| Ero rimasta un pochino indietro... mi rimetto subito in pari!! Ah, che bella questa storia!!!
4. Rinunce, ricordi e rimorsi
Che tensione l’ingresso ad Hogwarts! Mi hai fatto provare quasi paura che venga scoperta, ma, nello stesso tempo, anche l’ammirazione per i gesti sicuri, veloci e pronti perchè ripetuti mille volte. E poi quello sguardo, ancora non esplicito, a Severus! Che bello! Mi è sembrato di vederlo davvero, come dietro un angolo... Sei sempre bravissima! L’immagine è nata spontanea e incredibilmente vera quasi davanti a me. E adesso? Oh, no, povero caro, neanche un abbraccio gli fai godere? Io lo so che in questa storia lo farai soffrire come mai... Non so se sono ancora pronta a questo, no... Ma devo fare in fretta o mi coglierai impreparata e sarà peggio: devo costruire subito le mie difese. Questa frase: “un lieve tremore nella statuaria impassibilità del viso dell’uomo che amava” , ancora una volta ha dipinto nella mia mente un’immagine, quasi un fotogramma di un film. E’ straziante seguire la scena che viene dopo, però è stupenda, degna dei tuoi passi migliori e completamente simbolo del nuovo sacrificio a cui viene chiamato, soprattutto da se stesso. Ancora il negarsi la felicità, ma sempre e solo per un fine superiore, questa volta rappresentato dalla vita della sua donna. Potrebbe diventare questa la mia prossima “scena del cuore”! Il simbolo dell’amore e del sacrificio in poche righe. Piena di emozioni e sofferenza, tanto che non so dove finiscono gli uni e comincia l’altra! Straziante. Severus deve rendere tutto credibile agli occhi di Vivian, e come solo lui è in grado di fare, abbatte un terribile colpo sull’amore di lei. Morendo lui stesso, dentro il suo cuore, deve recidere un legame che potrebbe metterla in pericolo. Cosciente, e, come sempre, ligio alla decisione presa. Un dolore incredibile li attende, entrambi. Ma Vivian non si scoraggerà? Io spero di no... in fondo dovrebbe conoscerlo bene e sapere che, se vuole, è un magnifico attore, senza pari, direi! Una scena,per me, assolutamente splendida! E po questa frase magnifica: “Eppure, come avrebbe potuto resistere davanti al fascino incantato del perdono?” Avrebbe potuto... ma perchè negarsi sempre la vita? Forse era giusto che non resistesse più. Sono sempre convinta che un attimo di vero amore può valere una vita. Tanto più che Severus quell’attimo se lo merita in modo totale e completo! Che meraviglia! Leggere con lui, negli occhi di Vivian, nei pensieri di Vivian, l’amore! Quello che dipingi è un delicato quadro, destinato a restare nella sua anima per sempre, ma le tinte sono forti, forti come l’amore che Severus riesce ad intuire, a vedere, a capire, ma non ancora ad accettare pienamente. Sembra tutto un sogno per un uomo che ha sempre e solo visto cose orribili, che ha sempre e solo dovuto affrontare l’odio, senza mai concedersi tregua, neanche da se stesso. Sai che mi piace sempre rivivere le scene dai due punti di vista...anche questa volta non è da meno! Bello risentire i pensieri e rivedere la scena con gli occhi di Severus, cosa che avevo già anticipato durante la lettura della prima parte degli avvenimenti raccontato da Vivian. Adoro sempre le contrapposizioni che solo tu sai rendere vibranti e piene di sentimento come nella frase: “lui, demone oscuro emerso dall’inferno dell’istinto, di poter amare quel raggio di sole, temendo di corromperlo e contaminarlo con le sue tenebre.” Non vedo l’ora di leggere la confessione di Vivian vista dalla parte di Piton... se l’hai scritta... Ok, ok continuo a leggere... Eccolo...ah, sublime!! Sublime la descrizione delle lacrime, del senso di quelle lacrime, della struttura stessa di quelle lacrime. Acqua limpida e cristallina che pulisce, lava, purifica le sue mani dalla sozzura del sangue versato, dalla colpa dei gesti compiuti. Pura poesia Ida! Ogni desiderio di Vivian sublimato nei pensieri di Severus. Sembra che ogni gesto sia portatore d’incanto, ogni desiderio sia una fragile bolla di sapone destinata a scoppiare al contatto con la realtà. Un sogno nel sogno. Che dire? Quando ti leggo vorrei che non finisse mai. Un altro meraviglioso capitolo. Se devo scegliere preferisco sempre quelli in cui vedo il mondo con gli occhi di Severus. Tu, questo, lo sai fare in modo totale e me lo fai vivere con sfumature che non appartengono alla mia mente (nè sono mai appartenute al mio cuore) e per questo ogni volta straordinarie e estremamente coinvolgenti. Mi hai tenuta ancora una volta incatenata alle pagine senza possibilità di distrazione. Scrivi in fretta il 5^... ormai sono tua... non mi abbandonare qui...
5. Mostri e demoni
Posso essere io l’aiuto per Severus? Mano male che almeno con Silente può essere se stesso, credo ne abbia assoluto bisogno, povero caro!! Quelle parole sono una vera stilettata: e cosa doveva fare questo pover’uomo? Adesso, ti prego non farlo sgridare da Albus, anche, perchè proprio non lo sopporterei. Che altro, veramente, poteva fare? Anche perché la sadica scrittrice non gli ha lasciato molte altre alternative! Oh, meno male che Silente capisce! Io adoro Albus in questa storia! Sì,lo adoro, gli dà la consolazione di sapere che qualcuno gli è vicino, che potrà aiutarlo e che non è solo. Molto bello questo tuo Silente così... paterno, come anche tu hai detto. Credo sia il giusto contraltare per un Severus così disperato, nel senso letterale di quasi senza speranza. Anche Silente può inserirsi nella sua vita come una colonna portante che lo ancora alla realtà, che non è quella terribile e senza amore cui lo costrige Voldemort.
Il ritorno di Voldemort. Quanti significati in questa piccola frase. Il pezzo di congiunzione è molto bello perché, in due parole, hai spiegato il significato nuovo e sempre più terribile che questo evento può avere sulla vita di Severus. Sicuramente sei riuscita a trovare il modo di farlo soffrire in modo nuovo, ma sempre più a fondo, ora lo stesso Marchio Nero ha una tremenda ambivalenza per il suo dolore.
Mi è piaciuta moltissimo la rilettura del pezzo del libro coi ragazzi nel Labirinto. Ho visto, in sequenza, ma in contemporanea, le scene descritte dal libro, i film e la mia fantasia, il tutto riletto dalla parte di Piton. Tutti gli eventi riletti dall’esterno sono chiari e questa rivisitazione l’ho trovata assolutamente stupenda. Con la piccola particolarità che il bruciare del Marchio ha intensificato ogni mia emozione, perché la scena non fosse solo rivisitazione degli avvenimenti, ma ancora un’occasione in più di far soffrire il mio povero Severus! E poi il fatidico: “Lo sono”. Quanto gli è costato, nel libro, pronunciare quelle parole? Tu non hai fatto altro che aggravare la sensazione che fosse schiacchiato da una responsabilità incredibile, perché qui anche quella frase prende un nuovo (sempre più terribile) significato.
Ma mi dai un momento di consolazione in un meraviglioso flashback, che, non ti nascondo, ho letto 3 volte di seguito. Nonostante Vivian gli faccia indossare l’odiatissimo mantello nero e l’ancor più maledetta maschera, trovo che la dolcezza del momento sia impagabile. Come ti ho già detto, credo che io stessa mi sarei comportata come Vivian, quindi non mi è nata dentro animosità nei suoi riguardi. Il vederlo vestito come un Mangiamorte, come il presunto assassino che è stato nel suo passato, poteva effettivamente farla rendere conto di che tipo di reazione avrebbe potuto avere lei stessa. E un modo (almeno io lo percepisco così) per mettere se stessa alla prova. Prova che credo abbia ampiamente superato, continuando ad amarlo e a vedere oltre quegli immondi strumenti di terrore solo l’uomo di cui si è innamorata. Sconvolgente è la scena con il pugnale in mano a Vivian, dove il lettore ha un timore quasi folle che si possa ferire aizzando così il sopito (momentaneamente) istinto per il sangue di Severus. Tutta la scena l’ho trovata intrisa di un profondo amore e di una dirompente passione, che mi ha coinvolta completamente.
Ma torniamo subito dopo alla realtà, che è ben diversa, in questo momento… Attendo con impazienza la continuazione!!
Edited by Ida59 - 13/6/2015, 23:10
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