Cap. 1 - Risveglio nell'incuboEccomi qui a commentare come promesso capitolo per capitolo, mi scuso del ritardo, ma purtroppo non ho tutto il tempo che vorrei avere e preferisco di gran lunga leggere che commentare, comunque pian piano mi metterò in pari.
CITAZIONE (Ida59 @ 17/1/2010, 23:12)
Il mago si guardò intorno, ormai quasi privo di forze e con il respiro affannato, i lunghi capelli corvini scarmigliati e gli occhi pieni di una nera, infinita disperazione.
Il mondo aveva smesso di vorticare impazzito intorno a lui che ora contemplava la devastazione del suo studio.
La magia incontrollabile scaturita dalla sua ira furiosa aveva spazzato il sotterraneo che adesso era quasi irriconoscibile, la pietra del pavimento ricoperta dai frammenti di vetro dei barattoli infranti, i colori dei diversi liquidi che lentamente si mescolavano, mentre irriconoscibili parti di materia, viscide e lacerate, sembravano quasi dibattersi fra pergamene accartocciate e pagine strappate.
Non aveva mai perso il controllo della sua magia fino al punto di arrivare a distruggere anche ciò che più gli era caro: i suoi libri, le antiche pergamene, preziose pozioni e introvabili ingredienti.
Severus sospirò stremato e si accasciò in ginocchio, continuando ad osservare il disastro intorno a sé. Avrebbe potuto rimettere a posto ogni cosa, la sua magia poteva aggiustare ogni barattolo e reintegrare i grossi vasi recuperandone anche il contenuto; le pergamene sarebbero tornate integre negli scaffali e le pagine ben lisce nei libri, obbedienti al tocco della sua bacchetta.
Ma ciò che più amava, la luce che da neppure un anno era tornata nella sua vita ad illuminare la strada verso il futuro e a riscaldargli il cuore, era perduta, per sempre, e nessuna magia, mai, avrebbe potuto rendergliela.
La sua Vivian…
Aveva dovuto lasciarla per salvarla da se stesso, dal mostro che stava inesorabilmente tornando ad essere.
Già all'inizio ci dai l'idea del profondo stato di dolore in cui versa Severus.
Mi piace molto la minuzia con cui hai descritto la devastazione di tutto ciò che gli è caro.
Ha perso Vivian, quindi nulla ha diritto di restare integro mentre il suo cuore si lacera, riesco attraverso le tue parole a sentire la sua profonda rabbia e disperazione per il lento rinascere in lui di un istinto che credeva sopito.
CITAZIONE
Aveva fatto la scelta giusta, piena d’amore: aveva rinunciato a lei, per non correre il rischio di farle del male. Mai.
La lacrima scese, colma del dolore di quella rinuncia, conscia di tutto quanto aveva perduto, dell’amore e del futuro che ancora una volta l’Oscuro Signore gli avrebbe sottratto con il suo ritorno.
Severus con il suo profondo senso del dovere, di cui spesso abbiamo parlato, non può permettersi di restare accanto alla donna che ama correndo il rischio di farle del male, lui infondo è sempre in grado di fare la scelta giusta anche se la cosa più giusta è sempre che quella che lo lacera nel profondo, riccaciandolo nel baratro del suo ingombrante passato.
CITAZIONE
Ma lui non aveva capito, non aveva pensato, non aveva creduto né previsto che con il ritorno dell’Oscuro anche il suo infernale incubo sarebbe tornato a tormentarlo, a cercare di nuovo di trasformarlo nell’orribile mostro che un tempo era stato.
Un tremito percorse in profondità il corpo del mago raggomitolato a terra su se stesso, il volto stretto tra le mani e gli occhi serrati per non vedere la tremenda realtà.
Di nuovo sarebbe stato lacerato tra quell’insaziabile sete, quel desiderio immondo che sentiva radicato in sé come orribile istinto e dominava i suoi sensi, e la sua volontà umana che, ostinata e fiera, lo rinnegava in modo totale, rifiutandosi di lasciarsi soggiogare: ancora avrebbe dovuto spietatamente torturarsi, negandosi la soddisfazione di quella macabra sete di sangue che scorreva impetuosa come un torrente di fuoco nelle sue vene ogni volta che il marchio bruciava.
Ma non avrebbe ucciso più nessuno, mai più!
Era riuscito a controllarsi quando aveva solo vent’anni, a maggior ragione ci sarebbe riuscito anche ora.
Severus è profondamente convinto di riuscire a controllare il suo istinto come riesce sempre a controllare ogni emozione agli occhi degli altri, questo lo rende enormemente dignitoso anche nella disperazione.
CITAZIONE
C’era anche quella pozione che poteva aiutarlo, quella che aveva distillato nella sua giovanile sventura e che in parte lo aveva aiutato a sopportare la sua sete disumana: ora era un pozionista molto più esperto e sarebbe stato in grado di migliorarla nettamente e, forse, con quella avrebbe potuto condurre una vita quasi normale.
Il cupo sorriso si tramutò in un ghigno amaro: in fin dei conti, se i Lupi Mannari potevano evitare la trasformazione grazie alla pozione Antilupo, anche un vampiro che non era veramente tale avrebbe potuto facilmente colmare la sua sete!
E se tutto avesse funzionato a dovere, forse, in un futuro, quando fosse stato ben sicuro di riuscire a controllarsi perfettamente, allora, magari…
Si morse forte un labbro: come poteva anche solo pensare di mettere a rischio la sicurezza della donna che amava? E se una notte si fosse svegliato col marchio che bruciava, divorato dall’implacabile desiderio del suo sangue?
No, non era possibile, non doveva illudersi...
La speranza è un istinto naturale dell'uomo, che tante volte impedisce di soccombere, ma per Severus la speranza è solo un fievole bagliore, che immediatamente scompare schiacciato dalla ragione.
CITAZIONE
All’improvviso il vecchio mago canuto sembrò comprendere tutta la verità; trasalì appena e si avvicinò ancora: ormai era solo a un passo dall’altro.
- Ce la farai, Severus! – mormorò dolcemente appoggiandogli una mano sulla spalla. – Ti starò vicino, ti sosterrò ogni volta che ne avrai bisogno.
Silente lo fissava, una pacata certezza negli occhi acquosi:
- Ce l’hai già fatta una volta ed io ho piena fiducia in te!
Silente, un baluardo incrollabile con la profonda fiducia che ripone in Severus da sempre, anche in questa situazione il vecchio mago non compie nessun passo indietro, pur rendendosi conto che Severus non è in sè gli da il suo appoggio e gli ribadisce la sua stima.
Sa chi è Severus e quindi anche sentendo il suo desiderio di sangue non teme di stargli vicino.
La frase più bella di tutta la saga su Piton, infondo la pronuncia Silente quando dice a Harry ''Mi fido di Severus Piton''
Ho sempre odiato e amato allo stesso tempo Silente:
Amo il suo credere incondizionatamente in Severus, quando tutti gli altri intorno ne dubitano, il loro rapporto è un qualcosa che va al di là dell'amicizia e del rapporto padre/figlio; ho sempre avuto l'impressione che sia un rapporto ancora più complesso e non incasellabile in alcun paragone che possiamo fare.
Silente conosce i lati peggiori di Severus e anche i lati migliori è l'unico personaggio in tutta la saga a conoscere veramente Piton e a fidarsi di lui, probabilmente perchè infondo sono molto simili e Silente riesce a comprenderlo appieno.
Lo Odio, perchè Silente è uno stratega e alla fine fa prevalere la ''Causa comune'' su tutto il resto e perchè infondo come dice Aberforth, ''Le persone a cui mio fratello tiene fanno una brutta fine, peggio che se le avesse lasciate in pace!''
CITAZIONE
Rovistò di nuovo, con più calma, tra i delicati contenitori di vetro: le sue dita tremavano per l’ansia di trovarla e i cristalli tintinnarono urtandosi tra loro mentre li sfiorava veloce.
Eccola, era là, in fondo, seminascosta, tradita dai riflessi sanguigni che le fiamme ondeggianti delle candele traevano dal rosso cupo del liquido.
Allungò la mano ed afferrò il suo tesoro, la bocca secca e la punta della lingua che leccava piano le labbra pregustando l’intenso piacere che avrebbe provato quando la sua sete sarebbe stata momentaneamente placata.
Un tremito profondo percorse il suo corpo mentre estraeva la preziosa ampolla dall’armadio, giunse fino alle dita, improvviso, e nello spasmo la stretta della mano sul delicato cristallo fu eccessiva.
L’ampolla si ruppe davanti ai suoi occhi assetati, il vetro si infranse in mille frammenti pungenti ed il vitale liquido gli bagnò le mani, denso come il sangue, profumato come l’ambrosia, ma perso per sempre.
Ecco, qui sei stata proprio sadica, fargli bramare la pozione per poi farla andare in frantumi davanti ai suoi occhi è proprio una gran cattiveria!
CITAZIONE
Si lasciò cadere in ginocchio, un sottile gemito straziato tra le labbra e la disperazione come unico pensiero.
Ma di una cosa era certo: non sarebbe uscito a cercare del sangue.
Si rannicchiò a terra e cominciò a tremare.
Ora poteva solo soffrire.
Chiuse gli occhi.
Allora, nonostante il ''sadismo'' la storia è molto bella e ben scritta, ma questo non c'è bisogno di dirtelo.
Mi piace e molto. alla prossima!
Edited by Ida59 - 14/11/2010, 17:42