La mia visione personale del GoticoVisto che la definizione di scrittura
gotica é gia' stata trattata, cerchero' di definire la mia
scrittura gotica, tenendo conto del mio
essere gotico.
Potrei semplicemente definirmi gotica perché mi piace il nero. Vestiti, design, cibo, ambientazioni, "umore", il nero in sé come colore... ma pero' a pensarci bene a volte l'arcobaleno non é abbastanza variopinto per quello che vorrei esprimere o indossare
Cosa c'é di piu' bello di un furgone giallo canarino, un'auto rosa, dei pantaloni viola elettrico? Una casa color mandarino?
Forse posso provare nell'ambito musicale: evviva la musica tetra, cupa, distruttiva... dal punk al classico passando per tutte le sfumature di nero. Dopo uno struggente Notturno di Chopin metto nella fessura del lettore CD una bel fanfaroso Inno alla gioia o uno sbarazzino funk, una gioiosa Salsa, una canzonetta...
Bocciamo anche la musica
Ma io sono gotica dentro, come lo giustifico?
Ah, ecco! Adoro le grotte, i cunicoli, le gallerie, la notte, i concerti negli scantinati bui e fumosi, gli scheletri, l'oscurita'...
E chi passerebbe le estati dormendo al sole? Che domanda, io...
Chi desidererebbe abitare all'aria aperta? Sempre io. Chi impazzisce se non esce di casa una volta al giorno? Io...
Proviamo con questo: amo e ho bisogno la solitudine, talvolta toccando quasi l'ascetismo. Pero' poi una bella festa fra amici, con risate e scherzi in compagnia, ci sta proprio bene. Una di quelle che poi te la ricordi anche quando il giorno dopo prendi l'ennesima aspirina e elimini i vuoti...
Allora sono sicuramente i miei pensieri. Cio' che a volte mi da veramente da pensare, come ad esempio se il fatto di essere cresciuta a verdure coltivate in terreno proveniente da un cimitero possa aver avuto conseguenze sulla mia anima*. Ma arrivo a domandarmi con uguale insistenza se quelle fantastiche scarpe color acciaio di Dolce&Gabbana mi donino... peccato che non avevano piu' la ma misura (per fortuna... costavano una cifra...)
Ma allora come lo giustifico? Cosa rende gotico questo insieme di eccessi, di contraddizioni? Cosa c'é di gotico nel bianco e nel nero messi assieme?
Qualcosa che ricorda lo Ying e lo Yang, pero' non giungo ancora al gotico. Intesi a questo modo, i miei eccessi servono solo ad equilibrarmi, a rendermi stabile e ad aprirmi gli orizzonti.
OK, non ho scampo... e nemmeno voi! Parliamo di architettura!!!
L'architettura gotica!
Premetto che non vi tediero' con pallose tesi, anche perché lo stile gotico nell'architettura é veramente molto vasto e complesso. Ci sono varie epoche, vari stili influenzati da usi e costumi nazionali... Bastera' fermarsi a quel poco che basta a giustificare il mio essere gotico.
Cio' che per me definisce l'architettura gotica sono alcune piccole cosette, delle definizioni quasi infantili.
Prima di tutto il bianco e il nero appunto, intesi come forte contrasto cromatico. Contrasto presente in numerose costruzioni gotiche come cattedrali e chiese non nella forma di bianco e nero (tipico del romanico tardo pisano e antecedente al gotico) ma del color mattone e del bianco (Palazzo pubblico di Siena, Palazzo del Comune di Piacenza...).
Per quello che riguarda la forma, mi appoggio all'architettura gotica inglese e francese, dove gli edifici si stagliavano prepotenti ma slanciati verso l'alto, ben saldi sulle loro basi e fondamenta. Da questo paragone torno sul mio bisogno di esoterismo, di ascetismo, mai lasciando la solida razionalita' e praticita'.
Ancora parlando di forma degli edifici, mi permetto di assumere come mie qualita' la semplicita' e chiara definizione della pianta di un edificio gotico, accostata alle minuziose e complicate decorazioni che a prima vista e da lontano potrebbero passare inosservate.
In poche parole piu' ci si addentra piu' la faccenda si fa complicata.
Un caos ben definito questo mio
essere gotico *Sono giunta alla conclusione che questo fatto non abbia causato grandi storpiamenti di personalita', a nessuno della mia famiglia
Edited by chiara53 - 25/4/2015, 18:19