Il Calderone di Severus

John Gabriel Borkman, Tanto per sapere cosa andremo a vedere a Dublino!

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Giulia Nerucci
view post Posted on 29/6/2022, 19:13 by: Giulia Nerucci
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Un truffatore su cui puntare


Qui la recensione in lingua originale




di Elisabeth Vincentelli



John Gabriel Borkman" di Ibsen non è così popolare come "Hedda Gabler" e "Casa di bambola". Eppure la folla si accalca per questa oscura opera del 1896 al BAM. Perché?

Uno dei motivi è che il revival si sente attuale: Il protagonista è un banchiere caduto in disgrazia che ha sottratto denaro ai suoi clienti ed è finito in galera - niente salvataggio per lui.

Un'altra è che Borkman è interpretato da Alan Rickman, la star dalla lingua d'argento che ha fatto una specialità di cattivi freddi e viscidi in tutti i film, da "Die Hard" alla serie di "Harry Potter". La prospettiva di vederlo nei panni di un cattivo impenitente fa venire l'acquolina in bocca, ma Borkman non compare fino al secondo atto e l'attore lo interpreta in maniera molto riservata.

Nessuno però si sentirà deluso: La produzione di James Macdonald, importata dall'Abbey Theatre di Dublino, è viscerale, emozionante e visivamente sontuosa.

Che ci aspetta una notte buia e tempestosa è chiaro non appena si intravede la brillante scenografia di Tom Pye, che giustappone mobili e grandi banchi di neve.

Entrano in scena la moglie di Borkman, Gunhild, e la sua amante, Ella. Dopo appena un minuto, il gioco è fatto, con un'intensità amplificata dal fatto che si tratta di due sorelle gemelle.

Le donne sono interpretate da Fiona Shaw ("Medea", "Happy Days") e da Lindsay Duncan (vincitrice di un Tony per "Private Lives") con stili molto diversi ma ugualmente toccanti. La Gunhild della Shaw ribolle di rabbia e a volte sembra sul punto di schiumare dalla bocca.

L'Ella di Duncan, invece, rimane composta. È una malata terminale ed è passata di qui per riallacciare i rapporti con il nipote Erhart (Marty Rea), che ha aiutato a crescere.

Un piano più in alto c'è l'ex banchiere, che vive in isolamento da quando è uscito di prigione. Mentre racconta le ingiustizie che ha dovuto subire - un truffatore che si dipinge come una vittima - il teatro si riempie di risate complici.

In realtà, durante lo spettacolo si sentono parecchie risate, e non sono sgradite. Borkman e Gunhild possono anche avere un cuore freddo, ma il melodramma è un'autentica follia. Ibsen fa addirittura fuggire i personaggi chiave in slitta durante una bufera di neve, che Macdonald interpreta sul palco.

A parte un paio di cali, il regista mantiene un ritmo veloce e costante, aiutato in gran parte dall'adattamento del drammaturgo Frank McGuiness. Il resto spetta agli attori ispirati, che offrono il tipo di interpretazione degna di una vera tempesta di neve.

Edited by Arwen68 - 29/6/2022, 22:33
 
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