Il Calderone di Severus

La virgola, Lezione di Punteggiatura - sesta lezione

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view post Posted on 27/2/2011, 13:50
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I ♥ Severus


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Prego! :)
Sono lieta che questa sezione, che aggiorno con tanta fatica, sia apprezzata.


Edited by Ida59 - 5/7/2015, 19:22
 
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view post Posted on 17/6/2012, 16:05
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La virgola



La virgola è il segno di interpunzione più versatile. Proprio per questa sua duttilità permette licenze poetiche che non seguono le principali regole ortografiche. Cercheremo di elencare di seguito le norme, per poi fornire esempi di trasgressione delle stesse da parte di scrittori di fama.

Prima di tutto, tra soggetto e verbo non si mette mai la virgola perché separare due parti del discorso collegate logicamente non è corretto, la stessa cosa avviene tra verbo e complemento oggetto correlato.
Carlo mangiava la pasta è una frase corretta mentre non è accettato Carlo, mangiava la pasta, a meno che non si intenda con “Carlo” un vocativo e con “pasta” il soggetto di “mangiava”, ma sarebbe per lo meno fantascientifico. Né è corretto scrivere Carlo mangiava, la pasta.

Eppure esistono delle eccezioni illustri. Alberto Moravia ebbe uno strano rapporto con la punteggiatura. Credeva fortemente nell’uso della virgola tra il soggetto e il verbo per sottolineare maggiormente la personalità dell’io, dargli maggiore carica emotiva, separare nettamente il personaggio principale dagli altri. Ma rimane una violazione consapevole e giustificata della grammatica, non una trasgressione fine a se stessa. Anche Calvino e Manzoni la adoperarono.
Voi, mi fate del bene, a venir qui da me in questa casa. (Alessandro Manzoni, I promessi sposi, 1842)

Dalla regola precedente deriva l’avvertenza di non utilizzare la virgola nelle proposizioni soggettive e oggettive e nelle proposizioni interrogative indirette.
Fare i compiti di inglese non vuol dire conoscere la lingua.
Mi chiedo se tu stia scherzando.

Se però lo scopo è quello di sottolineare alcune parti del discorso, dandogli maggiore enfasi, l’utilizzo della virgola è tollerato.
È evidente, che tu pensi di avere ragione.

È consigliabile non utilizzare la virgola prima di congiunzioni copulative e correlative che, come possiamo intuire dalla loro stessa denominazione, hanno la dichiarata funzione di collegare due parti del discorso.
Carlo mangia la pasta e Giovanna beve un bicchiere di acqua.
Non prendo né caffè né bevande fredde.

Anche in questo caso è però possibile inserire la virgola se l’intento è enfatizzare la distanza tra due elementi più che metterli sullo stesso piano.
Non ho voglia di uscire, e fa freddo.
 
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view post Posted on 17/6/2012, 18:06
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Questo intervento lo stampo e me lo metto sul comodino, da rileggere tutte le sere finchè non lo so a memoria. :(
Non so se sarà sufficiente... :sick:
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 17/6/2012, 18:24




La virgola è una barba barbosissima, per certi versi. <_< Lei e le sue eccezioni illustri.

Ok, vediamo di leggere, rileggere e trileggere.

Però, in questo caso:

CITAZIONE
Non ho voglia di uscire, e fa freddo.

quella virgola mi stona assai. Piuttosto avrei omesso quell'"E".

"Non ho voglia di uscire, fa freddo." e magari un bel punto esclamativo nel finale. Chi c'ha mai voglia di uscire col freddo? :lol:

Anche qui:

CITAZIONE
È evidente, che tu pensi di avere ragione.

Invece della virgola avrei usato un corsivo che, almeno secondo me, accentua molto di più quell'evidente.

È evidente che tu pensi di avere ragione.

 
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view post Posted on 17/6/2012, 18:27

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Io tendo a metterne anche troppe, ma tra le congiunzioni mai.
Mò me lo studio ben bene anch'io. :D
 
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view post Posted on 17/6/2012, 20:17
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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 17/6/2012, 19:24) 
Però, in questo caso:

CITAZIONE
Non ho voglia di uscire, e fa freddo.

quella virgola mi stona assai. Piuttosto avrei omesso quell'"E".

"Non ho voglia di uscire, fa freddo." e magari un bel punto esclamativo nel finale. Chi c'ha mai voglia di uscire col freddo? :lol:

Invece, io penso che quella virgola, seguita dalla E, sia molto importante per far capire bene il particolare stato d'animo di chi parla.
Se la E non ci fosse, il significato è quello reso esplicito da Ale: fa freddo e nessuno ha voglia di uscire.
Mettendo quella E, invece, il significato cambia completamente e diventa: io, di mio, questa sera già non ho voglia di uscire per motivi miei che non rendo espliciti (sono stanco, triste, demotivato, ho la febbre, ho mangiato troppo...) E, IN PIU', fa ANCHE freddo. Se mettessi solo la E, senza la virgola che la precede, non riuscirei a dare sufficiente enfasi a quest'ultimo motivo, il freddo, che è proprio la goccia che fa traboccare il vaso del mio rifiuto ad uscire. Chissà, fosse stata una bella serata tiepida, con una bella brezza, magari mi sarei anche sforzato di uscire, ma no, il freddo è proprio troppo!

Sì, io sono una che mette la virgola anche con le congiunzioni. Effettivamente io uso la virgola in modo moooolto particolare...


Edited by Ida59 - 5/7/2015, 19:23
 
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view post Posted on 17/6/2012, 20:25

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CITAZIONE (Ida59 @ 17/6/2012, 21:17) 
CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 17/6/2012, 19:24) 
Però, in questo caso:

CITAZIONE
Non ho voglia di uscire, e fa freddo.

quella virgola mi stona assai. Piuttosto avrei omesso quell'"E".

"Non ho voglia di uscire, fa freddo." e magari un bel punto esclamativo nel finale. Chi c'ha mai voglia di uscire col freddo? :lol:

Invece, io penso che quella virgola, seguita dalla E, sia molto importante per far capire bene il particolare stato d'animo di chi parla.
Se la E non ci fosse, il significato è quello reso esplicito da Ale: fa freddo e nessuno ha voglia di uscire.
Mettendo quella E, invece, il significato cambia completamente e diventa: io, di mio, questa sera già non ho voglia di uscire per motivi miei che non rendo espliciti (sono stanco, triste, demotivato, ho la febbre, ho mangiato troppo...) E, IN PIU', fa ANCHE freddo. Se mettessi solo la E, senza la virgola che la precede, non riuscirei a dare sufficiente enfasi a quest'ultimo motivo, il freddo, che è proprio la goccia che fa traboccare il vaso del mio rifiuto ad uscire. Chissà, fosse stata una bella serata tiepida, con una bella brezza, magari mi sarei anche sforzato di uscire, ma no, il freddo è proprio troppo!

Sì, io sono una che mette la virgola anche con le congiunzioni. Effettivamente io uso la virgola in modo moooolto particolare...

Forse l'escamotage per mantenere il significato potrebbe stare nel mettere il punto al posto della virgola, perchè anche a me stona tantissimo: più che altro mi hanno inculcato a suon di segni rossi alle elementari che la "e" dopo la virgola non ci va e vederla ora mi lascia basita.

"Non ho voglia di uscire. E fa freddo."
Avrebbe lo stesso significato?

Edited by Ida59 - 5/7/2015, 19:23
 
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view post Posted on 17/6/2012, 20:35
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CITAZIONE (pingui79 @ 17/6/2012, 21:25) 
Forse l'escamotage per mantenere il significato potrebbe stare nel mettere il punto al posto della virgola, perchè anche a me stona tantissimo: più che altro mi hanno inculcato a suon di segni rossi alle elementari che la "e" dopo la virgola non ci va e vederla ora mi lascia basita.
"Non ho voglia di uscire. E fa freddo."
Avrebbe lo stesso significato?

Certamente sì; però violeresti un'altra regola, che mi pare più grave: quella di iniziare la frase con una congiunzione, che perfino Word sottolinea (di verde), mentre la E dopo la virgola la lascia passare indenne.
La soluzione giusta probabilmente è il punto e virgola. Non mi risulta che dopo il punto e virgola siano proibite le congiunzioni.
"Non ho voglia di uscire; e fa freddo."

Sul discorso E dopo la virgola, se risali su nei messaggi precedenti trovi una o più lezioni che ne trattano.


Edited by Ida59 - 5/7/2015, 19:23
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 17/6/2012, 20:54




CITAZIONE (Ida59 @ 17/6/2012, 21:17) 
CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 17/6/2012, 19:24) 
Però, in questo caso:

CITAZIONE
Non ho voglia di uscire, e fa freddo.

quella virgola mi stona assai. Piuttosto avrei omesso quell'"E".

"Non ho voglia di uscire, fa freddo." e magari un bel punto esclamativo nel finale. Chi c'ha mai voglia di uscire col freddo? :lol:

Invece, io penso che quella virgola, seguita dalla E, sia molto importante per far capire bene il particolare stato d'animo di chi parla.
Se la E non ci fosse, il significato è quello reso esplicito da Ale: fa freddo e nessuno ha voglia di uscire.
Mettendo quella E, invece, il significato cambia completamente e diventa: io, di mio, questa sera già non ho voglia di uscire per motivi miei che non rendo espliciti (sono stanco, triste, demotivato, ho la febbre, ho mangiato troppo...) E, IN PIU', fa ANCHE freddo. Se mettessi solo la E, senza la virgola che la precede, non riuscirei a dare sufficiente enfasi a quest'ultimo motivo, il freddo, che è proprio la goccia che fa traboccare il vaso del mio rifiuto ad uscire. Chissà, fosse stata una bella serata tiepida, con una bella brezza, magari mi sarei anche sforzato di uscire, ma no, il freddo è proprio troppo!

Sì, io sono una che mette la virgola anche con le congiunzioni. Effettivamente io uso la virgola in modo moooolto particolare...

Sì, riconosco il cambio di significato, ma la virgola dopo la E continua a stonarmi per lo stesso motivo di Kià, cioè l'inculcamento del non mettere mai la virgola prima della E a suon dei famosi segni rossi :orrible:

Per mantenere lo stesso significato toglierei la virgola, a questo punto, e lascerei la E, pur sapendo che toglierei una pausa probabilmente importante al lettore. (ma, come ho già detto, secondo me ci sono altri escamotage da usare).

Insomma, virgola e E nella stessa stanza, per me si picchiano :lol:

Edited by Ida59 - 5/7/2015, 19:23
 
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view post Posted on 17/6/2012, 21:51

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CITAZIONE (Ida59 @ 17/6/2012, 21:35) 
però violeresti un'altra regola, che mi pare più grave: quella di iniziare la frase con una congiunzione, che perfino Word sottolinea (di verde), mentre la E dopo la virgola la lascia passare indenne.

O santi numi! :blink: :blink: :blink:

Ma allora io faccio un sacco di errori, visto che di frasi che cominciano per "E" ne metto almeno tre o quattro in ogni ff!
:triste: :triste: :triste:

Ok... non ci capisco più una mazza.
 
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view post Posted on 18/6/2012, 12:42
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CITAZIONE (pingui79 @ 17/6/2012, 22:51) 
Ma allora io faccio un sacco di errori, visto che di frasi che cominciano per "E" ne metto almeno tre o quattro in ogni ff!

Credo che qui ci sia un equivoco di fondo. Un conto è parlare di astratte regole grammaticali, tutto un altro discorso la narrativa che, talvolta (come indicato nelle illustri eccezioni del mio messaggio da cui tutto è partito), ha bisogno di piegare anche la lingua e la grammatica al proprio scopo che è, poi, quello di emozionare, anche dando la dovuta enfasi a una o più parole. E, secondo me, le emozioni si creano anche con le virgole e con le congiunzioni ad inizio di frase! ;)

Edited by Ida59 - 5/7/2015, 19:24
 
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view post Posted on 18/6/2012, 17:01
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CITAZIONE

È consigliabile non utilizzare la virgola prima di congiunzioni copulative e correlative
che, come possiamo intuire dalla loro stessa denominazione, hanno la dichiarata funzione di collegare due parti del discorso.
Carlo mangia la pasta e Giovanna beve un bicchiere di acqua.
Non prendo né caffè né bevande fredde.

Anche in questo caso è però possibile inserire la virgola se l’intento è enfatizzare la distanza tra due elementi più che metterli sullo stesso piano.
Non ho voglia di uscire, e fa freddo.

A me non stona molto l'ultima frase, la virgola trovo che rafforzi solamente il concetto che quel poveretto non voglia uscire, già perchè magari gli girano, poi ci si mette pure il freddo XD
Senza la E per cambia il senso, perchè è come dire che non ha voglia di uscire solo perchè fa freddo.
Invece il tizio non ha voglia di uscire per gli affari suoi e in più fa anche freddo, quindi anche peggio.
E senza la virgola, per me il senso diventa che non ha voglia di uscire, ma il freddo è solo una costatazione in sè, non c'entra nulla con la sua voglia di non uscire.

Grammatica insensibile! :woot:
E poi è tutta questione di utilizzo e di contesto, come per le congiunzioni iniziali che, neppure secondo gli Accademici della Crusca sono sbagliate, ma vanno usate con raziocinio, ovvero si possono prendere licenze poetiche e scrittorie, ma non abusarne o usarle senza senso.
Tò, io l'ho appena usata :woot:


CITAZIONE (Ida59 @ 18/6/2012, 13:42) 
Credo che qui ci sia un equivoco di fondo. Un conto è parlare di astratte regole grammaticali, tutto un altro discorso la narrativa che, talvolta (come indicato nelle illustri eccezioni del mio messaggio da cui tutto è partito), ha bisogno di piegare anche la lingua e la grammatica al proprio scopo che è, poi, quello di emozionare, anche dando la dovuta enfasi a una o più parole. E, secondo me, le emozioni si creano anche con le virgole e con le congiunzioni ad inizio di frase! ;)

Ecco, questo è in sostanza quanto dice la Crusca :D

Edited by Ida59 - 5/7/2015, 19:24
 
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ho visto la luce
view post Posted on 20/9/2012, 09:39




Ringrazio sentitamente le persone che si sono prese l'impegno di spiegare le regole, talvolta fumose, della nostra bellissima, ma complicata, lingua, a volte più complessa di una formula matematica!
Vedere che ancora qualcuno tiene all'uso corretto dell'italiano, mi commuove! :cry:
Veder discutere con passione di argomenti spesso ignorati, è come una boccata d'aria fresca!
Lo so, siamo immersi in quello che io chiamo "lo svacco generale", e difendere l'italiano dalle brutture attualmente imperanti sembra una battaglia inutile, persa in partenza!
Sono però dell'idea che gli errori, anche se ripetuti mille volte e da tante persone, sempre errori restino. Quindi, continuerò a farli notare, pur nel generale disinteresse, ed occasionale dileggio, :lol: dei miei familiari, conoscenti, scrittori di fanfiction...
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 20/9/2012, 09:58




Ciao "ho visto la luce". E' bello sapere che il lavoro di Ida non sia sprecato e che qualcuno lo apprezzi ;)

Se ti piace scrivere e girare per il forum, perchè non cogli l'occasione di presentarti qui, così magari puoi fare conoscenza con gli altri utenti ;)
 
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view post Posted on 16/11/2012, 23:36

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La virgola - seconda parte



Bisogna poi fare molta attenzione alla funzione disambiguante della virgola. Essa è infatti in grado di dare un senso totalmente diverso a una stessa frase.

"Ascoltava sua mamma che cantava una canzone e scriveva una poesia" è molto diverso da "Ascoltava sua mamma che cantava una canzone, e scriveva una poesia."
Nel primo caso è la mamma che canta una canzone e scrive allo stesso tempo, mentre nella seconda frase la mamma canta una canzone e nel frattempo il soggetto di “ascoltava” scrive una poesia.


La disambiguazione è particolarmente utile per le proposizioni relative.

I ragazzi che hanno giocato a carte hanno vinto tremila euro.
Questa frase indica che solo i ragazzi che hanno giocato a carte hanno vinto tremila euro.

I ragazzi, che hanno giocato a carte, hanno vinto tremila euro.
Mentre qui intendiamo che tutti i ragazzi hanno giocato a carte e hanno vinto tremila euro. Un’importante differenza di significato!


La virgola è necessaria:
1. dopo il vocativo (Giovanna, spegni la luce!);

2. per gli incisi, a meno che siano talmente brevi da non interrompere il senso del discorso (Giovanna, come prima vi spiegavo, beveva un bicchiere d’acqua);

3. per le apposizioni (Carlo, manager di Alitalia, ha vinto la terza competizione);

4. nella corrispondenza per separare il luogo dalla data (Milano, 24 novembre 2011);

5. nelle coordinate per asindeto (Scese dall’auto, guardò miss Italia, continuò verso l’ingresso, entrò nel portone);

6. per sostituire un verbo già espresso o altre parti del discorso (La vita è bella; la luna, tonda; il cielo, scuro);

7. dopo gli avverbi se intesi come intera proposizione (Sì, per me va bene).

Preferibile l’utilizzo della virgola:
1. tra due elementi ripetuti (Va bene, va bene, arrivo alle 9);

2. negli elenchi di nomi e aggettivi (Nell’astuccio ci sono 2 penne, 4 matite, 2 gomme da cancellare, 5 pastelli, 1 temperino. Giovanna era brutta, antipatica, poco intelligente, maleducata);

3. per separare i complementi indiretti e le proposizioni subordinate, particolarmente quando sono all’inizio della frase (Per me, stiamo sbagliando gioco. A Carlo, ho dato il mio astuccio. Per giocare a carte, bisogna sapere le regole).

Per rispondere all’eterna domanda che attanaglia gli italiani “prima del ma ci vuole la virgola?”, la regola più conosciuta vuole che il ma avversativo utilizzato per coordinare due frasi sia preceduto da una virgola, si può invece evitarla quando ad essere unite sono due frasi brevi o due parole. In realtà non è sempre così, tutto dipende dalla funzione delle frasi e si può decidere se l’opposizione o uno dei due elementi coordinati debbano essere sottolineati dalla punteggiatura o meno.
 
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