Il Calderone di Severus

Implacabile desiderio, Continuazione di "Incubo di sangue" - Severus/Pers. Originale

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view post Posted on 3/3/2011, 00:11
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CITAZIONE (Ida59 @ 23/2/2011, 16:32) 
Sono assolutamente imperdonabile, Anastasia: con la modifica della sezione recensioni mi sono del tutto dimenticata di rispondere alle tue recensioni su Implacabile desiderio... per fortuna tu hai commentato solo fino all'8° capitolo (cattivella... che i tuoi coemmneti mi piacciono così tanto!).

Azz... io mi ero pure dimenticata di questi commenti (non della storia, ma di quelli che ti avevo fatto, sono passati un po' di mesi, pardon :rolleyes: ).
Non mi sono dimenticata eh, arrivo, abbi un pochino di pazienza ^_^

CITAZIONE
Hehehe… dato che non mi sei venuta a cercare, deduco che siano bastati i fazzoletti…

Giusto perchè mi sei troppo lontana e il viaggio mi costa e non ho uno spiccio :truce: :lol:

CITAZIONE
È un aspetto che personalmente ritengo essenziale nel loro rapporto, così spoesso finisco per riprenderlo nelle mie storie. Del resto, la grande differenza di età fra loro e il fatto che Severus era giovanissimo quando si rivolse a Silente in cerca di aiuto depongono a favore dell’esistenza di questo aspetto del rapporto anche se, col tempo, sono sicura che la quantità di insegnamenti di Silente nei confronti di Piton sono molto diminuiti (in un certo senso per me Severus è rimane sempre un autodidatta sperimentatore).

Sì, hai completamente ragione, la penso anche io così, Severus ha imparato molto da Silente, ma è anche un'uomo che ha dovuto fare tutto da solo, imparare a vivere, imparare tante cose, e alla fine il loro rapporto è cambiato, sono diventati dei pari, e io penso che Silente aveva molto da imparare da Severus.

CITAZIONE
Be’… questa grande capacità di autocontrollo e di sopportazione sono proprio due delle cose che preferisco nel “mio” Severus…

Concordo ;) sia nel "tuo" che nel "mio".

CITAZIONE
E a me me fa molto piacere che ciò che scrivo susciti tante emozioni.

:)

CITAZIONE
No, ovviamente non è facile, al contrario, e i successivi capitoli lo dimostreranno.
Ma tu continua a tifare per l’uomo…

Certo, io tiferò sempre per l'uomo ^_^

CITAZIONE
Hehehe… vedo che tra noi del sadi-club ci capiamo perfettamente…

Eh sì, direi proprio di sì :D

CITAZIONE
Ok, lo prenderò per un complimento…

Certo, è un complimento :D

CITAZIONE
Coraggio… non rimarrà più solo ancora a lungo, solo poche pagine ancora…

Ah, la pazienza non mi manca mica :D
CITAZIONE
Be’… occorrerà vedere quale dei due desideri prevarrà: è questo il timore che tormenta Severus che continua a tenerlo lontano da Vivian.

:(
CITAZIONE
Aaah… mi piace che i miei personaggi piacciano… Ok, per Vivian la strada è stata in discesa fin dall’inizio. La povera Crystal, invece, ha dovuto penare e Isabel è messa ancora peggio…

Beh, una delle cose più belle che si possano auspicare e di far piacere i personaggi a chi legge.



Edited by Ida59 - 26/5/2015, 22:37
 
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Riprendo a rispondere ai commenti di Anastasia su Implacabile desiderio.

CITAZIONE (Severus Ikari @ 23/9/2010, 21:21) 
Capitolo VII – Verità svelata

Bella questa scena iniziale, circondata da tristezza e dolore, molto ben descritta e le sensazioni dei protagonisti entrano facilmente in chi legge.

Grazie, mi fa piacere sapere che sei riuscita ad entrare bene nei personaggi.

CITAZIONE
Ed è quando legge l’orrore negli occhi di Vivian che la paura di perderla per sempre si insinua in lui.
Ed è qui che tutto il suo amore esce potente.

Sì, un amore tremendamente disperato!

CITAZIONE
- Non sono sicura d’aver ben compreso cos’è accaduto, Severus, … ma sono certa di amarti.

Oh stupende parole

- Non puoi amare un mostro!
- Lo so, … quindi tu non puoi essere il mostro che credi.


Uuuu e qui il mio cuore si scioglie letteralmente adoro questa donna

Sono molto, molto felice. Talvolta disegno personaggi che hanno come scopo quello di farsi inizialmente odiare dai lettori, e ammetto che soffro un pochino con loro (i personaggi) quando sono ingiustamente insultati dai lettori… che ancora non sanno i retroscena. In questo caso, invece, Vivian è stata “progettata” per essere amata dai lettori e per dare sostegno al povero Severus che ho messo in una situazione veramente disperata. Sono quindi felice che i lettori adorino Vivian!

CITAZIONE
Che bello, quanto amore traspare da queste tue parole, quanto desiderio e quanta passione. Bellissimo, un crescendo di suggestioni che ti fanno entrare in Severus e in Vivian e soffrire con loro ad ogni tormento e gioire con loro per ogni carezza.

Grazie per queste bellissime parole e, soprattutto, grazie per aver letto la scena “dentro” a Severus e Vivian, vivendo le loro emozioni di amore e dolore.

CITAZIONE
Oh wow, stupende queste parole, tutto l’amore di Severus per Vivian si condensa in queste parole, sublimi, veramente sublimi.

Vivian è ora l’unica speranza di futuro per Severus… se lui sarà capace di non distruggerla.

CITAZIONE
- Ti amo, Vivian, grazie di esistere!

Ecco, qui mi sciolgo completamente

:) :) :)

CITAZIONE
Ribadisco, bel capitolo, intenso, emozionante dalla prima all’ultima riga

Grazie per i complimenti!


Edited by Ida59 - 26/5/2015, 22:35
 
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view post Posted on 28/1/2012, 18:17
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Termino di rispondere all'ultimo commento di Anastasia sulla mia "Implacabile desiderio" perchè poi non sono arrivati altri commenti.

CITAZIONE (Severus Ikari @ 4/11/2010, 17:51) 

Capitolo VIII – Profumo di desiderio


CITAZIONE
Mmm profumo di desiderio, che qui potrebbe essere di doppia natura: il profumo e il desiderio di sangue o il profumo e il desiderio di Vivian.

Esatto, proprio così
CITAZIONE
Quale dei due prenderà il sopravvento?

Be’ è proprio questo il bello della storia, no?
CITAZIONE
Ed ecco spiegato tutto o quasi l’arcano, tutta la storia di Severus, l’origine di quella goccia di sangue attraverso la quale l’Oscuro Signore ha dato origine ad una tremenda maledizione.
In effetti ora è tutto chiaro (non il modo in cui Voldemort gliel’ha risvegliata).
Ma io mi domando, ma Lord Voldemort non aveva nient’altro da fare?
Con tutte le cose che avrebbe potuto fare, si è andato a studiare la storia della famiglia di Piton ignobile uomo

Be’… ringraziamolo: senza quel suo interessamento questa storia non ci sarebbe! :P
CITAZIONE
Quanta sofferenza, quanto dolore ha patito quando era solo un bambino
Negli occhi di Severus non c’è stata mai la spensieratezza di bambino, non c’è mai stata l’innocenza di bambino, guardato e additato come un mostro
Ma qui ancora peggio perché non bastava che il padre lo odiasse per il suo lato magico, no, qui pure gli altri lo guardavano con disprezzo.
Perché?

Perché io qui ho provato a cercare di essere ancora più sadica di quanto lo fosse già stata la Rowling!
CITAZIONE
Mi piace qui Vivian che nonostante quello che Severus le sta rivelando, rimane lì, tra le sue braccia a carezzargli il viso. Sì, mi piace sempre di più questa donna.
Invece Severus… beh, è Severus, il tuo Severus

Grazie!
CITAZIONE
Tenerti tra le braccia è estasi e tormento insieme, ma non intendo rinunciarvi, se tu me lo consenti e non ne hai timore.
Quanta sofferenza in lui, hai azzeccato le giuste parole, concentrato il tutto in “estasi e tormento”, stringere a sé Vivian è il più dolce dei tormenti e la più amara delle estasi.

Ti consiglio la lettura del capitolo 9 dal titolo… “Tormento ed estasi”!
CITAZIONE
Con gli occhi velati di desiderio intravide appena le fiamme che bruciavano tumultuose nelle iridi nere del mago, splendenti abissi di tenebre nei quali voleva rifugiarsi, dimentica di ogni realtà, persa in un sogno che, con ostinazione, non voleva abbandonare.
Bellissima descrizione egli occhi, come sempre sono parole che mostrano tutta la bellezza degli occhi di Severus e tutta la passione che metti nel parlare di lui.

Grazie… ma sono i suoi occhi che mi ispirano!
CITAZIONE
- Meglio di no, amore mio, - sussurrò cercando di recuperare il dominio del proprio corpo, - i minuti scorrono troppo veloci ed io ancora non sono certo delle mie reazioni, né del controllo che la mia volontà può esercitare sull’istinto… - s’interruppe stringendo un poco il labbro inferiore tra i denti, il respiro ansante di desiderio soffocato, - se mi lascio andare…
Tristissimo, veramente, un amore che non si può completare, un contatto così a lungo negato che non può concretizzarsi, tutto per colpa di un’oscura maledizione che lo costringe a vivere una vita a metà e di conseguenza un amore a metà.

Già, vero… ma è proprio questo il bello della storia: la lotta di Severus per conquistare la possibilità di vivere interamente e di essere felice!
La domanda problematica è: ce la farà?
CITAZIONE
Nulla aveva importanza, ora, se non l’amore che Vivian ancora gli regalava, sulle ali di un perdono che di nuovo lo faceva sentire uomo, e non più mostro, ed apriva le porte alla speranza di un futuro felice insieme.
Gran bella cosa il perdono, e non avevo il minimo dubbio che una donna come Vivian non perdonasse Severus, che poi in fin dei conti non aveva nulla di cui perdonarlo, non aveva colpe per la maledizione che gli era stata inflitta, certo, aveva colpe di scelte sbagliate, ma non di essere un mostro
Ma ancora più belle parole sono amore e speranza, anche se sarà dura giungere all’agognata meta, dura e tortuosa la strada che li separa dal futuro felice insieme.

Vero, verissimo, sarà una strada moooolto lunga e tortuosa, e tormentata…
CITAZIONE
Vivian chiuse gli occhi, angosciata dal pensiero di quanto Severus avesse sofferto in quei due mesi, completamente solo, abbandonato a se stesso, senza nessuno cui potersi appoggiare, con la certezza d’avere perso anche il suo amore e di non avere più alcuna speranza di riconquistarlo.
Povero Severus, che vita grama la sua

Già, è finito nelle mani di una crudelissima, sadica Fanwriter!
CITAZIONE
Un profumo incantevole e travolgente, squisitamente delizioso, ammaliante e seducente, proprio come sei tu per me.
Che uomo romantico

Hem… anche un tantino pericoloso in quel frangente… però.
CITAZIONE
- Ti desidero, Vivian, voglio il tuo copro, anelo d’amarti con ardente passione e infinita dolcezza, - esclamò con dolorosa intensità, - ma non posso farlo, non ora: temo di perdere il controllo, ho paura che l’estasiante profumo del tuo sangue possa irretirmi al punto di non capire più nulla e non riuscire più a dominare il maledetto istinto bestiale che esiste in me! – aggiunse con amara rassegnazione ritraendosi di scatto e allontanandola da sé.
quanto dolore in queste parole, quanta sofferenza fuoriesce dalle labbra di Severus
Un desiderio spezzato il suo.

E che tale rimarrà a lungo… forse per sempre… o forse ho in serbo qualcosa di ancora peggio per il mio povero amore…
CITAZIONE
non poteva fare altro che amarlo, senza riuscire ad aiutarlo, ma restargli vicina lo faceva solo soffrire, forse più che se fosse stata lontana.
E porca miseria, mica è poco amarlo!

L’amore è già un grosso aiuto di per se, sapere di essere amati nonostante la propria natura è un grossissimo aiuto.

Vero, ma restargli ancora vicina ora finisce solo per provocare nuove sofferenze a Severus.
CITAZIONE
La maga non lo aveva giudicato, non lo aveva condannato: aveva sempre creduto fermamente in lui, nella sua intrinseca umanità, ed aveva preteso di vedere anche il momento del suo angosciato riscatto, del risveglio della sua umana volontà, della tremenda agonia dei rimorsi che lo avevano sorretto nella lotta disperata contro se stesso per tornare ad essere un uomo.
Questa donna l’adoro sempre più

Vivian ringrazia.
CITAZIONE
L’uomo che ora Vivian amava, l’uomo che ancora doveva combattere ogni istante con se stesso per restare tale.
Eh sì, “l’uomo”, perché Severus è veramente un Uomo, che combatte contro se stesso per cercare di espiare le sue colpe e redimersi con la grande dignità che lo rende l’uomo straordinario che è.

Ed è di quell’Uomo che ci siamo innamorate tutte quante…
CITAZIONE
Rimanevano ancora solo pochi giorni, poi sarebbe cominciata la scuola e una nuova, diversa sofferenza sarebbe iniziata.
Ma con Vivian al suo fianco, stretta tra le sue braccia, a lenire con i suoi dolci baci appassionati un altro desiderio, altrettanto implacabile.

Una sofferenza veramente, povero Severus, ma almeno non sarebbe stato più solo per quanto la vicinanza di Vivian fosse “tormento ed estasi”.

Vero, verissimo. Per quanto Severus ora possa soffrire, non è più solo e sa che Vivian lo ama. Sì, ora è proprio il tempo di “tormento ed estasi” che è il titolo del prossimo capitolo.
CITAZIONE
Bellissimo capitolo, in cui è uscito fuori prepotentemente tutto l’amore di Vivian per Severus e di Severus per Vivian, ma se sul secondo la certezza era pressoché assoluta, sul primo c’era il timore che la maga non lo accettasse per quello che in realtà era e quindi lo ripudiasse invece di amarlo.
E invece non è stato così, ne ero certissima

Sì, lo supponevo…
CITAZIONE
Molto bello, con i sentimenti, le emozioni e le angosce dei protagonisti che si sentono “a pelle”.

Grazie!


Edited by Ida59 - 26/5/2015, 22:31
 
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view post Posted on 14/7/2012, 13:43




Implacabile desiderio



Cominciamo con un risveglio nell’incubo peggiore.
Nella solitudine che segue l’abbandono di un affetto caro.
Ma finché si tratta di Severus possiamo sopportare la sua sofferenza.
Non ha avuto molto tempo per pensare. Il Marchio bruciava. E' stata questione di scegliere se proteggere Vivian abbandonandola o restarle accanto e rischiare di farle del male. A voi il brivido di vivere in prima persona il primo di una serie di momenti drammatici ed emozionanti, dove Severus, avvinto da una maledizione che gli scorre nelle vene, si ritroverà a dover affrontare il suo passato, il suo presente e… quello che potrebbe essere il suo futuro, nelle sembianze della donna che ama e che rischia di uccidere.
Il Severus di Ida, a cui l’autrice ci ha abituato stracciando da sempre il copione dell’eroe senza macchia e senza paura ma caricando il proprio Severus di uno spessore squisitamente umano e realistico nella sua imperfezione perfetta, in questa storia si ammanta di un ulteriore lato oscuro, fortemente legato al sangue, un lato con cui il protagonista dovrà combattere e cercare di conviverci per tutta la durata della storia.
Il racconto è valido perché concretizza l’aspetto forse più tenebroso dell’animo di Severus, ma, di riflesso, di ognuno di noi. Combattere le nostre personali maledizioni, i nostri lati oscuri, in modo da salvare noi stessi e le persone che amiamo. Il problema è: come si può fare? Come si può salvare tutto dopo aver sbagliato così tanto durante la propria vita?
Far scorrere i capitoli di questa storia, intensi e profondamente introspettivi, vuol dire compiere una lunga discesa nell’animo di questo Severus, così simile e, al contempo, così diverso dai “canoni” dell’autrice per questa nota di originalità, questa goccia di sangue maledetto che determina una lunga, estenuante lotta interiore del personaggio, ond’evitare che ciò che dovrebbe restare nell’ombra di se stesso emerga e distrugga ciò che gli è più caro, alimentandosi di quel frammento prezioso della sua vita che si è materializzato sotto forma di donna: Vivian.
Severus in questa storia, pur conservando le sue doti, la mente brillante e riflessiva e la forza d’animo a cui siamo abituati, appare in prevalenza come un fragile essere umano che cerca di combattere contro i propri demoni, contro impulsi che vanno addirittura al di là della natura umana a causa della maledizione infertagli da Voldemort che determina in lui una sete di sangue opprimente, seppur non vitale (a differenza del mito del Vampirismo, senza nutrirsi di sangue Severus sopravvive ugualmente, seppur in un’esistenza costellata dal dolore).
E qui sta una nota interessante: la maledizione di Severus non porta lui stesso a rischiare la sua vita, come il comune Vampirismo (un vampiro, se non si nutre costantemente di sangue, muore.) ma semplicemente la vita di coloro che ama. In questo modo l’autrice priva il personaggio di ogni giustificazione possibile: Severus sceglie di seguire Voldemort, pagandone ampiamente il fio, trovandosi per tutta la vita a dover combattere un duplice male: mantiene i suoi panni di spia, come nell’originale romanzo della Rowling, sicuro di poter mentire di fronte all’Oscuro e, allo stesso tempo, l’autrice ci regala questa parentesi scarlatta, in cui il mago, messo nella condizione di poter mettere ancora più a rischio la vita delle persone che gli stanno attorno, non avrà letteralmente mai pace.
A inizio storia Severus, di fronte all’enormità del male che lo attende e che, col bruciore del Marchio, rivela il chiaro indizio di essere in procinto di risvegliarsi, in un primo momento (con rimembranze al Prequel di questa FF “Incubo di sangue”) rinuncia a combattere il proprio male interiore e abbandona la sua donna, Vivian, temendo di non riuscire a controllarsi e reputandola al sicuro una volta sola.
Il successivo dialogo con Silente riesce, in parte, a riscuotere Severus, portandolo a cercare nuovamente un rimedio e, nonostante il ritorno dell’Oscuro e dell’ombra maledetta che proietta su di lui risvegliando una sete di sangue che non gli appartiene, avviene una lenta rinascita del personaggio che, nei capitoli successivi, tra alti e bassi, riscoprirà lentamente di poter combattere quella maledizione e di avere la capacità di farlo, pur stando a contatto con ciò che la risveglia: il sangue umano.
Una caratteristica fondamentale del personaggio è la continua espiazione: in ogni modo cerca di punirsi. Da un principio rinunciatario, (che può sempre essere visto come una punizione, considerando quanto costa a Severus abbandonare la donna che ama) segue una strada costellata da punizioni, più psicologiche che fisiche, anche se il corpo, sempre a causa della maledizione, ne risentirà di conseguenza.
Molte volte si troverà di fronte a nuove scelte: troppe volte sentiremo, con lui, di avere fatto la cosa giusta, per quanto dolorosa potrà sembrare (allontanare Vivian, mentirle, soffrire le cruciatus terribili di Voldemort) e nonostante tutto l'inquietudine che ci rode dentro. Questo conflitto lo evidenzia bene la nuova condizione di Severus, con il contrasto fra la delicatezza del romanticismo che aleggia nei pensieri del mago rivolti alla sua donna e la brutalità dei toni che la narrazione assume in presenza di Voldemort o nei momenti peggiori, in cui Severus si avvicina sempre più pericolosamente al suo limite.
Tornando al discorso dell’espiazione. Ad esempio: dopo il dialogo con Silente, Severus decide di ricorrere ad un vecchio rimedio (ma è meglio definirlo “palliativo”) rinchiuso in una boccetta di vetro, di un colore identico al sangue: qualche goccia e la sete di sangue, per un breve periodo di tempo, si placa. In questo caso il mago cerca di “punire” il più possibile questo suo lato “demoniaco”, facendo sì che la pozione, una volta rielaborata dalle esperte mani del Pozionista, muti aspetto e sapore, diventando disgustosamente simile al fango, un ulteriore modo per ripudiare quel lato incontrollabile di lui che, nei momenti in cui la sete di sangue raggiungerà il culmine, rischierà seriamente di farlo impazzire e di fare del male a chi gli sta attorno.
Un altro episodio che, sicuramente, colpisce il lettore, è quello con la volpe, quando Severus decide di mettersi alla prova, temprare il proprio animo, con tentazioni e conseguenti, tremende rinunce.
In questo caso Severus si allontana da Hogwarts e, nella notte, uccide il piccolo animale per berne il sangue. Al momento, però, di poter placare l’implacabile sete di quella maledizione atavica (e il sangue era già sulle labbra del personaggio) il pensiero di Vivian si insinua nella sua mente e Severus rinuncia a quella prova, soffrendo e tormentandosi al pensiero di aver perso ogni cosa buona nella sua miserabile esistenza.
Parliamo di Vivian: un personaggio forte ma, al contempo, dolce e comprensivo. Inizialmente la conosciamo attraverso i pensieri devoti e tormentosi del mago, ma successivamente avremo un contatto più ravvicinato con lei, andando a svelare meglio anche la psicologia e il modo di essere di questo personaggio, convinta erroneamente di conoscere tutto del mago, senza lontanamente immaginare quale tremendo lato oscuro si cela dentro di lui.
Il personaggio rivela la sua forza dal momento in cui decide di abbandonare la sfera protettiva in cui tutta Hogwarts (e in primis Severus) sembra determinata a volerla rinchiudere. Ribellandosi a questa condizione, Vivian farà di tutto per tornare a combattere al fianco di Severus, pur mettendo a rischio la propria vita e i propri sentimenti verso Severus. (anche se inizialmente è totalmente all’oscuro della maledizione che affligge il mago quindi non ha oggettivamente idea di quanto realmente rischia…)
Quest’ultimo, da un’iniziale fuga, passa a un vero e proprio “face-to-face” con Vivian, una volta incontrata di nuovo, respingendola in un modo crudelmente esplicito, seppur il tutto continui ad essere una messinscena volta a salvaguardare l’amata, pur sapendo di ferirla dichiarandole di non amarla più.
E’ una scelta condivisibile o meno, ma il mago la compie ragionando sulle proprie priorità e i propri limiti, cioè tentando il tutto per tutto affinché a Vivian non possa capitare nulla di male per causa sua. In questo caso amare si sostituisce al male che affligge Severus e, per alcuni capitoli, la maledizione del sangue viene sostituita dalla maledizione dei propri sentimenti.
Col ritorno di Voldemort, da buon canone sadico marchiato Ida59, i problemi e le conseguenti sofferenze del mago aumentano fino a raggiungere l’apice. Non bastava il distacco forzoso preso da Vivian, col ritorno dell’Oscuro, Severus sarà messo a dura prova, soprattutto nel dover continuamente controllare la propria sete di sangue. Le cose non migliorano dal momento in cui si riavvicina a Vivian.
Non voglio svelare altro della trama, ma devo dire che, per come l’ha congeniata l’autrice, Severus passerà da un tormento all’altro, con un susseguirsi di alti e bassi del suo ferreo autocontrollo. Di buono c’è da dire che raggiungerà sempre il bordo del proprio limite, affacciandosi all’abisso, ma che, nonostante tutto, riuscirà sempre a fermarsi e a controllarsi prima di precipitarvi.

Complessivamente questa è una storia impegnativa, questo è evidente, un po’ per lo stile, elegante, curato e palesemente adulto e in parte per l’introspezione veramente profonda del personaggio. La storia ruota attorno a Severus. C’è più un motivo se le storie di Ida mi piacciono, anche se si allontanano molto dal classico mio modo di scrivere le long fic. In primis la storia trasuda un grande amore per il personaggio, una passione per la sua interezza come persona che esce dalla cellulosa e si anima di pregi e difetti con cui l’autrice riesce sempre a dipingerlo, compiendo un lavoro di approfondimento che, coi soli libri di HP, ci siamo sempre potuti sognare; rievoca i momenti dei libri, li segue attentamente, permettendo al lettore di leggere una storia nella storia, materializzando il sogno di tutte le appassionate di Severus Piton, pur dando il proprio tocco personale.
Leggendola si ha certamente modo di approfondire la psicologia del personaggio, di poterlo vedere in atteggiamenti sia pubblici, (fermo, impassibile e professionale) sia molto intimi e privati, soprattutto quando è intento a riflettere o a deliziare la propria donna…
La storia è scritta per diletto, è chiaro, ma il suo significato (cosa che mi ostino a trovare) potrebbe essere che lo sforzo del singolo, se accompagnato e sostenuto da altre persone, persone che lo amano e lo accettano nella sua interezza, viene amplificato e porta a dei risultati, a quella libertà che Severus agogna fin dal primo capitolo. Libertà dal sacrificio di se stesso, dalla schiavitù di una scelta e dai dolorosi rimorsi che ne conseguono. Difficile giungere a un vero e proprio significato nel vortice di emozioni che accompagna la narrazione, i momenti salienti dei capitoli (il ritrovo di Severus e Vivian, le torture inflitte da Voldemort, i dialoghi con Silente) e le lunghe riflessioni di Severus, ma anche di Vivian.
Conflitto, rabbia, paura, istinto animale e dolorosa umanità sono presenti in dosi ancora maggiori con l’incedere della storia. L’aspetto più difficile sarà rimanere incollati a Severus, anche nei momenti in cui la maledizione sembrerà prevalere su di lui, perché lo conosciamo meglio, leggendo la sua introspezione così profonda, e lo sentiamo vicino. Per quanto brutali potranno apparire certe scene (di sangue parlasi…) sarà difficile riuscire ad abbandonarlo, se non impossibile. Soprattutto Vivian, che si conferma la donna eccezionale che nessuno potrebbe mai abbandonare, tantomeno lo stesso Severus, per quanto si sforzi di farlo, pensando che sia la cosa migliore per lei.
Aspettatevi alcune scene così vere e agghiaccianti da mettere alla prova ogni valore morale. D’altronde, la maledizione che corrompe il sangue di Severus, fa di tutto per convincerci che, in un mondo selvaggio, devastato dalla guerra, l'uomo è un lupo per l'uomo. Ma Severus può dimostrare il contrario. Se ne avrà la forza.
Ecco il senso di questa storia: metterci di fronte alle conseguenze irrevocabili delle nostre decisioni. E portarne il peso. Il carico emotivo è tale che anche noi, come lettori, usciremo cambiati dalle situazioni in cui l’autrice porrà Severus e potremo capirlo meglio.
E’ stata una lunga storia e mi ricordo molto bene quanto ci ho messo per comprenderne il senso, imputando alla maledizione di Severus un significato errato, troppo confinante con il mero istinto.
Ora che l’ho compresa, rileggerla è stato piacevole e mi ha fatto riscoprire aspetti che non credevo di poter ritrovare dopo tanto tempo.
I complimenti mi pare che siano impliciti ma anche assai esplicitati! ;) :leoncino:

Ale;)
 
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view post Posted on 14/7/2012, 14:07
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I ♥ Severus


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Waaaaaao! Che recensione profonda e ragionata! E anche sofferta, direi.
Per esperienza so che è difficilissimo, quasi impossibile, recensire una long-fic; è facile farlo a capitoli, ma difficilissimo tutto insieme, trovando e seguendo il filo logico principale che percorre la storia, nonchè i vari fili secondari; ma direi che tu ci sei riuscita molto bene e ti ringrazio per il grande sforzo che hai fatto, veramente. :Streghetta:


Edited by Ida59 - 26/5/2015, 22:28
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 14/7/2012, 14:29




CITAZIONE (Ida59 @ 14/7/2012, 15:07) 
Waaaaaao! Che recensione profonda e ragionata! E anche sofferta, direi.
Per esperienza so che è difficilissimo, quasi impossibile, recensire una long-fic; è facile farlo a capitoli, ma difficilissimo tutto insieme, trovando e seguendo il filo logico principale che percorre la storia, nonchè i vari fili secondari; ma direi che tu ci sei riuscita molto bene e ti ringrazio per il grande sforzo che hai fatto, veramente. :Streghetta:

Sul sofferta non posso darti torto, ma è stato sufficiente, in primis, rileggere tutto (e qui le mie serate hanno trovato un piacevole passatempo, sgombrando il comodino da altri libri :D) e annotare di volta in volta le parti che reputavo salienti. Poi ci ho ragionato su, soprattutto sulle sensazioni che mi ha dato la storia nel suo complesso e il resto è venuto da sè.

Ma, un momento... vuoi dirmi che finalmente ho dunque compreso? :o:
Non hai realmente nulla da aggiungere, puntualizzare o specificare? :o:
Condividi quanto ho scritto? :o: *Ale prossima al coccolone*

Edited by Ida59 - 26/5/2015, 22:28
 
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view post Posted on 14/7/2012, 15:46
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Be'... sì, più o meno; è passato tanto tempo da quando ho scritto quella storia, quindi non è che mi ricordo tutto benissimo, ma mi sembra che tua abbia toccato tutti i punti salienti in modo molto composito e saliente. Per sapere se ho qualcosa da aggiungere, puntualizzare, specificare dovrei rileggere la storia!
Quello che ricordo delle mie intenzioni nello scriverla è che per prima cosa volevo "giocare" sulla componente sensualità/sangue, spingendo al massimo ma senza disgustare i lettori: credo di esserci riuscita, anche se sono i lettori che devono dirlo, ma è stata veramente molto dura.
Poi so che volevo incentrare tutto quanto, per quel che riguarda Severus, sull'aspetto dell'autocontrollo, e conseguente grande difficoltà a mantenerlo da parte di Piton nella situazione tremenda in cui lo avevo messo; qui ho giocato pesantemente col povero Severus, rendendogli veramente difficile mantenere il controllo, facendogli continuamente fare un tira e molla tra controllo e perdita dello stesso. Anche qui, mi rimetto al giudizio dei lettori per sapere se sono riuscita a dimostrare che la mente e la volontà possono prevalere sulle pulsioni istintuali (reali o indotte che siano).


Edited by Ida59 - 26/5/2015, 22:28
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 14/7/2012, 16:23




Sì, l'intenzione che hai citato me la ricordavo anch'io e mi ricordo che ti aveva colpito molto una scena di TQ dove io avevo giocato proprio su questa tematica (il capitolo mi pare che fosse "Sangue amaro".)

Bene, vedremo se la prossima recensione a questa storia ti darà queste risposte.
Io ho già scritto tutto ciò che mi passava per la testa, quindi lascio spazio ad altri ;)
 
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view post Posted on 23/10/2012, 13:16
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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 14/7/2012, 14:43) 

Implacabile desiderio



Una caratteristica fondamentale del personaggio è la continua espiazione: in ogni modo cerca di punirsi. Da un principio rinunciatario, (che può sempre essere visto come una punizione, considerando quanto costa a Severus abbandonare la donna che ama) segue una strada costellata da punizioni, più psicologiche che fisiche, anche se il corpo, sempre a causa della maledizione, ne risentirà di conseguenza.
[...]
Tornando al discorso dell’espiazione. Ad esempio: dopo il dialogo con Silente, Severus decide di ricorrere ad un vecchio rimedio (ma è meglio definirlo “palliativo”) rinchiuso in una boccetta di vetro, di un colore identico al sangue: qualche goccia e la sete di sangue, per un breve periodo di tempo, si placa. In questo caso il mago cerca di “punire” il più possibile questo suo lato “demoniaco”, facendo sì che la pozione, una volta rielaborata dalle esperte mani del Pozionista, muti aspetto e sapore, diventando disgustosamente simile al fango, un ulteriore modo per ripudiare quel lato incontrollabile di lui che, nei momenti in cui la sete di sangue raggiungerà il culmine, rischierà seriamente di farlo impazzire e di fare del male a chi gli sta attorno.
Un altro episodio che, sicuramente, colpisce il lettore, è quello con la volpe, quando Severus decide di mettersi alla prova, temprare il proprio animo, con tentazioni e conseguenti, tremende rinunce.
In questo caso Severus si allontana da Hogwarts e, nella notte, uccide il piccolo animale per berne il sangue. Al momento, però, di poter placare l’implacabile sete di quella maledizione atavica (e il sangue era già sulle labbra del personaggio) il pensiero di Vivian si insinua nella sua mente e Severus rinuncia a quella prova, soffrendo e tormentandosi al pensiero di aver perso ogni cosa buona nella sua miserabile esistenza.

E' sicuramente passato molto tempo da quando ho scritto questa storia ed altrettanto ne è passato dall'ultima volta che l'ho letta, quindi potrei anche sbagliarmi e ricordare male, però in non ricordo così preponderante lo spirito di espiaziaone in Severus. Certo, lo stimolo all'autopunizione c'è sicuramente ma, ancora più forti, ci sono due precisi intenti del personaggio: riprendere il controllo su di sè e proteggere da se stesso chi gli sta intorno, Vivian in primis.
Nel primo esempio che fai, Severus non intende affatto punirsi lasciando Vivian e tenendola lontana da sè (anche se questa poi è l'effettiva conseguenza del suo gesto, visto la sofferenza che ne deriva); ciò che vuole fare è proteggerla da se stesso, costi quel che costi, perchè la vita di Vivian è più importante di qualsiasi cosa, persino dell'amore. E Severus giunge infatti addirittura a cercare di distruggere l'amore che Vivian prova per lui, ma non per espiare e soffrire di più (anche se questa ne sarebbe l'ovvia conseguenza, di cui Severus è, tra l'altro, perfettamente cosciente), bensì per far in modo che sia Vivian a soffrire di meno (se arriverà ad odiarlo lo dimenticherà più facilmente!). Quindi è l'amore e l'intento di proteggere Vivian che spinge Severus ad agire, non la volontà di espiare.
Del resto, anche stare con lei lo fa soffrire (e lo si vede più avanti nella storia) a causa dell'implacabile desiderio che prova per il sangue di Vivian, il più profumato di tutti, quello che più di ogni altro configura per Severus il tormento più profondo e l'estasi più inestimabile. Eppure, a un certo punto Severus cede, e non solo alle insistenze di Vivian: cede a se stesso, alla propria volontà di mettersi alla prova e di dimostrare che può tenere Vivian tra le braccia e, al contempo, riuscire a controllare l'orribile desiderio per il suo sangue. Così finisce per mettersi alla prova in modo ancora più tremendo, trovandosi a dover controllare non solo il desiderio implacabile per il sangue di Vivian, ma anche il proprio desiderio (sessuale) per la donna che ama. Ma Severus resiste, resiste, resiste... Espiazione delle colpe commesse in passato? Sì, anche, e la (sadica) autrice lì ci va sicuramente a nozze, ma soprattutto volonta di dimostrare che la propria essenza umana, la propria volontà, può tenere sotto controllo ogni istinto, dal più orrendo e bestiale al più naturale e bello.
Anche l'episodio della pozione palliativo, ridotta ad uno schifoso intruglio fangoso, se pur comporta anche volontà di espiazione, ha in sè il prevalente aspetto della non accettazione di aver bisogno di farne ricorso per controllare l'istinto indotto dalla maledizione. Severus non vuole aver bisogno di bere sangue e, quindi, tramuta l'apparenza e il gusto di sangue in fango, quasi a voler negare con se stesso il bisogno. E, non appena riuscirà, si toglierà anche questo minimo aiuto, non solo per punirsi ma, soprattutto, per provare a se stesso che è forte, che ce la può fare, che può tenere sotto controllo il mostro! E torniamo di nuovo alla questione del "controllo", alla lotta tra istinto e ragione e al terrore che Severus ha di perdere questa lotta (interiore) perchè, in tal caso, la sua sconfitta (dell'uomo razionale) signicherebbe il trionfo del mostro (la bestia instintuale). Ok, ok, ho volutamente tirato tutto allo stremo: non è che sono contraria all'istinto, sia chiaro, me era solo un gioco (un po' perverso nei confronti di Severus, lo ammetto) per vedere fino a dove ero capace di arrivare.
Infine, l'episodio della volpe. Sì, c'è ancora anche espiazione in quella sua rinuncia a soddisfare l'implacabile desiderio di sangue, ma, soprattutto, c'è il bisogno di sapere, di dimostrare a se stesso che, quando sarà il momento, saprà controllarsi e la sua volontà non cederà. Ancora e sempre il controllo razionale sull'istinto ad esaltare la superiorità della ragione sull'emozione: Severus sa benissimo che se berrà quel sangue, oltre a essere sconfitto dal mostro che c'è in lui, non avrà ottenuto nulla perchè dopo poco tempo l'imblacabile desiderio lo tormenterà di nuovo, in modo ancora più forte quanto più a lungo è stato soddisfatto. Sì, sono stata sadicissima, lo so, perchè ho aggiunto anche questa ulteriore condizione a tormentare Severus ma, in un certo senso, anche ad aiutarlo a non cedere, visto che sarebbe anche peggio.

Ecco, se ancora non si fosse capito, questi (controllo e amore protettivo) sono i temi focali (vedi la discussione "Prospettive d'autore") delle mie storie che in questa fic emorgono più prepotenti che mai.

Lo spunto dell'epiazione, però, è fortemente connesso alla storia, e lo devo ammettere in tutta sincerità. Solo che non è uno spunto del personaggio, bensì della (sadica) autrice che in questo modo ha trovato un tremendo modo per far soffrire Severus oltre misura, in tal modo imponendogli di espiare le sue colpe (sue di Severus ma, in un certo senso, anche dell'autrice che, quindi, felicemente soffre col suo amato peronaggio e, a sua volta, espia...).


Edited by Ida59 - 26/5/2015, 22:30
 
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view post Posted on 23/10/2012, 13:35




La mia interpretazione della storia (l'ho riletta e recensita a Luglio quindi posso sempre essermi sbagliata) può discostarsi dal tuo punto di vista soggettivo di autore, indubbiamente, considerando che non è solo l'autore a metterci del proprio in ciò che scrive ma, come ti ho spesso detto, lo stesso lettore può trarre dalle riflessioni dell'autore ulteriori spunti di riflessioni che poi sviluppa.
Almeno, a me è capitato così, e se ciò che ho scritto non sembra soddisfare i messaggi che tu, autore, vuoi che i lettori assimilino, allora me ne scuso.
Ho tenuto conto che l'autore, comunque, "punisce" (nel senso più ampio che pone soprattuto il personaggio di Severus in situazioni, più psicologiche che fisiche, veramente difficili) il personaggio affinchè egli possa raggiungere un premio ancora più alto, quando arriverà il tempo di essere premiato, insieme al fatto che il tuo Severus dimostra coraggio e determinazione, arrivando a fare cose che lo portano molto spesso al limite, pur non arrivandoci mai.
Tu autrice, perchè lo metti in situazioni così scomode? Non traiamo forse una certa soddisfazione a veder "soffrire" il personaggio (non è cattiveria, non vogliamo vederlo soffrire e basta: sappiamo che l'unico modo per renderlo umano è farlo sbagliare, espiare le sue colpe e fargli quindi assaporare la sofferenza, a livello eroico vista la portata del personaggio, quindi sarà tanta, e ben sapendo che nel finale "tutto si concluderà per il meglio" e sarà felice Severus e noi stesse. Questo intendo.)
Questo è il mio pensiero, ma comprendo la lunga spiegazione che hai dovuto scrivere, in modo tale che potenziali lettori non vengano indotti in errore dalle parole della mia recensione che, come ho già detto, resta un lungo lavoro laborioso da prendere con le pinze, (ho scritto tante altre cose e spero che qualcosa di corretto sia filtrato oltre agli "errori di interpretazione" che hai sottolineato) in cui, può darsi, può essere filtrato qualche mio ragionamento personale di troppo.

Edited by Ale85LeoSign - 23/10/2012, 14:42
 
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view post Posted on 23/10/2012, 13:39
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Ho aggiunto dei pezzi al mio messaggio.
Ora leggo il tuo.


Edited by Ida59 - 26/5/2015, 22:30
 
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view post Posted on 23/10/2012, 13:49




CITAZIONE (Ida59 @ 23/10/2012, 14:39) 
Ho aggiunto dei pezzi al mio messaggio.
Ora leggo il tuo.

Bene me lo rileggo.
Se ho qualcosa da aggiungere, però, lo faccio di sotto, se no non si capisce più nulla!

CITAZIONE (Ida59 @ 23/10/2012, 14:16) 
E' sicuramente passato molto tempo da quando ho scritto questa storia ed altrettanto ne è passato dall'ultima volta che l'ho letta, quindi potrei anche sbagliarmi e ricordare male, però in non ricordo così preponderante lo spirito di espiaziaone in Severus. Certo, lo stimolo all'autopunizione c'è sicuramente ma, ancora più forti, ci sono due precisi intenti del personaggio: riprendere il controllo su di sè e proteggere da se stesso chi gli sta intorno, Vivian in primis.

Ho sicuramente analizzato l'aspetto "espiazione" del personaggio/autore (se vuoi calcandoci un po' la mano, probabilmente partendo un po' per la tangente con le mie riflessioni) ma a inizio recensione sono stata ben attenta a sottolineare:

CITAZIONE
Il Severus di Ida, a cui l’autrice ci ha abituato stracciando da sempre il copione dell’eroe senza macchia e senza paura ma caricando il proprio Severus di uno spessore squisitamente umano e realistico nella sua imperfezione perfetta, in questa storia si ammanta di un ulteriore lato oscuro, fortemente legato al sangue, un lato con cui il protagonista dovrà combattere e cercare di conviverci per tutta la durata della storia.
Il racconto è valido perché concretizza l’aspetto forse più tenebroso dell’animo di Severus, ma, di riflesso, di ognuno di noi. Combattere le nostre personali maledizioni, i nostri lati oscuri, in modo da salvare noi stessi e le persone che amiamo. Il problema è: come si può fare? Come si può salvare tutto dopo aver sbagliato così tanto durante la propria vita?


Edited by Ida59 - 26/5/2015, 22:30
 
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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 23/10/2012, 14:35) 
La mia interpretazione della storia (l'ho riletta e recensita a Luglio quindi posso sempre essermi sbagliata) può discostarsi dal tuo punto di vista soggettivo di autore, indubbiamente, considerando che non è solo l'autore a metterci del proprio in ciò che scrive ma, come ti ho spesso detto, lo stesso lettore può trarre dalle riflessioni dell'autore ulteriori spunti di riflessioni che poi sviluppa.
Almeno, a me è capitato così, e se ciò che ho scritto non sembra soddisfare i messaggi che tu, autore, vuoi che i lettori assimilino, allora me ne scuso.
Ho tenuto conto che l'autore, comunque, "punisce" (nel senso più ampio che pone soprattuto il personaggio di Severus in situazioni, più psicologiche che fisiche, veramente difficili) il personaggio affinchè egli possa raggiungere un premio ancora più alto, quando arriverà il tempo di essere premiato, insieme al fatto che il tuo Severus dimostra coraggio e determinazione, arrivando a fare cose che lo portano molto spesso al limite, pur non arrivandoci mai.
Tu autrice, perchè lo metti in situazioni così scomode? Non traiamo forse una certa soddisfazione a veder "soffrire" il personaggio (non è cattiveria, non vogliamo vederlo soffrire e basta: sappiamo che l'unico modo per renderlo umano è farlo sbagliare, espiare le sue colpe e fargli quindi assaporare la sofferenza, a livello eroico vista la portata del personaggio, quindi sarà tanta, e ben sapendo che nel finale "tutto si concluderà per il meglio" e sarà felice Severus e noi stesse. Questo intendo.)
Questo è il mio pensiero, ma comprendo la lunga spiegazione che hai dovuto scrivere, in modo tale che potenziali lettori non vengano indotti in errore dalle parole della mia recensione che, come ho già detto, resta un lungo lavoro laborioso da prendere con le pinze, (ho scritto tante altre cose e spero che qualcosa di corretto sia filtrato oltre agli "errori di interpretazione" che hai sottolineato) in cui, può darsi, può essere filtrato qualche mio ragionamento personale di troppo.

Figurati, come abbiamo detto nell'altra discussione, i lettori hanno tutto il diritto di leggere ciò che più è appropriato a loro nelle storie e non devi scusarti proprio di nessuna mal interpretazione.
Come ho scritto sopra, inoltre, sicuramente l'aspetto espiazione è molto presente nella storia, sia a livello del personaggio sia, in modo molto più intimistico, nell'autore stesso, quindi non hai sbagliato a vederlo; io ho semplicemente approfittato dell'occasione della tua recensione per sottolineare la questione del "controllo", per me preminente, e che mi era venuta in mente nell'altra discussione sulle Prospettive d'autore. Tutto qui.

Tra l'altro, ho riletto la tua recensione solo fino al punto che ho commentato, quindi ore rileggo anche il resto e vedo se ho qualcos'altro ad aggiungere in risposta, viusto che ancora non lo avevo fatto.


Edited by Ida59 - 26/5/2015, 22:30
 
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view post Posted on 23/10/2012, 13:58




CITAZIONE (Ida59 @ 23/10/2012, 14:50) 
Come ho scritto sopra, inoltre, sicuramente l'aspetto espiazione è molto presente nella storia, sia a livello del personaggio sia, in modo molto più intimistico, nell'autore stesso, quindi non hai sbagliato a vederlo; io ho semplicemente approfittato dell'occasione della tua recensione per sottolineare la questione del "controllo", per me preminente, e che mi era venuta in mente nell'altra discussione sulle Prospettive d'autore. Tutto qui.

Tra l'altro, ho riletto la tua recensione solo fino al punto che ho commentato, quindi ore rileggo anche il resto e vedo se ho qualcos'altro ad aggiungere in risposta, viusto che ancora non lo avevo fatto.[/color]

Sì, ma è evidente che, da quel che hai detto, io ho calcato un po' la mano nel sottolinearlo e lo riconosco, non c'è alcun problema. ;)

Sì, so che per te il controllo è una questione quasi di vita o di morte e sicuramente qualcosa avrò scritto al riguardo ;) (non ricordo nemmeno io che ho scritto, mò toccherà rileggere anche a me il resto, oltre ai punti che ho citato e che hai citato tu.)

Buona lettura, quindi!
 
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view post Posted on 23/10/2012, 14:04
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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 14/7/2012, 14:43) 

Implacabile desiderio


Complessivamente questa è una storia impegnativa, questo è evidente, un po’ per lo stile, elegante, curato e palesemente adulto e in parte per l’introspezione veramente profonda del personaggio. La storia ruota attorno a Severus. C’è più un motivo se le storie di Ida mi piacciono, anche se si allontanano molto dal classico mio modo di scrivere le long fic. In primis la storia trasuda un grande amore per il personaggio, una passione per la sua interezza come persona che esce dalla cellulosa e si anima di pregi e difetti con cui l’autrice riesce sempre a dipingerlo, compiendo un lavoro di approfondimento che, coi soli libri di HP, ci siamo sempre potuti sognare; rievoca i momenti dei libri, li segue attentamente, permettendo al lettore di leggere una storia nella storia, materializzando il sogno di tutte le appassionate di Severus Piton, pur dando il proprio tocco personale.
Leggendola si ha certamente modo di approfondire la psicologia del personaggio, di poterlo vedere in atteggiamenti sia pubblici, (fermo, impassibile e professionale) sia molto intimi e privati, soprattutto quando è intento a riflettere o a deliziare la propria donna…

No, non ho null'altro da aggiungere, salvo ringraziarti per i bellissimi complimenti che mi hai fatto e per il grandissimo sforzo di commentare tutto d'un colpo una long-fic così complessa.

Edited by chiara53 - 23/6/2015, 07:39
 
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107 replies since 17/1/2010, 22:12   1910 views
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