelato e torturato dal tremendo dolore dei rimorsi.
È stato incredibilmente difficile e più volte fui vicina ad arrendermi, ma alla fine ci sono riuscita.
Nei tuoi meravigliosi occhi neri, Severus, ora risplendono fiamme d’amore profondo e di travolgente passione e sulle tue labbra, sottili e frementi, insieme ad un tenero sorriso di serenità aleggia il mio nome, sussurro dolcissimo e intenso, anelito di sogno finalmente realizzato a riempire la vita d’un uomo che ha saputo amare oltre se stesso.

Non è semplice commentare la bellezza straordinaria di questa terza parte. Non ci sono parole per esaltare la sintesi perfetta che hai fatto di una vita così densa di sofferenza eppure così ricca e sfaccettata, segnata da eventi drammatici, mai banale, culminata in una scelta di sacrificio enorme che pone Severus su un gradino più alto rispetto a chiunque altro. Tu l'hai fatto cara amica, rendendo in modo straordinario la bellezza e la complessità di un personaggio così marcatamente umano eppure allo stesso tempo fuori dal comune, e lo hai fatto, regalandogli la consolazione di un amore eccezionale, che lenisce finalmente le ferite di una vita costellata da tragici errori e immensi sacrifici, ma proprio per questo interessante in modo singolare. Lo hai fatto anche attraverso parole di inconsueta bellezza, donandogli la possibilità di un riscatto più che meritato (e purtroppo omesso, come ben si sa), per merito di una donna, valevole mille volte una Lily qualsiasi... ooopps, mi è scappata, perdonate quest' ultima affermazione un po' cattivella e molto poco consona alla mia natura fatata :P ;) Grazie comunque, dolcissima amica, per il regalo che hai fatto a Severus e di conseguenza a tutti coloro che lo amano!




CITAZIONE
11 - Il colore dei suoi occhi vi ricorda...



Nero di morte, nero di vita


Il nero timido d’un pudico amore che non ha il coraggio di spiegare le ali alla luce del sole e resta a guardare, nell’ombra, il candido giglio brillare.
Il nero orgoglioso di chi vuol possedere il sapere, il nero fiero di chi sa quanto vale e pretende ciò che gli spetta.
Il nero sfumato di ricordi lontani, di candida innocenza di un’anima che si dibatte, di una strada di luce ormai perduta.
Il nero dell’odio e della vendetta, il nero della rivalsa d’una dignità calpestata e derisa, il nero profondo e bruciante d’una tremenda scelta sbagliata.
Il nero scintillante del coraggio, il cadere e il rialzarsi, sempre, con forza infinita, fino a ritrovare la strada giusta.
Nero, nero di morte e di disperazione; il nero devastante della perdita e del nulla, il nero infinito di dolci occhi verdi che non sorrideranno mai più.
Il nero desolato d’un gelido lago di devastante dolore, strazio infinito di rimorsi, angoscia di morte sulle mani, neri incubi a punire imperdonabili colpe.
Il nero profondo e scuro di un abisso notturno, senza stelle, senza vita, senza speranza, senza futuro.
Il nero della solitudine e del disprezzo nella costanza del compimento del dovere alla ricerca di un’irraggiungibile redenzione.
Il nero gelido di un’umanità celata dietro a un impassibile volto dal bianco pallore; il nero assoluto della rinuncia ad ogni emozione e sentimento per poter ingannare il Male.
Il nero atroce di fatali parole, ultima richiesta d’un padre amato, nera sofferenza di un’anima straziata, sola, sconosciuta a tutti nel suo sublime silenzio[...]

CUT

[...]Ma io sapevo che non era così, io sapevo che eri tu a non voler tornare a vivere, perché non ritenevi ne valesse la pena, perché non ritenevi di meritarlo. Perché avevi paura di ritornare a soffrire. Così continuavi a crogiolarti nell’ossessione dolorosa dei tuoi ricordi, sprofondato nel nero senza luce del tuo passato, ostinato a non voler accettare che c’era ancora un motivo per vivere, che c’era ancora una speranza ed un futuro, che io ti amavo e non me ne sarei mai andata via lasciandoti solo.
Nessuno veniva più a trovarti, nessuno chiedeva più informazioni su di te, solo io rimasi al tuo fianco, irremovibile e incrollabile, a raccontarti il mio amore, ancora e ancora e ancora, con disperata insistenza, carezzando il pallore del tuo volto e sfiorando labbra che rimanevano inerti, implorandoti di uscire da quel nero nulla in cui eri voluto sprofondare con le tue colpe ed il tuo dolore, e di tornare infine a vivere perché anche tu meritavi di conoscere l’amore ed essere infine felice.
Poi quel mattino lo vidi, nel nero profondo e infinito dei tuoi occhi, e finalmente capii.
Mi chinai su di te, le lacrime strenuamente trattenute in tutti quei mesi che mi inondavano le guance, e lo dissi:
- Ti perdono, ti perdono, ti perdono…
Lo ripetei mille volte quel perdono cui il nero dei tuoi occhi anelava, lo dissi e lo ridissi tra i singhiozzi, le lacrime che non si fermavano:
- Ti perdono, ti perdono, ti perdono…
Con voce roca e spezzata, dal cuore uscivano sempre e solo quelle parole a lenire colpe ed errori abbondantemente espiati, a confermare una redenzione che ti eri già guadagnato con mille coraggiose azioni e con tutto il dolore dei tuoi rimorsi:
- Ti perdono, ti perdono, ti perdono… e ti amo, Severus!
Infine ti guardai e tra il velo del pianto non vidi più il nero dei tuoi occhi.
Li avevi chiusi, dopo tanto tempo, ed ora le ciglia tremavano appena mentre una lacrima usciva dai lati e lenta scendeva a congiungersi con le mie. Rimasi senza fiato quando vidi anche le tue labbra tremare ed un sussurro uscirne:
- Grazie…

Sono passati mesi da quel giorno ed ora il nero dei tuoi occhi sfolgora di felicità, risplende d’amore, scintilla di desiderio.
È il nero dolce e vellutato dei tuoi occhi quando li posi su di me, colmi d’amore, ebbri di passione.
È il nero languido e voluttuoso del desiderio che brilla nei tuoi occhi e che mi racconta il tuo amore.
È il nero profondo di un amore infinito che ha sconfitto la morte.



E con questa ultima parte, hai coronato il prezioso cesello con cui hai dilettato le mie pupille fatate :rolleyes: La descrizione dei suoi occhi è sublime, non manca nulla, è resa con puntualità perfetta e parla ancora una volta di un Severus straordinario, attraverso il quale, cara amica, si arguisce l'amore sconfinato che hai per lui e che non mi stupisce per nulla; ora ho capito come sia estremamente facile innamorarsi di un soggetto così speciale, dopo aver letto le tue struggenti Parole del cuore: sei riuscita ormai a convincere anche il mio piccolo, tenero, palpitante cuore di Fata ;) E' stato un vero piacere per me leggere le tue storie Sweetheart, così come sono sicura lo sia stato per ogni cara amica e frequentatrice di questo romanticissimo angolo dedicato all'amore.

E ora, dopo questa benefica overdose di emozioni, torno a sognare nel mio piccolo rifugio confortevole, magari dopo essermi gustata una sana tisana alle erbe di bosco con un goccio di miele, a presto amiche dilette, vi auguro un'incantevole notte allietata da sogni d'amore :wub:



EDIT: sistemato il colore delle citazioni e del mesaggio.


Edited by Ida59 - 23/5/2011, 10:49
 
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