Il Calderone di Severus

Ellyson

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view post Posted on 8/9/2016, 10:50
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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L'occhio degli dei



Prima del commento occorre una doverosa promessa.
Mi piace leggere storie nei cui personaggi originali cui posso ritrovare Severus.
Ora, a scanso di equivoci, ok che sono fissata con Severus, però non sono matta.
So perfettamente che nella letteratura, e anche nella scrittura amatoriale ora facilmente reperibile su Internet, esistono un mucchio di personaggi simili a Severus, nella sua più profonda essenza e nella sua manifestazione di personaggio tragico-romantico, e che tali personaggi esistevano già da un sacco di tempo prima di lui.
Ma io mi sono “innamorata” di Severus in un momento molto particolare della mia vita e ho avuto una profonda identificazione con alcuni aspetti del suo personaggio che mi ha permesso di superare un momento davvero molto difficile e buio.
Di conseguenza, per come sono fatta io, il mio legame con Severus è “per sempre”.
Da qui il mio “vederlo” anche in altri personaggi che rivestono uno o più aspetti che li accomunano con lui.
E “vedere” Severus in un personaggio, per me significa che quel dato personaggio mi piace e riesco ad avere, leggendo, una buona immedesimazione nel personaggio e, di conseguenza, un ottimo coinvolgimento nella storia. E se la storia mi coinvolge, è altamente probabile che quella storia, con quel dato personaggio, mi piaccia!

E questo è ciò che è accaduto leggendo la storia di Elly.

Ho seguito con attento interesse la storia, sottolineando ciò che ritenevo potesse servirmi per capire meglio ambientazione, trama e personaggi.
Ho trovato molte frasi che mi sono piaciute, spesso relative a descrizioni che mi facevano entrare “dentro” al paesaggio. Lo stesso dicasi per tante immagini che hai saputo creare nella mia mente, compresa quella che dà il titolo al racconto. Ecco alcuni esempi:
CITAZIONE
notando come la notte aveva ingoiato ogni gradino dietro di lei.

le ombre ballavano maligne al suo passaggio

La luna blu, la Luna di Mezzo, Enlune, era quasi al centro del foro, creando l'illusione di un grande occhio che fissava direttamente il nucleo della montagna.

E poi, alla quinta pagina, ecco che si entra nel vivo della storia ed ecco che Andrea si trasforma in un… bellissimo Severus!
Cioè, diciamo la verità, diciamola tutta, ma questa Andrea è proprio spiccicata a Severus!!! Vi lascio un piccolo assaggio:
CITAZIONE
- Le spavento. - disse la strega del fuoco indicando con un cenno del capo le ragazze.
Un tempo ne avrebbe goduto. Avrebbe riso della loro paura, le avrebbe insultate alimentando ancora di più il loro terrore.
Ora odiava solo se stessa.

Legandoti a lui i tuoi poteri sono aumentati, ma sono stati legati per sempre alla malvagità, al dolore, ma l'incantesimo non funziona correttamente se la persona non crede realmente nel male e nella distruzioni.
- Sapevo quello che facevo quando ho donato la mia anima a Akkru.

- Dovrai essere vestita solo dei tuoi sensi di colpa, Andrea. Dovrai mostrarti consapevole delle tue scelte. Tutte le tue scelte.

Però, io credo che in Andrea ci sia anche una certa parte di te, quella che forse pochi conoscono e che tu cerchi di non far vedere a nessuno. Oltre ad un’altra parte, più schietta ed evidente, che è la Elly dissacrante con le sue battute affilate.
E’ molto bella tutta la descrizione dell’effetto drammatico della pozione e dell’incantesimo su Andrea, alla fine della prima parte, con le streghe che danzano intorno, il fuoco e l’oscurità. Molto coreografico.
Nel corso della lettura di questa prima parte l’attesa è molto salita. Andrea mi piace, e in certi aspetti mi è anche affine. Poi mi ricorda Severus…

Mi sono quindi accinta a leggere la seconda parte con molto curiosità, anche perché è evidente che è il cuore stesso del racconto, come anche suggerito dal breve riassunto iniziale.
Davvero fantastica la descrizione dell’apparizione del Dio dei guerrieri così come mi è piaciuto il paragone:
CITAZIONE
la nube nera che lo circondava a seguirlo, come una silente muta di spirituali cani che fanno le feste attorno al loro padrone.

Poi arriva la Dea madre ed io sorrido: l’iconografia è perfettamente rispettata nell’interminabile lotta tra luce ed oscurità. Ed è proprio così che mi piace. Sarà anche banale, ma funziona alla perfezione ed anche io ne faccio abbondante uso nelle mie storie.
E, tra luce ed oscurità, amore e dolore, ecco che di nuovo in Andrea ravviso il mio Severus che l’anima se l’è torturata da solo per anni: ditemi voi se mi sbaglio!
CITAZIONE
– Sarà una vera e propria tortura dell'anima. Nessuno vuole essere messo a confronto con i propri errori.
- Non ho nulla da perdere.
- A parte la vita.
- Non è più vita da molto tempo.

Lo sguardo che il Dio le rivolge dopo questo scambio di battute mi perplime: sembra quasi che fino ad ora abbia fatto apposta a provocarla per ottenere una sua reazione. Uhm… Sì, è evidente che si tratta di una prova da superare, dove parole, gesti ed emozioni possono condurre alla vita… o alla morte.
Che figata il filo dorato che esce dal lupo e le entra dentro! Sapendo di cosa si tratta effettivamente, direi che è un’immagine stupenda!
Poi ci sono le urla nella sua testa, che subito mi hanno ricordato gli incubi ed i fantasmi che tormentano Severus, e leggendo come prosegue la scena direi che ci avevo preso in pieno. (Ecco, qui ci starebbe proprio bene la mia solita esclamazione: aah… povero amore mio!!!) La scena è molto intensa e colpisce a fondo. E’ davvero molto forte, ben congegnata e ben scritta, in un crescendo che non può lasciare indifferente il lettore. Proprio molto, molto bella. Così come è davvero ottima l’idea (ma Elly ha sempre delle ottime idee nelle sue storie!) di rivolgere contro lei stessa l’effetto doloroso di ogni sua precedente azione, in questa singolare e potente applicazione della legge del taglione. I miei complimenti!
La scena si conclude con l’apoteosi di pensieri che sicuramente Andrea condivide in pieno con Severus:
CITAZIONE
Sentì che nulla poteva salvarla, che la sua anima era dannata. Quanto dolore poteva ancora sopportare? Quando odio poteva ancora provare per se stessa prima di soccombere? Quanto poteva ancora lacerarsi la sua anima senza perdersi nell'oblio?
Sentiva che la sua mente era sull'orlo della follia.
Lei non meritava nessuna seconda opportunità. Non meritava nulla.
Forse la morte non era poi una cattiva idea.
[…]
Aveva ceduto la sua anima al male.
Avrebbe pagato con la vita per questo.
E, in fin dei conti, era giusto così.

Avanti, dai, più Severus di così!!! Bellissimo! Ti adoro, sai? Non hai idea di quanto mi faccia piacere ritrovare il personaggio che amo anche qui, con tale forza e intensità!
:applauso:
La scena prosegue ed è da brividi (anche se qui fa un sacco di caldo) con l’intervento della sorella, il suo cercare di aiutarla, il suo amore.
Ma Andrea è irrimediabilmente Severus… e si dispone a morire per le sue colpe.
CITAZIONE
- Non c'è nulla per te nel mondo dell'oblio.
- C'è la mia giusta punizione, Aurora.

La scena ora si fa quasi lirica e mi è piaciuta moltissimo con l’uso di tutte le più appropriate metafore: lacrime, magia, globi luminosi che indicano la strada, amore... Avvicinandomi al finale mi sono sempre più immedesimata in Andrea, ovviamente di molto aiutata dalla sua somiglianza con Severus:
CITAZIONE
Sì, aveva fatto cose orribili nella sua vita. Aveva l'anima e le mani sporche di sangue innocente, ma forse poteva ancora esserci una speranza per lei, o almeno così voleva credere, per poterci provare.
Morire poteva essere una soluzione, ma non era la migliore.

Così ho cominciato a fare il tifo per lei e ad incitarla di non mollare!
Ultima nota sulla seconda parte: i tuoi Dei mi sono piaciuti e mi hanno ricordato, non so bene perché, l’antico Egitto sovrapposto a Marte: sarà per la sabbia rossa del deserto e le tre lune…

E si arriva alla lettura della terza parte, nel corso della quale sono nate alcune aspettative in me circa il finale, ma l’autore ha concluso in modo differente.
Pensavo che la prova per Andrea fosse finita, invece il peggio deve ancora venire.
Bella e vivida la descrizione di quello stronzo di Phill (spero che in una successiva storia tu glielo faccia ammazzare molto dolorosamente e lentamente!) con “gli occhi verdi infossati nel volto pallido”.
Phill, ovviamente, non ha capito niente: Andrea è già cambiata. E’ cambiata già da prima, quando ha deciso di correre il rischio di perdere tutto per riprendersi la sua anima. Inoltre, lei è “tornata” dall’incantesimo, e questo vorrà pur dire qualcosa, no? Ma Phill è troppo stupido per capire che Andrea è un novello Severus che ovviamente preferisce morire piuttosto che tornare schiava dell’oscurità.
Posso dire che Phill ha ottenuto tutto il mio odio ed esecrazione?
Ecco, a questo punto le mie aspettative erano diverse. Non volevo che morisse, così avevo pensato (sperato) che fosse una morte apparente, necessaria affinché le due anime potessero unirsi e rinascere in un solo essere… in fondo sono gemelle identiche nel fisico e diverse solo nel carattere e nel tipo di magia…
Invece… mi sa che ora Andrea avrà un rimorso in più che la tormenterà… proprio come Severus. E non ditemi che qui non c’è un chiarissimo riferimento all’uccisione di Albus ed alle successive sensazioni di Severus!
CITAZIONE
Aurora era stata l'unica che le aveva dimostrato cosa fosse l'amore.
L'unica che si fosse preoccupata per lei, per la sua anima e che le avesse dato una mano quando credeva che tutto fosse perduto.
Aurora aveva creduto in lei, le aveva dato una seconda opportunità, ma come risultato il suo passato, i suoi personali demoni, l'avevano trovata e aveva ucciso l'unica persona che provasse affetto per lei.
Era sola, ora.

Ecco, povero Severus, amore mio, direi in altri casi. Qui dico invece, povera Andrea. Ma non mollare, non può finire così!
Il finale, invece, non è un vero finale e mi ha lasciata con una sensazione di attesa insoddisfatta.
Poi mi sono detta: ma c’è una continuazione, già scritta o solo immaginata, che poi si collega a Enalastria? E, soprattutto, quello stronzo di Phill muore tra mille dolori?





 
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view post Posted on 9/9/2016, 10:51
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L'occhio degli dei - di Ellyson





L’incipit descrittivo mi ha introdotto nell’ambiente e nelle pieghe dell’animo della protagonista.
Ho sentito la magia e la polvere del deserto entrare nella storia e leggere è stato progressivamente piacevole.
Ho anche cominciato a conoscere e immaginare la protagonista, senza potermi impedire di andare con il pensiero ad un altro personaggio e ad un’altra storia.
Andrea si descrive così:

CITAZIONE
Era una fuggiasca, una traditrice e un'assassina.
Tutti le davano la caccia, demoni e guardie del regno; doveva diffidare di chiunque avesse incontrato sul suo percorso.

Come non rivolgere il pensiero a Lui??

Ma la storia si dipana e racconta di un viaggio, il viaggio di un’anima alla ricerca di cambiamento, di rinnovamento e di perdono… direi: di una vita diversa a cui ascendere.
Il senso di tutto questo sei stata brava nel sottolinearlo e suggerirlo passo passo, lasciando a me, lettore, l’interpretazione e questo modo di procedere è proprio di un romanzo o racconto che avvince, perché vuoi leggere ancora per scoprire, per capire e confrontare le tue intuizioni con la storia che lo scrittore propone.

La narrazione è ricca si simbolismi, spogliarsi del male… emergere nella nudità esposta e indifesa mostrando tutto di sé, libera da scudi e maschere, poi si tuffa nell’onirico scontro tra bene e male.
Ma qui i richiami ad altro personaggio si sono fatti più forti e credo che la mia malattia sia senza speranza.
Hai scritto un brano molto emozionante e coivolgente per il lettore (io) che può immaginare e comprendere quanto il dolore dell’anima sia molto più insostenibile di quello del corpo.

CITAZIONE
La strega del fuoco stava per chiedere di cosa stesse parlando quando l'eco di migliaia di urla le rimbombò in testa. Aprì la bocca per urlare a sua volta, ma non uscì nessun suono.
Una seconda ondata di urla si soprappose alla prima aumentandone il volume e rendendo ogni voce un po' più chiara.
Le ginocchia le tremarono e le gambe cedettero facendola cadere. Avrebbe dovuto sentire dolore, ma era troppo concentrata sulle grida nella sua testa.
Chiuse gli occhi mentre una donna di cui non ricordava nulla implorava per la sua vita.
Chiudere gli occhi, però, si rivelò una pessima idea. Frammenti di immagini si susseguirono veloci, una dietro l'altra mentre le urla rimbalzavano una sopra l'altra senza darle tregua.
Male assoluto contro bene assoluto, luce e ombra.
Sentì che nulla poteva salvarla, che la sua anima era dannata. Quanto dolore poteva ancora sopportare? Quando odio poteva ancora provare per se stessa prima di soccombere? Quanto poteva ancora lacerarsi la sua anima senza perdersi nell'oblio?
Sentiva che la sua mente era sull'orlo della follia.
Lei non meritava nessuna seconda opportunità. Non meritava nulla.

Stupendo!

Ma non è così, l’epilogo prevedibile e straziante è fatto d’amore e comprensione, riscoperta di sentimenti sopiti e nascosti appena ritrovati. Andrea è forse un’altra persona e il suo nome cambia con lei.
La solitudine, fedele compagna, diventa un pesante fardello e questo è il segno che condividere e amare permette di apprezzare gli affetti: Andrea ha toccato la luce e ora non può farne più senza.

Complimenti Elly, una storia che mi ha preso e fatta entrare di forza in un altro mondo magico.
Ma Phill lo facciamo fuori, vero?? ;)
 
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view post Posted on 22/3/2017, 19:09
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Recensione a Triste luogo per un ricordo felice di Ellyson


Premetto che tutte e tre i racconti di questa trilogia avrebbero meritato una recensione degna, ma dei tre questo è forse il più perfetto esempio di come sei arrivata a saper scrivere: lo fai commovendo, avvincendo e divertendo il lettore.

Leggendo questa storia ho provato la sensazione strana di ascoltare una sinfonia, con un inizio arioso, armonioso e leggero. Poi la musica segue un’evoluzione drammatica per sciogliersi in melodiosa e carezzevole armonia.

Ormai Severus non ha più segreti per te, Elly, lo racconti - o ti fai raccontare da lui? - i suoi pensieri più intimi, la parte più segreta della sua anima.
Sai cesellare i movimenti, il tono della voce e i gesti, fino ai più impercettibili: ed io lo vedo Severus, come in un film, anzi, come se fosse vivo e vero e con lui il mondo che lo circonda, così ben descritto con poche, ma sapienti pennellate, un Severus non privo della tua ironia e con un pizzico di quel sottile cinismo che ti accomuna a lui.

In questo particolare racconto il dialogo si svolge con Minerva, la tua Minerva, rigidamente tenera e dolcemente ruvida. Uso degli ossimori per descriverla, perché è così che la sento, è così che mi appare attraverso le tue parole ed anche attraverso quelle che le fai pronunciare.

Ad un certo punto la presenza di Silente tra i due personaggi si è fatta veramente palpabile per il lettore: tu hai voluto che fosse così.
Tu hai voluto – come lo vuole Severus – che lui fosse lì e così anche Albus, con i suoi pregi e i suoi difetti, era presente, seduto accanto ai protagonisti e se la rideva delle loro parole: a volte assentiva, a volte scrollava il capo in segno di dissenso. Silenziosa e ponderosa presenza che si è insinuata, modificandola, nella vita di Severus e di Minerva e non solo.
Non è un ricordo quello che emerge dal dialogo tra i due, ma ciò che di Silente faceva: è una persona in carne ed ossa, la sua essenza vitale, la sua identità, la sua anima e la sua prevedibilità per chi lo rimpiange e lo ama.

Tra Minerva e Severus non potevi non far comparire Hermione, la tua Hermione. Quella che ho imparato a conoscere e comprendere nelle tue storie, perché è così che avrebbe dovuto essere e diventare, da grande.
A volte ho la sensazione che l’immedesimazione di te con il personaggio ti sia diventato talmente naturale che nemmeno ti accorgi di quanto profondi e articolati e realistici siano i sentimenti e le pene che le attribuisci, che le fai provare.

Oh, lui che protegge se stesso e lei, da se stessa: impareggiabile!
Non è un gioco di parole, ma ciò che emerge dal brano qui di seguito; è solo Severus che può comprendere fino in fondo quanto dolore e paura portino con sé le notti e i sogni: la difende, la comprende e la ama anche per questi momenti di oscurità.
CITAZIONE
gli incantesimi che aveva dovuto deviare di notte mentre lei lo guardava con lo sguardo appannato dal sonno credendolo un nemico. Era arrivato al punto di toglierle la bacchetta da sotto il cuscino quando si addormentava.
Erano cicatrici che comprendeva bene, si aiutavano a vicenda. Quei momenti bui, dove la pace sembrava solo un'infinita attesa di un altro Mago Oscuro, erano sempre più rari, ma c'erano
.

La conclusione stupenda - secondo me – merita qualche commento a parte.
La delicatezza e la profondità con cui hai saputo descrivere il rapporto tra Minerva e Severus non riguarda questo specifico momento, di cui non vorrei ulteriormente spoilerare, ma riguarda tutta la loro vita.
Un mondo di emozioni trattenute e nascoste trascorre tra due personaggi granitici, nella loro rigida facciata, che esplode come un fuoco d’artificio, come una fiamma.
Il tutto è veramente tanto realisticamente tratteggiato da travolgere il lettore (io) in un’ altalena di suggestioni che vanno dalle lacrime, al sorriso, all’aperta risata.

Sei stata brava Elly, tanto brava. Lo sei in ogni tua storia e i personaggi che gestisci sono veri e sinceri come lo sei tu, un po’ scontrosi a volte, facili all’ira, con la parolaccia sulla punta della lingua, ma veri e non si può non amarli e non amarti.
 
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182 replies since 3/11/2009, 18:06   3047 views
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