Il Calderone di Severus

Le parole del cuore

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Ida59
view post Posted on 2/3/2011, 11:08 by: Ida59
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Vi ricordo che il gioco si basa sull'anonimato dei partecipanti affinchè si sentano pienamente liberi di esprimersi, e lo stesso vale per le identità di Fata, Folletto e Strgea. Chiunque dovesse eventualmente capire qual è la persona celata sotto il nick è vivamente pregato di restare zitto.
Tutti gli utenti sono liberi di commentare le storie ed esprimere il proprio parere sulle stesse ma, per favore, non dite che non siete state voi a scriverle o che non scrivereste mai cose simili o altri giudizi negativi sull'autore delle storie: concentratevi sul contenuto delle risposte e lasciate perdere ogni commento personale sul suo autore perchè la persona celata sotto il nick ha diritto a tutto il nostro rispetto, qualunque cosa abbia scritto e in qualunque modo si sia epressa.
Provvederò personalmente a cancellare/censurare commenti che dovessero risultare irrispettosi delle persone.
Anche l'autore delle storie è libero di autocommentarsi, stando attento a non farsi riconoscere.


Ecco le storie inviate da Dark Fire


1 - Gli occhi si aprono nel buio della notte. L’avete sognato e le immagini sono ancora chiare nella vostra mente...

Doppia drabble - romantico/dark/introspettivo - fic di Harry Potter: 7° anno, Voldemort/Pers. originale


Bruciare di passione


Apro gli occhi all’improvviso nella notte nera e fredda.
Un sogno nell’incubo o un incubo nel sogno?
Sfioro piano la mia pelle, timorosa del dolore che potrei sentire, ma è integra e liscia.
Sussulto arrivata all’avambraccio e mi manca il fiato: ricordo il fuoco ed i suoi occhi di sangue.
Sento di nuovo il suo corpo sopra il mio, bruciante passione che mi divora; le sue labbra sottili sono avide di baci, mai sazie di crudeli morsi; le lunghe dita, quasi scheletriche, incidono una profonda scia di possesso nella mia carne.
Eppure lo voglio, ancora, potente magia che mi sottomette e mi promette il potere tra le sue braccia che mi stringono in una spira soffocante, come se non potesse perdermi, come se lasciarmi significasse morire.
Passione infuocata, travolgente, dolore penetrante in un lungo urlo roco che si dissolve in un sibilo che sussurra il mio nome con perfida tenerezza.
Le sue labbra sono dolci, ora, leniscono il fuoco che mi divora mentre le lunghe dita sfiorano piano la mia pelle, leggere e delicate, a sanare ogni ferita inferta dalla passione. Il dolore svanisce e resta solo il desiderio di ricominciare.
Prigioniera o amante?
Sogno, incubo, ricordo o realtà?
Follia?





4 - Pensare a lui vi ricorda una stagione. Quale e perché?

Flash-fic - romantico/dark/introspettivo - fic di Harry Potter: 6° anno, Voldemort/Bellatrix


Estate bruciata


Estate assolata, caldo bruciante che mi stringe tra le sue spire soffocanti.
Sulla mia pelle il suo respiro, rovente, nei miei occhi solo il fuoco del suo sguardo di sangue che m’incatena all’oscurità.
Le mie labbra aride anelano ad una stilla di pioggia, ma non esistono lacrime nell’abbraccio mortale di questo deserto riarso.
Sono sua, nel corpo e nella mente, nel cuore folle e nell’anima a brandelli: ha inciso il suo Marchio sul mio avambraccio, tanti anni fa, quando ero ancora giovane e bella e Azkaban non aveva deturpato il mio sensuale e lussurioso fascino.
Le sue dita scheletriche accarezzano i miei lunghi capelli neri, giocano con i riccioli ribelli, sinuose spire di serpente che cercano di intrappolarlo per non lasciarlo più fuggire.
Non è mio, non lo sarà mai, nessuna donna potrà mai possederlo; lui è il mio Signore, il mio Padrone, e la mia vita è fra le sue mani, ardente di desiderio e pronta al sacrificio totale.
Sta giocando col mio corpo, la sua lingua mi assaggia, mi vuole; brama il mio sangue, dono gradito e sempre reiterato, il mio sangue puro per raffinare il suo, peccato mortale di una madre che ha scelto di abbandonare la magia e lasciarsi morire d’amore.
Per questo il mio amato Signore rifugge l’amore, perché l’amore è morte, e so bene che sarà anche la mia fine.
Torrida estate che tutto brucia nel suo possente passaggio, estate di fuoco che si oppone al gelo silenzioso della morte e nella morte stessa si tramuta.
Neppure Lei lo avrà, anche la Nera Mietitrice sarà sconfitta dal potere dell’Oscuro Signore in questo tremendo scontro di cupe tenebre; io sola potrò dire d’averlo avuto, dentro di me, nel corpo e nella mente, padrone assoluto della mia folle ossessione, tetra ombra dei miei deliri.
Il sole splende, vivido e crudele, e m’accecano i suoi lancinanti raggi: nel buio solo un lampo verde, i suoi occhi rossi e la mia risata che immola un’altra vita sull’altare di questo mio folle amore.
Quando chiederà anche la mia vita, gliela darò con un sorriso di voluttà.
È sempre stata sua, dalla prima volta che lo vidi a casa dei miei genitori, ancora bambina: gli occhi neri più del nero, il volto bello come una divinità greca e un sorriso che sapeva ammaliare chiunque.
La vita ci ha irrimediabilmente cambiato nell’aspetto, ma Lui è sempre il mio Signore ed il mio amore è sempre uguale a quello della bimba stregata da quel suo sguardo straripante d’oscurità.





7 - Siete riusciti a conoscerlo/a. Descrivete la situazione e le vostre emozioni e sensazioni.

Flash-fic - romantico/dark/introspettivo - fic di Harry Potter: Pre-Malandrini, Voldemort/Bellatrix


Bruciante possesso


Era la calda estate del mio diciassettesimo compleanno.
Diventavo maggiorenne, finalmente padrona di me stessa, ed ero bella e altera, come si conviene ad una purosangue della nobile e antica casata dei Black.
Ed ero innamorata, perdutamente innamorata, ma non del mio promesso sposo, il bel Rodolphus dagli occhi d’ametista, giovane Mangiamorte.
No, era Lui, l’Oscuro Signore era il mio idolo, il mio amore, ciò che con tutte le forze bramavo.
Lord Voldemort e il suo Marchio Nero.
Il segno del suo bruciante possesso nella mia carne.

Fu il regalo per il mio diciassettesimo compleanno da parte di mio padre.
Mia madre sorrideva, orgogliosa genitrice e impeccabile organizzatrice dello sfarzoso ricevimento.
Lord Voldemort sembrava attirare su di sé ogni luce e trasformarla nell’oscurità che sempre l’attorniavano: il volto pallido, incorniciato dai corti capelli corvini, scintillava come neve immacolata sull’elegante abito nero e sul mantello di tenebra che l’avvolgeva
Il suo sorriso mi affascinava, perso in quei lineamenti cerei, vagamente deformati dalle ombre che lo pervadevano; i suoi occhi neri mi ammaliavano, attraendomi nel rogo infuocato di un’anima lacerata eppure potente.

- Così, Bellatrix…
Il mio nome sibilò nel buio sulle sue labbra sottili, promessa di futuro bramato.
- … vuoi congiungerti a me?
C’era qualcosa di lascivo in quelle parole, che mi fece rabbrividire.
- Vuoi che il mio fuoco nero ti penetri e ti possieda?
Sì, sì, sì.
Non riuscivo a parlare, ma quella era la mia risposta, quello il mio solo desiderio.
- Vuoi essere mia per sempre?

Nessuno, mai, aveva avuto quell’onore.
Nessuno aveva ricevuto il suo Marchio prima ancora di finire la scuola e, a me, mancava ancora l’ultimo anno.
Ma ero disposta a tutto per averlo, per condividere il suo potere e la sua oscurità.
Anche a donargli il mio corpo… e la mia vita, quando l’avesse chiesta.
E Lui quella notte prese tutto, il mio corpo e la mia anima, la mia gioventù e il mio futuro.
Ora il suo bruciante possesso è sul mio braccio, il suo fuoco mi divora e non desidero altro che penetri ancora in me, come in questa prima, indimenticabile notte in cui ho scoperto l’amore.






12 – È notte e l’oscurità silenziosa vi circonda. Poi sentite un fruscio, o forse l’avete solo immaginato…

Flash-fic - romantico/dark/introspettivo - fic di Harry Potter: 6° anno, Voldemort/Bellatrix


Bruciare


Silenzio e buio, intorno a me, proprio come se fossi ancora ad Azkaban.
Sento il gelo dei Dissennatori che ancora mi avvolge, anche in questa prima estate di libertà.
Un fruscio, come di una serpe nel terreno arido.
Forse l’ho solo immaginato, forse disperatamente bramo ciò che non accadrà mai più.
Un sibilo sottile e sensuale fende l’aria e mi accarezza le orecchie:
- Bellatrix…
Il cuore mi balza in petto:
- Mio Signore! – esclamo inchinandomi a baciare l’orlo di fumosa tenebra della sua veste.
- Quanto tempo… mia Bellatrix!
I nostri sospiri s’incrociano nell’aria nera della notte illuminata solo dal fuoco dei suoi occhi.
Siamo tremendamente cambiati, entrambi.
Il tempo ed Azkaban mi hanno rubato bellezza e fascino.
L’immortalità gli ha rubato l’anima.
Ma il mio amore non è cambiato.
Non cambierà mai.
Sono sua, per sempre.
Il fuoco arde nei suoi occhi e brucia la mia carne.
Non ho più freddo, ora.
Allunga le sue bianche dita scheletriche e mi sfiora il viso in una carezza che mi brucia la pelle:
- Sei sempre mia, Bella, com’eri un tempo? – sussurra in un sibilo colmo di desiderio.
Incredula spalanco gli occhi: il Mio Signore mi vuole, ancora, anche se gli anni di prigionia hanno inciso pesanti segni sul mio corpo e sul mio volto sfiorito.
Annuisco, il sorriso che m’illumina il volto.
Sono ancora bella ai suoi occhi, come lui lo è ai miei.
Come lo sarà per sempre.
Inclina il capo e mi sorride, il bianco volto illuminato dal fuoco dei suoi occhi. Mi tende una mano:
- Vieni…
Chiudo gli occhi e tremo.
Il suo fuoco mi brucerà, ancora, e mi farà sua.
Ed io voglio solo bruciare, nel corpo e nell’anima…




Passo la parola a Fata, Folletto e Strega i cui commenti, dolci o pungenti che siano (e alla Strega, ma anche al Folletto, talvolta, concediamo una dose di "malignità" in più affinchè possano adeguatamente svolgere il loro ruolo), devono considerarsi esclusivamente effettuati sulla storia e i suoi personaggi e non sulla persona dell'autore.

Edited by Ida59 - 2/3/2011, 13:43
 
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