Il Calderone di Severus

N. 6 - Gli occhi di Severus -

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phobera
view post Posted on 17/6/2008, 21:12




Oddio Earendil anche se è prosa è pura poesia!!
Ci sono tanti punti bellissimi e significativi che per segnalarli tutti dovrei riscriverlo tutto, ben poche parole ne rimarrebbero fuori!!!!!!!
 
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Astry
view post Posted on 19/6/2008, 21:17




Ho spulciato un po' la mia ff "Amando il vento" visto che Ida dice di averci trovato perecchi riferimenti agli occhi di Severus.
Io ho trovato questi, non so se sono quelli di cui parlava Ida.

AMANDO IL VENTO




Cap. 6: Servo fedele

... Un lampo infuocato attraversò lo sguardo di Severus, le sue iridi nere saettarono in quelle azzurre dell’altro, con tutto il loro carico di rabbia, rimorso e disgusto...

Cap. 7: Fiore mortale


... Gli occhi scuri della strega si immersero nelle iridi di Severus, sempre più fredde, sempre più buie. Il fuoco, quella fiamma che vi aveva visto solo due settimane prima, si stava lentamente spegnendo...


... Fece per allontanarsi, ma si accorse di non voler distogliere lo sguardo da lei, sarebbe rimasto a guardarla per giorni, dolce balsamo per i suoi occhi feriti da tanto orrore...

... Le iridi ardenti posate su corpo di lei, ne percorsero ogni centimetro, seguendo le volute della stoffa del suo abito bianco, insinuandosi fra le sue pieghe, fin dove si facevano più fitte, sognando di introdursi con dolcezza fin nella sua intimità dove solo l’ombra poteva accedere…

Cap. 9: Il volto dell’inferno
... Si chinò su di lei, il viso era irrigidito in una smorfia di disgusto, ma i suoi occhi non poterono fare a meno di infiammarsi incrociando quelli di lei: l’amava e non glielo aveva mai detto...

Cap. 12: Baciato dal vento

... Provò a regolare il respiro, senza distogliere lo sguardo dalla sua Iris: era bellissima immersa in quella luce. Una fiamma che ardeva solo per lui, specchiandosi nei suoi limpidi occhi neri e riscaldando il suo cuore...

Cap. 14: Per la sua anima
... "Faccio quello che avrei dovuto fare un anno fa: cancello questo maledetto Marchio.”
Si portò la mano alla cintura afferrando un elegante pugnale dalla lama finemente decorata. Gli occhi sembravano bruciare delle stesse fiamme dell’inferno...

Cap. 15: Albus Silente
... Appena la porta si richiuse alle spalle di Silente, gli occhi di Severus corsero ad immergersi nelle iridi scure della sua Iris.
Avrebbe voluto imprimersi nella memoria ogni più piccolo particolare di quel viso; tremò al pensiero di poter perdere anche quel ricordo se l'avessero condannato al bacio...

... Silente, aveva intuito i suoi pensieri, si avvicinò poggiandogli una mano sulla spalla.
Normalmente Piton si sarebbe sottratto a quel gesto d’affetto non richiesto, eppure non si mosse. Il mago più anziano si rese conto che stava tremando, le sue dita ossute strinsero con maggior vigore e il giovane mago chiuse gli occhi, come un bambino che cerca di superare la paura del buio ricreando le tenebre nella sua mente per esorcizzarle.
Aveva deciso, sì, avrebbe accettato la proposta di Silente, sapeva che, una volta fuori, sarebbe stato solo, anzi, molto peggio, sarebbe stato in compagnia della propria coscienza, una compagna scomoda per chi come lui sarebbe stato costretto a fare cose terribili.
Per quanto tempo sarebbe riuscito a metterla a tacere? La sottile barriera delle palpebre lo aveva sempre protetto da se stesso, quando cercava di resistere all’amore, ma lo avrebbero protetto anche dall’orrore?
Strinse con forza gli occhi, fin quasi a farsi male, era quello che lo attendeva, una volta tornato da Voldemort, solo le tenebre, per chissà quanto tempo ancora.
Non il buio rassicurante creato dallo schermo di quelle sottili membrane, l'ultimo rifugio, un luogo in cui avrebbe nascosto l'ultimo brandello della sua anima, ma la vera oscurità: quella del male. Quella che avrebbe cercato di inghiottire quell’anima, il giorno in cui Voldemort gli avrebbe chiesto di uccidere di nuovo.
Quel giorno avrebbe chiuso gli occhi, come stava facendo ora, non avrebbe guardato il sangue macchiare le sue mani e non avrebbe guardato le lacrime della propria coscienza, avrebbe immaginato di essere a Hogwarts, la mano di Silente sulla spalla e Iris al suo fianco.
Solo così poteva farcela, doveva farcela per Iris, solo per lei.
Avrebbe tenuto gli occhi chiusi, ma non avrebbe visto solo il buio. Avrebbe visto quel filo sottile, avrebbe visto l'amore di lei e la fiducia dell'anziano mago.
A quel filo si sarebbe aggrappato, ogni volta che si fosse sentito perso, amore e fiducia l’avrebbero protetto.
Aprì lentamente gli occhi, le iridi nerissime scintillarono incrociando lo sguardo paterno del vecchio di fronte a lui, il Preside annuì, sembrava aver già letto nella sua mente, quella parola che, solo un istante dopo, sentì scivolare come un soffiò fuori dalle sue labbra.
“Accetto!”...


Cap. 18: L’ultima notte
... Lacrime silenziose cominciarono a scivolare sul viso pallido e segnato dagli anni e dal dolore, ma i suoi occhi profondi e ancora nerissimi brillavano di una strana luce, una luce che non li illuminava ormai da troppo tempo, come se si fossero svegliati da un lungo sonno, come se vedessero per la prima volta...
 
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view post Posted on 20/6/2008, 10:18
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I ♥ Severus


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Non saprei, Astry, secondo me ce n'erano ancora altri.
Qualcosa che aveva a che fare con i riflessi, anche.

Però questi brani sono bellissimi e indubbiamente molto diversi dai miei. (Appena ho finito di scrivere il cap. 19 giuro che cerco anche io i miei brani: saranno centinaia!)

Il mio preferito è il terzo del cap. 7: avresti mai potuto dubitarne???
Ma mi piace moltissimo anche quello del capitolo 14 e quello lungo del cap. 15.


Edited by Ida59 - 27/8/2015, 14:27
 
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Astry
view post Posted on 20/6/2008, 22:49




Mmmm! Ho controllato e ricontrollato, in effetti ci sono riferimenti ai riflessi, ma riguardano gli occhi di lei, non di Severus. Forse la cosa ha risvegliato in te vecchi ricordi, altri riflessi, altra ff e questa volta sì, erano riferiti a Severus:


DOPO LA VITTORIA


Cap. 4: Attesa

“Perdonami, Minerva, se ti ho deluso.” sussurrò, rivolgendosi a quell’oggetto inanimato, come se vedesse impresso in quel vetro il volto della donna che gliel’aveva dato, ma la superficie lucida dell’ampolla gli restituì solo il suo sguardo e il mago si perse nei suoi stessi occhi: un baratro tenebroso, un’oscurità senza fine, un infinito dolore.
A quegli occhi, Minerva non aveva saputo negare il suo aiuto.

Per ora ti rinfresco la memoria con questo, quando troverò il tempo spulcerò tutta la ff, credo che in questa ci siano più riferimenti ai suoi occhi e anche i riflessi che ti piacciono tanto.
 
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view post Posted on 21/6/2008, 09:52
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Aaaaaah... sì, adoro quel brano (tutto il capitolo, a dire il vero!)

Edited by Ida59 - 27/8/2015, 14:28
 
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view post Posted on 24/6/2008, 14:23
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Ecco qui, ho cominciato a spulciare la mia prima storia e ho trovato pagine e pagine di citazioni sugli occhi.

Ve ne metto poche per volta, così non fate indigestione.

Da Antica Magia - Cap. I - I nuovi insegnanti

Mentre questi parlava, la donna con l’abito rosso tornò a fissare il mago defilato nella penombra, il cui sguardo l’aveva turbata. Fino a quel momento non lo aveva neppure visto, ma poi, quegli occhi penetranti fissi su di lei avevano attirato la sua attenzione: come si era permesso di guardarla a quel modo?
Era alto, con un fisico asciutto, carnagione pallida, lunghi capelli neri che scendevano in parte a coprirgli il volto e… e quegli infuocati e profondi occhi neri che le avevano fatto provare un brivido quando aveva incrociato il suo sguardo. Il viso era duro, scavato, quasi modellato in quella sua espressione d’odio e disgusto. Le labbra sottili erano strettamente contratte e quei profondi occhi neri ora rivelavano solo una gelida indifferenza. Era interamente vestito di nero, con un lungo mantello drappeggiato con raffinata eleganza sulle spalle. Non era certo difficile immaginare di chi si trattava: doveva essere il tristemente famoso Professore di Pozioni, Severus Piton, il mago che da anni anelava proprio alla cattedra di Difesa contro le Arti Oscure.
Strano, se lo ricordava molto diverso: una particolare luce negli occhi ed un sorriso stupito ed orgoglioso sul suo giovane volto di ragazzo. Erano passati quindici anni da quella notte, ed era stato solo un attimo: forse si era sbagliata.
O, forse, la vita era stata particolarmente dura con lui.



Cap. II - Gita a Hogsmeade

- Ecco, ora ci credo anche meno di prima. - rispose scortesemente Piton lanciandole uno sguardo maligno.

*


Se solo il suo sguardo avesse potuto incenerire, ora Piton si sarebbe trovato a dover eseguire un Incantesimo di Spegnimento su quella donna impertinente che lo provocava in modo così palese.

*


Le tue lezioni, in quel sotterraneo spaventevole, erano quanto di più desiderabile ed affascinante potevo immaginare. Ti aggiravi a controllare le nostre pozioni e ci guardavi, ed i tuoi occhi neri scintillavano più del fuoco che ardeva sotto i calderoni.


Edited by Ida59 - 27/8/2015, 14:28
 
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view post Posted on 25/6/2008, 09:26
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Continuiamo con Antica Magia Cap. III - I segreti del Mangiamorte

Rhoxane sussultò e si girò di scatto per guardarlo; il tono sembrava quasi amichevole, ma gli occhi com’erano: di ghiaccio o di fuoco?
Sorrideva.
Severus Piton era a braccia conserte e, incredibilmente, le stava sorridendo: non c’era ombra di scherno sulle sue labbra.
“Stupida, avanti, dì qualcosa, non rimanere lì come un’ebete a guardare i suoi occhi… ma sono così belli!” pensò Rhoxane.

*


- Potrebbe trattarsi di un antico Incanto d’Invisibilità, ma mancano le parole finali. Pensavo che cercando su quest’altro libro… - così dicendo si era spostata leggermente di lato ed il suo corpo aveva sfiorato quello del mago, mentre la sua mano, ora, era lievemente poggiata su quella di lui.
Piton si voltò verso di lei ed i loro volti per un attimo furono molto vicini, così vicini che le fiamme dei suoi occhi, quasi, potevano bruciarla.
Poi il mago ritrasse la mano, si spostò di lato e disse cupamente:
- Questa è un’antica e pericolosa Maledizione di Morte, ed è meglio che nessuno possa leggere quelle ultime parole.

*


Il sorriso di Rhoxane era luminoso, ma era nulla in confronto alla luce che ora sfolgorava negli occhi neri di Severus, e quel suo meraviglioso sorriso, così come la luce dei suoi occhi, era per lei, solo per lei.

*


Ma Rhoxane aveva ben altro cui pensare.
Stava faticosamente lottando con se stessa per controllare l’irresistibile desiderio di baciare quelle labbra sottili che stavano sfiorando le sue. Sarebbe bastato pochissimo, dischiudere un po’ la bocca e con la punta della lingua avrebbe potuto assaggiare il sapore delle labbra di Severus.
Gli occhi del mago, n’era assolutamente certa, erano fiamme nere di desiderio, eppure lui rimaneva immobile, non lo sentiva neppure respirare. Ancora un istante e non avrebbe resistito oltre, quelle labbra così vicine la stavano facendo letteralmente impazzire!


Edited by Ida59 - 27/8/2015, 14:28
 
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view post Posted on 25/6/2008, 21:50
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CITAZIONE (phobera @ 25/6/2008, 21:42)
snogsnogsnogthrobthrobthrob

Bello vedere che qualcuno gradisce: se la cosa ti può far felice, la scorta sugli "occhi" è fornitissima, molto più che sui bottoncini!

Edited by Ida59 - 27/8/2015, 14:28
 
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ale85leosign
view post Posted on 25/6/2008, 23:23




Com'è che queste occulate descrizioni ti riescono così bene? ;) :D


Nel listone di cose da fare adesso c'è anche "Leggere Antica Magia". :D :D :D

Ueh, donna! Se continui a lanciare esche impazzirò.
Sarà una follia piacevole, ma pur sempre folle. :wacko: :P :D

Noto certe cose vagamente "reali".

Chessò... un vestito rosso... il nome Rhoxane... :shifty:


Se solo il suo sguardo avesse potuto incenerire, ora Piton si sarebbe trovato a dover eseguire un Incantesimo di Spegnimento su quella donna impertinente che lo provocava in modo così palese.


Questa è favolosa!!! :D
 
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view post Posted on 26/6/2008, 12:19
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CITAZIONE (ale85leosign @ 26/6/2008, 00:23)
Se solo il suo sguardo avesse potuto incenerire, ora Piton si sarebbe trovato a dover eseguire un Incantesimo di Spegnimento su quella donna impertinente che lo provocava in modo così palese.

Questa è favolosa!!! :D

Quando leggerai Antica Magia, converrai con me che la provocazione di Rhoxane era veramente inaccettabile.
Ma lui, gentiluomo, si è limitato a sbatterle la porta in faccia (letteralmente)




Continuiamo con gli occhi tratti da Antica Magia

Cap. IV - Il Ballo


Lui era immobile, ai piedi della scala, nel suo elegante abito nero con sottili risvolti di raso, i lunghi capelli corvini ad incorniciargli le guance pallide ed il mantello elegantemente drappeggiato sulle spalle.
I suoi occhi erano puntati su di lei, neri diamanti ardenti che con delicata passione le accarezzavano il corpo, seguendo le pieghe di velo leggero dell’abito che si aprivano mentre scendeva.
La maga vedeva solo Severus, godendosi la sua devota ammirazione. Se nel grande salone ci fosse stato anche qualcun altro, certo lei non avrebbe saputo dirlo.
Rhoxane si diresse verso il mago, sorridente e sicura. Sentiva le fiamme dei suoi occhi su di lei, il suo sguardo sempre più intenso, che l’avvolgeva e la sconvolgeva: il cuore le batteva all’impazzata, ma non abbassò lo sguardo.
Ora stavano ballando, ma non aveva nemmeno avuto bisogno di chiederglielo: i loro occhi si erano perfettamente compresi, congiungendo i reciproci desideri.
Percepiva il solito e meraviglioso profumo che emanava dalla pelle di Severus e sentiva le sue mani sfiorarle la schiena nuda, con quel tocco così leggero e delicato, quasi sfuggente.
I suoi profondi occhi neri erano vicini, così vicini che lei già vi si stava perdendo dentro: ma come aveva potuto pensare di riuscire a sedurlo, quella sera, se già dopo pochi istanti tra le sue braccia non capiva più nulla?

*


Camminarono per un po’, senza parlare, l’uno vicino all’altra ma senza neppure sfiorarsi, allontanandosi dalle luci e dai rumori del castello.
Poi Rhoxane si fermò e lo guardò negli occhi che scintillavano alla luce delle stelle.
Come adorava quegli occhi, così belli e così tristi; come adorava quel viso che, senza quella sua solita maschera dura ed impassibile, le lasciava vedere tutta la bellezza e la sofferenza della sua anima.
Le parole le uscirono fuori da sole, senza che lei potesse fermarle, trattenerle, rallentarle.
- Ti amo Severus! Ti amo più di quanto avrei mai voluto amare un uomo, ti amo perché tu hai bisogno del mio amore... ed io ho bisogno del tuo amore. Ti amo follemente, irrazionalmente, insensatamente, irrimediabilmente! Ho cercato di resistere a questo sentimento: ma è stato tutto inutile. Ti amo, solo e semplicemente, ti amo!
Ecco. Glielo aveva finalmente detto. Avrebbe potuto anche cercare di essere un po’ più dolce, di sorridergli. Invece, aveva detto parole ardenti con occhi di fuoco.
Lui non parlava, non un muscolo si muoveva sul suo volto pallido, ed i suoi occhi erano ghiaccio nero che rifletteva le stelle.
Un silenzio interminabile, che durò solo poche frazioni di secondo.
Poi il fuoco sciolse il ghiaccio, un fuoco impetuoso che lei non gli aveva mai visto negli occhi. Uno sguardo che le faceva quasi paura.
La sua voce, profonda e roca, era piena di rassegnata tristezza:
- Amore! Ma io non so più amare, io non posso più amare! C’è stato un tempo in cui ho odiato troppo, per avere ancora il diritto d’amare, adesso.
Svanito il ghiaccio, svanito il fuoco, nei suoi occhi era rimasto solo un immenso dolore.
Una sofferenza profonda, una pena da troppo tempo radicata in lui. Una disperazione che lei non poteva, non voleva più vedere in quei suoi meravigliosi occhi neri.


Edited by Ida59 - 27/8/2015, 14:29
 
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phobera
view post Posted on 26/6/2008, 19:21




stasera vado a rileggerla, perchè mica me la ricordavo così ...così coinvolgente
 
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view post Posted on 26/6/2008, 21:22
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I ♥ Severus


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Ti rileggi più di 200 pagine in una sera???

Edited by Ida59 - 27/8/2015, 14:29
 
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view post Posted on 27/6/2008, 09:35
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I ♥ Severus


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Gli occhi di Piton sono molto espressivi e cambiano in modo incredibile a seconda delle circostanze e delle persone con cui si trova a interagire, come mostrano i due estratti seguenti.

Cap. VI - La pozione

Improvvisamente tutta la sua stanchezza sembrò essere svanita: sollevò in aria Rhoxane tra le braccia facendola volteggiare, poi la posò nuovamente a terra, sullo spesso tappeto davanti al caminetto acceso, caldo, luminoso e scoppiettante.
Cominciò a baciarla con infinito ardore e desiderio e ad ogni bacio ne seguiva un altro, senza fine, senza interruzione, senza riposo, e non c’era posto per le parole in quella passione inesauribile che consumava entrambi.
Le fiamme, negli occhi di Severus, erano più ardenti di quelle del fuoco del caminetto.

*


Gli intensi occhi neri sfolgoravano di luce, mentre con voce ferma pronunciava quelle parole ed il suo sorriso non venne meno: per la prima volta in tanti anni un ricordo del passato era tornato alla sua mente senza portargli il solito carico d’angosciose sofferenze.


Cap. VII - Voldemort

Un’ombra scura passò negli occhi di Severus che diventarono ancora più neri e profondi, come un baratro.

*


Gli occhi di Severus erano nera brace incandescente.

*


Gli occhi neri di Piton ardevano nell’oscurità della chiesa e la sua voce vibrava d’orgoglio.

*


Rimase in silenzio, stringendogli una mano e sorridendogli amorevolmente, mentre contemplava i suoi profondi e appassionati occhi neri ancora colmi di sofferenza, che, lentamente, si chiudevano in un sonno sereno.


Edited by Ida59 - 27/8/2015, 14:29
 
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phobera
view post Posted on 27/6/2008, 21:05




Nera brace incandescente....wow!!!!!!!
Ma sarebbero da citare tutte!!!!!!!!!!
E tanto per rispondere al messaggio di prima, ierisera ho smesso di rileggerla causa caldo ma dovuto agli ormoni (I miei) che avevano raggiunto livelli incontrollabili!!!!
se una cosa mi piace non ho problemi a farci nottata, ma ieri sera DOVUTO SMETTERE se no andavo in crisi e non mistica :D :D :D :D
 
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264 replies since 4/6/2008, 11:27   4029 views
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