Mixky |
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| E' difficile commentare questo racconto. Non so da che parte iniziare. Si dice che di solito partire dell'inizio sia un buon modo. E allora sia. La frase d'apertura è straordinaria. Quei pensieri sparpagliati sul cuscino hanno una poesia unica, hanno le sembianze di neri capelli troppo lunghi sparsi sulla federa bianca. Come sempre i racconti di Sage non deludono mai. Non ricorda quali siano le da fare, Severus, nemmeno della pozione che straborda in piccole sfere concentriche dal calderone, non è specificato il colore della pozione, ma perchè io ho immaginato delle sfere iridescenti? E poi la frase che ti stende, che dice Tutto e Niente: "Il ragazzo se n'è andato un sacco di milligrammi fa" Assolutamente bella, magistrale nella sua semplicità eppure così efficace. E il dubbio di non saper cosa fare, cosa fare di tutto e di niente, cosa fare domani quando ci sarà da dire e fare troppe cose anche solo per pensarci eppure si addormenta col pensiero di domani, con una piccola speranza a cacciare quegli spettri ghignanti. E' bella, Sage. E' poesia pura. Ed io ne sono completamente rapita.
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