Il Calderone di Severus

2.1 - Protagonista e antagonista, I personaggi

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mezzomatto
view post Posted on 2/2/2010, 22:25




PROTAGONISTA E ANTAGONISTA
(con esercitazione)


Protagonista significa primo che agisce, dal greco protos (= primo) + agonistés (= combattente, attore, agente). Nel linguaggio comune si intende chi sostiene la parte principale in una vicenda, cioè il personaggio principale di una storia. Emotivamente il protagonista è l'eroe positivo, il portatore di valori etici, il giusto nel quale si identifica il lettore/spettatore.
Sotto l'aspetto tecnico della narratologia, invece, il protagonista è il personaggio che formula una richiesta, che destabilizza una situazione, che determina la reazione di un antagonista.
In questo corso mi atterrò strettamente alla definizione tecnica di protagonista, perchè chi scrive deve avere ben chiari i ruoli che i suoi personaggi svolgono nella vicenda narrata.
Per dare un'idea della differenza fra sentire comune e ruolo tecnico del protagonista fornisco alcuni esempi:
– nel romanzo I promessi sposi il senso comune fa di Renzo e Lucia i protagonisti. In fondo è di loro che si parla, sono le loro traversie a coinvolgere l'emotività dei lettori. Invece, dal punto di vista tecnico, il protagonista è Don Rodrigo, per il ruolo che svolge nella vicenda, . E' lui che destabilizza la situazione di due popolani che progettano le loro nozze. E' lui che avanza la richiesta a Lucia: “Diventa la mia amante” (la 'prima azione', quella che mette in moto il tutto). Senza questa richiesta la storia sarebbe tutta diversa. Lucia si oppone, cioè assume il ruolo di antagonista e tutta la storia successiva non è altro che il racconto degli sviluppi del conflitto, cioè del reiterarsi dei tentativi di Don Rodrigo (dalle intimidazioni a Don Abbondio fino al tentativo di rapimento) e della reazione degli antagonisti (Renzo, Lucia e loro fiancheggiatori).
– nella tragedia Otello di Shakespeare il protagonista tecnico è Jago. Otello ha un suo progetto: sposare Desdemona e far carriera nella marina della Serenissima. Jago vuole vendicarsi di Otello che gli ha negato il ruolo di alfiere, preferendogli Cassio, e si allea con Roderigo, innamorato respinto da Desdemona, anche lui desideroso di vendicarsi su Otello. Naturalmente il senso comune fa credere che il protagonista sia Otello, verso il quale confluiscono le simpatie degli spettatori.
– nel film Mezzogiorno di fuoco lo sceriffo Will Kane (interpretato da Gary Cooper) ha appena sposato Amy Flower (Grace Kelly), una quacchera. I quaccheri non possono portare armi e lo sceriffo conseguentemente si dimette. Ma giunge un telegramma che lo avvisa che con il treno di mezzogiorno arriverà Frank Miller, un bandito arrestato da Kane, già condannato a morte, ma rilasciato in libertà condizionata da un giudice compiacente. Alla stazione lo aspettano tre accoliti che lo aiuteranno a vendicarsi uccidendo Kane. La moglie Amy vorrebbe che Kane lasciasse immediatamente la città, ma lo sceriffo si sente moralmente obbligato ad affrontare il bandito (il suo successore arriverà solo l'indomani) e cerca di arruolare una squadra di aiutanti; ma, con una scusa o con l'altra, tutti gli abitanti rifiutano. Così si trova da solo ad affrontare quattro avversari, mentre Amy decide di andarsene. Sarà una ex-amante di Kane, Helene Ramirez (Katy Jurado) a convincerla a non abbandonare il marito. La lotta coi banditi è lunga e avvincente. Kane riesce ad eliminarne tre, ma sta per soccombere a Miller quando, da una finestra, una pistola spara al bandito appena prima che questi uccida Kane. L'inquadratura si allarga e rivela che a sparare è stata la quacchera Amy.
Emotivamente il protagonista è Gary Cooper (incidentalmente: quasi nessuno si ricorda come si chiami il suo personaggio), che monopolizza le inquadrature del film e con il quale gli spettatori si identificano completamente, ma, dal punto di vista tecnico il protagonista è Miller. E' lui che destabilizza la situazione arrivano a Hadleyville con il suo desiderio di vendetta. Gary Cooper ha il solo progetto di sposare Grace Kelly e vivere con lei felice e contento come nelle fiabe.

Da questi esempi è evidente che, tecnicamente parlando (ma è l'ultima volta che sottolineerò che io parlo da un punto di vista strettamente tecnico), l'antagonista ha un progetto (in tutti e tre gli esempi: sposarsi) e che il protagonista arriva dall'esterno sconvolgendo questo progetto. Il conflitto nasce dal rifiuto dell'antagonista di accettare la richiesta del protagonista. Senza questo rifiuto non ci sarebbe conflitto, e senza conflitto non ci sarebbe storia. A dire il vero Otello non si oppone a Jago, che lo circuisce con l'inganno del fazzoletto. Otello è quindi un antagonista solo potenziale ma è evidente che, essendo la vittima dei maneggi del protagonista, non può essere altro che un antagonista implicito.

Quindi, riassumendo:
il protagonista è esterno alla situazione, spesso arriva proprio dal di fuori, è portatore di una richiesta che destabilizza la situazione e, in genere, minaccia l'antagonista.
l'antagonista ha un proprio progetto, vive in una situazione ben definita e dotata di una propria dinamica. Soprattutto può fare a meno (anzi, farebbe volontieri a meno) del protagonista. O è direttamente minacciato dalla richiesta del protagonista o interviene a difesa della situazione o di personaggi minacciati dall'iniziativa del protagonista, per motivi etici oppure egoistici;
la richiesta del protagonista viene contrastata dall'antagonista;
si sviluppa un conflitto che vede un'alternanza di azioni e reazioni, ognuna delle quali determina una modificazione della situazione, fino ad arrivare allo scioglimento della vicenda con la vittoria di uno o dell'altro dei contendenti. Per lo scioglimento gli anglosassoni usano la parola (francese) dénouement.

PROTAGONISTI/ANTAGONISTI GENERALI E SITUAZIONALI

Considerando la storia nel suo complesso arriviamo all'dentificazione di protagonisti e antagonisti generali. Ma una storia, in genere, è costituita da più situazioni, soprattutto nei romanzi. Ogni situazione ha un protagonista e il suo antagonista, che possono essere differenti da quelli generali. Per esempio, nei Promessi Sposi Renzo e Lucia (antagonisti generali) diventano protagonisti in alcune situazioni, prima fra tutte quando tentano di dichiararsi marito e moglie davanti a Don Abbondio, in presenza di testimoni. In questa situazione essi diventano protagonisti, mentre Don Abbondio diventa antagonista. Infatti Don Abbondio ha un suo progetto: godersi una serata in pace, digerendo tranquillamente la cena e godendosi la lettura di un filosofo greco (Carneade), tipica situazione di antagonista. Renzo e Lucia avanzano la loro richiesta (di essere riconosciuti marito e moglie), ma l'antagonista si oppone e, sfruttando l'impappinamento di Lucia, manda all'aria la 'cerimonia'.
Anche in Mezzogiorno di fuoco lo sceriffo Kane (antagonista generale) diventa protagonista situazionale quando chiede ai cittadini di arruolarsi come aiutanti per contrastare i banditi.

ESERCIZIO NR. 3

Nell'esercizio da voi svolto (nr. 1) è chiaro che il rag. Rossi (o il suo equivalente) è l'antagonista. Infatti ha un suo progetto: godersi la colazione al bar, che viene mandato al monte dalla irruzione del protagonista, il personaggio che si mangia la sua brioche e si beve il suo cappuccino. In quasi tutti i racconti c'è una situazione sola, quella che si svolge al bar, per cui protagonista e antagonista situazionali coincidono con quelli generali.
Come esercizio nr. 3 vi propongo questo:
identificare quali racconti sono scomponibili in due o più situazioni
identificare in essi, se esistono, protagonisti e antagonisti situazionali


PROF. 1/2MATTO
 
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view post Posted on 2/2/2010, 22:34
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Mica male come esercizio: ora dobbiamo rileggere tutto sotto un diverso punto di vista e scoprire, di un testo già noto, cose ancora ignote...

Edited by Ida59 - 30/6/2015, 09:59
 
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mezzomatto
view post Posted on 6/2/2010, 10:39




CITAZIONE (Ida59 @ 2/2/2010, 22:34)
Mica male come esercizio: ora dobbiamo rileggere tutto sotto un diverso punto di vista e scoprire, di un testo già noto, cose ancora ignote...

Ma no, è semplicissimo! Basta rileggere le storie. Quelle in cui tutto si svolge nel bar non possono essere oggetto dell'esercitazione nr. 3. Esse presentano un'unica struttura: il rag. Rossi come antagonista e l'altro personaggio come protagonista.
Sono le storie di Ale84LeoSign, Ele Snapey, Ernil, Helèna Velena, Kijoka, Lil Evelyn, Norrispur, Starliam, Swindle (in rigoroso ordine alfabetico).
Ovviamente se non siete d'accordo intervenite.
E anche se ho dimenticato qualcuna/o.

Qualche considerazione ulteriore si potrebbe fare sullo sviluppo di Swindle, dove i protagonisti sembrano essere due (bad boy e il suo mandante, l'uomo fuori dal bar). Lo farò dopo aver parlato di protagonisti e antaginisti d'appoggio.

L'esercitazione si riduce quindi ai racconti di:
Ellyson – tre situazioni: strada, tram, bar
Ida59 – due situazioni: bar (Testa di porco) e bosco
Peeves – due situazioni: confessionale e bar

Il prossimo esercizio, nr. 4, sarà di stesura di un racconto. Lo proporrò dopo aver sviluppato le altre tipologie di personaggi.

1/2matto
 
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view post Posted on 6/2/2010, 11:44
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Allora, spero di non aver cannato le assegnazioni dei ruoli: l'esercizio sembra facile ma in realtà non lo è poi così tanto, perchè la linea che divide gli antagonisti dai protagonisti in alcuni casi (come nel racconto di Elly ad esempio) è sottilissima :P

SPOILER (click to view)
Nel racconto di Peeves inizialmente il protagonista è il peccatore che entra in chiesa per confessarsi e obbliga don Matteo che si era già preparato all'idea di una bella colazione al ruolo di antagonista. Poi, nel racconto del peccatore che confessa di aver soffiato la colazione ad un avventore, lui stesso diventa antagonista perchè è costretto dal cliente vittima del furto, in questo caso protagonista, a commettere la "cattiva" azione.
Nel racconto di Ida invece le assegnazioni mi sono sembrate più chiare: nel ricordo di Piton, all'inizio appare la figura della ragazza che ha appena salvato, Leslie O'Connel, che è quindi la protagonista che ha indotto Piton all'azione. Poi, tornando al presente, nel bar arriva Lupin e diventa lui protagonista della scena successiva, quando si pappa la colazione di Severus (antagonista) e viene specificato come la sua apparizione con le sembianze di lupo mannaro nel cerchio dei mangiamorte, abbia permesso a Piton di intervenire per portare in salvo Leslie.
Per quanto riguarda il racconto di Elly ho qualche dubbio <_< Inizialmente il rag. Rossi mi sembra sia il protagonista che obbliga la sua mamma (antagonista) a viziarlo, preparandogli i soldini e la colazione adatta in vista delle analisi del sangue che lui si inventa come scusa. Poi Rossi però diventa antagonista quando al bar, deve rinunciare alla golosa colazione perchè il suo medico curante, protagonista dell'episodio, se la mangia per il bene del suo assistito :P
E' tutto, prof: mi auguro di averne azzeccato almeno mezzo :lol:

 
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mezzomatto
view post Posted on 6/2/2010, 22:18




La chiave di tutto sta nello spezzare i racconti in situazioni.

CITAZIONE (Ele Snapey @ 6/2/2010, 11:44)
Nel racconto di Peeves inizialmente il protagonista è il peccatore che entra in chiesa per confessarsi e obbliga don Matteo che si era già preparato all'idea di una bella colazione al ruolo di antagonista.

Perfetto. La prima situazione è quella del confessionale. Protagonista e antagonista situazionale sono perfettamente identificati.

CITAZIONE
Poi, nel racconto del peccatore che confessa di aver soffiato la colazione ad un avventore, lui stesso diventa antagonista perchè è costretto dal cliente vittima del furto, in questo caso protagonista, a commettere la "cattiva" azione.

Su questo, invece, non sono d'accordo. Anche nella situazione al bar il penitente è protagonista. E' infatti lui che destabilizza la situazione impadronendosi di cappuccio e brioche destinati ad altro (l'antagonista). Il fatto che poi paghi significa che cede alla reazione dell'antagonista, che sia il cliente, oppure la sua coscienza non importa.

Quindi il penitente è protagonista di entrambe le situazione, e per questo anche protagonista generale.

CITAZIONE
Nel racconto di Ida invece le assegnazioni mi sono sembrate più chiare: nel ricordo di Piton, all'inizio appare la figura della ragazza che ha appena salvato, Leslie O'Connel, che è quindi la protagonista che ha indotto Piton all'azione.

Anche qui occorre separare bene le situazioni:
io ho detto che erano due, ma potrebbero benissimo essere tre:
- la mattina al bar Testa di porco. In questa situazione hai detto bene che Lupin è protagonista e Piton ... non è proprio antagonista perchè non si oppone all'iniziativa del protagonista.
- la situazione della notte potremmo dividerla a sua volta in due: durante il sacrificio Leslie è antagonsita (non ha nessuna voglia di essere sacrificata) e i Mangiamorte sono i protagonisti.
- nell'azione di salvataggio Piton è indubbiamente protagonista e antagonisti sono i Mangiamorte. E Lupin? Lupin irrompe dall'esterno e agevola il salvataggio di leslie, quindi è anche lui un protagonista. Anticipando vi dico che è un 'protagonista d'appoggio'. Non opera per i propri fini, ma per quelli di un altro.

E allora il protagonsita generale della storia chi è? Tutto sommato mi sembra Lupin, ma è opinabile.

CITAZIONE
Per quanto riguarda il racconto di Elly ho qualche dubbio <_< Inizialmente il rag. Rossi mi sembra sia il protagonista che obbliga la sua mamma (antagonista) a viziarlo, preparandogli i soldini e la colazione adatta in vista delle analisi del sangue che lui si inventa come scusa. Poi Rossi però diventa antagonista quando al bar, deve rinunciare alla golosa colazione perchè il suo medico curante, protagonista dell'episodio, se la mangia per il bene del suo assistito :P

Questo è il racconto di Ele Snapey, se non sbaglio. Proprio così, come hai detto tu. Quindi ne hai azzeccati ben più di mezzo.

Adesso aspettiamo qualcun altro che analizzi il racconto di Ellyson.

1/2matto


Come al solito ho fatto casino
CITAZIONE (mezzomatto @ 6/2/2010, 22:13)
Questo è il racconto di Ele Snapey, se non sbaglio.

No, non era il racconto di Ele Snapey.



1/2matto

Edited by Ida59 - 7/2/2010, 11:33
 
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view post Posted on 7/2/2010, 11:05
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CITAZIONE (mezzomatto @ 6/2/2010, 22:18)
... Proprio così, come hai detto tu. Quindi ne hai azzeccati ben più di mezzo.

Grazie prof, comunque sono riuscita a sbagliarne altrettanti! :P Come avevo detto, non è così semplice come sembra... :shifty:
 
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view post Posted on 7/2/2010, 11:35
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CITAZIONE (mezzomatto @ 6/2/2010, 10:39)
L'esercitazione si riduce quindi ai racconti di:
Ellyson – tre situazioni: strada, tram, bar
Ida59 – due situazioni: bar (Testa di porco) e bosco
Peeves – due situazioni: confessionale e bar

Ok, la mia sapevo che aveva due situazioni.
Ora mi rileggo le altre due e faccio i compiti.


Edited by Ida59 - 30/6/2015, 09:59
 
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view post Posted on 7/2/2010, 12:39
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Storia di Peeves

Confessionale: protagonista è il peccatore e antagonista il prete: dal conflitto che si genera risulta vincente il prete che riesce a completare il suo progetto (bere il caffè il cui profumo l’aveva tentato) obbligando il peccatore a portargli la colazione.

Bar: protagonista è il peccatore e antagonista l’avventore al quale ha soffiato la colazione. Il conflitto si genera solo parzialmente perché il protagonista lo "sana" pagando la colazione.

Protagonista globale è il peccatore, mentre gli antagonisti cambiano in base alla situazione.



Storia di Ellyson

Strada+tram: il Rag. Rossi è un antagonista "per natura" , nel senso che sembra il mondo stesso (tutti gli altri, dal tassista alla vecchietta sul tram) a farsi protagonista contro di lui, vittima predestinata. Si scatenano piccoli conflitti dovuti alle reazioni di Rossi (inveisce conto tassista e si lamenta con la vecchietta) in cui Rossi è peraltro sempre perdente.

Bar: protagonista è l’avventore che gli soffia la brioche e il rag. Rossi è sempre antagonista, sfigato, che non riesce neppure ad opporsi (la voce non gli esce) quindi non si scatena il conflitto.

Esistono diversi protagonisti situazionali (sempre vincenti) mentre esiste sempre lo stesso antagonista (Rossi), attivo ma sempre perdente nei conflitti che si generano.



Storia di Ida

Credo che la situazione del Bosco possa essere sdoppiata dal momento dell'arrivo di Lupin.
Bosco (parte 1): protagonisti sono i Mangiamorte (Piton è fra loro ma certo non è protagonista in quanto è defilato e sta a guardare: diciamo che è un antagonista del tutto impotente) mentre la vittima è l’antagonista anche se non è nelle condizioni di potersi opporre con successo (ma evidente che cerca di non farsi ammazzare). Si genera un conflitto nel quale la vittima (e Piton) sembrano perdenti in quanto hanno reazioni (vittima) che non ottengono lo scopo oppure non hanno (Piton) affatto reazioni.
Bosco (parte 2): l’inaspettato arrivo di Lupin altera gli equilibri della situazione e permette a Piton di assumere il ruolo di antagonista attivo impedendo ai protagonisti (ancora i Mangiamorte) di completare il loro progetto (uccidere la vittima, che è ancora antagonista). Lupin non so bene come catalogarlo, ma dovrebbe essere anche lui un antagonista che, con il suo arrivo, appoggia (anzi da il via) all’azione di Piton. Si genera un conflitto nel quale gli antagonisti sono vincenti (la vittima viene salvata e i Mangiamorte messi in fuga).

Nota di dubbio: la situazione del Bosco (parte 2) potrebbe essere vista in modo esattamente opposto se non esistesse anche la parte 1.
Se la scena/situazione del bosco iniziasse direttamente con l'arrivo di Lupin, allora Lupin e Piton sarebbero i protagonisti che cercano (con successo) di rovinare il progetto dei Mangiamorte (antagonisti), mentre la vittima rimane vittima inattiva.

Bar: protagonista Lupin e antagonista Piton che, però, non si oppone realmente e quindi rimane antagonista potenziale/implicito e non si genera alcun conflitto.

Piton è antagonista in tutta la storia, sebbene inizialmente inattivo, poi attivo e quindi solo potenziale/implicito. I protagonisti situazionali variano.



Edited by Ida59 - 30/6/2015, 09:59
 
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mezzomatto
view post Posted on 7/2/2010, 18:45




CITAZIONE (Ida59 @ 7/2/2010, 12:39)
Storia di Peeves

Storia di Ellyson

OK. Perfetta interpretazione di entrambi i racconti.

CITAZIONE
Storia di Ida

Credo che la situazione del Bosco possa essere sdoppiata dal momento dell'arrivo di Lupin.
Bosco (parte 1): protagonisti sono i Mangiamorte (Piton è fra loro ma certo non è protagonista in quanto è defilato e sta a guardare: diciamo che è un antagonista del tutto impotente) mentre la vittima è l’antagonista anche se non è nelle condizioni di potersi opporre con successo (ma evidente che cerca di non farsi ammazzare). Si genera un conflitto nel quale la vittima (e Piton) sembrano perdenti in quanto hanno reazioni (vittima) che non ottengono lo scopo oppure non hanno (Piton) affatto reazioni.
Bosco (parte 2): l’inaspettato arrivo di Lupin altera gli equilibri della situazione e permette a Piton di assumere il ruolo di antagonista attivo impedendo ai protagonisti (ancora i Mangiamorte) di completare il loro progetto (uccidere la vittima, che è ancora antagonista). Lupin non so bene come catalogarlo, ma dovrebbe essere anche lui un antagonista che, con il suo arrivo, appoggia (anzi da il via) all’azione di Piton. Si genera un conflitto nel quale gli antagonisti sono vincenti (la vittima viene salvata e i Mangiamorte messi in fuga).

Nota di dubbio: la situazione del Bosco (parte 2) potrebbe essere vista in modo esattamente opposto se non esistesse anche la parte 1.
Se la scena/situazione del bosco iniziasse direttamente con l'arrivo di Lupin, allora Lupin e Piton sarebbero i protagonisti che cercano (con successo) di rovinare il progetto dei Mangiamorte (antagonisti), mentre la vittima rimane vittima inattiva.

Ottima analisi. Hai messo il dito sull'aspetto cruciale: come delineare le situazioni. Se consideriamo il rapimento di Leslie come un semplice antefatto, la situazione iniziale del racconto è: Leslie sta per essere sacrificata dai mangiamorte. Irrompe Lupin, Piton agisce, Lupin e Piton sono i protagonisti. Poichè il racconto sorvola sull'antefatto, io propendo per questa interpretazione.

CITAZIONE
Bar: protagonista Lupin e antagonista Piton che, però, non si oppone realmente e quindi rimane antagonista potenziale/implicito e non si genera alcun conflitto.

Infatti. Questa situazione è tipica del dènouement, cioè è una situazione di scioglimento dei conflitti, non è un conflitto in sè stessa. Il dènouement è la scoperta, da parte di Piton, della natura più intima di Lupin.
A questo proposito dovrò approfondire il concetto di *epifania*, del quale, in una risposta precedente, ho dato una definizione riduttiva (annunci e rivelazioni provenienti dall'esterno), mentre a uno studio più approfondito ho scoperto che la narratologia intende come epifanie anche le scoperte e illuminazioni interiori.
Non si finisce mai di imparare. :D

1/2matto

CITAZIONE (Ele Snapey @ 7/2/2010, 11:05)
Grazie prof, comunque sono riuscita a sbagliarne altrettanti! :P Come avevo detto, non è così semplice come sembra... :shifty:

Non è facile, sì. Io ci ho messo un anno di serrate discussioni con il mio guru di scrittura (Renzo Casali della Comuna Baires, scrittore, attore e regista teatrale) prima di convincermi della definizione di protagonista/antagonista che ho dato. L'ostacolo è la convinzione, derivata dall'abitudine, che il protagonista sia il personaggio principale della vicenda, indipendentemente dal ryolo che svolge (conservatore dello status quo ante, quindi antagonista, oppure destabilizzatore della situazione, quindi protagonista).

L'importante è, quando scrivi, aver ben chiari in mente i differenti ruoli, per poterli mostrare efficacemente al lettore.

matto/2
 
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view post Posted on 7/2/2010, 22:29
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CITAZIONE (mezzomatto @ 7/2/2010, 18:45)
Ottima analisi. Hai messo il dito sull'aspetto cruciale: come delineare le situazioni. Se consideriamo il rapimento di Leslie come un semplice antefatto, la situazione iniziale del racconto è: Leslie sta per essere sacrificata dai mangiamorte. Irrompe Lupin, Piton agisce, Lupin e Piton sono i protagonisti. Poichè il racconto sorvola sull'antefatto, io propendo per questa interpretazione.


Capisco bene la tua interpretazione basata sul fatto che "l'antefatto" non sia realmente "raccontato" in questa storia, ma è solo perchè ho raccontato quel "generico" fatto (una vittima nel cerchio dei Mangiamorte) diverse volte nelle mie storie e, quindi, come autore l'ho in pratica dato per scontato, ma per il soggettivo Piton di "questa" brevissima storia l'avvenimento non è scontato affatto e lui ha profondamente sofferto la sua impossibilità, come antagonista, di agire nella prima parte, ed è stato veramente molto lieto (e questo viene confermato nella situazione di dènouement nel bar) che Lupin sia arrivato permettendogli di agire successivamente come antagonista vincente dei Mangiamorte.
Quindi, dal mio soggettivo punto di vista, in cui la parte 1 della scena del Bosco è stata fortemente sofferta da Piton, confermo che per me lui è antagonista, inattivo nella prima parte, e attivo e vincente nella seconda parte della scena del Bosco.

Per il resto, grazie per i complimenti, ma confermo che l'esercizio non era per nulla facile e ho impiegato circa un'ora (di cui almeno mezzora per la mia sola storia, mannaggia quant'era complicata!) a farlo!


Edited by Ida59 - 30/6/2015, 10:01
 
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mezzomatto
view post Posted on 7/2/2010, 23:44




CITAZIONE (Ida59 @ 7/2/2010, 22:29)
Capisco bene la tua interpretazione basata sul fatto che "l'antefatto" non sia realmente "raccontato" in questa storia, ma è solo perchè ho raccontato quel "generico" fatto (una vittima nel cerchio dei Mangiamorte) diverse volte nelle mie storie e, quindi, come autore l'ho in pratica dato per scontato,

nell'economia del racconto va benissimo che l'antefatto sia appena accennato, perchè il punto focale è un altro, è la scoperta di certe qualità di Lupin.

CITAZIONE
Per il resto, grazie per i complimenti, ma confermo che l'esercizio non era per nulla facile e ho impiegato circa un'ora (di cui almeno mezzora per la mia sola storia, mannaggia quant'era complicata!) a farlo![/color]

La mia teoria dell'insegnamento prevede che le esercitazione costituiscano un passo in avanti per l'allievo, non la sola rimasticazione delle nozioni già acquisite.
Vedrò di rendere le prossime più leggere, più libere e più creative.

Per esempio: la ricerca di alcuni episodi della saga di harry potter in cui ricorrono certe situazioni o certi rapporti fra i personaggi vi potrebbe andare?

matto/2
 
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view post Posted on 7/2/2010, 23:52
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CITAZIONE (mezzomatto @ 7/2/2010, 23:44)
La mia teoria dell'insegnamento prevede che le esercitazione costituiscano un passo in avanti per l'allievo, non la sola rimasticazione delle nozioni già acquisite.
Vedrò di rendere le prossime più leggere, più libere e più creative.

Direi che questo esercizio, ma anche il precedente delle 5W, ha comportato, almeno per me, un "passo avanti" portandomi a comprendere certe cose che avevo sottovalutato (infatti dopo l'esercizio delle 5 W ho modificato la mia storia! ;) ) oppre dato per scontate (come l'antefatto in questa).

CITAZIONE (mezzomatto @ 7/2/2010, 23:44)
Per esempio: la ricerca di alcuni episodi della saga di harry potter in cui ricorrono certe situazioni o certi rapporti fra i personaggi vi potrebbe andare?

Sicuramente per me è cosa gradita.


Edited by Ida59 - 30/6/2015, 10:02
 
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*Peeves*
view post Posted on 10/2/2010, 01:35




Si', il compito era impegnativo, ma visto che il nostro maestro ci lascia il tempo necessario va bene.
Saranno graditissimi gli esercizi a tema HP :calderone:
E proprio riguardo alla saga, riflettendo un po' mi sono trovata a designare protagonista generale sia Harry e Albus (con parecchi co-protagonisti) che Lord Voldemort.
Dipende da come si definisce la situazione e il conflitto principale, oppure ci sono dei casi in cui antagonisti e protagonisti si amalgamano?

Lord Voldemort è protagonista perchè vuole sterminare i babbani, e questo "disturba" Albus e Harry (in questo caso antagonisti).
L'Oscuro Signore è anche antagonista perchè il suo piano di sterminio viene disturbato da Albus e Harry.
Non sono veramente sicura di questa mia analisi, in quanto il vero conflitto principale iniziale è quello che vede Voldemort come protagonista, quindi credo che non ci siano situazioni in cui ci siano personaggi antagonisti e protagonisti generali allo stesso momento.

Ora passo ai compiti.

SPOILER (click to view)
Storia di *Peeves*
Ci sono due situazioni chiare, una nel bar e una nel confessionale.
Nel bar il ragioniere è l'antagonista perchè subisce, quindi è il "ladro" a essere protagonista come anche nella seconda situazione, dove "disturba" i progetti del prete, che è quindi antagonista.
Ero tentata di definire anche una terza situazione con conflitto (la penitenza del peccatore), ma visto che è solo accennata e non è eseguita nel racconto, non puo' essere presa in considerazione.
Il protagonista rimane il peccatore, nonstante ci siano situazione diverse.

Storia di Ida
Ci sono anche qui due situazioni chiare: una al bar, il mattino "dopo", e l'altra appunto durante la riunione dei Mangiamorte. Sono indecisa se dividere questa situazione in due, e cioè una prima e una dopo l'apparizione di Lupin. Tenderei a farlo, in quanto non è paragonabile, per esempio alla situazione nel bar dove non sarebbe logico definire un prima e dopo ordinazione della colazione, in quanto non c'è nessun conflitto.
Anche al bar non c'è un vero e proprio conflitto image Lupin è chiaramente protagonista perchè mangia la colazione destinata a Severus (antagonista) che pero' sembra non prendersela e non reagisce al "furto", anzi ordina due colazioni... Il conflitto puo' essere solo accennato o deve essere "chiaro e forte"? Per esempio con un Seversu che protesta?
Le situazioni del sacrificio non sono descritte minuziosamente, ma si capisce chiaramente che Leslie non si è offerta volontaria quale vittima. Quindi prima della sua liberazione lei è antagonista, e i Mangiamorte (con Severus) protagonisti. Durante l'irruzione di Lupin nel cerchio dei Mangiamorte, e durante il salvataggio della ragazza, Lupin è il protagonista e i Mangiamorte gli antagonisti, non pero’ Severus che salva la ragazza ed è quindi protagonista assieme a Lupin. Se il racconto contenesse particolari che descrivono attivamente le azioni di Leslie per contribuire alla sua liberazione, sarebbe da calcolare come protagonista secondaria?
Anche in questo racconto, il protagonista generale rimane Lupin anche se ci sono piu' situazioni. Severus invece passa da antagonista, a protagonista (d'appoggio?).

Il racconto di Ele Snapey si svolge nel bar, suddiviso in due tempi: il furto della colazione (con relativo battibecco) e il finale a sorpresa. C'è solo un conflitto, inoltre i due tempi non sono situazion veramente diverse, piuttosto le vedo come eventi che si susseguono.
Non l'ho tenuto in conto per l'esercizio.

Nel racconto di norrispurr, se teniamo conto dei preparativi al bagno del ragioniere, si potrebbe azzardarsi a definire due situazioni e due conflitti. Ma volerlo fare mi sembra un po' "tirato per i capelli".

Helèna Velena descrive la situazione e le abitudini del ragionier Rossi, poi passa al fatto del furto della colazione. Stesse considerazioni che per il testo di norrispurr, non sono sicura che si possano contare due situazioni.

Storia di Ellyson
Ha parecchie situazioni all'esterno del bar e prima della situazione del furto della colazione. Le ho riunite in una sola, in quanto secondo me fanno parte di un'unica "congiura" :D contro il ragioniere. Lui è l'antagonista nato, si vede "attaccato" dal tassista, dalla vecchietta, dalla sua vita stessa... che sono quindi protagonisti. Il signor Rossi rimane antagonista anche nella situazione al bar, mentre qui il protagonista è chiaramente il "ladro".

Storia di kijoka:
Molto simile a quella di Ellyson, visto che prima di farsi rubare la colazione, gliene capitano di tutti colori anche a lui. Il ragioniere è e rimane antagonista, i protagonisti variano.

Gli altri racconti sono composti di una situazione e un conflitto soli, quindi non li ho analizzati.
 
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norrispurr
view post Posted on 10/2/2010, 17:50




Vediamo dunque se ho capito:

SPOILER (click to view)
STORIA DI ELLYSON.

In strada: il protagonista dovrebbe essere il tassista che, sfrecciando a tutta velocità ed inzaccherando il povero rag. Rossi, ne desta le già non troppo sopite ire.
Sul tram: brevissima parentisi; ritengo che la protagonista non possa che essere la vecchietta che "pianta" l'ombrello nelle costole del ragioniere, contribuendo a renderlo ancor più furibondo.
Al bar: oltre all'avventore che "scippa" la fragrante brioche al nostro ragioniere, io vedrei come protagonista anche il barista: nel momento in cui pronuncia la frase "mi dispiace; era l'ultima" riferito alla tanto agognata brioche, crea una destabilizzazione nel Rossi forse non paragonibile a quanto gli aveva provocato tutto ciò che fino a quel momento gli era accaduto: non poter addentare quella sfoglia croccante nè assaporare ogni singolo granello di cacao deve essere per il povero ragioniere una tortura inimmaginabile.

STORIA DI PEEVES.

Nel confessionale: il protagonista è il peccatore che, confessando il furto della colazione e tormentando Don Matteo con l'aroma di cappucino fragrante che emana, scossumbula letteralmente il povero prelato.
Al bar: anche se il racconto si ferma al momento della penitenza impartita da don Matteo al "ladro di brioche" per assolverlo dal suo peccato, mi pare vi sia una inversione dei ruoli: Don Matteo "si vendica" costringendo il peccatore a servirgli cappuccino e brioche, e così diventa lui protagonista e l'altro antagonista.

STORIA DI IDA.

Alla Testa di Porco: sembrerebbe che il protagonista sia Lupin, ma in effetti, leggendo tutto il raccconto, non mi pare: infatti lui la notte prima, in sembianze di lupo mannaro, ha contribuito a salvare la studentessa caduta in mano ai Mangiamorte, dando così un grosso aiuto a Piton, che infatti lo ricompensa con un altro cappuccino e brioche. Quindi non mi sembra che Lupin possa ritenersi un protagonista; e allora qui azzarderei che il portagonista è, e non può che essere, proprio Piton, che non viene "destabilizzato" dalla improvvisa comparsa di Lupin e dallo "scippo" della colazione.
Nel bosco: anche qui il compito è arduo. Ma direi che la protagonista è proprio Leslie, che costringe Piton, pur avvezzo a salvataggi rocamboleschi, a dover mettere in atto tutta una serie di strategie per salvarla e continuare nello stesso tempo a celare la sua identità a Lord Voldemort.


Edited by norrispurr - 11/2/2010, 15:16
 
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Helèna Velena
view post Posted on 23/2/2010, 13:02




Allora eccomi con ritardo (perdono) a fare questo compito, nonostante le mie ormai appurate difficoltà nell'analisi dei testi e cercando di non sbirciare le risposte già pubblicate:

SPOILER (click to view)
Il profumo del peccato, Peeves
Antagonista Don Matteo, che si appresta alla sua giornata di normali impegni, protagonista l'uomo che si vuole confessare.
Poi la situazione sembrerebbe rovesciarsi: l'uomo che pianificava una semplice confessione (ora antagonista) viene invece spedito al bar dal prete-protagonista.

Cappuccino e brioche, di Ida
Antagonisti sembrerebbero i Mangiamorte, impegnati a prepetrare le loro consuete efferatezze, mentre protagonista diverrebbe Lupin dapprima, che interviene a sconvolgere quei piani senza consapevolezza, e Piton, che approfitta per salvare la ragazza.
Riguardo alla situazione del bar, l'antagonista sembrerebbe Piton, intenzionato a cancellare i ricordi amari della notte appena trascorsa con cappuccino e brioche “consolatori”; Lupin interviene a dare un senso diverso all'episodio (protagonista?) spostandone il senso verso la condivisione dell'esperienza notturna.

Giornata storta, Ellyson
Antagonista il ragioniere, sia nella situazione pensilina (protagonista la macchina che lo imbratta) sia sul tram (la vecchietta che lo insulta).
E beh, analoga disposizione di ruoli anche al bar, dove il protagonista è lo sconosciuto che gli mangia la brioche; tre varianti dello stesso caso, secondo me: antagonista il ragioniere che vuole far filare liscia la giornata che si preannuncia brutta, e tre impersonificazioni di altrettanti protagonisti che intervengono a destabilizzare la situazione e farla diventare una “giornata storta”.


ecco, spero di avere azzeccato qualcosa. Ora mi leggo le analisi già presenti, sentendomi già lenta e poco acuta. :)
bye
 
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16 replies since 2/2/2010, 22:25   5654 views
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