| Dopo lunga e travagliata riflessione, ho deciso di buttarmi e pubblicare il mio primo piccolo racconto. Devo confessare che mai avrei pensato di arrivare a questo. Indecisa sulla sezione in cui inserirlo, ho seguito il consiglio di Ida e lo posto qui, anche se non è proprio un regalo di compleanno, quanto piuttosto un regalo di Natale per Severus.
Titolo: Letterina di Natale
Autore: silver doe Data: novembre 2020 Beta reader: Ida59, che ringrazio di cuore per avermi dato l’incoraggiamento di cui avevo bisogno Tipologia: flash fic Rating: per tutti Genere: sentimentale Avvertimenti: nessuno Riassunto: Caro Babbo Natale, so che troverai un po’ strana questa letterina. Molto strana. Personaggi: Severus Piton; l’autrice della letterina Pairing: nessuno Epoca: HP a Hogwarts Disclaimer: Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I personaggi originali, i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
Caro Babbo Natale, so che troverai un po’ strana questa letterina. Molto strana. Mi scuso se tanti inverni sono passati dall’ultima volta che te ne ho scritta una, ma non ti ho mai dimenticato. Anche il regalo che sto per chiederti è davvero insolito. E nemmeno tanto semplice, credo. Uff, com’è difficile trovare le parole. Il fatto è che ho bisogno del tuo aiuto. No, il dono in questione non è per me e, nemmeno per un bambino babbano, come è tua consuetudine. È per un uomo. Un uomo che ha conosciuto il male, ma un uomo profondamente buono. È un mago, che pur essendo tale, ha bisogno di un po’ di magia. Severus Piton. Ne avrai sentito parlare, d’altra parte sei un mago anche tu, no?
Allora, mi faccio coraggio, ecco il regalo di Natale che vorrei per lui. Vorrei che quella mattina aprisse la finestra e, chiudendo gli occhi, si lasciasse accarezzare il viso dal lieve tepore del sole invernale e dall’aria tersa e profumata di resina. Vorrei che uscisse dal suo sotterraneo e passeggiasse assaporando la pace e la magia della Foresta innevata e silenziosa, senza pensare a nulla. Vorrei che non si ritraesse dall’abbraccio di Silente, perché lui è l’unico che lo conosce fino in fondo e, proprio per questo, ripone in lui stima, affetto e totale fiducia. Vorrei che a tavola in Sala Grande, guardasse negli occhi Minerva che gli siede accanto e gli sorride mentre, con una punta d’ansia, si preoccupa che mangi abbastanza, perché lei, pur non sapendo proprio tutto di lui, lo ama come una madre, incondizionatamente. E poi vorrei che, facendo ritorno la sera nel suo solitario rifugio nel sotterraneo, trovasse il tepore di un fuoco acceso e un nido di pettirossi sul davanzale della finestra.
Caro Babbo Natale, lo so, lo so, per Natale ti ho già chiesto troppo, ma ci sarebbe ancora qualcosina… beh, visto che ormai ci sono, va bene, voglio essere audace e vado fino in fondo. E allora, vorrei che lui non fosse tanto duro con sé stesso e che potesse vedersi dentro come è veramente e non come crede di essere. Vorrei che si volesse bene come gliene voglio io e che si lasciasse amare nel modo in cui lui stesso sa amare. Perché non è un marchio sul braccio che lo definisce, lui è infinitamente di più.
Caro Babbo Natale, perdonami se sono stata sfacciata, mi sono lasciata un tantino trasportare, ma l’emozione era troppa, e se solo tu mi potessi aiutare! Mi rendo conto che non è un regalo da poco quello che ti chiedo, d’altra parte tu di miracoli te ne intendi, no?
Con Affetto, Buon Natale
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