Il Calderone di Severus

Le parole del cuore

« Older   Newer »
  Share  
Ida59
view post Posted on 9/5/2011, 20:26 by: Ida59
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,406
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


Vi ricordo che il gioco si basa sull'anonimato dei partecipanti affinché si sentano pienamente liberi di esprimersi, e lo stesso vale per le identità di Fata, Folletto e Strega. Chiunque dovesse eventualmente capire qual è la persona celata sotto il nick è vivamente pregato di restare zitto.
Tutti gli utenti sono liberi di commentare le storie ed esprimere il proprio parere sulle stesse ma, per favore, non dite che non siete state voi a scriverle o che non scrivereste mai cose simili o altri giudizi negativi sull'autore delle storie: concentratevi sul contenuto delle risposte e lasciate perdere ogni commento personale sul suo autore perchè la persona celata sotto il nick ha diritto a tutto il nostro rispetto, qualunque cosa abbia scritto e in qualunque modo si sia espressa.
Provvederò personalmente a cancellare/censurare commenti che dovessero risultare irrispettosi delle persone.
Anche l'autore delle storie è libero di auto-commentarsi, stando attento a non farsi riconoscere.


Sempre scusandomi con l’autore per il ritardo con cui le inserisco, ecco altre 4 risposte (1 fic e 1 poesia su Severus e 2 poesie originali) inviate da Jareth The Goblin King .


3- Un camino acceso, un indumento abbandonato sul bracciolo della poltrona, il candelabro a rischiarare l’angolo del piccolo tavolo dove è appoggiato un libro aperto...


Flash-fic – introspettivo, sentimentale – Fic di HP: post 7° anno – Severus/Pers. Originale


Desiderio


La luce del camino proiettava ombre sulle alte pareti coperte di libri, riflessi di luce che danzavano nel silenzio.
La cera delle candele era quasi consumata ma Severus non pareva curarsene: sfogliava il libro aperto senza leggere le parole che vi erano scritte, giusto per ingannare i pensieri che volgevano in un’unica direzione.
Com’era possibile? La sua mente non riusciva ad accettare quello che il suo cuore cercava di dire.
Aveva amato solo Lily, anche ora che lei non c’era più continuava ad amarla, eppure quella giovane donna aveva fatto vacillare qualcosa dentro di lui; questo Severus non poteva accettarlo!
Doveva andarsene, avrebbe potuto facilmente sostituirla, in fondo l’anno scolastico era appena iniziato.
Mentre questo pensiero si completava nella sua mente, un altro più intenso si apriva come uno squarcio.
Si tolse il foulard che teneva al collo come se avesse paura di soffocare e lo posò con un gesto nervoso ed elegante sul bracciolo della poltrona.
Era come se all’improvviso il suo corpo e la sua mente avessero ricordato l’esistenza di certe sensazioni: la disciplina che aveva sempre imposto a se stesso in tutti quegli anni aveva barcollato in pochi giorni.
Non riusciva a non pensare a lei, a non guardarla, a non desiderarla; la seguiva con lo sguardo tra i corridoi dell’antica scuola, si soffermava sui suoi capelli, sui suoi occhi, sul suo corpo morbido e armonico, sul suo sorriso custodito tra le labbra ben disegnate.
La desiderava… con un’intensità che aveva dimenticato potesse avere il desiderio.
Sarah si intratteneva volentieri con lui, dopo anni era la prima persona che tentava di avvicinarsi e a cui permetteva di farlo, ma era un gioco pericoloso.
Averla vicino gli faceva desiderare cose che non poteva permettersi.
Si chiese se lei avrebbe ancora tratto piacere dalla sua compagnia sapendo cosa questa vicinanza facesse emergere in lui.
Cosa avrebbe pensato sapendo che mentre si aggrappava al suo braccio per evitare di cadere, lui aveva solo il desiderio di stringerla, di scivolare tra le sue labbra, di fondersi con lei in un’unica fiammata?
Piton strinse forte la stoffa della poltrona su cui si era lasciato cadere.
Disciplinare la mente era sempre stato il suo punto di forza; doveva solo recuperare il suo equilibrio e allontanarla da sé e dalla scuola, era l’unico modo!
Avrebbe trovato un altro lavoro, un altro posto, probabilmente anche un altro uomo in cui instillare quel desiderio. Questo pensiero lo fece improvvisamente rabbrividire d’ira: voleva fosse sua, sua e di nessun altro, con quel possesso con cui aveva amato un’unica volta:
Sì, doveva allontanarla il più possibile da sé.
Ma come si può desiderare di allontanare un raggio di sole dopo anni trascorsi nel buio, annaspando tra il fango in preda al tormento?!




8- Il sole batte radente sul prato bagnato dalla rugiada del mattino, riempiendo l’aria di riflessi colorati e irreali. Dal nulla una figura si staglia in controluce…


Poesia – introspettivo - Severus post 7 anno


Vivo


Era vivo.
Una figura nera in controluce sulla soglia di un nuovo giorno.
Era vivo.
Non lo meritava, non avrebbe mai voluto sopravvivere,
eppure era vivo, circondato da quell’alba irreale,
la lunga notte era alle spalle e cristalli di rugiada gli inumidivano il lungo mantello.
Era vivo senza volerlo,
senza meritarlo,
senza in fondo avere una vita degna di essere vissuta.
Eppure veder nascere il sole era confortante
e per la prima volta dopo anni
concesse a una lacrima di scivolargli lungo il viso.




10- Se fosse un’emozione sarebbe...


Poesia – introspettivo - originale


Vuoto d’aria improvviso


Un’auto lanciata nella notte ad alta velocità che imbocca un viadotto,
quel vuoto allo stomaco si tinge di giada dorata per quel breve istante di uno sguardo,
il tempo di un giro sulle montagne russe,
niente è più forte di quel vuoto d’aria improvviso.




11 7- Siete riusciti a conoscerlo/a. Descrivete la situazione e le vostre emozioni e sensazioni.


Flash-fic – introspettivo - originale


15 Luglio


Chi può dire di conoscere realmente qualcun altro?
Quando a volte un breve attimo può riempire un vuoto più di anni e anni trascorsi insieme.
Uno sguardo può confondere e farti improvvisamente ricordare l’esistenza della felicità.
Come una brezza calda che avvolge fissando un volto che istintivamente infonde sicurezza.
Un sorriso o una voce possono fare la differenza tra il gelo invernale e una calda giornata di luglio.
La felicità a volte è un profumo che può riemergere dopo giorni, mesi o anni a ricordarti quel momento.
Una notte intera può essere concentrata nella consistenza di una stoffa di cui il tocco leggero ha lasciato un marchio indelebile.
Era la notte del 15 Luglio 2010, da allora ogni cosa,
anche la più brutta,
ha un colore diverso se guardata attraverso il bagliore di un cristallo d’ambra.
Questo sono i suoi occhi.






Passo la parola a Fata, Folletto e Strega i cui commenti, dolci o pungenti che siano (e alla Strega, ma anche al Folletto, talvolta, concediamo una dose di "malignità" in più affinché possano adeguatamente svolgere il loro ruolo), devono considerarsi esclusivamente effettuati sulla storia e i suoi personaggi e non sulla persona dell'autore.

Edited by Ida59 - 10/5/2011, 18:47
 
Web  Top
113 replies since 20/9/2010, 20:33   5130 views
  Share