Il Calderone di Severus

Sfida n. 9 FA+FF: Happy Halloween!

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view post Posted on 24/10/2016, 19:57
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I ♥ Severus


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Ecco la storia storia vera e propria: la aggiungo anche nel messaggio precedente QUI, dove avevo inserito il prologo, così può essere letta tutta insieme.


Invito per Halloween



Il cancello del cimitero è perfettamente accostato, come se nessuno lo avesse mai aperto. Non ci sono impronte sul bianco velo ghiacciato dei vialetti: non nevicava ancora quando lui è arrivato.
Harry si dirige dritto oltre la chiesa, passando a lato della vecchia costruzione, ormai chiusa a quell’ora. Percorre i vialetti, file e file di pietre tombali nel grigio dell’autunno che si sta mutando in inverno: Abbot, tomba della famiglia Silente, Ignotus Peverell… Harry si rende conto all’improvviso che, dopo la prima volta che è stato nel cimitero con Hermione, percorre sempre la stessa strada per arrivare alla tomba dei suoi genitori, quasi non ne esistesse un’altra più diretta, perfino quel giorno in cui ha tanta fretta di trovare lui.
E lui è lì.
Una figura nera inginocchiata che spicca tra il grigiore delle tombe che si sta ammantando di bianco, fiocco leggero dopo fiocco.
Vi è un bellissimo mazzo di lilium appoggiato sulla tomba: rimarranno lì per mesi, sempre freschi grazie alla magia, finché non saranno sostituiti da un nuovo grande mazzo il successivo 31 ottobre.
Le mani pallide stringono un singolo lilium tra le dita sottili, lacrime come rugiada sui candidi petali. Anche quelle perle di dolore rimarranno lì per un anno, finché saranno sostituite da nuova sofferenza liquida. Harry, ormai, lo sa. Sa tutto. Ha visto e ha capito, in questi quattro anni dopo la battaglia finale, dopo la notte in cui lui gli ha rivelato la propria vera essenza credendo di essere sul punto di morire. Ma non è morto. Non era ancora morto quando lui, stupido idiota, lo ha abbandonato in un lago di sangue. Per fortuna è arrivata Fanny…
Il giovane uomo si fa avanti, lentamente e con discrezione, lasciando che il mago possa accorgersi del suo arrivo e prepararsi. Harry sa bene che sta violando la sua più profonda intimità, ma sa anche che deve farlo: per il bene di quell’uomo che ha tanto sofferto, che continua a soffrire… e che non lo merita. Non lo ha mai meritato.
- Signore… - lo chiama incerto Harry, a voce bassa e rispettoso, un sorriso triste sul giovane volto.
Silenzio e immobilità.
Sembra una statua, nero nel biancore di neve che va aumentando. Eppure i fiocchi leggeri sembrano non appoggiarsi su di lui.
- Preside…
Nulla.
- Professor Piton…
Sempre nulla.
Harry si avvicina, ormai è a un solo passo.
- Signore… per favore. – dice ancora con voce supplicante e al tempo stessa timorosa.
Forse ha osato troppo, forse non doveva… E’ assurdo, ma Harry si rende conto che ha ancora paura di lui, nonostante tutto.
- Puoi provare con assassino, Potter. – risponde il mago in un sibilo feroce, senza voltarsi. – Suonerebbe più appropriato.
Harry si blocca, come colpito al petto da un maglio con forza inaudita, e per un attimo rimane senza fiato. Poi si riprende: ormai lo conosce, sa chi è Severus Piton, sa chi c’è dietro la scostante apparenza. Un uomo. Solo un uomo. Che ha enormemente sofferto e che ancora soffre. Che non riesce a perdonarsi. E che per questo motivo ancora non è riuscito a ricominciare a vivere dopo quel 31 ottobre di venti anni prima.
- Sapevo che l’avrei trovata qui. – dice a fatica.
- Non ci voleva un acume particolare, Potter. – risponde caustico il mago. - Chiunque può immaginarlo, dopo che hai spiattellato in giro la mia vita privata.
Harry sospira: dopo tre anni e mezzo Piton è ancora adirato con lui per aver rivelato il suo prezioso segreto al mondo magico. Le sue scuse sincere non sono servite a nulla. E neppure la giustificazione d’averlo creduto morto. Anzi, questo particolare ne aveva perfino incrementata l’ira, a suo tempo, e il professore gli aveva chiaramente dato dell’idiota per non aver capito nulla, come sempre.
- E’ sempre venuto qui, ogni anno… – continua Harry incerto, cercando di ignorare il sarcasmo e l’ira di Piton ed aggirandolo per trovarsi di fronte all’uomo inginocchiato.
Il mago lo fissa alzando di scatto il capo coperto dal cappuccio, fiamme nere nei suoi occhi; poi stringe le labbra sottili e si alza in piedi scrollando, con un fluido gesto elegante, il mantello dalla neve che comincia a posarsi sopra:
- L'assassino torna sempre sul luogo del delitto. - afferma il mago con voce cupa e amara. - Mi hai già trovato anche sulla tomba di Silente, non ricordi? - rincara con un tono tra il macabro e il dissacrante.
- Lei non è un assassino! - risponde Harry quasi gridando, incapace di controllarsi davanti a quella auto accusa colpevolizzante.
Piton solleva un sopracciglio e gli risponde con un'altra agghiacciante occhiataccia accompagnata da un lugubre silenzio.
- La smetta di farsi del male! - urla Harry, incapace di reggere quel pesante gioco di sguardi.
- Non so fare altro che male… a tutti. - risponde il mago, sempre più cupo e amaro, la voce incrinata dalla sofferenza e i lunghi capelli neri che, sfuggiti in parte dal cappuccio, gli oscurano il volto pallido.
- Non è vero, non è vero! - grida Harry nel silenzio immoto del cimitero, e sembra che le tombe gli facciano eco. - E' solo grazie a lei se io sono vivo, se Voldemort è stato sconfitto e se il Bene ha vinto sul Male!
La voce del giovane echeggia stridula nell'aria adagiandosi sui fiocchi che volteggiano leggeri nell'aria del tardo pomeriggio che lentamente si scurisce scivolando nel crepuscolo.
Poi resta solo il silenzio e quella piega amara sulle labbra sottili di Piton. E gli occhi neri che scintillano nel pallore intenso del viso ombreggiato dai lunghi capelli corvini. E la neve scende, quasi furiosa adesso, mulinelli d'innocenza che sembrano voler intaccare l'immobile oscurità del mago.
- La prego, venga alla Tana, questa sera!
La voce di Harry quasi trema d'emozione nella sincerità dell'implorazione. Non vuole che lui passi di nuovo la notte inginocchiato sulla tomba, intrappolato nella gelata solitudine delle colpe del suo passato.
- Per favore, ne saremmo tutti felici. C'è una piccola festicciola…
La voce di Harry si spegne sotto lo sguardo penetrante del mago:
- Non amo le feste, dovresti ormai saperlo, Potter. Questa festa in particolare. - sibila con il consueto sarcasmo, sottolineando il termine con spietata crudeltà verso se stesso. - Sono anni che il tuo gufo mi importuna alla vigilia di Halloween, - sputa irato, fiamme negli occhi neri, - e sono anni che non ti rispondo. Ho altro da fare…
S'interrompe e guarda la tomba mentre con la mano stringe il lilium tra le dita sottili.
Ma Harry non intende cedere. Non questa volta. Qualcosa nel suo cuore gli dice che questa volta può essere diverso. Che il Professor Piton merita che la sua vita cambi. E che rimorsi, rimpianti, solitudine e sofferenza finalmente cessino. Così, si fa forte di tutto il suo coraggio Grifondoro e parla di nuovo, una parola che rincorre l'altra, timoroso d'essere interrotto:
- Ci sarà anche Miss Temperance York alla Tana. La nuova responsabile dell'infermeria di Hogwarts. La Medimaga che le ha salvato la vita al San Mungo… [3]
- So perfettamente chi è. - lo interrompe Piton con un secco sibilo, fulminandolo con lo sguardo.
Poi c'è solo un lungo silenzio, crepitante di emozioni represse: il volto pallido del mago è del tutto imperscrutabile, salvo un lieve scintillio negli occhi neri.
- Il Passato non si può dimenticare, Potter. - mormora infine con mesta amarezza il mago.
- Però…
- Il Passato non ti permette di sfuggire alle tue colpe.
Un sussurro cupo, colmo di triste rimpianto, che Severus Piton rivolge solo a se stesso. Poi si gira e guarda la tomba per un lungo istante interminabile. Infine si rivolge di nuovo verso Harry, gli occhi neri lucidi, e il giovane ora ha la certezza che sono davvero lacrime quelle che brillano come magica rugiada a regalare una vita lunga un anno al lilium che il mago ancora stringe fra le mani e a quelli posati nel grande mazzo sulla tomba. Un’intensa magia d’amore e di dolore.
Harry sospira, e nel volto del suo professore all'improvviso scorge solo una profonda sofferenza. E non ha più alcuna paura di lui:
- Però si può andare anche oltre il Passato. - insiste con accorata dolcezza. - Lei deve andare oltre. E tornare finalmente a vivere la vita che non ha mai vissuto!
Severus Piton lo fissa con sguardo turbato e commosso. Non sono solo gli occhi verdi che gli ricordano Lily: c'è molto di più di lei, nel ragazzo. Proprio come Silente continuava a ripetergli. Proprio come lui stesso sapeva molto bene, ma non poteva accettare se voleva riuscire a guardare ogni giorno in quegli occhi, laghi profondi in cui la speranza era morta. E solo per colpa sua.
- Miss Temperance sarebbe davvero molto felice se ci fosse anche lei alla festa, Preside.
Piton sospira appena e Harry decide di tentare il tutto per tutto: del resto, l'ha promesso alla Medimaga! Tenta un impacciato ammiccamento, bloccato sul nascere dal sopracciglio del mago che fulmineo si solleva, quindi spara le sue ultime munizioni:
- Credo che sia l’unico motivo per cui Miss Temperance ha accettato il mio invito. Cioè… ecco… - Harry farfuglia e arrossisce sotto lo sguardo serio e indagatore di Piton. - Sì… insomma, io… io ho detto alla Signorina che lei ci sarebbe stato di sicuro…
Per un breve istante il mago solleva il volto pallido, come se volesse dire o fare qualcosa, gli occhi neri che scintillano, poi si volge mesto a guardare la tomba, le labbra sottili serrate in un muto rimpianto.
- Anche lei… - Harry è imbarazzato e fa un cenno alla tomba: un nodo alla gola lo blocca; fa fatica a parlare ma si sforza e mormora piano, la voce incrinata, - … sono sicuro che anche la mamma sarebbe felice di sapere che lei si è finalmente perdonato ed è tornato a vivere…
Silenzio.
Piton serra ancor di più le labbra sottili, poi guarda il lilium che stringe tra le dita. Magica rugiada di lacrime. Una magia che viene dal cuore.
Harry allunga timoroso un braccio: con delicatezza gli sfila il fiore dalle mani; Piton resta immobile, senza nemmeno respirare e lo lascia fare. Così Harry lo appoggia piano sulla tomba, proprio sopra il nome di Lily. Infine si gira verso il mago:
- Venga, Preside, venga con me, la prego, - mormora con filiale dolcezza, - in questa notte in cui tristezza e dolore ci uniscono.
Il volto pallido di Piton è colmo di stupore. E commozione. Quasi non respira, mentre le labbra sottili si dischiudono appena, cercando parole che non trova. Gli occhi neri scintillano mentre la neve cade in grandi fiocchi e il giorno diventa notte.
- Venga con me e sorrida, Professore, sorrida al futuro. E' proprio là che la sto conducendo.
Severus Piton fissa con intensità il figlio della donna che ha amato per tutta la vita, il ragazzo per il quale è stato disposto a sacrificare la propria vita. Gli occhi neri si fondono ancora una volta con quelli verdi e il mago si permette infine un lungo sospiro denso di contrastanti emozioni.
Severus desidera vivere, non ne può più di soffrire.
Vorrebbe tanto seguire Harry, ma non ha il coraggio di voltare le spalle a Lily.
- Venga, Professore, - ripete Harry con dolcezza, - il futuro la sta già aspettando, proprio questa sera, alla Tana.
Piton si irrigidisce, ancora incapace di compiere quel primo, difficile passo; ancora legato al passato ed a colpe già tante volte espiate.
- Si permetta finalmente di vivere, Signore, nessuno più di lei lo merita.
Un nuovo, lungo sguardo intercorre tra i due, carico di forti emozioni, seguito da un altro lungo sospiro del mago:
- Posso sapere perché sei così insistente quest'anno, Potter, più d'ogni altro precedente? - chiede inarcando un sopracciglio, ma non c'è più sarcasmo nella sua voce, solo genuino interesse di conoscere la risposta.
Harry sorride e pensa a ciò che Silente gli ha detto dal suo ritratto qualche giorno prima. Sì, il vecchio preside ha ragione, come sempre: quei due ragazzi, Severus e Temperance, hanno proprio bisogno di una spintarella! Però, ecco, Harry sa di non poter impunemente raccontare a Piton questo retroscena, quindi si limita a continuare a sorridergli. E già questa è un'esperienza di per sé stupefacente per il giovane, perché il mago, non solo non insiste con la sua domanda, ma, incredibile, fa un impacciato tentativo, decisamente mal riuscito, di rispondere al suo sorriso.
La neve rinforza ed è diventata fitta: un bianco velo uniforme ha coperto il marmo della tomba e cancellato le impronte di Harry sul vialetto.
- Mi fermerò solo pochi minuti, Potter. - si decide infine a dire il mago in un sibilo brusco. - Non amo la confusione e alla Tana ce n'è sempre fin troppa.
- Va bene, come preferisce, Signore. - risponde educato.
Poi ridacchia e non sa trattenersi:
- Anche alla Medimaga non piace il casino…
Piton lo fulmina con il suo penetrante sguardo nero ma poi, del tutto inatteso, il suo viso impassibile si scioglie in un lieve accenno di sorriso:
- In effetti, da quando Miss Temperance è arrivata a Hogwarts, ho notato che abbiamo parecchi gusti in comune
Harry annuisce e sorride compunto, cercando di mascherare la propria felicità per essere riuscito ad ottenere che, dopo quattro anni, il preside accettasse finalmente il suo invito.
Piton gli gira rapido le spalle e comincia a camminare verso l'uscita, il lungo mantello nero che ondeggia elegante sfiorando appena il velo di neve ghiacciata:
- Solo pochi minuti, Potter, poi me ne andrò.
Harry ridacchia ancora, attento a non farsi sentire, mentre con un silenzioso Impervius protegge le lenti degli occhiali dalla neve e segue il Preside sul vialetto. Sono le stesse, identiche parole che gli ha detto anche la Medimaga accettando l'invito…



[3]Per sapere con precisione chi è Temperance occorre leggere la mia fic dall'omonimo titolo, ma Harry ha già detto l'essenziale.


Edited by Ida59 - 30/10/2016, 23:02
 
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Stupenda! :applauso: :applauso: :applauso: :applauso:

Edited by chiara53 - 19/6/2018, 19:12
 
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I ♥ Severus


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Ancora non sono riuscita a leggere niente di ciò che è stato postato per la sfida.
Intanto lascio qui il mio banner.

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Ooh... strano... E' originale e mi piace. Mi ha ricordato la mia ultima storia di Cristallo nero, la casa nel bosco in cui Severus ha portato Crystal. :wub:
 
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Cara Ida, dato il caos in cui mi trovo in questi giorni, avrei un'idea per partecipare alla sfida. La tua storia mi è piaciuta molto (poi la commenterò, e commenterò anche quella di Chiara) e quindi stavo pensando che mi piacerebbe partire dalla tua stessa idea e svilupparla diversamente.
Una specie di "omaggio nell'omaggio", se me lo permetti.

Me lo permetti?
Fammi sapere. Grazie in ogni caso.
 
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view post Posted on 26/10/2016, 07:17
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I ♥ Severus


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Certo che puoi, mica devi chiedere alcun permesso: non ho alcuna esclusiva sulle idee!
 
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view post Posted on 26/10/2016, 07:42
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Buca-calderoni

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Ben gentile, grazie.
Ma perchè non dovresti avere l'esclusiva sulle tue idee, scusa?
 
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I ♥ Severus


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Sulla trama della mia storia, ovvio che ho l'esclusiva. Ma chiunque può avere l'idea di una storia con Harry e Severus che si incontrano al cimitero di Godric's Hollow a Halloween! E molti questa idea l'hanno sicuramente avuta prima di me. ;) ;)

Edited by Ida59 - 26/10/2016, 13:32
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 25/10/2016, 20:58) 
Ooh... strano... E' originale e mi piace. Mi ha ricordato la mia ultima storia di Cristallo nero, la casa nel bosco in cui Severus ha portato Crystal. :wub:

:wub:
 
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CITAZIONE (Arwen68 @ 25/10/2016, 16:19) 
Ancora non sono riuscita a leggere niente di ciò che è stato postato per la sfida.
Intanto lascio qui il mio banner.

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Molto bello, Manu. Evocativo con toni scuri e molto Halloweenosi :applauso:

Edited by chiara53 - 19/6/2018, 19:13
 
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view post Posted on 26/10/2016, 14:07
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Grazie :wub:
 
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view post Posted on 26/10/2016, 17:56
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La mia idea iniziale era quella di leggere i vostri lavori e farmi ispirare per la grafica.
Un obbiettivo troppo ambizioso per il mio tempo libero attuale.
Così ho messo Enea nel seggiolino pregandolo di fare il bravo per un po' e lasciarmi lavorare.
C'é voluta una settimana di ritagli di tempo, ma alla fine ce l'ho fatta a presentare un lavoro.
Forse non il migliore della mia vita... ma sempre meglio che nulla.

 
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view post Posted on 26/10/2016, 18:18
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E' bellissimo e molto gradito.
Forse invece è il migliore perchè fatto con tutto il cuore, questo lo rende prezioso. :wub:
Sei una grande, Elly!!! :wub: :wub: :wub:
 
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view post Posted on 27/10/2016, 08:50
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Sto lavorando anch'io al mio bannerino per la sfida, e arriverò come al solito all'ultimo, ma intanto stamattina ho approfittato per leggere le vostre due fic Chiara e Ida: due splendide storie che hanno come comune denominatore la speranza e che sono state un ottimo balsamo per affrontare un'altra giornata incasinata!
Mi riservo di commentarle ampiamente quando avrò un attimo di tregua, e intanto faccio i miei complimenti anche a Manu per il banner dall'atmosfera inquietante e allo stesso tempo magica e misteriosa che ho trovato davvero azzeccato, Manu, mi è piaciuto molto: bello, bello! ;)
 
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