| Sempre da Trasparenza e purezza del cristallo ? ovvero - La compagna
Nella drammatica parte centrale di questa storia Severus è vicino al crollo... povero amore mio... ma Crystal sa ancora riportare la speranza
13 - Realtà d'incubo
Il tenue sorriso sulle labbra sottili di Severus non poteva essere più amaro né i suoi occhi neri più tristi: - No, proprio no, amore mio. Non ho voglia di fare l’amore. – Chiuse le palpebre e sospirò, scotendo piano il capo. – Ma non voglio, non posso dormire: ho paura, - ammise mordendosi le labbra, - ho terrore dei miei incubi! Gli occhi di Crystal si riempirono ancora di lacrime: anche poche ore di riposo gli erano negate! - Hai uno spaventoso bisogno di riposo, Severus! Non puoi prendere una delle tue pozioni, per un sonno senza sogni? Il mago scosse lieve il capo e sospirò, con amara rassegnazione: - Nessuna pozione potrebbe arginare il ricordo di quanto è appena accaduto. Le accarezzò piano la guancia, attirandola verso di sé: - Però, voglio che tu dorma qui, tra le mie braccia: voglio tenerti stretta, ho bisogno di stringerti e sentirti vicina. Chiuse gli occhi e sospirò, a lungo. Poi tornò a guardare l’azzurro delle iridi di Crystal, ancora lucido di lacrime, e il suo sguardo di tenebra vi s’immerse, irrimediabilmente attratto: - Tu sei la mia speranza, ciò che mi dà la forza di affrontare ogni giorno l’incubo infernale della mia vita. Voglio stringere a me la speranza, che tu rappresenti, di riuscire a convincere l’Ordine che io voglio, e posso, aiutarli a sconfiggere Voldemort. Cosa farò se domani Lupin non mi crederà? Si abbandonò sul cuscino, di nuovo scoraggiato e vinto. - Remus ti crederà, ne sono certa. – lo rassicurò Crystal. - Non ho ancora potuto dirtelo, perché non ci siamo più visti, ma quando gli ho portato la pozione Antilupo abbiamo parlato a lungo: ora anche lui ha compreso tutto, proprio come Hermione, e aspetta solo il tuo Patronus. Potter gli ha detto che una misteriosa Fenice li sta aiutando. Gli occhi di Severus scintillarono, neri cristalli all’improvviso ravvivati: si drizzò a sedere e allungò la mano afferrando la bacchetta riposta dalla maga sul comodino. La guardò con intensità per un lungo istante, l’espressione del viso che progressivamente si addolciva e le labbra che si schiudevano in un sorriso appena accennato rivolto verso il suo stupendo pensiero felice. Quindi mosse la bacchetta nell’aria, come una frusta, e l’eterea Fenice ne emerse con veemente sicurezza: - Domattina Lupin avrà il mio messaggio e tu lo condurrai al luogo dell’incontro. L’argenteo bagliore della Fenice attraversò la stanza e svanì. Crystal annuì sorridendo e il mago la strinse di nuovo tra le braccia, adagiandosi con lei sul cuscino: - Ora dormi, amore mio, qui, sul mio cuore. Sospirò e chiuse gli occhi: era a pezzi, nel fisico nella psiche, ma non poteva cedere al sonno. Però, voleva a tutti i costi che almeno lei riposasse. Le accarezzò piano i capelli, i lunghi riccioli dorati che le incorniciavano il viso ancora abbronzato e ricadevano morbidi su spalle e schiena. Con le labbra le sfiorò delicato la fronte e l’attirò a sé, con amore, sussurrando con intensità: - Ti amo, Crystal, mia meravigliosa compagna! Edited by Ida59 - 2/6/2023, 10:52
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