Il Calderone di Severus

Sfida n. 9 FA+FF: Happy Halloween!

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view post Posted on 29/10/2018, 13:56
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Eccomi. Arrivo tardi, ma arrivo.
Poi voglio commentare le altre storie

Buon Halloween!!!!



Titolo: Il sentiero nascosto.

Autore/data: chiara53 – ottobre2018
Beta-reader:
Tipologia: one shot
Rating: per tutti
Genere: introspettivo
Personaggi: Severus Piton, Ninfadora Tonks, Remus e John Piton.
Pairing: Severus/Tonks
Epoca: Post 7° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: E’ una giornata limpida, intensamente fredda.



Nota : Scritta per la sfida “Happy Halloween” del Forum “Il Calderone di Severus”.

Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.




Sentiero nascosto




Ieri

E’ una giornata limpida, intensamente fredda.

E’ il momento giusto del giorno per cercare un effimero sollievo.
Non ne puoi più!
Getti uno sguardo sconfortato ai testi che hai accumulato dovunque mentre cercavi una formula antica che forse nemmeno esiste. Ti sembrava di ricordarla, ma la tua memoria ferrea, in questo caso, è venuta meno, soffocata dal pensiero che ormai non ti abbandona più: una cura per Albus.
Vecchio egoista. Stupido vecchio egoista. Ti ha succhiato l’anima e ogni altra energia.
Ti senti usato, ricattato dai suoi sorrisi, dal suo sguardo ridente: ti tiene in pugno, schiacciato alle promesse e ai doveri.
Un misto di rabbia e frustrazione guida i tuoi passi verso la foresta.
Percorri un sentiero alternativo e solitario; una via scoperta per caso, quando eri ancora solo un ragazzo.
Ti piace attraversarlo nei rari pellegrinaggi che compi se vuoi sgombrare la mente e svuotarla: hai scoperto nuovi punti di osservazione del lago e delle colline e ormai conosci la posizione delle rocce su cui sederti e guardare il panorama.
Sfuggi te stesso e respiri aria pulita.

Il sentiero corre più in alto del lungolago, parallelo alle propaggini del bosco e dietro la casa di Hagrid.
L’orto attira la tua attenzione; come potresti non vedere le enormi zucche che sono lievitate ad una misura assurda: arancioni, gonfie e volgari.
Odi il colore carico ed eccessivo legato ad Halloween.
Halloween.
Stasera è la festa.
La Festa.
Una perfetta cena di Complemorte.
Se un pugno freddo non ti chiudesse lo stomaco, sorrideresti con sarcasmo di te stesso.
Ti fai pena Severus, una pena disgustosa che tieni ben chiusa e nascosta tra il mantello e la pelle viva.
Un altro anno è passato e forse, a causa delle nuove e maggiori preoccupazioni, ti sarebbe sfuggita “La Ricorrenza Speciale”.
Solo una pena maggiore e più recente può scalzare i vecchi dolori.
Vero Severus?

Ti siedi senza fiato, senza forze, senza pietà per il tuo destino.
Finirà presto – pensi – non ci sarà nessun futuro per te, nessun dopo: soltanto una morte che ti auguri misericordiosa, se sei fortunato.
Ma tu non sei mai stato fortunato.
Potrai smettere finalmente di contare gli anni solo per ricordare errori, sangue e lacrime, senza soluzione di continuità.
Anche Halloween sarà un giorno come un altro.
Senza di te.
Tutto continuerà a scorrere come l’acqua che gonfia le rive del lago: panta rei.
Ma non per te.
Per te niente.
Albus con la sua richiesta ti defrauda anche di una qualsiasi benevola memoria: sarai un traditore e un assassino, ma tanto ci sei abituato.
E chi se ne frega della tua anima?
Lo sai, vero, Severus?

Continui a guardare quasi affascinato i grandi frutti colorati, mentre la mente vaga e tutto è fermo accanto a te.
Poi i ciottoli rotolano e segnalano una presenza.
- Piton! - Esclama una voce femminile. - Che ci fai qui?
Intanto la ragazza scivola e quasi cade.
- Ninfadora, non sono fatti tuoi! - Ribatti asciutto.
La ragazza sembra spenta, grigia, persino i capelli sono di un colore indefinibile: lei era sempre allegra e colorata.
- Tonks! – Afferma con stizza - chiamami Tonks! Posso sedermi qui? - pronuncia guardinga.
- Prego accomodati. - e le indichi un masso affiorante lì vicino. - Ancora vigilanze e pattugliamenti immagino.
Fa un cenno affermativo, distratto.
Quasi quasi non ti dispiace che una presenza, per quanto disastrosa, spezzi i pensieri distruttivi che stavi facendo.
- Vedo che Remus non vuole proprio decidersi. - Aggiungi con un po’ di sarcasmo. – Ricordo che il tuo Patronus era debole già all’inizio dell’anno.
- E’ ancora così. - sussurra, mentre gioca con i ciottoli e li tira lontano. – Lui dice che non vuole rovinarmi la vita e che… blablabla. Ti sembro allegra senza di lui? Sono stanca, Piton. Stanca degli uomini testardi, stanca di questa guerra: stanca e arrabbiata. – Ti guarda in volto e ti fissa – Non hai una bella cera nemmeno tu. - Conclude.
Il silenzio è quasi d’obbligo a questo punto: entrambi guardate lontano un punto evanescente e irraggiungibile.
Lei si riscuote, si alza, poi mentre si allontana ti lancia una battuta con voce allegra.
- Ciao Piton! Ci si vede. Dai, finirà questo casino! E tu trovati una bella strega da sposare e fai tanti piccoli pipistrelli. – ride.
- E tu tanti lupacchiotti. – Ribatti e ti scappa un sorriso storto.
Lei si volta e ti fa una linguaccia.
Ti auguri davvero un futuro felice per lei.
Una ragazza allegra, intelligente, forse un po’ troppo colorata, pensi.
Remus è fortunato…


Oggi

E’ una giornata limpida, intensamente fredda.

La porta del tuo studio si spalanca d’improvviso ed eccoli entrambi: cinque anni e due diversi caratteri, ma coalizzati a raggiungere gli obbiettivi comuni.
Remus ti guarda imbronciato e si ferma accanto alla scrivania in attesa, il fratello John irruente sale sulle tue gambe e comincia a tirarti per una manica. Il risultato che ottengono è lo stesso: addio pace!
- Dai andiamo papà, vieni. - Protestano in coppia. - Altrimenti Hagrid darà via le più belle. Hai promesso! Mamma è giù che ci aspetta.

- Ma è questo il modo di comportarsi? E’ questa la vostra educazione? Non si bussa? – Esclami, con aria di rimprovero, cercando di darti un contegno. Sollevi il sopracciglio e li osservi cupo, anche se hai imparato a conoscerli e sai che non si lasciano spaventare da così poco.
Pensi con disagio a quando fra sei anni frequenteranno Hogwarts.
Forse sarai costretto a rassegnare le dimissioni per allora, pensi.

E’ vero, hai fatto loro una promessa e oggi è Halloween: una zucca, anzi due sono d’obbligo.
- Andate a mettere immediatamente qualcosa di pesante. - Ordini, mentre alzi gli occhi al cielo indossando il mantello invernale.
La tua voce li insegue.
– Se vi vedo correre, vi rimando immediatamente a casa! Chiaro!
Rallentano il passo e cercano di comportarsi con disinvolta educazione.
I figli del Preside. Imprechi tra te.

Fuori c’è il sole, un sole che non scalda, ma mette allegria.
Alzi lo sguardo al cielo appena velato, mentre stringi la mano di Dora entusiasta almeno quanto i figli.
- Facciamo il sentiero nascosto? - Le accenni sorridendo.
- Sì dai! – Esclama, tirando fuori dalla grossa sciarpa viola che l’avvolge il naso arrossato per il freddo.
I bambini corrono veloci sul prato diretti verso la capanna di Hagrid.
Voi prendete per la via che passa appena alle spalle dell’orto e vi permetterà di controllarli e vedere come se la caverà il poveretto con quei due.
Stringi Dora a te e camminate in silenzio.
Lo splendore del bosco autunnale affascina entrambi.
O forse è la vita stessa che vi affascina.
Le parole non sono così indispensabili se le anime cantano la loro canzone leggera.
La guardi negli occhi: sa già cosa le proporrai.
- Ci sediamo al solito posto?
Accenna una risata sommessa e corre ad accaparrarsi la pietra più comoda: ti fa uno sberleffo.
Sorridi.
Ti volti e la distesa di zucche arancioni esageratamente cresciute sembra riconoscerti.
L’orto è sempre quello: ma tu sei cambiato.
I ricordi si mescolano al presente: ora ogni frutto ti sembra un’allegra macchia di colore, una ragione di festa e indulgi nell’attesa dei dolci profumati da godere insieme.
Guardi i tuoi figli rincorrersi e scegliere con il mezzo gigante le zucche più belle e mature.
All’improvviso il tuo volto si fa cupo.
Abbassi gli occhi.
E’solo una fitta di rammarico, un rammentare la tua pena più grande: ma è quella che ha fatto di te ciò che sei adesso.
Dora ti osserva, poi ti prende la mano e la stringe, la bacia sul dorso: lei sa, lei legge nel tuo cuore.
Entrambi ricordate altri Halloween.
Diversi.
Oscuri.
Lontani.
Infine ti sorride per alleggerire il momento.
- Severus, alla fine avevo ragione io: vedi, ecco i tuoi due pipistrelli ed ecco la tua bella strega – ride indicandosi – te l’avevo detto!
Ricordi lo scherzo di allora e sorridi, allontanando il passato, perché la vita ti ha regalato un futuro e una famiglia.
Non te lo aspettavi, non hai mai sperato di sopravvivere, ma in fondo sono le sorprese che rendono la vita degna di essere vissuta.
Accenni un sorriso e prolunghi il gioco tra voi.
- Senza considerare il lupacchiotto Ted – sussurri, poi la guardi interrogativo - E Eirene? Lupo o pipistrello?
Dora sembra riflettere tra sè.
- Eirene. Vediamo… Eirene: ah, lei è una bellissima strega! Stasera va al ballo di Halloween con Potter. – finge di essere soprappensiero - Non te l’ho detto?
- No, direi proprio di no! - Sillabi con cura e senza nascondere l’irritazione.
Poi, dopo un attimo, esclami stizzito:
- Con Potter? Quale Potter?
- James, ovvio! – E ride ancora, divertita dalla tua improvvisa espressione sospettosa.
Alzi gli occhi al cielo, vinto.

Oh Salazar! E questo è solo l’inizio.
 
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view post Posted on 29/10/2018, 18:00
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GabrixSnape

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CITAZIONE (chiara53 @ 29/10/2018, 13:56) 
Eccomi. Arrivo tardi, ma arrivo.
Poi voglio commentare le altre storie

Buon Halloween!!!!



Titolo: Il sentiero nascosto.

Autore/data: chiara53 – ottobre2018

Le parole non sono così indispensabili se le anime cantano la loro canzone leggera.

Il tuo racconto mi riappacifica con il mondo Potteriano. Severus ha una sua vita e, per quanto il passato sia sempre presente nel suo cuore, adesso ha anche un presente e "delle frecce" da scagliare nel futuro. Un racconto dolce ed intenso. :wub:

Bellissimo il sentiero alle spalle della capanna di Hagrid che, oggettivamente identico nei due momenti della storia, sembra mutato perché i sentimenti di chi lo percorre lo illuminano con una luce di speranza.
 
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view post Posted on 29/10/2018, 19:02
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Pozionista sofisticato

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Grazie Gabri.
Sì Le mie Severus /Tonks non sono mai troppo tristi.
Halloween per Severus difficilmente è una giornata qualsiasi...
 
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view post Posted on 29/10/2018, 20:11
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Buca-calderoni

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Ragazze, ho voluto partecipare anche io, perchè come sanno bene Ida e Chiara, ho cominciato a esercitarmi nelle fic in italiano proprio per questa sfida, e per un certo periodo non ho saltato una stagione.

Oltretutto, Halloween è una festa che non sento molto, ma che comunque prelude alla mia nascita, dato che io sono nata il 1 novembre. Quindi mi fa piacere riapparire qui per l'occasione. ;)

Stavolta però sono proprio messa male come tempi e spazi, quindi ho recuperato una vecchissima fic inglese datata 2014, e dopo una spolveratina, ve la presento.

Fa un po' schifo, quindi criticatela pure, non mi offendo. Per me è bello soprattutto partecipare di nuovo. Poi cercherò di commentare anche chi ha inviato lavori prima di me... Almeno lo spero. Saludos.

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Titolo: Headmaster Snape

Autore/data: Lady Memory – ottobre2018
Tipologia: one shot
Rating: per tutti
Genere: introspettivo
Personaggi: Severus Piton, Amycus Carrow, Ginny Weasley, Neville Longbottom, Luna Lovegood.
Epoca: 7° anno
Riassunto: E' la notte di Halloween, e il Preside Snape ha davanti a sè un compito ingrato...

Nota : Scritta per la sfida “Happy Halloween” del Forum “Il Calderone di Severus”.

Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

Headmaster Snape

Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.
(A. de Saint-Exupéry)

Una figura oscura camminava nei corridoi del castello, salendo le scale e attraversando gli ampi saloni con il movimento regolare di un dispositivo automatico; ma, sebbene quella camminata meccanica sembrasse destinata a durare per sempre, gradualmente il suo ritmo rallentò ed il suono di quei passi sbiadì finché non cessò completamente. Per qualche istante, l'ombra indugiò vicino a una delle grandi finestre ovali per osservare i giardini imbiancati sotto la luna. Poi, stancamente, riprese a camminare di nuovo.

Severus Snape - assassino di Albus Silente, spia e consigliere preferito di Voldemort, ex Maestro di Pozioni e ora preside di Hogwarts - teneva la testa abbassata in meditazione durante la sua marcia. Le braccia strettamente incrociate dietro la schiena lo facevano sembrare un nervoso studente del primo anno. Il suo pallido viso brillava dolcemente sotto la luce spettrale delle candele, mentre entrava ed usciva dai molti passaggi oscuri che incontrava sul suo cammino come se cercasse rifugio nella loro confortante oscurità… sebbene rinunciasse a quel conforto subito dopo.

Alla fine si fermò e guardò dritto davanti a sé. La porta del suo ufficio - l'ufficio di Albus - stava davanti a lui, e sembrava ricambiare il suo sguardo quasi con un ghigno derisorio.

Il mago sospirò. In quella stanza lo aspettava un compito molto spiacevole: la punizione di una piccola banda di giovani ribelli, tre studenti che conosceva sin dai primi anni di scuola e che avevano osato sfidare la sua autorità - l'autorità del Signore Oscuro, si corresse con un sorriso amaro

Ancor più spiacevole, anche Amycus Carrow sarebbe stato lì, a controllare, suggerire e ordinare con la sua voce aspra e sgradevole. Un bruto con una mente limitata ingabbiata nel corpo di un predatore.

Severus sospirò di nuovo, poi raddrizzò le spalle, aprì la porta ed entrò con decisione, l’abituale sorriso sardonico sulle labbra.

"Sei qui, finalmente!" sbottò Amycus sgarbatamente, mezzo sollevato, mezzo irritato.

Snape zittì l'uomo basso e repellente con uno sguardo freddo che era un avvertimento e una sfida allo stesso tempo, poi si sedette alla sua scrivania. Lì si girò per considerare di nuovo Amycus, inclinando la testa con studiata arroganza. L'atmosfera nella stanza sembrò vibrare improvvisamente: l'attore principale era entrato in scena.

"Preside", Amycus deglutì sotto lo sguardo di Snape e si ricompose con uno sforzo evidente, mentre i suoi occhi porcini scintillavano di rabbia repressa. "Sono qui per invocare il tuo giudizio su questi giovani criminali. Il loro crimine è così enorme che posso vedere solo una possibile punizione!"

L'indignazione nella sua voce si trasformò in un tono oscenamente eccitato, che rivelava l'aspettativa di una mente sadica. "Non può esserci clemenza per tali colpe. Chiedo di avere il permesso di eseguire un trattamento speciale, qualcosa che li farà urlare di dolore finché non riconosceranno i loro errori e imploreranno pietà."

Severus lasciò che il suo sguardo passasse lentamente su ciascuno dei giovani davanti a lui, sulle loro espressioni ostinate, sulle loro labbra serrate.

"No," pensò, "sei un totale idiota, Amycus. Questi ragazzi non si piegheranno, mai e poi mai. Sarebbe più facile spezzarli piuttosto che sottometterli.

Eppure doveva agire. Per il loro bene. Voleva che fossero liberi. E sicuri. La promessa che aveva fatto al vecchio lo aveva vincolato. Poteva ancora udirne la voce.

"Ho la tua parola che farai tutto il possibile per proteggere gli studenti di Hogwarts?"

Sentì le catene invisibili, i segni della sua obbedienza, stringere di nuovo la sua anima. Inspirò profondamente e guardò Ginny Weasley, cercando di farle abbassare gli occhi.

"Piega il tuo spirito, piccola testarda dalla testa calda! Sii astuta. Non è solo te stessa, è tutta la tua causa che stai mettendo in pericolo!"

Al suo fianco, Amycus stava blaterando e sputando saliva e veleno, accusando tutti nella scuola e minacciando di informare Colui-Che-Non-Può-Essere-Nominato ... Ma Snape non stava più ascoltando: la voce odiosa era scomparsa in un vortice mentre nuove, dolorose considerazioni nascevano nella sua anima.

"Ginny Weasley. Posso leggere nella tua mente così bene! Ho visto la tua angoscia e la disperazione. Tu pensi che a me non importi. Credi che io non abbia un cuore. Ma io vedo, capisco ... so cosa un amore a senso unico significhi per chi ama senza speranza. So cosa soffre il tuo cuore ogni volta che lo vedi. Perché tu ami Potter, il ragazzo che ho giurato di proteggere, ma che mi è stato chiesto di tradire, e questa volta deliberatamente..."

E qui Snape ansimò sommessamente. All'improvviso, un'altra ragazza dai capelli rossi, apparendo dalla lontananza di un passato mai dimenticato, sovrappose il suo viso a quello di Ginny e guardò Severus.

L'impatto era stato così forte che sentì le lacrime bruciargli gli occhi. Abbassando la testa per nascondere le sue emozioni, finse di giocherellare con la piuma sulla sua scrivania, mantenendo allo stesso tempo un'aria di supremo disprezzo per coloro che lo circondavano.

Lily... Il suo viso era apparso così vividamente! Poteva quasi vederla: il modo in cui aveva riso, il modo in cui lo aveva guardato con l'espressione fiduciosa dei loro primi anni di amicizia… e il modo in cui lo guardava ora attraverso gli occhi di Ginny, l'agonia che si diffondeva sui suoi lineamenti adorabili. Era… era intollerabile!

Seguì un silenzio attonito. Con sua grande sorpresa e shock, si rese conto di aver appena urlato quelle parole; Amycus sorrise con il suo ghigno feroce e annuì con entusiasmo, eccitato dalle potenti emozioni che percepiva ma che stava ovviamente interpretando in modo sbagliato.

I tre ragazzi lo fissavano sconcertati. Ecco lì Neville Longbottom, il più goffo dei suoi studenti, colui al quale non si poteva affidare un calderone senza temere che lo facesse scoppiare. Eppure quanta fierezza insospettata in quel viso!

E Luna Lovegood, con quelle strane iridi chiare che non dimostravano né odio né timore, e che neppure sembravano giudicarlo… forse solo compatirlo, scrutandolo senza paura.

Snape chiuse i suoi occhi per sfuggire a quello sguardo. Non dovevano capire le sue emozioni, non dovevano percepire la lotta interiore che lo divorava lentamente, giorno dopo giorno, in quel logorante esercizio di autorità. Il vero preside era ancora Albus, il cui ritratto dormiva placidamente sopra di loro, pronto a risvegliarsi e a dare ordini non appena loro due fossero stati soli. Ma nessuno doveva saperlo, nessuno doveva sospettarlo. Il continuo controllo di se stesso era diventato una tortura, ma aveva giurato nel nome di lei, e quel vincolo era diventato la sua unica ragione di vita.

Lentamente alzò la testa, come chi ha meditato a lungo. Il suo sguardo si fece crudele mentre Amycus lo guardava con ansia.

“Stasera è la notte di Halloween,” disse Snape lentamente. “Sicuramente voi ragazzi sapete bene cosa accade nel mondo magico in una notte come questa.”

La voce gli divenne bassa e vibrante. “Potenze demoniache scatenate alla ricerca di anime innocenti come le vostre… Creature deformi che salgono alla luce della luna una volta l’anno per divorare chi ha la sventura di incontrarle.”

Neville deglutì nervosamente. Snape alzò una mano e sorrise ancora, un sorriso carico di sottintesi. “Io credo che per voi sia arrivato il momento di mettere alla prova tutte le vostre velleità di ribellione… con loro.”

La sua espressione si indurì mentre annunciava in tono definitivo, “Passerete la notte nella Foresta Proibita. Niente dolcetti o scherzetti per voi quest’anno. Vedremo chi di voi sarà in grado di farcela, e in quel caso, forse il Signore Oscuro potrà perdonarlo e riservargli un posto nella sua armata.”

“Mai!” scattò Ginny, incapace di trattenersi.

“Nessuno ha chiesto il tuo parere, Weasley!” ribattè duramente Snape mentre Amycus già metteva mano alla bacchetta. Doveva far presto, doveva impedire a quel bruto di prendere il sopravvento…

“Avviserò il professor Hagrid di prendervi in consegna prima di cena. Uno stomaco vuoto a volte ragiona meglio di un cervello pieno di presunzione come il vostro.”

Mentre parlava, osservava i visi dei ragazzi. Neville stringeva i pugni e si sforzava di mantenere un atteggiamento spavaldo. Luna aveva la solita aria svagata ma poteva vedere che tremava leggermente. E Ginny… Ginny lo guardava con la stessa espressione determinata di Lily, i capelli rossi come i suoi e gli occhi che gli torturavano l’anima.

“Ottima idea, Snape!” proruppe Amycus, fregandosi le mani. Poi si rese conto dell’errore e balbettò sotto lo sguardo tagliente dell’altro mago, “Volevo dire: ottima idea, Preside! Questi ragazzi si meritano questo e altro.”

Poi si girò trionfante verso di loro, “Stanotte abbasserete la cresta, galletti miei!” sghignazzò. “Andate, andate, ne riparleremo domattina.”

“Un momento!” ordinò seccamente Snape. “Io non li ho congedati.”

Amycus lo guardò a bocca aperta, e Snape rispose con un’altra occhiata di sfida che ribadiva la sua autorità. Ora doveva essere rapido, perché c’era ancora una questione da sistemare. Aveva salvato i ragazzi affidandoli a Hagrid - quanto faceva male anche lo sguardo deluso e triste con cui quel gigante buono obbediva ai suoi ordini! - e sapeva benissimo che avrebbero trovato cibo e protezione. Ma adesso doveva trovare un modo di aiutarli anche dopo, e pensava di sapere come fare.

“Questi studenti devono subire una punizione e tu li lasci andare così?” disse bruscamente ad Amycus. “È questo il modo con cui ti comporti abitualmente? Non mi meraviglio che i tuoi risultati siano così scarsi.”

Amycus emise un gorgoglio strozzato di protesta, e Snape lo zittì immediatamente con un gesto della bacchetta.

“Voi!” si rivolse seccamente ai ragazzi. “Aspetterete qui l’arrivo del professor Hagrid… in ginocchio, come si conviene a chi è in attesa di punizione.”

Neville fece per ribellarsi ma lo sguardo gelido di Snape lo bloccò.

“Sono sicuro che il mio stimato collega qui non vede l’ora di esercitarsi con la bacchetta. Una maledizione Cruciatus sulle tue amiche potrebbe renderti più malleabile?”

Poi il mago si voltò di scatto verso Ginny, che aveva fatto un passo avanti.

“Vale anche il contrario, Weasley. Non ho mai fatto discriminazioni tra maschi e femmine in questa scuola.”

Poi, dominandoli con lo sguardo, costrinse i ragazzi ad arretrare fino a toccare con le spalle la parete opposta alla sua scrivania. E infine, con un leggero svolazzo della sua bacchetta, li fece inginocchiare sul pavimento. I tre studenti lo fissavano in silenzio, e i loro occhi erano cupi e feroci.

Coraggio,” pensava amaramente Snape. “Odiatemi. Odiate tutto ciò che rappresento. Odiatemi e fate il possibile per combattermi, ma senza farvi ammazzare. Non servirebbe a niente.

Il mago rivolse loro un cenno del capo, che era allo stesso tempo un ordine e una minaccia, poi si girò verso il suo tozzo gregario, che osservava la scena leccandosi le labbra con aria avida.

“E adesso, veniamo alle cose serie,” disse seccamente.

In ginocchio all’altro capo dello stanzone, Ginny vide Snape piegarsi verso Amycus. Le sue labbra stavano chiaramente sussurrando, come se non volesse farsi sentire, eppure la ragazza percepiva chiaramente ogni parola. Stupita, si azzardò a girarsi verso gli amici e vide che anche loro stavano sperimentando la stessa strana esperienza. Forse la stanza aveva un’acustica particolare? Non lo sapevano, ma a quel punto, tutti e tre si irrigidirono in silenzio mentre le loro orecchie si tendevano per carpire le preziose istruzioni che Snape stava impartendo.

“Dovremo cambiare i turni di guardia, Amycus. Tu e tua sorella ormai siete stati scoperti, e i ragazzi sanno quando e dove evitarvi.” Qui Snape sbuffò e aggiunse ironicamente. “Siete un po’ troppo grassi e goffi per questo lavoro. Forse dovrei mettervi a dieta, che ne dici? Oppure meglio informare il Signore Oscuro che non siete in grado di badare neanche ad una banda di ragazzini?”

I ragazzi sentirono Amycus protestare, sussurrando con voce querula, “Suvvia, Snape, mica vorrai davvero farci questo! Noi… noi non siamo pratici, ma possiamo imparare. Il fatto è che queste canagliette strisciano e si nascondono come quei vermi che sono, ecco! Se tu mi lasciassi dargli una regolata come dico io…”

“Sciocchezze, Amycus! Io non ho bisogno di “dare una regolata”, come ti piace dire. Basta la mia presenza. Guarda e impara!” Qui Snape fece una pausa minacciosa e si girò a scrutare i ragazzi in fondo alla stanza. Ginny si affrettò a curvarsi con aria obbediente, ma la curiosità la spinse a rialzare la testa quasi subito, e così incontrò lo sguardo del mago.

Per un attimo, le parve di vedere Snape accennare un sorriso – ma certo si era sbagliata, chi aveva mai visto Snape sorridere? - poi lo sentì rivolgersi ad Amycus con voce dura. “Allora, cambieremo i turni in questo modo. Tu pattuglierai la torre di Astronomia. Aletto terrà d’occhio la zona delle aule…

“Ma… ma Snape! In quei posti non va mai nessuno!” Amycus lo interruppe con rabbia soffocata. “Ci fai fare un lavoro inutile!”

“Al contrario,” rispose soavemente Snape. “Vi faccio fare qualcosa di utile, cioè vi tengo fuori dai piedi e lascio fare il lavoro a chi lo sa fare. Quindi, Minerva verrà destinata al settimo piano…”

La professoressa McGonagall!”, pensò Ginny fuori di sé dalla gioia, e vide che anche gli altri avevano sentito e faticavano a nascondere l’esultanza. “La McGonagall proprio al piano della Stanza delle Necessità! Non avremo problemi a riunirci lì per un bel pezzo!

E la voce bassa di Snape continuò, puntualizzando ogni orario e spostamento con la sua consueta precisione, mentre Amycus ribolliva di ira repressa senza potersi opporre, e i ragazzi aguzzavano le orecchie e la memoria per immagazzinare tutte quelle informazioni preziose.

Infine, Snape alzò gli occhi ancora una volta verso di loro.

Sì,” pensò, “Avete sentito. Più di così non posso fare. Vi ho messo a disposizione tutto quello che potevo per aiutarvi. E adesso andate, e cercate di far tesoro di quello che avete sentito.

“Non vale la pena che ci facciate perdere altro tempo,” disse allora con un calcolato tono sprezzante. “La cena sta per iniziare, e Hagrid dovrebbe essere qui da un minuto all’altro.”

“Quel grosso imbecille!” esclamò Amycus con disprezzo, cercando qualcuno su cui scaricare la sua frustrazione, e sporse avanti il ventre rotondo in un tentativo di parodiare il mezzo-gigante.

Subito dopo, si sentì bussare alla porta, e Hagrid entrò, il viso senza espressione, la voce atona mentre chiedeva, “Mi ha chiamato, signor Preside?”

Ginny vide Snape rispondere ad Hagrid e poi rivolgersi verso di loro. Il suo sguardo si posò scrutatore su ognuno dei ragazzi, ma sembrò indugiare un attimo di più su di lei. Improvvisamente, la ragazza provò una strana sensazione e un brivido interno la fece vibrare tutta. Intanto i suoi compagni si avviavano verso la porta, da cui Hagrid li contemplava con occhi che tradivano affetto e apprensione, pur tentando di mantenere una postura rigida e un’espressione grave come richiedeva l’occasione.

Neville e Luna uscirono a testa bassa, sforzandosi di nascondere il sollievo per la vicinanza di quel gigantesco amico. Spinta da quelle strane sensazioni, Ginny invece si voltò ancora una volta prima di uscire. Amycus, con la lingua tra i denti, stava scribacchiando i nuovi ordini su un foglio di pergamena, ma Snape, a braccia incrociate, continuava a guardarla, e sul suo viso aleggiava un pallido sorriso, un’espressione che lei non gli aveva mai visto.

Ginny chinò il capo. Non capiva, non riusciva a comprendere cosa stava succedendo. Eppure… eppure, qualcosa stava succedendo, qualcosa di assurdo, qualcosa di incomprensibile. Possibile che Snape avesse fatto tutto quel che aveva fatto… volontariamente?

“Grazie,” mormorò la ragazzina senza quasi accorgersene, e vide il mago irrigidirsi per la sorpresa, mentre batteva le palpebre come per scacciare le lacrime. Poi Snape sembrò improvvisamente ricomporsi e il suo viso si alterò in una smorfia ironica.

“Felice Halloween, signorina Weasley. Spero che i fantasmi della Foresta abbiano pietà di te e dei tuoi compagni.”

A quel saluto, Ginny tornò se stessa. Quella strana sensazione che l’animava scomparve bruscamente. Vibrando di rabbia repressa, si voltò con uno scatto netto e chiuse la porta molto più violentemente di quanto fosse necessario.

Subito scoppiò la risata oscena e trionfante di Amycus che si congratulava con Snape per la magnifica idea, e poi i ragazzi sentirono la voce di Snape rispondere beffarda, con quel tono sarcastico che odiavano tutti, mentre spiegava al suo rozzo accolito quanto fosse facile per lui “mettere a posto quei piccoli ribelli malcresciuti.”

Bastardo!” pensò Ginny mentre gli occhi le si facevano lucidi per la collera e la frustrazione. “Bastardo schifoso! E ti ho anche ringraziato. Spero che tu soffra quanto soffriamo noi e anche di più. Non meriti altro!

E allontanando la mano che Luna le poggiava consolatoria sulla spalle, e scrollando la testa per dominare le lacrime, si incamminò dietro la grossa sagoma di Hagrid.
 
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view post Posted on 29/10/2018, 20:48
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I ♥ Severus


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Uhm... qui c'è da leccarsi le labbra: ho ancora due storie da leggere per Halloween! :) :) :)
 
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view post Posted on 30/10/2018, 10:12
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GabrixSnape

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CITAZIONE (Lady Memory @ 29/10/2018, 20:11) 
Titolo: Headmaster Snape

Che superbo equilibrio di emozioni.
Ancora una volta Severus nascosto dietro la sua maschera, che si prodiga per il bene degli studenti senza aspettarsi neppure un briciolo di riconoscenza. Anzi, che si adopera per evitare qualsiasi sospetto di "buona azione".
 
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view post Posted on 30/10/2018, 23:51
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I ♥ Severus


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Regalo speciale da parte di Ania che ha predisposto un nuovo sfondo per il forum: eccolo in formato ridotto perchè possiate ammirarlo in tutto il suo splendore.


halloween_2018_RID





Prosa/poesia pervenuta per Halloween 2018.

Gabrix1967:Dolcetto o scherzetto? (racconto)
Stella: 31 ottobre 1981 (racconto breve)
Chiara53: Il sentiero nascosto (racconto)
Lady Memory: Headmaster Snape (racconto)





manMiJ5halloween_2018_RIDicxwqHahalloween_2018bannerhalloween18Halloween_2018[/gallery]
 
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view post Posted on 31/10/2018, 00:03
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Bellissimo lo sfondo creato da Ania! :woot: :applauso:
 
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view post Posted on 31/10/2018, 15:38

Buca-calderoni

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Che bello lo sfondo!
E che belli i banner creati per la sfida!
Mi piace molto quello di Manu, con l'uso dell'arancione.
E che bello anche quello di Ele: immagino la faccia di Severus se i bambini gli afecessero "Dolcetto o scherzetto"! :D
 
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view post Posted on 31/10/2018, 18:02
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Buca-calderoni

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Come promesso, ripasso per lasciare i miei commenti alle mie colleghe di Halloween.
Sarò - purtroppo - lapidaria, per problemi di tempus fugit.

Allora, BANNER:
Estremamente intrigante quello di Ania, che suggerisce storie oscure tutte da scoprire. Graficamente coinvolgente.
Molto particolare quello di Elly, che permette una molteplicità di interpretazioni. Davvero in tema con questa festa dark.
Impattante quello di Manu, con quelle tonalità arancioni vivissime che illuminano lo schermo. Esplosivo.
E infine, allegro e gioioso quello di Ele, che ha inserito i bambini, e ha scelto una simpaticissima espressione orripilata di Severus.
Bellissimi tutti. :)

Poi, STORIE. Qui ci sarebbe da dire ancora di più, ma è impossibile. Vi prego di non volermene per la stringatezza dei commenti.

Allora, Gabrix: una storia molto inquietante; l'ipotesi di veder realizzati i proprio desideri comporta rischi notevoli, e mi stupisco che Albus non abbia saputo prevederne la portata. Il testo è impeccabile, e questo aumenta la sofferenza di chi legge. Devo dire che mi hai lasciato l'amaro in bocca. Severus non meritava una simile esposizione, e l'Obliviate di Albus non potrà mai cancellare quelle sensazioni orribili di vergogna. Una sola domanda: perchè Sibilla? Qual era effettivamente il suo desiderio?

Stella: anche la tua è una storia che rigira il coltello nella piaga, ma è Halloween, e tutti sappiamo cosa significa questa data per Severus. Il contrasto tra il prima e il dopo rende ovviamente ancora più stridente il cambiamento avvenuto. Ho apprezzato tantissimo quelle piccole note iniziali sul giovane professore che ringiovanisce ancora di più, vedendo e immedesimandosi nella gioia dei suoi studenti più piccoli. Devo dire che questo punto mi ha fatto tanta tenerezza. Ogni volta penso che a questo personaggio non è mai stato concesso un momento di pace, che destino terrificante... E la tua storia, Stella, lo ribadisce ancora una volta.

Ma ecco Chiara, Chiara e le sue tenerissime Severus/Tonks, che per me sono una delle relazioni più assurde del fandom potteriano, ma che con lei diventano credibili, vere, e soprattutto infondono una grande pace. Sono convinta che lasciamo trasparire molto di noi in quello che scriviamo, anche se crediamo di farlo in maniera "clinica", cercando di entrare nella psiche dei personaggi. E quindi, posso dire che Chiara mette in luce - e l'ho visto in tante delle sue storie - una disarmante normalità: un uomo sposato, con figli (ma non ti sembra un po' esagerato chiamarli addirittura John e Remus? ;)), che ha ricucito gli strappi col passato e può finalmente godersi la gioia di una famiglia e di una vita professionale completa.
Non sarebbe stato bellissimo? Ma no, Halloween è qui a ricordarci che sono solo sogni. Però grazie, Chiara, di aver spezzato questa cupa atmosfera per donare una goccia di gioia al povero Severus.

E infine mep: ops, sono io... Buon Halloween a tutti! :)
 
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view post Posted on 31/10/2018, 18:25
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CITAZIONE (Lady Memory @ 31/10/2018, 18:02) 
Ma ecco Chiara, Chiara e le sue tenerissime Severus/Tonks, che per me sono una delle relazioni più assurde del fandom potteriano, ma che con lei diventano credibili, vere, e soprattutto infondono una grande pace. Sono convinta che lasciamo trasparire molto di noi in quello che scriviamo, anche se crediamo di farlo in maniera "clinica", cercando di entrare nella psiche dei personaggi. E quindi, posso dire che Chiara mette in luce - e l'ho visto in tante delle sue storie - una disarmante normalità: un uomo sposato, con figli (ma non ti sembra un po' esagerato chiamarli addirittura John e Remus? ;)), che ha ricucito gli strappi col passato e può finalmente godersi la gioia di una famiglia e di una vita professionale completa.
Non sarebbe stato bellissimo? Ma no, Halloween è qui a ricordarci che sono solo sogni. Però grazie, Chiara, di aver spezzato questa cupa atmosfera per donare una goccia di gioia al povero Severus.

E infine mep: ops, sono io... Buon Halloween a tutti! :)

Grazie, Mariaemilia!
Grazie di tutto: di aver letto e di aver speso il tuo tempo risicato a commentare.
E' vero in Severus cerco l'umanità e la fragilità della sua umanità.
Amo la mia coppia folle fatta di due persone che ne hanno viste di tutti icolori, si sono spezzate, ricomposte e rialzate in piedi aiutandosi l'un l'altra.

Nella scelta dei nomi c'è un perchè, so che non hai tempo, ma il perchè sta nella storia Al mare, d'estate.
 
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view post Posted on 31/10/2018, 18:46
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In ordine inverso

Mariaemilia

Questo è il tuo sofferente, straziante, combattuto, oscuro Severus.
Stupendo e perfetto nel personaggio che lo imprigiona: il Preside malvagio e bastardo.

Doloroso questo racconto dove ad ogni svolta si scopre quanto dolore provi Severus nell'obbedire agli ordini di Silente, ma anche a quelli a cui lo obbliga la sua stessa anima compassionevole e impotente.

E' nei pensieri che la commozione di chi legge si fa strada, l'introspezione perfettamente espressa più e più volte rende il comportamento di quest'uomo di una forza e di un coraggio incredibili. La furbizia con cui gioca i Mangiamorte non lo esime dall'intimo patimento. Essere odiato purchè i ragazzi siano salvi.
Ma quanta fatica per quel cuore, quanta...
Il tutto espresso nella tua prosa raffinata, in cui la scelta delle parole è perfetta e ampia. Ammiro il tuo stile ed ho avuto occasione di dirtelo altre volte.

Grazie per questo regalo di Halloween, per avermi conquistato e commosso ancora una volta.





Stella

La tua storia comincia in sordina, quasi confortante.
Hai scelto un momento topico, ma il lettore lo intuisce mentre il racconto si dipana.
Che tenerezza il professore giovane quanto i suoi studenti e altrettanto entusiasta della festa e del buon cibo.
Un momento incredibilmente pacifico, ma è lì che la folgore cade, che esplode il dramma.
Sei stata molto brava a gestire in contrasto due momenti conseguenti e opposti.
Un racconto breve, ma coinvolgente e la fine prende alla gola, stringe forte e io ho visto chiaramente le azioni di Severus e la sua rabbia impotente.
Brava, come e più di sempre.

Gabriella

La tua prosa è scorrevole e piacevole e le descrizioni della festa affascinano il lettore, quasi lo distraggono, a volte, dalla trama.
Ti sei soffermata con attenzione sui mille particolari che rendono la festa di Halloween unica ad Hogwarts.
Mi sono persa tra zucche, scherzi, candele, tende e musica intessute nella magia della Sala Grande.

Quanto al contenuta sono rimasta stupita dalla scelta di Silente per "ravvivare la serata".
Anche l'opzione di chiudere le porte mi è parsa un po' azzardata, ma tant'è.
Ho assistito stupita allo "spogliarello" imprevisto, ma soprattutto ho sentito l'ondata di vergogna e dolore di Severus toccato tanto profondamente nella sua sacra intimità.
Silente non mi è particolarmente simpatico, ma qui l'ho prorio detestato.

Grazie per aver partecipato con la tua lunga storia alla festa di Halloween!



Ania

Una citazione a parte per la skin di Anastasia.
Che dire: stupenda, colorata, indimenticabile per l'atmosfera e la dovizia di mille particolari da godere e guardare.
Un regalo unico da una persona speciale!!! :wub: :wub:

Edited by chiara53 - 31/10/2018, 19:25
 
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view post Posted on 1/11/2018, 01:05
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Buon Halloween a tutti! E un applauso ad Ania per la skin strepitosa, veramente d'effetto! :applauso:


Nel frattempo ne ho approfittato per leggere anche le ultime due bellissime fic di Chiara e Mep... che dire, se non che come sempre la vostra immaginazione non fallisce mai un colpo?

Chiara, il tuo pairing è ormai collaudato e irrinunciabile, non smettere mai ti prego di farti venire nuove idee su Severus e Tonks. Anche in questo caso il tuo contributo narrativo ci ha regalato un delizioso tocco di armonia e dolcezza che ha stemperato i "piccoli brividi" riservati alla tradizione della notte di Ognissanti. Incantevole il momento in cui riaffiorano i ricordi tra i due, all'epoca diversamente impegnati a livello sentimentale, ma ugualmente infelici; e poi, ecco che con un colpo di bacchetta magica ci riporti al loro presente, un presente totalmente stravolto da qualcosa che mai si sarebbe pensato potesse accadere, ma che finalmente ha portato loro la felicità. Una felicità ricolma di ogni bene: equilibrata, densa di amore, di tenerezza e di rispetto. Un sentimento che ci coinvolge tutti per come sai sempre renderlo in modo pieno e concreto con parole bellissime e appropriate. Che meraviglia, adesso, questa nuova famiglia Piton!

Mep, la tua storia è quanto tutti siamo sicuri sia successo quella notte, o perlomeno di quanto avremmo voluto che la Rowling di quella notte raccontasse i particolari! E il tuo Severus preside, così forte, autoritario, audace, capace di destreggiarsi con estrema e raffinata intelligenza tra la becera presenza di Amycus e l'atteggiamento di aperta ribellione dei tre ragazzi lascia semplicemente a bocca aperta con un filino di bava che cola :lol:
I ritmi sono incalzanti e la tua narrazione segue con perfetta logica il filo di ciò che avrebbe potuto benissimo succedere in quel frangente, regalandoci uno spaccato vivido di quanto sia stata di straordinaria e primaria importanza la presenza di Severus come preside a Hogwarts in quel momento, e quanto necessario il suo preziosissimo contributo a copertura e protezione di studenti e insegnanti. Grazie, Mep, per questo ennesimo, splendido tributo alla sua grandezza!
 
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view post Posted on 1/11/2018, 09:24
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Buca-calderoni

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Grazie, Ele. Sei troppo buona :)
Ma hai visto il pensierino "speciale per te" in Healing Severus?
Anche se quel capitolo era stato scritto qualche anno fa, ti ho pensato molto mentre lo portavo in italiano. Quando avrai tempo, spero che ti piacerà. :wub:
 
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view post Posted on 1/11/2018, 10:11
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CITAZIONE (Lady Memory @ 1/11/2018, 09:24) 
Grazie, Ele. Sei troppo buona :)
Ma hai visto il pensierino "speciale per te" in Healing Severus?
Anche se quel capitolo era stato scritto qualche anno fa, ti ho pensato molto mentre lo portavo in italiano. Quando avrai tempo, spero che ti piacerà. :wub:

Volo a leggere! :woot:
 
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