Il Calderone di Severus

Club delle Nere Fanwriter

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Ale85LeoSign
view post Posted on 2/12/2008, 16:49




CITAZIONE (Ida59 @ 2/12/2008, 16:46)
Waooo, che papiro, complesso e intrigante, condito con immagini stupende!
:applauso:

Mica parli col primo cervello di scimmia che passa per strada :D :D :D (tanto per stare nell'horror gotico :D :D :D )

Edited by Ida59 - 25/4/2015, 18:17
 
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view post Posted on 4/12/2008, 16:37
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Vi faccio anche questo regalo.

Se avete la possibilità, leggetela in inglese, la ritmica della lingua originale la rende magnificamente cupa e straziante, ma anche in italiano è tremendamente... bellissima.
Una delle pochissime cose che mi piacciono della letteratura gotica



Il Corvo (Edgar Allan Poe)

Una volta in una fosca mezzanotte, mentre io meditavo, debole e stanco,
sopra alcuni bizzarri e strani volumi d'una scienza dimenticata;
mentre io chinavo la testa, quasi sonnecchiando - d'un tratto, sentii un colpo leggero, come di qualcuno che leggermente picchiasse - pichiasse alla porta della mia camera.
-- « È qualche visitatore - mormorai - che batte alla porta della mia camera » --
Questo soltanto, e nulla più.

II.

Ah! distintamente ricordo; era nel fosco Dicembre,
e ciascun tizzo moribondo proiettava il suo fantasma sul pavimento.
Febbrilmente desideravo il mattino: invano avevo tentato di trarre
dai miei libri un sollievo al dolore - al dolore per la mia perduta Eleonora,
e che nessuno chiamerà in terra - mai più.

III.

E il serico triste fruscio di ciascuna cortina purpurea,
facendomi trasalire - mi riempiva di tenori fantastici, mai provati prima,
sicchè, in quell'istante, per calmare i battiti del mio cuore, io andava ripetendo:
« È qualche visitatore, che chiede supplicando d'entrare, alla porta della mia stanza.
« Qualche tardivo visitatore, che supplica d'entrare alla porta della mia stanza;
è questo soltanto, e nulla più ».

IV.

Subitamente la mia anima divenne forte; e non esitando più a lungo:
« Signore - dissi - o Signora, veramente io imploro il vostro perdono;
« ma il fatto è che io sonnecchiavo: e voi picchiaste sì leggermente,
« e voi sì lievemente bussaste - bussaste alla porta della mia camera,
« che io ero poco sicuro d'avervi udito ». E a questo punto, aprii intieramente la porta.
Vi era solo la tenebra, e nulla più.

V.

Scrutando in quella profonda oscurità, rimasi a lungo, stupito impaurito
sospettoso, sognando sogni, che nessun mortale mai ha osato sognare;
ma il silenzio rimase intatto, e l'oscurità non diede nessun segno di vita;
e l'unica parola detta colà fu la sussurrata parola «Eleonora!»
Soltanto questo, e nulla più.

VI.

Ritornando nella camera, con tutta la mia anima in fiamme;
ben presto udii di nuovo battere, un poco più forte di prima.
« Certamente - dissi - certamente è qualche cosa al graticcio della mia finestra ».
Io debbo vedere, perciò, cosa sia, e esplorare questo mistero.
È certo il vento, e nulla più.

VII.

Quindi io spalancai l'imposta; e con molta civetteria, agitando le ali,
si avanzò un maestoso corvo dei santi giorni d'altri tempi;
egli non fece la menoma riverenza; non esitò, nè ristette un istante
ma con aria di Lord o di Lady, si appollaiò sulla porta della mia camera,
s'appollaiò, e s'installò - e nulla più.

VIII.

Allora, quest'uccello d'ebano, inducendo la mia triste fantasia a sorridere,
con la grave e severa dignità del suo aspetto:
« Sebbene il tuo ciuffo sia tagliato e raso - io dissi - tu non sei certo un vile,
« orrido, torvo e antico corvo errante lontanto dalle spiagge della Notte
« dimmi qual'è il tuo nome signorile sulle spiagge avernali della Notte! »
Disse il corvo: « Mai più ». (*)

(*N.d.Ary) In inglese è «no more» che ha molto del gracchiare del corvo.

IX.

Mi meravigliai molto udendo parlare sì chiaramente questo sgraziato uccello,
sebbene la sua risposta fosse poco sensata - fosse poco a proposito;
poichè non possiamo fare a meno d'ammettere, che nessuna vivente creatura umana,
mai, finora, fu beata dalla visione d'un uccello sulla porta della sua camera,
con un nome siffatto: « Mai più ».

X.

Ma il corvo, appollaiato solitario sul placido busto, profferì solamente
quest'unica parola, come se la sua anima in quest'unica parola avesse effusa.
Niente di nuovo egli pronunziò - nessuna penna egli agitò -
finchè in tono appena più forte di un murmure, io dissi: « Altri amici mi hanno già abbandonato,
domani anch'esso mi lascerà, come le mie speranze, che mi hanno già abbandonato ».
Allora, l'uccello disse: « Mai più ».

XI.

Trasalendo, perchè il silenzio veniva rotto da una risposta sì giusta:
« Senza dubbio - io dissi - ciò ch'egli pronunzia è tutto il suo sapere e la sua ricchezza,
« presi da qualche infelice padrone, che la spietata sciagura
« perseguì sempre più rapida, finchè le sue canzoni ebbero un solo ritornello,
« finchè i canti funebri della sua Speranza ebbero il malinconico ritornello:
« Mai, - mai più ».

XII.

Ma il corvo inducendo ancora tutta la mia triste anima al sorriso,
subito volsi una sedia con ricchi cuscini di fronte all'uccello, al busto e alla porta;
quindi, affondandomi nel velluto, mi misi a concatenare
fantasia a fantasia, pensando che cosa questo sinistro uccello d'altri tempi,
che cosa questo torvo sgraziato orrido scarno e sinistro uccello d'altri tempi
intendea significare gracchiando: « Mai più ».

XIII.

Così sedevo, immerso a congetturare, senza rivolgere una sillaba
all'uccello, i cui occhi infuocati ardevano ora nell'intimo del mio petto;
io sedeva pronosticando su ciò e su altro ancora, con la testa reclinata adagio
sulla fodera di velluto del cuscino su cui la lampada guardava fissamente;
ma la cui fodera di velluto viola, che la lampada guarda fissamente
Ella non premerà, ah! - mai più!

XIV.

Allora mi parve che l'aria si facesse più densa, profumata da un incensiere invisibile,
agiato da Serafini, i cui morbidi passi tintinnavano sul soffice pavimento,
- « Disgraziato! - esclamai - il tuo Dio per mezzo di questi angeli ti à inviato
« il sollievo - il sollievo e il nepente per le tue memorie di Eleonora!
« Tracanna, oh! tracanna questo dolce nepente, e dimentica la perduta Eleonora!
Disse il corvo: « Mai più ».

XV.

- « Profeta - io dissi - creatura del male! - certamente profeta, sii tu uccello o demonio! -
- « Sia che il tentatore l'abbia mandato, sia che la tempesta t'abbia gettato qui a riva,
« desolato, ma ancora indomito, su questa deserta terra incantata
« in questa visitata dall'orrore - dimmi, in verità, ti scongiuro -
« Vi è - vi è un balsamo in Galaad? dimmi, dimmi - ti scongiuro. -
Disse il corvo: « Mai più ».

XVI.

- « Profeta! - io dissi - creatura del male! - Certamente profeta, sii tu uccello o demonio!
« Per questo Cielo che s'incurva su di noi - per questo Dio che tutti e due adoriamo -
« dì a quest'anima oppressa dal dolore, se, nel lontano Eden,
« essa abbraccerà una santa fanciulla, che gli angeli chiamano Eleonora,
« abbraccerà una rara e radiosa fanciulla che gli angeli chiamano Eleonora ».
Disse il corvo: « Mai più ».

XVII.

- « Sia questa parola il nostro segno d'addio, uccello o demonio! » - io urlai, balzando in piedi.
« Ritorna nella tempesta e sulla riva avernale della notte!
« Non lasciare nessuna piuma nera come una traccia della menzogna che la tua anima ha profferita!
« Lascia inviolata la mia solitudine! Sgombra il busto sopra la mia porta!
Disse il corvo: « Mai più ».

XVIII.

E il corvo, non svolazzando mai, ancora si posa, ancora è posato
sul pallido busto di Pallade, sovra la porta della mia stanza,
e i suoi occhi sembrano quelli d'un demonio che sogna;
e la luce della lampada, raggiando su di lui, proietta la sua ombra sul pavimento,
e la mia, fuori di quest'ombra, che giace ondeggiando sul pavimento
non si solleverà mai più!
 
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view post Posted on 4/12/2008, 18:25
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Dalla luna...

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E' bellissima Ary, la conoscevo già ma mi mette i brividi ogni volta.
Me la immagino recitata da una voce calda e profonda come quella di Alan, davanti ad un camino dalla fiamma morente; fuori il vento ulula e la pioggia picchia sui vetri incessante.
 
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Aliseia
view post Posted on 4/12/2008, 19:41




CITAZIONE (Ary64 @ 4/12/2008, 16:37)
Il Corvo (Edgar Allan Poe)

...
e i suoi occhi sembrano quelli d'un demonio che sogna;
e la luce della lampada, raggiando su di lui, proietta la sua ombra sul pavimento,
e la mia, fuori di quest'ombra, che giace ondeggiando sul pavimento
non si solleverà mai più!

Grazie, Ary.
Questa poesia mi ricorda perché sono nel fandom, mi ricorda perché ho scelto il mio Avatar, e la malinconica ff scritta da una ragazza inglese, dove il Corvo di Poe aleggiava nel racconto come se fosse l'anima di Severus.
Mi ricorda che leggevo il Principe Mezzosangue, prima dell'uscita di DH, e avevo tra le pagine una cartolina con i Corvi di Van Gogh, e pensavo "speriamo che lui si salvi", e in un certo senso sono stata accontentata, anche se in modi e tempi che non avrei voluto.
Grazie, mi fa bene ricordare quell'emozione, quel brivido, persino quella malinconia :wub:
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 4/12/2008, 19:46






Ahhh, il mitico Edgar!

Adoro Poe, soprattutto i suoi racconti come "Il pozzo e il pendolo" o "il gatto nero". :wub: :lol:
Magnificamente gotico, Ary, una gran bella scelta.

Mi permetto di inserire un'immagine per sottolineare il brano (intonatissima con la nostra Ali, direi :lol: :lol: :lol: )




Edited by Ale85LeoSign - 4/12/2008, 20:53
 
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Nykyo
view post Posted on 4/12/2008, 21:25




Stupenda Ary!

Poe è sempre uno dei più grandi scrittori e conoscitori dell'animo umano di tutti i tempi ed è sempre un piacere incredibile leggerlo.

Fra l'altro piu che Severus a me il Corvo riporta alla mente l'omonimo, poetico fumetto ed è una rimembranza davvero emozionante.
 
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view post Posted on 4/12/2008, 22:41
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (ellyson @ 4/12/2008, 18:25)
E' bellissima Ary, la conoscevo già ma mi mette i brividi ogni volta.
Me la immagino recitata da una voce calda e profonda come quella di Alan, davanti ad un camino dalla fiamma morente; fuori il vento ulula e la pioggia picchia sui vetri incessante.


Io, invece, non la conoscevo.
Ma il mio pensiero è stato lo stesso, così come i brividi che mi sono corsi nella schiena.
Una voce profonda e calda, musicale e triste, davanti a un fuoco morente che progressivamente lascia il posto all'oscurità, anche nell'anima sempre più pervasa dallo sconforto.


Edited by Ida59 - 22/6/2015, 23:39
 
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Aliseia
view post Posted on 5/12/2008, 15:22




CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 4/12/2008, 19:46)
Mi permetto di inserire un'immagine per sottolineare il brano (intonatissima con la nostra Ali, direi :lol: :lol: :lol: )

Grazie, tu sei un vero tesoro (e sapendo quanto ami la parola "grazie" e i vezzaggiativi, li ho messi in grassetto, cara 'cina ;) ;) ;) )
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 6/12/2008, 01:21




CITAZIONE (Aliseia @ 5/12/2008, 15:22)
CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 4/12/2008, 19:46)
Mi permetto di inserire un'immagine per sottolineare il brano (intonatissima con la nostra Ali, direi :lol: :lol: :lol: )

Grazie, tu sei un vero tesoro (e sapendo quanto ami la parola "grazie" e i vezzaggiativi, li ho messi in grassetto, cara 'cina ;) ;) ;) )

Con questi grazie mi farete impazzire del tutto, :wacko: ma visto che c'è anche il 'cina per questa volta passi :lol: :lol: (prima e ultima sia ben chiaro!!! :D :D :P :P :wub: :wub: :wub:
 
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Aliseia
view post Posted on 16/12/2008, 14:19




Il mio momento gotico da HP

CITAZIONE
"Ho sentito bene, Piton?" chiese lentamente. "Qualcuno è penetrato nel tuo ufficio?"
"Non è importante" disse Piton freddamente.
"Al contrario" ringhiò Moody, "è molto importante. Chi potrebbe voler penetrare nel tuo ufficio?"
"Uno studente, direi" rispose Piton. Harry vide una vena pulsare in modo orribile sulla tempia unticcia di Piton. "E' già successo prima. Ingredienti di pozioni sono spariti dalla mia dispensa privata... studenti che cercavano di preparare misture illegali, senza dubbio..."
"Quindi devo dedurre che stavano cercando ingredienti di pozioni, eh?" disse Moody. "Non è che tu nascondi qualcos'altro nel tuo ufficio?"
Harry vide i contorni del viso giallastro di Piton diventare di un brutto color mattone, mentre la vena nella tempia pulsava più in fretta.
"Lo sai che non nascondo niente, Moody" disse, in tono calmo e minaccioso, "dal momento che tu stesso hai frugato con gran cura nel mio ufficio".
Il viso di Moody si contorse in un sorriso. "Privilegi da Auror, Piton. Silente mi ha detto di tenere d'occhio..."
"Si dà il caso che Silente si fidi di me" disse Piton a denti stretti. "Mi rifiuto di credere che ti abbia dato ordine di perquisire il mio ufficio!"
"Ma certo che Silente si fida di te" ringhiò Moody. "E' un uomo fiducioso, vero? E' convinto che a tutti sia dovuta una seconda possibilità. Ma io... io dico che ci sono macchie che non vengono via, Piton. Macchie che non vengono mai via, capisci quello che voglio dire?"
Piton all'improvviso fece una cosa molto strana. Si afferrò convulsamente il braccio sinistro con la mano destra, come se gli facesse male.
Moody scoppiò a ridere.

Se dovessi scegliere un momento gotico nella Saga, sceglierei questo, anche se proprio gotico non è. Ma i corridoi bui di Hogwarts, il ghigno mostruoso del falso Moody, e, su tutto, l'immagine di quell'uomo tormentato, quel suo dolore segreto, hanno su di me quell'effetto. Quel gesto “convulso” è tra quelli che, al di là della sgradevole descrizione della Rowling, mi hanno fatto innamorare di Severus.
 
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Nykyo
view post Posted on 16/12/2008, 14:31




Povero Severus, quello è anche uno dei miei pezzi preferiti e credo che oltre all'evidente dolore del rimorso Severus lì provi una delle più grosse stilettate della sua vita al sentire insinuare che Silente potrebbe non fidarsi di lui.
Com'è rapido a fidarsi comunque del vecchio e ricacciare quelle parole nella gola del falso Moody, ma nello stesso tempo come si sente che ha accusato il colpo...
 
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stefi
view post Posted on 16/12/2008, 14:49




Ammetto che questo pezzo mi sconvolge ogni volta che lo leggo. Mi sconvolge ancor piu' della SUA fine :(
E devo dire che allo stesso momento quella frase mi piace tantissimo, forse perché quelle parole sono troppo forti, piu' forti di una pugnalata, piu' forti del SUO autocontrollo.
Le rileggo volentieri, permettendomi cosi' un po' di sano masochismo.
Ammetto che a volte mi piace come scrittrice, la Rowling ;)
 
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view post Posted on 16/12/2008, 14:50
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (Aliseia @ 16/12/2008, 14:19)
... e, su tutto, l'immagine di quell'uomo tormentato, quel suo dolore segreto, hanno su di me quell'effetto. Quel gesto “convulso” è tra quelli che, al di là della sgradevole descrizione della Rowling, mi hanno fatto innamorare di Severus.

:wub: :lovelove: :wub:
 
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stefi
view post Posted on 7/1/2009, 20:43




Ecco il mio oscuro contributo per le Nere Fanwriter.
Si tratta della ff Ironia della Morte, pubblicata su Magie Sinister Storie.
La storia era stata scritta per una sfida, ma vi prego di leggere la versione di Magie Sinister Storie perché é illustrata.
A breve seguira' anche la mia personale visione del "gotico", cosi' potrete capire meglio le mie motivazioni.

Edited by Ida59 - 20/5/2017, 19:31
 
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view post Posted on 7/1/2009, 21:57
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I ♥ Severus


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Cari membri del Club delle Nere Fanwriter, STEFI ha presentato il suo dono iniziatico.
Ritiriamoci quindi nella Nera Corte per effettuare la Votazione.


Edited by Ida59 - 20/5/2017, 19:31
 
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