ale85leosign |
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| Ma che bella idea! (Ogni tanto DisAstry ne imbrocca una ) CITAZIONE Così profondi, intensi, scintillanti, fiamme nere che brillano nella notte. Non per dire, capo, ma questo io lo prenderei già come un contributo. Oh, sìììì! Mi associo, mi associo! Allora, citazione dalla mia fic: Il Torneo Quadrimaghi. Capitolo ??? ehm... boh... il capitolo mica lo so, anche perchè lo devo ancora numerare e finire di scrivere. Insomma, non so ancora bene quante cose succederanno prima di arrivare qui. Intanto ecco un'ode di lode a degli occhi unici, che hanno ispirato tanto e che hanno ancora tanto da insegnare. Alex: (Non posso farti del male senza ferire me stessa.) Lo guardò negli occhi: come la prima volta che li aveva incrociati, la colpirono profondamente, bloccando ogni reazione, ogni pensiero, ogni possibile frase. In quel momento le sembrò che in quella chiara e calda luce mattutina ci fossero solo loro due a fissarsi. Nient’altro. In tutta la sua vita Alexandra non aveva mai visto un uomo con degli occhi così: neri, dello stesso colore della notte se non ancora più scuri e splendenti. Profondi e irresistibili, da fare invidia a qualsiasi donna per la sensualità e il fascino che lasciavano trasparire, trascinando in un vortice di emozioni chiunque avesse avuto il coraggio di trovarsi a guardarli da così vicino. Occhi che facevano sì che una donna non volesse far altro che fissarli per l’eternità. Così avrebbe voluto, ma non poteva. Come non poteva scorgere i pensieri celati dentro di essi, che brillavano di una luce misteriosa e viva, come spiriti nelle tenebre. Non c’era bisogno di parlare. Non si dovevano sentire delle risposte. Bastava guardare e lasciarsi condurre in quella remota oscurità.
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